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2013, Intrecci D Arte
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Il collezionare, dal latino colligere, ha origini antiche e si rinnova ad ogni nuova nascita. Già nell'infanzia si raccolgono piccoli oggetti, ciottoli, conchiglie, gomme, francobolli, modellini di macchine, figurine. Talora un viaggio sollecita l'azione del ricordare e si inizia una nuova raccolta. Ciò che distingue una collezione dal semplice accumulo è la presenza di una logica che regola la scelta e che stabilisce un legame tra gli oggetti e le emozioni del collezionista. I tesori dei santuari nell'antichità e nelle chiese medievali sono le prime testimonianze certe. Agli albori dell'Umanesimo e del Rinascimento i principi europei crearono in una dimensione laica le camere delle meraviglie. Oggetti d'arte, strumenti scientifici e curiosità naturali fornivano una rappresentazione enciclopedica del mondo e testimoniavano la magnificenza della corte e la grandezza del principe, ne magnificavano il potere e la ricchezza. Restavano privilegio di pochi. L'idea di museo come patrimonio della collettività nasce in Europa tra il Settecento e l'Ottocento. Si nazionalizzano le raccolte di origine principesca (Uffizi, Prado, Louvre, Ermitage). I privati cittadini donano o vendono le loro collezioni che vanno a costituire le nuove realtà museali (British Museum, National Gallery, Musée de Cluny) e talora fanno delle loro case una nuova realtà museale (a Milano, Gian Giacomo Poldi Pezzoli; a Parigi, i Jacquemart-André). Petrolieri ed industriali statunitensi nel corso del Novecento non sono da meno per qualità delle collezioni e per generosità (John Pierpont Morgan, Henry Clay Frick, Jean Paul Getty). Hanno incontrato l'arte viaggiando e guardando dal vero, visitando le botteghe dei restauratori, consultando i primi storici dell'arte. Nuovi protagonisti del Grand Tour, riconoscevano all'Italia la qualità del suo patrimonio e al desiderio di acculturazione univano la consapevolezza del valore economico della sua arte, se ne appropriavano, talora senza inibizioni. Sono consapevolezze di cui è priva la nostra classe politica invischiata nella palude dell'inefficienza e della disonestà intellettuale
2010
A partire dalla seconda metà degli anni '90 del Novecento un certo numero di artisti ha portato avanti la propria ricerca interrogandosi sui meccanismi che sono alla base della vita, sulla sua peculiarità biologica e sulla sua evoluzione. Questa ricerca si muoveva in un ambiente scientifico e culturale che vedeva le "discipline del vivente" e le tecnologie ad esse collegate divenire sempre più importanti per la nostra cultura. Specialmente a partire dalla seconda metà degli anni '80 del Novecento queste discipline hanno conosciuto un notevole sviluppo, in un humus culturale che ha visto scienze come la biologia e la genetica divenire preminenti e popolari, anche se spesso in maniera controversa, fino a proporsi come paradigmi al di fuori dei loro ambiti peculiari, influenzando profondamente la cultura, persino nelle sue forme di massa. Per esempio gli scritti di Humberto Maturana e Francisco Varela, tra i quali forse il più celebre è L'albero della conoscenza 1 , hanno fatto della biologia, della corporeità, il fulcro dei processi cognitivi. Un libro come Il gene egoista di Richard Dawkins 2 ha cercato di estendere all'ambito culturale i meccanismi genetici, mentre Geni, popoli e lingue di Luigi Luca Cavalli-Sforza 3 ha collegato in una prospettiva unitaria l'evoluzione genetica, quella paleoantropologica e quella linguistica in una ricerca che abbraccia gli ultimi centomila anni di evoluzione della specie umana.
Una lezione di Enrico Moroni a Monteveglio, 2023
A lecture by Enrico Moroni held in Monteveglio] It is the text of a lecture on natural law held in 1994 by E. Moroni, professor of Philosophy of Law in Urbino, in the Abbey of Monteveglio (Bologna), introduced by a commentary of mine. The day before, in the same Abbey, Moroni moderated a famous debate on the reform of Constitution between Giuseppe Dossetti and Nilde Iotti-two former members of the Constituent Assembly. The introduction is a memory of Moroni and Dossetti, as well as of that very delicate moment of the Italian political and institutional history.
I Manuali del recupero dei centri storici della Sardegna. Architettura delle colline e degli altopiani settentrionali, 2009
Manuale del recupero dei centri storici della Marmilla del Sarcidano dell'Arci e del Grighine con CD Rom a cura di C. Atzeni, M. Manias Manuale del recupero del Comune di Roma Ufficio Speciale per gli interventi sul Centro Storico del Comune di Roma Manuale del recupero della Regione Abruzzo con CD Rom S. Ranellucci Manuale del recupero della Regione Marche con CD Rom S. Ranellucci Manuale del recupero di Genova antica con CD Rom a cura di G. Mor, G. V. Galliani Manuale del recupero del Comune di Città di Castello a cura di F. Giovanetti Manuale del recupero urbano della città di Jesi a cura di M. Agostinelli, P. Diotallevi, M.M. Scoccianti Linee guida per il Recupero architettonico con CD Rom S. Franceschi, L. Germani Manuale per la riabilitazione e ricostruzione postsismica degli edifici con CD Rom Regione Umbria Trattato sul consolidamento e restauro degli edifici in muratura, 2 vol. con CD Rom M. Mariani Manuale del recupero strutturale e antisismico con CD Rom G. Cangi per informazioni www.build.it ISBN 978.88.496.6811.7 9 7 8 8 8 4 9 6 6 8 1 1 7 I MANUALI DEL RECUPERO DEI CENTRI STORICI DELLA SARDEGNA architetture delle colline e degli altipiani settentrionali
1815, con il congresso di Vienna, abbiamo dato vita allo Stato moderno. Da quel momento fu costruita la grande impalcatura della nuova era moderna. L'Inghilterra, la grande vincitrice di quel momento storico, lavorando sulle nuove discipline storiografiche (storiografia che era stata dimenticata per secoli), costruisce la sua nuova identità inventando il British Museum e la National Gallery, dando vita allo stesso tempo alle nuove università e scuole.
2018
Cultura: chiuso per inventario E’ ora di un inventario delle pratiche culturali e degli operatori, per far rendere conto della fioritura di buone pratiche, esperimenti e attività reali, per reagire alla pseudocultura degli slogan e dei fantasmi non verificabili. Le 4 C della cultura Nella cultura personale la sequenza di critica, cooperazione, conservazione è naturale. Per cogliere un frutto sinergico di queste fasi della cultura occorre lavorare insieme, come in una cucina. Pretendere il piacere vero Un predicozzo ai giovani, il nuovo proletariato che non ha da perdere che le proprie incertezze, che può (deve) ribellarsi a quanti, accampati come i pecorai nella Roma di Piranesi, governano senza idee un paese sempre più indebitato e sempre meno disponibile a qualificare il futuro usando le proprie radici culturali. Per saperne di più visita: https://landscapefor.eu/
2021
Hanno scritto nella Collana punto org www.puntoorg.net Finito di stampare nel mese di febbraio 2021 dalla Vulcanica srl-Nola (NA)
Scuola Superiore Santa Chiara, Università di Siena, 2009
Pensare le culture - Progetto. Per un programma di formazione per i dottorandi della Scuola Superiore Santa Chiara dell'Università di Siena, 2009.
contradictory challenges of policies for the creative city, and how to avoid them (in Italian)
«Jura Gentium», n. 6, 1, pp. 116-172, 2009
Per capire se il linguaggio dei diritti può diventare un linguaggio universale, se può stabilirsi un'intesa completa intorno al loro contenuto e alla loro applicazione, dobbiamo identificare quali problemi comporti questa idea. Sotto questo aspetto la difficoltà più rilevante sembra essere quella del relativismo culturale, ovvero della dottrina che asserisce che culture diverse determinano "forme di vita" fra loro incommensurabili. Ovviamente, se il relativismo culturale dovesse rivelarsi fondato, la possibilità di una comunicazione tra culture differenti risulterebbe pregiudicata e con essa la prospettiva di un'intesa globale intorno ai diritti.
Complesso Complicato appunti urgenti di progettazione culturale di cheFare, 2021
Una riflessione sugli stereotipi della cultura e sul come declinarli in ottica politica
Studia mythologica Slavica, 2023
Senhores e Escravos nas sociedades ibero-atlânticas, 2019
NeuroImage: Clinical, 2013
Almanach Słowacy w Polsce, 2020
Psychological Bulletin, 1995
THE NEW JOURNAL OF EUROPEAN CRIMINAL LAW, 2016
Iconic Research and Engineering Journals, 2020
Quaderni d' Italianistica, 2021
International Review of Sociology, 2010
Bioresource Technology, 2009
Buletin Udayana Mengabdi, 2023
Zenodo (CERN European Organization for Nuclear Research), 2022