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2013, Rivista Italiana Di Filosofia Analitica Junior
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I binari filano dritti come le code dei gatti, girano rettamente senza che il vagone si curvi. Alcuni lo fanno cauti, come per timore di cambiare idea all'ultimo istante, per la moglie a casa o i pensieri altrove. Altri lo fanno decisi, hanno una sorta di autostima che permette loro di non pensare alle conseguenze. Certi treni danno la nausea a chi, mal seduto, proteso al vetro, s'aspetta di svoltare. «Ha forse già curvato?» chiede l'impaziente, «non me ne sono accorto?» ribadisce preoccupato. Pochi gli rispondono, perché il treno è un affare galante, che solo gli amanti di un rischio sottile possono comprendere e quindi godere. Certo è, che un treno non curva, che un binario curva di rado, che di vagoni ricurvi non ne ricordo. Così accade che ogni volta che salgo, controllo il convoglio, domando, questiono, ritardo più che posso il momento del salto. E quando sorpasso la fessura buia, taglio retto tra la terra e il treno, lo faccio con la certezza che lascio le storture del mondo per la durezza di un cammino diritto. L'abbandono è la mente, e il suo moto è oscillante, ogni volta difforme, ogni donna è diversa. Sai l'amore a che serve se non sei un uomo galante? A far dei tuoi cocci un vaso di pianti.
Quaderni del Vittoriale n. 15, 2020
1 Linea Ferrandina-Matera, specchio di un'Italia e dei suoi controsensi di Davide Vallese -Giugno 2013 Una parte d'Italia riesce a viaggiare ad alta velocità sui nuovi Frecciarossa e Frecciargento, ma se si va nella provincia profonda, quella che spesso non fa notizia, si trovano situazioni al limite del paradossale, o comunque ben distanti dall'idea di servizio e tecnologia che ci si aspetterebbe in uno stato europeo moderno nel 2013. Purtroppo, come un vecchio cliché, dobbiamo parlare di una situazione di malcostume politico del Meridione dove una ferrovia progettata, e in realizzazione dagli anni '80, è tuttora ferma e probabilmente non partirà mai. La morfologia del nostro paese ci insegna come collegare le due coste (tirreniche ed adriatiche) significhi attraversare la dorsale appenninica, con tutti i rischi che ciò comporta, soprattutto quelli di dover costruire grandi opere come viadotti e gallerie attraverso montagne non sempre così ben disposte ad essere trivellate. Se al nord la rete ferroviaria -pur con i suoi problemi -è ben ramificata, al Sud invece troviamo una situazione assai diversa: linee sperse in vasti territori e il servizio di Trenitalia affiancato da ferrovie locali, spesso con un'offerta insufficiente o comunque datata, sia a livello di infrastrutture sia di materiale rotabile.
Nuova Corvina. Rivista di Italianistica Nr. 21, 2009
Sul linguaggio di Treno di panna (1981) di Andrea De Carlo.
ALAI, 2022
Storia e difficoltà delle edizioni italiane dei libri di Hemingway
Tesina di analisi della comunicazione visiva.
Zapruder n. 54, 2021
L'articolo analizza i nessi intercorsi tra l’esperienza no global, che a Genova 2001 sembra esaurire la sua spinta propulsiva, e il contemporaneo sviluppo del movimento no tav. L' intento è indagare continuità e rotture tra questi due movimenti innanzitutto sul piano soggettivo, della memoria, dell’identità e delle traiettorie di vita dei militanti impegnati o coinvolti a diversi livelli nelle due esperienze. Parallelamente, ci interessa indagare il discorso delle pratiche e dell’immaginario tramandato dalle lotte sociali da un punto di vista più prettamente storico-politico, individuando nel G8 genovese un significativo punto di svolta nell’evoluzione dei nuovi movimenti sociali. L’Archivio dei movimenti sociali - 14 dicembre nasce a Torino nell’autunno del 2018 dalla volontà di conservare la memoria documentaria dei movimenti sociali attivi sul territorio a partire dall’ultimo decennio del XX secolo.
Non si può parlare di stazioni ferroviarie senza parlare della ferrovia.
Devota avventura tra Milano e Roma 1742 Viaggio di un provinciale dall'antico Stato di Milano alla capitale cattolica e ritorno Eleonora Bellini Estratto da Borgomanero nel mondo, QUADERNI BORGOMANERESI N. 7, 2004 Devota avventura tra Milano e Roma Introduzione di Eleonora Bellini Nel 1742 Ludovico Antonio Muratori terminò la pubblicazione della sua monumentale opera Antiquitates Italicae Medii Aevi, compendio e raccolta documentaria di storia, religione, costume, cultura, lettere, giurisprudenza dalla caduta dell'Impero Romano all'anno 1500; le Antiquitates vennero stampate a Milano presso la tipografia della Società Palatina. Chissà se Carlo Bartolomeo Prina 1 , ecclesiastico borgomanerese residente in quegli anni nella stessa città per motivi di studio, e noto ai più per essere l'autore della pianta di Borgomanero del 1750 dedicata a Donna Teresa d'Este 2 , ebbe modo di leggerla, consultarla, o almeno di, ebbe modo di leggerla, consultarla, o almeno di sentirne parlare, prima di intraprendere il suo viaggio verso Roma del quale proponiamo qui il diario.
Sharpening the Sword of State, 2016
REALIDAD E IMAGINACIÓN CONTINUAS. FILOSOFÍA, TEOARÍA Y MÉTODOS DE CREACIÓN EN EL CONTINUO , 2024
Atti Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., 2015
Archaeometry, 2017
Bangladesh Journal of Medicine, 2024
Deutsche Vierteljahrsschrift Fur Literaturwissenschaft Und Geistesgeschichte, 1994
Romanian Journal of Communication and Public Relations
Сельджукские минбары Анатолии: шедевры мусульманского искусства. Буклет выставки., 2021
Visual Review, 2024
Old Testament Essays, 2017
American Behavioral Scientist, 1979
International Journal of Information Management, 2007
Journal of Comparative Neurology, 2020
Journal of Clinical Microbiology, 2005
Frontiers in Human Neuroscience, 2017
Tissue Engineering, 2000
Open Journal of Applied Sciences, 2018
Pesquisa Veterinária Brasileira, 2019