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"Boccaccio 1313-2013." Eds. Francesco Ciabattoni, Elsa Filosa, and Kristina Olson. Ravenna: Longo, 2015. 129-138.
2012
Lo scenario culturale contemporaneo si presenta sempre più permeato dall’esigenza di una riflessione sul concetto di identità soggettiva e sulle sue innumerevoli variazioni (autobiografia, narrazioni del sé, produzioni testuali autoriferite e così via). Le due principali coordinate teoriche entro le quali si muove il discorso filosofico sull’identità sono le teorie narrative e le teorie realiste: secondo le prime, il processo di costituzione del sé organizza una sequenza di eventi separati ed eterogenei in unità. Là dove la vita è concepita come unità narrativa, l’identità si presenta come un sedimento complesso e dinamico dell’esperienza del soggetto, del suo radicamento e insieme delle sue evoluzioni. Secondo le teorie realiste, al contrario, il sé ha una natura propria che può essere descritta, non creata, dalle nostre produzioni testuali. L’interesse per le narrazioni autobiografiche, la narrativa in prima persona, le forme autoriflessive di racconto – sorto a partire dagli anni Settanta del Novecento – trova le sue radici nelle teorie narrative, ma le estremizza fino a una sorta di paradossale sedimentazione del paradigma della molteplicità come nuova ed esclusiva chiave di lettura del soggetto. In accordo con un’affermata concezione postmoderna dell’uomo, immerso nella liquidità e in un’esperienza sempre più parcellizzata e frammentata, l’identità si configura progressivamente come a-situata. Il soggetto si dissolve in una serie disparata di manifestazioni-maschere dietro le quali è impossibile rintracciare una qualunque forma di riconoscibilità. Tale idea, che appare come il risultato di una più ampia visione antropologica postmoderna, ha ripreso vigore a seguito di un forte incremento dell’interesse verso le pratiche di scrittura del sé, proliferate negli ultimi decenni insieme all’evoluzione del panorama mediale.
Trópos. Rivista di ermeneutica e critica filosofica - Mimesis e Anerkennung. La teoria mimetica in lotta per il riconoscimento, 2013
Abstract: Girard has an ambiguous debt toward the atmosphere spread in France by the Hegel Renaissance that marked many of those who grew up in the thirties and forties. Yet, as far as the theory of recognition is concerned, I will claim that mimetic theory takes a step forward. Inasmuch as it makes up a morphogenetic theory, Girard’s work allows me to put forward a hypothesis to solve the problem of the origin of the Hegelian desire for recognition. This desire is not a natural drive that immediately induces a consciousness to desire the desire of the other, but a mimetic desire inspired by a determinate and specific condition. Using René Girard’s and Jean–Pierre Dupuy’s work on the mimetic logic of social phenomena, I will mantain that this specific condition is itself created by the mimetic interaction and then spread around, once again by mimesis. Keywords: Desire, Mimesis, Recognition, Origin, Endogenous Fixed Point.
Translationes
Astratto: L'intento dell'articolo è quello di evidenziare gli effetti dell'autocensura del traduttore sulla lettura di un romanzo italiano contemporaneo, la cui versione in romeno è stata epurata dai termini licenziosi. Valutando come irrelevante la questione riguardante la motivazione del traduttore, lo scopo è quello di elencare e analizzare le notevoli differenze esistenti tra il testo originale e la sua versione in romeno, per rilevare e, di conseguenza, in un certo senso, annullare gli effetti di tale censura, rendendo giustizia alla scrittrice e alla sua opera.
2012
Il nostro obiettivo è di rintracciare l'origine dell'autocoscienza attraverso una indagine filosofica che, a partire dalle ricerche di Darwin, segue il filo che lega lo scienziato inglese alle concezioni pragmatiste sviluppate da Mead e Wright, i quali hanno messo in evidenza alcuni aspetti chiave (il significato, la voce e l'intersoggettività) che sviluppiamo poi in una ricostruzione sistematica e genealogica condotta con l'aiuto della fenomenologia classica e della filosofia di Carlo Sini.
Zbornik radova Vizantoloskog instituta, 2012
Nei panegirici imperiali di Michele Psello (1018-1081?) si nota che i termini autokratwr e basileuj non sono equivalenti e che il primo appare molto raramente. Si puo dedurre che autokratwr non e un termine generico ma specifico e che indica l'imperatore che ha delegato il proprio potere esecutivo ad un ministro. Il termine basileuj, invece, indica semplicemente l'imperatore. Il termine autokratwr si uso negli encomi soprattutto durante il periodo in cui operava il mesazwn Costantino Licudi (1042-1050). Da qui si puo dedurre che il termine autokratwr in realta designa non solo la delega del potere esecutivo al mesazwn ma anche una certa corrente culturale presente a corte di cui faceva parte anche Psello. Inoltre, il termine autokratwr fu utilizzato come aggettivo con una connotazione morale. Questo implica the gli encomi erano indirizzati all'imperatore ma accoglievano la cultura del suo ministro.
Recent revaluations of the Sophists' philosophy allow for a more balanced understanding of the meaning that their reflections may entail for us. Central themes are the awareness of the problematic rupture that separates human beings from the surrounding reality and the definitive questioning of any foundationalist claim.As a consequence of such stands, the Sophists have often been accused of aiming at subverting any certainty whatsoever. Not less important, however, are the positive consequences that derive from their claims: the acknowledgement that there are no certain points of reference is also an admonition to avoid useless shortcuts and to take upon oneself the risk and the responsibility for recomposing multiplicity into an order. Albeit provisional, such an order should also be capable of orienting our actions and choices.
Sguar(di)versi, 2019
Non conoscendo alcuna censura o forzatura nella distribuzione, i trapper sono liberi di rappresentare il mondo in cui sono cresciuti e vivono, praticando una forma di critica sociale che include l'iperbole come prassi costitutiva della loro identità, al punto da azzerarne il portato nella ripetizione.
Antipode, 2010
IEEE Transactions on Electromagnetic Compatibility, 2006
The Greeks: Art Treasures from the Benaki Museum Athens, ed. E. Georgoula, Benaki Museum Athens and C. Gulbenkian Foundation, 2007
II Coloquio Pedro Bosch-Gimpera, 1993
Zeitschrift Fur Geomorphologie, 2008
Television & New Media, 2013
V. Melchiorre (ed.) Enciclopedia Filosofica, 12 vols., Milano: Bompiani, 2006
Bilan Scientifique Régional, Service Régional de l'Archéologie, Languedoc-Roussillon, 2014
Informations sociales, 2019
Proceedings of the 2nd Annual International Conference on Material, Machines and Methods for Sustainable Development (MMMS2020), 2021
Journal of Interdisciplinary Philology, 2016
Surface Science, 2019
Middle East Studies Association Bulletin, 1996
ESC Heart Failure
DergiPark (Istanbul University), 2012
International Journal of Environmental Research and Public Health, 2022
Collnet Journal of Scientometrics and Information Management, 2015