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LEA : Lingue e Letterature d'Oriente e d'Occidente, 2018
VP: L'universo che costruisci con la tua arte è ricco di riferimenti culturali molto eterogenei. Puoi provare a definire cosa guida la tua espressione artistica? Quali sono le letture che più hanno lasciato un segno sul tuo lavoro? CX: La mia produzione è influenzata principalmente dalla vita che ho fatto, dai posti dove sono stata, dalla gente che ho incontrato, dalle conversazioni che ho avuto, dai libri che ho letto, dalla musica che ho ascoltato. Naturalmente anche dall'educazione che ho ricevuto dalla mia famiglia. Scrivo i miei pensieri sotto forma di poesie e li disegno nel mio diario. Ho un diario illustrato. Le fiabe mi hanno dato le ali per volare, mi hanno consolato quando ero piccola, una figlia unica con tanto tempo a disposizione da trascorrere in casa da sola. I miei genitori mi compravano molti libri di fiabe e mi registravano anche storie su cassetta. Quando non erano a casa, sentivo quelle cassette centinaia di volte, fino a quando, a volte, il nastro si incastrava e all'improvviso usciva fuori come una lunga alga marrone scuro. La mia immaginazione viaggiava verso terre lontane e non mi sentivo sola o imprigionata perché avevo una risorsa potentissima, l'immaginazione. I miei genitori mi compravano libri di fiabe e storie popolari appartenenti ad ogni cultura. Da piccola ho letto racconti per bambini dalla Russia, Jugoslavia,
La guerra in Ucraina fa inevitabilmente da sfondo alle due Sessioni cinesi che avviano nuovi percorsi diplomatici e militari che potrebbero ricon gurare gli equilibri di potere mondiale, sempre più slittati ad Oriente, dove si gioca una delicata e complessa partita che potrebbe disegnare una nuova stabilità sistemica.
Inside Art, 2008
Anche se il mercato dell’arte orientale, antica come moderna, ha retto sostanzialmente bene in questi ultimi mesi segnati dai terremoti occorsi nella finanza mondiale, sono in molti a temere che la prossima bolla speculativa destinata a scoppiare sia quella dell’arte cinese contemporanea. Non perché manchino artisti internazionalmente apprezzati e riconosciuti da tempo che hanno fatto la storia, seppur breve e recente, dall’arte “sperimentale” cinese degli ultimi trent’anni – tra i quali Huang Yong Ping, Huang Rui, Zhang Peili, Yang Fudong, Liu Jian-hua, giusto per citare alcuni tra i nomi ormai familiari anche al pubblico italiano – ma perché il giovane e promettente mercato è stato segnato da una crescita rapida ed eccessiva delle quotazioni di molti artisti, spinti al rialzo dalla febbre per la nuova arte cinese scoppiata tra gli acquirenti occidentali soprattutto da quando la Cina ha cominciato ad essere uno dei protagonisti di rilievo dello scenario internazionale.
Analisi dottrinaria della strategia di guerra ibrida cinese secondo i suoi 5 cardini fondamentali: guerra psicologica (xīnlǐ zhànzhēng); guerra dell'informazione (yúlùn zhànzhēng); guerra legale (fǎlǜ zhànzhēng); guerra economica (jīngj zhànzhēng); guerra cibernetica (wǎngluò zhànzhēng).
La crescita economica cinese è stata guidata, dalla fine degli anni settanta, dalla politica dell’Open Door. Grazie all’attrazione di capitali e tecnologie straniere, il Paese, in circa trent’anni, ha subito una trasformazione radicale. Da puramente agricolo, è divenuto la meta irrinunciabile dei processi di decentramento produttivo e commerciale delle principali multinazionali del mondo. A partire dall’inizio del nuovo millennio, una nuova politica è stata ufficialmente lanciata dal governo cinese, attraverso il decimo Piano quinquennale: il Go Global. Volto a stimolare l’internazionalizzazione delle imprese cinesi e a correggere la traiettoria di sviluppo del Paese, il Go Global ha progressivamente visto mutare gli obiettivi perseguiti dal governo, oltre che gli strumenti adottati. Dall’iniziale quasi esclusiva focalizzazione sull’acquisizione di risorse naturali, si è passati alla ricerca di mercati di sbocco, tecnologie, conoscenze, marchi. Alle imprese statali si sono progressivamente affiancate le imprese private.1 Il ruolo del governo si è dinamicamente adattato negli ultimi anni: i poteri autorizzativi sono stati delegati agli enti provinciali e locali; lo Stato è divenuto promotore di una rete interna e internazionale di servizi e consulenza, oltre che garante del monitoraggio della buona riuscita delle operazioni. L’undicesimo Piano quinquennale (2006-2010) ha segnato una tappa importante di accelerazione nel sostegno governativo: il Go global è stato incorporato nei piani di sviluppo pluriennali. Con il dodicesimo (2011- 2015), la Cina si è posta una ulteriore sfida: divenire investitore netto. Per questo è stata impressa una forte accelerazione alle attività delle multinazionali cinesi nel mondo.
Le Centre pour la Communication Scientifique Directe - HAL - SHS, 2017
2021
Per tutti i governi, i risultati economici sono cruciali per ottenere sostegno e legittimità, ma sono ancora più importanti in uno stato a partito unico, poiché la mancanza di crescita e di benessere economico mette a rischio l'intero sistema politico. Pertanto, lo sviluppo economico è essenziale per la sopravvivenza del paradigma di regime stesso. Dalla fondazione della Repubblica popolare nel 1949, il Pcc ha dovuto affrontare la realtà di un'economia arretrata e dilaniata dalla guerra e la necessità di costruire l'intera base industriale mancante. Fin dall'inizio, il marxismo cinese è stato afflitto da un problema chiave: la mancanza di industrializzazione, che Marx ed Engels pensavano fosse proprio il punto di partenza dell'attività rivoluzionaria. Mentre stabiliva relazioni con l'Unione Sovietica, il Pcc accettò la versione leninista del marxismo, sostenendo che un settore industriale efficace dovesse essere costruito prima di fare la rivoluzione. Come fa...
Asia Maior 2013, 2014
Il direttivo di Asia Maior fa presente con gratitudine che il presente volume è stato pubblicato: con il sostegno della Compagnia di San Paolo con l'appoggio logistico del Centro Studi Vietnamiti di Torino e con il patrocinio del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne della Università degli Studi di Torino Asia Maior è anche su internet: www.asiamaior.it; www.asiamaior.org e dal suo archivio possono essere scaricati liberamente i volumi di Asia Maior.
Terra Insubre, 2003
D o s s i ê E s p e c i a l F I C L L A R E V I S T A X , C u r i t i b a , v o l u m e 1 4 , n . 5 , p. 05-21,, 2019
Eretz-Israel. Archaeological, Historical and Geographical Studies. Vol. 31. Ehud Netzer Volume, 2015
Polymer Testing, 2010
Southern African Humanities, 2015
European Conference on Social Media Proceedings, 2024
Journal of global strategic management, 2023
International Journal of Engineering Research and, 2020
Acta Diabetologica, 1995
Pharmacy Education, 2023
ESODI E FRONTIERE DI CELLULOIDE. Il cinema italiano racconta le migrazioni, 2016
Beilstein journal of organic chemistry, 2006
Einstein (São Paulo)