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2011, The Journal of Infectious Diseases
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Background. Vietnam conducted a measles catch-up supplementary immunization activity (SIA) during 2002-2003 that targeted children 9 months-10 years of age, followed by subnational SIAs targeting persons up to 20 years of age during 2004 and 2007-2008. A measles epidemic began among young adults in October 2008 in the northern region, spread nationwide during early 2009, and continued during 2010. Methods. We reviewed national epidemiologic and laboratory surveillance data. Measles cases were defined and classified according to World Health Organization recommendations. Results. From October 2008 through January 2010, 7948 confirmed measles cases were reported from 60 of 63 provinces, an incidence of 93 cases per million population. Incidence was 328 cases per million population among children age 1-4 years, 318 cases per million population among infants, and 271 cases per million population among persons aged 20-24 years. Few cases were reported among persons 7-17 or .27 years of age. Median age of cases trended downward over time in all regions. Conclusions. The 2002-2003 measles SIA protected its targeted age group, but this epidemic was not prevented by follow-up subnational SIAs in selected provinces during 2007-2008. Transmission began among young adults and was sustained among children. The outcome of Vietnam's 2010 SIA targeting children only and change in routine schedule may influence elimination strategies for other countries. BACKGROUND Routine Immunization Potential conflicts of interest: none reported. Supplement sponsorship: This article is part of a supplement entitled ''Global Progress Toward Measles Eradication and Prevention of Rubella and Congenital Rubella Syndrome,'' which was sponsored by the Centers for Disease Control and Prevention.
Journal of Infectious Diseases, 2011
Vaccine, 2007
The WHO Steering Committee reviewed and evaluated the progress towards global control of measles and rubella and provided guidelines for future research activities concerning both diseases during its meeting in New Delhi, in April 2005. Global measles vaccination coverage increased from 71% in 1999 to 76% in 2004 and indigenous transmission was interrupted or kept at very low levels in many countries. However, Africa and Southeast Asia continue to experience endemic transmission and high mortality rates, despite a global mortality reduction of 39% between 1999 and 2003. On the basis of reports from countries with continued indigenous measles virus transmission, future control strategies as well as advantages and potential drawbacks of global measles eradication were discussed. Similarly the burden of rubella and congenital rubella syndrome (CRS) as well as the cost-effectiveness of rubella vaccination was assessed using different methods in several countries without vaccination programs. As measles and rubella viruses continue to circulate surveillance and control strategies need further optimization. RT-PCR was considered as an alternative method for laboratory diagnosis of CRS. The value of dried blood spots and oral fluid as alternative samples for measles and rubella IgG and IgM detection and genotype determination was evaluated. However further validation of these methods in different settings is required before their routine use can be recommended.
MMWR. Morbidity and mortality weekly report, 2014
In 2010, the World Health Assembly established three milestones toward global measles eradication to be reached by 2015: 1) increase routine coverage with the first dose of measles-containing vaccine (MCV1) for children aged 1 year to ≥90% nationally and ≥80% in every district, 2) reduce and maintain annual measles incidence at <5 cases per million, and 3) reduce measles mortality by 95% from the 2000 estimate. After the adoption by member states of the South-East Asia Region (SEAR) of the goal of measles elimination by 2020, elimination goals have been set by member states of all six World Health Organization (WHO) regions, and reaching measles elimination in four WHO regions by 2015 is an objective of the Global Vaccine Action Plan (GVAP). This report updates the previous report for 2000-2011 and describes progress toward global control and regional elimination of measles during 2000-2012. During this period, increases in routine MCV coverage, plus supplementary immunization ac...
2024
Le possibili infiltrazioni della camorra nel comitato mazziniano di Napoli: Giuseppe De Mata e Nicola Capuano... i referenti di Carlo a Ponza: Nicola Giordano, detenuto politico e camorrista e un'analisi critica della testimonianza del medico Vincenzo De Leo... Camorra e polizia nella Napoli borbonica (1840-1860) - Antonio Fiore - Google Libri Il libro si può scaricare integralmente... Al povero Carlo Pisacane, tra tutti i guai organizzativi che aveva, gli ci mancavano solo le infiltrazioni della camorra nel comitato mazziniano di Napoli... Ora Carlo mancava da Napoli da 10 anni e certo i camorristi non erano tra le sue frequentazioni prima di fuggire con Enrichetta, ma Giuseppe Fanelli abitava a Napoli lo avrà saputo chi erano certe persone... Per la spedizione delle armi gli ha dato l'indirizzo di tale Giuseppe De Mata cappellaio che però oltre ai cappelli era specializzato anche in estorsioni... Altro personaggio da "monitorare" è Nicola Capuano che in una lettera il patriota leccese Libertini definisce amico di Fanelli... A me qualcosa non tornava da quando avevo letto che Carlo era partito da Genova con l'idea di liberare a Ponza solo i detenuti politici e i militari in punizione e poi arrivato li aveva liberato anche i detenuti comuni... in più Vincenzo De Leo, medico detenuto Ponza per motivi politici, gli aveva detto che faceva meglio a tornare a Genova perché a Ponza c'era solo "marmaglia": "delinquenti comuni, militari indisciplinati e camorristi" ... Ora Vincenzo De Leo esagerava perché per esempio il patriota di Gallipoli Nicola Valletta, amico e collaboratore di Antonietta De Pace e Nicola Mignogna, ha un curriculum politico più che rispettabile ed anche una buona professione perché era farmacista, ma altri non sono così puliti... Nicola Giordano, per esempio, nominato da Carlo capitano della prima compagnia, era si il fratello di Francesco Giordano, collega di Carlo nel 1853-1854 nella costruzione della ferrovia da Genova a Novara ed era schedato come detenuto politico, ma era anche vicino alla camorra e in alcune pubblicazioni viene indicato come camorrista lui stesso, Nicola Valletta, nominato da Carlo capitano della seconda compagnia, era un patriota di Gallipoli dove era nato in una famiglia benestante nel 1829, era amico di Antonietta De Pace e Nicola Mignogna, fu coinvolto nel tentativo di attentato al re di Agesilao Milano del dicembre 1856, schedato come detenuto politico non presenta ombre o ambiguità, infine, Federico Priorelli, nato ad Andria in Puglia nel 1831, nominato da Carlo capitano della terza compagnia, era stato arrestato nel 1855 come mazziniano, era schedato come detenuto politico, venne liberatorio nel 1860 dai garibaldini e parteciperà anche alla terza guerra di indipendenza nel 1866... ha lasciato un'autobiografia in cui racconta tutte le proprie "disgrazie" subite in venti anni di attività cospirativa e quindi dopo l'Unità d'Italia politica come parlamentare, ma anche per gli incarichi ricoperti nella propria città d'origine... Lettera di G. Libertini al Comitato di Napoli. 18 maggio 1857 Mio caro — Io ti risposi incontanente alla tua prima lettera indirizzandola a Giovanni Bisco, perché l’appuntamento preso con Nicolino fu d’indirizzare le lettere alla rispettiva firma apposta appiè di esse; ond'è che avendo firmato Giovanni Bisco la indirizzai a questo nome. Andasse dunque alla posta e ne chiedesse conto. Intanto nell’ultima lettera del sei che inviò Bisco, sta firmato Birco; di tal che a scanso di vani equivoci tu cercherai sì dell’uno che dell’altro cognome, e fa di cambiare di quando in quando per non destar sospetti. Tu poi indirizza te tue lettere al Signor Ignazio Crispini in Lecce sino a che non muterò direzione. Ti dissi che avessi fatta l’associazione del Corriere Mercantile, ovvero dell’Opinione e indirizzare il plico al suo [distributore?]. E non sarà male che tutto ciò che riguarda le stampe venisse indirizzato sempre a lui, essendo mio amico da potermene fidare. Tutto ciò poi che riguarda notizie interne e mi capisci, tu le affiderai alla lettera diretta, come ho detto di sopra, al Signor Ignazio Crispini Lecce, e scritta col metodo chimico. Qui le cose progrediscono bene: io mi dichiaro soddisfatto della condotta di Cipolla e di Pontari. Ho però fatto in modo che un’altra classe di liberali onesti e volenterosi di fare entrassero a parte del partito Nazionale, e così può aversi vigore e pronta esecuzione. Ho fatto intendere a tutti il concetto del partito che è nostro, e come v’è necessità combattere a tutta oltranza il Murattismo, e tutti hanno accettato i nostri principi. La provincia di Lecce abbila organizzata a modo nostro, e tu sai quanto sono di difficile contentatura; oggi però coscienziosamente ti assicuro che la provincia è nostra. In Bari non ancora si è potuto sistemare e perfezionare lo stesso organamento di cose, ma da quattro giorni in questa parte si sono spediti colà quattro nostri inviati, e fra questi Floriano, il quale fu da me dopo avere percorso la provincia di Salerno e Basilicata; ti assicuro che di questo ne sono più di ogni altro contentissimo, ammirando il modo del suo coraggio, lealtà e vero patriottismo. Spero che nel vegnente Giugno posso darti organizzata e pronta a sacrifizio Bari, Basilicata, e Lecce. Tu intanto fa che io sappia notizie di Salerno, e delle tre Calabrie. Dimmi se riceveste lettera da Pisano, e da Luigi Praino da Procida; e se ti mettesti in relazione con Agresti. Fa di mandarmi stampe e proclami del Partito Nazionale, perocché qui si ha bisogno assolutamente di questo alimento. Il denaro dell'associazione lo riceverai per mezzo di Nicolino, il quale sa da chi debbesi rilevare. Da ultimo attendi un nostro inviato che dovrà significarti a bocca ciò che non posso affidare alla penna. Avvisa il Cavaliere Nicola Capuano tuo amico e mio che con questo ordinario stesso scriverò a Giovanni Trombetta. Sia quindi tutta sua la cura rilevare dalla posta la lettera e subito, anche perché costà vi è un militare nostro paesano dello stesso nome e cognome. Addio mio caro, abbiti tutti i miei più cordiali abbracci, e di tutti i miei consorti. Avvisa il Cavaliere Capuano, affinché allora quando gli si presenta la occasione di un corriere di fiducia rimettesse tutto in una scatola diretta a Bari al Canonico d’Antonio Ruscigni, il quale è stato pure prevenuto sull'occorrente, dunque replico in Bari al Canonico Antonio Ruscigni Bari. Addio di nuovo
Indipendent Research Project, 2015
Akmi Metropolitan College AMC-Πανεπιστήμιο Queen Margaret QMU, Σχολή Κινηματογράφου
1993
This paper examines the relationship between contractors' claims for direct loss and/or expense due to delay and disruption on a construction project and the type of documentation and records relating to the claims in question.
Sohgaura coper plate inscription. ca. 7th cent.BCE Pre-Mauryan. Brāhmīr inscription refers to a pair of kos.t.ha_ga_ra (dva_ra kot.t.haka); the two storehouses described as tri-garbha (i.e. having three rooms). This hieroglyph is rim-of-jar in Indus Script: The most frequently used hypertext on Indus Script Corpora is Sign 342: káraṇa bāṭī = karaṇa + splinter hieroglyph = śalá m. ʻ staff ʼ TBr., ʻ dart, spear ʼ lex. [~ śará -- 1: cf. śilī -- ]S. sarī f. ʻ a stick forming part of a waterwheel ʼ; Or. saḷa ʻ pin, thorn ʼ; Bi. sar ʻ sticks used in setting up the warp ʼ, Mth. sarkā; H. sal m. ʻ stake, spike, splinter, thorn, difficulty ʼ; G. saḷī f. ʻ small thin stick ʼ, saḷiyɔ m. ʻ bar, rod, pricker ʼ; -- Kho. šoḷ ʻ reed ʼ < *śōṭha2 -- rather than X noḷ < naḍá -- .(CDIAL 12343) Rebus: śāˊlā f. ʻ shed, stable, house ʼ AV., śālám adv. ʻ at home ʼ ŚBr., śālikā -- f. ʻ house, shop ʼ lex.(CDIAL 12414)Pa. Pk. sālā -- f. ʻ shed, stable, large open -- sided hall, house ʼ, Pk. sāla -- n. ʻ house ʼ; Ash. sal ʻ cattleshed ʼ, Wg. šāl, Kt. šål, Dm. šâl; Paš.weg. sāl, ar. šol ʻ cattleshed on summer pasture ʼ; Kho. šal ʻ cattleshed ʼ, šeli ʻ goatpen ʼ; K. hal f. ʻ hall, house ʼ; L. sālh f. ʻ house with thatched roof ʼ; A. xāl, xāli ʻ house, workshop, factory ʼ; B. sāl ʻ shed, workshop ʼ; Or. sāḷa ʻ shed, stable ʼ; Bi. sār f. ʻ cowshed ʼ; H. sāl f. ʻ hall, house, school ʼ, sār f. ʻ cowshed ʼ; M. sāḷ f. ʻ workshop, school ʼ; Si. sal -- a, ha˚ ʻ hall, market -- hall ʼ. This Indus Script hieroglyph read rebus in Meluhha: kaṇḍa 'arrowhead' Rebus: khaṇḍa 'metal implements'. These two hieroglyhs signify Indus Script: kuṭi 'tree' Rebus: kuṭhī 'warehouse, factory' Indus Script crypt hieroglyphic writing on Line 1 illustrates. The illustrations indicate that the three rooms are in three storeys, with supporting pillars clearly seen. kōśāgāra n. ʻ treasure chamber ʼ MBh. [kṓśa -- , agāra -- ]L. kohārā m. ʻ cash box, box for blacksmith's odds and ends ʼ, mult. khũhārā m.(CDIAL 3542) kōṣṭhāgāra n. ʻ storeroom, store ʼ Mn. [kṓṣṭha -- 2, agāra -- ]Pa. koṭṭhāgāra -- n. ʻ storehouse, granary ʼ; Pk. koṭṭhāgāra -- , koṭṭhāra -- n. ʻ storehouse ʼ; K. kuṭhār m. ʻ wooden granary ʼ, WPah. bhal. kóṭhār m.; A. B. kuṭharī ʻ apartment ʼ, Or. koṭhari; Aw. lakh. koṭhār ʻ zemindar's residence ʼ; H. kuṭhiyār ʻ granary ʼ; G. koṭhār m. ʻ granary, storehouse ʼ, koṭhāriyũ n. ʻ small do. ʼ; M. koṭhār n., koṭhārẽ n. ʻ large granary ʼ, -- ˚rī f. ʻ small one ʼ; Si. koṭāra ʻ granary, store ʼ.Addenda: kōṣṭhāgāra -- : WPah.kṭg. kəṭhāˊr, kc. kuṭhār m. ʻ granary, storeroom ʼ, J. kuṭhār, kṭhār m.; -- Md. kořāru ʻ storehouse ʼ ← Ind.(CDIAL 3550) Now, the Brāhmī inscription is consistent with the rebus readings of Indus Script hieroglyphs and refers to the junction of three highways named Manavati, in two villages called Dasilimita and Usagama. The storehouses were made at this junction for the goods of people using the highways, which are indicated in line 3 by mentioning the three places to and from which they led. One of the names give is recognized by Fleet as Chanchu. (Fleet, JRAS, 63, 1894 proceedings, 86, plate, IA 25. 262; cf. Sohgaura copper plate/B.M. Barua. The Indian Historical Quarterly, ed. Narendra Nath Law. Reprint. 41) Temple between hill symbols and elephant coin of the Pandyas Sri Lanka 1st century British Museum. karba, ibha 'elephant' rebus: karba, ib 'iron' ḍang 'hill range' rebus: dhangar 'blacksmith'.kole.l 'temple' rebus: kole.l 'smithy, forge'. Compare with PremauryanSohgaura copper plate which shows two koṭṭha detailed in Brahmi inscription. kole.l 'smithy, forge' is kole.l 'temple' (Kota language). Smithy shown on Yaudheya coin is kole.l the temple. kole·l smithy, temple in Kota village; kolimi furnace (DEDR 2133) Thus, the smithy/forge is the temple. See: Sohgaura tāmra-sāsana with Indus Script hypertexts & Brahmī epigraph to protect metalwork wealth & merchandise of traders https://tinyurl.com/ybdljjzq http://bharatkalyan97.blogspot.com/2017/12/kolel-smithy-forge-temple-on-yaudheya.html Sumerian mudhif and Sohgaura copper plate signify Indus Script hypertexts of metalwork https://tinyurl.com/yczjracd Indian historical tradition attests to the use of copper plates of historical periods to conveyance property rights. This tradition is traced to Indus Script hypertext tradition which continued on punch-marked and cast coins from mints (with continued use of hieroglyphs such as svastika, elephant, tree, yupa etc.as sacred symbols on coins), on some inscriptions (like Dhruva II) which use the hypertext of endless-knot motif and Sohgaura copper plate. Sohgaura copper plate is the Rosetta stone for the Indus Script, firmly anchoring the hypertext cipher to create data archives of wealth-producing metalwork. Sohgaura copper plate inscription is in two scripts: 1. Indus Script and 2. Brahmī. Indus Script inscription is a sāsana --, a succinct declaration of the form and purport of two कोष्ठागार to support itinerant metalworkers. Brahmī inscription is a syllabic-based anvaya, an elucidation of the sāsana firmly defining the grains stored, the objective and logistics (of tri-junction of three roads). The intent is clear: to protect the metalwork wealth rpoducers and merchants. "The original name of the village is Swāhāgārā where the Vedic Brahmins conducted Yajnas..." http://wikimapia.org/7432371/Sohgaura Sohgaura or Soghaura is a village on the right bank of River Rapti, about fourteen miles south-east from Gorakhpur. The plate measures 2 ½ X 1 7/8 inches. The copper plate was cast in a mould. The writing is NOT incised, but in bold, high relief. (JRAS 1907, p. 527). “In the first place, this archaeological find affords the oldest known and clear example of the use of a copper-plate as a material for writing, especially for inscribing a record in Brāhmi characters…Secondly, the record has its uniqueness and importance for the standard of Brahmi characters which it presents, the standard which, in the opinion of Dr. Fleet, ‘refers it to at any rate an early date in the Maurya period, BC 320 to about 180’… Sohgaura copper plate is a message to protect traders. It is a śāˊsana ʻ instructing ʼ, n. ʻ command ʼ RV., ʻ punish- ment ʼ Mn., ʻ royal edict ʼ Yājñ. [√śās] Pa. sāsana -- n. ʻ order, message ʼ, Aś. sāsane, Dhp. śaśaṇa -- , NiDoc. śaśana, Pk. sāsaṇa -- n., °ṇā -- f.; H. sāsan m. ʻ punishment ʼ; G. sã̄sṇī f. ʻ secret instigation ʼ; Si. sasun, hasun, asun -- a ʻ message ʼ.(CDIAL 1220) It is a tāmra-sāsana. Indus Script epigraphs are also sāsana -- n. ʻorder, messageʼ to document trade. Indus Script Corpora contain over 200 tāmra-sāsana. Decipherment of over 200 copper plate inscriptions of Indus Script of the Bronze Age (from ca. 4th millennium BCE) are related to wealth-accounting ledgers of metalwork. It is notable that some inscriptions following the Indus Age, starting with Sohgaura copper plate pre-Mauryan inscription, are inscribed on copper tablets. So far, no other civilization has recorded such use of copper plates as recording devices for economic transactions. A copper plate found at Sohgaura is said to belong to pre-Mauryan period (that is, 1st millennium BCE) and mentions famine relief efforts. This anticipates hundreds of copper plate inscriptions of later centuries documenting, typically, land grants or शासन n. an order , command , edict , enactment , decree , direction (शासनं- √कृ [काङ्क्ष् Baudh. ] or शासने- √वृत् or स्था , " to obey orders " ; शासनात् with gen. , " by command of " ; f(शासना). Sch. on S3is3. xiv , 36) RV. &c; n. a royal edict , grant , charter (usually a grant of land or of partic. privileges , and often inscribed on stone or copper) Ya1jn5. Ka1v. Ra1jat. &c; n. a writing , deed , written contract or agreement W.; or, simply, n. a message (» comp.) Sohgaura copper plate is an edict or order concerning two storehouses. The word used is: koṭhagalani = koṭṭhāgārāni, bhalakan(i) = bhārakāni, ‘heavy loads’ (on high roads leading to Śravasti).
Castalia - Revista De Psicología De La Academia, 2024
Alcohol and Alcoholism, 2000
W: Wykładnia prawa i inne zagadnienia teorii prawa. Księga pamiątkowa z okazji jubileuszu 70-tych urodzin Prof. K. Płeszki (red. M. Araszkiewicz. T. Gizbert-Studnicki), Kraków: Księgarnia Akademicka, pp. 331-341.
Górnośląskie Raporty Archeologiczne, 2020
Encuentros Latinoamericanos, 2018
New England Journal of Public Policy, 2021
Environments, 2020
Bioresource technology, 2015
Entrepreneur and Innovation Exchange, 2016
Journal of the Korean Physical Society, 2011