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Le monete di San Pietro in Cotto

Le campagne di scavo effettuate nel 2008 e 2009 hanno restituito 89 monete, due delle quali sono in argento ed il resto in lega di rame. La maggior parte dei reperti monetali presentavano incrostazioni superficiali e strati di corrosione tipici del degrado del rame archeologico. L'identificazione dei reperti che qui si presentano è stata possibile solo grazie a un paziente lavoro di pulizia e conservazione 1 che ha permesso l'identificazione di molti esemplari, raggiungendo una percentuale di leggibilità del 50%. Il range cronologico coperto dei reperti rinvenuti dallo scavo si estende dal 58 a.C., fino al V secolo d.C., in una distribuzione che evidenzia un vuoto di presenze durante il II e il III secolo .

Le monete di San Pietro in Cotto Elena Baldi Le campagne di scavo effettuate nel 2008 e 2009 hanno restituito 89 monete, due delle quali sono in argento ed il resto in lega di rame. La maggior parte dei reperti monetali presentavano incrostazioni superficiali e strati di corrosione tipici del degrado del rame archeologico. L’identificazione dei reperti che qui si presentano è stata possibile solo grazie a un paziente lavoro di pulizia e conservazione1 che ha permesso l’identificazione di molti esemplari, raggiungendo una percentuale di leggibilità del 50%. Il range cronologico coperto dei reperti rinvenuti dallo scavo si estende dal 58 a.C., fino al V secolo d.C., in una distribuzione che evidenzia un vuoto di presenze durante il II e il III secolo (Fig. 1). 24 10 6 1 I a.C. I d.C. 0 II 0 III IV V Figura 1. Distribuzione cronologica dei reperti numismatici. Monetazione repubblicana e alto imperiale Da una prima analisi diacronica dei reperti monetali rinvenuti, si evidenziano attestazioni già a partire dal 58 a.C. con l’esemplare più antico, un denario, coniato dai magistri monetali M. Aemilius Scaurus e P. Plautius Hypsaeus a Roma nel 58 a.C., in occasione dei giochi edili organizzati da M. Aemilius Scaurus per celebrare la propria vittoria sul re Aretas III di Nabatea2. Il tondello è stato fortemente tosato in passato e sono stati rimossi anche piccoli “spicchi” su tutta la circonferenza, forse per imitare i denari serrati o dentellati, la cui produzione si intensifica tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C.3. Seguono le emissioni alto-imperiali, a partire da un quadrante di Augusto, coniato a Roma nell’anno 9 a.C. dal tresviro monetale Lamia4, con due mani giunte che stringono un caduceo, e un asse di Claudio, emesso dalla zecca di Roma5. La moneta, sul cui diritto si evidenzia una legenda caratterizzata dal titolo P(ater) P(atriae), si daterebbe, secondo alcuni studiosi tra il 50 ed il 546, mentre per altri risalirebbe all’anno 42/437. È stata effettuata una pulizia meccanica delle monete, attraverso l’uso di bisturi con lame affilate che riescono a rimuovere la corrosione senza lasciare segni sulla superficie della moneta. Data la presenza di cloruri, le monete sono state immerse, dopo la pulizia, in una soluzione di Benzotriazolo con concentrazione del 5%. Ogni moneta è stata poi inserita in bustine di plastica contenenti un ritaglio di Polipav, soffice materiale plastico inerte e chiuse, ma perforate, per non creare umidità dentro al sacchettino. 2 M.H. Crawford, Roman Repubblican Coinage, Cambridge 1974, p. n. 422/1b; E.A. Sydenham, The coinage of the Roman Repubblic, London 1952, p. 152 n. 914. 3 F. Catalli, Numismatica Greca e Romana, Roma 2003, p. 160; S. Balbi De Caro, P. Calabria, A. Pancotti, I denari serrati della repubblica romana: alcune considerazioni, in Proceedings of the 14. International Numismatic Congress Glasgow 2009, edited by N. Holmes, Glasgow 2011, pp. 888-892. Tra le ipotesi suggerite per giustificare la dentellatura, Catalli indica che la produzione dipendeva da una scelta stilistica dettata, forse, per evitare tosature dei bordi monetali. In un’analisi recente Balbi De Caro, Calabria e Pancotti hanno indicato che la necessità di effettuare la serratura era dovuta alla debole lega di argento di prima coppellazione; la dentellatura sarebbe dovuta, quindi, all’esigenza di distribuire radialmente le tensioni indotte dalla coniazione. 4 I IIIviri erano magistrati che aspiravano alla carriera senatoriale, assegnati ad una delle attività dei XXviri come atto preliminare alle elezioni senatorie; il loro compito era quello soprintendere le operazioni di coniazione, implementando la politica monetaria decisa dai questori, con una certa libertà di scelta sulla tipologia delle emissioni. Diventano IVviri negli anni 5 e 4 a.C., anno dopo il quale ritornano tre e non compaiono più nelle iscrizioni monetali (The Roman Imperial Coinage, vol. I, From 31 BC to AD 69, a cura di C.H.V. Sutherland, London 1984, pp. 31-35). 5 H. Mattingly, Coins of the roman empire in the British Museum, vol. 1., Augustus to Vitellius, London 1976, vol. 1, p. clvii 6 C.H.V. Sutherland, The Roman Imperial Coinage, vol. I, From 31 BC to AD 69, London 1984, p. 119. 1 Seguendo una scansione diacronica, si registra un dupondio di Nerone che riporta, sul rovescio, l’immagine del tempio di Giano, che l’imperatore chiuse in occasione della visita di Tiridate, Re dell’Armenia, a Roma nell'anno 66. Sutherland suggerisce che questo tipo sia stato invece battuto precedentemente, con la maggior parte delle coniazioni emesse nell’anno 658. Gli altri quattro esemplari di questo periodo sono databili con precisione rispettivamente al 69, 80/81, 84 e 85, grazie alle legende presenti sulle monete, che indicano l’anno di consolato durante il quale erano state emesse, identificando produzioni di Vespasiano, Tito e Domiziano. Interessante è il dupondio di Vespasiano, con un rovescio che ritrae la Pax seduta, una rappresentazione della fine della guerra civile, segnata dall’ascesa al potere della dinastia dei Flavi9. Nel caso di Domiziano, invece, uno degli esemplari riporta l’iscrizione SALVTI AVGVSTI sul rovescio, che suona come un auspicio nei confronti dell’imperatore in rapporto all’altare della pace, costruito con una doppia porta per l’accesso10 per celebrare le vittorie sulla Britannia e la Germania. Le produzioni tardo repubblicane e alto imperiali sono quindi rappresentate con un totale di sette reperti, che costituiscono il 15% della monetazione leggibile, una chiara testimonianza della vivacità di scambi effettuati nel centro di San Pietro in Cotto. È interessante notare che, ad esclusione del solo quadrante di Augusto, tutte le altre monete provengono dall’area 2000, una strada con andamento NW-SE. Il rinvenimento di questi reperti monetali può essere interpretato come il risultato di perdita accidentale nel caso in cui i reperti provengano da strati di macerie o di abbandono del manto stradale. In alcuni casi, i dati ottenuti dall’oggetto numismatico, riescono a procurare un termine post quem per chiare fasi di occupazione, quando legati a una struttura (US 2042, 2074) oppure alla preparazione per il manto stradale (US 2079). Monetazione di IV secolo Il quadro cambia a partire dal IV secolo, numericamente il più rappresentato nel nucleo numismatico di San Pietro in Cotto, con un totale di 24 esemplari, che costituiscono il 54% del materiale leggibile. 12 di queste monete sono attribuibili alla dinastia Costantiniana, a partire da Costantino II, rappresentato da un’emissione di un Providentiae Caess, coniata forse a Roma, mentre era ancora Cesare, tra il 317 e il 337, e da una emissione di Virtus Augusti del 337-350. Sono databili allo stesso periodo, quattro esemplari del tipo Gloria Exercitus con due soldati, stanti frontali, ognuno con in mano una lancia e scudo e un solo labaro, che identifica le produzioni più tarde del 336-341. Queste emissioni furono coniate in quantitativi abbondanti, tanto che sono rivenute in tutto il territorio italiano. Con l’ascesa di Costante, si registra un cambiamento delle tipologie emesse, tra cui spiccano le emissioni di Fel Tempo Reparatio, coniate in occasione del 1100esimo anniversario della nascita di Roma11. Il nominale prodotto più abbondantemente fu certamente l’AE3-Falling Horseman, nel quale viene rappresentato un soldato o imperatore mentre trafigge un nemico caduto da cavallo, una emissione datata tra il 348 e il 361. Sono presenti solo due esemplari di questo tipo, uno attribuibile a Costanzo II, del quale è rinvenuto anche un Concordia Militum, emesso tra il 351 e il 355. Non sono invece attribuibili puntualmente una moneta del tipo Victoirae DD AvuggQ•NN, con due Vittorie l'una di fronte all'altra, ognuna con corona e palma in mano databili al 347-348 e anche un Spes Reipublice, con Virtus che tiene un globo nella mano destra e lancia nella sinistra, emesso tra il 355 e il 361. Altri 12 reperti monetali appartengono alla seconda parte del IV secolo; tra questi spiccano le emissioni attribuibili agli imperatori della dinastia di Valentiniano I, spesso non ascrivibili a un’autorità precisa dato il cattivo stato di conservazione. 7 H.M. Von Kaenel, Münzprägung und Münzbildnis des Claudius, Berlin 1986, Münztyp 76, pp.29, 298 Sutherland C.H.V. (a c.), The Roman Imperial Coinage, vol. I, From 31 BC to AD 69, London 1984, p. 140; Mattingly H., Coins of the roman empire in the British Museum, vol. 1., Augustus to Vitellius, London 1976, p. clxxiv 9 I.A. Carradice, T.V. Buttrey , The Roman Imperial Coinage volume II –Part I, London 2007, p. 5. 10 I.A. Carradice, T.V. Buttrey , The Roman Imperial Coinage volume II –Part I, London 2007, p. 152. 11 D. Hunt, The successors of Constantine, in The Cambridge ancient history, volume XIII. The Late empire, AD 337-425, edited by A. Cameron, P. Garnsey, Cambridge 1998, p. 6; J.P.C Kent, The Roman Imperial Coinage, volume X, London 1981, pp. 34-35. 8 Abbiamo quindi un’emissione di Restitutor Reipublicae, con la figura stante dell’imperatore che trattiene un labaro e una Vittoria su globo, prodotto tra il 364 e il 378. La stessa datazione è attribuibile ai quattro esemplari di Securitas Reipublicae, il tipo con la Vittoria che trattiene una corona di alloro uno del tipo Gloria Romanorum con l’imperatore con labaro mentre trascina un prigioniero. Quest’ultima è ascrivibile a Valentiniano II, data la legenda parziale e il volto giovanile dell’imperatore. Infine sono stati rinvenuti un Vota V/X attribuibile alle produzioni di Graziano, Valentiniano II, Teodosio e Arcadio12 e cinque esemplari delle emissioni di Victoria Avcc con due vittorie frontali ciascuna con una corona in mano, un tipo coniato durante l’impero di Valentiniano II, Teodosio I e Arcadio tra il 383-395 nelle zecche di Aquileia o Roma. Anche in questo caso, il cattivo stato di conservazione permette di attribuire un solo esemplare alla zecca di Roma, e un altro alle emissioni di Teodosio I. Coniato a Roma in grandi quantità sotto gli usurpatori Magno Massimo o Flavio Vittore, un esemplare di AE4, recante al rovescio l’immagine della porta del castrum, e la legenda Spes Romanorum, emissione prodotta in occasione della occupazione delle truppe dell’imperatore della Gallia, in marcia contro Teodosio13 per breve tempo, ma con quantitativi abbondanti. Il tipo è infatti molto diffuso nei rinvenimenti dell’Italia settentrionale, specialmente nella zona dell’attuale Veneto, Emilia Romagna e Lombardia14. Dopo due secoli di assenza monetale, i reperti di IV secolo sembrerebbero indicare un ritorno a un’economia che necessita di moneta di divisionale minore per lo scambio commerciale sempre più frequente e per le transazioni quotidiane15, un utilizzo capillare, che si distribuisce in tutte le regioni dell’Impero Romano, anche quelle più isolate, come nel caso di San Pietro in Cotto. È importante anche osservare come il dato numismatico possa provvedere un termine post quem per la datazione del riempimento (US 1113) di alcune fosse di spoliazione della USM 1100 nella fase IV e anche per l’abbandono di un edificio con ambienti pavimentati con esagonette e con impianto di riscaldamento (US 1126) nella fase II. Monetazione di V secolo Nonostante il cattivo stato di conservazione dei reperti, almeno 10 esemplari, corrispondenti al 22% del materiale leggibile, possono essere riconosciuti o confrontabili stilisticamente alle emissioni di questo periodo. Sono presenti due monete che riportano la stessa legenda sul rovescio, Gloria Romanorum, ambedue riferibili alle emissioni di Onorio, una con l’imperatore che schiaccia due vinti, una produzione di Roma, Aquileia oppure Siscia, un tipo piuttosto comune a Classe16 e nell’Italia nord-orientale; la seconda con l’imperatore stante, che trattiene uno stendardo e si appoggia su uno scudo, prodotta a Lione. La stessa legenda e raffigurazione sul rovescio, una Vittoria che trascina un nemico, viene usata per le emissioni di Salus Reipublicae di Arcadio e Onorio, coniate ad Aquileia tra il 395 e il 402, ma anche di per Giovanni e Teodosio emesse tra il 423 e il 425. Tre emissioni di Valentiniano III riconducono alla metà del V secolo, riconoscibili attraverso confronti stilistici, date le pessime condizioni di conservazione. Abbiamo quindi un esemplare di Victoria Avggg, con Vittoria che tiene una corona e palma in mano, un Salvs Reipublicae, ambedue con una Vittoria che trascina un prigioniero e Chi-Rho nel campo e infine un Victoria Avg, che tiene un globo e lancia. Pearce J.W.E. (a c.), The Roman Imperial Coinage vol. IX, Valentinian I – Theodosius I, London 1968, xxxviii. L’uso improprio del Vota è particolarmente visibile in questa produzione, poiché nell’anno di emissione e celebrazione del quinquennale, l’383, solo Valentiniano II aveva raggiunto il decennale di regno. Teodosio I, non volendo essere considerato un imperatore subordinato, coniò monete con lo stesso decennale di Valentiniano II, dando il V/X, che invece gli spettava, al figlio Arcadio. 13 B. Callegher, Trento Teatro Sociale: scavi 1990 – 1992. Le monete repubblicane, imperiali e medievali: analisi critica e catalogo del complesso numismatico, in E. Cavada, G. Gorini (a c.), Materiali per la storia urbana di Tridentum, II. Ritrovamenti monetali, (Archeologia delle Alpi, 4), Trento 1998, p. 54 14 G. Gorini, Aspetti monetali, emissione, circolazione e tesaurizzazione, in Il Veneto in età romana, Verona 1987, p. 275; E. Ercolani Cocchi, 1978, La circolazione monetale fra Tardo Antico ed alto Medioevo: dagli scavi di Villa Clelia, in «Studi Romagnoli», XXIX, pp. 367-399; B. Callegher, Trento Teatro Sociale: scavi 1990 – 1992. Le monete repubblicane, imperiali e medievali: analisi critica e catalogo del complesso numismatico, in E. Cavada, G. Gorini (a c.), Materiali per la storia urbana di Tridentum, II. Ritrovamenti monetali, (Archeologia delle Alpi, 4), Trento 1998, p. 54. 15 Arslan E.A., Le monete, in G.P. Brogiolo (a c.), S. Giulia di Brescia, gli scavi dal 1980 al 1992. Reperti preromani, romani e altomedievali, 1999, pp. 347-399. 16 E. Baldi, La documentazione monetale come fonte per la storia di Classe (Ravenna). Gli scavi condotti nell’area portuale (anni 2001-2005) e nell’area della basilica di San Severo (anni 2006-2010), Tesi di dottorato, Università di Bologna, 2013. 12 Infine, sono state rinvenuta una moneta con monogramma, purtroppo non identificabile e un esemplare con figura stante, anch’esso non interpretabile puntualmente, ma forse attribuibili alle produzioni di Leone e Zenone. I rinvenimenti di San Pietro in Cotto databili al V secolo, anche se numericamente non abbondanti, mostrano un dato piuttosto importante, il mantenimento di una certa vivacità commerciale che si protrae forse anche entro il VI secolo, un dato altrimenti riscontrabile con certezza, per questo periodo, solamente a Classe. CATALOGO DEI REPERTI NUMISMATICI: 1 REPUBBLICA ROMANA Tresviri monetali: Marcvs Aemilius Scarvs e Publivs Plavtivs Hypsaes Zecca: Roma 58 a. C. Denario, Ag D/ In alto: M. SCAV/AD CVR; Segno di zecca a sinistra: E/X; segno di zecca a destra: SC; in basso: REX ARETAS; Cammello a destra, dinanzi figura inginocchiata (il Re Aretas), che sorregge con la mano sinistra le redini e con la mano destra un ramo d'ulivo legato con un nastro; bordo perlinato R/ P. HVPSAE/AED CVR; segno di zecca in esergo: CHVPSAE.COS/PREIVE; segno di zecca a destra: CAPTV; Giove in quadriga a sinistra sorregge con la mano sinistra le redini e con la destra agita un fulmine; sotto le zampe anteriori dei cavalli, scorpione; bordo perlinato Crawford p. 446 n. 422/1b; Sydenham p. 152 nn. 913-914 SP 2009; US 2079.1; g 2,42; ø mm 18,5; direzione 12; In alto: [M. S]CAVR/[AE]D CVR; Segno di zecca a sinistra: E/X; segno di zecca a destra: [S]C; in basso: [REX ARETAS]; R/ [P.] HVPS[AE]/AED CVR; segno di zecca in esergo: [C]HVPSAE.CO[S]/PREIVE; segno di zecca a destra: CAPTV 2 AUGUSTO Tresviro monetale: Lamia Silivs Annivs Zecca: Roma 9 a.C. Quadrante, lega di rame D/ LAMIA SILIVS ANNIVS; Due mani destre che si stringono, tenendo fra loro un caduceo R/ III. VIR. A.A.A. F.F., SC nel campo RIC I, pag. 74 n. 420; CBN 568; BMCRE I, p. 40 n. 200 SP 2009; US 1102.1; g 2,66; ø mm 16; direzione 3; D/ LAMIA SILIVS ANNIVS; R/: III. VIR. [A.A.A.] F.F.; SC 3 CLAUDIO Zecca: Roma 50-54 d.C.(?) Asse, lega di rame D/ TI CLAVD CAESAR AVG P M TR P IMP PP; Testa nuda dell’Imperatore Claudio, a sinistra R/ C[O]NSTANTIAE AVGVSTI; SC; Constantia, con elmo e armatura, stante a sinistra, mano destra alzata, la sinistra tiene lancia; nel campo SC cfr. RIC I pag. 129 n. 111; BMCRE vol. I, p. 201; Von Kaenel nn. 1964-1995 SP 2009; US 2056.1; g 8,25; ø mm 22; direzione 6; D/ TI CLAVD C[AE]SAR [AVG P M TR P] IMP PP; R/: C[O]NSTANTIAE AVGVS[TI]; SC 4 NERONE Zecca: Roma 64-68 Dupondio, Lega di rame D/ IMP NERO CASESAR AVG GERM; Testa laureata a destra R/ PACE P R VBIQ PARTA IANVM CLVSIT; SC; Tempio di Giano con finestra a destra e ghirlanda appesa su porta doppia a sinistra; nel campo SC RIC I, pp. 155-157; p. 171 n. 349 SP 2009; US 2062.2; g 10,41; ø mm 26; direzione 6; D/ IMP NERO CASES[AR AVG G]ERM; R/ PACE P R VBIQ PARTA IANVM CLVSIT 5 VESPASIANO Zecca: Roma 70 Denario, Ag D/ IMP CAESAR VESPASIANVS AVG; Testa laureata a destra Legenda R/ COS ITER TR POT; Pax seduta a sinistra, tiene ramo e caduceo RIC II.i, p. 132 n. 1312 SP 2008; US 2006.1; g 3,23; ø mm 17; direzione 7; D/ [IMP] CAESAR VESPASIANVS (AVG); R/ (COS ITER) TR POT 6 TITO Zecca: Roma 80-81 Asse, Lega di rame D/ IMP CAES DIVI VESP F DOMITIAN COS VII; Testa laureata a destra R/ Minerva stante a sinistra, tiene fulmine nella mano destra e lancia nella sinistra, ai suoi piedi uno scudo; nel campo SC RIC II.i p. 219 n. 347 SP 2009; US 2062.1; g 11,16; ø mm 26,5; direzione 6; D/ IMP CAES [D]IVI VESP F DOMITIAN COS VII; R/: SC 7 DOMIZIANO Zecca: Roma 84 Asse, lega di rame D/ IMP CAES DIVI VESP F DOMITIAN AVG GER COS X; Testa laureata a destra R/ SALVTI AVGVSTI, SC, Altare RIC II.I p. 280 n. 209 SP 2008; US 2054.1; g 10,46; ø mm 27,50; direzione 7; D/ IMP CA(ES DIVI) VESP [F] DOMITIAN AVG GER COS X; R/ SALVTI AVGVST[I], SC 85 Asse, lega di rame D/ IMP CAES DOMIT AVG GERM COS XI CENS POT P P; Testa laureata a destra R/ Figura stante RIC II.i pp. 291 nn. 375-390 SP 2008; Settore 2000 Pulizia Sezione.1; g 8.53; ø mm 31; direzione 6; D/IMP CAES DO(MIT) AVG GER(M C)OS XI CENS POT P P; R/ Illeggibile 8 9 COSTANTINO II Zecca: Roma ? 317-337 D/ COSTANTINVS IVN NOB C; Busto diademato a destra PROVIDENTIAE CAESS; Castrum con due torri, stella sopra cfr. RIC VII p. 212 n. 505; cfr. LRBC p. 14 n. 517 SP 2008; US 1009.1; g 2.72; ø mm 20; direzione 12; D/ COSTANTINVS IVN N(O)B C; R/ PROVIDENTIAE CAESS; segno di zecca in esergo: *U* 10 Zecca: Roma 337-350 AE3, Lega di rame D/ VIC CONSTANTINVS AVG; Busto diademato a destra R/ VIRTVS AVGVSTI; Imperatore stante frontale in abito militare, testa senza elmo, a destra, tiene lancia nella mano destra e appoggia la sinistra su scudo RIC VIII p. 249 n. 4, pl.8 n. 414 SP 2008; US 2012.2; g 1,29; ø mm 14; direzione 5; D/ VIC [CON]ST[ANTINVS AVG]; R/ [VIRTVS] AVGVSTI; segno di zecca in esergo: (R) foglia P 11 COSTANTE I Zecca: Siscia 347-340 AE3, Lega di rame D/ CONSTANS P F AVC; busto diademato a destra R/ GLORIA EXERCITVS; Due soldati con elmo stanti frontali con lancia, si appoggiano allo scudo; tra di loro uno stendardo cfr. RIC VIII p. 355 n. 86; LRBC I p. 19 n. 756 SP 2008; US 1054.1; g 1,07; ø mm 15; direzione: 12; D/ CONS(TA)NS P F AVC; R/ GLOR[IA AEXERCI]TVS; segno di zecca in esergo: (A)SIS 12 COSTANTINO I, COSTANTE, COSTANTINO II Zecca: non identificabile 335-341 AE3, Lega di rame D/ Iscrizione; busto diademato a destra R/ GLORIA EXERCITVS; Due soldati con elmo stanti frontali con lancia, si appoggiano allo scudo; tra di loro uno stendardo cfr. LRBCI p. 24 n. 1028 SP 2008; Pulizia Sett. 1000 Angolo NW.1; g 0,7; ø mm 12,5; D/ illeggibile; R/ illeggibile SP 2008; US 1003.1; g 0,98; ø mm 15,5; direzione 12; D/ […] AVC; R/ Illeggibile 13 14 SP 2009; US 2042.1; g 1,44; ø mm 14,5; direzione 6; D/ […] CONS[…]; R/ illeggibile 15 COSTANZO II Zecca non identificabile 351-354 AE3, Lega di rame D/ DN CONSTANTIVS P F AVC; Busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra R/ FEL TEMP REPARATIO; Soldato con elmo, a sinistra, scudo nel braccio sinistro, trafigge con la lancia sulla destra un cavaliere, rivolto verso di lui, con braccio sinistro alzato cfr. LRBC p. 100 n. 2625 SP 2008; US 1017.1; g 1,97; ø mm 16; direzione 6; D/ DN CONSTAN(TI)[...] AV(C); R/ FEL (TEMP) REPARATIO Zecca Orientale 351-355 AE2, Lega di rame D/ DN CONSTANTIVS P F AVC; busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra 16 R/ CONCORDIA MILITVM; Imperatore diademato e in abito militare, stante, frontale, testa a sinistra, sopra stella; in ogni mano tiene uno stendardo con cfr. LRBC p. 76 n. 1592; cfr. RIC VIII p. 386 n. 21 SP 2008; Sezione Ovest sopra pavimento in cocciopesto.1; g 3,3; ø mm 21; direzione 6; D/ D N CONSTANTIVS P F AVC, A dietro al busto; R/ [CON]CORD[IA MI]LITVM 17 18 COSTANTE-COSTANZO II Zecca: Roma 347-348 AE3, Lega di rame D/ Iscrizione; busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra R/ VICTORIAE DD AVCC Q NN; Due Vittorie l'una di fronte all'altra, tengono ognuna corona di alloro e palma cfr. RIC VIII p. 253-255 nn. 72-102 SP 2008; US 2007.2; g 0,83; ø mm 14; direzione 12; D/ CON[…]; R/ Illeggibile Zecca: non identificabile 348-361 AE3, Lega di rame D/ Iscrizione; busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra R/ FEL TEMP REPARATIO; Soldato con elmo, a sinistra, scudo nel braccio sinistro, trafigge con la lancia sulla destra un cavaliere, rivolto verso di lui, con braccio sinistro alzato cfr. LRBC p. 100 n. 2625 SP 2008; US 1003.2; g 1,36; D/ illeggibile; R/ illeggibile 19 COSTANZO II, GIULIANO Zecca: non identificabile 355-361 AE4, Lega di rame D/ Iscrizione; Busto diademato a destra R/ SPES REIPVBLICE; Virtus con elmo a destra, tiene globo nella mano destra e lancia nella sinistra cfr. RIC VIII p. 279 n. 318; cfr. LRBC p. p. 97 n. 2504 SP 2008 ; US 1003.3; g 2,06; ø mm 16; direzione 6; D/ […]S P F AVC; R/ SPES RE[I]PVBLI(CE) 20 COSTANTINIANA Zecca: non identificabile 330-361 AE3, Lega di rame D/ Iscrizione; Busto diademato a destra R/ Illeggibile SP 2008; US 1017.2; g 0,44; D/ CO; R/ illeggibile 21 VALENTE, VALENTINIANO I, GRAZIANO Zecca: non identificabile 364-378 AE1, Lega di rame D/ Iscrizione; testa diademata a sinistra R/ RESTITVTOR REIPVBLICAE; Imperatore stante, frontale, testa a destra, tiene labaro e Vittoria su globo cfr. RIC IX pp. 120-121 n. 20a-c (zecca di Roma); cfr. LRBC p. 56 n. 527 SP 2008; US 2010.1; g 5,66; ø mm 25,5; direzione 6; D/ illeggibile; R/ illeggibile 22 23 VALENTE, VALENTINIANO I, GRAZIANO, TEODOSIO Zecca: Non identificabile 364-378 AE3, Lega di rame D/ Iscrizione; busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra R/ SECVRITAS REIPVBLICAE; Vittoria a sinistra, tiene in mano corona di alloro e palma cfr. RIC IX p. 146 n. 5 SP 2009; US 2074.8; g 1,50; ø mm 17,5; direzione 6; D/ Illeggibile; R/ illeggibile SP 2009; US 2042.3; g 1.53; ø mm 15; direzione 0°; D/ illeggibile; R/ illeggibile 24 SP 2009; US 2074.1; g 0,38; spessore mm 1; D/ illeggibile; R/ illeggibile 25 VALENTE, VALENTINIANO I, GRAZIANO, TEODOSIO, ARCADIO Zecca: non identificabile 378-383 AE4, Lega di rame D/ Iscrizione, busto diademato a destra R/ VOT/V/MVLT/X; Iscrizione entro corona di alloro cfr. RIC IX p. 101 n. 36a-d; cfr. LRBC p. 62 n. 794 SP 2008; US 2041.2; g 0,7; ø mm 14; direzione 12; D/ Illeggibile; R/ VOT/V/MVLT/X 26 VALENTINIANO II Zecca: Roma 383-388 AE3, Lega di rame D/ D N VALENTINIANVS P F AVC; Busto diademato a destra R/ GLORIA ROMANORVM; Imperatore a destra, trascina nemico con la mano destra e tiene labaro con la sinistra RIC IX, p. 130 n. 55 SP 2008; US 1012.1; g 1,97; ø mm 17,5; direzione 1; D/ [D N VALEN]TINIANVS P F AVC; R/ GLORIA ROMANORVM; Segno di zecca in esergo: - R//RS 27 VALENTINIANO II, TEODOSIO I, ARCADIO Zecca: Tessalonica, Aquileia, Roma 383-387 AE4, Lega di Rame D/ Iscrizione; Testa diademata a destra R/ VICTORIA AVC; due Vittorie rivolte l’una verso l’altra, tengono ambedue una corona di alloro RIC IX p. 187 n. 63; LRBC p. 82 n. 1871 SP 2008; US 1048.1; g 1,1; ø mm 14; direzione 12; D/ illeggibile; R/ illeggibile SP 2009; UX 1113.1; g 2,49; ø mm 13; direzione 6; D/ illeggibile; R/ illeggibile 28 29 SP 2009; US 1126.2; g 1,06; ø mm 12; direzione 12; D/ illeggibile; R/ illeggibile 30 Zecca: Roma 383-387 AE4, Lega di Rame D/ Iscrizione; Testa diademata a destra R/ VICTORIA AVC; due Vittorie rivolte l’una verso l’altra, tengono ambedue una corona di alloro LRBC p. 62 n. 782-784 SP 2008; Saggio 1 Sezione Ovest.1; g 1,3; ø mm 14; direzione 12; D/ […]S P F AVC; R/ VICTORIA AVCCC; segno di zecca in esergo: R(P) 31 MAGNO MASSIMO O FLAVIO VITTORE Zecca: Roma o Aquileia 387-388 AE4, lega di rame D/ Iscrizione, Busto drappeggiato, diademato, a destra R/ SPES ROMANORVM; Porta di un castrum sormontata da due torrette, sopra stella cfr. RIC IX p. 131 n. 59; cfr. LRBC p. 62 n. 795 SP 2009; US 2074.9; g 0,68; ø mm 15,5; direzione 12; D/ illeggibile; R/ illeggibile 32 TEODOSIO I Zecca: non identificabile 383-392 AE4, Lega di rame D/ Iscrizione, busto diademato a destra R/ VICTORIA AVCCC; Due Vittorie l'una di fronte all'altra, ognuna con corona e palma in mano. LRBC p. 82 n. 1868 SP 2008; US 2028.3; g 0,75; ø mm 13; direzione 8; D/ […]O(DO)SIV[…]; R/ illeggibile 33 ARCADIO, ONORIO Zecca: Roma, Aquileia 395-402 AE3, Lega di rame D/ Iscrizione; busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra. R/ SALVS REIPVBLICAE; Vittoria a sinistra, tiene trofeo su spalla destra e trascina un prigioniero inginocchiato, staurogramma nel campo. cfr. RIC X p. 322 nn. 1237-1238 SP 2008; US 2007.1; g 0,78; direzione 11; D/ illeggibile; R/ Illeggibile SP 2008; US 2028.1; g 1,01; ø mm 13,5; direzione 9; D/ illeggibile; R/ illeggibile 34 35 36 ONORIO Zecca Roma, Aquileia, Siscia 410-423 AE3, Lega di rame D/ D N HONORIVS P F AVG; busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra. R/ GLORIA ROMANORVM; Imperatore stante, testa a destra, la sua mano destra sulla testa di un prigioniero inginocchiato, la sinistra stesa su un prigioniero supplicante cfr. RIC X p. 338 n. 1355, 1356, 1358; LRBC p. 62 n. 827 SP 2008; US 1096.3; g 0,85; ø mm 12,5; direzione 6; D/ illeggibile; R/ illeggibile Zecca: Lione 423-425 AE4, lega di rame D/ Iscrizione, Busto diademato a destra R/ GLORIA ROMANORVM; Imperatore stante, frontale, testa a destra, tiene stendardo e appoggia la mano sinistra su scudo cfr. RIC X, p. 339 n. 1161 SP 2009; US 2074.10; g 0,76; ø mm 14; direzione 12; D/ illeggibile; R/ illeggibile 37 38 39 40 41 42 TEODOSIO II-GIOVANNI Zecca: Roma 423-425 AE4, lega di rame D/ Iscrizione; busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra R/ SALVS REIPVBLICE; Vittoria a sinistra, tiene trofeo sopra la spalla destra e trascina nemico; staurogramma nel campo a sinistra cfr. RIC X p. 361 nn. 1914 SP 2008; US 1009. 3; g 0,69; ø mm 12; direzione 12; D/ illeggibile; R/ illeggibile, staurogramma a sinistra SP 2009; US 1126.2; g 1.06; ø mm 12; direzione 12; D/ illeggibile; R/ illeggibile, staurogramma a sinistra. VALENTINIANO III Zecca: Roma 425-430 AE3, Lega di rame D/ Busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra. R/ VICTORIA AVCC; Vittoria a sinistra, tiene corona di alloro e ramo di palma. cfr. RIC X p. 375 n. 2105 SP 2008; US 2025.1; g 1,79; ø mm 15,5; direzione 12; D/ Illeggibile; R/ illeggibile 425-430 AE4, Lega di Rame D/ Busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra. R/ SALVS REIPVBLICE; Vittoria a sinistra, tiene corona di alloro e ramo di palma. RIC X p. 376 nn. 2108-2109 SP 2008; US 1003.4; g 1,17; ø mm 12; direzione 6; D/ Illeggibile; R/ Illeggibile 440-455 AE4, Lega di rame D/ Busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra R/ VICTORIA AVG; Figura stante a sinistra, forse con elmo, tiene globo e lancia cfr. RIC X p. 380 n. 2147-2148 SP 2008; Sett. 1000 Sezione Ovest.1; g 0,53, ø mm 10; direzione 12; D/ illeggibile; R/ illeggibile LEONE I (?) Zecca: Roma 461-467 AE4, lega di rame D/ Iscrizione, Testa diademata a destra R/ VICTORIA AVGG; Vittoria a sinistra, tiene corona di alloro e palma RIC X, p. 396 n. 2528 SP 2009; US 2074.3; g 0,84; ø mm 16; direzione 6; D/ illeggibile; R/ illeggibile 43 AUTORITÀ NON IDENTIFICABILE Zecca: non identificabile 445-498 AE4, Lega di rame D/ Busto diademato a destra R/ Monogramma cfr. RIC X SP 2008; US 2012.1, g 0,75; ø mm 12; direzione 9; D/ illeggibile; R/ Monogramma illeggibile PREMESSA AL CATALOGO Ogni moneta viene registrata nel seguente ordine: Autorità emittente; Zecca di produzione; Anno di emissione; Nominale e lega di produzione; Descrizione del diritto; Descrizione del rovescio; Confronto con repertori; Provenienza del reperto; Anno di scavo; US di rinvenimento; Peso in g; Diametro (max) in mm; Direzione del conio (espresso in ore, 1-12); Descrizione legenda visibile sul diritto; Descrizione legenda visibile sul rovescio; Segni si zecca (in questo ordine: a sinistra, destra, in esergo) I dettagli delle abbreviazioni e terminologie utilizzate sono elencati qui di seguito. Ag = argento D/ = diritto moneta R/ = rovescio moneta g = grammi ø = diametro mm = millimetri / = segno di divisione della legenda // = precede segno di zecca in esergo p., pp. = pagina/e cfr. confronta n., nn. = numero/i […] [AVC] = lettere mancanti incerte e conosciute US 1009 1009 1013 1017 1048 1048 1048 1066 1082 1096 1096 1126 2002 2002 2002 2002 2002 2002 2005 2007 2007 2007 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2009 2012 2025 2028 2041 2041 2041 2042 2062 2074 2074 2074 2074 2074 2074 2074 Pulizia Settore 2000 inv. 2 4 1 3 2 3 4 1 1 1 2 1 2 1 3 4 5 6 1 3 4 5 1 2 3 5 4 6 8 3 2 2 1 3 4 2 3 2 4 5 6 7 11 12 1 peso 0,62 0,78 0,38 0,55 0,31 0,32 0,12 0,58 0,15 0,98 0,28 0,38 0,49 0,28 2,12 0,41 0,83 0,12 0,22 0,33 1,08 0,58 0,06 0,22 0,87 0,16 0,42 0,33 0,12 0,61 0,27 0,54 0,83 0,56 0,4 0,32 0,38 0,68 0,15 0,62 0,7 0,36 0,68 0,12 0,82 diametro 10,5 0 8,5 0 0 9 0 0 8,5 14 9,5 8 9,5 10,5 21,2 0 12,5 0 0 0 14 0 7,5 8 9,5 0 9,5 0 12,5 12 11,5 8 15 11,2 10,5 9 12,5 15,5 0 11,5 13 10 11 7 10 Tavola 1. Elenco dei reperti monetali illeggibili. spess 1,5 1,5 1,5 1,2 2 11 1,2 2 1 1,4 1,2 1,8 1,5 1 1,2 1,2 1,5 1 1,2 1,2 1,9 1,2 1 0,5 2,2 1 1,2 1 1 1,5 0,8 2 1,2 1,5 1 1,5 1 1,5 1 1,5 1,2 1 1,5 1 1,8 desc Tagliata Tagliata 1/2 1/2 Tagliata Frammento 1/2 Intera Tagliata Tagliata Tosata Tagliata