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2018, ildeutschitalia.com
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Un tramonto rosso come le giubbe dei volontari garibaldini che da questa calorosa ed accogliente terra, nel maggio del 1860, intrapresero il sogno di un’Italia unita.
Nell'immaginario letterario la Sicilia 1 è presente, fin dall'antichità, nella sua duplice natura di luogo solare e infernale. Terra feconda, tanto da annoverare luoghi come la Conca d'oro, e vulcanica, l'isola è associata contemporaneamente a mitologie positive e negative, che la rendono allo stesso tempo Isola del Sole, in cui pascolano le greggi immortali, e patria dei violenti Ciclopi e di mostri come Scilla e Cariddi, secondo la tradizione omerica 2 . Una proverbiale fertilità fa da sfondo anche al mito del ratto di Persefone o Proserpina, cui è legata l'origine favolosa della prosperità siciliana. Nella versione di Diodoro Siculo 3 , Demetra dona il grano ai siciliani in segno di riconoscenza per l'aiuto offertole nelle ricerche della figlia. Per Claudiano 4 invece, Cerere concede la fertilità all'isola, che, ritenuta inaccessibile, era stata eletta a nascondiglio per Proserpina. Sintomatica della stessa doppiezza è la condizione della dea, che da divinità agreste diviene divinità infernale, in quanto sposa di Plutone.
Informazioni su questo libro Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google nell'ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo. Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l'anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico, culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire. Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio percorso dal libro, dall'editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.
Dizionario Biografico degli Italiani, 2016
famous mosaicist active early 17th century
Transform Italia, 2020
La settimana si è aperta in Francia con il dibattito parlamentare che vede la maggioranza macroniana insistere nella linea di smantellamento del sistema pensionistico con l'obbiettivo di portare all'approvazione la loro legge e chiudere un lungo e aspro conflitto sociale. A questa iniziativa della maggioranza presidenziale le sinistre si presentano con una linea comune di opposizione ma con qualche differenza tattica nel modo di gestirla. France Insoumise voleva presentare una mozione di sfiducia ma il gruppo socialista, senza il quale non ci sono numeri sufficienti, l'ha ritenuta in questo momento inefficace. Il Partito Comunista punta molto, invece, sulla richiesta di referendum sulla riforma pensionistica, forte del fatto che i sondaggi danno una netta prevalenza ai contrari.
Maranola di Formia. Luogo geografico antropologico, 2019
Questa ricerca affronta il tema di un viaggio-studio a Maranola di Formia, dove è presente una misteriosa cripta, sottostante la chiesa di San Luca, rimasta nascosta per secoli e riscoperta solo nel 1997. Cumuli di materiali di risulta avevano ricoperto splendidi affreschi di stile gotico, raffiguranti la Madonna che allatta il bambino, San Michele Arcangelo ed altri santi. L’immagine di Maria Lactans si ripete quasi in forma sequenziale fino a sei-sette volte, con vari stili, in una molteplicità che insiste sulla sacralità del luogo, e ne sottolinea le caratteristiche. La visita di questo particolare spazio sacro ha suscitato una serie di domande, la prima delle quali riguarda l’originaria funzione della cripta, che si connota con particolare enfasi come un ambiente collegato con il culto della maternità, costituito da una grotta preesistente di natura carsica, le cui pareti erano in tempi arcaici intrise di acqua, con presenza di stalattiti e formazioni calcaree, ora scomparse. Questo ambiente, già prima del Cristianesimo, custodiva probabilmente un santuario di culti primigeni, da sempre legati alla maternità e all’allattamento. Ma ci chiediamo quali divinità erano venerate nella grotta, come si chiamavano e quali erano le loro funzioni nelle credenze popolari? La presenza di un pozzetto scavato nella roccia stessa, potrebbe essere un indizio per scoprire il senso originario di questo spazio sacro legato all’elemento acquatico. Occorre dire che lo studio è partito da una prospettiva di tipo linguistico-etimologico; infatti lo scopo originario della ricerca era quello di individuare l’origine del toponimo Maranola. Successivamente ci siamo posti il problema di determinare se il nome di questa località e il significato del nome fossero in qualche modo collegati con la grotta-cripta. A questo scopo abbiamo condotto una ricerca interdisciplinare che ha coinvolto principalmente l’antropologia, l’archeologia, e in particolar modo la linguistica, e la glottologia, per risalire all’origine e al significato del nome di Maranola.
La Summer School nasce da un progetto di collaborazione scientifica e culturale tra il comune di Marsala e il dipartimento di Scienze Politiche e relazioni internazionali (Dems) dell'Università degli Studi di Palermo. La prima edizione della Summer School, che si svolgerà dal 26 al 30 settembre 2016, avrà come titolo Mediterraneo: Storia e Politica. Il Mediterraneo oggi ritorna a vivere una centralità politica, tipica di precedenti epoche, che dopo un lento declino, gli scenari geopolitici novecenteschi avevano ulteriormente marginalizzato a seguito delle guerre totali e globali. Per ragioni complesse che meritano dettagliate analisi, si assiste al fatto indubitabile che molte e cruciali delle nuove fratture politiche internazionali tornano a passare dal mare sulle cui sponde sono nate filosofie, religioni, scienze e linguaggi. Gli eventi attuali che vedono esodi epocali di popolazioni che provengono dal sud del mondo premendo sui confini di stati che si affacciano sul Mediterraneo, inducono a pensare che gli scenari globali dell'epoca post-moderna si intrecciano con la tradizionale unicità del mare Mediterraneo. Avvalendosi di studiosi di livello internazionale, la Summer School esaminerà la storia e la storiografia del "continente liquido", seguendo la fortunata espressione di Fernand Braudel. Successivamente verranno prese in considerazione le radici mediterranee classiche e bibliche della libertà, utilizzando due città mediterranee che hanno giocato un ruolo decisivo sulla storia del mondo, Atene e Gerusalemme. Queste due capitali sono anche metafora dell'origine di linguaggi e concetti che sono diventati universali. Luogo e storia di contaminazioni per eccellenza e vocazione naturale, la storia del Mediterraneo è stata anche teatro di scontro tra civiltà e religioni, urti epocali che hanno determinato i corsi storici mondiali successivi. Verrà quindi posta attenzione su momenti decisivi della modernità europea e musulmana, in cui il mitico nodo di Gordio è stato attraversato in modo biunivoco. Tornano come metafore i nomi di città mediterranee -Damasco, Cordoba, Costantinopoli…-che sono e rappresentano le radici di storie comuni. Da qui, la riflessione si concentrerà sulla politica nel mondo islamico, approfondendo temi oggi ineludibili del rapporto tra costituzionalismo e Islam, da cui passano le sfide cruciali delle relazioni internazionali e della pace universale.
Marcella, Venezia, e. Lavdatio. Erudite Scritture. Amichevoli Dedicazioni, 2023
Marcella, Venezia, e. Lavdatio. Erudite Scritture. Amichevoli Dedicazioni, a cura di Simonetta Pelusi, Florina Ciure, Adriano Pavan. Prefazione di Simonetta Pelusi, Oradea, Editura Muzeului Țării Crișurilor, 2023. © 2023 Muzeul Țării Crișurilor Oradea – Complex muzeal ISBN: 978-606-8925-55-4
Rinvenuto casualmente in Contrada La Bambina presso il Lido Signorino, pochi chilometri a sud di Marsala, il relitto arabo-normanno aveva fin dall'inizio destato vivo interesse presso le autorità competenti 1, tanto da divenire oggetto di intense campagne di prospezione e di scavo negli anni dal 1983 al 1986. Ad ulteriore conferma dell'attenzione e dell'impegno della Soprintendenza, già nel 1984 veniva varato, con la consulenza dell'Istituto Centrale per il Restauro, un progetto globale di intervento articolato in più fasi operative e finalizzato all'indagine e al recupero del relitto con metodologie particolarmente attente al problema conservativo. Pertanto, dopo i primi interventi d'urgenza effettuati nel 1983 per recuperare i materiali affioranti per una mareggiata2, salvandoli così dall' opera dei clandestini, già nel 1984 si effettuò un primo intervento sistematico su progetto 3 ed infine si realizzarono, nei due anni successivi, delle compiute ed estese campagne di scav04. Come più volte e diffusamente esposto dalla Dott. c.A. Di Stefano, il lavoro che si andava svolgendo sul relitto normanno era in realtà parte integrante di un progetto di più ampia portata che prevedeva la creazione, presso il Museo Archeologico di Marsala, di un centro per il restauro del legno archeologico e, affiancata ad esso, di una sezione espositiva dedicata alla archeologia navale 5. Nello specifico, il progetto elaborato congiuntamente dalla Soprintendenza Archeologica della Sicilia occidentale e dall'I.c.R. nei primi mesi del 1984 prevedeva, dopo l'ulteriore puntualizzazione a seguito della scoperta sullo stesso sito di un secondo relitto più piccolo denominato relitto B: l. il completamento del restauro conservativo dell'edificio del Baglio Anselmi, in una parte del quale già era ospitato il Museo Archeologico di Marsala, 2. l'allestimento, in questa nuova ala, di un laboratorio di restauro dei materiali archeologici, con particolare riguardo al legno ed ai materiali organici provenienti da ambiente subacqueo, 3. l'intervento di manutenzione e restauro sul relitto di nave punica già conservato presso lo stesso museo e, contemporaneamente, la formazione del personale dipendente dall'Amministrazione Regionale sui problemi microclimatici degli ambienti di esposizione,
VA1 = Roma, Biblioteca Casanatense, ms. 3999 Manoscritto membranaceo del XIV secolo di cui sono giunte a noi solo otto carte precedentemente utilizzate come coperta per libri di archivio; è scritto da una sola mano in littera textualis e contiene 30 capitoli del Milione veneto. VA2 = Firenze, Biblioteca Riccardiana, ms. 1924 Cartaceo, XIV secolo; mutilo di principio e fine; la scrittura rimanda a modelli cancellereschi della seconda metà del Trecento. Contiene solo il libro di Marco. VA3 = Padova, Biblioteca Civica, ms. CM 211 Cartaceo, XV secolo; contiene solo il libro di Marco ed è l'unico testimone corredato da un rubricario. VA3bis = Milano, Biblioteca Ambrosiana, ms. Y 161 Copia fedele di VA3 eseguita nel 1973. VA4 Codice ora irreperibile conservato nell'archivio privato del marchese Ippolito Venturi Ginori Lisci, visionato da Bendetto 1928. VA5 = Berna, Biblioteca Civica, ms. 557 Cartaceo, XVI secolo; scrittura cancelleresca; contiene solo il Milione. 1.2.3 Lacune comuni a TB e VA Al confronto con il testo franco-italiano F, si riscontrano una serie di lacune condivise da TB e VA 38 ; come notano Andreose e Barbieri, tagli e soppressioni «colpiscono solo in minima parte le schede geografiche, concentrandosi soprattutto sui passi di carattere 'storico'» 39 : questo lascia pensare, come già accennato in precedenza, a un testo di uso pratico, costruito sugli interessi del ceto mercantile 40. In particolare le due redazioni condividono lacune in corrispondenza di: (a) F CXXXV-CXXXVII Il brano corrispondenti ai capitoli CXXXV, CXXXVI e CXXV (inc. Quant l'en se part de ceste ville de Singiu; expl. Et voç conterai comant ceste provence dou Mangi le conquisté le Grant Chan) risulta completamente omesso sia in VA che in TB; il passaggio in questione si concentra sulle tre città di Lingiu, Pingiu e Cingiu, collocate al confine meridionale del Catai e sottoposte al dominio del Chan. (b) F CLXXVII-CLXXIX Condivisa da VA e TB risulta anche la lacuna dei capitoli dal CLXXVII al CLXXIX di F (inc. Seilan est une grant ysle; expl. Et por ce noç en partiron atant et voç conteron de Comari, ensi com voç porés oïr), in cui vengono descritte l'isola di Seilan e la città di Cail. Particolarmente rilevante la caduta di F CLXXVII, che tratta della vita del Buddha Shākyamuni 41 .
Archaeology, Ethnology and Anthropology of Eurasia 2 (6), 2001
Baku Dialogues, 2024
Revista Espaço do Currículo, 2023
Cuestiones de Sociología, 2023
IMSU Journal of Communication Studies Vol.4 No 1, 2020
Islamic Management: Jurnal Manajemen Pendidikan Islam, 2024
Brain Research, 2010
The Journal of Trauma Injury Infection and Critical Care, 2007
International Journal of Infectious Diseases, 2009
Journal of General Virology, 1988
Journal of Biological Chemistry, 2001
Journal of Anthropological Archaeology, 2018
Brazilian Journal of Physics, 2015
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