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TEORIA E STORIA DELLA TRADUZIONE 2 - Generale + Cloud Computing e AVT

2021

Abstract

Riassunto di Storia della Traduzione, cos'è la traduzione e tutto ciò che riguarda il Cloud Computing, le nuove tecnologie per la traduzione e la traduzione audiovisiva (doppiaggio e sottotitolaggio)

TEORIA E STORIA DELLA TRADUZIONE 2 LA TRADUZIONE, ELEMENTI GENERALI La traduzione ha sempre più un ruolo importante nella nostra cultura, specie per il maggiore scambio internazionale a livello: - commerciale - culturale >> sempre più marcato POLIGLOTTISMO in mondo sempre più fondato su COMUNICAZIONE La traduzione è = 1) un LUOGO PRIVILEGIATO per far incontrare: - lingue - letterature - culture 2) unione tra PASSATO e PRESENTE 3) Creazione di una letteratura MONDIALE Tradurre è oggi una costante della nostra vita, un’operazione cui molti di noi, spinti da esigenze e motivi di diversa natura, sono volontariamente o involontariamente sottoposti. La esercitiamo passivamente PRIMA: Termine “interpretare” indicava tutti e due, sia l.scritta e orale FINE LATINITÀ: Divisione termini interpretare (l.orale) e tradurre (l.scritta) > traducere = trasportare oltre. La traduzione intesa come ‘trasferimento’ di un significato da una lingua ad un’altra, ossia traduzione letterale, parola per parola, è un’idea illusoria e ingenua. La traduzione letterale, infatti, inganna, non consente quella fedeltà all’originale che pure sembra promettere. Traduzione è un movimento tra due lingue che deve essere reciproco, quindi mai a senso unico. La comunicazione è essa stessa traduzione. Perché Capire significa decifrare. Quando c’è atto comunicativo che ha due o più persone o due contesti comunicativi (partenza e arrivo), bisogna far sì che la comunicazione sia chiara e messaggio di partenza deve arrivare = un approccio e un linguaggio pertinenti sono fondamentali! UMBERTO ECO: DIRE QUASI LA STESSA COSA È un libro dedicato alla traduzione. Non è la teoria della traduzione, ma cosa succede a lui quando è in rapporto con traduzione. Per Eco è difficile di capire: - quale sia la cosa che un testo vuole trasmettere (IT’S RAINING CATS AND DOGS) - come trasmetterla Lui vuole cercare di capire come si fa a dire “quasi” la stessa cosa. Quanto dev’essere quel quasi? LINGUE= MONDI DIFFERENTI Ogni lingua crea un mondo a sé. Imparare un’altra lingua significa cercare di vedere il mondo con altri occhi. Ogni lingua inventa un mondo MA mai definito. Per essere un traduttore le due lingue si devono PARLARE. Si devono “vedere negli occhi”, devono essere in comunicazione. Per essere traduttore bisogna far sì che i 2 mondi di 2 lingue si incontrino, si vedano l’una con gli occhi dell’altra. Una persona può essere bilingue ma le lingue potrebbero NON incontrarsi. Il bilinguismo spesso può essere paragonato alla garçonnière: le lingue esistono e basta, non si incontrano. Serve allora un bilinguismo DIALOGICO, attraverso il quale le due lingue si parlano. Per questo non si può tradurre LA STESSA COSA. NEGOZIAZIONE= QUASI La traduzione costringe a scegliere, delle molte connotazioni bisogna sceglierne una e lasciare dormienti le altre. Bisogna sapere accontentarsi di dire quasi la stessa cosa. Introduzione: negoziazione=compromesso (perdite giustificate se ho dei guadagni). Ad esempio la terzina dantesca ha anche musicalità. Un poeta di Belfast lo ha tradotto con una metrica celtica (non con la terzina) perché possiede musicalità. Secondo Eco la traduzione è infedele quando pretende che la sua traduzione è quella fatta, immutabile, definitiva e considera la traduzione un possesso proprio. Il traduttore non è infedele quando sa che può cambiare la traduzione e non ci può essere una traduzione definitiva. Infatti la parola testo viene dal latino TEXTUS, che indica qualcosa di aggrovigliato che bisogna sbrogliarlo, anche il più semplice. E non viene mai sbrogliato nella stessa maniera. Se la traduzione dovesse essere corretta, si direbbe che è una RESA adeguata Resa= arrendersi, non dare significato testo definitivamente è un arrendersi. In questo caso si ha un rapporto di convenzione e contrattazione.} Eco fa una distinzione inoltre tra fedeltà linguistica e fedeltà culturale. Come si può essere fedeli ad un testo? Il vero problema è tradurre senza tradire. Ma tradire cosa? - intento autore - effetto sul lettore - il contenuto - la forma - stile (insieme di forma e contenuto) Eco fa una distinzione inoltre tra fedeltà linguistica e fedeltà culturale. La traduzione non è una semplice procedura tecnica o gesto meccanico. Richiede un processo di riflessione e un bagaglio interdisciplinare che permette di individuare i fattori coinvolti nella trasposizione di un testo da una cultura all’altra. Le doti del traduttore letterario sono: - una buona capacità espressiva - una profonda conoscenza del contesto culturale nel quale è nato il testo di partenza. La conoscenza socioculturale dà la possibilità di comprendere tutte quelle sfaccettature linguistiche e semantiche (riferite alla sfera di significato riprodotto in uno stile e poetica particolare del prototesto) Solo se si conosce a fondo una certa cultura si è in grado di scendere dal testo alla frase e infine alla parola. Se chi traduce non è a conoscenza del contesto culturale in cui la parola è usata, rischia probabilmente di commettere un errore. Il traduttore letterario deve quindi conoscere: - la vita dell’autore - l’opera dell’autore presa in questione - il periodo storico letterario - la poetica dell’autore, l’insieme di stili, le tecniche e i motivi che caratterizzano l’identità letteraria di uno scrittore - l’enciclopedia dell’autore (es. lettere, diari, articoli, interventi pubblici), tutte le sue conoscenze culturali e storiche dell’autore - tutte le sue opere scritte, specie con quello stesso genere letterario - (se esistono) altre versioni di traduzioni fatte di quell’opera CONFRONTO CON L’ESTRANEO (pg 14) (pg.9) La traduzione è, in quanto esperienza, riflessione. È un fare esperienza…: - dell’opera da tradurre - della lingua in cui quell’opera è scritta - dalla cultura in cui è germinata. - della lingua madre e della propria cultura che devono accogliere, vincendo ogni possibile resistenza, la diversità linguistica e culturale del romanzo o del racconto da tradurre. (COLLEGATO ALL’ESPERIENZA E ALLA RIFLESSIONE, DIVERSITÀ LINGUISTICA ECC.) Il traduttore deve sempre prendere una parte nel momento in cui sperimenta l’altro e la diversità. Per cui la traduzione letteraria diventa un incontro con l’estraneo. Uno degli aspetti più interessanti del tradurre (così come la lettura in generale), specialmente nella traduzione letteraria, è il confronto continuo con l’estraneo (tutto quello che abbiamo all’interno di un testo ci appare estraneo, diverso, dato che è spesso prigioniero di un lessico familiare). Con la sperimentazione e la capacità di ricreare, e in qualche modo la scelta traduttiva di ogni traduttore l’estraneo permette di… - allargare i propri orizzonti linguistici culturali - allargare la conoscenza anche del lettore che leggerà il libro - allargare la comunità dei lettori - creare ponti culturali​ (mette in moto “il sistema circolatorio delle letterature del mondo“) Le difficoltà linguistiche non sono che una parte delle difficoltà culturali che si devono affrontare quando si versa un testo letterario da una lingua all’altra. …e poi si muove su due livelli: - avvicinare lo scrittore al lettore - avvicinare il lettore allo scrittore >> Schleiermacher GENERALITÀ La traduzione è SOGGETTIVA, ovvero cambia in base all’autore (es. Trasporre da serie tv comica spagnola a francese = c’è un tipo di comicità diverso) FEDELE (la fedeltà però è un concetto molto discusso) Dire quasi la stessa Cosa (Umberto Eco) Introduzione: negoziazione=compromesso (perdite giustificate se ho dei guadagni). Ad esempio la terzina dantesca ha anche musicalità. Un poeta di Belfast lo ha tradotto con una metrica celtica (non con la terzina) perché possiede musicalità. Parlando di traduzione si sentono spesso le parole… - Equivalente - Libera - Adeguata - Accettabile - Fedele - Vicina - Bella (all’orecchio) - Letterale … in tutte le varianti linguistiche. Quando si parla di fedeltà si tratta di un ostacolo importante all’efficacia del dibattito sin dal passato poiché queste sono parole generiche impiegate dai ricercatori che vi attribuiscono significati molto diversi tra loro. Non sono termini, ossia entità definibili scientificamente, con i quali si mostra che l’intera comunità intende la stessa cosa in modo ripetibile. Dunque, nel testo scientifico la fedeltà dev’essere proprio l’equivalenza terminologica stabilita proprio dal codice linguistico di quella disciplina. Parlando della fedeltà e dell’infedeltà c’è sempre stata poi la discussione tra: - traduzione letterale (parola per parola) - traduzione libera (a senso delle parole) Nonostante il modo di affrontare il dibattito è cambiato a seconda del contesto: - storico - letterario - culturale C’è sempre stata un’ossessione sul concetto di fedeltà ma a esso sono sempre stati attribuiti valori diversi MAI UNICA Per questo, non andiamo mai alla ricerca di un testo UGUALE ma EQUIVALENTE. Inoltre, la traduzione è legata all’Evoluzione della Lingua. Quindi devono essere in aggiornamento costante. Ogni parola ha una forza semantica e un’espressività. L’uguaglianza tende a errore sintattico, grammaticale e di forma. (Es. Unsafe tradotto non come in pericolo ma come “insicuro”, traduzione sbagliata) RICORDA: Le traduzioni INVECCHIANO! La traduzione perfetta non esiste, anche perché cambiando lingua in una traduzione è “arduo mantenere la bellezza e l’eleganza dell’originale. Se traduco alla lettera però genero non-sense. Se necessario altero in qualche cosa ordine e stile.” (CICERONE) Per tantissimo tempo i traduttori hanno avvertito un senso di inferiorità nei confronti degli autori delle opere, oltre alla paura di non rendere fedelmente onore al testo. Oggi invece si considera sempre la fedeltà, ma è un termine soggettivo. Oggi c’è anche il copyright del traduttore. Il “Faro” della traduzione è GEORGE STEINER (morto il 3 febbraio del 2020), il quale è stato un poliglotta (conosceva e parlava perfettamente più lingue), credeva che la traduzione fosse una continua apertura verso l’altro e ha scritto un libro “After Babel” (“Dopo Babele”) del 1975 riguardante il mito di Babele, rovesciandone il mito. Lui ha attraversato il 900 e credeva, così come ad esempio Shakespeare, che bisogna comunque confrontarsi con argomenti geografici, ecc. Dunque, la lingua popolare è difficile da tradurre. “La forza creativa della lingua trasforma il disastro babelico in una pioggia di stelle sull’umanità” Steiner, inoltre, parlando della storia della traduzione, afferma che in realtà le idee sul tradurre da Cicerone a Quintiliano sono sempre state le stesse Mentre SAN GEROLAMO, il quale tradusse la Bibbia, è il santo della traduzione, infatti il 30 settembre è la giornata mondiale della traduzione. MITO DI BABELE: Prima Babele aveva una sola lingua, stavano costruendo proprio la torre per isolarsi. Il signore scese, vide tutto e considerato un “Dio Vendicatore” fece distruggere la città e voleva far sì che nessuno comprendesse la lingua dell’altro. Il signore li disperse sulla Terra ed essi cessarono di costruire torre e città. Per questo la si chiamò Babele. Deriva Babele da “Balbettare”, perché il signore confuse la lingua di tutta la Terra e ci fu fatica per parlare tra l’uno e l’altro. Dalla distruzione di Babele, che comporta simbolicamente la perdita dell’utopia di una lingua unica, ne consegue l’esaltazione delle differenze: di fronte alla pluralità e alla diversità delle lingue, ostacolo effettivo alla comprensione, non ha senso la fuga nel mito, la ricerca affannosa dell’irraggiungibile lingua comune o della traduzione perfetta, bensì serve il lavoro concreto, faticoso e anche ‘piacevole’ della traduzione. Il pluralismo linguistico non è in sostanza da intendere necessariamente come sciagura, non è per forza una maledizione; può essere inteso anche in senso positivo o semplicemente come la rinuncia al sogno totalizzante di una lingua perfetta. TRADUZIONE COME TRASFORMATIVA La traduzione è una comunicazione trasformativa (processo che sebbene tenda all’equivalenza prevede una trasformazione). In questo atto di trasformazione occorre quindi puntare l’attenzione su ciò che si modifica e ciò che rimane invariato >> VARIANTE E INVARIANTE DELLA TRADUZIONE. La traduzione è un processo a stimolo chiuso (il prototesto) e a risposta aperta (i metatesti possibili) PROTOTESTO= parte formale testo >>> tanti METATESTI (tutte varianti e trasformazioni possibili di quel testo di partenza. Saranno il risultato di una serie di fattori: target, processo editoriale o economico, ecc.) La scienza della traduzione studia la trasformazione del testo (testo in senso semiotico, quindi qualsiasi insieme coeso e coerente di segni) che si verifica nel suo trasferimento da una cultura all’altra (cultura in senso semiotico, quindi qualsiasi insieme d’individui accomunati da un patrimonio di credenze condiviso e dato per scontato, e quindi anche qualsiasi individuo). Nel processo traduttivo ci sono parti di testo: Che si trasferiscono intatte (invariante), Che si trasferiscono modificate (variante) che non si trasferiscono (residuo) Create (informazione aggiunta). Quando l’operazione viene svolta da un traduttore, non possiamo non considerare l’ideologia traduttiva e comunicativa che adotta, la quale (ideologia) quale ritiene che un determinato prototesto vada proiettato verso una cultura ricevente, ossia una certa dominante (culturale). L’ideologia del traduttore, quindi, è necessariamente presente e deve necessariamente essere presente in qualsiasi modello scientifico della traduzione. Insieme all’ideologia del committente, questa dètta la dominante prescelta e il lettore modello prescelto. RICORDA: per tradurre non devi conoscere solo bene la lingua straniera, ma essere padrone della lingua madre. PARATESTO: PERITESTO E EPITESTO PARATESTO: parte accessoria e complementare di un testo. Peritesto: tutto ciò che sta attorno al testo, all’interno dello stesso volume (titolo, prefazione, introduzione, postfazione, titoli dei capitoli, note...) Epitesto: tutto ciò che riguarda il testo, ma che è fisicamente esterno al testo (intervista, carteggio, diari...) LA STORIA DELLA TRADUZIONE Studiare la storia della traduzione è INDISPENSABILE. Importante storia della traduzione perché: - indagine delle teorie di traduzione nei diversi secoli - sviluppo metodologico e analisi singoli traduttori - risposta critica alle traduzioni - processi pratici della commissione e pubblicazione traduzioni - ruolo e funzione traduzioni in determinato periodo storico - capire condizionamento sui Translation Studies (il passato influenza il presente) CULTURA: - influenza che testo autore possono esercitare su traduzione genere Non si parla di “teoria” ma di “TEORIE”: 1) Non sono oggetti AUTONOMI. Si calcolano in diversi contesti CULTURALI (diversi contesti letterari, linguistici, politici, ecc) >> Molti saggi (considerati piccoli trattati) si collocano all’interno di un panorama sistemico e organizzato COME ma DIVERSO DA QUELLO CONTEMPORANEO> non possono essere considerati/giudicati con medesimo criterio in base a luogo e tempo TEORIE… ELEMENTI IN COMUNE: - sono risultato di riflessioni nate da esperienze personale traduttori (contenute in peritesto o epitesto es. lettere di San gerolamo e Lutero; note a piè di pagine, note di traduttori, loro osservazioni, ecc.) - tutti si occupano di testi LETTERARI-ARTISTICI e non di TECNICI > non problemi interessanti che valeva la pena di trattare in maniera approfondita in passato - differenti metodi del tradurre in base a genere testuale (es. San Gerolamo nel testo biblico dice che anche l’ordine delle parole ha valore SIMBOLICO quindi dev’essere tradotto letteralmente, mentre testi profani possono essere tradotti a senso) + Vescovo PIERRE DANIEL HUET nel 1661 pubblica un trattato nel quale dedica una sezione sui generi testuali e concorda con il principio affermato da San Gerolamo >> QUESTIONE FEDELTÀ DISCUSSO DA TANTI - spesso condizionate da interessi ideologici e poetici di coloro per cui si traduce Il traduttore è come uno schiavo che deve servire due padroni: - lingua di partenza / originale - lingua d’arrivo / traduzione Quindi a prescindere la traduzione è una MANIPOLAZIONE del testo originale che può essere - più - meno accentuata. Quando si aggiungono anche gli interessi culturali, i traduttori ricevono vere e proprie “direttive su cosa tradurre” e l’attività del tradurre spesso sottoposta a censure (Chiesa ed Etienne Dolet) ANCHE SE molto spesso manipolazione e autocensura deriva semplicemente da “gusto del tempo” e dal traduttore stesso. Es. Houdar de la Motte: riscrive 24 capitoli dell’Iliade in 12 dichiarando “si è preso la libertà di cambiare tutto ciò che trovava sgradevole, di aver eliminato RIPETIZIONI e DESCRIZIONI TROPPO DETTAGLIATE delle ferite dei guerrieri e dei loro lunghi discorsi MA non aveva perso nessun elemento importante della trama. L’importanza delle traduzioni nell’EVOLUZIONE di una letteratura e lingua viene trascurato spesso dagli studi di tipo critico-letterario. Da alcuni studiosi si è attribuito alle traduzioni la facoltà di: - rinnovare - arricchire - ampliare Lingua e Letteratura d’arrivo>> spesso creazione ed evoluzione di cultura e lingua… Esempi: - tedesco moderno nato grazie a traduzione luteriana della Bibbia, anche se per il lettore di oggi è difficilmente comprensibile - letteratura ottocento si è potuta affermare grazie a stimoli ottenuti dall’esterno attraverso traduzioni - maggior parte letteratura latina rinvenuta in realtà erano traduzioni dal greco >> i romani, grazie a lavoro immenso di traduzione, sono praticamente entrati in un rapporto di simbiosi con la cultura greca tale da usarla come fonte principale per la costruzione della propria (cit. Friedrich Schlegel) La storia e la tradizione letteraria di una cultura sono inscindibili da quelle esistenti in quella stessa cultura. “Ogni civiltà nasce da una traduzione” – Folena Dall’antichità latina al ventesimo secolo (arco di tempo vastissimo) è forse IMPOSSIBILE pretendere di raccogliere TUTTE le affermazioni più rilevanti sul problema del tradurre MA scelte quelle che hanno inciso più fortemente nella formazione della traduzione e sul pensiero contemporaneo La storia della traduzione si può dividere in 2 grandi periodi: PRE-SCIENTIFICO (+ lungo)= approccio di tipo teorico, idealistico. Fase di riflessione sul tradurre. Non si può parlare di studi sulla traduzione nei termini di uno specifico ambito di ricerca con una sua struttura teorica articolata. Per lo più prevalgono metodi prescrittivi, ci si sofferma cioè su quello che si deve o non si deve fare. Le teorie si concentrano solo sulle traduzioni letterarie o di testi sacri. Classicismo Medioevo Umanesimo Seicento e Settecento Europei Primo Novecento SCIENTIFICO = avvento dei grandi calcolatori >>> La traduzione può risolversi grazie alle macchine: SOLUZIONE INFORMATICA + formazione di una disciplina con un approccio teorico sempre più forte Secondo Novecento Cultural Turn … Orientamenti attuali (anni ’90) Per la prima volta la cultura influisce negli studi della traduzione In PASSATO dunque la traduzione era vista solo come da lingua di partenza a quella di arrivo, mentre ORA non possiamo escludere la cultura di riferimento. In passato, specie nel pre-scientifico, i traduttori nel senso in cui noi oggi intendiamo erano: - poeti - letterati - filosofi NO TRADUZIONE OCCUPAZIONE PRINCIPALE ma ATTIVITÀ COMPLEMENTARE PERIODIZZAZIONE PRE-SCIENTIFICA Classicismo Antichità Latina: La civiltà occidentale per la prima volta si è rivolta verso culture e lingue altrui come fonti di conoscenza. GRECI: traducevano solo per scopi PRATICI + ostili e scettici verso lingue e culture straniere ( chi non parlava greco = barbaro) ROMANI: traduzione strumento più importante per facilitare processo di assimilazione delle letterature e filosofie elleniche (stimola per prima volta metariflessione teorico-filosofica) >> - Traduzione: considerata principalmente un esercizio pedagogico e retorico, perché conoscendo la lingua riuscivano a comparare testi latino-greco e valutare bravura creativa e innovativa. - SCOPO PRINCIPALE TRADUZIONE: NO divulgativo MA avvicinare quanto più possibile il testo ai lettori latini >> romanizzare (sia sul piano contenutistico sia dell’espressione) quanto più possibile il testo >> raffinare e arricchire la lingua latina attraverso l’imitazione dei modelli greci. I latini considerano il tradurre più come “emulazione che come interpretazione”> Rielaborazione molto libera = originale subiva mutamento tale da trasformare traduzioni in opere nuove e si chiedeva all’originale solo lo spunto iniziale. >> FEDELTÀ DI OGGI: stravolta completamente - TRADUTTORI: 1) Livio Andronico (248-204 a.C.)= schiavo greco, primo a tradurre nell’Antica Roma, traduceva Odissea in latino >> creazione latino scritto e inaugura traduzione di tutto il corpus testuale greco 2) Ennio, Terenzio e Plauto 3) Cicerone (106-43 a.C.)= traduttore più importante. Traduceva tantissimo dal greco. Per lui la traduzione è parola per parola MA non parole bensì forza poeti greci Suo è il testo più antico sulle riflessioni sul tradurre di cui noi siamo a conoscenza = DE OPTIMO GENERE ORATORUM (=manifesto sulla traduzione) 1) contrapposizione (che rimarrà una costante in tutta la storia della traduzione) tra i due principali metodi di lavoro: quella letterale, che procede «parola per parola», e quella libera, che mira a rendere il senso e l’«efficacia espressiva» delle parole >> 2) differenza - INTERPRES: traduce letteralmente e parola per parola - ORATOR: traduce il senso, colui che con la sua parola sa persuadere, dilettare, commuovere i suoi ascoltatori. Come se stessi parlando con i miei interlocutori. “Io ho acuto no da traghettatore di parole ma da oratore” Le parole di Cicerone verranno confermate da Orazio nella sua ARTE POETICA, da Quintiliano e Aulo Gellio. (PROBAB. Distinzione anche tra chi traduce testi tecnici e chi artistici) e Cicerone delinea una “Ho tradotto da oratore (orator), non già da interprete (interpres) di un testo, con le espressioni del pensiero, con gli stessi modi di rendere questo, con un lessico appropriato all’indole della nostra lingua. In essi non ho creduto di rendere parola con parola, ma ho mantenuto ogni carattere e ogni efficacia espressiva delle parole stesse”. Periodo della Vulgata: San Gerolamo Bibbia. Vulgata = traduzione dell’Antico Testamento dall’ebraico e dall’aramaico in latino + revisione delle traduzioni già esistenti del Nuovo Testamento. TRADUZIONI DELLA BIBBIA: Bibbia= testo più tradotto al mondo > vocazione a diffondere la parola di Dio La lunghissima tradizione, dalla versione greca dell’Antico Testamento dei Settanta (III secolo a.C.) aveva messo in gioco la maggior parte delle problematiche fondamentali della traduzione per intero. Il Libro era stato scritto in una lingua che richiedeva di essere tradotta per la maggior parte dei fedeli > esigenza di diffondere i Vangeli e parlare le Sacre Scritture in altre lingue. Problema viene con S.GEROLAMO e LUTERO Papa Damaso= avrebbe voluto stabilire un’interpretazione unica destinata a diventare il testo canonico S. Gerolamo… - subirà contestazioni a causa della Vulgata (es. Sant’Agostino > VS chiarezza dello stile ricercato usato per maggiore accessibilità) - verrà accusato di eresia per aver tradotto diversamente dalle versioni precedenti già in uso. In realtà non si trattava di ‘errori’, bensì di una consapevole rottura con la tradizione esegetica già consolidata. “Non rendere parola per parola, ma riprodurre il senso dell’originale” Lui affermava che: bisogna rimanere fedeli al testo originale quanto più possibile, ma al tempo stesso ci si deve avvalere di una certa libertà, poiché l’importante è rendere il senso. Così scrive una lettera a difesa del proprio metodo di fronte a coloro che lo accusavano di falsificare e modificare i testi, non traducendo parola per parola, che diventa anche un’esposizione di idee sulle regole che ogni buon traduttore deve tenere presenti: 1) comprendere perfettamente il testo di partenza 2) non tradurre parola per parola 3) mantenere termini latini già accreditati 4) curare l’eleganza della lingua Afferma che cambia il testo originale laddove abbia bisogno di chiarimenti. Riporta anche parole di Cicerone e Orazio del DE OPTIMO GENERE ORATORUM e ARS POETICA San Gerolamo nel testo biblico dice che anche l’ordine delle parole ha valore SIMBOLICO quindi dev’essere tradotto letteralmente, mentre testi profani possono essere tradotti a senso Medioevo: Secoli abbastanza scoperti. Non si trovano testi o documenti teorici di particolare interesse/grande rilievo comparabili ai precedenti o successivi Certamente molto intensa è invece l’attività del tradurre, sia pure esclusivamente in ambito letterario o, meglio, religioso << - tracollo del greco e latino come lingue unificatrici - irruzione bacino mediterraneo e sud Europa lingue africane e asiatiche - nascita volgari europei (lingue romanze) Centri più attivi di pratica e teorizzazione si spostano da Roma al mondo arabo e spagnolo. (1° scuola traduttori = scuola di Toledo) La traduzione non è più considerata un’arte ma un surrogato dell’originale. Importante non è più la bellezza del testo di arrivo ma unicamente la fedeltà al testo di partenza. La Chiesa tutela la comprensione della scrittura: la lettura dei libri santi doveva essere una “lettura autentica” e leggere i libri con glosse tradizionali garantite da autorità di Dio nella Chiesa. Durante Alto-medioevo traduzione avviene principalmente DA LATINO a LINGUE VOLGARI E NEOLATINE. >> consolidamento queste lingue anche scritte e non solo orali Umanesimo no azione unitaria nel tradurre, c’è svolta importante per la traduzione e sedimentazione della lingua nazionale. Tradurre= trasportarsi, tramite studi grammaticali, tecnici e storici, in una vita culturale diversa. ITALIA: gli studi umanistici mostrano importanza per i problemi della traduzione. Vari contributi teorici sull’argomento. L’attenzione rivolta al mondo classico porta ad una ripresa delle traduzioni dal greco al latino. Leonardo Bruni Scrive un saggio “De Interpretazione Recta”, considerato il primo vero saggio moderno sulla traduzione. Qui si discute appunto sulla traduzione dal greco al latino. Viene discussa la traduzione in quanto trasposizione dal greco al latino. Questo saggio presenta uno stile ornato = deve suonare bella all’orecchio di chi la legge (la traduzione) evitando calchi sul greco, conservando la purezza della cultura ricevente. Bruni fornisce 5 regole/principi fondamentali che deve seguire un traduttore per una traduzione corretta: 1)Conoscenza lingua straniera (profonda, accurata, costante, lettura filosofi oratori e scrittori, particolareggiata) 2)Avere in potere lingua in cui si traduce= Dominarla (inserire anche le minime sfumature senza tralasciare termini per ignoranza) 3)Seguire il SENSO del testo originale, quasi “incarnare” autore, rivolgendo mente animo e volontà all’autore 4) Conoscere cultura e gusto dell’autore (per riprodurli in traduzione) 5) Possedere un buon orecchio, giudizio dell’udito Una buona traduzione è quella che in sommo grado mantiene lo stile del testo di partenza senza far venire meno le parole rispetto ai contenuti e senza che le parole manchino di eleganza e bellezza. Il buon traduttore deve conoscere la forza e la natura delle parole ed essere rapito dallo stile dell’autore che traduce. IMPORTANTI: padronanza e conoscenza ambedue lingue + eleganza stilistica Entra in contatto la sua teoria con: - l’ermeneutica (comprensione del testo da tradurre) ERMENEUTICA: scienza dell’interpretazione. > Steiner diceva che è il primo livello di comunicazione (parlo, rispondo e traduco quando e se comprendo). Possono essere infinite le interpretazioni di un testo, specie di testo letterario. Un testo è sempre filtrato da un atto o molteplici atti di comprensione perché sono sempre possibili varie interpretazioni. - filologia In una lettera del 5 settembre 1400 introduce nel vocabolario la famiglia lessicale TRADUCERE> termine moderno di tradurre, affermandosi con un nuovo significato tecnico e con una connotazione marcatamente dinamica che mancavano ai suoi predecessori. RESTO EUROPA: Traduzioni sempre più numerose nelle diverse lingue europee che si stanno affermando (stimolate da numerosi traduzioni Bibbia in diverse lingue). L’ambiente teorico–filosofico che ruota intorno alla traduzione non è più concentrato solo in Italia. Appaiono trattati anche in altri paesi e altri contesti, che comunque mostrano spesso influssi italiani. FRANCIA: Etienne Dolet (promotore della traduttologia francese). Effettua una modifica alle 5 regole promulgate da Bruni, cercando di creare una teoria universale ‘laica’ da applicare a qualunque tipo di testo, e Dolet si interessa della traduzione dal latino alle lingue volgari. 1) Interpretazione e semplificazione della lettura per rendere il testo più intellegibile al lettore >>> SCOPO: raggiungere il lettore 2) Perfetta conoscenza della LP e LA (è l’insieme delle regole 1-2 di Bruni) 3) No traduzione parola per parola, perché altrimenti si avrebbe scarsa originalità (simile a n.3 Bruni) 4) Seguire la lingua comune, la lingua d’uso, non usare termini latineggianti 5) Sia anima sia udito rapito dal testo Dolet nel 2546 fu fu arrestato e condannato per eresia ed ateismo e condannato al rogo per: - tradotto uno dei dialoghi di Platone in maniera da implicare la sfiducia nell’immortalità dell’anima «dopo la morte non sarai più assolutamente nulla». - insieme sue pubblicazioni di “propaganda riformata” GERMANIA Erasmo Realizza una nuova versione del Nuovo Testamento: principi della tradizione filologica dell’Umanesimo, come Lutero, nei testi sacri. Martin Lutero Nel 1522-34 traduce la Bibbia/vangeli dall’originale in tedesco volgare (circa più di dieci anni) SCOPO: testo più possibile intellegibile e comprensibile a tutti 1530 L’Epistola sull’arte del tradurre / La lettera del tradurre >>> difesa di posizione ideologica che esprime una forte convinzione della traduzione come atto politico di… - democratizzazione (operazione democratica di alfabetizzazione) - volgarizzazione (tradurre per lui è GERMANIZZARE) - Rottura con ASINI PAPISTI I papisti (accusatori) erano convinti che la traduzione dovesse essere fedele all’ originale Per Lutero il testo compiere missione sì > confessione di un credo (oltre a …) > acculturarsi Valorizza importanza di “lasciare spazio alla lingua ebraica laddove fa meglio di quanto può fare il nostro tedesco”. Metodo NO LETTERALE e NO LIBERO: talvolta si devono mantenere rigidamente le parole, talaltra rendere soltanto il senso La polemica era rivolta principalmente sull’ aggiunta di “allein”. Per i papisti la parola “sola” era incompatibile con la parola di Dio. Però Lutero risponde che: - i papisti per lui sono ignoranti, lui si definisce un dottore. Dunque si pone in posizione di superiorità. “non tollero che i papisti mi siano giudici: per questo hanno ancora orecchie troppo lunghe e i loro ragli sono troppo deboli per criticare il mio modo di tradurre” >> ASINI - non capisce come facciano a capire il tedesco e per di più loro la stanno “strumentalizzando contro di lui”. “So io, non loro, che sono più ignoranti della bestia del mugnaio, che tipo di conoscenze, quale studio, quale perspicacia e intelligenza debba avere un traduttore bravo. Loro, infatti, non ci hanno provato.” - lui ha tradotto tramite scienza. La traduzione non è un’operazione scientifica “La sola grammatica non basta per tradurre la Bibbia.” (e quindi la lingua) - Lui rivendica il diritto di autore della traduzione (attuale copyright) “Io voglio tradurre… come voglio io” “Ho lasciato piena libertà: il servigio è stato reso solo a chi non sapeva fare meglio. A nessuno è vietato farne uno migliore. Chi non vuol leggere il mio, lo lasci stare; non supplico nessuno io, né lo elogio per questo. È il mio Testamento, è la mia traduzione, miei sono e miei restano.” - Cita anche San Gerolamo, essendo duro nei confronti di chi lo aveva accusato di non tradurre bene. Parla della fatica anche del tradurre. La Traduzione di Lutero (che viene difesa nella lettera) è DINAMICA. Ovvero, rispetta il tedesco vivo/parlato e suscita nel lettore di arrivo un effetto equivalente suscitato nel lettore di partenza. Traduzione: EQUIVALENTE, DINAMICA, OPERAZIONE DI ALFABETIZZAZIONE DEL POPOLO (DEMOCRATICO), DIFESA DEL TRADURRE Lui sua operazione può essere definita Target Oriented= operazione linguistica volta a creare effetto sul pubblico che lo riceve. Lui discute anche del culto dei santi condannando questa pratica della Chiesa Cattolica. Il suo è stato un contributo fondamentale dello sviluppo della LINGUA moderna tedesca. La Bibbia è diventato NON SOLO il libro fondamentale di una Chiesa ma della LINGUA NAZIONALE stessa (sebbene oggi sia difficile comprenderla) Anche fuori dalla Germania si sentono le ripercussioni della Bibbia luterana: modello per successive traduzioni in altre lingue europee. > William Tyndale= primo traduttore Nuovo Testamento in inglese moderno Francia: Les Belles Infedeles (XVII secolo = 17°) Francia piena di ammirazione verso le lingue e cultura da un lato e convinta di aver raggiunto il più alto livello di civiltà idealizzazione dell’antico e senso della propria superiorità dall’altro Traduzioni LETTERARIE possono essere belle seppur non fedelissime al testo di partenza. Si basa sui principi dell’epoca, secondo i quali la lingua dev’essere elegante, gradevole e delicata. Le traduzioni, dunque, venivano chiamate belles infedeles. Dominarono per circa 30 anni. Il traduttore è considerato un co-scrittore. D’Ablancourt scrive: “Non cerco sempre di riprodurre parole/pensieri autore. Mio scopo è di ottenere lo stesso effetto…” >> SCOPO: riprodurre stesso effetto che aveva in mente l’autore, adattandolo però al gusto della propria cultura e del proprio tempo. >> SOMIGLIANZA con teorie di Cicerone. La componente estetica-edonistica prevale e le rende piacevoli e le aiuta alla circolazione. MA Ad un’analisi più dettagliata risulta che sono diverse dal testo originale ad esempio in metrica, figura retorica, struttura grammaticale, ecc. Pierre Daniel Huet scrive trattato “De Interpretatione libri duo”: uno dei resoconti più completi e sensibili sulla natura e i problemi del tradurre mai proposti. Si distingue dalle traduzioni delle belle infedeli> ritiene che traduttore deve: - mantenersi più vicino al senso voluto dall’autore - mantenere una certa prossimità alle sue stesse parole e al suo stile personale (nel limite del possibile) Fedeltà tale da NON OMETTERE O AGGIUNGERE NIENTE. Inghilterra: metà del Seicento È influenzata dalle belle infedeli. Houdar de la Motte: riscrive 24 capitoli dell’Iliade in 12 dichiarando “si è preso la libertà di cambiare tutto ciò che trovava sgradevole, di aver eliminato RIPETIZIONI e DESCRIZIONI TROPPO DETTAGLIATE delle ferite dei guerrieri e dei loro lunghi discorsi MA non aveva perso nessun elemento importante della trama. >> emblematico per come la traduzione veniva concepita al servizio del gusto e della convenzione del tempo. Continua la grande opera di traduzione nelle lingue nazionali e vengono definiti i principi di traduzione > John Dryden (definito da Steiner “lawgiver to translation”) Dryden distingue tre modelli di traduzione nella prefazione delle Epistole (1680): - metafrasi: non rispetta né le parole né senso dell’originale - imitazione: traduzione letterale (forse opposto) - parafrasi: unico modello che non perde mai di vista l’autore dell’originale Germania: Età Romantica (fine Settecento-primo Ottocento) Florida riflessione sul problema del tradurre. Tradurre trattato come problema ermeneutico e filosofico-linguistico. L’arte del tradurre è considerato come parte integrante dell’esistenza culturale, come momento costitutivo della Germanità (Deutschheit). Significato non più individuale ma collettivo, nazionale e popolare della traduzione. Importanti sono le teorie sulla natura della lingua, sull’interpretazione e sulla letteratura in generale. Importante la riflessione sulla lingua e la lingua è importante nella dimensione sia di esperienza concreta-di vita sia filosofica perché è mezzo di coesione storico-sociale che porta alla formazione degli stati nazione. La lingua diventa simbolo di unità nazionale. La traduzione deve riflettere lo spirito nazionale. Sono proprio i tedeschi ad aprire il secondo periodo della fase prescientifica. La traduzione è studiata ora sotto l’aspetto filosofico oltre che linguistico, con la tendenza a valorizzare questa attività come fonte di accrescimento della propria lingua e della propria cultura. Autori: Sottolineano traduzione come incontro fra lingue e culture in cui il lettore si dovrebbe sforzare di venire incontro alla diversità del testo e della lingua straniera. Compito traduttore= orientare la propria lingua verso quella straniera, verso l’idioma, il carattere e lo stile dell’originale. - Goethe: la traduzione è trattata ognuna con una visione del mondo > ECO Tradurre significa passare da un’area dotata di una determinata concezione, immagine, del mondo a un’altra diversamente caratterizzata (così come Humbolt) - Schleiermacher: traduce Platone nel 1813 indicava 2 cammini profondamente diversi quando traduciamo un’opera letteraria: - traduttore lascia il più possibile in pace lo scrittore e gli muove incontro il lettore. - traduttore lascia il più possibile in pace il lettore e gli muove incontro lo scrittore. 1° caso: Strategia addomesticante. Rendere più semplice la comprensione del testo al lettore. Per non chiedergli uno sforzo di comprensione. La realtà è addomesticata. Il luogo descritto, ad esempio, gli apparirà come una qualsiasi via in cui il lettore vive. 2° caso: Strategia estraniante. È estranea anche per il lettore. Si chiede di qualcosa di più radicale, impegnativo per il lettore. Che sia pronto a entrare nel contesto in cui la storia è narrata. Si permette al lettore di “inciampare” in qualcosa durante la lettura e di scoprire qualcosa che non conosce > Incontro con l’estraneo. Il luogo descritto, ad esempio, NON gli apparirà come una qualsiasi via in cui il lettore vive. Lui preferisce atteggiamento di fedeltà verso il vero carattere dell’originale lasciando l’autore in pace. La sua teoria è molto più filosofica rispetto a Leonardo Bruni - von Humboldt: traduce Sofocle. Scrive “i greci, in modo vero e naturale, sono diventati letteratura nazionale”. La traduzione ha senso quando riesce ad acquisire per la lingua e lo spirito della nazione ciò che essa non possiede o possiede altrimenti. Novecento IPOTESI RECIPROCA INFLUENZA TRA LINGUA E PENSIERO ‘800 (Goethe e Von Humbolt) Introduce l’idea dell’intraducibilità: trasposizione di questi mondi tra diverse lingue impossibile. >> Questione babelica: Costante in tutta riflessione sulla traduzione e sulla lingua in generale. >> Diversità tra le lingue comporta una radicale diversità di pensiero Teorici: nessuno partendo da conclusione radicale di impossibilità del tradurre. Assistiamo semmai all’affermazione di una differenza irriducibile delle lingue come condizione necessaria della traduzione stessa. L’incommensurabilità tra le lingue non impedisce che esse siano comparabili una all’altra. Constatazione calcolata in due modi diversi: POSITIVA= a livello superficiale, in realtà le lingue rinviano tutte a una lingua universale (Jakobson) OPPURE tutte le lingue rinviano sì a una concordia potenziale ma funzionano come sistemi in costante traduzione esterna e interna La traduzione ha raggiunto i suoi alti fini se fa sentire l’estraneo. La traduzione diventa modalità dell’esperienza di sé nell’esperienza dell’altro NEGATIVA= (condizione babelica) come punizione o condanna che toglie la possibilità di capirci. >> Ortega y Gasset si occupa del problema del tradurre in generale “tradurre è una condizione utopistica”. MA non idea più pessimistica “La miseria della traduzione è una sfida che può essere superata con lo splendore.” Negli anni Venti del Novecento si sviluppano le riflessioni di: - Benedetto Croce (Una buona traduzione è quindi un’approssimazione che ha valore originale d’opera d’arte, una propria autonomia). Si occupa principalmente della parola poetica >> impossibile tradurre la poesia, ogni espressione è UNICA e ASSOLUTAMENTE IRRIPETIBILE. “Tradurre è comporre irripetibilità di seconda o terza mano. L’intraducibilità è la vita della parola.” Tra i testi sul problema del tradurre occupano una posizione rilevante quelli dedicati alla poesia. Molti sostengono impossibilità di tradurre della poesia. JAKOBSON: conclusione= poesia intraducibile per definizione, è possibile solo farne una trasposizione creativa. Anche Dante, nel Convivio, aveva sostenuto che non fosse possibile tradurre la poesia senza rompere la sua armonia musicale. Il testo poetico per le sue caratteristiche metriche e ritmiche, e quindi per presenza di una particolare tensione dinamica tra signans e signatum (Jakobson) Benedetto Croce diventa simbolo anche fuori dal contesto italiano. Problema intraducibilità discusso fuori Italia anche ai diversi generi testuali (poesia, prosa letteraria e testi tecnico-scientifici): esistono diversi gradi di difficoltà e possibilità di traduzione - Testi tecnici: basati su terminologia preventivamente stabilita. Già scritti nella stessa lingua in tutti i paesi. > ORTEGA Y GASSET - Walter Benjamin, di grande interesse sul piano filosofico. Il compito del traduttore: inizialmente pubblicato come prefazione alla sua traduzione dei “Tableaux parisiens” di Baudelaire MA stato probabilmente già scritto in precedenza > considerato anche come saggio teorico autonomo. >> Collegato al suo saggio del linguaggio del 1916 (discussa differenza tra linguaggio umano e divino) Benjamin rifiuta completamente l’ESTETICA DELLA RICEZIONE. L’opera d’arte non è rivolta a chi la riceve e una traduzione non è mai rivolta ai lettori che non sono in grado di comprendere l’originale. Una traduzione deve COGLIERE ESSENZA OPERA, farla sopravvivere e durare nel tempo. Cogliendo l’essenza, il traduttore può liberare quella lingua che è racchiusa e presente primordialmente in ogni lingua, cioè la PURA LINGUA>> la propria lingua è racchiusa in una pura lingua e bisogna liberarla in quanto prigioniera dell’opera grazie alla traduzione. >> sembra sognare una lingua paradisiaca, una lingua originale preceduta con il crollo di Babele (lingua adamaica=di adamo). Il compito del traduttore diventa RICOSTRUIRE e RICREARE La Lingua = lingue normali sono cocci della LINGUA che è più grande. In questo periodo si crede che ogni traduzione deformi e sminuisca l’originale poiché è creazione di una nuova espressione. Il problema della traducibilità viene discusso in relazione ai vari generi (es. scientifico, poetico, ecc.). Solo cogliendo l’essenza dell’opera il traduttore può liberare quella lingua che è racchiusa e presente primordialmente in tutte le lingue. La traduzione è manifestazione del legame intimo tra le lingue; deve liberare questa lingua pura (intenzioni delle lingue in generale, lingua primordiale) imprigionata nelle opere. PERIODO SCIENTIFICO Periodo postbellico, grandissima fiducia nelle tecnologie. Primo grande esperimento di interpretariato durante processo Norimberga e tecnologia diventa strumento a sostegno della traduzione e dell’interpretariato ma si va oltre. Fa immaginare e sognare la traduzione automatica > una vecchia UTOPIA. La machine translation ha fatto passi da giganti ma oggi parliamo sempre di Human Aided Translation (trad sostenuta comunque da fattore umano.) LA TRADUTTOLOGIA / TRANSLATION STUDIES Fiducia nel progresso > Processo di Norimberga Tutti i Translation Studies sono condizionati dai teorici del passato. La Traduttologia nasce alla fine dell’800 MA attività di traduzione si trovano in realtà già nell’età classica. In età classica non c’era una teoria, ma abbiamo appreso tutto dalle note degli autori. Dunque, la traduttologia non è normativa, ma DESCRITTIVA (descrive il metodo ma non le regole) Lunghi dibattiti hanno segnato il cammino verso una definizione sintetica che includesse sia il processo che il prodotto: identificata inizialmente come ‘Scienza della traduzione’, poi ‘Teorie della traduzione’ e ‘Traduttologia’, si è affermato infine in ambito internazionale il termine Translation Studies. - Negli anni 50-70 si parlava di Scienza della traduzione. 1) Grazie a introduzione dei computer, si tenta di elaborare una sorta di decalogo del buon traduttore, si cercano cioè modelli matematici, fondamenti scientifici, basati sulla teoria dell’universalità linguistica di Chomsky, che portino a una traduzione perfetta, fatta interamente dalle macchine. 2) In questo periodo si utilizzano unicamente testi scientifici escludendo testi letterari, ritenuti troppo complessi per essere sottoposti a una qualsiasi classificazione scientifica. 3) I linguisti hanno sostanzialmente come punto di partenza delle loro ricerche la langue di Saussure, si basano cioè sulla convinzione che siano i termini singoli a dover essere tradotti e non le parole nel loro contesto testuale e culturale. L’approccio meramente linguistico si rivela poco efficace: riconosciuto come base di partenza essenziale, come uno dei tanti fattori coinvolti nel processo traduttivo, esso va tuttavia integrato in una visione più ampia che includa anche gli aspetti extralinguistici ed extratestuali. - Negli anni Settanta – Ottanta gli studiosi spostano l’accento sulla Teoria della traduzione, basata su studi teorico– descrittivi, studi cioè che parlano di teorie funzionali al fenomeno in sé, descrivendo i fattori e gli elementi che caratterizzano la traduzione. Abbandonano così l’idea di esattezza connessa all’uso del termine ‘scienza’. Non ci si concentra più sulla lingua ma sul testo: per traduzione s’intende ora il passaggio di un testo da una lingua ad un’altra. - Negli anni Ottanta si adottò il termine Translation Studies. < CULTURAL TURN Fino ad adesso c’era stata un’ansia di prescrivere comportamenti, norme traduttive e dare le ricerche del buon tradurre. Adesso invece l’approccio alla teoria è Descrittiva. 1) Non si intende più fornire istruzioni pratiche su come tradurre né proporre modelli, bensì partendo dal testo tradotto, si apre una prospettiva più generale: una teoria induttiva basata sulla pratica, sull’osservazione, sull’analisi e sulla descrizione di ciò che rende tale una buona o una cattiva traduzione (CONSIGLI). 2) Il tradurre non viene più considerato come un processo ‘meccanico’, mero passaggio da una lingua a un’altra, ma come un processo creativo non accessibile a tutti; e lo studio della traduzione non è più relegato a una branca della linguistica o della stessa letteratura comparata poiché l’importanza che viene data ora ai fattori extralinguistici consentono una visione molto più ampia. La traduzione, dunque, è ormai vista come una delle forme centrali della comunicazione Interculturale. 3) Studia anche la presenza millenaria di alcuni concetti come integrità testuale, lingua materna, proprietà letteraria, fedeltà e infedeltà, anche se cambia il modo di intenderli e affrontarli a seconda delle epoche e del contesto storico–culturale in cui essi vengono diffusi > la storia della traduzione non può essere separata da quella delle lingue, delle culture e delle letterature, delle religioni e delle nazioni. THE TRANSLATOR’S WORKSTATION La relazione tra… TRADUTTORE TECNOLOGIA … sta cambiando rapidamente Sebbene la diffidenza iniziale generata dal pubblico e da alcuni professionisti nei confronti delle nuove tecnologie, l’impeto dei ricercatori negli anni li ha impegnati nella ricerca e nello sviluppo di strumenti informatici che possano aiutare il traduttore. Dunque tutt’oggi troviamo scuole di pensiero diverse. C’è chi sostiene che… - … Un traduttore deve utilizzare il meno possibile la tecnologia per far riaffiorare l’importanza della traduzione - … Un traduttore deve avere grandissime conoscenze tecnologiche La verità sta nel mezzo: Il traduttore necessita quelle conoscenze e competenze di carattere linguistico e teorico e non dev’essere esclusivamente legato a macchine, ma non possiamo escludere i software e sistemi di traduzione assistita, con i quali un traduttore contemporaneo deve sentirsi a proprio agio. LA PROFESSIONE DEL TRADUTTORE Molto è cambiato nella professione del traduttore durante gli ultimi due decenni. - MENO 30 ANNI FA: Traduttori lavoravano esclusivamente con: - carta e penna - la macchina da scrivere - ULTIMI DUE DECENNI: DA ANNI 80, tutti usavano personal computer con le applicazioni software installate da dischetti o CD-ROM. METÀ ANNI 90, la grande rete con il WWW fece sì che nessuno oggi potesse fare a meno di un dispositivo digitale (un cellulare di ultima generazione oppure un computer portatile o fisso, che comunque hanno bisogno di software specifico non solo per accedere alla rete ma anche per poter svolgere il proprio lavoro) con cui accedere alla rete ed ai suoi innumerevoli servizi. Oggi molti tipi di traduzioni non sarebbero possibili, oppure possibili soltanto in modo limitato senza un adeguato supporto informatico. L’enorme crescita del mercato della traduzione (a seguito della globalizzazione indotta dalla rete) ha fatto sì che le traduzioni dovessero essere svolte in sempre meno tempo ed in un numero sempre maggiore di lingue >> CONCETTO DI “simship” (simultaneous shipping) dell’industria del software: il lancio simultaneo e parallelo di tutte le versioni linguistiche di un determinato prodotto. Comporta la necessità di poter aumentare la produttività della traduzione (che richiede una lunga ed onerosa preparazione individuale). Se si vuole aumentare l’output dei traduttori a parità di livello qualitativo, non resta altro che sfruttare tutte le possibilità offerte dalla tecnologia digitale. WORKSTATION OGGI: - trattamento di testi multilingue - Scansione OCR (Optical Charachter Recognition) = strumenti che utilizzano la luce o l’immagine per poter trasformare il cartaceo in formato elettronico > testo machine readable, che può essere dunque processato da altri software - trasmissione elettronica e ricevimento dei documenti (??) - controlli grammaticali e ortografico - sistemi di controllo terminologico - accesso a locali o remote banche terminologiche o altre risorse (es. dizionari online) - un software di pubblicazione - memorie di traduzione - accesso a un software di traduzione automatica - sistemi di allineamento (creazione TM) e ricerca della corrispondenza in un testo - conto delle parole STORIA TECNOLOGIA E STRUMENTI Creazione delle MT (Machine Translation) > lunga tradizione con vari ostacoli PRIME IPOTESI TRAD.AUTOMATICA: XVII / 17° secolo, dalla mente di filosofi come Cartesio e Leibniz >> in riferimento teoria del linguaggio universale (anche Chomsky), ma rimaste solo basi teoriche 1933 Georges Artsrouni (ingegnere francese di origine armena) inventa una MACCHINA DA CALCOLO (il cosiddetto “cervello meccanico”) rintracciare su un nastro di carta la stringa di caratteri corrispondente a quella inserita da tastiera. 1933 (SEMPRE) Pёtr Smirnov-Trojanskij (ingegnere russo) brevetto di una macchina per la traduzione AUTOMATICA (dove sono già presenti i concetti dell’intelligenza artificiale e della linguistica computazionale). > In questo processo sia la lingua di partenza che quella di arrivo vengono codificate in un linguaggio intermedio, riducendo notevolmente l’uso del dizionario MA non sistemi come conosciamo oggi. Primi anni ’50 = Attività spionistiche guerra fredda >>> Progettati primi sistemi di TRADUZIONE AUTOMATICA (MT) costruzione di macchinari capaci di tradurre automaticamente dal russo all’inglese, senza concentrarsi troppo sugli errori sintattici prodotti o differenze di stile Intraviste possibilità di nuovi strumenti Il Bundessprachenamt usava i computer per creare glossari testuali La comunità Europea del carbone e dell’acciaio (CECA) stabilì un ufficio (=bureau) terminologico nel 1950 che sviluppava un sistema per un dizionario automatico per cercare parole in base al contesto e con una sorta di sistema di riconoscimento automatico di - termini - frammenti - frasi Anni 60 … L’idea di “workstation del traduttore” inizia ad essere presente e AT... In questi anni la disponibilità dei computer e le loro capacità erano scarse e limitate. Nel 1966 venne fondato l’ALPAC (Automatic Language Processing Advisori Comittee), comitato di sette scienziati per valutare i progressi della linguistica computazionale in generale e della traduzione automatica in particolare. >> Pubblica un report che - critica severamente la ricerca nella traduzione automatica visto che la MT sostituisce in un certo senso il traduttore umano e non gli fornisce alcun ausilio - raccomanda ricerca di tecnologie a servizio del traduttore umano (non sostituire) IBM grandi ricerche in questo campo 1970 create prime banche terminologiche online come EURODICATOM (dopo chiamato IATE). Fine anni ’70 concetto di “memoria di traduzione” da Peter Arthern 1977 MARTIN KAY: scritto e pubblicato in un “seminal paper” chiamato Machine Translation (ideato 1° volta in 1980 da Xerox) >> evoluzione della translator’s workstation. Lui combina… - la critica della MT - le proposte di una nuova maniera di lavorare per traduttori professionali … dalla ALPAC in poi. >> THE TRANSLATOR’S AMANUENSIS: dispositivo che potrebbe soddisfare i bisogni del traduttore e che pensava non sarebbe mai esistita << A quell’epoca non esistevano… - microprocessori - pc Costituito da: reti di terminali collegati a un mainframe (= computer come sistema centrale) Diviso in 3 Livelli: TEXT PROCESSING EDITOR: Il testo era mostrato in una finestra divisa… SOPRA testo originale SOTTO traduzione Il traduttore poteva selezionare: - parole - lettere - frasi - righe - paragrafi Era possibile copiare il testo originale nella finestra inferiore e permettere al traduttore di ricopiarlo con la versione in un’altra lingua >> ALLINEAMENTO (suggerendo) DICTIONARY: Poteva essere consultato dal traduttore selezionando la parola di cui era in dubbio. Le voci in questo dizionario avevano - varie tipologie di informazione - varie traduzioni per lo stesso source term Le voci potevano essere modificate dal traduttore Parole derivate venivano riconosciute Quando un termine era consultato 2 volte, il dizionario avrebbe “ricordato” la tipologia di informazione ricercata e la traduzione selezionata > garantire che lo stesso termine venisse tradotto in futuro nello stesso modo = DATABASE con materiale presente e passato del traduttore > poteva essere esaminato prima di iniziare a lavorare (7) UNIONE DI MT IN UNA MODALITÀ INTERATTIVA: Il traduttore poteva intervenire nel processo di trad. automatica in qualsiasi momento Il sistema in grado di “imparare” dalle correzioni/decisioni del traduttore >> Le idee del Translator’s Amanuensis sono state incorporate nella maggior parte delle MT e dei CAT Tools oggi in commercio. OGGI E LE NUOVE TECNOLOGIE La workstation del traduttore com’è stata ideata quadro decenni fa sta cambiando molto rapidamente grazie a: - ricerca parallela sulle Machine Translation - introduzione dei computer, Internet e delle nuove tecnologie che vengono sviluppate in ogni area professionale. Il numero di strumenti (tools) che utilizza il traduttore aumenta sempre di più. Le nuove tecnologie sono in continua rivoluzione grazie a INTERNET, WWW migliorato sempre con nuove e emergenti applicazioni. Web 1.0 = affermazione del browser. - Solo i creatori dei contenuti potevano pubblicare > c’erano siti di grandi compagnie e pubbliche istituzioni - Gli utenti erano consumatori di informazioni MA introduzione delle e-mail >> grande passo nel mondo delle telecomunicazioni!! = Traduttori potevano COMUNICARE con altri professionisti e clienti via Internet >> - Il numero di siti iniziò a crescere in modo esponenziale - Risorse speciali create per i traduttori (es. banche terminologiche, glossari, dizionari elettronici) Web 2.0 (2004) = create una serie di app (social network, blog, wikis, siti di condivisione video, applicazioni web e vari servizi) > Utente prende il ruolo del creatore (interattivo e interoperabile), può INTERAGIRE / COMUNICARE COLLABORARE CONDIVIDERE attraverso i social media in una community virtuale dove tutti possono contribuire. Due Tipologie di Utenti (secondo i gemelli Jennins – traduttori freelance e bloggers) - Attivi: usano informazioni (come passivi) + partecipano nella creazione di contenuti in questi nuovi social media Es. creare i propri blog e scrivere commenti in altri siti blog twittare e ritwittare - Passivi: utilizzano questi strumenti di internet per connettersi con altri professionisti ed essere sempre aggiornati sulle notizie nel campo Es. Seguire qualcuno su Twitter o Facebook SNS (Social Networking Sites) Sono diventati un fenomeno globale. Stanno producendo profondi effetti in molte sfere dell’attività umana, specie - nel modo in cui si interagisce con gli altri - come i contenuti vengono diffusi attraverso Internet Possono essere categorizzati: PROFILE-BASED (=basato sul profilo): si organizzano su pagine di profilo dei membri Es. Facebook, My Space CONTENT-BASED (=basati sul contenuto): il ruolo principale è quello di pubblicare contenuti Es. YouTube, Scribid, SlideShare WHITE-LABEL: offrono la possibilità di creare il proprio social network per un particolare bisogno o argomento; realizzato da una società (il produttore) che permette il rebranding da parte di altre aziende per farli apparire come se fossero stati fatti da loro Es. Wordpress, Elgg, Spruz, Grou.ps, Ning MULTI-USER VIRTUAL ENVIRONMENTS (= Ambienti virtuali multiutente): rappresentazione virtuale dell’utente per interagire con gli altri attraverso avatar Es. Second Life MOBILE SOCIAL NETWORKS (=social networks mobili): i membri interagiscono con i loro network personali attraverso i cellulari Es. Whatsapp, Telegram MICRO-BLOGGING/PRESENCE UPDATES: pubblicare piccoli messaggi pubblicamente o tra gruppi di contatti (es. 140 CSI) Es. Twitter, Jaiku SOCIAL SEARCH: permettono all'utente di cercare attraverso i profili pubblici di più siti di social networking Es. Wink, Spokeo BUSINESS-ORIENTED SOCIAL NETWORKING SITE (= siti di social network basati sul business): tipologia di Social Search ma solo business Es. Linkedin Web 2.0 e SNS hanno cambiato radicalmente il modo in cui lavora il traduttore= + facile; + qualità ; - tempo sprecato Utenti Attivi > maggiore visibilità anche nel campo della traduzione Informazioni che si possono cercare oltre l’inimmaginabile prima di Internet Socializzazione tra traduttori e persone = è fondamentale, e più facile lo scambio di informazioni (condivisione) o opinioni può aiutare il traduttore a risolvere problemi relativi alla traduzione rimanere sempre aggiornati in qualsiasi merito professionale imparare e sviluppare le conoscenze e competenze degli altri nel settore creare relazioni (interagire) con colleghi, clienti o fornitori in tutto il mondo collaborare con coloro con gli stessi interessi pubblicare in base a interessi e preoccupazioni degli altri Maggior bisogno di specializzarsi e offrire distinti servizi >> MT potrebbe essere una minaccia per lo status del traduttore QUINDI 1) si può evitare/ignorare MT e specializzarsi in aree dove la MT e la crowdsourcing ( Richiesta di idee, suggerimenti, opinioni, rivolta agli utenti di Internet da un'azienda o da un privato in vista della realizzazione di un progetto o della soluzione di un problema) non possono ancora arrivare 2) imparare ad accettarla e imparare nuove capacità che completano il traduttore e lo guidano verso profili professionali nuovi o mix ( es. pre-editor e post-editor; consulenti linguistici; esperti di assicurazione della qualità; esperti della macchina; ecc) L’automatizzazione della traduzione renderà superflui i traduttori? Difficile dirlo. Quel che è certo è che finora i risultati delle traduzioni, seppur sensibilmente migliorate, non hanno ancora raggiunto standard di qualità eccellenti. Il lavoro dei traduttori in carne e ossa rimane quindi ancora imprescindibile. (specialmente ancora settore letterario, giudiziario e pubblicità) E probabilmente lo sarà anche in futuro: secondo gli esperti, sarà però destinato ad affiancare e implementare il lavoro sempre più sofisticato delle macchine. Web 3.0 = nel 2006, si è cominciato a parlare La rete considerata come enorme database Ricerca contestuale Ricerca personalizzata e su misura Ragionamento deduttivo – Sviluppo delle intelligenze artificiali (es. SIRI) Un web adattabile ai diversi dispositivi (es. Iphone, pc, tablet, ecc) Evoluzione del Web 3D - Il web in 3 dimensioni: le nuove tecnologie e l’elevato accesso alla rete internet hanno permesso di replicare la realtà in formato digitale. Web 4.0 (non c’è ancora, ma si parla di ubuiquitous web, con relative previsioni future)= Le nuove interfacce Questo passaggio è caratterizzato dagli apparecchi elettronici che ci circondano e la rete internet. Potremo così fare la spesa dal frigorifero o scegliere i film da acquistare dal televisore e farli vedere ai nostri figli, dal monitor del sedile posteriore della nostra auto, mentre andiamo al mare. >> Le tecnologie capaci di assicurare accesso web a CHIUNQUE, DOVUNQUE, A QUALSIASI ORA, USANDO QUALSIASI DISPOSITIVO ogni individuò avrà un vero e proprio alter ego digitale e dialogherà sempre di più con le nuove interfacce, come la domotica o le macchine intelligenti. Fa parte del quadro generale anche una visione piuttosto distopica del web, con un controllo sempre maggiore delle informazioni che andrà ad influenzare in modo significativo non solo il mondo digitale ma anche la realtà che ci circonda. Da quel concetto, si sono sviluppati anche i concetti di Cloud Computing = (sia le applicazioni fornite sotto forma di servizi via Internet sia l'hardware e il software dei sistemi nei centri di dati che forniscono tali servizi) e Collaborative Technology (=Tecnologia collaborativa) = ciò consente agli utenti concorrenti sparsi geograficamente di lavorare su un progetto comune. Tutto sarà basato sul Cloud Computing Trad. Assistita e Automatica RIVOLUZIONANDO VELOCEMENTE => - (perché accessibili a) Maggior numero di utenti. - sono sul web >> si cerca una RAPIDA SOLUZIONE INTRODUZIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE NEGLI STUDI Lo studio in questo campo stato presente sin dall’ideazione delle nuove tecnologie. 1991 in Spagna c’era un corso chiamato “Informatica applicata alla traduzione” per il terzo anno, di circa 60 ore e con 6 crediti. Oggi la Spagna include almeno un corso in tecnologie e molti anche due. Molte facoltà hanno introdotto la tecnologia nei Translation Studies, specie corsi addizionali per competenze informatiche di base. La componente tecnologica è imprescindibile nella FORMAZIONE dei traduttori. A volte= simulazioni di processi di traduzione reali tramite queste tecnologie per simulare figure professionali necessarie Es. Università di Granada: si combinano elementi di simulazioni, ROLE-PLAY, apprendimento basato su compiti assegnati all’interno di un gruppo e casi di studio + uso di tecnologie per collaborare e condividere È importante inserire la tecnologia nel proprio curriculum di studi. ANCHE SE La situazione non è la stessa in tutti i paesi. > molti pensano che l’università non dovrebbe essere alla mercé del mercato del lavoro e diventare una fabbrica di professionisti su misura per le esigenze di ogni azienda. MA Bisognerebbe semplicemente cercare di sviluppare le abilità che permettono agli studenti di adattarsi costantemente alle nuove tecnologie. Devono gli studenti abituarsi a un nuovo modo di apprendere = astuzia da computer (computer savviness) > incoraggiare ad adattarsi sempre a nuove e differenti tecnologie in futuro. JOHANNA MONTI: CLOUD COMPUTING E TRADUZIONE MODELLI DI SOFWTARE 1) Anni ’80: software STAND ALONE= funzionano da soli indipendentemente da altri software con cui potrebbe interagire, spesso anche senza sistema operativo, per forza installati sul pc > strumenti + costosi >> da dover aggiornare costantemente per tenersi al passo con le nuove versioni. Con Client- server e cloud computing non più tanta necessità 2) Anni ’90: software su architettura CLIENT-SERVER= un client si connette ad un server (computer di elevate prestazioni che in una rete fornisce un servizio agli altri elaboratori collegati, detti client) per usufruire di un certo servizio. ESEMPI DI SERVER - Server di posta elettronica, il server che gestisce lo smistamento della messaggistica telematica. - insieme di tutti i web server costituiscono il WorldWideWeb (rete > collega i server) {es. word online} IN CASO DEI TRADUTTORI Entrambi i modelli Stand-Alone e Client-Server in commercio MA Spesso sempre più utilizzati software/prodotti di ausilio con licenza d’uso/in remoto e sul proprio PC CON installazioni client di software che si collegano ai SERVER di servizi di traduzione. L’installazione di per sé non può essere autonoma, ma deve utilizzare/dipende dal server. (es. aziende Smartworking ti fanno installare un software ma senza, ad esempio, codice per collegarti al server non puoi utilizzarlo) PASSAGGIO DA TEP A NUOVO MODELLO INTERNET: accesso a - risorse linguistiche (glossari, dizionari, banche terminologiche, memorie di traduzione) tramite piattaforme gratis/a pagamento - si iniziano a produrre primi significativi CAMBIAMENTI in processi di TRADUZIONE e COLLABORAZIONE >> SI FAVORISCE… - INTERATTIVITÀ - in tempo reale interagire su stesso documento - INTEROPERABILITÀ - abbreviazione tempi di realizzazione progetto - PROATTIVITÀ - migliore qualità … utenti (quindi interagiscono in tempo reale dove più server fisici possono contribuire alle risorse da dedicare a un singolo server virtuale). Processo traduzione (originalmente TEP: Translation, Editing, Publishing) > cambiato con PROCESSO DI TRADUZIONE IN PARALLELO grazie a rapida evoluzione nuove tecnologie per traduzione (CONNUBIO LAVORO DEI TRADUTTORI E TECNOLOGIA) (dato vita a) forme di traduzione COLLABORATIVA {È sempre risultato di un processo cognitivo INDIVIDUALE ma SUPPORTATO DA COOPERAZIONE} basato su uso di: - trad. assistita e automatica - ambienti di lavoro virtuali CONDIVISI>> interazione (in tempo reale) tra: - traduttori stesso/diverso gruppo di lavoro - revisori e project manager - clienti e società di traduzione - traduttori e strumenti trad. assistita e automatica >> Passaggio da… semplice gruppo di lavoro (TEP): project manager ORGANIZZA il lavoro secondo fasi di TRADUZIONE, REVISIONE e PUBBLICAZIONE> interazione limitata e non in tempo reale > problemi - amministrazione tempi - raggiungimento standard qualitativi …a… COMUNITÀ DI TRADUZIONE che possiedono… - sistema di messaggistica istantaneo - visualizzazione immediata di ciò che stanno facendo altri membri - condivisione di documenti e risorse linguistiche di vario genere - condivisione di strumenti utili alla traduzione e revisione - sistemi di MT e AT > scambio di idee > scambio di soluzioni traduttive > traduzione e revisione in contemporanea VANTAGGI - Utenti: migliorare processo traduttivo, - tempi, ecc. - Produttori Software: migliorare piattaforme con qualità e affidabilità risultati utenti (es. Google Toolkit) >> TUTTO QUESTO GRAZIE A ideazione CLOUD COMPUTING (es. Google Drive, OneDrive…) CLOUD COMPUTING ita= nuvola informatica Nascita 2007 USA Insieme di servizi che comunicano on-demand tramite tecnologie internet. Basata su computer che comunicano tra loro attraverso una rete (internet) Andando nel concreto quando diciamo servizi “cloud” stiamo parlando di server (computer più potenti dei pc che normalmente utilizziamo) pilotati da un software che ne mette a disposizione le capacità di calcolo (CPU) e di memorizzazione (dischi). In caso di necessità nuovi server possono essere facilmente aggiunti per aumentare la capacità complessiva del sistema. Possibilità di… - memorizzare / archiviare - elaborare - accedere a - dati - software (es. traduzione ass. e auto) - piattaforme - infrastrutture - servizi online (gratuiti e/o a pagamento) …in luogo virtuale accessibile in qualsiasi momento e ovunque >> Accesso ubiquo (= ovunque utente si trovi) Tecnologie sempre aggiornate grazie alla rete DIFFERENZA CLOUD E SERVER GENERALE CLOUD: uno/più server con scopo l’archiviazione SERVER: (ES. BROWSER) accedere Il "web" utilizza principalmente un modello client-server. Il browser web è il client. Il web server è il server. Il fatto che un server Web sia ospitato "nel cloud" non cambia il fatto che la relazione browser Web / server Web sia client-server. ARCHITETTURA CLOUD COMPUTING (SERVER) Indica come è costruito il "server". Ad esempio hai: HAAS (Hardware As a Service): il client (azienda) ottiene un computer host su cui è possibile installare qualsiasi sistema operativo desiderato. La differenza è che non "ottengono" realmente un computer ma una macchina virtuale in una “factory”. Poiché è virtualizzato, non è necessario preoccuparsi di dettagli di livello inferiore come la quantità di potenza computazionale, pagare le bollette indipendentemente dal fatto che venga utilizzata la macchina, come sia collegata, ecc. ( Aruba es. che ti affittano una macchina virtuale hardware che funziona da server MA macchina libera, installare quello che vuoi) PAAS (Platform As A Service) - un livello più alto - scrivi un'applicazione che in qualche modo viene eseguita da qualche parte. Poiché l'API è abbastanza generica, i fornitori di servizi cloud possono allocare risorse su richiesta, quindi se l'applicazione è stata tagliata in modo sleale pagherai per più risorse invece di soffrire di DDOS non malevoli. ( Ti da un infrastruttura con cui utilizzare quella macchina, oltre alla macchina da un apiattaforma) SAAS (Software As A Service) - ancora un altro livello superiore - non scrivi un'applicazione - ne usi una. Non ti interessa come viene implementato o quali risorse utilizza. È disponibile ovunque e in qualsiasi momento. Ambienti di traduzione basati su sistemi cloud Saas e ambienti di lavoro collaborativi sono già stati resi disponibili sul mercato. ( Es. Trello) SOFTWARE SaaS (Software as a Service): è un modello di distribuzione del software… - gestionali - middleware - programmi per la gestione della posta elettronica - la videoconferenza così come moduli di CRM - Business Intelligence - gestione delle HR in cui un produttore sviluppa, opera (direttamente o tramite terze parti) e gestisce un’applicazione web mettendola a disposizione dei propri clienti via Internet. In questo modo un’azienda può accedere alle varie applicazioni che ha comprato tramite un’interfaccia Web o un’interfaccia personalizzata e modalità di accesso secondo quanto stabilito dal contratto. Non si paga per scaricare ma spesso per l’utilizzo (es. app e-mail, videoconferenze, ecc.) - basate su tecnologie cloud - passaggio… DA applicazioni vendute su licenze A servizi online, a pagamento/gratuiti di trad. automatica/assistita ad accesso ubiquo VANTAGGIO NON legate a: - specifico sistema operativo - accessibili a internet mediante PC o smartphone - accessibili ovunque si trovi utente - costantemente aggiornate senza costi aggiuntivi MODELLI CLOUD DI SERVIZI DI TRADUZIONE Ogni servizio cloud di traduzione può essere un modello: APERTO: aperto al pubblico, gratuito Es. Google Translator Toolkit; Wordfast Anywhere, XTM Cloud CHIUSO: a pagamento Si stanno diffondendo molto rapidamente >> fornitori la offrono a - traduttori della loro rete freelance - clienti a un prezzo su base mensile/annuale dipendente da: - numero di utenti - lingue di arrivo - progetti svolti - parole tradotte e archiviate nel sistema - volume di traduzioni Es. Kantan MT Possono essere di 4 tipi: Servizi Cloud di traduzione automatica GOOGLE TRANSLATE - Uno dei primi servizi trad. auto. Di tipo STATISTICO (es. in base ai documenti su internet trovo delle occorrenze per cui black and white lo si traduce sempre come bianco e nero invece di nero e bianco) - Servizio online - traduzione in tempo reale di testi, documenti e pagine web SVANTAGGI: - traduzioni “grezze”, di bassa qualità >> SONO a solo scopo INFORMATIVO - impossibilità di personalizzare il motore di traduzione automatica per ottenere risultati migliori (da utenti) VANTAGGI: - Gratuito, costo zero - In tempi brevi - Conoscere info di una lingua 26 settembre 2016. Google Brain (il gruppo di ricerca sulle applicazioni di intelligenza artificiale di Google) annuncia di aver ideato un nuovo metodo di traduzione >> una tecnologia informatica capace di emulare il funzionamento delle reti neuronali del nostro sistema nervoso e del cervello. Fino a quel momento: i sistemi informatici traducevano una frase alla volta, assemblando i dati in base a criteri statistici e di frequenza (es. in base ai documenti su internet trovavo delle occorrenze per cui black and white lo si traduceva sempre come bianco e nero invece di nero e bianco) >> Funzionava Relativamente, se sulla rete c’erano tantissimi dati. Con il nuovo metodo: la traduzione è diversa, basata su una tecnologia capace di acquisire “esperienza”. = - I sistemi neurali imparano proprio come facciamo noi dagli errori. In questo caso grazie alle segnalazioni degli utenti. - Le frasi non sono tradotte una alla volta, ma tutte insieme: il traduttore automatico è in grado di valutare la traduzione più efficace in base al contesto, comprendendo meglio la punteggiature, gli incisi e le subordinate (nella traduzione la macchina non si ferma al sintagma ma va fino alla fine considerando il contesto) >> LIMITE POLISEMIA SUPERATO KANTAN MT Non gratuito, ma costi contenuti (CHIUSO) Si ADDESTRA il sistema con un CORPUS con TRADUZIONI DI BUONA QUALITÀ… - memorie di traduzione - glossari …personali del cliente. TEMPI: da poche ore a una giornata di lavoro Con funzioni avanzate per la gestione Valutazione dei progressi (miglioramenti/peggioramenti) del sistema < interfaccia semplice da usare SCOPO: - rendere più fruibile la trad. automatica di tipo statistico - qualità migliore (+ ampie memorie di traduzione, + alta qualità) - in linea a terminologia e convenzioni cliente - tempi di revisione inferiori MICROSOFT TRANSLATORHUB Simile a KantanMT Servizi Cloud di traduzione assistita CAT TOOLS Permettono di… - creare - gestire - manutenere - usare …memorie di traduzione SCOPO: utilizzare quanto tradotto in precedenza per nuove traduzioni Largamente utilizzati da traduttori specie di carattere TECNICO-SCIENTIFICO VANTAGGI: - + produttività - + qualità - - tempi - + coerenza terminologica e coesione testuale SERVIZI CLOUD DI MEMORIE DI TRADUZIONE: Wordfast Anywhere o Wordbee SERVIZI CLOUD dal 2009 che diffondono a pagamento/gratuitamente memorie di traduzione VANTAGGI: - collaborazione e interazione simultanea di gruppi di traduttori in ambiente di lavoro con - stessa memoria di traduzione + unione di altrui - risorse linguistiche condivise - modifiche aggiornate in tempo reale - testi di lavori condivisi >>> RISPARMIO DI TEMPO - minor problema di allineamento di traduzione > (grazie a) unificazione memorie di traduzione diversi traduttori Servizi Cloud di traduzione automatica e assistita: A disposizione di utenti PROFESSIONISTI E NON Integrati - a varie app per la traduzione - memorie di traduzione - strumenti per gestione di terminologia - glossari - strumenti per revisione di testi GOOGLE TRANSLATOR TOOLKIT È uno dei primi modelli cloud di questo tipo. Rappresenta l’evoluzione di Google Translate. Inizialmente lingua di partenza solo inglese e 47 lingue arrivo, oggi tantissime combinazioni La traduzione automatica di Google Translate (base trad. grezze per traduzione) è integrata a… - memorie di traduzione - (eventuali) glossari sviluppati da utente > non pienamente integrati e utilizzati nel processo di traduzione MA di REVISIONE (riferimento esterno) - editor-interfaccia per revisione dei testi tradotti …per realizzazione di traduzioni PUBBLICABILI > + qualità Le traduzioni “grezze” si possono: - revisionare VANTAGGI: - aperto/gratuito - collaborazione tra + persone contemporaneamente + sistema di messaggistica istantanea di Google > revisioni e commenti immediatamente disponibili su documenti - ambiente funzionale ed editor semplice - condivisione in ARCHIVIO documenti (anche versioni finali utenti), risorse linguistiche (memorie di traduzione personali o memoria globale condivisa) e tecnologie >> MEMORIA DI TRADUZIONE GLOBALE DI GOOGLE Realizzata attraverso il crowdsourcing (gruppi professionisti e non; Richiesta di idee, suggerimenti, opinioni, rivolta agli utenti di Internet da un'azienda o da un privato in vista della realizzazione di un progetto o della soluzione di un problema) È il risultato dell’uso delle memorie di traduzione di base di Google con quelle da parte degli utenti che condividono le proprie traduzioni > miglioramento del sistema in base a conoscenze utenti salvate Info salvate possono essere riutilizzate per nuove traduzioni > + qualità (traduzioni e prestazioni sistema) MATECAT Sul web Progetto finanziato da Commissione Europea WORDBEE XTM CLOUD Obiettivo: - migliorare integrazione trad automatica/assistita - sviluppo ambiente di lavoro con base tecnol.cloud - far accedere contemporaneamente ai documenti project manager, traduttori e revisori - condivisione stesse risorse linguistiche e strumenti Traduzione automatica/assistita e strumenti per la gestione dei progetti di traduzione. Integrate anche funzioni tipiche di ambienti di gestione dei lavori di traduzione: - creazione e gestione di un gruppo di traduzione - distribuzione contenuti da tradurre - monitoraggio stato avanzamento processo traduttivo - altro es. Crowdin e The Translation Network AUDIO-VISUAL TRANSLATION THEORETICAL FRAMEWORK NASCITA DEL TERMINE TRANSLATION STUDIES E DTS 1972: Holmes (pioniere/promotore DTS = Descriptive Translation Studies) conia il termine generale TRANSLATION STUDIES come disciplina con due obiettivi principali= 1) descrivere il fenomeno del tradurre e della traduzione così come si manifestano nel mondo della nostra esperienza 2) stabilire i principi generali per spiegare e prevedere tali fenomeni (il tradurre e la traduzione) Questa concezione porta a due differenti branche/settori: 1) empirica, chiamata DESCRIPTIVE TRANSLATION STUDIES/ TRANSLATION DESCRIPTION > opposto alla Prescriptive (prescrittiva) 2) di natura più teorica, THEORETICAL TRANSLATION STUDIES/ TRANSLATION THEORY La disciplina dei Translation Studies iniziò a prendere slancio e peso. Alcuni degli studiosi più importanti sono EVEN-ZOHAR, HERMANS e BASSNETT. PERò HERMANS fa notare che il termine di Holmes Translation Studies oggi si è evoluto e - NON indica una linea di approccio descrittiva MA - sta ad indicare comunemente l’intero campo di studio. Mentre DESCRIPTIVE TRANSLATION STUDIES è un termine più concreto che si riferisce a un determinato approccio degli intellettuali/scuola di pensiero. DESCRIPTIVE TRANSLATION STUDIES e AVT In DTS gli studiosi non vogliono creare uno scisma tra: - teoria - pratica C’è un cambio di interesse che parte dallo studio della traduzione come processo (=translating/ il tradurre) all’analisi di un prodotto (=translation/ traduzione). La DTS si riferisce quasi esclusivamente al modo letterario. MA Bisogna tenere conto che… - Holmes parlava di traduzione in generale, e non esclusivamente letteraria - molti studiosi sono consapevoli che c’è bisogno di aprirsi a nuove vie di ricerca per incorporare le pratiche della traduzione che sono state dimenticate tradizionalmente negli scambi accademici >> Al giorno d’oggi c’è la necessità di adattare la maggior parte dei fondamenti teorici della traduzione al mondo audiovisivo (AudioVisualTranslation AVT). Se vogliamo far sì che alla nostra area di ricerca venga data la considerazione che merita, sono necessarie più analisi con un… - maggiore approccio teorico (= un’analisi sostanziale) - minore approccio più marginale Descriptive Translation Studies presentano allo studioso un quadro teorico sufficientemente omogeneo e flessibile che funge da prezioso punto di partenza per la ricerca in AVT. BASSNETT ha affermato che solo in alcuni lavori recenti sono stati fatti riferimenti a mondi della traduzione come il doppiaggio e il sottotitolaggio. Per approcciarsi al doppiaggio e al sottotitolaggio (così come altre tipologie di traduzione in generale) NON è sufficiente adottare una prospettiva semplicemente linguistica MA bisogna studiare da una prospettiva plurale e interdisciplinare. La traduzione è vista come un atto di comunicazione interculturale più che semplicemente interlinguistica. “La traduzione non riguarda solo i testi: e neanche solo le culture e il potere. Ma riguarda le relazioni che si instaurano l’una con l’altra.” Alcuni per i film tradotti si basano quasi prettamente sulla sfera linguistica, sono insufficienti MA le referenze legate a… - ricezione - comprensione … del testo tradotto devono essere prese in considerazione Es. ITALIA: Film Taxi Blues ci sono frasi ambigue che evitano concrete referenze al russo e all’ebraico (come cultura). È una forma inconfondibile di manipolazione ideologica che modifica l'essenza del film, che si basa sul confronto di due culture diverse. Inoltre viene usato un linguaggio più colloquiale e basso rispetto all’originale >> sono le differenze di registro nel film originale che producono la situazione umoristica per lo spettatore >> VALUTAZIONE NEGATIVA FILM e del contesto culturale nel doppiaggio MA Si sono analizzati 5 film e rispettavano 6 criteri che erano stati stabiliti e considerati più familiari all pubblico della cultura di arrivo. >> la traduzione deve raggiungere un'equivalenza funzionale, con la preferenza dei referenti culturali della cultura di destinazione. ELEMENTI THEORETICAL FRAMEWORK di DTS In un approccio teorico (Theoretical Framework) coesistono - polisistemi - norme - patronage (= mecenatismo) … che facilitano il dibattito e velocizzano lo scambio di idee e informazioni, oltre ad aiutare una possibile e minacciosa diaspora del sapere DESCRIPTIVE TRANSLATION STUDIES (DTS) = una più ampia classificazione che include la POLYSYSTEM THEORY. 7 POLYSISTEM/POLISISTEMA Il termine POLISISTEMA: coniato da Even-Zohar in un una serie di scritti pubblicati in inglese alla fine degli anni ‘70. = Si riferisce a un gruppo di sistemi semiotici (=di segni; Semiotica = scienza dei segni) che coesistono dinamicamente in una particolare sfera culturale… Intralinguistica: in stessa lingua / sistema verbale ( es. Italiano-italiano) ma stesso sistema di segni (testi scritti e verbali) {es. la parafrasi oppure da siciliano a italiano formale, comunque è lo stesso sistema di lingua, ovvero l’italiano. Anche quando scrivo i sottotitoli in italiano di un documentario in italiano} Interlinguistica: sistema verbali diversi ma stesso sistema di segni (diverse combinazioni linguistiche) Intersemiotica: passaggio tra sistemi di segni/segnici diversi ( es. Da libro a opera cinematografica; poesia tradotta in canzone; opera teatrale tradotta in dipinto) …gruppo caratterizzato da: - continui scambi e opposizioni interne La dinamica del polisistema = continuo confronto tra i differenti sistemi che lo formano - obiettivo principale di occupare una posizione centrale nel sistema {Il sistema centrale è quello che più influenza gli altri. (TESTI LEGITTIMATI DA ISTITUZIONE) I sistemi periferici sono meno autosufficienti, più dinamici e tendono a essere influenzati dai sistemi centrali (testi non ufficiali). Nei sistemi centrali i testi tradotti sono marginali mentre in quelli periferici sono centrali.} >>>I legami tra centralità e marginalità culturale influenzano la strategia traduttiva. - regolato da norme sociali e storiche, che regolano i legami/relazioni tra i sistemi interni al polisistema secondo - la loro posizione centrale o periferica - il loro atteggiamento statico o dinamico. ESEMPI Il Polisistema letterario comprende una serie di letterature… - lavori canonici/classici - generi tradizionali ma considerati minori/bassi (es. letteratura infantile, narrativa popolare e romantica, thriller, ecc) … e i lavori di traduzione. Il polisistema filmografico è realizzato da: - prodotti nazionali - prodotti tradotti (doppiati o sottotitolati) LIMITI POLISISTEMA CHE VOGLIAMO USARE IN NOSTRO CAMPO AVT: il polisistema letterario sembra comprendere un corpo di lavoro sufficientemente coerente e coeso MA per parlare di un polisistema cinematografico e filmografico è limitato a film e trascura altri prodotti del mondo audiovisivo che sono tradotti come: - serie tv - documentari - cartoni - soap opera - spot di pubblicità - video aziendali L’utilizzo di termini di natura più generale come “Multimedia”, “audiovisual” o “screen” Translation serve solo a porre l’accento sulla difficoltà di risolvere questo enigma terminologico. La Polysystem Theory integra la traduzione nello studio della cultura e le traduzioni sono condizionate dai sistemi culturali nei quali sono immersi. CULTURA: è un “tool kit” di: - abitudini - capacità - stili con i quali le persone costituiscono “strategie” di azione e “strategie concettuali” (es. per capire il mondo) VANTAGGI POLISISTEMA: - offusca i confini tra alta e bassa cultura << permette il recupero di attività sociali che sono state tradizionalmente marginate negli scambi accademici (es traduzione di thriller e traduzioni audiovisive VS traduzione di letteratura o poesia). - (nuovo approccio alla traduzione) permette di studiare i lavori tradotti come prodotto in sé e che è integrato in un determinato polisistema; CORPUS DI TESTI STRUTTURATO + si sbarazza della percezione tradizionale che la copia tradotta è inferiore rispetto a un originale che è superiore e al quale con la traduzione si è stata fatta appena giustizia. DIGNITÀ PROPRIA Una Traduzione è allo stesso livello sociale e culturale di quello nazionale. - aiuta ad espandere l’orizzonte di ricerca << sottolinea il bisogno di incorporare i prodotti tradotti nello studio della cinematografia/letteratura di ogni paese - apre più possibilità di studio visto che stabilisce un legame diretto tra sistema nazionale (es. film italiani) e sistema straniero (film tradotti). Una delle aree in cui bisogna soffermarsi nella teoria del polisistema è relativa al concetto di PRIMARIO E SECONDARIO: Even Zohar usa questi due concetti in una maniera ambigua per riferirsi sia alla posizione che un prodotto occupa nel polisistema sia al potere artistico che detengono in quel polisistema. - PRIMARIO centrale, sono al cuore del polisistema che crea nuovi modelli + forza innovatrice. Principalmente gli originali. - SECONDARIO periferico, ai margini del polisistema e non avere alcuna influenza sugli altri prodotti + obbedienza alle convenzioni conservatrici e a quelle forze che rafforzano i modelli esistenti. Principalmente le traduzioni. MA ci sono… - Film occupano posizione secondaria non hanno bisogno di obbedire alla forze conservative - Film in posizione primaria non sono sempre innovativi ES. In Spagna i film USA tradotti sono più numerosi, attraggono un maggior numero di telespettatori e generano più fatturato RISPETTO A nazionali >> film USA (tradotti) = prima posizione film SPAGNA (nazionali)= seconda posizione MA non è sempre evidente che i film spagnoli abbiano un carattere più conservativo e film USA un carattere innovativo È coinvolta una realtà molto più complessa, di cui ad esempio fanno parte (in caso AVT): - budget - intenzioni artistiche - attrezzatura Un film potrebbe essere primario e innovativo da un determinato punto di vista ma secondario per quanto riguarda la trama. AVT IN POLISISTEMA La dinamica del polisistema offre una piattaforma ideale da cui lanciare un assalto analitico al dibattito sul doppiaggio contro il sottotitolaggio. Gli studi sul doppiaggio e sul sottotitolaggio sono stati resi imperfetti da approcci che erano basati sulla dimensione linguistica. Sono stati ignorati o discussi in una maniera superficiale: - fattori socio-culturali - fattori professionali …che (in realtà) hanno avuto un impatto finale sulla decisione di come tradurre un determinato prodotto audiovisivo Un’analisi di una traduzione (in generale) non dovrebbe prendere in considerazione soltanto l’aspetto linguistico MA (oltre alla cultura) - la produzione - consumo - attività relative al mercato - relazioni della negoziazione tra le norme Solo recentemente alcuni accademici hanno iniziato a porre la propria attenzione verso la traduzione, non solo in lauree in traduzione ma anche in Film and Television Studies, Journalism e Media Studies. Alcuni studiosi stanno attivamente cercando di mediare tra Film e Translation Studies (es. molte aziende stanno pubblicando libri sulla traduzione audiovisiva come parte della loro collezione cinematografica). I Vantaggi del Polisistema possono essere applicati anche al mondo della AVT: - chiarire la relazione tra tutti i film doppiati e sottotitolati e originali come un gruppo di testi cinematografici che sono strutturati e funzionanti come un sistema - studiare il collegamento che può essere stabilito tra film tradotti e film nazionali - incorporare i prodotti tradotti nello studio della cinematografia di ogni paese >> area di ricerca che non ha lo scopo di portare l’interesse di tutti gli studiosi alla AVT, ma di fornirgli alcune conoscenze di questa disciplina che può aiutarli enormemente nella loro ricerca. - trovare somiglianze e discrepanze che esistono tra differenti pratiche di traduzione in differenti polisistemi nella stessa società. Questa associazione tra PRODUZIONE NAZIONALE e TRADUZIONE interessano… NON SOLO i traduttori MA ANCHE gli accademici che sono stati coinvolti negli STUDI CINEMATOGRAFICI/FILM STUDIES e che hanno ignorato il ruolo in questo campo della traduzione. Bisogna cercare di stabilire e consolidare nelle Descriptive Translation Studies un DISCORSO OMOGENEO E STABILE tra tutte le parti coinvolte in un polisistema, che inevitabilmente implicherà una serie di norme e regole da seguire che devono essere dogmatiche (indiscutibili?) >> ES: European Association for Studies in Screen Translation (ESIST) come sua priorità ha elaborato un codice (lista di regole) di buona prassi per il sottotitolaggio. NORME http://www.intralinea.org/monographs/zanettin/ipertesi/2.7.htm Le norme ipotizzate da TOURY e rielaborate da HERMANS… - sono un elemento centrale nel processo di traduzione - rappresentano le relazioni che esistono tra: - la società astratta e modellante - incompatibilità di ogni traduttore >> Ci sono SOMIGLIANZE e DIFFERENZE tra: - criteri condivisi dagli utenti - istruzioni utilizzate in particolari contesti storici Rappresentano il pilastro teorico sul quale si poggiano i principi metodologici. Non sono altro che l'esplicitazione delle regolarità osservate nel comportamento dei traduttori reali in un determinato momento e luogo. Per ogni comunità linguistica, le norme di traduzione sono diverse in ogni caso Le norme: regolano il comportamento del traduttore. mediano tra - l’individuo: intenzioni, scelte e azioni - il collettivo: credenze, valori e preferenze stabiliscono cosa dev’essere trovato e analizzato Si assicurano della stabilità del modello linguistico seguito dal traduttore riducendo l’incertezza. Vengono regolate dall'esperienza passata e facendo le proiezioni riguardo ai tipi simili di situazione nel futuro. Hanno una funzione di regolamentazione sociale. Le norme servono a mappare cosa succede realmente nella traduzione, non basandosi esclusivamente sulla teoria. Solo da veri esempi che già esistono possiamo trarre delle conclusioni. + ci permettono di mettere in primo piano aspetti sia SOPRALINGUISTICI… - presentazione della traduzione - stato canonico dell’autore - tempo e luogo dove l’originale e la traduzione sono stati realizzati … sia METALINGUISTICI… - formulazioni che teorizzano sulla traduzione e processo traduttivo - revisione critica … precedentemente ignorati o sui quali si è fatta un’analisi superficiale Divisione norme di Toury: - iniziali (adeguatezza e accettabilità) - preliminari (divise in politica traduttiva e immediatezza della traduzione) > regolano l’intero progetto di traduzione - operative (divise in di matrice e linguistico-testuali > regolano le relazioni che si creano nella distribuzione del materiale linguistico quando si muove da una lingua source a target Le norme cambiano e non sono le stesse nel corso della storia. L’equivalenza tra SOURCE e TARGET non è ASSOLUTA! Dipende da fattori e variabili sociali e storici. Per questo nuovo approccio accetta testi tradotti senza GIUDICARE le soluzioni precedenti e dire se sono CORRETTE o INCORRETTE perchè quelle precedenti mostrano: - perché è stata scelta una determinata equivalenza in quel periodo (e luogo) - cosa significa questa equivalenza per quel periodo storico in cui è stata realizzata la traduzione Nonostante ciò, in ogni caso è evidente spesso se un lavoro di traduzione contiene degli ERRORI. Gli studiosi nei loro studi degli elementi includono l’analisi degli ERRORI: - se ci sono stati periodi dove erano peggiori, più numerosi o di natura differente rispetto a quelli che vengono realizzati oggi - se hanno a che fare/dipendono dalla lingua con cui partiamo - (in film originariamente girati in lingue minoritarie) se derivano da una traduzione diretta da un originale o se sono stati trasmessi da una traduzione pivot - se possono essere classificati come NATURALI o MOTIVATI - se finiscono per diventare/venire accettati come degli anglicismi Le norme possono cambiare per tutta la vita, sempre, quindi è difficile isolarle al giorno corrente per analizzarle. È più facile studiare quelle del passato vedendole da una certa distanza. È preferibile analizzare le norme passate dividendole in lunghi periodi di tempo di un determinato momento sociale-storico MA c’è sempre il rischio di generalizzare molto se il periodo è molto lungo. Il traduttore letterario solitamente ha un certo grado di autonomia per quanto riguarda le norme da adottare e come effettuare la traduzione. Per traduttore audiovisivo questo non è chiaro >> prodotto deve: - affrontare vari passaggi/fasi - passare tra varie mani/persone >> è principalmente lavoro di GRUPPO e NON INDIVIDUALE Le norme si basano principalmente su criteri stabiliti da terzi (con focalizzazione solo sull’analisi del prodotto commercializzato) da es. canale TV o compagnia di distribuzione. Studiando le norme e valutando il contesto in cui sono nate rivela anche come… LA CULTURA … sia stata manipolata in favore di certi interessi, quali: - economici - politici - qualsiasi altro La traduzione per il doppiaggio dipende spesso ed è condizionata dal sistema culturale e linguistico nel quale ci si trova. In campo professionale noi parliamo di REGOLE, CRITERI E CONVENZIONI che sono create dalle istituzioni per guidare il traduttore, ANCHE SE il traduttore può optare se seguirle o meno. PATRONAGE Il concetto è stato inventato da Lefevere: gruppo di potere… - persone singole - gruppi di persone - un’intera classe sociale - una corte reale - editori O - istituzioni - i media … che aiutano/ostacolano la… - scrittura - lettura - riscrittura … della letteratura Il patronage opera su tre livelli: - ideologico - economico - condizione sociale Rispetto al mondo letterario, i prodotti audiovisivi sono molto più esposti a manipolazioni da parte di forze commerciali. In questo ambito (AVT) si studia: - l’interferenza da parte dello Stato attraverso la censura dei film o legislazione del cinema (quote cinematografiche, licenze di doppiaggio e sottotitolaggio, sovvenzioni finanziarie) - partecipazione a progetti da parte di alti organismi come l’UE - il ruolo dei diversi canali televisivi e dei laboratori di doppiaggio e sottotitolazione - l'importanza dei centri di istruzione come le università (nei progetti) - ruolo svolto dalle società internazionali di distribuzione e produzione in un determinato paese o regione linguistica - la tensione che nasce tra le esigenze e i gusti del pubblico e gli interessi commerciali delle aziende - l’illusione semi-accettata che ciò che si traduce è ciò che lo spettatore target vuole consumare e non ciò che le aziende vogliono vendere Per la maggior parte di questi fattori non si è riuscito ad attuare una profonda analisi. ADEGUATEZZA E ACCETTABILITÀ Sono le due caratteristiche di una traduzione: - Adeguatezza: il prodotto tradotto aderisce ai valori e referenti del prodotto di origine - Accettabilità: la traduzione abbraccia i valori linguistici e culturali del polisistema target. Il traduttore può: - dare priorità al linguaggio e cultura originale - concentrarsi su lingua e cultura target Una traduzione non può essere COMPLETAMENTE adeguata o COMPLETAMENTE accettabile. Ma può essere adeguata e accettabile allo stesso tempo. Ma anche a livelli diversi (es. + adeguata – accettabile) Gli studiosi provano a scoprire la relazione (aiutati dalle norme) tra l’originale e la traduzione e, con questo, se il prodotto tende ad essere più adeguato o accettabile all’originale. Alcuni concetti utilizzati nella letteratura in traduzione sono ADDOMESTICAZIONE ed ESTRANEAMENTO (Schleiermacher) per cercare di rendere una traduzione letteraria adeguata/accettabile (vedi Storia) MA Nel mondo della AVT il valore dell’immagine tende a predominare sulla parola. Quindi la rielaborazione è assolutamente necessaria. DOPPIAGGIO CINEMATOGRAFICO La traduzione delle sceneggiature cinematografiche per il doppiaggio è una delle più particolari discipline nel campo della traduzione. FASI DEL PROCESSO DI DOPPIAGGIO CINEMATROGRAFICO Il processo di doppiaggio è ampiamente complesso e coinvolge molti fattori. >> è costituito da molte fasi… - strettamente legate che devono seguire un determinato ordine e ritmo > Una delle fasi ritardata o che affronta dei problemi = può essere influenzato tutto il processo. - solitamente le stesse ovunque MA potrebbero cambiare in base a PAESE o STUDIO. PERCIÒ Il testo fornito dal traduttore NON è DEFINITIVO. È inevitabile che subisca delle variazioni e modifiche. Il prodotto del lavoro di traduzione non è il prodotto finale ma è una BOZZA che viene poi CURATA e AGGIUSTATA in base a: - necessità - richieste del pubblico. Il traduttore fornisce un testo che servirà come punto d’inizio di un processo LUNGO e COMPLESSO durante il quale il testo passerà da una mano all’altra e da un’operazione all’altra che possono essere più o meno rispettose della traduzione originale. >> La traduzione audiovisiva è probabilmente la disciplina (di traduzione) nella quale il testo viene sottoposto a più cambiamenti dall’inizio alla fine. Nonostante questi processi di lavoro formano un team, il loro lavoro tende ad essere effettuato individualmente. DUBBING PREPRODUCTION PRESENTAZIONE MATERIALI A CLIENTE Il cliente… - stazione/emittente televisiva - produttore di programmi - distributore … SOLITAMENTE invia una copia del film/programma (=MASTER) allo studio di doppiaggio assieme al COPIONE originale (x facilitare traduzione) e una serie di istruzioni… - quali canzoni devono essere doppiate - quali scritte devono essere sottotitolate - se certi attori devono ricoprire determinati ruoli - ecc. TRADUZIONE Il capo della produzione invia una copia di tutti i materiali al traduttore (solitamente indipendente dallo studio di doppiaggio). Traduttore-adattatore o dialoghista. MA Solitamente il traduttore lavora da: - il film di per sé - il copione scritto >> spesso differente da film attuale e incompleto perchè: - trascrizione non perfetta - è una copia di preproduzione e non definitiva + potrebbe il traduttore non disporre affatto del copione e basarsi solo sul film o viceversa solo sul copione e non disporre di una copia del film >> ERRORI SPESSO trasposizione culturale del testo e della trama quanto più efficace e fedele all’originale. REVISIONE Terminata la traduzione viene inviata a un PROOF-READER (correttore di bozze) e SPECIALISTI LINGUISTICI, alcuni propri delle emittenti televisive/distributori > senza fase di revisione non si può andare avanti MA NON SEMPRE, alcuni possono farne a meno. Il Proof-reader deve cercare di garantire che le modifiche non si discostino troppo dal significato del testo originale. Modifiche del testo a volte sono inevitabili e assolutamente necessarie, altre volte non particolarmente. A volte (maggior parte dei casi) può capitare che il proof-reader non capisca la lingua originale (come synchronizer) e c’è il rischio che le modifiche adottate differiscano dal testo originale. Quindi si tiene maggior attenzione sulla forma rispetto al contenuto. Es. “How did they meet? They’re both commuters” > “Come si sono conosciuti? Viaggiando in treno” (in spagnolo >> il senso originale di “commuter” non può essere mantenuto) COMMUTERS: persona che viaggia per lavoro ogni giorno, probabilmente attraverso mezzi di trasporto (ita= pendolare) SINCRONIZZAZIONE (vedi approfondimento dopo) Il dialogo tradotto viene sincronizzato in modo tale da corrispondere quanto più possibile a: - movimenti di labbra degli attori - altre immagini Spesso della sincronizzazione se ne occupa: - adattatore/dialoghista - traduttore-adattatore - proof-reader - attore (+ spesso) - direttore di doppiaggio (+ spesso MA alla fine, dopo) Il sincronizzatore: - deve modificare le parole che non coincidono con le immagini - deve assicurarsi che le modifiche non si discostino troppo dal significato del testo originale (come proof-reader) - deve prevedere il lavoro del doppiatore - potrebbe dover eliminare informazioni superflue - potrebbe dover aggiungere effetti sonori (es. rumori di sottofondo per un match calcistico o per un ospedale) Modifiche del testo a volte sono inevitabili e assolutamente necessarie, altre volte non particolarmente (COME IN REVISIONE). A volte (maggior parte dei casi) può capitare che il sincronizzatore non capisca la lingua originale (come proof-reader) e c’è il rischio che le modifiche adottate differiscano dal testo originale. Quindi si tiene maggior attenzione sulla forma rispetto al contenuto. Es. “How did they meet? They’re both commuters” > “Come si sono conosciuti? Viaggiando in treno” (in spagnolo >> il senso originale di “commuter” non può essere mantenuto) COMMUTERS: persona che viaggia per lavoro ogni giorno, probabilmente attraverso mezzi di trasporto (ita= pendolare) TAKES Una volta che il testo è stato sincronizzato, passa al dipartimento di produzione per dare gli ultimi ritocchi prima del lavoro di doppiaggio vero e proprio (x facilitarlo). >> Preparazione fisica del copione tradotto e sincronizzato= divisione del testo in TAKES (=anelli, chiamati così perché quando film erano registrati su pellicola realizzando questi spezzoni di pellicola chiusi a formare un anello erano poi proiettabili a ripetizione), segmenti di: - oltre 8 battute se ci sono più di un partecipante - oltre 5 battute se c’è un solo partecipante Quando la scena cambia, il take cambia indifferentemente da quanto è corto. Gli anelli sono numerati in base al Time Code Record che appare sullo schermo e all’inizio di ogni anello viene annotato. Dopodichè viene redatta una tabella/grafico rappresentante: - in quanti anelli ciascun personaggio compare - l’attore che deve doppiare la voce del personaggio (decisione solitamente presa dal direttore del doppiaggio) - quanti anelli sono organizzati in ciascuna SESSIONE DI DOPPIAGGIO Il processo è sostanzialmente sempre lo stesso, anche se in base al tipo di prodotto potrebbe subire delle variazioni. In questa fase, principalmente ci si concentra sul contenuto, nonostante lo script sia diviso in segmenti. In teoria, non c'è bisogno di alcuna modifica del testo tradotto in questa fase, poiché il testo è accettato e lavorato come una unità completa, senza analisi di qualità o appropriatezza. In realtà però, nonostante solitamente la persona in carico di segnare gli anelli non sia solito capire la lingua originale del film, in questa fase potrebbero venire rilevati maggiormente gli errori formali e vengono rilevati se l’assistente al doppiaggio capisce l’originale: - omissioni del traduttore - sincronizzazioni sbagliate/disadattamento tra testo e immagine Es. “I’ll go and get the glasses” > “Vado a prendere i miei occhiali” : se l’immagine mostra chiaramente che ha in mano dei bicchieri di vetro da bere. Quest’ambiguità sorge specialmente se al traduttore non è stata fornita una copia del film o non ha speso abbastanza attenzione. SESSIONI DI DOPPIAGGIO ORGANIZZAZONE Organizzarle è sempre un grande puzzle. In questa fase bisogna cercare di completare il lavoro di doppiaggio nel MINOR TEMPO e COSTO INFERIORE. Ma ci sono fattori che condizionano l’organizzazione della sessione di doppiaggio: - disponibilità (si o no) della sala di registrazione - disponibilità degli attori - complessità degli anelli - ecc SCHEDULE Una volta organizzate le sessioni, l’assistente al doppiaggio realizza un calendario/programma che fungerà da guida per il direttore: - orario ogni attore deve arrivare - il personaggio che dev’essere doppiato - gli anelli che devono essere registrati A volte, specialmente per i film, il cliente chiede esempi di voci di doppiaggio di 2/3 doppiatori per determinati personaggio nel film e poi sceglierne il più appropriato. REALIZZAZIONE DUBBING SESSION Nel giorno della sessione di doppiaggio= Il direttore con tutto il materiale sottomano ha i seguenti ruoli: - dice agli attori: - quali sono i personaggi che devono doppiare - come vuole che loro li interpretino - supervisiona il lavoro degli attori - evita gli errori (pronuncia e contenutistici)> se ci sono, bisogna ri-registrare - assicurarsi che tutto ciò che è stato pianificato nella giornata venga doppiato, non lasciando niente in sospeso. Il testo spesso può essere modificato in questa fase di doppiaggio da: - Direttore doppiaggio = specie se sincronizzazione NO gestita da direttore di doppiaggio potrebbe modificare per: - gusto personale - errori che ha notato - Attori= anche se le modifiche sono soggette all’approvazione del direttore di doppiaggio: - improvvisazione - difficoltà con una determinata parola o frase AGGIUNTA SOTTOTITOLI e FINAL MIX È l’ultima fase. Si aggiungono i sottotitoli al materiale doppiato (se necessari) e si realizza il mix finale, ovvero vi è il coordinamento e il perfezionamento dell'immagine e del suono tra i vari canali sui quali sono state registrate voci doppiate. SINCRONIZZAZIONE NEL DOPPIAGGIO La sincronizzazione è uno dei fattori chiave impiegati nella traduzione audiovisiva e in particolar modo nel contesto del doppiaggio (anche utilizzato in parte nel sottotitolaggio). inevitabilmente ha un impatto diretto sul processo di traduzione e sul prodotto e dovrebbe essere tenuta in debita considerazione nei Translation Studies e nello studio della traduzione audiovisiva. spinge il traduttore a usare in modo completo tutte le sue competenze creative (skills). >> può aiutare il tirocinante traduttore ad allontanarsi da una traduzione letterale e a prendere confidenza con le sue abilità per formulare alternative che si allontanano dal source text per focalizzarsi su: - funzione del testo - SPETTATORE ASPETTI TRADUTTIVI DELLA SINCRONIZZAZIONE DEFINIZIONE È una delle caratteristiche della traduzione per il doppiaggio. È il rimpiazzo del discorso originale (source) con una traduzione fedele a quest’ultimo mediante una traccia vocale con la lingua target (sincronizzati tra loro), e ha lo scopo di riprodurre stesso… - timing - phrasing (fraseggio) - lip movement (movimento labiale) dell’originale e degli attori sullo schermo ottenendo armonia tra: - i movimenti articolatori/corporei del discorso visibili - i suoni ascoltati (e quindi traduzione) SINCRONIZZAZIONE: termine professionale e accademico MA anche chiamata ADJUSTMENT o ADAPTATION (=Adattamento) Esiste anche il REVOICING, che può essere usato come sinonimo MA in realtà è un sinonimo più del termine DOPPIAGGIO generale (che include il processo di postsincronizzazione intralinguistica) DOPPIAGGIO: include varie tipologie= - dubbing properly - partial dubbing (es. voice-over) - narration - Free-commentary etc. - SINCRONO - OVERSOUND TIPOLOGIE DI SINCRONIZZAZIONE Il testo audiovisivo è costituito da due canali: 1) acustico (non solo codificato linguisticamente) 2) visivo (in questo codice visivo e di movimento) >> Ci sono numerosi codici… 1) - linguistici - paralinguistici - musicali - effetti speciali - composizione sonora 2) - iconografia - fotografia - grafica - pianificazione - montaggio 2.1) - codice di movimento >> movimenti delle labbra e del corpo che contribuiscono a creare e configurare un messaggio, soprattutto la SINCRONIZZAZIONE (canale principalmente motorio) LIP SYNCHRONY (=sincronismo labiale)/ PHONETIC (=Fonetica) = Adattamento della traduzione ai movimenti articolatori dei personaggi sullo schermo specialmente in CLOSE-UPS (scene in primo piano) e EXTREME CLOSE-UPS (scene super in primo piano) SCOPO PRINCIPALE: Raggiungere un effetto di realtà e naturalizzare il prodotto per renderlo meno straniero e più familiare. > Rispettare… - vocali aperte/chiuse - consonanti bilabiali - consonanti labio-dentali …pronunciate MA Non necessariamente la stessa vocale/consonante dev’essere quella utilizzata nella lingua source. CONSONANTI Non richiede che una consonante bilabiale di lingua di origine sia sostituita da una consonante bilabiale di lingua di destinazione, ma piuttosto, qualsiasi consonante Labio-dentale sarà sufficiente. VOCALI Le vocali aperte possono essere sostituite da qualsiasi altra vocale aperta, come è dimostrato dai numerosi colpi in cui un <a> è sostituito da un <e>, e anche su occasioni, con un <o>, e viceversa. KINETIC SYNCHRONY (=sincronia cinetica)/ BODY MOVEMENT SYNCHRONY= TERMINE INIZIALE (by Fodor > fonetica visiva) = Character Synchrony TERMINE FINALE (by Whitman) = Kinetic Synchrony Sincronizzazione della traduzione anche con i movimenti del corpo degli attori. Es. se una testa scuote facendo capire una negazione, non può essere accompagnato dal suono “Si”. Se un personaggio che alza le mani alla testa deve pronunciare un'interazione che corrisponda al gesto. È incluso il movimento facciale con quello dei personaggi, specie nei film. MA La sincronia cinetica può anche essere flessibile per quanto riguarda le rotazioni tra le interiezioni, tranne nei movimenti della testa affermativi o negativi, che richiedono una soluzione non ambigua. ISOCHRONY (=isocronia)/ SYNCHRONY BTW UTTERANCES AND PAUSES= È la sincronia della durata della traduzione con gli enunciati dei personaggi sullo schermo, dove il dialogo tradotto deve coincidere in tempo perfettamente con l’istante in cui l’attore apre/chiude la bocca. = RISPETTARE PAUSE Molte critiche di film doppiati in malo modo dipendono da deficienze in isocronia perché, ad esempio, se si ascolta il discorso tradotto ma le labbra sono chiuse lo spettatore se ne accorge. MA una sillaba prima che l'attore di schermo apra la bocca, e anche due sillabe dopo che lui o lei ha chiuso sono abbastanza accettabili, come l'effetto passerà praticamente inosservato dallo spettatore. Altri due possibili tipi di sincronizzazione MA che in realtà non lo sono perché dipendono da altri fattori sono: CHARACTER SYNCHRONY= Accordo (suono, tono, ecc) tra voci dell’attore di doppiaggio e la voce che ci si aspetta nell’attore sullo schermo: Es. Bambino sullo schermo > NO voce adulto uomo SI voce di bambino OPPURE Voce di donna dev’essere femminile MA Dipende dai criteri dei casting. La rielaborazione cinematografica (dramatization) sono completamente nelle mani degli attori di doppiaggio e dal direttore del doppiaggio (no da traduttore o dialoghista). Non dipende molto quindi dalla sincronizzazione. CONTENT SYNCHRONY= indica la relazione semantica tra traduzione e ciò che accade sullo schermo (musica e immagini). Il termine Synchrony/Synchronization è ingannevole/fuorviante visto che ci riferiamo a una coerenza piuttosto che a una sincronia: la traduzione NON DEVE solo rispettare il testo source scritto MA anche gli eventi sullo schermo essendo COERENTE con la situazione comunicativa rappresentata. Per raggiungere questo obiettivo, il traduttore ha diversi collegamenti coesivi a sua disposizione (ellissi, ripetizioni (recurrence), sostituzioni, congiunzioni, collocazioni, ecc.), che aiutano a produrre una traduzione coerente con l'azione sullo schermo, e che non rientrano nell'area di sincronizzazione. >> Compito TRADUTTORE e non Traduttore-adattatore / dialoghista FATTORI NELL’ANALISI DELLA SINCRONIA FATTORI LEGATI AL CONTESTO PROFESSIONALE (ISTRUZIONI DI TRADUZIONE) La tipologia di traduzione scelta determina quanto accurata la sincronizzazione dovrebbe essere. DOPPIAGGIO: tipologia di traduzione audiovisiva che richiede la sincronizzazione più accurata. MA Ci sono anche altri sottotipi di doppiaggio che non danno alla sincronizzazione la stessa priorità (es. partial dubbing, narration) VOICE-OVER: non richiede un’esatta sincronizzazione. CONSISTE IN ascoltare il suono originale a un volume più basso ma allo stesso tempo della traduzione. - ISOCRONIA (unica sincronia presa in considerazione, ma in parte): non strettamente seguita, con la traduzione che spesso appare dopo due o tre secondi che il narratore o il personaggio sullo schermo ha iniziato a parlare. Si assicura che il parlato finisca allo stesso tempo del source per evitare qualsiasi sovrapposizione con la sezione successiva/precedente. (vedi generi e tipologie testuali) SIMULTANEOUS FILM INTERPRETATION: bypassa completamente la kinetic synchrony. SOTTOTITOLAGGIO: - lyp sinc= per niente presa in considerazione MENTRE prese in considerazione per più o meno farle coincidere con i movimenti dell’attore sullo schermo… - cinetica= molto ampia rispettata - isocronia= non ha lo stesso peso/importanza rispetto al doppiaggio MA i sottotitoli sono sincronizzati con il discorso dell’attore sullo schermo che effettivamente pronuncia le parole. ANCHE SE Non è necessario che ci sia un timing perfetto e che i sottotitoli appaino e scompaiano dallo schermo nell’esatto istante che l’attore finisca/inizi a parlare, infatti, il sottotitoli generalmente coincidono con l'enunciato parlato che rappresenta. La richiesta del cliente può influire sulla sincronizzazione (vedi generi testuali). INDUSTRIA DEL CINEMA: richiede una maggiore attenzione alla sincronizzazione rispetto alle reti televisive RETI TELEVISIVE: richiedono una minore attenzione alla sincronizzazione rispetto alle industrie cinematografiche MA maggiore delle società per video promozionali. SOCIETÀ PER VIDEO PROMOZIONALI: richiedono una minore attenzione alla sincronizzazione rispetto alle industrie cinematografiche E alle reti televisive. Mentre le industrie cinematografiche e televisive insistono su una sincronizzazione accurata e accurata, gli altri clienti sono generalmente soddisfatti di una buona traduzione. Sincronizzazione può dipendere infine dalla funzione del target text che può… - coincidere con source (es. documentari = no importante sincro> vedi text source) - essere diversa da source > dipende da cultura come effettuare sincro + decisioni dell’ente che realizza la sincronizzazione (vedi culture) Es. programma pubblicitario in altre lingue e diverse culture può essere - doppiato usato il voice-over = no sincronizzazione - stile di doppiaggio più rilassato = es. narrazione o anche sottotitoli, sincro si ma no di altissimo livello - alto livello di sincronizzazione >> compito di vendere il prodotto. Anche le condizioni di lavoro del traduttore sono di fondamentale importanza per il grado di qualità della sincronizzazione. - PAGA Traduttore ben pagato= vorrà assicurarsi che la sincronizzazione venga effettuata attentamente e approfonditamente in tutte le fasi del processo. Traduttore mal pagato= si demoralizzerà e alla fine ignorerà le restrizioni più giuste. - TEMPO DI LAVORO + tempo fornito, migliore il risultato del lavoro. GENERI E TIPOLOGIE TESTUALI DEL TEXT SOURCE (caratteristiche del source text) La sincronizzazione non è realizzata allo stesso livello di precisione in tutti i generi audiovisivi. DOCUMENTARI: sincronia non una proprietà >> Voice Over (vedi fattori legati a con.prof) >> SCOPO informativo >> non è importante convincere lo spettatore che il testo ascoltato sia un target, informa nonostante sia sincronizzato o no Funzione predominante espressiva (funzione di trasmettere emozioni senza che il testo risulti strano o straniero + spettatore deve fare esperienza con gli eventi che accadono sullo schermo) CARTONI: Sincronia c’è ma minima. >> SPETTATORE: bambini => non richiedono alto livello di qualità sincronica + non si rende conto di alcun ritardo - LYP SINC: Non strettamente applicato I personaggi NON PARLANO, muovono semplicemente le labbra casualmente senza effettivamente pronunciare parole, quindi un adattamento fonetico non è necessario TRANNE in casi di extreme close-ups o riprese dettagliate in cui il personaggio sembri pronunciare una vocale aperta. - ISOCRONIA: non strettamente applicato - KINETIC: importante perché i personaggi dei cartoni tendono a gesticolare molto e anche in modo esagerato per catturare l’attenzione dei loro spettatori infantili >> gesti devono essere accompagnati da una traduzione coerente. SERIE TV: Importante MA livello non alto così come il cinema (vedi fattori legati a cont.prof) Utilizzati tutte e tre le tipologie di sincronizzazione (lip synch, isochrony e kinetic) FILM: Tutte e tre le tipologie di sincronizzazione ad un alto livello di qualità. TRANNE Film B o quelli destinati per il mercato (consumption) home video (film televisivi) >> Il successo/fallimento di un film doppiato dipende molto dalla sincronizzazione. FATTORI LEGATI ALLO SPETTATORE (specie film e serie tv) BAMBINI: minore standard di qualità di sincronizzazione (vedi tipologie source e CARTONI) TEENAGERS e POPOLAZIONE GIOVANILE: più alta rispetto a bambini MA accetta alcune libertà in isocronia Perché Non valutano al top delle loro priorità la qualità di sincronizzazione quando giudicano una serie tv. ADULTI: richiedono una grande perfezione parlando di qualità sincronica e, di conseguenza, film e serie tv FATTORI LEGATI A LINGUE E CULTURE IN CONTATTO La sincronia pone problemi di traduzione. E non riguarda solo il traduttore. Es. L’immagine potrebbe non permettere di usare una parola che combaci con il movimento di labbra dell’attore, come in alcuni casi in cui l’immagine/il film che accompagna la parola pronunciata appare sullo schermo. Senza vedere le immagini sullo schermo il traduttore è più libero di trovare una parola che più o meno si riferisce alla situazione e si adatta alla bocca dell'attore sullo schermo. Ma con un'icona sullo schermo che si riferisce alla parola pronunciata in un primo piano, per esempio, le soluzioni di traduzione sono ridotte. >> Forza il traduttore a ricorrere a tutte le risorse di traduzione a sua disposizione e impiegare ogni briciolo della sua abilità creativa. Tuttavia, se il traduttore non riesce a trovare un'alternativa coerente, la sincronizzazione può essere sacrificata per una traduzione coerente più adeguata. La sincronia sarebbe più accurata se esiste la stessa parola nella lingua target. Il grado di vicinanza tra le lingue può aiutare nei problemi di sincronizzazione. Es. La traduzione da inglese a spagnolo di un primo piano della pronuncia da parte di un personaggio della parola “mummy” non ha problemi di lip sync visto che il termine “mami” esiste nel linguaggio colloquiale spagnolo. Le norme e le convenzioni che controllano il modo in cui la sincronizzazione dev’essere raggiunta nelle varie culture target ovviamente variano. ES: Isocronia in Spagna… realizzata con una MAGGIORE ATTENZIONE rispetto all’Italia. In Italia l’isocronia è considerata come una restrizione flessibile, mentre in Spagna è considerata come una dei maggiori vincoli per un traduttore. Il grado di perfezione dell’applicazione della sincronia in base a fattori culturali dipende da: - norme di ciascuna cultura target (es. riguardante il genere) - aspettative degli spettatori - tradizione nell’uso delle tipologie di sincronizzazione e del genere audiovisivo in questione - ecc Es. Cartoni giapponesi (ANIME) e i fumetti (MANGA)… IN GIAPPONE: sono “adult oriented” IN SPAGNA: il format dei cartoni è generalmente per il market sui bambini. Quando sono disegnati per teenagers/adulti nella cultura source e vengono mostrati nella cultura target a un’audience di bambini, la sincronizzazione può essere più flessibile (non si considerano genere e spettatore della cultura source, ma della target) APPROCCI ALLA SINCRONIZZAZIONE La sincronizzazione ha sempre generato un dibattito nell’ambiente degli studi accademici. Ci sono una serie di approcci quando si parla di: - affrontare la questione della sincronizzazione - andare a definire i confini del soggetto - classificare i tipi di sincronizzazione {È il traduttore che dovrebbe occuparsi della sincronizzazione, ma spesso se ne occupa solo il dialoghista} APPROCCIO PROFESSIONALE Per molti anni lo studio della traduzione audiovisiva è stato ampiamente riservato a PROFESSIONISTI che lavoravano in una SPECIFICA AREA DI TRADUZIONE. Il mondo del doppiaggio professionale dà priorità alla sincronizzazione rispetto a tutto il resto. Il punto di vista professionale è quindi strettamente funzionale, ma abbastanza naturalmente, libero dalla teoria, poiché si occupa essenzialmente di… soddisfare le esigenze del CLIENTE (1-2) in linea con le CONVENZIONI di sincronizzazione della CULTURA TARGET (3) = SPETTATORE BUONA SINCRONIZZAZIONE: (viene raggiunta) quello che lo spettatore ascolta sullo schermo NON sembra una traduzione MA sembra essere pronunciato direttamente dagli attori che stanno guardando, facendogli pensare che sia originale (1). Nulla deve fargli alterare questa percezione (2). >>> Qualità traduzione valutata in base a: - lip synchrony = movimenti delle labbra dei personaggi - isochrony = la durata sullo schermo degli enunciati dei personaggi dal momento i cui aprono la bocca per parlare fino al momento in cui terminano = TRADUZIONE INVISIBILE ALLO SPETTATORE La RESPONSABILITÀ DELLA SINCRONIZZAZIONE spetta a: - (prima) DIALOGHISTA= deve - modificare le parole che non coincidono foneticamente con le parole pronunciate dagli attori e con i movimenti delle labbra sullo schermo (es. vocali o bilabiali chiuse o aperte, ecc.) affinchè siano QUANTO Più POSSIBILE SIMILI a quelle degli attori originali - prevedere il lavoro di sincronizzazione dell'attore di doppiaggio - (dopo, alla fine) DIRETTORE DEL DOPPIAGGIO= - interviene se un fonema o una parola pone problemi di pronuncia >> può sostituirla con un sinonimo che deve rispettare il senso originale dell’enunciato. - può modificare l’originale intento del traduttore e del dialoghista nel corso del processo del doppiaggio >> Rendere il prodotto finale più NATURALE MA Queste tipologie di cambiamenti dovrebbero essere incaricate al traduttore che… - (differ. Da dialoghista e direttore dopo) ha familiarità con TUTTE e DUE le lingue utilizzate - potrebbe evitare cambiamenti sin dall’inizio - devono essere formati in questa abilità I dialoghisti criticano i traduttori dicendo che… - si basano più sul letterale - sono incapaci di produrre testi orali credibili - la figura del dialoghista esiste sin dalla nascita del doppiaggio >> non significa che una figura che esistita per anni non possa sparire, come accade a molte professioni che spariscono per essere rimpiazzate da nuovi profili professionali. … e difendono la propria posizione QUANDO molti accademici stanno cercando di far sostituirlo sostituire con la figura del traduttore al centro del processo sia di doppiaggio sia di sottotitolaggio. APPROCCIO FUNZIONALISTA Concorda in larga parte con l’approccio professionale, quindi… 1) evitare che venga riconosciuta la traduzione come tale (naturalezza scena) 2) assicurare che le enunciazioni sullo schermo non sviino l’attenzione dello spettatore; Attenzione spettatore NO distratta dal prodotto finale o sviato dalla storia 3) assicurare che il prodotto finale soddisfi le convenzioni richieste dal mercato per questo tipo di traduzione MA Non si tratta di una semplice lista di istruzioni per la pratica professionale, ma di una RIFLESSIONE TEORICA E ACCADEMICA sulla sincronizzazione e quindi su: - linguaggio del cinema - ruolo linguaggio cinema - ruolo della traduzione. Questi approcci vennero introdotti dal lavoro di FODOR = il primo autore a: - nominare e descrivere i vari tipi di sincronizzazione - sviluppare quella che divenne nota come fonetica visiva: area di studio che collega i movimenti articolatori della bocca dell'attore sullo schermo e i fonemi che il traduttore dovrebbe adattare alla sua bocca in modo da evitare 1) uno scontro tra la traduzione e l'immagine originale 2) la perdita dell'effetto realtà. Lo standard di perfezione di Fodor è ben lontano dalla situazione che i professionisti devono affrontare sul lavoro, poiché il tempo necessario per eseguire il processo di doppiaggio lo renderebbe finanziariamente irrealizzabile. APPROCCIO POLISISTEMICO Sposta l’attenzione dalla funzione della traduzione sulle CONVENZIONI DI UNA CULTURA TARGET. Sincronizzazione è una NORMA DI TRADUZIONE per una determinata cultura target che (per ragioni/realtà storiche, sociali, politiche o economiche) cerca di addomesticare un prodotto straniero e di rendere sia il traduttore che la traduzione invisibili > aspetto di NATURALIZZAZIONE (adattamento socio-culturale del source text) La Visual synchrony (l’espetto + importante in questo aspetto di naturalizzazione) è composta da: - lip synchrony - kinetic synchrony - isochrony Descrive una realtà APPROCCIO CINEMATOGRAFICO Non considerato come un gruppo consolidato. POSTSINCRONIZZAZIONE: registrazione di dialoghi in studio, in particolare da scene e sequenze esterne, una volta che il film è stato girato. Quando la scena è inizialmente filmata, gli attori o pronunciano i dialoghi o semplicemente muovono le labbra; successivamente visualizzano nuovamente la scena, nelle condizioni audio ideali fornite dallo studio di registrazione, e sincronizzano i dialoghi, abbinandoli ai propri movimenti articolati. Si tratta quindi di un processo di doppiaggio intralinguistico volto a garantire che il suono raggiunga l'orecchio dello spettatore in condizioni ottimali, senza interferenze dal rumore di fondo associato agli scatti esterni: - traffico - lavori di costruzione - persone che gridano - qualsiasi altro suono di vita reale. Per una serie di ragioni, il processo di postsincronizzazione viene eseguito occasionalmente, non dagli attori stessi, ma da attori professionisti del doppiaggio. La postsincronizzazione è stata pesantemente criticata sia dai produttori che dai registi. Nel 1968, i registi italiani Bertolucci, Pasolini e i fratelli Taviani pubblicarono un manifesto contro il doppiaggio, in particolare contro la postsincronizzazione intralinguistica, in quanto in Italia il suono dal vivo non era registrato, ma piuttosto l'intera colonna sonora era di solito impostata nello studio di doppiaggio. Il doppiaggio interlinguistico, in termini tecnici, è semplicemente una variazione della postsincronizzazione del suono in cui le espressioni degli attori sono registrate in uno studio di doppiaggio, l'unica differenza è che le espressioni sono pronunciate in un'altra lingua. La postsincronizzazione, sia intra- che interlinguistica, dovrebbe seguire alcune convenzioni, la cui flessibilità dipende dalla cultura ricevente, come descritto di seguito. Le tre convenzioni generalmente accettate sono: - LYP SINC Nei Primi Piani specialmente - il text source (postsincronizzazione) - il dialogo tradotto (doppiaggio) deve coincidere con i movimenti delle labbra dell'attore dello schermo - KINETIC SYNCHRONY Anche i movimenti corporei degli attori dello schermo devono essere rispettati - ISOCHRONY Anche i tempi di pronuncia dei personaggi dello schermo devono essere rispettati Il lavoro sulla postsincronizzazione del suono sia nella lingua originale che nella seconda lingua è estremamente scarso Vedi pg 41 per language codes FUNZIONE DELLA SINCRONIZZAZIONE NEL SOURCE TEXT: Se la postsincronizzazione del suono non è stata attentamente rispettata nel testo sorgente, perché non è una priorità nel testo, allora non c'è motivo per cui dovrebbe essere rispettato nel testo di destinazione, a meno che non prevalgano motivi aggiuntivi. Nei testi pubblicitari, in cui la postsincronizzazione della lingua di origine non è stata data priorità, la sincronizzazione nella lingua di destinazione non è normalmente di primaria importanza. SOTTOTITOLAGGIO PARAMETRI DI CLASSIFICAZIONE DEL SOTTOTITOLAGGIO I nuovi prodotti audiovisivi, così come… - Televideo (=teletext) - internet - videogiochi - DVD … e le nuove tecniche basate sui computer hanno incrementato le nuove possibilità di sottotitolazione. >> Lo sviluppo tecnologico ha dato vita a nuove tipologie di sottotitoli. E la tecnologia svilupperà sempre nuovi tipi di sottotitoli. Con la seguente e miglior descrizione di tutti i tipi di sottotitolo presenti, permetterà agli studiosi di essere più precisi dell’analisi dei differenti tipi di sottotitoli e ai traduttori di conoscere meglio il target del loro lavoro. GOTTLIEB La maggior parte degli studi sul sottotitolaggio si basa su due aspetti di GOTTLIEB: - LINGUISTICO - sottotitoli INTRALINGUISTICI (=con la stessa lingua) > es. per persone sorde o difficoltà uditive (ma nel cinema non esistono) sottotitoli per persone che stanno imparando una lingua karaoke Il sottotitolo viene detto in questo caso anche VERTICALE - sottotitoli INTERLINGUISTICI (= tra due lingue) Il sottotitolo viene detto in questo caso anche DIAGONALE/OBLIQUO visto che coinvolge due dimensioni e attraversa dal discorso orale nel linguaggio originale alla lingua scritta nel target. - TECNICO - sottotitoli (captions) APERTI = sono sovraimpressi alla versione originale del film o del prodotto televisivo. Lo spettatore NON può decidere se metterli o no perché sono impressi. Sottotitoli sempre presenti. - sottotitoli (captions) CHIUSI = possono essere aggiunti volontariamente. Si possono trovare in - televideo - canali satellitari (tramite una speciale funzione sul telecomando) che offrono varie versioni di sottotitoli a differenti frequenze + - DVD - internet (Video Streaming) - LaserDisc Lo spettatore può decidere se volerli mettere o no. IVARSSON Si basa di più sugli aspetti tecnici che su quelli linguistici. Distingue: - ( oltre a )sottotitoli per cinema e televisione - sottotitoli multilingue = la traduzione appare in più di una lingua, visto che spesso ci sono stati bilingui - sottotitoli per televideo (teletext sub)= in televisione per persone con difficoltà uditive - sottotitoli ridotti (reduced)= simile al televideo, ridotti perché si ha a che fare con notizie o eventi live, come broadcast sportivi - sottotitoli live/in tempo reale= può essere lo stesso di quelli ridotti MA vengono realizzati usando uno speciale impianto/sistema che permette di scrivere velocemente. - traduzione dell’opera/opere teatrali/conferenze, ecc= hanno i titoli mostrati su uno screen/schermo speciale. LUYKEN Distingue tra: - sottotitoli tradizionali (multilingue/bilingue; per televideo; ridotti) - sottotitoli simultanei NON C’È neanche uno studioso che include tutte le possibilità di tipologie di sottotitoli. Ma principalmente si seguono i criteri di GOTTLIEB. Quindi ci sono dei PARAMETRI che appartengono a due gruppi. Tutti questi parametri sono combinati per ottenere più tipologie di sottotitoli possibili. Ma la loro categorizzazione non è fissa e stabile. PARAMETRI TECNICI Product: fa riferimento al prodotto audiovisivo di per sé. Distinzione tra: Cinema Televisione Video DVD LaserDisc CDRom Videogiochi Internet (Streaming Video) Performance Live (Performance teatrali, opera e conferenze > presentano tutte le stesse o simili caratteristiche tecniche) > IVARSSON Filing: se i sottotitoli… sono una parte inseparabile del prodotto audiovisivo O non formano una parte di questi e possono essere indipendenti/separati. La realizzazione dei sottotitoli assieme al prodotto è indipendente dal prodotto MA si possono: - trasmettere separatamente al prodotto (es. sottotitoli elettronici che sono completamente indipendenti dal prodotto audiovisivo) > permette di essere costantemente revisionati, mentre si può lasciare il prodotto invariato - registrare assieme al prodotto > INSEPARABILI Placing: se i sottotitoli sono sempre trovati nello stesso posto o no. Es. TELEVISIONE E VIDEO: generalmente al di sotto degli interlocutori e non centrati. Si distingue tra sottotitoli… Centrati Non centrati Localization: in base alla posizione dei sottotitoli come appaiono si distinguono tra: Subtitles / Sottotitoli > vanno sotto l’immagine Intertitles/ Intertitoli (didascalie?) > vanno nel mezzo dell’immagine {Il termine non può essere trovato nei dizionari, il suo significato è incluso nella voce “subtitle”. Surtitles / sopratitoli > vanno sopra l’immagine Mobility: se i sottotitoli Si muovono = sono mobili Occidente: da destra a sinistra Oriente: da sinistra a destra >> non molto operativa >> appartiene di più al titolo che al sottotitolo. Non si muovono = sono fissi … mentre appaiono. Optionality: distingue tra… Sottotitoli chiusi/opzionali Sottotitoli aperti/non opzionali Coincide con il parametro che GOTTLIEB chiama TECNICO. Lo spettatore potrebbe decidere anche di NON LEGGERE il sottotitolo mentre appare sullo schermo MA è difficile non leggerli quando sono presenti {vedi vantaggi Sottotitolaggio} Broadcasting: il canale con cui vengono trasmessi i sottotitoli, indipendenti dal prodotto di per sé. ES. se… sullo stesso schermo del prodotto audiovisivo da televideo su un altro schermo dove si proiettano solo i sottotitoli, vicino o sopra al prodotto da simultaneous broadcasting Timing: la scelta del tempo in cui il sottotitolatore deve realizzare/proiettare i sottotitoli. >> Differenza tra Sottotitoli pre-registrati (realizzati prima, proiettati dopo) Sottotitoli simultanei (realizzati allo stesso tempo della proiezione del prodotto audiovisivo e mostrati quindi allo stesso tempo) Colour: a volte cambia il colore dei sottotitoli dipendendo da: Interlocutore Se il film è in bianco e nero/a colori Qual è il prodotto che dev’essere sottotitolato PARAMETRI LINGUISTICI (relazione tra source e target) Language / Lingua: può essere La stessa > Intralinguistic = trascrizione Diversa > Interlinguistic = traduzione Addressee / Destinatario: Trascrizioni destinate a persone con difficoltà uditive e udito compromesso Trascrizioni complete indirizzate a studenti che vogliono imparare la lingua o cantanti amatori (es. karaoke) Traduzioni per persone che non capiscono la lingua Bambini = sottotitoli adattati alla loro capacità di lettura e al loro vocabolario Purpose: INSTRUMENTAL SUBTITLES: scopo di comunicare nella lingua target. Contiene SIA traduzione SIA trascrizione (può essere sia intra sia interlinguistica) di un testo orale di persone che… - non capiscono (interlinguistica) - non possono ascoltare (Intralinguistica) …ma SONO RIDOTTE. DOCUMENTARY SUBTITLES: sono trascrizioni (intralinguistica) COMPLETE, per… - persone che vogliono imparare la lingua > obiettivo didattico - cantare come ad esempio karaoke E quindi anche funziona informativa PARAMETRI SIA TECNICI CHE LINGUISTICI Addressee: ha influenza su entrambi. Condizioni di lavoro del sottotitolatore ESEMPI DI SOTTOTITOLI SOTTOTITOLI CINEMATOGRAFICI: Filing: impressi nel video ?? Placing: sono centrati Localization: sono sottotitoli, vanno sotto l’immagine Mobility: non si muovono, sono fissi Optionality: sono aperti (uno non può scegliere se farli apparire o no) Product: Cinema Broadcasting: sottotitoli su schermo Timing: sono realizzati O prima della proiezione o anteriormente Colour: solitamente sono in bianco senza sfondo Language: sono una traduzione / interlinguistici Addressee: diretti a persone senza handicap uditivi e adulti. Purpose: comunicazione/instrumental. SOTTOTITOLI VIDEO Filing: incisi nel video Placing: NON sono centrati Localization: sono sottotitoli, vanno sotto l’immagine Mobility: Optionality: sono aperti (uno non può scegliere se farli apparire o no) Product: Video Broadcasting: sottotitoli su schermo Timing: sono realizzati O prima della proiezione o anteriormente Colour: di differenti colori in base ai personaggi Language: sono una trascrizione completa/ intralinguistici Addressee: persone con handicap uditivi e adulti Purpose: comunicazione/instrumentale, non documentary SOTTOTITOLI ELETTRONICI (grande flessibilità) Placing: Filing: sempre indipendenti Localization: tutte le localizzazioni Mobility: possono essere sia mobili sia fissi Optionality: sempre aperti Product: tanti diversi prodotti (es. performance live > teatro, opera o festival cinematografici in tutto il mondo) Broadcasting: trasmessi da display che proiettati sopra le immagini Timing: possono essere realizzati sia prima sia simultaneamente Colour: Language: tutte le combinazioni linguistiche possibili Addressee: Purpose: persone con/senza handicap uditivi SOTTOTITOLI IN PRODUZIONI NAZIONALI A volte i sottotitoli vengono utilizzati anche nelle produzioni domestiche (nella stessa lingua, princ. Inglese). Specie nel mondo Anglosassone. ESEMPI Annie Hall (Woody Allen) : In una sequenza, i sottotitoli sono usati per illustrare i pensieri non detti (sessualmente correlati) dei due personaggi sullo schermo mentre discutono di argomenti intellettuali >> un vero e proprio problema per qualsiasi sottotitolatore all'estero che deve sottotitolare il dialogo inglese e le didascalie allo stesso tempo Balla coi lupi (Kevin Costner) : i sottotitoli (in inglese) permettono agli indiani Sioux di parlare la loro nativa Lakota senza degradare il loro dialogo a una parte semplicemente colorata della musica e degli effetti traccia; sottotitoli in inglese ogni volta che il Lakota è parlato. Trainspotting (Danny Boyle): Ambientato a Edimburgo, aveva un paio di sequenze sottotitolate, in parte per effetto umoristico, in parte a causa di alcune linee scozzesi quasi impercettibili in un ambiente rumoroso METODI E PROCEDURE PRATICHE PREMESSA: traduttore e sottotitolatore possono essere stessa persona o no. Un sottotitolatore non per forza dev’essere anche un traduttore. Quindi le fasi del sottotitolaggio possono essere svolte da persone diverse. Il sottotitolaggio è essenzialmente un lavoro di squadra. I metodi e le procedure di sottotitolaggio possono variare in base a: - studio - cliente - pubblico destinato e scopo sottotitoli - legami con doppiaggio Non c’è in realtà una procedura standard. Molti studi hanno sviluppato e perfezionato le proprie procedure nel corso degli anni. MA Gli studi dovrebbero essere flessibili abbastanza per fornire i propri servizi e le loro strategie in base alle necessità del cliente, e non usare la stessa procedura. Parole utili in questo mondo: PRE-TRANSLATION (=pre-traduzione): traduzione della lista di dialoghi prima della creazione dei sottotitoli { La lista dei dialoghi= il copione scritto dall’adattatore per il doppiaggio, una specie di spartito musicale sul quale, oltre alle battute della giusta lunghezza, dovranno essere inserite delle indicazioni, utili al doppiatore per capire, in breve tempo, ciò che deve fare.} ADAPTATION (=adattamento): separazione e modifiche del testo della pre-traduzione in unità di sottotitoli, prevede un controllo supplementare della traduzione TC-IN e TC-OUT: il Time Code nei quali i sottotitoli iniziano e finiscono SPOTTING (o CODING) : la cattura/determinazione di TC-in e out per tutti i sottotitoli LTC: Linea (Linear) di Time Code che va avanti su un canale audio VITC (Vertical Interval Time Code) Timecode verticale: inserito nell’immagine tra un fotogramma e l’altro. inserito in un paio di linee del quadro televisivo, scelte tra quelle non visibili durante il ritorno verticale tra un fotogramma e il successivo. Se il monitor permette di vedere queste linee, il VITC è visibile come una serie di quadratini bianchi su fondo nero. SIMULATION: proiezione del film con sottotitoli completi IMPORT: trasformazione del testo adattato in formato di sottotitoli EXPORT: trasformazione dei sottotitoli in formato di testo Sono state individuate 4 strategie di sottotitolaggio, per le quali ci sono vantaggi e insidie derivanti specie dagli sviluppi nel settore dei DVD e della radiodiffusione/trasmissione via satellite: PRE-TRANSLATION – ADAPTATION – SPOTTING (sottotitolaggio tradizionale, lontano doppiaggio): Un copione scritto come lista di dialogo tradotto (fase 1) viene modificato e/o adattato a unità di sottotitoli (fase 2) prima di effettuare lo Spotting, ovvero di dare il tempo di inizio e fine di ciascun sottotitolo (fase 3) 1) La lista di dialogo viene tradotta 2) Il subtitle adjuster dopo può convertire e adattare con L’ADAPTATION la traduzione nella lista di dialogo in sottotitoli, controllando i significati e riassumendo dove necessario. 3) Se/quando il testo è stato elaborato, dopo viene importato nel programma di sottotitolaggio e le TC-in e TC-out per ogni sottotitolo vengono definite prima della verifica. Scelta di adozione strategia per vari motivi: - il cliente fornisce il copione tradotto per essere utilizzato per la sottotitolazione - i vincoli di tempo fanno si che la lista di dialogo debba essere tradotta prima che lo spotting venga realizzato. Es. un cliente fornisce una lista di dialogo ma non la registrazione per un progetto urgente che dev’essere diffuso in un paio di giorni. Il sottotitolatore (chiamato Subtitle adjuster) ha due vie: - aspettare una registrazione adeguata prima di iniziare il lavoro - tentare di guadagnare tempo traducendo la lista di dialogo. VANTAGGI: - possono essere utilizzati da qualsiasi traduttore freelance con nessuna esperienza in sottotitolaggio visto che servono solo: - PC - video - monitor SVANTAGGI: - Le limitazioni dei sottotitoli comportano che la maggior parte della traduzione è riscritta o riassunta durante la fase di adattamento (lavoro di traduzione che dopo potrebbe essere “perso e inutile”) - il traduttore non ha controllo reale sul prodotto finito. (così come doppiaggio=tante fasi, tante mani, tante modifiche) >traduttore e sottotitolatore diversi - I copioni e le liste di dialogo fornite dai clienti spesso sono famosi (notorious). Spesso: - il contenuto dei testi non appare nel film - parti di testo SI in film; NO in copioni e liste di dialogo > possono essere non state notate durante pre-traduzione. Spesso ci si accorge solo alla fine che il testo è troppo corto, ad esempio, che altri sottotitoli non sono possibili ma necessari. PRE-TRANSLATION – SPOTTING – ADAPTATION (sottotitolaggio tradizionale, lontano doppiaggio): Differentemente dalla precedente, esegue lo spotting del film o del programma prima dell’Adattamento del testo pre-tradotto: 1) Pre-traduzione (come precedente) 2) Il sottotitolatore prima definisce TC-in e -out per ogni sottotitolo e identifica ogni unità di sottotitolo 3) adatta il testo tradotto lavorando all’interno di: - software di sottotitolaggio - un documento di testo che viene poi successivamente importato nel programma VANTAGGI: - sottotitolatore NON distratto da molte quantità di informazioni quando deve effettuare la decisione di quando un sottotitolo deve iniziare/finire >> la fase di spotting è più veloce = senza adattare, si stabiliscono inizio e fine di possibili sottotitoli e dopo, in base a quei tempi stabiliti, la traduzione viene adattata e vengono creati sottotitoli. Non si deve perdere tempo in base a parole mantenute in adattamento (se fosse stato precedente allo spotting) {conclusione personale} - possono essere utilizzati da qualsiasi traduttore freelance con nessuna esperienza in sottotitolaggio visto che servono solo: - PC - video - monitor SVANTAGGI: - (con spotting prima) il subtitler non tende a pensare a soluzioni alternative per evitare eccessive perdite di informazioni > pensa solo a inserire in quei tempi stabiliti dello spotting la traduzione in sottotitoli. Quindi, non importa trovare soluzioni di adattamento che perdano meno informazioni, vuole solo rientrare in scelte fatte in fase precedente {conclusione personale} - anche se si possono aggiustare i tempi (scelti nello spotting) nell’adattamento (dopo spotting), i sottotitolatori sono meno inclini a farlo quando il processo è invertito - il traduttore non ha controllo reale sul prodotto finito. (così come doppiaggio=tante fasi, tante mani, tante modifiche) > traduttore e sottotitolatore diversi - Le limitazioni dei sottotitoli comportano che la maggior parte della traduzione è riscritta o riassunta durante la fase di adattamento (lavoro di traduzione che dopo potrebbe essere “perso e inutile”) - I copioni e le liste di dialogo fornite dai clienti spesso sono famosi (notorious). Spesso: - il contenuto dei testi non appare nel film - parti di testo SI in film; NO in copioni e liste di dialogo > possono essere non state notate durante pre-traduzione. Spesso ci si accorge solo alla fine che il testo è troppo corto, ad esempio, che altri sottotitoli non sono possibili ma necessari. ADAPTATION – SPOTTING – TRANSLATION (sottotitolaggio e doppiaggio): Adottato specie con progetti di sottotitolazione in più lingue. 1-2) I sottotitoli sono creati (da lista di dialogo source) e viene adoperato lo spotting nella lingua originale Dopo che i sottotitoli sono stati trascritti e adattati ed è stato realizzato lo spotting, i sottotitoli vengono esportati in un documento di testo contenenti: - TC-in e TC-out - durata del sottotitolo - testo che dev’essere tradotto - massimo numero di caratteri (se appropriato) 3) viene tradotto nella lingua target. Ci sono due alternative: - il testo dei sottotitoli in lingua originale può essere ridotto per rispettare la considerazione di velocità di lettura >> il traduttore deve capire: - quali informazioni omettere - come riassumere i dialoghi - il testo può essere tagliato in unità di sottotitoli che contengono l’intero testo parlato MA lasciando la decisione di riduzione del testo o omissione di alcune parti al traduttore**. Al traduttore vengono dati un numero massimo di caratteri per ciascun sottotitolo che va in conformità con il tempo sullo schermo. Alcune aziende permettono al traduttore il 10% o 20% di tolleranza nel numero massimo di caratteri PURCHÈ loro non superino largamente il numero prefissato per ogni battuta: solitamente corrisponde a 35-38. VANTAGGI: - sottotitoli tradotti in varie lingue simultaneamente senza necessità che venga effettuato lo spotting su ogni lingua target - più veloce, adatto a termini di lavoro spesso molto brevi, specie con sottotitolaggio dei DVD - può essere eseguito da traduttori freelance lavorando da casa soltanto con – PC - video registratore - monitor - traduttore ha più diritto di parola sul prodotto finito scegliendo le informazioni da riassumere e quelle da omettere >>** SVANTAGGI: - tempo perso nella trascrizione del testo originale - trascrizione intera di testo (prima che venga tradotto) con commenti dei direttori quando c’è la possibilità di sceglierli e ascoltare sue spiegazioni e aneddoti mentre si guarda un film differentemente dall’originale colonna sonora. È raro averla già con la lista di dialogo. - i vincoli sintattici delle lingue differiscono e, se il traduttore fosse capace di decidere l’unità di ciascun sottotitolo, i vincoli potrebbero fargli decidere di separare i sottotitoli in modo diverso in un modo più appropriato a ciascuna lingua.>> ULTIMA STRATEGIA!! Quando si lavora con brevi termini di consegna e in multiple lingue non è possibile la situazione ideale di far sì che ogni file di sottotitolo venga creato da un traduttore/sottotitolatore. TRANSLATION/ADAPTATION – SPOTTING // SPOTTING - TRANSLATION/ADAPTATION (sottotitolaggio e doppiaggio): Qui il lavoro del traduttore e del sottotitolatore è combinata (1 sola persona sia traduttore sia sottotitolatore) - La traduzione e l’adattamento sono realizzate in modo simultaneo prima dello spotting O - il traduttore prima esegue lo spotting e dopo traduce e adatta. VANTAGGI: una persona realizza tutte le fasi del processo e ha la possibilità di trovare la soluzione migliore entro i limiti imposti dal mezzo. Quest’ultimo metodo: porta alla creazione di qualità di sottotitoli più alta. TUTTAVIA sembra essere il meno usato PERCHÈ - mancanza di traduttori capaci di creare sottotitoli coerenti - che possiedono una conoscenza tecnica delle procedure, capacità di pensiero laterale e l’abilità di trovare più di una soluzione lessicale ↓↓↓ SVANTAGGI: pochi traduttori hanno le capacità necessarie per: - tradurre e riassumere - per decidere in merito alle unità di informazioni e di suono per ogni sottotitolo. Decidere… - quando usare un dialogo - quando usare un unico lungo sottotitolo o due piccoli - quando rispettare/ignorare le riprese di un film non è solo complicato ma soggettivo (Anche se ci sono alcune regole nel sottotitolaggio che non possono essere “sottomesse”, altre questioni sono più flessibili e una questione di preferenza individuale). PRIMI DUE METODI: IL PROBLEMA PRINCIPALE SI TROVA IN FILM/PROGRAMMI CHE CONTENGONO SISTEMI DI SOTTOTITOLI CHIUSI (anche per non udenti), COME NEL CASO DI SOTTOTITOLI PER DVD O DI TRASMISSIONE BROADCAST ULTIMI DUE METODI: PROBLEMA PRINCIPALE CONSISTE NELL’INCONTRO TRA SOTTOTITOLAGGIO E DOPPIAGGIO (doppiaggio e sottotitoli insieme) Specie se traduzione data prima perché è stata fatta nel doppiaggio, prime due fasi sottotitolazione può essere utilizzata, ultime due fasi assolutamente no perché traduzione avviene dopo spotting e/o adattamento. ANCHE SE Se traduzione doppiaggio non data a sottotitolatore e quella del sottotitolaggio è diversa, a prescindere si crea un problema con tutte e quattro le metodologie Indifferentemente dal metodo di sottotitolaggio adottato, ogni progetto viene sottoposto a un processo di verifica costituito da 2 fasi: Il FILE CON I SOTTOTITOLI viene letto da un madrelingua senza fargli vedere il video (per evitare interferenze con la lingua originale). SCOPO: identificare facilmente nei sottotitoli casi di incoerenza ed errori di ortografia o punteggiatura Questo non spesso è possibile specialmente se si tratta di una piccola azienda dove gli impiegati solitamente si occupano di più di una parte del processo di sottotitolaggio in ogni progetto SIMULATION/SIMULAZIONE: il film/programma viene proiettato con sottotitoli completi per controllare se ci sono errori tralasciati durante le fasi precedenti. Simula come apparirebbero normalmente i sottotitoli. Solitamente i clienti richiedono solo: - file con sottotitoli - il file sottoforma di testo quindi la fase di simulazione evita di far sì che ci sia bisogno una copia del film con sottotitoli, specie in VHS. Per la stessa ragione della prima fase, alcuni credono che sia meglio lasciare questa fase a qualcuno che non abbia conoscenza/non conosca la lingua source (che sente mentre guarda il video). CONOSCERE LA LINGUA: - L’abilità di ascoltare e processare una lingua mentre si legge e processa un’altra lingua toglie una grossa parte di concentrazione - rischio di capire il source text e avere delle “suggestioni” dal testo originale che non fanno percepire piccoli errori nella lingua d’arrivo. NON CONOSCERE LA LINGUA: Il problema sorto non si pone. >> TUTTAVIA Se la prima fase è stata realizzata in modo accurato (e quindi sono trovati errori della lingua target grammaticali ecc.), è probabilmente consigliato maggiormente lasciare questo step a qualcuno che capisce il film/programma che stanno guardando, affinchè possano essere trovati errori nella traduzione. Idealmente un team di sottotitolatori/traduttori con combinate capacità nativa di tutte le lingue di destinazione e di arrivo sarebbe in grado di eliminare molti dei più comuni errori e problemi incontrati nel processo di sottotitolaggio. RICORDA: Il sottotitolaggio è essenzialmente un lavoro di squadra. >+> Quando tutti i membri di un team sono in grado di eseguire tutte le parti del processo, questo consente controlli multipli in ogni fase. In uno scenario ideale: 1) un traduttore traduce e adatta un film 2) lavoro sottoposto a spotting da qualcuno la cui prima lingua è la lingua source (di origine) per identificare gli errori di traduzione 3) le due fasi di controllo realizzate da qualcuno che non possiede alcuna conoscenza del testo di origine ma che conosce la lingua target, per individuare una traduzione poco chiara o incoerente. DOPPIAGGIO VS SOTTOTITOLAGGIO- LANGUAGE-POLITICAL IMPLICATIONS OF SUBTITLING INCONTRO TRA DOPPIAGGIO E SOTTOTITOLAGGIO L’avvento del DVD e televisione digitale e satellitare hanno portato a un incremento delle richieste di sottotitolaggio nel mondo del cinema e della televisione. I due mondi del DOPPIAGGIO e SOTTOTITOLAGGIO (separati tradizionalmente) spesso lavorano insieme per lo stesso cliente. Spesso il cliente, visto che la fase di doppiaggio può avvenire prima, invia il copione tradotto per essere utilizzato come sottotitoli MA le limitazioni/difficoltà nella produzione di traduzioni per un doppiaggio sono molto diverse da quelle per il sottotitolaggio. >> SOTTOTITOLAGGIO: si tende a produrre una traduzione più “fedele” all’originale >> i sottotitoli si vedranno assieme alla scena, si ascoltano i dialoghi. Non possono differire {aggiunta personale} DOPPIAGGIO: è possibile una traduzione “più libera” perché le restrizioni al traduttore doppiatore sono diverse>> La traduzione originale non verrà mai ascoltata con il doppiaggio, quindi la versione doppiata può allontanarsi dalla versione originale. MA In doppiaggio si hanno problemi di= - lip sync - non è necessario per il dialogo doppiato… - rispettare ordine - rispettare il punto in cui il personaggio inizia/finisce di parlare … se chi parla: - è un personaggio con le spalle alla camera - l’attore parla fuori scena - si tratta di un narratore Fino ad oggi questo non è stato un problema. Ogni traduttore usa strumenti e trucchi che ha imparato nel proprio campo. Solitamente i sottotitoli sono realizzati per essere guardati con la versione originale MA dove c’è la possibilità (DVD ed emissioni di tv digitali e satellitari) di vedere le versioni DOPPIATE E SOTTOTITOLATE SIMULTANEAMENTE in: - STESSA LINGUA - in caso del DVD, in ogni combinazione di traduzione doppiata e sottotitolata possibile. >> discrepanze diventano visibili. In questi anni le produzioni cinematografiche, televisive e video, vengono digitalizzate, portando a formati molto meglio in grado di soddisfare esigenze di traduzione specifiche rispetto al tradizionale concetto di una traduzione per film. I film su DVD, successore digitale al formato VHS, sono commercializzati in versioni multilingua, con - in teoria - fino a 8 versioni doppiate e 32 sottotitolate su un disco. Sorgono sempre più anomalie specie se sottotitoli e doppiaggio sono realizzati separatamente. Questo non sarebbe un problema se le differenze fossero limitate a: - sinonimi - riduzione di testo richiesta dal mezzo di sottotitolazione >> differenze (spesso ovvie) in termini di: - TIMING: sottotitoli vengono messi a tempo affinché coincidano con il preciso istante in cui lo speaker inizia e finisce di parlare, con alcuni adattamenti ad esempio per dare il tempo di leggere. Se una versione doppiata non rispetta i Time-in e out della versione originale (visto che può essere più libera), i sottotitoli non sono sincronizzati con il dialogo doppiato. se i sottotitoli entrano prima di ascoltare lo speaker, o non appaiono immediatamente, creano confusione. L’audience si ricorda che sta leggendo una traduzione e sentono che qualcosa manca o è sbagliato. - TRADUZIONI DIVERSE: spesso per la stessa frase in versioni doppiate e sottotitolate. Spesso nei copioni di doppiaggio il traduttore adotta una strategia più analoga all’adattamento che alla traduzione (valuta altri fattori non letterali es. tono che non può essere rivelato in soli sottotitoli) Entro i parametri dell’obiettivo del doppiaggio si può fare. MA quando i sottotitoli tendono ad essere più letterali e la traduzione doppiata si allontana dall’originale non è appropriato l’uso di sottotitoli (lo spettatore noterebbe le differenze) >> Il sottotitolatore potrebbe: - tradurre la sequenza di nuovo - usare una traduzione che è lontana da quella ideale letterale, visto che l’originale è disponibile al pubblico. Senza quest’operazione, chi decide di vedere la versione doppiata con i sottotitoli capirebbe che non coincidono. Es. crude in spagnolo doppiaggio tradotto GENIAL con sarcasmo, ma il sarcasmo usato in una parola doppiata non può essere compreso se letto nei sottotitoli e bisogna utilizzare parola “vulgar”. >> es. programmi con l’obiettivo di imparare: sottotitoli dovrebbero trascrivere la parte doppiata e non tradurre l’originale Un sottotitolatore deve sempre tenere a mente il PUBBLICO che dovrà raggiungere, se l’intento è quello di: - vedere i sottotitoli nella versione originale - vedere i sottotitoli nella versione doppiata (es. capita con cartoni e sottotitoli prodotti per persone che hanno problema di udito) A volte il sottotitolatore per avere una traduzione più corretta e aiutare il pubblico, se il pubblico capisce la lingua source e vede i sottotitoli nella lingua target diversi, può pensare che il sottotitolatore ha sbagliato commettendo degli errori. I sottotitolatori sanno che un numero significativo di loro spettatori (se conosce lingua di partenza e vogliono vedere film in lingua originale ma sottotitoli lingua target) capirà il dialogo abbastanza da notare i loro errori. Può sembrare innocuo, ma gli spettatori che conoscono entrambe le lingue sono convinti che una buona traduzione è formalmente una traduzione equivalente. PER QUESTO Il sottotitolatore a volte preferisce adottare una traduzione più letterale e fedele all’originale con il proprio metodo e come secondo lui sarebbe più corretto/idoneo DIFFERENZE SOTTOTITOLAGGIO E DOPPIAGGIO SEMIOTICA Tipologie di testo con più canali sono POLISEMOTICI: es. Film (dialogo, musica ed effetti, immagine e scrittura-didascalie e displays/sottotitoli?) Testi basati su un unico canale sono MONOSEMIOTICI: es romanzi (lingua scritta) >> da opera monosemiotica, es. 100 000 parole novella, in film solo 20 000 es. parole di dialogo lasciando le altre parole ai canali semiotici non verbali o all’eliminazione. Per quanto riguarda/interessa la fedeltà semiotica… TRADUZIONE ISOSEMIOTICA …una "normale” traduzione utilizza lo stesso canale comunicativo (i) come l'originale. In tali traduzioni isosemiotiche, il discorso è reso dal discorso - come nell'interpretazione e nel doppiaggio - la scrittura è resa dalla scrittura, come nella traduzione letteraria. TRADUZIONE DIASEMIOTICA I sottotitoli, essendo diasemiotici per natura, spostano questo equilibrio passando dal discorso alla scrittura. Naturalmente, questo cambia le strategie di lavoro del traduttore così come le strategie di ricezione degli spettatori, nei confronti del doppiaggio. SOTTOTITOLAGGIO DOPPIAGGIO 1 CANALI SEMIOTICI: lavora con prodotti Polisemiotici, anche da opera monosemiotica CANALI SEMIOTICI: lavora con prodotti Polisemiotici, anche da opera monosemiotica TRADUZIONE DIASEMIOTICA: utilizzano diversi canali comunicativi rispetto all’originale > da discorso a scrittura TRADUZIONE ISOSEMIOTICA: una "normale” traduzione utilizza lo stesso canale comunicativo (i) come l'originale > da discorso a discorso 3 Modo supplementare (aggiunge sottotitoli a banda sonora) Modo sostitutivo (sostituisce la voce originale con target) Modalità di linguaggio scritta Modalità di linguaggio parlata 5 Si tende a produrre una traduzione più “fedele” all’originale >> i sottotitoli si vedranno assieme alla scena, si ascoltano i dialoghi. Non possono differire {aggiunta personale} i sottotitoli tendono a rispettare i Time-in e out della versione originale MA non quelli del dialogo doppiato. È possibile una traduzione “più libera” perché le restrizioni al traduttore doppiatore sono diverse>> La traduzione originale non verrà mai ascoltata con il doppiaggio, quindi la versione doppiata può allontanarsi dalla versione originale. Una versione doppiata potrebbe non rispettare i Time-in e out della versione originale (visto che può essere più libera), Traduzione estraniante > fedele a dialogo orale, non puoi aiutare e cambiare per il lettore; mantiene intatta l’alterità del testo di partenza anche a costo di mettere in difficoltà il pubblico di destinazione o infrangere le convenzioni della lingua d’arrivo. Traduzione addomesticante > aiuti il lettore con lingua sua; rende il testo più familiare e facilmente comprensibile per il fruitore finale mediante alterazioni e “sostituti culturali”, ma può determinare in alcuni casi la perdita d’informazioni. 7 UTILITÀ - Migliorare le capacità di lettura= In una cultura che favorisce i media audiovisivi, i sottotitoli in produzioni straniere costituiscono un esercizio di lettura importante ed efficace sia per gli adulti, compresi gli immigrati, e per i bambini. I sottotitoli interlinguistici (lingue diverse) tendono ad essere letti anche dagli spettatori che capiscono la lingua originale parlata. Allo stesso modo, i sottotitoli intralinguistici (stessa lingua) di solito innescano il comportamento di lettura in un pubblico perfettamente udito CAUSE “raddoppiata ricezione”: 1) recitazione naturale favorita in molte produzioni cinematografiche e televisive contemporanee, che rende parti del dialogo semi-impercettibili per la maggior parte delle persone. 2) maggior parte delle persone alfabetizzate semplicemente non può evitare di leggere il testo sullo schermo. In Danimarca, i sottotitoli sono ora la ragione principale per cui i bambini vogliono imparare a leggere, e le persone normalmente udenti che non leggono mai i sottotitoli non opzionali danesi sono oggi dislessiche. - Comprendere la lingua source grazie alla traduzione/trascrizione - Potenziare le capacità della lingua straniera= Leggere i sottotitoli in lingua nazionale mentre si guarda una produzione in lingua straniera >> migliora le competenze di vocabolario in lingua straniera, in particolare nei bambini. Ma soprattutto, con le produzioni anglofone e televisive più diffuse che mai, la comprensione inglese è potenziata nelle comunità di sottotitoli in tutto il mondo. Per esempio, il danese medio ascolta l'inglese solo su TV (danese) e video per quasi un'ora al giorno {Vedi il ruolo dell’Inglese} UTILITÀ - Nessun problema di comprensione della lingua, vedi e senti parlare in stessa lingua target 10 SINCRONIZZAZIONE Si occupa solo di ISOCHRONY in parte SINCRONIZZAZIONE Dipende dalla tipologia di prodotto MA IN GENERALE Include LYP SINC, KINETIC SYNCHRONY e ISOCHRONY 8 NATURALEZZA e AUTENTICITÀ: Spesso considerato il più autentico dei due metodi MA costituisce una rottura fondamentale con la struttura semiotica del film sonoro (film per chi sente) reintroducendo la modalità di traduzione dei film muti, ad es. segni scritti >> 1) vedendo il film ci si potrebbe concentrare unicamente sui sottotitoli non pensando al suono 2) si rompe l’autenticità della scena, ci si rende conto del prodotto registrato e non sembra più reale NATURALEZZA e AUTENTICITÀ: Sembra apparentemente più naturale (vedi parlare e senti la tua lingua) MA Ciò che si ascolta non è l’originale, quindi le voci udite sono diverse da ciò che si vede (dai volti e dai gesti visti) sullo schermo E non creeranno mai un'impressione del tutto naturale. >> Solo i remake totali (rifare tutto da capo il film, in lingua target) saranno in grado di sostituire il film originale. 9 Il sottotitolaggio tende a condensare il dialogo originale del 20-40% >> dare allo spettatore abbastanza tempo per leggere Si basa interamente sul materiale che ha MA tende a usare parole in base a sincronizzazione 12 SUBTITLING CONTRIES In subtitling countries (= paesi dove si pratica principalmente la sottotitolazione/sottotitolaggio)… Es. Scandinavia Paesi bassi o Le Fiandre (si parla olandese) … leggere i sottotitoli mentre si guarda la scena sullo schermo è diventata un’azione naturale da parte della popolazione alfabetizzata. La maggior parte di loro pensa… - né il doppiaggio in lip-synch - né il voice-over … sono accettabili. Soltanto per i bambini più piccoli viene accettato il doppiaggio (revoicing). Il sottotitolaggio si è stabilito come il testo scritto dominante nella vita pubblica. Es. 1993 i Danesi passavano in media più di 3 ½ ore alla settimana a leggere i sottotitoli di video e in tv. Molte parti della popolazione, per quanto riguarda le notizie e intrattenimento, anziché leggere i giornali e libri stanno iniziando a far conto unicamente a film televisivi/ DVD e a internet. DUBBING COUNTRIES Nei dubbing countries (=paesi Europei dove si pratica principalmente il doppiaggio)… Es. SPAGNA, ITALIA e tutte le zone che parlano tedesco e francese … non c’è niente di immaturo da parte del doppiaggio. ANZI lingue straniere sono difficilmente ascoltate in TV o nel cinema in queste così grandi comunità linguistiche >> il sottotitolaggio sembra essere e diventare qualcosa di alieno. 11 In tutte le ex comunità di lingua dell'Europa occidentale con meno di 25 milioni di parlanti, i film in lingua straniera e i programmi televisivi sono sottotitolati piuttosto che doppiati AD ECCEZIONE della Catalogna … … la Catalogna è una Regione a favore del doppiaggio (e quando la versione cinematografica del film di Harry Potter è stata presentata nel 2001 ci sono state varie proteste visto che la Warner Bros ha presentato il film con sottotitoli in catalano andando contro gli appelli del governo che desiderava il doppiaggio del film in catalano.) 14 ANGLICISMI: Fenomeno comune ad entrambi (specie in Danimarca, America Latina e Spagna) Presenti ma non tanti come doppiaggio Il sottotitolaggio promuove prestiti inglesi, vale a dire Anglicismi di natura più trasparente/sono più naturali. {SCRITTO IN ALTRO PARAGRAFO} ANGLICISMI: Fenomeno comune ad entrambi (specie in Danimarca, America Latina e Spagna) In uno studio che confrontava 3 film per famiglie americani disponibili in versione sottotitolata e doppiata in danese, si scoprì che… …Le versioni doppiate mostravano il doppio degli anglicismi marcati rispetto alla versione sottotitolata. Il doppiaggio introduce calchi morfosintattici - cavalli di Troia, per così dire - nella lingua di destinazione IL RUOLO DELL’INGLESE Sia dai primi passi del precedente impero britannico e specialmente dalla nascita del dominio dei media americani con sede a Hollywood a partire dal ventesimo secolo, l’inglese è sempre stato in una situazione in cui non rischia di sparire. MA La percentuale dei (native speakers) madrelingua inglesi… Regno Unito, Irlanda, Nuova Zelanda, Australia, Stati Uniti e parte del Canada e minoranze in Sud Africa … sta diminuendo nella popolazione mondiale rispetto alla scorsa generazione. TUTTAVIA La vera vittoria nell’inglese è “star diventando una seconda lingua”. La maggior parte della popolazione oggi è O bilingue O esposta ogni giorno in questo mondo industrializzato all’inglese >> Sta diventando una BROTHER TONGUE più che una MOTHER TONGUE. In quasi tutti i paesi del mondo: L'inglese è la lingua suprema (straniera). I prodotti multimediali anglofoni hanno almeno lo stesso peso delle produzioni nazionali, in termini di penetrazione prestigio. In organismi e società internazionali, l'inglese è la lingua preferita, ora anche nell'UE, precedentemente dominata dai francesi. In alcuni paesi non anglofoni, l'inglese è una lingua ufficiale supplementare associata (lingua dell'amministrazione e del commercio parlata solo da una minoranza della popolazione) o funge da lingua franca in vari settori (media, tribunali, ecc.). In tutti i paesi europei, l'inglese è o…o - la prima lingua nazionale – es. in Regno Unito e Irlanda - - la prima lingua straniera insegnata a scuola. EPPURE la maggior parte dei giovani passa più tempo a guardare produzioni multimediali in lingua inglese (specie con sottotitoli) che ad ascoltare il loro insegnante di inglese a scuola. E Sempre più persone - in Scandinavia, ad esempio - leggono gli autori britannici e statunitensi nell'originale, gli editori che fino ad ora hanno prosperato sulle traduzioni dall'inglese, una parte importante del mercato del libro in qualsiasi comunità di lingua minore, stanno ora investendo più soldi ed energia negli scrittori domestici, semplicemente per rimanere in affari INGLESE IN MONDO DI SOTTOTITOLAGGIO Con le produzioni anglofone e televisive più diffuse che mai, la comprensione inglese è potenziata nelle comunità di sottotitoli in tutto il mondo. Per esempio, il danese medio ascolta l'inglese solo su TV (danese) e video per quasi un'ora al giorno. (Anche se siamo ancora alla ricerca di dati affidabili) Le persone nelle comunità europee di sottotitolaggio - dalla Slovenia alle Fiandre - tendono ad essere più fluenti in inglese rispetto ai popoli di paesi di doppiaggio comparabili, nel caso specifico Serbia e Germania ANCHE SE Un effetto collaterale del sottotitolaggio della padronanza dell'inglese da parte del pubblico= i sottotitolatori, almeno nelle comunità linguistiche germaniche, a volte preferiscono le costruzioni dall'inglese alla sintassi nazionale che potrebbe alienare gli spettatori esperti In Danimarca - e in altri paesi di sottotitoli di alto profilo - la qualità dei sottotitoli nei film americani su DVD spesso manca, soprattutto se i sottotitoli sono commissionati negli Stati Uniti COMPARSA DI ANGLICISMI IN OGNI CASO I mass media sono sempre stati fondamentali per l'introduzione e la diffusione (oltre che delle lingue straniere) dei neologismi (termini nuovi), inclusi gli anglicismi. >> I media cartacei ed elettronici esercitano una notevole influenza sulle norme e sull'uso delle lingue Tra i testi dei media, quelli tradotti dall'inglese (letterario o tecnico, giornalistico o accademico, mono- o polisemiotico) svolgono un ruolo chiave nel processo di anglificazione contemporanea. ANGLICISMO: utilizzo di termini inglesi nella lingua straniera (es. stalking in italiano) [Calchi e prestiti in inglese] INFLUENZA INGLESE: - Né i sottotitoli né il doppiaggio sembrano sfuggire all'influenza del dialogo originale anglofono - né è assolutamente certo che le case cinematografiche, le emittenti, i traduttori e il pubblico vogliano evitare questa influenza inglese. Anche i film non girati in inglese a volte mostrano anglicismi indesiderati e semplici errori di interferenza inglese. ANGLICISMO, per chi non capisce l’inglese e/o le parole che vengono utilizzate, può essere UN PROBLEMA! Questo per evitare le alternative (senza anglicismi): Voce fuori campo (alias Voice-over), dove la colonna sonora originale è sovrapposta con narrazione nella lingua di destinazione (voce sia source sia target) MA senza alcun modo di verificare la traduzione contro l'originale Nessuna traduzione, in cui la lingua nazionale non è interessata, ma il pubblico è costretto a fare il meglio della loro conoscenza della lingua inglese Sottotitoli intralinguistici inglesi, che possono aiutare gli spettatori nella loro ricerca di senso delle linee parlate in inglese MA non offre ancora alcun aiuto interlinguistico. PER MINIMIZZARE PROBLEMA ANGLICISMO: - Aumentare il numero delle produzioni nazionali è l'unico modo - Produrre un dialogo solo con quegli anglicismi che sono già saldamente stabiliti nelle lingue nazionali (es. team, è già in italiano, tutti la capiscono) - IMPOSSIBILE evitare tutte le importazioni >> irrealistico quanto indesiderabile. MA SI più importazioni da comunità non anglofone sarebbe un'opzione. PROGRAMMI INTERNAZIONALI Facilitare un programma di scambio internazionale facile ed economico= Per migliorare lo scambio di programmi intereuropei, il programma BABEL ha finanziato una coproduzione europea (finanziaria) e fornito aiuti finanziari per doppiare o sottotitolare serie o film europei. I sottotitoli in questo contesto sono più economici del doppiaggio. In altri paesi europei non anglofoni non sono stati compiuti progressi per quanto riguarda lo scambio transfrontaliero di programmi. Per i consumatori europei e per le emittenti commerciali, i film e le serie televisive statunitensi rimangono molto richiesti e gli europei preferiscono lavorare con la polizia di Los Angeles o per le strade di Manhattan piuttosto che all'interno del loro continente e questo ci porta alla questione del dominio di lingua Anglo-Americana e cultura americana. Per quanto riguarda le scelte di traduzione dello schermo e lo scambio di programma, possiamo delineare 6 scenari, 4 dei quali già esistono. I due estremi sono Utopia e Distopia e stabiliscono i limiti all'interno dei quali si possono trovare le altre realtà. Utopia In questo scenario c'è - fiorente scambio di programmi internazionali - una dominazione uniforme tra programmi inglesi e nazionali - importazioni standard > sottotitolati in tutte le lingue nazionali. Distopia                                                     In Questo scenario, la situazione è distorta: ci sono - poche importazioni non inglesi - la produzione interna è principalmente in inglese - le importazioni standard non sono tradotte.   Nel mezzo abbiamo scenari diversi come la Scandinavia, il Sud Africa, la Francia e l'Anglostan ma a giudicare da una prospettiva globale, l'unico sostenibile e accettabile è l'utopistico. Abbiamo una situazione vincente perché nello scenario utopistico: a. Sottotitolare le importazioni di anglofoni per il pubblico della lettura migliora l'apprendimento dell'inglese, ancora incontrastato come lingua franca globale. {ripetizione} b. Importare più programmi da paesi non anglofoni aumenterà la consapevolezza linguistica e culturale delle persone e aiuterà a tenere sotto controllo il dominio dell'inglese. c. L'offerta di sottotitoli nelle lingue indigene migliorerà lo status delle cosiddette lingue meno utilizzate e renderà più redditizia la produzione di programmi in queste lingue. Ahimè, come con tante altre scelte nella vita, il consenso è più facile da raggiungere rispetto all'azione, soprattutto se si parla di denaro. Oggi le importazioni americane, britanniche e australiane sono molto più convenienti per le emittenti televisive rispetto alle produzioni nazionali - fino a quando rimangono di culto per l'esportazione perché i paesi vicini continuano a riempire i loro scaffali con importazioni anglofone. Vizioso o no, questo cerchio deve essere spezzato, almeno per il bene della diversità linguistica e culturale. TRADUZIONI IN CONTESTI BILINGUI (SPAGNA) La Spagna è lontana da essere un paese monolingue e con una sola cultura, ma è un MOSAICO con tante e differenti lingue e culture: - Valenciano - Galiziano - Catalano - Basco - Castellano (spagnolo) COMPLESSITÀ LINGUISTICA!! Il livello di monolinguismo o bilinguismo nei programmi realizzati “in casa” è diverso da quello adottato quando si ha a che fare con lavori di produzione stranieri. Devono essere doppiati? Sottotitolati? E in quale lingua? Il cambio rivoluzionario in Spagna riguardo questo contesto è avvenuto intorno alla fine anni ’80, inizio ’90 >> NON più solo due canali statali MA nuovi e vari che offrono varie possibilità di combinazioni linguistiche in base a: - ricettore della comunità - scelta di ciascun individuo I problemi sorti nell’ambito della complessità linguistica sono diversi in tutte le stazioni televisive spagnole e anche il modo per risolverli è differente per via di circostanze socio-politiche diverse. Canali televisivi: - PUBBLICI= - a livello statale > trasmettono in tutta Spagna nonostante offrano connessioni nelle varie lingue co-ufficiali nelle comunità bilingui - autonomi > oscilla tra un monolinguismo moderato all'altro estremo del monolinguismo spagnolo, con tutte le sfumature del bilinguismo in mezzo - locali > “” - PRIVATI= trasmettono in spagnolo O nelle lingue co-ufficiali in base alla richiesta o livello di accettabilità per gli spettatori. In Spagna (così come Italia e Francia) il doppiaggio è predominante principalmente a causa di interessi economici dietro a questo e anche alle abitudini della maggior parte degli spettatori. - CRITERI E NORME FISSATI IN CANALI TV > Cambiano. Es. Televisiò de Catalunya: criteri fissi ed espressi esplicitamente in vari documenti e pubblicazioni interne: - uso di varietà di linguaggio colloquiale >>> con errori grammaticali e fonetici. - utilizzo serrato del catalano - traduzioni accettabili - distanziamento dallo spagnolo >> criteri contradditori Dà più importanza al linguaggio per assicurare allo spettatore quello di cui loro sono abituati. MA ETB (basco) TVG (galiziano) {aspetto linguistico anche se c’è un tentativo di unificare i criteri e aumento dell’interazione trai vari studi di doppiaggio} e TVV (valencia) i criteri sono molto più vaghi. Nelle televisioni autonome sono praticamente non esistenti. Trovare equilibrio tra regole orali e scritte è difficile. - CONSULTANTS x qualità alta: In molti canali tv ci sono consulenti che hanno il compito costante di revisionare il prodotto finale. MA La situazione è diversa in ciascuna comunità linguistica, visto che le relazioni tra i vari elementi che intervengono in fattore culturale sono diverse. Per alcuni canali, il processo di doppiaggio è complicato visto che: - Traduzione deve seguire certi criteri e convenzioni - la presenza della revisione linguistica è più costosa - La traduzione viene perfezionata tra la compagnia televisiva e lo studio L’aspetto economico è una delle ragioni per cui altre televisioni statali pubbliche non hanno dipartimenti per il controllo della qualità linguistica. - QUALITÀ generale in Spagna Tutti i canali televisivi che vengono trasmessi in lingua spagnola sono responsabilità esclusiva del traduttore. Il traduttore spesso lavora anche in condizioni che sono meno che ideali per garantire un prodotto di prima classe. >> La qualità dei programmi doppiati e trasmessi in Spagna è spesso soggetto a critiche da parte della stampa e di Internet. Il controllo di qualità sembra essere stato relegato a comunità con lingue in fase di normalizzazione. MA Alcune compagnie televisive hanno un livello che sia alto o basso traducono in base al modello della lingua orale. RICORDA (Adeguatezza e Accettabilità) Il traduttore può: - dare priorità al linguaggio e cultura originale - concentrarsi su lingua e cultura target + Alcuni per i film tradotti si basano quasi prettamente sulla sfera linguistica, sono insufficienti MA le referenze legate a… - ricezione - comprensione … del testo tradotto devono essere prese in considerazione SPAGNA: La questione (bibliografia) dell’adeguatezza vs accettabilità nelle traduzioni doppiate è scarsa. Diversi livelli di adattamento culturale in relazione ai generi del doppiaggio (documentari, film, ecc). Spesso sempre necessario adattare riferimenti culturali anche se dipende dal genere doppiato (es. Fred Flinstone) > alcuni adattamenti vengono considerati come degli errori Danno molta importanza al tradurre parole in spagnolo, vogliono rispettare il loro livello culturale e la loro lingua, senza affidarsi sempre alle lingue target in queste comunità la procedura di traduzione è il risultato di alcune convenzioni e incarichi di traduzione più definiti, e inoltre il suo obiettivo è quello di servire come modello linguistico