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2021, Tell al-Mashhad. La ceramica
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TELL AL-MASHHAD. La ceramica. Francesco M. Benedettucci. Prefazione di Claudio Saporetti. CSM 7. ISBN 979-12-5994-097-1 (paper); 979-12-5994-098-8 (pdf). Roma, Aracne 2021. https://www.aracneeditrice.eu/it/pubblicazioni/tell-al-mashhad-francesco-maria-giovanni-benedettucci-9791259940971.html
Mesopotamia, 2004
The article describes the Late Ubaid pottery found in the site of Tell Abu Husseini, excavated by the Iraqi-Italian Rescue Mission in Jebel Hamrin, Iraq. Il materiale qui pubblicato costituisce il corredo ceramico del sito Tardo Obeid di Tell Abu Husseini, oggi situato nel bacino sommerso dalla diga sulla Diyala nella regione del Jebel Hamrin, Iraq.
Nel sito di 'Ayn al-Kanisah, collocato a sud del Monte Nebo, sulle pendici dell'altopiano transgiordanico che rapidamente scendono verso il Mar Morto (Katf al-Ghawr in arabo), sono stati scavati i resti di un complesso monastico bizantino intitolato alla Theotokos.
In copertina: banchetto di nozze. (da al Har †r †, Maq…m…t, ms c-23, Istituto di studi orientali, accademia delle scienze, s. Pietroburgo) 8 1 F. Malti douglas "structure and organization in a Monographic Adab Work: al-Ta¥f †l of al-Kha¥ †b al-baghd…d †", in Journal of Near Eastern Studies, 40 (1981), pp. 227-245. a questo articolo siamo debitori per l'analisi del testo in chiave narratologica. 20 10 Il titolo completo, molto più lungo (al-Ta¥f †l wa-|ik…y…t al-¥ufayliyy †n wa-a²b…ruhum wa-naw…dir kal…mihim wa-aš¼…ruhum) in traduzione suonerebbe come Il libro dello scrocco, e narrazioni, storie, aneddoti e poesie degli scrocconi. 11 Il |ad †Å è la narrazione di dicta e facta del Profeta; ha valore paradigmatico e normativo per la comunità musulmana.
La documentazione grafica e stata in gran parte realizzata nell' ambito dei programmi di catalogazione dell'Istituto Centrale per i1 Catalogo e la Documentazione del Ministero per i Beni e Ie Attivita Culturali.
La luce del mondo. Maioliche Mediterranee nelle terre dell’Imperatore. Catalogo della mostra organizzata dal Museo della Ceramica di Montelupo (S. Miniato 2 marzo-19 maggio 2013). Edizione a cura di Marta Caroscio e Fausto Berti. Coord. Scient. Franco Cardini, 2013
L a conquista araba della Sicilia ebbe inizio con lo sbarco a Mazara il 18 giugno dell'827 e portò, con la presa di Taormina (902), all'occupazione di quasi tutto il territorio isolano con l'esclusione della cuspide nord-orientale (Val Demone 1 ) nella quale la resistenza bizantina fu piegata solo nel 965. Le fasi della conquista sono note nel dettaglio grazie al resoconto fornitoci dalla "Cronaca di Cambridge", composta da un autore anonimo, probabilmente siciliano, nel X secolo. L'impresa fu portata a termine da contingenti militari Arabi e Berberi inviati dagli emiri Aghlabiti d'Ifrīqiya 2 . L'avanzata araba fu rapidissima nella Sicilia occidentale e in parte della Sicilia centrale, mentre richiese tempi ben più lunghi per il Val di Noto e il Val Demone, determinando una frontiera interna all'isola tra i territori acquisiti dagli Arabi e quelli rimasti in mano ai Bizantini. La conclusione della conquista non portò stabilità nell'immediato. Numerosi scontri opposero Arabi e Berberi finché l'ordine fu ristabilito grazie all'azione del primo emiro siciliano, Hasan al-Kalbi (948-954; m. 964), che portò a termine il processo di stabilizzazione del potere nell'isola. Egli fondò l'omonima dinastia kalbita che governò la Sicilia per novant'anni e che -pur essendo nominalmente dipendente dai Fatimidi d'Ifrīqiya -godette in realtà di una notevole autonomia. 1 Il termine "val" o "vallo" indica una ripartizione amministrativa del territorio siciliano la cui origine non è nota ma potrebbe ricondursi alla conquista araba. Esso potrebbe derivare dall'arabo wilāyah, che indicava un distretto amministrato da un governatore o wālī (Chiarelli 2011, p. 395). Il Val di Mazara comprendeva tutta la Sicilia occidentale e centro-meridionale fino ai fiumi Imera e Salso. Il Val di Noto si estendeva invece ad ovest del Salso includendo tutta la parte meridionale della Sicilia orientale, dalla piana di Catania verso Sud. Il Val Demone, il più piccolo dei tre valli, comprendeva le catene montuose settentrionali da Termini e l'area a nord e a nord ovest delle pendici dell'Etna (cfr. Epstein 1996, p. 33). La ripartizione dell'isola in tre valli rimase in vigore fino al 1818. 2 Il termine "Ifrīqiya", «derivato dalla denominazione di due province romane dell'odierna Tunisia e Algeria orientale, fu utilizzato [...] per designare i territori nordafricani a est di Bugia e a ovest di Tripoli» (Abulafia 2005).
Il castello di Corigliano d'Otranto. Archeologia & Architettura, 2015
Il contributo esamina le ceramiche rinvenute durante le indagini archeologiche nel castello di Corigliano d'Otranto a sud di Lecce. Gli scavi condotti nel vano ovest della fortezza hanno restituito un gruppo di materiali ceramici che permettono di ricostruire, in parte, le vicende del castello tra il XIII e il XVII secolo.
This paper presents the first results of the study on the medieval ceramic discovered during the diggings in the hilltop of Castello della Pietra (Trapani) in the years 1973-74. The research is still in progress. Materials were found within cavities reused as dumps and are exceptionally well preserved. Within the ceramic uncovered, there are fragments of tableware, storage vessels and amphorae. These wares were used by some of the people occupying the site between the second half of the 10 th century and the 11 th century. Links with Ifriqija are proved by the significant importation of glazed wares.
Academia Letters, 2022
JJH Vol. 4: Jesus Remembered in the Johannine Situation, 2024
Landscapes, 2005
Intergrity Journal of Arts and Humanities, 2022
Music and Politics, 2018
Religions, 2023
Humanities Diliman: A Philippine Journal of Humanities, 2012
Asian Journal of Food and Agro-Industry, 2010
Scientific Reports
Harm Reduction Journal, 2019
Optical and Quantum Electronics
Revista de la Facultad de Ciencias, 2017