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2023, Non credo ReligionsFree n.86
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Agli inizi del 1600 sette inquisitori del sant'Uffizio su dieci condannarono Galileo Galilei, dopo avergli ingiunto di insegnare la teoria copernicana eliocentrica soltanto ex suppositione, come mera soluzione matematica. In quel tempo i libri a sostegno del copernicanesimo erano stati inseriti nell'Indice dei libri proibiti e il sant'Uffizio aveva dichiarato "erronea in filosofia" la tesi che affermava il moto della Terra e la stabilità del Sole. Con la pubblicazione del suo "Dialogo sui Massimi Sistemi" Galileo Galilei aveva violato il Decreto, il sant'Uffizio gli aveva intimato di sottoscrivere la tesi dell'immobilità della Terra e di ritirarsi a vita privata. Con tali premesse storiche c'è da chiedersi quale
Chiese e popoli delle Venezie nella Grande Guerra, a cura di F. Bianchi e G. Vecchio, 2016
Nella storiografia sul primo conflitto mondiale il tema della religione di guerra ha ottenuto, dopo il pionieristico lavoro di Annette Becker, La guerre et la foi, apparso nel 1994, una crescente attenzione. 1 Al di là del dibattito che si è acceso in ordine al ruolo da essa giocato nell'organizzazione del consenso delle popolazioni coinvolte nell'esplosione di una violenza bellica che non conosceva precedenti, 2 l'approccio diretto alle fonti di quel periodo ha via via messo in luce la quantità e la varietà delle testimonianze in cui la conflagrazione, venendo presentata come un scontro radicale tra il bene e il male, la civiltà e la barbarie, l'umano e il bestiale, il divino e il satanico assumeva una connotazione sacrale. 3 Non c'è dubbio che, in alcuni casi, l'attribuzione di un tale valore assoluto alla guerra rispondeva ad esigenze propagandistiche: si trattava di dar vita a retoriche ritenute capaci di realizzare al piú alto grado possibile la mobilitazione di tutte le forze coinvolgibili in uno sforzo bellico che sempre piú aveva un carattere totale. Ma è anche vero che la caratterizzazione della guerra come una crociata apparteneva pure a quella religione secolare della nazione, che, sostituendo al Dio personale del cristianesimo la divinizzazione della patria, indicava nei caduti sul campo di battaglia i martiri destinati alla gloria eterna nell'imperitura vita della nuova divinità. 4 Gli studi hanno cominciato ad indagare la ripresa mimetica del linguaggio cristiano in questi processi di sacralizzazione della guerra, ad esempio attraverso l'analisi degli scritti di uno dei suoi piú celebri e influenti cantori, Gabriele D'Annunzio; 5 invece assai poca attenzione si è indirizzata all'atteggiamento
Firenze University Press eBooks, 2024
Le relazioni dell'Ateneo fiorentino con la Chiesa cattolica hanno assunto nel corso dell'ultimo secolo una molteplicità di declinazioni, di diversa consistenza e intensità. Piuttosto circoscritti risultano i rapporti con le istituzioni diocesane, come pure i casi di religiosi o sacerdoti che hanno avuto ruoli di docenza, alcuni dei quali già negli anni dell'Istituto di Studi Superiori: tra i primi, il domenicano Mario Cordovani (che insegnò a Giurisprudenza dal 1932 al 1936, prima Filosofia scolastica e poi Filosofia del diritto), il gesuita Mario Galli (dal 1956 docente di Ottica e poi anche di Fisica in diverse Facoltà scientifiche) e gli scolopi Ermenegildo Pistelli (dal 1903 docente di Lingua greca e latina) e Guido Alfani (dal 1916 libero docente di Sismologia e dal 1906 al 1940 direttore dell'Osservatorio Ximeniano); tra i secondi, Nicola Turchi (dal 1935 incaricato dell'insegnamento di Storia delle religioni), rimasto nella Chiesa cattolica malgrado la sua vicinanza ad ambienti modernisti, a differenza di Salvatore Minocchi (dal 1901 libero docente di Lingua e letteratura ebraica tra Firenze e Pisa), che nel 1908 abbandonò l'abito ecclesiastico. Tra i docenti laici, Giorgio La Pira appare l'unico ad avere avuto un profilo pubblico di grande visibilità fortemente caratterizzato dall'appartenenza cattolica (era terziario domenicano). È invece cospicuo (come vedremo) il numero di quanti hanno fatto parte di diverse articolazioni del cattolicesimo diocesano, in larga parte ruotanti attorno alle figure di La Pira e dello scolopio, a lui a lungo legato, Ernesto Balducci. Al di là delle appartenenze confessionali, il contributo al mondo ecclesiale delle competenze professionali espresse dall'Ateneo nei vari ambiti disciplina
MARIA E LA CHIESA NELL’INTERPRETAZIONE DI RENÉ LAURENTIN
è considerato da molti parapsicologi il più grande sensitivo del 1900, benché, dal canto suo, egli rifiutasse l'etichetta di «sensitivo», come ogni altra etichetta e anche se, fra le categorie usate dalla parapsicologia, quella di «sensitivo» sembra peraltro la meno inadatta a descriverlo. Rol -personalità assai nota nella buona società torinese che ha occupato le cronache per decenni con una serie di fenomeni straordinari di carattere parapsicologico, frequentato e apprezzato da grandi figure della politica, della letteratura e del cinemacontinua a far discutere da morto come avveniva quand'era vivo.
Mons. Ireneo (Steenberg), 2019
Quando la teologia è rispettosa delle fonti sulle quali si fonda (la Bibbia e le interpretazioni patristiche) è un piacere addentrarsi in essa, pure se, come in questo piccolo studio, chiede un certo impegno. Mons. Ireneo (Steenberg), autore di questo lavoro, è un vescovo ortodosso russo ed è pure un raffinato teologo. In queste righe dimostra come un'astratta teologia razionalistica, diffusa recentemente negli ambienti ortodossi prevalentemente greci, abbia distorto la visione della Chiesa e, contemporaneamente, il delicato equilibrio della teologia trinitaria dei Padri sulla quale si basa il Credo di tutte le antiche confessioni cristiane. Quest'astratta teologia, confezionata per lo più da alcuni teologi del Patriarcato Ecumenico (Costantinopoli) risponde, in ultima analisi, ad un bisogno molto concreto: elevare la cattedra del patriarca costantinopolitano al di sopra di ogni altra per farlo divenire un "primo senza eguali", una specie di "papa d'Oriente". Contrariamente al papa romano, il cui primato si appoggia sulla successione di san Pietro e sull'interpretazione primaziale del noto passo di Mt 16, 13-20, il "papa d'Oriente", non potendo fare altrettanto, cerca di appoggiare il suo recente inventato primato proiettando in campo ecclesiologico un'alterata teologia trinitaria: come nella Trinità Dio Padre è la fonte di tutto, così nella Chiesa il patriarca di Costantinopoli è la fonte di tutto, il punto di collegamento e di unità per tutte le Chiese ortodosse. Purtroppo questo progetto si rivela falso perché si appoggia su basi inconsistenti. Infatti le fonti canoniche alle quali fa riferimento sono interpretate in modo quanto meno tendenzioso e parziale e l'errata teologia trinitaria a cui fa appello, una teologia realmente prossima ad un'eresia! fonda un'altrettanto errata ecclesiologia. In questo modo il Patriarcato Ecumenico ha già le basi teoriche e pratiche per staccarsi dal resto dell'Ortodossia che continua a conservare gli antichi principi teologici ed ecclesiologici a meno di non cambiare improbabilmente rotta. (Pietro Chiaranz)
2015
La medicina -intesa nella sua duplice natura di scienza e di arte, ossia di sapere teorico e pratico e di tecniche di intervento sul corpo infermo -interseca la teologia e concerne la vita religiosa sia a livello intellettuale, come spiegazione dei fenomeni naturali e della vita, che a livello antropologico, nell'interpretare e affrontare la malattia e la sofferenza. In questo continuo confronto non è opportuno distinguere l'Italia dal resto della cristianità occidentale; essa tuttavia costituisce sia dal punto di vista dottrinale che istituzionale un laboratorio per precocità e intensità.
Esperanto è spiritualità?, a cura di Davide Astori, Milano: FEI, 2017
a vicenda dei rapporti fra esperanto e chiesa cattolica 1 ha inizio quasi subito nella storia del Movado: già nel 1893 il sacerdote cattolico lituano Aleksandras Dambrauskas e il teologo francese Louis de Beaufront avevano composto poesie di carattere religioso in originale esperantoil primo le avrebbe pubblicate nel 1905 nella raccolta Versajareto, il secondo nello stesso 1893 come Pregareto por katolikoj, il cui stesso titolo attesta un primo evidente tentativo di offrire ai cattolici esperantoparolantoj uno strumento per pregare in Lingvo internacia. Tre anni prima del primo congresso universale esperantista (quello, famoso, del 1905 a Boulogne-sur-Mer 2 ), nel dicembre 1902, e sempre in Francia, padre Emile Peltier e Henri Auroux fondano, con il beneplacito del vescovo emerito di Tours, René François, l'associazione "Espero Katolika". Siamo sempre in Francia, a Parigi, quando nell'aprile 1910, a sèguito del primo congresso esperantista cattolico, nasce l'IKUE (Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista), che sarà seguita due anni dopo, il 24 agosto 1913, dalla protestante KEL (Kristana Esperantista Ligo), fondata a Berna, nota dal 1923 come Kristana Esperantista Ligo Internacia (KELI). L'IKUE verrà riconosciuta nel 1992, dal Pontificio Consiglio dei Laici, quale associazione internazionale privata di fedeli, di diritto pontificio.
Immoderati, 2021
Articolo divulgativo pubblicato su Immoderati il 10 novembre 2021. Inizio analizzando i criteri di legittimità dell'eutanasia normalmente accettati nella discussione etica filosofica. Passo quindi alle argomentazioni teologiche contro l'eutanasia e il suicidio (dalla Summa di Tommaso), e sottolineo come la morte non possa mai essere detta migliore della vita. Mostro però l'esistenza di varie eccezioni, e come invece la dottrina del doppio effetto possa legittimare l'eutanasia. Concludo che, anche se il cristiano può voler rifiutare ogni possibilità d'eutanasia, ciò non implica l'opposizione ad una legislazione in merito, che al contrario è coerente con l'insegnamento dei padri.
New Covenant Publications International Ltd, 2020
La guerra è di somma importanza per lo Stato: è sul campo di battaglia che si decide la vita o la morte delle nazioni, ed è lì che se ne traccia la via della sopravvivenza o della distruzione. Dunque è indispensabile studiarla a fondo. Considerarne perciò gli aspetti fondamentali, e analizzali mediante i sette criteri di valutazione. Così, potrai definire la tua strategia. Il primo degli elementi fondamentali è il Tao; il secondo è il clima; il terzo è il terreno; il quarto è il comando; il quinto è la dottrina. Tao: definito anche la “via diretta”; con questo termine Sunzi, tende ad indicare la forza morale e il prestigio del governo ed, in particolare, di un sovrano. Col termine Tao, intendo tutto ciò che induce il popolo ad essere in armonia coi suoi capi, per la vita e per la morte, sfidando anche il pericolo estremo.... Fondamentale in tutte le guerre è lo stratagemma (inganno).… Parole chiave: chiesa e stato, guerra militare, esercito, conflitto, guerra mondiale, storia della guerra, conflitto, politica, storia della chiesa, diritto costituzionale, diritto religioso, libertà religiosa, cattolicesimo, dittatura, dittatura militare, chiesa militante, democrazia, governo del papato, età oscura, grande risveglio
Milano 1971 una studentessa viene massacrata con oltre 30 coltellate nei bagni dell'università Cattolica. un delitto mai risolto. Una storia vera!
Sonograma Magazine, 2008
Medieval Encounters, 2021
SSRN Electronic Journal
Proceedings of the First International Conference on Survival of Physical Death with Special Reference to ITC, 2004
Castilla. Estudios de Literatura, 2018
Umweltarchive und Archäologie im Kaukasus: Neue Methoden in der archäologischen Klimaforschung
IEEE Sensors Journal, 2013
Enciclopedia Latinoamericana de Socio-Cultura y …, 2001
Journal of Real Estate Literature
International Journal of Arts and Social Science , 2024
Journal of Biochemical Technology, 2022
Journal of Drug Delivery and Therapeutics, 2019
Modern Plastic Surgery
HAL (Le Centre pour la Communication Scientifique Directe), 2016
Journal of Patient-Centered Research and Reviews
Journal Européen des Systèmes Automatisés, 2011
European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology, 2005