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Il Canon Romanus, ovvero la preghiera di offerta e di rendimento di grazie che costituisce il punto centrale della celebrazione eucaristica, ha origini e sviluppi ancor oggi in buona parte sconosciute. Per quanto se ne faccia risalire il nucleo centrale almeno al IV secolo con Damaso (366-384), dovrebbe tuttavia datarsi al pontificato di Gregorio Magno (590-604), tra l'altro, anche la definitiva selezione dei santi che sono ricordati nella sezione del Communicantes, il cui elenco si conclude coi nomi di Cosma e Damiano: privilegio di non poca importanza, essendo essi gli unici rappresentanti del santorale orientale, a documentarne fama e venerazione.
Rivista Archeologica dell'Antica Diocesi e Provincia di Como, 2017
Nuvi Studi, 20, pp. 19-32, 2014
Elsevier's Scopus, abstract and citation database Traduzioni Ilaria Symiakaki, Scuola Archeologica Italiana di Atene (revisione greco) Elizabeth Fentress, Roma (revisione inglese)
Dominatori incontrastati della scena architettonica e decorativa dell'Urbe e del Patrimonium Sancti Petri, tra l'inizio del XII e i primi anni del XIV secolo i marmorari romani - termine corretto per definire i cosiddetti 'Cosmati', nome generico di derivazione ottocentesca con il quale questi artisti medievali sono noti al pubblico dei non addetti ai lavori - realizzano innumerevoli opere, esportando la propria peculiare maniera, orgogliosamente definita opus romanum, fino in Inghilterra. In questo volume l'autore analizza la poetica delle diverse botteghe in rapporto all'architettura romana della tarda età di mezzo, definendone il ruolo e la capacità di innovazione costruttiva, compositiva e tipologica. Riassume inoltre la letteratura sull'argomento e propone le genealogie più attendibili delle varie famiglie, formulando infine ipotesi - scaturite dalla conoscenza diretta delle opere, frutto di lunghe campagne di rilievo eseguite in prima persona - sulle origini del fenomeno cosmatesco e sul modus operandi dei marmorari rispetto ai prototipi 'antichi' e alle esigenze di rappresentatività e autocelebrazione della committenza.
in G. Antonelli (ed.), Carsulae e Ocriculum, tra archeologia e rievocazione, 2023
Maria Luisa Ceccarelli, 2005
1 6 LE RELIQUIE DI SANT'ERMOLAO E IL CULTO DEI DUE SANTI ANARGIRI NEL TERRITORIO PISANO-LUCCHESE [In M.L. CECCARELLI LEMUT, Medioevo Pisano. Chiesa, famiglie, territorio, Pisa, Pacini, 2005 (Collana Percorsi, 13), capitolo 6, pp. 103-118] La giornata di studio dedicata a S. Pantaleone rappresenta per me un'occasione per esaminare un tema fino ad ora completamente trascurato, la diffusione del culto dei due santi anargiri, Ermolao e Pantaleone, nel territorio tra Pisa e Lucca in età medievale. 1. La canonica di S. Pantaleone sul Monte Pisano A poco più di 400 m d'altezza sul versante lucchese del Monte Pisano, nella vallecola che culmina nel Monte Faeta e sbocca a S. Maria del Giudice, 8 km e mezzo in linea d'aria a Sud di Lucca, venne eretta tra il 1042 e il 1044 una chiesa dedicata a S. Pantaleone. Nel 1042 i membri del gruppo familiare denominato dei Lambardi di Vaccoli, appartenenti alla vasta e importante casata dei Fralminghi, donarono al chierico Pietro del fu Martino, ai preti Bonaldo del fu Giovanni, Giovanni del fu Giovanni e Bonatto del fu Angelo e a Villano del fu Sasso un appezzamento di terreno 1 , ove il 26 luglio 1044 era già stata edificata la chiesa, dedicata a S. Pantaleone, a S. Maria e ai Ss. Pietro, Marco Evangelista, Marziale, Nicola e Simeone. In quella data i destinatari della precedente donazione costituirono una comunità canonicale, donando per la salvezza delle loro anime e di quelle dei Lambardi di Vaccoli-che avevano offerto il terreno-e di Giovanni, vescovo di Lucca, l'edificio a Dio. Il nuovo ente sarebbe stato retto da un preposito da eleggersi dagli stessi 1 Ed. L. ANGELINI, Archivio Arcivescovile di Lucca. Carte del secolo XI, III (1031-1043), Lucca 1987, n. 93 pp. 272-275. Sui Lambardi di Vaccoli cfr. E. DINELLI, Insediamento, società e istituzioni nel piviere di Massa Pisana (Lucca) durante i secoli VIII-XI, tesi di laurea, Università di Pisa, a.a. 1994-1995, relatrice G. Garzella, pp. 107-122; sui Fralminghi in generale-da cui discesero i da Corvaia, i da Porcari, i da Montemagno, i da Careggine, i Fralminghi della Val di Nievole-cfr. H.M. SCHWARZMAIER, Lucca und das Reich bis zum Ende des 11. Jahrhunderts, Tübingen 1972, pp. 109-115, 190, 236-242, che presenta una ricostruzione genealogica non esente da errori, corretta da R. PESCAGLINI MONTI, Una famiglia di grandi proprietari della Valdinievole occidentale fra X e XII secolo: i 'Signori di Uzzano, Vivinaia e Montechiari', in Signori e feudatari nella Valdinievole dal X al XII secolo, Atti del Convegno (Buggiano Castello, 22 giugno 1991), Buggiano 1992, pp. 77-100.
Il calamo della memoria. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità. VI, a cura di L. Cristante e T. Mazzoli, 2015
In the poem De Iona, one of many exametric poems of biblical paraphrase, the anonymouspoet seems to combine scholastic and literary style and a firm pedagogical intent. He narres only a few events of the Jonah’s story from the Genesis, because he interprets it as an example of repentace and conversion. The textual and critical analysis of two passages (v. 15-17 and 58-60) aims to confirm the ideological approach of the poet and illustrates his literary style.
In the passages of Ammianus' excursus on the Pontus Euxinus, that are examined in this study, I deal with three textual problems: in the first passage (22.8.8) I put the word elatas, that I consider irreparably corrupt, among cruces; in the second passage (22.8.16) I defend the reading of the manuscripts both in regard of the expression insulae arduae and of continentis; in the third passage (22.8.30) I propose to emend the reading of the manuscripts per patares in per artiores.
Website Universiteit Utrecht, 2024
SK International Journal of Multidisciplinary Research Hub, 2017
medieval worlds comparative and interdisciplinary studies, 2020
Revista Ensayos Pedagógicos, 2024
Уфимский археологический вестник. 2023. Т. 23, № 2.
Palimpsesto. Revista Científica de Estudios Sociales Iberoamericanos , 2023
Caderno Seminal
Barbara Strozzi (1619–1677): Music and Discourse in Seicento Venice, 2024
AMPLAMENTE: EDUCAÇÃO PARA A VIDA, 2020
la Vivienda Social en la Argentina , 2018
Future Rheumatology, 2006
Annals of Saudi Medicine, 2003
Journal of Neuropathology & Experimental Neurology, 2001
Physica B: Condensed Matter, 2009
Methods in Molecular Biology, 2013
Scientia Marina, 2016