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1990, Karl Marx La scoperta dell'economia
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25 pages
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Traduzione italiana di Karl Marx, Estratti dal libro di James Mill «Élemens d'économie politique», in Karl Marx, La scoperta dell'economia, Collana “I Piccoli/ Marx”, Roma, Editori Riuniti, 1990, pp.14-52, traduzione ripresa da Karl Marx-Friedrich Engels, Opere, vol. III: Scritti 1843-1844 a cura di Nicolao Merker, Roma, Editori Riuniti, 1976, pp. 229-248.
https://www.kriticaeconomica.com/smith-ricardo-marx-lorigine-del-pensiero-economico-claudio-napoleoni-letture-kritiche/
Lo scopo di questo articolo è quello di ripercorrere la storia del pensiero economico, mettendo a tema la cosiddetta corrente classica dell'economia, cercando in particolar modo di fornire un affresco della teoria del valore-lavoro.
2002
Nonostante questi ritardi il dibattito in Italia negli ultimi vent'anni dell'ottocento si presenta vivace e coinvolge i maggiori studiosi d'economia del tempo, la maggior parte dei quali erano in grado di leggere il tedesco, dal momento che, come vedremo, appaiono interventi immediatamente successivi alla pubblicazione dell'opera di Marx in Germania. La prima lettura di Marx in Italia ha origine in Sicilia, dove nel 1873, Giuseppe di Menza, membro della rivista Scienze morali e politiche, presenta una riflessione sul Capitale, tratta da fonti indirette, dal titolo "Evoluzione del socialismo. Carlo Marx e le sue dottrine", nel quale l'autore sostiene che Marx sia caduto nell'errore di ritenere il capitale "sterile", privo quindi d i alcuna forza produttiva, per cui la ricchezza non può che dipendere esclusivamente dal solo lavoro. Nello stesso periodo, un altro siciliano, Vito Cusumano, allievo di Wagner nel biennio 1872-1874, nonché seguace del socialismo della cattedra tedesco, pubblica nel 1875 Le scuole economiche della Germania in rapporto alla questione sociale, nel quale, pur ammettendo i meriti scientifici di Marx, non condivide con questi l'idea dell'improduttività del capitale. 1 Per una ricostruzione della lettura di Marx in Italia si consiglia il numero monografico de Il pensiero economico italiano, III, I, 1995 e in particolare i saggi di Paolo Favilli "L'economia politica nella cultura socialista degli anni ottanta", pagg. 63-89 e Jean-Pierre Poitier "Marx en Italie", pagg. 91-119. 2 Proprio Cusumano suggerisce ad Achille Loria, giovane laureando impegnato in una tesi sulla rendita terriera, di sviluppare lo studio di Marx e di quegli altri socialisti impegnati nella discussione sulla teoria del valore, che secondo Cusumano, altro non è se non "la teoria dell'origine della proprietà".
Contrariamente alle previsioni che ne avevano annunciato in maniera definitiva l'oblio, durante gli ultimi anni Marx si è ripresentato sul palcoscenico della storia e, in molte parti del mondo, sugli scaffali delle librerie sono ritornati numerosi i suoi testi, in ristampa o in nuove edizioni. La riscoperta di Marx si fonda sulla persistente capacità esplicativa del presente contenuta nei suoi scritti. Innanzi ad una nuova e profonda crisi del capitalismo, infatti, in molti sono ritornati ad interrogare quell'autore in passato troppo spesso erroneamente accomunato all'Unione Sovietica e, poi, troppo frettolosamente messo da parte dopo il 1989.
€ 17,00 Q uando nel 1932 furono pubblicati gli appunti che il giovane Marx aveva preso un secolo prima a Parigi dalle sue letture di economisti e di filosofi, questo evento editoriale fu salutato con grande entusiasmo. Una cosa curiosa, se si considera che i cosiddetti Manoscritti economico-filosofici del 1844 costituiscono materiali di lavoro in cui le osservazioni critiche affiorano da lunghe trascrizioni di autori più o meno noti. Eppure essi provocarono una profonda revisione dell'immagine che fino allora si era avuta dell'autore del Capitale. La definizione dell'essenza umana come vita produttiva, l'analisi del rovesciamento che subisce a causa dell'alienazione del lavoro, la prospettiva di un comunismo umanistico -ecco alcuni temi da cui furono attirati gli intellettuali progressisti fino agli anni Sessanta e Settanta. I seguaci dell'ortodossia marxista, nei paesi dell'est, tentarono di rimuovere lo scandalo dei Manoscritti, declassandoli a peccato di gioventù di un giovane hegeliano imbevuto di idealismo. Ma in Occidente, e anche tra i dissidenti dei paesi comunisti, divennero la bandiera del marxismo critico. Ora però siamo giunti a un punto in cui non sembra più possibile usare senza cautele le categorie di alienazione e di essenza umana a cui la diagnosi dei fenomeni di spossessamento di sé ha fatto inizialmente riferimento. Questa nuova edizione italiana dei Manoscritti, condotta sulla base della nuova edizione storico-critica Marx-Engels-Gesamtausgabe (MEGA 2 ), vuole dare un contributo a tale riflessione attraverso il vasto commento che accompagna il testo e che lo rende finalmente intellegibile appieno. K arl Marx (1818-1883) è stato uno degli ultimi geni enciclopedici dell'età moderna.
il pensiero forte • 21 il pensiero forte • 21 m a s s a r i e d i t o r e m a s s a r i massari e d i t o r e pensiero forte 21 pagine 192 9
€ 17,00 Q uando nel 1932 furono pubblicati gli appunti che il giovane Marx aveva preso un secolo prima a Parigi dalle sue letture di economisti e di filosofi, questo evento editoriale fu salutato con grande entusiasmo. Una cosa curiosa, se si considera che i cosiddetti Manoscritti economico-filosofici del 1844 costituiscono materiali di lavoro in cui le osservazioni critiche affiorano da lunghe trascrizioni di autori più o meno noti. Eppure essi provocarono una profonda revisione dell'immagine che fino allora si era avuta dell'autore del Capitale. La definizione dell'essenza umana come vita produttiva, l'analisi del rovesciamento che subisce a causa dell'alienazione del lavoro, la prospettiva di un comunismo umanistico -ecco alcuni temi da cui furono attirati gli intellettuali progressisti fino agli anni Sessanta e Settanta. I seguaci dell'ortodossia marxista, nei paesi dell'est, tentarono di rimuovere lo scandalo dei Manoscritti, declassandoli a peccato di gioventù di un giovane hegeliano imbevuto di idealismo. Ma in Occidente, e anche tra i dissidenti dei paesi comunisti, divennero la bandiera del marxismo critico. Ora però siamo giunti a un punto in cui non sembra più possibile usare senza cautele le categorie di alienazione e di essenza umana a cui la diagnosi dei fenomeni di spossessamento di sé ha fatto inizialmente riferimento. Questa nuova edizione italiana dei Manoscritti, condotta sulla base della nuova edizione storico-critica Marx-Engels-Gesamtausgabe (MEGA 2 ), vuole dare un contributo a tale riflessione attraverso il vasto commento che accompagna il testo e che lo rende finalmente intellegibile appieno. K arl Marx (1818-1883) è stato uno degli ultimi geni enciclopedici dell'età moderna.
Queste pagine sono state scritte da Marx in periodi differenti della sua vita. Messe insieme segnano e abbracciano tutto l'arco di sviluppo del suo pensiero. Le date sono di per sé eloquenti (1844, 1858, 1867, 1881-1882) e subito ci richiamano alla mente opere e vicende già note e ben conosciute: i "Manoscritti economico-filosofici del 1844", "Per la critica dell'economia politica", il "Capitale", gli ultimi anni terribili della vita di Marx. Il filo che le tiene insieme è non solo il nome di Marx, ma anche, e soprattutto, l'oggetto specifico della ricerca che Marx conduce dall'inizio alla fine della sua vita. L'oggetto è in generale l'economia e il suo carattere specifico è dato dal significato politico che essa assume all'interno del rapporto sociale di tipo capitalistico. Karl Marx (1818-1883) è stato uno degli ultimi geni enciclopedici dell'età moderna. Dopo la formazione filosofica e politica negli ambienti della Sinistra hegeliana, Marx inizia nel 1844 a Parigi lo studio critico dell'economia politica che, parallelamente all'impegno politico per la costituzione e l'organizzazione del movimento internazionale dei lavoratori, lo impegnerà per il resto della sua vita.
2021
Introduzione…………………………………………………………………………………………5 Capitolo I-Critica della filosofia e critica della politica………………………………………….7 1.1-Hegelismo e presupposti teorici…………………………………………………………………7 1.2-Reale e storicità: la critica marxiana a Hegel…………………………………………………..18 1.3-Filosofia e proletariato: il progetto critico nei Deutsch-französische Jahrbücher……………..30 Capitolo II-Il progetto critico nei "cosiddetti" Ökonomisch-philosophische Manuskripte…. 43 2.1-Una nuova disciplina…………………………………………………………………………...43 2.2-Ancora Feuerbach, ancora Hegel………………………………………………………………57 Capitolo III-Il progetto della Critica dell'economia politica…………………………………...77 3.1-Il "filo conduttore"……………………………………………………………………………..77 3.2-Dal "particolare" al "generale"………………………………………………………………...92 Conclusioni………………………………………………………………………………………..111 Bibliografia di riferimento……………………………………………………………………….112 Ringraziamenti…………………………………………………………………………………...118 Pag. 4 Introduzione Questo lavoro si propone di indagare l'opera di Marx, o per meglio dire una parte di essa, a partire dalla tematizzazione di un preciso dispositivo teorico: se infatti si pone attenzione allo sterminato corpus dell'autore è possibile constatare quanto ricorra, specificamente per ciò che riguarda i testi da lui pubblicati, il termine Kritik. In alcuni di questi esso non compare semplicemente all'interno della trattazione ma è posto da Marx direttamente nel titolo, anticipato da uno «Zur» 1 ; in questo modo l'autore sembra voler segnalare a chi lo legge che tale concetto abbia costituito il punto fermo e il percorso stesso delle proprie riflessioni. L'obbiettivo che si pone questa trattazione, pur dall'interno dei suoi limiti, è di problematizzare la riflessione marxiana sulla Kritik, mostrandone la messa in funzione da parte dell'autore. Grazie a questa operazione se ne potrà ricavare un profilo filosofico che, seppur incompleto, potrà gettare una luce preliminare anche su quella parte dell'opera di Marx che qui non è possibile analizzare. Quella proposta è quindi una lettura epistemologica di Marx; tuttavia imboccando questa strada sorge immediatamente una difficoltà, localizzata in un preciso luogo della sua opera, cioè nel Primo Libro de Il Capitale 2. Esso infatti reca il sottotitolo di «Critica dell'economia politica». Tale sottotitolo mostra che la Kritik marxiana ha un proprio oggetto, sintetizzato con l'espressione «economia politica». Perché questo sottotitolo e questo oggetto? E più precisamente, perché la critica, pur non scomparendo, passa dal titolo al sottotitolo? Tale formulazione non è in grado, da sola, di fornirci una risposta ma può, se non altro, indicarcene la natura, aiutandoci così a formularla correttamente: lo spostamento che abbiamo di fronte non è riducibile alla pura contingenza ma mostra una radice squisitamente epistemologica. Marx ritiene, con la pubblicazione del Primo Libro de Il Capitale, di essere giunto a un'acquisizione fondamentale, che si riflette, all'esterno, nello spostamento della Kritik nel senso sopra evocato. Sulla base di questa piccola ma preziosa indicazione possiamo andare alla ricerca di un luogo ulteriore, che possa fornire una risposta più esaustiva. Tale luogo si trova ne Il Capitale, e più precisamente nel Poscritto alla seconda edizione tedesca del 1873. Qui Marx scrive:
Introduzione, traduzione e cura di Giovanni Sgro'
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Hofkunst van de Sassanieden, 1993
… Prehistoric Hunter-Gatherer Identities: Case Studies …, 2005
Democracia y reconfiguraciones contemporáneas del derecho en América Latina, 2012
La Habana Elegante, N° 54, 2013
Vigilância Sanitária em Debate, 2016
Перспективи та інновації науки. Педагогіка, психологія, медицина, 2023
Trends in hearing
"Estetyka i Krytyka" nr 1/2013, 2013
Journal of Food Quality, 2022
Acta medica Scandinavica, 1985
Journal of the Kansas Entomological Society, 2007
Transactions of the American Fisheries Society, 2008
Biological Psychiatry, 1995
Environmental toxicology and chemistry, 2018
Frontiers in Psychiatry, 2017
Mycorrhiza, 2017
International Journal of Environmental Research and Public Health, 2022