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2018, LA STAZIONE DELLA METROPOLITANA PROPULSORE DI URBANITÀ DIFFUSA
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Finora l'attenzione per la stazione della metropolitana è stata circo-scritta (oppure contenuta) sebbene essa sia tra i luoghi più frequen-tati dagli abitanti della città e dai city users. Fin dal momento della sua comparsa, la metropolitana è stata il mezzo di trasporto pubblico maggiormente utilizzato per spostarsi in città e oggi, nella prospettiva del dopo-Kyoto, essa è vista anche come uno degli strumenti chiave della multimodalità e, dunque, come una delle principali leve della ri-qualificazione sostenibile. Il volume, esito della ricerca universitaria SURFas (Strategie Urbane Reti Forme dell'abitare sostenibile), si interroga sui caratteri della sta-zione della metropolitana e della ferrovia urbana di terza generazione, a partire da una riflessione sulle condizioni spazio-temporali e sulle pratiche d'uso. Ciò nella convinzione che la stazione "piccola" possa diventare un propulsore di urbanità diffusa, grazie alla ricchezza e varietà di funzioni sviluppate all'interno e all'esterno nello spazio di prossimità. In breve, il volume avanza l'ipotesi che la stazione della metropolitana, in quanto porta di accesso e luogo di incrocio dei flussi della vita quotidiana, possa essere un nuovo spazio pubblico in gra-do di contribuire alla realizzazione di una città più vivibile, più ricca di servizi, più amica degli abitanti: un polo di attrazione che non depau-peri il contesto urbano all'intorno ma sia un potenziale luogo di rela-zioni sociali ed economiche alla scala del quartiere. Un ricco apparato di carte, disegni e fotografie accompagna lo sviluppo del ragionamen-to, configurando un testo visivo parallelo a quello scritto.
2016
Nell'attuale fase storica è necessario limitare il consumo di suolo agricolo per focalizzare l'attenzione verso il recupero dei "vuoti urbani". A questo fine è necessario creare "infrastrutture di nuova generazione" che possano "invertire la direzione dello sviluppo". Il Tevere è ripensato in questa luce attraverso cinque principi fondamentali che vanno dalla multifunzionalità alla presenza di sistemi ecologici, dalla mobilità alla presenza di reti informatiche, al rilancio del ruolo civico e simbolico del fiume. Il volume ripercorrere l'intero approccio al progetto denominato "Tevere cavo", sia nei suoi aspetti teorici che in quelli metodologici ed esamina piu di quaranta progetti per molte aree del grande settore urbano che segue l'andamento del fiume nel settore nord di Roma. I progetti illustrati nel volume presentano molte idee innovative che sono di stimolo alla trasformazione di questo settore della città secondo i parametri che muovono molte altre capitali del mondo di oggi.
in L.S. Rossi (ed.), Servizi strategici e diritto dell’Unione europea. Una prospettiva regionale, Napoli: Editoriale scientifica, 2016
2010
Checchi-L'intelligenza dei luoghi Francesco Collotti-Conoscere i luoghi col progetto Gian Luigi Maffei-Il progetto nell'edilizia speciale seriale e nodale: metodo e prassi operativa Virginia Stefanelli-Guardare al passato per progettare il futuro Sapere e saper fare per saper essere Architetto Antonio Capestro Serafina Amoroso Valerio Barberis-Il progetto come racconto Maria Grazia Eccheli-Abitare il libro abitare la scultura Laura Andreini-Progetto di un edifico residenziale collettivo
2014
SOMMARIO: 1. Premessa: l'importanza e la disciplina complessa del tema infrastrutturale; -2. Infrastrutture per... -3. Infrastrutture e città: strutture logiche... -4. (segue) e metodi di interazione reciproca. -5. Tra elementi di frizione e margini di opportunità. -6. Crisi e infrastrutture per le città: una valutazione sulle tendenze evolutive in atto.
Compresenze, 2015
Tra il passato fastoso dell’impero romano e il futuro effimero del turismo esiste un punto di mezzo che caratterizza il paesaggio della città di Roma dato dai ‘monumenti umbertini’, gli edifici di Roma capitale, il progetto immagina una desacralizzazione di alcuni di questi edifici riconvertiti come parte di una grande infrastruttura per il turismo e per la permanenza temporanea nella città.
2010
Presentazione nale ottocentesca e del primo Novecento 6.3 Le prime esperienze di pianificazione nella regione: i piani comprensoriali 6.3.1 I piani comprensoriali del Nord-est piemontese: i contenuti specifici 6.4 Le azioni propedeutiche all'avvio della pianificazione regionale 6.5 Il primo piano territoriale regionale (PTR) e i piani territoriali provinciali (PTP) 6.5.1 Le indicazioni del PTR e dei PTP per il quadrante del Nord-est 6.6 La nuova stagione della pianificazione regionale 6.6.1 I lineamenti territoriali dei documenti di pianificazione 6.6.2 Le indicazioni per il Nord-est piemontese 6.7 Il ruolo della pianificazione locale 6.8 L'eredità dei piani: una sintesi Bibliografia 7. Le opportunità, le sfide e le strategie di un territorio in transizione di Cesare Emanuel 7.1 Premessa 7.2 Discontinuità e transizione 7.2.1 Le componenti esogene 7.2.2 Le componenti endogene 7.3 Opportunità e sfide 7.3.1 Il sistema delle opportunità 7.3.2 Il sistema delle sfide 7.4 Strategie e progettualità territoriali 7.4.1 La riorganizzazione della rete delle nodalità trasportistiche e della ripolarizzazione delle funzioni urbane 7.4.2 La formazione di una "community tecnologica" per il rilancio della competitività dei distretti e dei poli manifatturieri 7.4.3 Uno spazio turistico-ricreativo integrato per la valorizzazione del patrimonio ambientale e storico-culturale e per il rilancio dei distretti lacuali e alpini 7.4.4 La riconversione e la salvaguardia "sostenibile" dell'infrastruttura ambientale e della produttività della risaia 7.4.5 Le azioni e le iniziative volte a scongiurare la diffusione territoriale degli insediamenti e delle localizzazioni episodiche 7.5 Conclusioni Bibliografia
2005
Il mutato contesto socio-economico mondiale impone l’adozione di nuove politiche per la sicurezza dell’insieme di infrastrutture che, usando le tecnologie ICT, erogano beni e servizi essenziali per il benessere delle popolazioni (Protezione delle Infrastrutture Critiche Informatizzate). La corretta definizione di tali strumenti non puo prescindere dalla comprensione delle interdipendenze esistenti fra le diverse infrastrutture, fenomeno di per se nuovo, complesso e fortemente interdisciplinare: cio richiede lo sviluppo di ambienti e metodologie per l’analisi di tale classe di sistemi.
Pubblicazioni Ce. SET, 2011
dei beni architettonici ed ambientali, Università degli Studi di Napoli Federico II
Il Progetto, 2014
La stazione di Arnhem, dello studio olandese UNStudio, rappresenta un tentativo di definire un nuovo modello di nodo urbano, di materializzare una ricerca concettuale dunque spaziale dell’infrastruttura ferroviaria. È importante premettere che ciò che interessa di questo progetto non è soltanto l’esito formale, ma anche le questioni teoretiche che vi sono alla base e di natura processuale che vedono nel modello informatico e nelle geometrie topologiche la chiave di un approccio mutevole, interattivo, aperto a un flusso di informazioni cangianti che caratterizzano i nodi ferroviari contemporanei.
CONSIDERAȚII LA ISTORIA SATELOR COMUNEI ALBEȘTI DIN JUDEȚUL VASLUI – DOCUMENTE (1757-1870)
Diabetologia Hungarica
Published for the International Federation of Automatic Control by Pergamon Press eBooks, 1987
Social Science and Medicine, 2012
Frontiers in Psychiatry
Nature communications, 2017
Pediatric Surgery International, 2008
European Planning Studies, 2012
Matematica E Estatistica Em Foco, 2013