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Gli scavi condotti in località ex-Fornace di Oppeano (Verona), da parte dell'Università di Verona e della Soprintendenza, e lo studio archeometrico della produzione ceramica, condotto in collaborazione col Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, rappresentano il leitmotiv di questo libro, il cui intento è quello di mostrare l'evoluzione della tecnologia ceramica degli antichi vasai Veneti: dal Bronzo finale alla II età del Ferro (X-III sec. a.C. circa).
Nell’affrontare lo studio delle importazioni e delle imitazioni di ceramiche fenicie nell’Etruria e nel Latium Vetus un dato appare subito evidente e si impone all’attenzione degli specialisti. Esso riguarda la disparità delle attestazioni. Infatti, mentre le importazioni relative al periodo orientalizzante e arcaico si limitano a poche decine di pezzi, le imitazioni e le rielaborazioni di forme ceramiche dedotte dal repertorio vascolare fenicio sono cospicue.
RCRF 43, 2014
In the excavations at vigna Marini-Vitalini a considerable amount of impasto and geometric pottery was found, expecially from the iayers in the area of the orientalizingbuiiding. There are red impasto and brown impasto, in which the attention is drawn to a skyphos with dotted heron. The class of italo-geometric pottery includes several shapes and most probably four-handled cups also. There are furthermore some imports from Greece, a fragment of r,rpc tall-koryle, a fragment of euboic skyphos with meander and a rype of late geometric euboic cup, rarely found in the West.
LANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici - Università degli Studi di Milano
L’articolo riassume i dati di una ricerca sulla distribuzione e l’utilizzo di un’olla tipica delle botteghe di Padova nell’Età del Ferro. Si tratta di una forma semplice dalle peculiari caratteristiche in parte risalenti all’Età del Bronzo, che con qualche variante si diffonde tra VI e IV secolo a.C., oltre che a Padova, negli abitati e nelle necropoli del Veneto orientale di influenza patavina. La sua presenza traccia le direzioni dei commerci verso nord e nord-est del centro egemone e nel contempo attesta una attitudine alla salvaguardia di tradizioni testimoni di comune identità culturale nel territorio in questione.
Rei Cretariae Romanae Fautorum Acta, 2018
Beyond limits. Studi in onore di Giovanni Leonardi. A cura di M. Cupitò, M. Vidale, A. Angelini (Antenor Quaderni 39), 2017
Layout del testo: Matteo Annibaletto Layout della copertina: Paolo H. Kirschner Nella collana Antenor Quaderni sono pubblicate opere sottoposte a revisione valutativa con il procedimento in «doppio cieco» (double blind peer review process), nel rispetto dell'anonimato dell'autore e dei due revisori. I revisori sono professori di provata esperienza scientifica, italiani o stranieri, o ricercatori di istituti di ricerca notoriamente affidabili. Il revisore che accetti l'incarico di valutazione, formula il suo giudizio tramite applicazione di punteggio da 1 a 5 (sufficienza: 3 punti) in relazione ad ognuno dei seguenti profili: originalità o rilevanza della trattazione; sviluppo e coerenza interna delle argomentazioni; conoscenza degli studi pregressi sull'argomento; livello di leggibilità e correttezza formale (sintattico-stilistica). Il valutatore fornisce inoltre un giudizio complessivo sull'apparato illustrativo e indica se l'opera sia pubblicabile nella versione presentata senza modifiche, pubblicabile dopo le modifiche suggerite, se sia da riesaminare dopo un'attenta rielaborazione oppure da rigettare. Quindi, il valutatore fornisce un giudizio conclusivo con dettagliate indicazioni sulle eventuali modifiche da apportare. Nel caso di giudizio discordante fra i due revisori, la decisione finale sarà assunta dai direttori responsabili della Collana e dal comitato scientifico, salvo casi particolari in cui i direttori medesimi provvederanno a nominare un terzo revisore cui rimettere la valutazione dell'elaborato. Le valutazioni sono trasmesse, rispettando l'anonimato del revisore, all'autore dell'opera. L'elenco dei revisori e le schede di valutazione sono conservati presso la sede della Collana, a cura della redazione. Il termine per lo svolgimento dell'incarico di valutazione accettato è di venti giorni, salvo espressa proroga, decorsi i quali, previa sollecitazione e in assenza di osservazioni negative entro dieci giorni, il direttore della Collana e il comitato scientifico, qualora ritengano l'opera meritevole, considerano approvata la proposta. A discrezione del direttore responsabile e del comitato scientifico sono escluse dalla valutazione opere di indubbia meritevolezza o comunque di contenuto da ritenersi già adeguatamente valutato in sede accademica con esito positivo, per esempio scritti pubblicati su invito o di autori di prestigio, atti di particolari convegni, opere collettive di provenienza accademica.
La revisione del materiale ceramico rinvenuto nel villaggio neolitico di Ripatetta (Lucera - FG) ha messo in evidenza anche elementi della catena operativa. È emerso che tutti i vasi sono stati costruiti con la tecnica del nastro/colombino, che aveva sezione romboidale e altezza variabile. Nei vasi di maggiori dimensioni le pareti venivano inspessite tramite la successiva applicazione di argilla; le superfici erano quindi regolarizzate con la spalmatura di un sottile strato di argilla che doveva rifinire il contenitore e sul quale veniva eseguita la decorazione. La révision de la céramique trouvés dans le village néolithique de Ripatetta (Lucera - FG) a mis en évidence des éléments de la chaine opératoire. On a constaté que tous les vases ont été construits avec la technique de la bande, qui a une forme de diamant et de hauteur variable. Dans les vases plus grandes, les parois ont été épaissies par l'application ultérieure de l'argile; les surfaces ont ensuite été régularisées avec le revêtement d'une mince couche d'argile qui a dû terminer le récipient et sur lequel la décoration a été réalisée. The review of ceramic material found in the Neolithic village of Ripatetta (Lucera - FG) has highlighted elements of the "chaine opératoire". It was found that all the vessels were manufactured with tape of clay, which had a diamond shape and variable height. In the vessels of larger size, walls were thickened by the subsequent application of clay; surfaces were then regularized with the coating of a thin layer of clay that had to complete the vessel and on which decoration was performed.
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FUKUOKA UNIVERSITY REVIEW OF LITERATURE & HUMANITIES , 2022
Scripta Theologica
Revista SURES, 2015
Jewish Languages Text specimens, grammatical, lexical, and cultural sketches, 2021
Reports on Progress in Physics, 2014
The Journal of Clinical Psychiatry, 2016
The Archetypal Man: AS FORESHADOWING A NEW SCRIPTURE EXEGESIS, 1922
Journal of Security and Strategic Analysis (JSSA), 2016
European Journal of Educational Research, 2024
Eastern Mediterranean Health Journal, 2009
Ruled Based Design, 2019
Jurnal Rekayasa Sistem industri/Jurnal Rekayasa Sistem Industri, 2024
Music Theory Online, 1996
Electrochimica Acta, 1999
Review of European Studies, 2016
Research Square (Research Square), 2023