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Capitano pilota Antonio Realino Ramirez

2019, Capitano pilota Antonio Realino Ramirez

La mattina del 28 aprile 1930, dall'aeroporto di Capua, il capitano pilota Antonio Ramirez a bordo di un velivolo da ricognizione partiva per un addestramento, ma mentre tentava la manovra per rientrare in campo da quota cinquanta metri, in seguito a imperfetto funzionamento del motore, precipitava al suolo. La morte fu inevitabile. Dal 15 febbraio 1939 a suo nome è intitolato l’aeroporto militare di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo "Colonnello Riccardo Helmut Seidl".

Francesco De Cillis Capitano pilota Antonio Realino Ramirez La mattina del 28 aprile 1930, dall’aeroporto di Capua, il capitano pilota Antonio Ramirez a bordo di un velivolo da ricognizione partiva per un addestramento, ma mentre tentava la manovra per rientrare in campo da quota cinquanta metri, in seguito a imperfetto funzionamento del motore, precipitava al suolo. La morte fu inevitabile. Antonio Realino Ramirez (agli atti dello stato civile Antonio Realino Remires) nacque a Vernole il 22 gennaio 1897, figlio di Andrea e Annunziata De Carlo. Frequentò a Lecce l’Istituto Tecnico conseguendo il diploma di ragioniere. Dal 1916 prese parte alla Prima Guerra Mondiale, dapprima come soldato mitragliere nel 15° Reggimento Cavalleggeri di Lodi, poi come ufficiale frequentando la Scuola Militare di Modena, e in seguito trasferito al 140° Reggimento fanteria ha combattuto sul Carso a quota 104, sull’Isonzo e poi sul Grappa, e in una circostanza, per non essere fatto prigioniero dagli austriaci, attraversò a nuoto il fiume Tagliamento, dopo sei ore d’interminabili fatiche. Terminata la guerra fu inviato a Zara e poi a Sebenico. In seguito fu eletto Consigliere Comunale a Grosseto, e, a causa di una strage avvenuta a Empoli il 1° marzo 1921 da parte di militanti del Partito Comunista membri delle Guardie Rosse nei confronti di quarantasei marinai, di cui nove trovarono la morte perché “colpevoli” di avere il compito di riattivare le linee ferroviarie interrotte, fu inviato in rinforzo al dispositivo di ordine pubblico per evitare rappresaglie da parte delle bande squadriste. Nel 1922 passò nell’Arma Aeronautica dell’Esercito, divenendo osservatore e spostandosi tra Mirafiori, Torino, Milano, Alessandria e Roma, sempre distinguendosi, e per i suoi meriti la Regia Aeronautica lo assegnò all’Accademia di Caserta, dove fornì prova del suo ingegno e disciplina nell’adempimento del suo dovere, tanto da riscuotere la stima e le lodi dallo stesso Ministero, e da tutti i suoi superiori. Promosso capitano, ebbe l’incarico di Aiutante Maggiore ed era prossimo alla nomina al grado di maggiore. Nel suo curriculum è annotato anche di aver preparato due corsi d’addestramento, uno per giovani piloti provenienti dall’Argentina, l’altro per giovani piloti dell’Afghanistan. A Caserta, il giorno del suo funerale fu proclamato il lutto cittadino, mentre a Vernole, suo paese natio, dove viveva il fratello Raffaele sacerdote e professore, lasciò un grosso vuoto. Quando la salma giunse a Lecce alla stazione ferroviaria, le furono tributati grandi onori. Essa era preceduta da ottanta corone di fiori, dalla presenza della fanfara del 47° Reggimento fanteria, dai rappresentanti dell’Opera Nazionale Balilla, del Comune, delle Forze Armate e della Curia di Lecce e di tutti gli Istituti Scolastici, oltre a una nutrita rappresentanza proveniente da Vernole. Il corteo giunse nella basilica di Santa Croce dove si svolse l’elogio funebre pronunciato dal sacerdote e professore Cosimo De Carlo. Francesco De Cillis In sua memoria, il 30 settembre dello stesso anno, nel cimitero di Lecce si tenne una solenne cerimonia per la posa della lapide commemorativa sulla tomba dell’eroico capitano aviatore, appartenente al ruolo naviganti, aiutante maggiore dell’Accademia Aeronautica di Caserta. L'Aeroporto Militare di Galatina, costituito il 31 marzo 1931 con decreto del Ministro Italo Balbo come "Campo di Fortuna", inizialmente prese il nome proprio dallo sfortunato Capitano Pilota Antonio Ramirez, prima che nel 1938 fosse intitolato alla M.O.V.M. Fortunato Cesari. Dal 15 febbraio 1939 a suo nome è intitolato l’aeroporto militare di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo "Colonnello Riccardo Helmut Seidl". Francesco De Cillis Capitano pilota Antonio Realino Ramirez