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Nell’era dei Big Data, anche per il mondo dell’automazione c’è una reale esigenza di migliorare e aggiornare i sistemi tradizionali di process data analytic integrandoli con le più recenti innovazioni tecnologiche nei settori del data mining e del machine learning. Ma per questo è opportuno rivedere alcune cose. Read more: https://www.intellisystem.it/it/portfolio/ao-novembre_dicembre-2016
con Cristian Randieri, presidente e Ceo di Intellisystem Technologies ([email protected] - www.intellisystem.it); Paolo Colombo, European strategic programs manager di Ansys; Bruno Pierro, Service creation and cloud leader di Cisco Italia; Francesco Tieghi, Responsabile digital marketing di ServiTecno. Esperti del settore provano a dare indicazioni utili per l’utilizzo consapevole del cloud computing Tutti parlano di cloud ma non tutti sanno esattamente quali sono i pro e i contro della nuvola. Abbiamo provato a chiederlo a esperti come Paolo Colombo, european strategic programs manager di Ansys, Bruno Pierro, service creation and cloud leader di Cisco Italia, Cristian Randieri, presidente e CEO di Intellisystem Technologies e Francesco Tieghi, responsabile digital marketing di ServiTecno. Vediamo cosa hanno risposto. Automazione Oggi: Parliamo di cloud computing: cloud pubbliche e cloud private. Quale la differenza? Cristian Randieri: Il cloud pubblico prevede la fornitura di servizi cloud a molteplici clienti in un ambiente virtualizzato, basato su un’unica infrastruttura condivisa di risorse fisiche accessibili tramite una rete pubblica come Internet. In un certo senso si contrappone alla definizione di cloud privato, che delimita il bacino di risorse di computing sottostanti, creando una piattaforma cloud distinta a cui può accedere solo un’unica organizzazione. In realtà la distinzione non è proprio così netta tant’è vero che esistono pure i cloud ibridi. Sono una nuova formulazione di cloud che sfruttano i cloud sia privati sia pubblici per svolgere funzioni distinte all’interno della stessa organizzazione. I cloud ibridi nascono dall’esigenza delle varie organizzazioni di incrementare la propria efficienza utilizzando servizi cloud pubblici per tutte le operazioni non sensibili e affidarsi al cloud privato esclusivamente in caso di necessità, facendo in modo che tutte le piattaforme siano perfettamente integrate tra loro. Esistono diversi modelli di cloud ibridi che possono essere applicati in svariati modi: modello integrato, diversi cloud provider collaborano per fornire servizi sia privati che pubblici; modello ibrido completo, singoli cloud provider offrono un pacchetto ibrido completo; modello misto, organizzazioni che gestiscono autonomamente i propri cloud privati utilizzando e integrando nella propria infrastruttura un servizio di cloud pubblico. In un esempio pratico si potrebbe pensare a un’azienda che adotti il cloud hosting ibrido per ospitare il proprio sito web di e-commerce all’interno di un cloud privato, più sicuro e scalabile, adottando invece un cloud pubblico per ospitare il sito vetrina a favore di un maggiore risparmio economico. Infine esiste anche il community cloud in cui l’infrastruttura su cui sono installati i servizi cloud è condivisa da un insieme di soggetti, aziende e organizzazioni, che condividono le stesse esigenze e hanno uno scopo comune, come ad esempio potrebbero essere i vari soggetti della pubblica amministrazione. L’infrastruttura può essere gestita dalla comunità stessa, oppure da un fornitore di servizi esterno.
Con Cristian Randieri, presidente e ceo di Intellisystem Technologies (www.intellisystem.it); Claudio Cupini, technical marketing engineer di National Instruments; Letizia De Maestri, marketing di Automata; Walter Mandelli, R&D manager di EFA Automazione; Fabrizio Conte, CSM country manager Italy di Rockwell Automation; Mariano Marciano, IBM Global Business Services Italia, Energy & Utility business Development; Francesco Tieghi, responsabile Digital Marketing di Servi- Tecno; Josè Chavarria, Process Control sales manager di Siemens Italia; Andrea Ceiner, Group Product marketing manager M2M/ IoT di Eurotech. Come sta cambiando la manutenzione degli asset produttivi a fronte dell’evoluzione delle nuove tecnologie? Ne abbiamo parlato con alcuni esperti di primarie aziende del settore
Paper presented at IFLA Musei, Archivi, e Biblioteche, Regione Lombardia, Seminar on “La memoria fra le nuvole: di bit in bit, per la conservazione del digitale, i nuovi tipi di 'beni culturali' dal presente al futuro.” Milan, 17 March 2016.
2021
La presentazione, riportata nel video, evidenzia opportunità e rischi tipici dell'ecosistema Cloud Computing, cercando di fare luce anche sui diritti coinvolti e sulle relative tutele. Si parla degli strumenti - legislativi, regolamentari e convenzionali collettivi e individuali - per restituire la governance su dati e informazioni in cloud (personali e non personali) agli utenti e delle regole per la loro interazione. Vengono evidenziate le peculiarità del diritto alla portabilità in questo contesto e le criticità che possono scaturire in occasione della sua applicazione pratica. La presentazione si conclude con l'individuazione di criteri utili a orientare la selezione del cloud provider.
I figli di Archimede, 2018
Il Cloud Computing oggi vive una continua metamorfosi, caratterizzata da un incessante cambiamento che deve essere sfruttato appieno dalle aziende a loro vantaggio. Quest’ultime per rimanere competitive dovranno rispondere alle domande dedicate al mantenimento del loro mercato, facendo i conti con questi mutamenti dinamici ed evitando di rimanere indietro per incompetenza digitale. Nell’epoca della “digital transformation” capire meglio l’evoluzione del Cloud Computing nel suo prossimo futuro rappresenta un fattore chiave e di successo per consolidare i mercati in cui si opera. I vantaggi del Cloud Computing sono oramai ben definiti e documentati. Per questo motivo sempre più aziende decidono di affidarsi a questa tecnologia, abbandonando i propri centri di calcolo alla ricerca del contenimento dei costi e della possibilità di usufruire di una struttura IT più performante e innovativa. È proprio il concetto d’innovazione che negli ultimi anni ha spinto gli utenti ad essere sempre più esigenti nei confronti delle soluzioni Cloud portando ad una continua evoluzione del settore, spingendo tale tecnologia a livelli inimmaginabili fino a qualche tempo fa. Il Cloud Computing, proprio per la sua eterogeneità, è una tecnologia caratterizzata da molteplici sfaccettature che la pone sempre al centro di differenti discussioni IT e che propone scenari tecnologici futuribili. Così, proprio per enfatizzare le possibili applicazioni del Cloud Computing, a volte si specula su ciò che potrebbe essere la prossima evoluzione della nuvola. Si scommette su importanti meccanismi di sicurezza che rendano questa tecnologia più appetibile anche agli scettici che temono per l’incolumità della privacy dei dati.
2021
Riassunto di Storia della Traduzione, cos'è la traduzione e tutto ciò che riguarda il Cloud Computing, le nuove tecnologie per la traduzione e la traduzione audiovisiva (doppiaggio e sottotitolaggio)
International del febbraio 1968, due critici d'arte, Lucy Lippard e John Chandler, scrivevano di un futuro svincolato dalla necessità di produrre (anche) oggetti. Un futuro ultra concettuale dove la produzione industriale (ed artistica) non avrebbe più richiesto progetti e luoghi dedicati alla effettiva produzione fisica. Lippard e Chandler definirono questa trasformazione radicale come dematerializzazione, un termine che da allora in poi è divenuto matrice applicabile in molti ambiti, compresi architettura e design. Il concetto di dematerializzazione si innesta profondamente in tutta la cultura dalla fine degli anni '60: si pensi al dibattito sulla fisica delle particelle e alle opere scomposte e ricomposte di John Cage (ed è del 1966 la prima serie di Star Trek). Tuttavia è soltanto oggi che i fondamenti di questa dematerializzazione-che riguarda beni servizi e funzionalità-si realizza concretamente. Viviamo e utilizziamo quotidianamente tecnologie come le reti distribuite ed il cloud, il peer to peer e le blockchain che rendono tangibile per tutti l'essenza stessa dell'immateriale (dove hai messo le foto? Su Google! E dove è Google?). La dematerializzazione del design può del resto essere osservata e descritta con approcci diversi e assume identità variabili da ambito ad ambito. Da prodotti che si dissolvono nei servizi che offrono, tanto da perdere una loro identità univoca per assumere via via quella del servizio che rendono disponibili (le tecnologie digitali sono in genere utilizzabili per una molteplicità di scopi diversi), sino ai nuovi prodotti franzfume Oct 25, 2018 · 3 min read
The essay focuses on the problems of privacy and data security in european law and italian law from the perspective of cloud computing. The article aims at contributing to the better comprehension of the considered technology and to clarify the actual legal framework. Legal certainty is the only way to face the main issues cloud-related, such as contracts, data protection, IPRs, consumer protection and competition. The specific object is data protection for at least two reasons. On the one hand, even if there is not an organic discipline that answers all the legal relevant questions, the majority of normative acts on the cloud concerns data protection. On the other hand, the worries for the security of the data stored on the cloud are the main brake to the spread of the considered technology. Despite of the importance of cloud, legislators and institutions are confused on what the cloud really means for the society of information. Therefore, the legal scholars are called to build without delay a legal framework which is adequate to the new challenges, in order to resist to the digital tsunami, at the same time preserving the coherence of the system. Coud computing is raising very fastly, as one can infer from the proliferation of programmes like Dropbox, Google Drive, iCloud, SkyDrive (now OneDrive) and new cloud providers popping up everywhere. It is of a so great importance that mark a new era, that of the web 3.0 and it gives fuel to an EUR 6200 billion market. Up to now, however, cloud computing has been the focus more of computer scientists and engineers, rather than of legals scholars, as stated by the European Commission and by a part of the literature. After having given more detailed definitions and decriptions, I pass to study italian (national and regional) law and, in particular, the decisions of our DPA (Garante per la protezione dei dati personali), of the Bank of Italy (that sees the cloud as an instrument for disaster recovery) and of the Digital Italy Agency, while no italian judge has stated on cloud-related issues. I will not say anything on the italian law here, also because it is largely dependent on the european law (it is sufficient to think to the italian Digital Agenda, “daughter” of the european one) and on the international trends. II cloud computing è un ritrovato deputato all'archiviazione, elaborazione e uso di dati su computer remoti, grazie al quale gli utenti hanno a disposizione una potenza di elaborazione quasi illimitata, non sono tenuti ad investire grandi capitali per soddisfare le proprie esigenze e possono accedere ai loro dati ovunque sia disponibile una connessione Internet. Il presente scritto si propone di contribuire ad una migliore comprensione della nuova tecnologia e alla ricostruzione dell'attuale (invero scarno) quadro giuridico, ciò che può aiutare a superare i principali problemi posti dalla nuvola al diritto dei privati e riconducibili, primariamente, alla protezione dei dati, al diritto dei contratti e agli IPRs. Dando conto dei principali atti normativi italiani ed europei in materia, ci si concentrerà soprattutto sul primo profilo per almeno due ordini di ragioni, variamente interrelate. Da una parte, perché, pur mancando una disciplina organica che risolva tutte le questioni giuridiche connesse al cloud, uno studio complessivo dei frammenti normativi rivela che il campo della protezione dei dati è quello in cui la produzione normativa è più cospicua. Dall'altra parte, perché le paure circa la sicurezza dei dati archiviati nella nuvola costituiscono il principale freno alla diffusione della tecnologia in esame. Nonostante la dimostrata rilevanza del cloud, è stato notato che i legislatori e le istituzioni sono ancora confusi su ciò che la nuvola informatica realmente può significare per la società dell’informazione: i giuristi sono quindi chiamati al compito improcrastinabile di (ri)costruire un framework normativo adeguato alle nuove sfide, tale da resistere al «digital tsunami», non rinunciando a preservare la coerenza del sistema. THE DOWNLOAD IS ALLOWED ONLY FOR RESEARCH PURPOSES. EVERY COMMERCIAL USE IS PROHIBITED
A chi lotta per ottenere ciò che vuole. . .
The Extractive Industries and Society, 2024
Lionel C. Banga, 2023
Revista de Antropologia da UFSCar, 2013
Journal of Professions and Organization, 2022
2020
Communications Faculty of Sciences University of Ankara. Series A1: mathematics and statistics, 2022
Pakistan J. Zool, 2011
Journal of Marketing and Consumer Research, 2016
TECHNE, Journal of Technology for Architecture and Environment, 2013
Historia crítica, 1997
Anales de la Facultad de Medicina, 2013
Brazilian Journal of Chemical Engineering, 2008
International Journal of Current Microbiology and Applied Sciences, 2019