Videos by Ludovica Decimo
Presentazione a cura della Cattedra di Diritto Ecclesiastico e Interculturale dell'Università deg... more Presentazione a cura della Cattedra di Diritto Ecclesiastico e Interculturale dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" 2 views
Papers by Ludovica Decimo
in A.G. CHIZZONITI, A. GIANFREDA, Religioni e Società. Modelli di relazioni tra Stati e confessio... more in A.G. CHIZZONITI, A. GIANFREDA, Religioni e Società. Modelli di relazioni tra Stati e confessioni religiose, Rubbettino, Soveria Mannelli.
in A.G. CHIZZONITI, A. GIANFREDA, Religioni e Società. Modelli di relazioni tra Stati e confessio... more in A.G. CHIZZONITI, A. GIANFREDA, Religioni e Società. Modelli di relazioni tra Stati e confessioni religiose, Rubbettino, Soveria Mannelli.
in Archivio giuridico Filippo Serafini on line, 2024
1. Il patrimonio della Chiesa cattolica tra diritto canonico e diritto civile.-2. La tutela e pro... more 1. Il patrimonio della Chiesa cattolica tra diritto canonico e diritto civile.-2. La tutela e promozione delle finalità dei beni temporali della Chiesa cattolica.-3. Paupertà, carità e scopi pubblici nelle attività delle persone giuridiche canoniche.-4. La 'buona gestione' del patrimonio canonico.-5. Alcune riflessioni conclusive.
Pisa University Press eBooks, 2019
La ricerca si incentra sullo studio statuto giuridico degli edifici di culto, ponendo particolare... more La ricerca si incentra sullo studio statuto giuridico degli edifici di culto, ponendo particolare attenzione anche alle evoluzioni della fenomenologia religiosa della società contemporanea. Gli edifici di culto, per la loro particolare destinazione, assumono una rilevante funzione sociale e religiosa, la cui promozione e tutela è assicurata dall'ordinamento attraverso le limitazioni di pubblici poteri e delle facoltà connesse al diritto di proprietà, nonché la predisposizione di una particolare disciplina giuridica. La destinazione cultuale concorre alla costruzione di un complesso regime giuridico dell'edificio di culto, il quale è frutto della stratificazione delle fonti giuridiche unilaterali e pattizie e delle norme religiose. L'individuazione di soluzioni giuridiche che soddisfino le esigenze cultuali e che promuovano il concreto esercizio della libertà di culto costituisce uno dei principali obiettivi dell'attività del legislatore e del giurista. Il plurali...
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2015
La partecipazione degli enti ecclesiastici cattolici alle società di capitali * SOMMARIO: 1. Valu... more La partecipazione degli enti ecclesiastici cattolici alle società di capitali * SOMMARIO: 1. Valutazioni preliminari e nuove prospettive d'indagine-2. L'attività negoziale degli enti ecclesiastici: le autorizzazioni canoniche-3. La rilevanza dei controlli canonici nell'ordinamento italiano-4. L'omissione delle autorizzazioni canoniche nella fase costitutiva della s.p.a. e della s.r.l.-5. I controlli canonici e la circolazione delle azioni della s.p.a.-6. La cessione di quote di s.r.l. in assenza delle autorizzazioni canoniche-7. L'invalidità delle delibere peggiorative della situazione patrimoniale dell'ente ecclesiastico (l'aumento reale di capitale, la fusione, la trasformazione regressiva)-8. La partecipazione dell'ente ecclesiastico socio all'assemblea societaria: brevi cenni sulla rappresentanza delle persone giuridiche canoniche-9. Il falsus procurator dell'ente ecclesiastico socio in assemblea ordinaria-10. Ipotesi concrete di partecipazione degli enti ecclesiastici cattolici alle società di capitali, in particolare, alle s.r.l.-11. L'assenza delle autorizzazioni canoniche nell'atto costitutivo della società "Tabor S.r.l."-12. L'errata individuazione delle autorizzazioni canoniche necessarie nell'atto costitutivo della società "G.M.G. E.R. Rinnovabili S.r.l. Unipersonale".
Stato, Chiese e Pluralismo Confessionale, 2015
Contributo sottoposto a valutazione SOMMARIO: 1. La difesa dei valori culturali e religiosi attra... more Contributo sottoposto a valutazione SOMMARIO: 1. La difesa dei valori culturali e religiosi attraverso il diritto all’obiezione di coscienza - 2. I casi di obiezione di coscienza sulle unioni omosessuali: uno sguardo d’insieme oltre i confini nazionali - 3. Il matrimonio omosessuale e il pubblico ufficiale nell’ordinamento giuridico italiano - 4. Lo scudo dell’obiezione di coscienza: un’opzione possibile per il pubblico ufficiale?
in AA.VV., Pluralismo confessionale e dinamiche interculturali. Le best practices per una società... more in AA.VV., Pluralismo confessionale e dinamiche interculturali. Le best practices per una società inclusiva, a cura di A. Fuccillo, P. Palumbo, Editoriale Scientifica, Napoli, 2023, ISBN 979-12-5976-590-1.
in Diritto e Religioni, 2, 2022, pp. 607-626.
- Abstract
La Corte di Giustizia Tributaria di I ... more in Diritto e Religioni, 2, 2022, pp. 607-626.
- Abstract
La Corte di Giustizia Tributaria di I Grado di Napoli accoglie, nelle sentenze in commento, una definizione ampia di «edificio di culto», intendendolo come uno «spazio, nel quale i fedeli di una determinata confessione esercitano le loro funzioni di culto, secondo le relative norme religiose». Si tratta, infatti, di luoghi strumentali per le religioni e non di strutture architettoniche «prive di anima». Gli edifici sacri sono il punto di riferimento per la vita spirituale dei fedeli e anche il centro nevralgico per la comunità religiosa.
La qualificazione giuridica di un immobile come «di culto» non può dunque derivare dalla categoria catastale o dalla destinazione d’uso urbanistica, ma dalle funzioni religiose che in esso sono svolte.
Sulla base di tali presupposti la giurisprudenza tributaria di merito ha chiarito il principio che la concreta destinazione al culto, rispetto alla mera classificazione catastale, è in grado di determinare l’applicazione dell’esenzione dal pagamento dei tributi IMU e TASI.
Ciò è necessario al fine di garantire l’attuazione dei valori espressi dalle norme costituzionali e dunque di promuovere in concreto la libertà religiosa all’interno della moderna società pluralista.
in Gli enti religiosi tra diritto speciale, diritto comune e mercati,
a cura di Antonio Fuccillo ... more in Gli enti religiosi tra diritto speciale, diritto comune e mercati,
a cura di Antonio Fuccillo e Ludovica Decimo, Editoriale Scientifica, 2022, pp. 157-186.
in Ius in Itinere, Rivista Telematica (https://www.iusinitinere.it/).
Calumet - https://calumet-review.com/, 2022
Music is a powerful 'symbolon' that unites people. It is also a vehicle for the transmission of r... more Music is a powerful 'symbolon' that unites people. It is also a vehicle for the transmission of religious cultures and traditions. Among the arts music, more than other creative forms, allows people to express their religiosity. It is the ultimate instrument for connecting with God, for manifesting one's religious belonging, and for spreading religious precepts. It can also be an integral part of the rituality of religious practice. Religions, in fact, have always used music as part of their acts of worship. Music is also an extraordinary method for overcoming cultural diversity. It is a very effective 'weapon' against the irrational rejection of difference and helps to break down the barriers of cultural understanding that have always been an obstacle to building a peaceful coexistence of faiths. Among the forms of expression of religious freedom, music holds a pre-eminent position. Its emotional content transcends language and reaches directly into the hearts and minds of the faithful. At the same time, however, it is an activity of the intellect and as such it sometimes clashes with the rigidity of regulatory systems, such as those set up to protect copyright and product marketing. For this reason, we can sometimes find a contrast between the legitimate expectations of economic operators and the use of musical pieces for religious activities by faith communities. Nevertheless, the constitutional norms that protect religion provide the jurist with all the tools to resolve this conflict and identify the operational protocols necessary for the correct exercise of "religious freedom in music".
Il Diritto Processuale Civile Italiano e Comparato, 2022
Negoziare è meglio che confliggere. Le convenzioni tra lo Stato e le religioni nell'era pandemica
Diritto, Religioni, Culture: la Costituzione riconosce l’importanza del fenomeno religioso e dei ... more Diritto, Religioni, Culture: la Costituzione riconosce l’importanza del fenomeno religioso e dei suoi interpreti istituzionali in un generale quadro di libertà e pluralismo. Le fedi religiose hanno un ruolo nello sviluppo dei sistemi giuridici contribuendo alla formazione di una scala di valori e di uno statuto ontologico dell’essere umano. Per tale motivo, il dettato costituzionale assume maggiore valore in una società multireligiosa. Il Volume, oltre agli aspetti istituzionali, affronta e risolve molteplici questioni tra cui il rapporto tra enti ecclesiastici, societa` commerciali e “Terzo Settore”, gli edifici di culto, la finanza islamica, la c.d. “eco-fede”, il rapporto tra moda e religione, l’hate speech, le app religiose, la liberta` religiosa alimentare, le d.a.t. e la tutela penale del sentimento religioso. Ampio spazio è dedicato al rapporto tra famiglia e fattore religioso, con riferimento alla trascrizione dei matrimoni, alla efficacia civile delle sentenze ecclesiastiche di nullita` matrimoniale, ai matrimoni degli stranieri, all’esercizio della liberta` religiosa nella famiglia. Anche in questo caso, sono state affrontate varie questioni, tra cui i protocolli religiosi nella separazione e nel divorzio attraverso negoziazione assistita, il rapporto tra poligamia e successione, il divorzio islamico, la kafalah, il matrimonio same sex, l’adozione interculturale, nonche´ il rapporto tra successioni a causa di morte e convinzioni religiose. L’ampio spazio riservato a soluzioni pratiche, documenti e giurisprudenza rende il Volume uno strumento prezioso non solo per gli studenti ma anche per tutti gli operatori del diritto.
LIBERTÀ RELIGIOSA E COVID-19: TRA DIRITTO ALLA SALUTE E SALUS ANIMARUM I FOCUS DEL DOSSIER OLIR “EMERGENZA CORONAVIRUS”, 2021
in Through the Barricades. The Charter of the New Alliance of Virtue, A. Fuccillo (ed.), Naples: ... more in Through the Barricades. The Charter of the New Alliance of Virtue, A. Fuccillo (ed.), Naples: Editoriale Scientifica, 2020.
Il Governo e le autonomie locali, per fronteggiare l’epidemia da Covid-19, hanno adottato provved... more Il Governo e le autonomie locali, per fronteggiare l’epidemia da Covid-19, hanno adottato provvedimenti restrittivi della libertà religiosa. Le ordinanze contingibili ed urgenti e i D.L. hanno infatti disposto la sospensione dei riti e manifestazioni di culto e la limitazione all’accesso dei luoghi sacri, giustificati da una ragione di urgenza-emergenza per la tutela della salute pubblica.
Tali provvedimenti che interdicono la fede sono del tutto legittimi? La libertà religiosa non è un diritto limitabile, ma è comprimibile in alcune sue manifestazioni nel rispetto delle regole dell’ordinamento costituzionale. Ciò è possibile con precisi vincoli temporali e sulla base di provvedimenti proporzionati e basati su reali esigenze di necessità ed urgenza a tutela di altrettanti valori costituzionalmente protetti come appunto la salute.
Le misure adottate sono però avvertite come necessarie anche dalle confessioni che hanno collaborato con lo Stato. Le religioni non hanno infatti contrastato i provvedimenti limitativi dei propri spazi di libertà e all’esercizio del culto dei loro fedeli, ma hanno disposto autonomamente la chiusura di spazi ed edifici, invitando i propri fedeli ad atti di culto individuali. Ne discende una preziosa cooperazione tra Stato e religioni per contrastare l’emergenza sanitaria e tutelare la salute pubblica.
La straordinaria emergenza sanitaria che sta vivendo il nostro paese deve però indurre il giurista a porsi alcune domande fondamentali. Potrà accadere di nuovo? Ci potranno essere altri eventi per i quali sarà necessario comprimere la libertà religiosa individuale e collettiva? È possibile ipotizzare che ciò avvenga con modalità concordate preventivamente con le stesse confessioni religiose, in ossequio al principio di bilateralità pattizia? A tali domande è necessario fornire prontamente delle risposte per salvaguardare il diritto di libertà religiosa e l’autonomia delle confessioni religiose da possibili prevaricazioni normative.
Conference presentation in ABU DHABI Forum on promoting peace and tolerance (Dec. 2019)
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- Abstract
La Corte di Giustizia Tributaria di I Grado di Napoli accoglie, nelle sentenze in commento, una definizione ampia di «edificio di culto», intendendolo come uno «spazio, nel quale i fedeli di una determinata confessione esercitano le loro funzioni di culto, secondo le relative norme religiose». Si tratta, infatti, di luoghi strumentali per le religioni e non di strutture architettoniche «prive di anima». Gli edifici sacri sono il punto di riferimento per la vita spirituale dei fedeli e anche il centro nevralgico per la comunità religiosa.
La qualificazione giuridica di un immobile come «di culto» non può dunque derivare dalla categoria catastale o dalla destinazione d’uso urbanistica, ma dalle funzioni religiose che in esso sono svolte.
Sulla base di tali presupposti la giurisprudenza tributaria di merito ha chiarito il principio che la concreta destinazione al culto, rispetto alla mera classificazione catastale, è in grado di determinare l’applicazione dell’esenzione dal pagamento dei tributi IMU e TASI.
Ciò è necessario al fine di garantire l’attuazione dei valori espressi dalle norme costituzionali e dunque di promuovere in concreto la libertà religiosa all’interno della moderna società pluralista.
a cura di Antonio Fuccillo e Ludovica Decimo, Editoriale Scientifica, 2022, pp. 157-186.
Tali provvedimenti che interdicono la fede sono del tutto legittimi? La libertà religiosa non è un diritto limitabile, ma è comprimibile in alcune sue manifestazioni nel rispetto delle regole dell’ordinamento costituzionale. Ciò è possibile con precisi vincoli temporali e sulla base di provvedimenti proporzionati e basati su reali esigenze di necessità ed urgenza a tutela di altrettanti valori costituzionalmente protetti come appunto la salute.
Le misure adottate sono però avvertite come necessarie anche dalle confessioni che hanno collaborato con lo Stato. Le religioni non hanno infatti contrastato i provvedimenti limitativi dei propri spazi di libertà e all’esercizio del culto dei loro fedeli, ma hanno disposto autonomamente la chiusura di spazi ed edifici, invitando i propri fedeli ad atti di culto individuali. Ne discende una preziosa cooperazione tra Stato e religioni per contrastare l’emergenza sanitaria e tutelare la salute pubblica.
La straordinaria emergenza sanitaria che sta vivendo il nostro paese deve però indurre il giurista a porsi alcune domande fondamentali. Potrà accadere di nuovo? Ci potranno essere altri eventi per i quali sarà necessario comprimere la libertà religiosa individuale e collettiva? È possibile ipotizzare che ciò avvenga con modalità concordate preventivamente con le stesse confessioni religiose, in ossequio al principio di bilateralità pattizia? A tali domande è necessario fornire prontamente delle risposte per salvaguardare il diritto di libertà religiosa e l’autonomia delle confessioni religiose da possibili prevaricazioni normative.
- Abstract
La Corte di Giustizia Tributaria di I Grado di Napoli accoglie, nelle sentenze in commento, una definizione ampia di «edificio di culto», intendendolo come uno «spazio, nel quale i fedeli di una determinata confessione esercitano le loro funzioni di culto, secondo le relative norme religiose». Si tratta, infatti, di luoghi strumentali per le religioni e non di strutture architettoniche «prive di anima». Gli edifici sacri sono il punto di riferimento per la vita spirituale dei fedeli e anche il centro nevralgico per la comunità religiosa.
La qualificazione giuridica di un immobile come «di culto» non può dunque derivare dalla categoria catastale o dalla destinazione d’uso urbanistica, ma dalle funzioni religiose che in esso sono svolte.
Sulla base di tali presupposti la giurisprudenza tributaria di merito ha chiarito il principio che la concreta destinazione al culto, rispetto alla mera classificazione catastale, è in grado di determinare l’applicazione dell’esenzione dal pagamento dei tributi IMU e TASI.
Ciò è necessario al fine di garantire l’attuazione dei valori espressi dalle norme costituzionali e dunque di promuovere in concreto la libertà religiosa all’interno della moderna società pluralista.
a cura di Antonio Fuccillo e Ludovica Decimo, Editoriale Scientifica, 2022, pp. 157-186.
Tali provvedimenti che interdicono la fede sono del tutto legittimi? La libertà religiosa non è un diritto limitabile, ma è comprimibile in alcune sue manifestazioni nel rispetto delle regole dell’ordinamento costituzionale. Ciò è possibile con precisi vincoli temporali e sulla base di provvedimenti proporzionati e basati su reali esigenze di necessità ed urgenza a tutela di altrettanti valori costituzionalmente protetti come appunto la salute.
Le misure adottate sono però avvertite come necessarie anche dalle confessioni che hanno collaborato con lo Stato. Le religioni non hanno infatti contrastato i provvedimenti limitativi dei propri spazi di libertà e all’esercizio del culto dei loro fedeli, ma hanno disposto autonomamente la chiusura di spazi ed edifici, invitando i propri fedeli ad atti di culto individuali. Ne discende una preziosa cooperazione tra Stato e religioni per contrastare l’emergenza sanitaria e tutelare la salute pubblica.
La straordinaria emergenza sanitaria che sta vivendo il nostro paese deve però indurre il giurista a porsi alcune domande fondamentali. Potrà accadere di nuovo? Ci potranno essere altri eventi per i quali sarà necessario comprimere la libertà religiosa individuale e collettiva? È possibile ipotizzare che ciò avvenga con modalità concordate preventivamente con le stesse confessioni religiose, in ossequio al principio di bilateralità pattizia? A tali domande è necessario fornire prontamente delle risposte per salvaguardare il diritto di libertà religiosa e l’autonomia delle confessioni religiose da possibili prevaricazioni normative.
assodato l’indefettibile rispetto delle normative di contenimento dell’epidemia a tutela della salute;
hanno rilevato che tra i fedeli delle varie religioni si avverte la sofferenza derivante dalla privazione delle liturgie e dei riti collettivi propri di ciascuna fede, legati anch’essi al benessere dell’individuo.
NE DERIVA UN INTRECCIO NORMATIVO COMPLESSO, OVE GLI ENTI RELIGIOSI SI CONFRONTANO CON ISTITUTI GIURIDICI DISTINTI E A VOLTE DISTANTI DAL TRADIZIONALE “DIRITTO ECCLESIASTICO CIVILE”. TALI STRUMENTI, TUTTAVIA, RAPPRESENTANO L’ESEMPIO DELLE PROIEZIONI CIVILI DELLE RELIGIONI CHE TESTIMONIANO L’ASSOLUTA RILEVANZA DEL FATTORE RELIGIOSO NELLE DINAMICHE GIURIDICHE E CHE NECESSITA SEMPRE DI PIÙ DI PROFESSIONISTI PREPARATI AD AFFRONTARLE IN MODO ADEGUATO. SOLO IN TALE GUISA L’IMPRESA SOCIALE, LA SOCIETÀ BENEFIT, I PATRIMONI DESTINATI ASSOLVERANNO ALLO SCOPO PER LA QUALE SONO STATI CREATI, PUR SEMPRE NEL RISPETTO DELLE LORO REGOLE DI FUNZIONAMENTO.
express their religious belonging, realizing their own
faith choices.
Religion influences culture. “Feeding yourself” is one of
the most important anthropological gesture.
Therefore, the population nutritional modalities have a
main part in the culture. The alimentary behaviours depend both on cultural
usual factors and religious belonging.
Obeying a religious rule means responding to a law
rule. It could happen also when there is not a specific
rule about religious alimentary law but just an advice
about what you can eat or not. There are “rules” able
to influence the religious followers freedom. Even if
belonging to a religion means freedom.
Si tratta di «spazi» che rispondono alle esigenze di una confessione religiosa per la loro funzione ancillare alle attività cultuali. I luoghi sacri sono i siti privilegiati in cui si esercita il diritto di libertà religiosa e l’autonomia organizzativa delle confessioni. Ne discende un protocollo normativo complesso che a vario livello (costituzionale, primario e secondario) interviene per la tutela, la valorizzazione e la promozione dei luoghi della fede.
Templa moderna perché non più solo edifici di culto destinati ai riti e alla preghiera, ma anche importanti siti di socializzazione e di servizi a vantaggio delle comunità che se ne servono.