Masada

Sulle spalle degli antichi. L’immaginario della grecità e della romanità nell’età contemporanea, a cura di Jacopo Bassi e Gianluca Cané, Unicopli, Milano, 2014,pp. 139-150

ENGLISH The myth of the siege of Masada (73 CE) was one of the essential elements of the Israeli nation building. The article analyzes how the Zionist movement and the State of Israel have used the myth in the XX century. ITALIAN Il mito dell'assedio di Masada (73 d.C) è stato un elemento centrale del nation building israeliano. Il saggio esamina come il movimento sionista e lo Stato di Israele hanno utilizzato il mito nel XX secolo.

pag. 7 Introduzione pag. 8 Parte prima 1. Cenni sull'evoluzione storica della villa pag. 10

Dizionario dei bibliotecari italiani del Novecento, a cura di Simonetta Buttò e Alberto Petrucciani; con la collaborazione di Andrea Paoli. Roma: Associazione italiana biblioteche, 2022

Edoarda Masi (1927-2011), librarian and sinologist

Chiave di violino «ὕβρις φυτεὺει τὺραννον» [Hybris phyteyei tyrannon] [la tracotanza produce il tiranno] (Sofocle, Edipo Re) Chiave di soprano «Principio della sapienza è il timore del Signore, saggio è colui che gli è fedele; la lode del Signore è senza fine».

GEOmedia, 2006

La decima edizione della conferenza nazionale delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali ed Ambientali formata dalla federazione di SIFET, AIC, AIT ed AM/FM, è giunta a conclusione ribadendo, in linea di massima, le impressioni avute già durante la scorsa edizione tenutasi a Catania. L'edizione 2006 ha visto per la seconda volta sede privilegiata la città di Bolzano, che ha offerto un clima assai diverso rispetto al gran caldo dello scorso anno ma che ha ben figurato dal punto di vista dell'organizzazione, decisamente sopra le righe. GEOmedia era presente ad ASITA col suo stand attraverso il quale è stato possibile allargare la propria base di contatti e rinsaldare le partnerships ed i rapporti da tempo già stabiliti.

la gentile concessione delle immagini. La rivista è a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconografiche non identificate o che non è stato possibile raggiungere. A&RT 5 ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E

Jack) Haldane era nato il 5 novembre 1892, anniversario della "Congiura delle polveri" (Gunpowder Plot), del 1605, in cui i cattolici inglesi avevano cercato, senza successo, di uccidere re Giacomo I, tutta la sua famiglia e gran parte dell'aristocrazia protestante, facendo esplodere la Camera dei Lord; Haldane era molto orgoglioso di questa coincidenza. Nato a Oxford da una famiglia che vantava origini antichissime e numerosi antenati illustri, molti dei quali avevano combattuto ripetutamente contro le invasioni inglesi, crebbe in una famiglia ricca di stimoli. La sorella Naomi sarebbe diventata una scrittrice di successo, lo zio Richard Burdon , avvocato e filosofo, fu segretario di stato fra il 1905 e il 1912 e in seguito, dal 1912 al 1915, Lord Cancelliere. Il padre, John Scott (1860-1936, era un fisiologo famoso per i suoi studi sull'emoglobina, di cui scoprì il fenomeno che porta il suo nome (effetto Haldane) per cui, quando la pO2 è elevata e quindi è alto il tasso di HbO2, il legame CO2/Hb diviene sfavorevole e CO2 tende a lasciare il globulo rosso; il fenomeno è di fondamentale importanza per gli scambi gassosi che si realizzano a livello degli alveoli polmonari e fra capillari e tessuti. Scott compì numerosi esperimenti di fisiologia utilizzando come cavia se stesso, ritenendo che in questo modo i risultati sarebbero stati molto più affidabili rispetto a quelli che si possono ottenere da un animale terrorizzato e che soprattutto non può riferire il suo stato. Il figlio era di grande intelligenza e possedeva una memoria prodigiosa: a tre anni sapeva scrivere correttamente e a cinque padroneggiava il tedesco; così, sin dalla più tenera età, cominciò ad aiutare il padre, che prestissimo gli aveva insegnato il suo metodo di lavoro e le nozioni scientifiche basilari. Scott, rinchiuso in una camera ermeticamente sigillata, in cui erano stati insufflati gas tossici come quelli che si sprigionano talvolta nelle miniere, registrava gli effetti che essi avevano su se stesso, sotto lo sguardo ammirato del figlio. Grazie alle sue scoperte, dal 1890, fece introdurre l'uso dei canarini nelle miniere che danno rapidamente segni di malessere, quando la concentrazione di ossigeno si abbassa e così avvertono i minatori. Una volta il padre invitò il figlioletto di circa otto anni a recitare il monologo del Giulio Cesare di Shakespeare dentro un tunnel minerario, sinché il bambino cadde a terra svenuto; qui l'aria era di nuovo respirabile, perché il grisù, costituito da una miscela di metano e altri idrocarburi analoghi, è meno denso dell'ossigeno che è spostato verso il basso. Nel 1911 seguì John Scott nella spedizione anglo americana al Pike's Peak, una montagna del Colorado alta 4,302 m, in cui furono condotti importanti esperimenti sulle variazioni fisiologiche a elevate alte altitudini. Insieme al padre studiò anche gli effetti dovuti all'alta pressione cui erano sottoposti i sommozzatori durante le immersioni e i due compilarono le prime tabelle di decompressione, indicanti i tempi di sosta a quote prestabilite cui, durante le immersioni subacquee, devono sottoporsi i sommozzatori per eliminare gradatamente dal sangue l'azoto in eccesso ed evitare la formazione di emboli. John Scott, sempre con la collaborazione del figlio, proseguì i suoi studi sui gas tossici, che gli consentirono di progettare le prime maschere anti gas. Jack seguì prima a Eton poi a Oxford i corsi di letteratura inglese, latina, greca; studiò matematica, conseguendo risultati eccellenti, fisica e zoologia; s'impadronì perfettamente delle lingue straniere. Nel 1901 John Scott accompagnò il figlio a una conferenza a Oxford durante la quale il biologo A. D. Darbishire annunciò la nascita di una nuova disciplina, dovuta alla -riscoperta‖ del lavoro di Mendel. J. B. S. ne rimase affascinato, tanto che, ancora studente a Eton, si mise a fare per proprio conto esperimenti d'incroci con i porcellini d'india, aiutato dalla sorella Naomi che possedeva per diletto più di 300 esemplari di questi animali; nel 1912 comunicò i suoi risultati in una conferenza organizzata dal suo professore di zoologia, Edwin Stephen Goodrich di Oxford. Il suo lavoro provava l'esistenza del linkage, vale a dire la presenza di fattori ereditari che si trasmettono alla discendenza insieme e che quindi non segregano secondo le leggi della genetica mendeliana classica. Poiché

Keshet, Ebraismo, Israele, Cultura, Politica, XVI, 1-2, 25-37, 2019

https://www.youtube.com/watch?v=hGLI_mnryWc, 2023

Samarcanda, la via della seta e le meraviglie Samarcanda, in Asia centrale, è una città il cui nome entra nelle leggende e nelle favole legate all'Oriente. La fama le deriva dalla posizione geografica, che la pone come fulcro lungo la via della seta da secoli. Un fulcro che per lungo tempo è stato immerso in oasi vaste e verdeggianti, da cui ci sono arrivate tante piante da orto e da frutto. Oasi che costituivano una meraviglia soave per i viaggiatori che si trovavano ad attraversare la sua regione, il Turan.