Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2021, in Antifascismo, guerra e Resistenze in Maremma, a cura di Stefano Campagna e Adolfo Turbanti, pp. 368-375
…
5 pages
1 file
Qualifiche partigiane e le leggi di amnistia.
Ribelli di confine: la Resistenza in Trentino, a cura di Giuseppe Ferrandi e Walter Giuliano, Trento. Numero monografico della rivista "Archivio Trentino", 2003, 2, pp. 227-257 , 2003
Essenziali sono, in questa ricostruzione, i documenti tratti dai processi della Corte d'Assise Straordinaria, celebrati a Trento nell'immediato secondo dopoguerra. E le biografie dei personaggi coinvolti. Il panorama è fittissimo di storie e di spunti narrativi, in un luogo nel quale, stando a un pigro e tenace senso comune, era accaduto poco di significativo.
Bullettino Senese di Storia Patria, CXX, 2013
Nella prassi della guerra medievale le operazioni d'assedio costituirono senza ombra di dubbio una delle principali attività belliche; nel suo fondamentale saggio Contamine notava: «La guerra è fatta soprattutto di saccheggi, spesso di assedi, qualche volta di battaglie» 1 . Ciò che contraddistingue il Medioevo, anche nell'immaginario comune, sono i castelli e i cavalieri, i due aspetti fondanti della guerra dell'epoca. Settia ha avuto modo di sottolineare con effi cacia il rapporto che intercorre tra questi due "protagonisti" della civiltà medievale 2 . In particolare ha messo in luce come le operazioni d'assedio costituissero una realtà quantitativamente, e spesso qualitativamente, superiore rispetto alle battaglie in campo aperto; e se in quest'ultime il cavaliere aveva imposto la propria superiorità sugli uomini appiedati, negli assedi si trovava impotente di fronte alle fortifi cazioni.
Firenze University Press eBooks, 2022
L'intervista è stata utilizzata molto presto dagli storici della Resistenza. Quando non raccontavano esperienze vissute in prima persona chiedevano chiarimenti a chi aveva partecipato direttamente agli eventi. Tuttavia spesso l'intervista non era registrata e, soprattutto, chi domandava era spesso interessato unicamente ai fatti, nella fattispecie alle vicende militari. Un caso emblematico, a questo proposito, è quello di Silvio Micheli, che nel 1955 pubblica un libro sulla storia delle principali battaglie della Resistenza, Giorni di fuoco (Micheli 1955). L'esperienza si è conclusa da pochi anni, quasi tutti i partigiani che non sono caduti in combattimento sono pronti a raccontare. Micheli inizia la sua ricerca intervistando (senza registrare) il comandante del gruppo divisioni garibaldine di tutto il Friuli, Ninci. E già qui appare una differenza tra il suo punto di vista e quello dell'intervistato. Il quale ci tiene raccontare cose «non sempre positive o chiare», mentre Micheli le considerava «ruminamenti di secondaria importanza», «cose che io ripetevo di non poter accettare […] non eravamo lì per analizzare e criticare, ma solo per dire ciò che realmente era stato». Arrivava a prendere appunti (Nenci gli chiedeva di rileggerli) pur sapendo che non li avrebbe utilizzati (Micheli 1955, 9). Né le cose, a suo giudizio, andavano meglio quando intervistava partigiani che non avevano fatto parte del Comando. Per ogni episodio c'erano molti racconti discordanti e lui, che doveva scrivere «ciò che realmente era stato» era «sulle spine» (Micheli 1955, 15). La stessa preoccupazione per la ricostruzione della realtà la troviamo in molte delle prime registrazioni raccolte dagli istituti per la storia della Resistenza.
ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, 2009
URBANITY AND RESISTANCE The research on public space is characterized by four different concepts: first, the equivalence between public space and public sphere, directly impinging upon politics; second, the history and construction of social identities, where memory plays a central role; third, the encounter with strangers that should educate to tolerance; fourth, the practice of living together, at the foundation both of urbanity and civil respect. The first three concepts state that public space is eroded, due to the privatization of the public sphere. The last one criticizes this belief, and suggests instead investigating the field of practices that combine resistance to urban change, and the experimentation of new forms of urbanity.
Resistenza/resistenze. Un bilancio tra discorso pubblico e studi storici La storiografia sulla Resistenza ha assunto ormai dimensioni talmente eccezionali, al punto che sarebbe legittimo chiedersi perché continuare ad ampliarla. 1 Una possibile risposta sta, nonostante tutto, e al di là della rilevanza del tema per la coscienza civile del Paese, nella vitalità di questo campo di studi, nel suo contestare il discorso pubblico retorico sviluppatosi sugli stessi temi, nel suo saper scoprire sempre nuove tematiche o nell'adottare sempre nuovi metodi e nuove prospettive anche al fine di riesaminare questioni già note, nel riprendere e sviluppare aspetti pure già affrontati ma che -al mutare delle sensibilità o al prospettarsi di nuove acquisizioni documentarie o metodologiche -possano assumere una rilevanza nuova. Questo è proprio il caso della definizione stessa di movimento di Resistenza o, ormai, di Resistenze (al plurale).
Bilancio della Resistenza italiana. Pietro Polito dialoga con Bruno Segre Torino, centro studi "Sereno Regis" e centro studi "Piero Gobetti", 20 aprile 2015
2023
Il volume offre una rilettura delle vicende storiche della città di Massa Marittima dalla sua fondazione, a opera del vescovo nell’XI secolo, fino al Quattrocento, passando attraverso la definitiva affermazione del Comune cittadino (prima metà del XIII secolo), il rapporto con le finanze senesi e gli Angiò (seconda metà del XIII secolo), le grandi conflittualità trecentesche, la dominazione senese (1335) e le trasformazioni sociali, economiche e demografiche vissute da tutta la Maremma, quelle che portarono alla nascita della Maremma Amara della tradizione e dell’immaginario collettivo. La ricerca si avvale di una vasta ricognizione su fonti, non solo documentarie, per lo più inedite che in una prospettiva multidisciplinare si prestano a numerose analisi di carattere economico, sociale, ambientale e demografico. Qui si allega l'appendice documentaria con la trascrizione dei documenti utilizzati per la ricerca
The Oxford Handbook of Islamic Archaeology, 2020
Animal Biodiversity and Conservation
Revista española de educación comparada, 2023
Current Journal of Applied Science and Technology
KnE Social Sciences, 2024
Strategic Entrepreneurship Journal, 2015
British Journal of Surgery, 2019
Progresos de Obstetricia y Ginecología, 2011
Frontiers in Digital Health
Journal of Hepatology, 2010
Software and Systems Modeling
TENCON 2005 - 2005 IEEE Region 10 Conference, 2005