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Relazione introduttiva al Convegno "Il Valore del paesaggio" – Torino, 2001
Calvino dedica le Conferenze americane "..ad alcuni valori o qualità o specificità (della letteratura) che (mi) stanno particolarmente a cuore, cercando di situarle nella prospettiva del nuovo millennio” e parla poi, come sappiamo, di valori come la Leggerezza, la Rapidità, l'Esattezza, la Visibilità, la Molteplicità. Oggi, qui, vorremmo lavorare con lo stesso spirito: dare risalto alle specificità del paesaggio, esaminarne i risvolti teoretici ma anche operativi, che incidono nel comportamento quotidiano e sui nostri lavori. Del paesaggio vorremmo discutere il valore non tanto in assoluto quanto nelle qualità che emergono nel confronto con opportunità e scelte alternative, in quel bilancio logico o ideologico, intuitivo o considerato che comunque le pratiche quotidiane del territorio e del progetto ci obbligano ogni volta a sostenere. In esse il valore del paesaggio (nel senso di importanza per il ruolo che assume) si delinea da sé, per la sua implicita commisurazione con gli altri bisogni, con le scelte, con i piaceri che gli sono "concorrenziali" nell'uso del territorio. Infatti ormai il tema del paesaggio non solo si impone all’attenzione di svariate discipline di indagine e di rappresentazione come "luogo" dell'identità e motore della mobilità di intere comunità, ma è diventato anche asse di riferimento per gran parte delle strategie di azione sul territorio: le prospettive della sostenibilità, della salvaguardia della diversità, del controllo delle trasformazioni si misurano sempre più non solo con gli aspetti “strutturali” socioeconomici e dell’ecosistema ma anche con gli aspetti “culturali” e “politici” del paesaggio. Nella fase in cui nella pianificazione territoriale ed urbana e nei programmi di intervento complesso la parola d’ordine è “(ri)qualificazione”, l’impostazione paesistica consente di affrontare con un’ottica e una comprensione nuova temi progettuali di grande urgenza, quali quelli emergenti dai luoghi critici dell’abbandono (la “montagna”, gli “entroterra”), dell’anomia (il “periurbano”, l’”infrastrutturale”), del degrado (lo “sfruttato”, il “dismesso”). Tutto ciò comporta l'ingresso del tema del paesaggio nel mondo delle pratiche, dei progetti, delle trasformazioni guidate. E' anche per questo che improvvisamente il paesaggio diventa, anche per i tecnici ed i gestori del territorio, una risorsa oggetto di valutazione, del confronto operativo tra bilanci alternativi di vantaggi o di penalizzazioni: si esce dal sistema indiscutibile dei beni immateriali e incommensurabili e si entra in quello dei beni non indefinitamente disponibili ma limitati, deperienti, in qualche misura considerabili come risorse scarse. Proviamo quindi ad assumere il valore del paesaggio come centro di riflessione: si tratta di un'angolatura che probabilmente permette di considerare con una luce diversa sia il concetto di paesaggio che quello di valore: ciascuno dei due termini porta l'altro ai margini del proprio significato consolidato, lo obbliga a misurarsi con elaborazioni teoriche inusitate e con pratiche, che scopriremo di uso comune ma che abbiamo troppo poco analizzato e discusso. Possiamo forse definire il paesaggio stesso come risultato del processo di messa in valore culturale del territorio, come quel sistema di segni leggibili sul territorio e apprezzati da parte di ciascuno di noi singolarmente o come gruppo sociale o culturale (gli abitanti, gli amanti della natura, gli appassionati della montagna, del.....). Il territorio preesiste, in questa accezione, al paesaggio, il quale risulta come prodotto da una (s)elezione, da una valorizzazione culturale di parti rispetto ad un insieme indifferenziato. Sembra avvenire cioè per il paesaggio nei confronti del territorio (e dell’ambiente) ciò che Wittgenstein afferma avvenire per l’arte nei confronti della natura: “...l’arte ci mostra i prodigi della natura. Il suo fondamento è il concetto dei prodigi della natura. (Lo schiudersi di un fiore. Che cosa c’è di splendido in questo?). Si dice: ”Guarda come si schiude!”.. Ma se il paesaggio come l'arte è un medium, una mano che indica ciò che vale la nostra attenzione e la nostra significazione, e se questo è il valore culturale del paesaggio, in primo luogo ci interessa capire se e come il valore culturale si tramuta in valore economico, quali passaggi più o meno controllati portano quel processo selettivo e di sottolineature, tutto soggettivo e simile a quello artistico, a definire un prodotto utilizzabile come risorsa, come bene da scambiare per ottenere altri beni, condivisibile con una comunità che in qualche misura ne fa non solo uso ma anche commercio. In secondo luogo ci interessa entrare nel merito, non solo capire i meccanismi di traduzione del paesaggio da bene a risorsa, ma anche capire i criteri che ce lo hanno fatto preferire, le Qualità per dirla con Calvino, del paesaggio a cui teniamo. Per saperne di più visita: https://landscapefor.eu/
Rischio sismico, Paesaggio, Architettura: l’Irpinia, contributi per un progetto, 2005
2009
La pubblicazione è stata realizzata nell'ambito del Programma "Creazione di una Rete per lo Sviluppo Rurale" del Ministero delle politiche agricole e forestali (Decisione della Commissione europea n. C (2002) 251 del 19/02/02). Il Programma, che rientra tra gli assi di intervento dell'I.C. Leader+, prevede una serie di attività di animazione, informazione, diffusione di esperienze cui corrispondono strumenti ad hoc. Le attività della Rete sono state affidate dal Mipaf all'ATI composta da INEA e Agriconsulting Il presente lavoro è stato realizzato per la Parte Prima da Rossella Almanza e Fabrizio Tenna, valutatori della società Agriconsulting, e per la Parte seconda da Carlo Ricci, consulente di sviluppo locale L'editing è stato curato da Manuela Scornaienghi (INEA) Si ringraziano le Autorità di Gestione per la preziosa e concreta collaborazione accordata La segreteria tecnica è stata curata da Laura Guidarelli (INEA) Le foto di copertina sono di Francesco Vignali L'impaginazione grafica è stata curata da Piero Cesarini (INEA) PARTE PRIMA La valutazione delle specificità dell'Inizativa Leader: dall'Iniziativa Comunitaria al Mainstreaming
polisdoc.cab.unipd.it
Costruire, significa collaborare con la terra, imprimere il segno dell'uomo su un paesaggio che ne resterà modificato per sempre; contribuire inoltre a quella trasformazione che è la vita stessa della città. Quanta cura, per escogitare la collocazione esatta d'un ponte e di una fontana, per dare a una strada di montagna la curva più economica che al tempo stesso la più pura (...). Ho ricostruito molto: e ricostruire significa collaborare con il tempo nel suo aspetto di passato, coglierne lo spirito o modificarlo, protenderlo, quasi, verso un più lungo avvenire; significa scoprire sotto le pietre il segreto delle sorgenti." 1 Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano, Territorio e sviluppo locale.....
Calvino dedica le Conferenze americane "..ad alcuni valori o qualità o specificità (della letteratura) che (mi) stanno particolarmente a cuore, cercando di situarle nella prospettiva del nuovo millennio"[1] e parla poi, come sappiamo, di valori come la Leggerezza, la Rapidità, l'Esattezza, la Visibilità, la Molteplicità. Oggi, qui, vorremmo lavorare con lo stesso spirito: dare risalto alle specificità del paesaggio, esaminarne i risvolti teoretici ma anche operativi, che incidono nel comportamento quotidiano e sui nostri lavori. Del paesaggio vorremmo discutere il valore non tanto in assoluto quanto nelle qualità che emergono nel confronto con opportunità e scelte alternative, in quel bilancio logico o ideologico, intuitivo o considerato che comunque le pratiche quotidiane del territorio e del progetto ci obbligano ogni volta a sostenere. In esse il valore del paesaggio (nel senso di importanza per il ruolo che assume) si delinea da sé, per la sua implicita commisurazione con gli altri bisogni, con le scelte, con i piaceri che gli sono "concorrenziali" nell'uso del territorio. Infatti ormai il tema del paesaggio [2] non solo si impone all'attenzione di svariate discipline di indagine e di rappresentazione come "luogo" dell'identità e motore della mobilità di intere comunità, ma è diventato anche asse di riferimento per gran parte delle strategie di azione sul territorio: le prospettive della sostenibilità, della salvaguardia della diversità, del controllo delle trasformazioni si misurano sempre più non solo con gli aspetti "strutturali" socioeconomici e dell'ecosistema ma anche con gli aspetti "culturali" e "politici" del paesaggio. Nella fase in cui nella pianificazione territoriale ed urbana e nei programmi di intervento complesso la parola d'ordine è "(ri)qualificazione", l'impostazione paesistica consente di affrontare con un'ottica e una comprensione nuova temi progettuali di grande urgenza, quali quelli emergenti dai luoghi critici dell'abbandono (la "montagna", gli "entroterra"), dell'anomia (il "periurbano", l'"infrastrutturale"), del degrado (lo "sfruttato", il "dismesso"). Tutto ciò comporta l'ingresso del tema del paesaggio nel mondo delle pratiche, dei progetti, delle trasformazioni guidate. E' anche per questo che improvvisamente il paesaggio diventa, anche per i tecnici ed i gestori del territorio, una risorsa oggetto di valutazione, del confronto operativo tra bilanci alternativi di vantaggi o di penalizzazioni: si esce dal sistema indiscutibile dei beni immateriali e incommensurabili e si entra in quello dei beni non indefinitamente disponibili ma limitati, deperienti, in qualche misura considerabili come risorse scarse. Proviamo quindi ad assumere il valore del paesaggio come centro di riflessione: si tratta di un'angolatura che probabilmente
2019
It Il contributo focalizza l'attenzione sul territorio della Montagna materana, considerata quale "patrimonio comune" e oggetto di valorizzazione radicata e partecipata. Una zona nella quale politiche e strumenti di progettazione incoraggiano una strategia unitaria e condivisa da piu di vent'anni. Appare particolarmente significativa l'attivita del Gruppo di Azione Locale (GAL) Le Macine, un attore interessante per il ruolo svolto e i risultati ottenuti in questi anni attraverso l'applicazione di politiche basate sul cosiddetto "Leader approach". L'obiettivo e quello di mettere in evidenza le forme d'integrazione, partecipazione e condivisione di questa esperienza, considerando gli aspetti innovativi delle politiche di sviluppo rurale e il loro apporto alla valorizzazione delle aree interne. Fr La contribution se concentre sur un territoire, la Montagna materana, considere comme "patrimoine commun" et objet d'une valorisation...
Il Comune di Muros ha avviato nel febbraio 2006 un progetto pilota di censimento, valorizzazione e promozione dei beni culturali e ambientali compresi nel suo territorio. Le attività di carattere multidisciplinare condotte in quindici mesi di lavoro hanno riguardato:
Il saggio propone di superare un'interpretazione del-lo sviluppo come crescita che si presenta fortemente ri-duttiva dei diversi fattori che la compongono. E' possibile invece una rappresentazione multidi-mensionale dello sviluppo che, nella dimensione loca-le, può meglio favorire non tanto la coesistenza, quanto l'integrazione tra i fattori strutturali della crescita, l'eco-nomia delle imprese di capitale, l'economia pubblica, l'e-stensione dei mercati, e i fattori che traducono in Welfare e in Well-being tali fattori della crescita. Lo sviluppo locale si presenta quindi come uno svi-luppo di qualità, che si esprime nel Welfare delle comuni-tà e nel Well-being delle persone. English Abstract This paper aims at overcoming the idea of development as a growth which is strongly reductive towards its different constituting factors.
Journal Of Organizational Behavior Research, 2018
Revue À bâbord!, 2023
LUMS Law Journal, 2019
Narodna umjetnost: Croatian Journal of Ethnology and Folklore Research, 1997
The Journal of Sexual Medicine, 2014
Journal Industrial Engineering & Management (JUST-ME), 2021
America latina en la historía económica, 2011
Communications in Computer and Information Science, 2007
The Journal of Chemical Physics, 2016
Geophysical Research Letters, 1990
Applied Physics A, 2009
Journal of Information Systems Engineering and Management, 2025
The Journal of The Institute of Image Information and Television Engineers, 2012
Revista de Ciencias Sociales (Cr), 2006