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Newcastle, Australia. Ferrovie e speculazioni

2015, Napoli Monitor (follow the link)

3/12/2016 Newcastle, Australia. Ferrovie e speculazioni ­ Napoli Monitor 60 in edicola n° Regione Campania, Commissione antimafia: presidente indagata per voto di scambio di stampo mafioso. Come se un sindaco ex giudice facesse apologia dell’anarchia. flash reportages interviste culture giornalismi sport linee rubriche temi » I CORSI CONTATTI cerca... 4 March, 2015 Newcastle, Australia. Ferrovie e speculazioni Rubrica: cartoline Tweet Mi piace 1 postamat In una Newcastle accarezzata dalle brezze oceaniche, sulla foce del fiume Hunter bettoline e rimorchiatori assistono le carboniere nel viavai frenetico tra il porto e il sud est asiatico. Sulle spiagge del Pacifico, balneabili in base agli avvistamenti di squali, ci si trastulla a proprio rischio e pericolo. Verso ovest, la città allunga lepropaggini ai vini, i cavalli e le miniere dell’Hunter Region. In questa tradizionale città dispersa l’automobile è il mezzo di locomozione principale: autobus e treni coprono solo il 3% dei viaggiatori dell’area metropolitana. L’Hunter Regional Transport Plan (HRTP) vuole dunque incrementare l’uso del trasporto pubblico tramite una rete di metropolitana leggera che connetta Newcastle all’Hunter Region. Il primo passo consiste nella chiusura e dismissione, a Newcastle, dell’ingombrante linea ferroviaria Wickham­Central Station, parallela all’arteria stradale principale dell’Hunter Street e alla costa e linea separativa delle stesse. Con la chiusura della ferrovia, dal 26 dicembre 2014 il centro di Newcastle non è più raggiungibile via ferro, bisogna fermarsi ad http://napolimonitor.it/old/rubriche/newcastle­australia­ferrovie­e­speculazioni 3/10 3/12/2016 Newcastle, Australia. Ferrovie e speculazioni ­ Napoli Monitor Hamilton e prendere gli autobus sostitutivi. Tale chiusura è contestata; si registra una generale diminuzione dell’accessibilità, con l’aumento mostruoso dei tempi di percorrenza, disagi per famiglie e fasce deboli causa interscambio, il sovraffollamento degli autobus nelle ore di punta e il congestionamento del traffico dovuto ai lavori. L’HTRP si integra alla Newcastle Urban Renewal Strategy (NURS), che mira alla rivitalizzazione urbana nell’arco di venticinque anni. Nell’area della linea ferroviaria dismessa si punterà pertanto alla realizzazione diparcheggi ed aree a uso residenziale e commerciale. I punti nevralgici del tessuto urbano – arterie stradali, porto e spiagge – non saranno più divisi dalla ferrovia ingombrante. Gli spazi pubblici e del tempo libero verranno riconnessi e migliorati, si consentiranno spostamenti più rapidi ai Novocastrians e si stimoleranno il lavoro e il commercio. Obiettivo finale, favorire la crescita economica e l’attrattività di Newcastle per catalizzare lavoro e sviluppo. La corte di giustizia ha ritenuto incompleto il carteggio burocratico per la chiusura della linea ferroviaria. Varie associazioni cittadine, come Save Our Rail NSW o Hunter Concerned Citizens, si sono opposte alla chiusura partecipando a dibattiti e proponendo studi e alternative. Alcuni gruppi Aborigeni hanno reclamato l’area occupata dalla linea, impugnando le leggi dello stato del New South Wales (NSW) sul riconoscimento del diritto alla terra per le minoranze. Anche i pendolari dell’Hunter Region sono stati esclusi da progetto decisionale. Questi pochi chilometri di ferrovia assumono anche valenza politica. Il 28 marzo ci saranno le elezioni in NSW, ora guidato dal Liberal Party, e il bailamme di retorica da discorsi elettorali si fa anche con lo sferragliare dei treni. I Liberal locali, supportati da Pru Goward, Minister for Planning del NSW, non perdono occasione per ribadire quanto scritto negli HTRP e NURS. I Laboriste i Greens osteggiano questa trasformazione, e se verranno eletti proporranno varianti ai progetti. Negli ultimi giorni sono emersi dettagli interessanti sulla questione. Inizialmente si prevedeva il posizionamento della metropolitana leggera esclusivamente nell’area della linea ferroviaria dismessa. Nel 2013 tale proposta è stata modificata in un percorso ibrido che utilizzi parte della linea ferroviaria e parte dell’Hunter Street, con un costo aggiuntivo di novantaquattro milioni di dollari, liberando di fatto alcune aree dell’ex ferrovia per destinazione d’uso residenziale­commerciale. Che il settore delle costruzioni avesse avuto un ruolo rilevante nel pianificare la Newcastle del futuro era fuori di dubbio. The Sydney Morning Herald riporta che in questa modifica possa esserci lo zampino di Jeff McCloy, liberale ex Lord Mayor di Newcastle, e di Tim Owen, ex Member of Parliament (paragonabile al nostro consigliere comunale) al City Council di Newcastle, costretto alle dimissioni nel 2014 a causa di false dichiarazioni su un finanziamento (diecimila dollari) dello stesso McCloy alla sua campagna elettorale. A tale riguardo, qualche giorno fa, il laborista Tim Crakanthorp, eletto sostituto di Owen, fa comparire dal nulla un documento ufficiale, prima ignoto, che attesta i giochi di prestigio rispetto al progetto iniziale. Tutto da ridere per non piangere è il surreale rimpiattino a tre tra Crakanthorp, il governo centrale del NSW e Owen sulla genesi e il ritrovamento del documento. Crakanthorp dice di aver trovato il documento per caso nel retro di un archivio, dopo il suo insediamento negli ex uffici municipali di Owen. I piani alti del NSW hanno confermato il contenuto del documento ma affermano che gli ex uffici di Owen erano stati svuotati, quindi la scoperta improvvisa desta sospetti. Crakanthorpha ribattuto che armadietti e depositi sembravano invece bombardati e no, non erano stati affatto ripuliti visto il disordine. Owen ha dichiarato che i suoi uffici dovrebbero essere stati del tutto svuotati; un membro dello staff ha confermato di essere sicuro al 100% di averlo fatto.Crakanthorp dovrà dare spiegazioni, magari rimettendoci la testa. The Sydney Morning Herald ipotizza guadagni privati con relative perdite collettive grazie alla modifica del progetto. Benefici andranno ai proprietari dei lotti inizialmente destinati alla metropolitana leggera e ora inclusi nelle aree residenziali­commerciali, ai proprietari i cui terreni sono ora interessati dalla metropolitana leggera e alle corporazioni di costruttori locali. Tali ipotesi sono anche per la University of Newcastle, proprietaria di alcuni terreni ai quali è stata concessa la possibilità di triplicare le altezze a fini di edificabilità. La gazzarra sulle modifiche del trasporto pubblico, l’intrusione di interessi privati nella gestione urbana, la rendita fondiaria come metro decisionale e il mantra dello “sviluppismo” a Newcastle rappresentano la cartina di tornasole di un’Australia estesa quanto l’Unione Europea ma con meno abitanti del Nepal. Australia che, con il 90% di popolazione urbana, necessiterebbe di politiche urbane inclusive e coraggiose per far fronte alle fluttuazioni del mercato del lavoro, alla diminuzione del potere d’acquisto dei giovani, all’integrazione dei tanti immigrati, al cambiamento climatico. Come dichiarato da http://napolimonitor.it/old/rubriche/newcastle­australia­ferrovie­e­speculazioni 4/10 3/12/2016 Newcastle, Australia. Ferrovie e speculazioni ­ Napoli Monitor Yanis Varoufakis lo scorso anno ad ABC Radio National, il paese sta invece prendendo una piega basata sulle lezioni dell’Eurozona circa gli strumenti classici per togliere ai molti e dare ai pochi:privatizzazioni,svendite del demanio pubblico, tagli a sanità e servizi,discussioni preliminari su stretta a immigrazione. A Newcastle, intanto, i surfisti affollano come al solito la Bar Beach sperando in uno spot ventoso. Squali permettendo. (giuseppe forino) Rubrica: cartoline Tags: australia, ferrovia, giuseppe forino, newcastle, speculazioni edilizie potrebbero interessarti... Brasile 2014, giorno 2 14 June, 2014 Piazza Garibaldi, anime perse alla Ferrovia 28 April, 2014 Sueño #4 al Museo di Pietrarsa 13 June, 2013 Il sogno del teatro nel museo di Pietrarsa 11 June, 2013 Lascia un commento Nome (*) Email / non sarà pubblicata (*) Sito Web http://napolimonitor.it/old/rubriche/newcastle­australia­ferrovie­e­speculazioni 5/10