Papers by Rocco Marcello Postiglione
This articles offers some epistemological thoughts based on Lévi-Strauss’s writings. It is common... more This articles offers some epistemological thoughts based on Lévi-Strauss’s writings. It is common to see the structural linguistics of De Saussure, Hjemslev, and the Pragueses, as the matrix of Structuralism. The French ethnologist did nothing but generalize that method. This article tries to trace back the wisdom – which the ideal profile of a structuralist scholar requires – to the scientific work that follows the structural method.
Some remarks on a debate about instrumentalism and Bildung held by German and Norwegian researche... more Some remarks on a debate about instrumentalism and Bildung held by German and Norwegian researchers. The problems of Technique, mass consumption society and democracy are the background to discuss the issue of accountability in mass education systems.
The book with all the contributions is: Stefanie Hillen, Carmela Aprea (Editor), Instrumentalism in Education – Where is Bildung left?, Münster, Waxmann, 2015
Discussion about the problems dealt with by Yvonne Sherratt's book "Hitler's philosophers".
The ... more Discussion about the problems dealt with by Yvonne Sherratt's book "Hitler's philosophers".
The problems Hitler solved with his abominable politics are fundamentally the same we are facing nowadays.
In this paper, I inquire into the possibility or legitimacy of the educational role of the State ... more In this paper, I inquire into the possibility or legitimacy of the educational role of the State by comparing Carl Schmitt’s political theory, with the theory of his reviewer, Leo Strauss. The two philosophers reveal the Hobbesian root of the concept of the Political (friend-enemy). Thus, evil can be understood as the excess of power or metaphysical corruption. Although Schmitt and Strauss differ on the interpretation of liberalism, they both seek to overcome it. If evil and sin are proper of men, the kantian rational morality is insufficient; Schmitt’s “political theology” states a plus, since he enroots the concept of the Political in the concepts of the Moral and Religious.
Educational legitimation has a close link with the concept of legitimacy. The question is the Sta... more Educational legitimation has a close link with the concept of legitimacy. The question is the State legitimation in educating (under the category of “moral education”). Some other concepts (sovereignty,politics, enmity, war, violence) are seen through an analysisof Carl Schmitt thought. The essay suggests a first formalisation of such conceptual field in educational terms by discussing some aspect of Schmitt’s political theology (esp. the ideas aboutman and sin) and confronting it with the “absolutely educational” vision of Gandhi’s Ahimsa.
Discussione della situazione del sistema formativo italiano rispetto all'idea e alle pratiche di ... more Discussione della situazione del sistema formativo italiano rispetto all'idea e alle pratiche di valutazione diagnostica. Discusse alcune valenze di questo concetto, si esaminano le decisioni pubbliche relative a modelli e strumenti valutativi e in particolare rispetto alla duplice articolazione, interna ed esterna, che la valutazione diagnostica dovrebbe avere: la prima colloca i discenti su una scala costruita in base al parametro rappresentato dagli obiettivi. La seconda codifica l’insieme delle caratteristiche dell’individuo che incidono sull’apprendimento. Nella situazione di palude del sistema formativo italiano, soprattutto delle articolazioni centrali, si suggerisce di organizzarsi dal basso.
Benché possa apparire superato dagli eventi, il Libro verde sul Welfare del ministro Sacconi rapp... more Benché possa apparire superato dagli eventi, il Libro verde sul Welfare del ministro Sacconi rappresenta, senza ombra di dubbio, uno degli eventi più rilevanti del dibattito di merito, almeno dopo le elaborazioni della Commissione Onofri del 1997. Considerando lo spessore dei contributi, si può sostenere che, questa dellʼattuale ministro, sia la prima risposta organica, proposta dal Centro-destra, a quella elaborazione -peraltro francamente disattesa, almeno negli effetti, dai Governi di Centro-sinistra. Nel frattempo, ideologismi, vuotezza, verbosità, eccessi. Da una parte e da quellʼaltra. E i governi ridotti a varare o attuare politiche del frammento, prive di connessione organica e di apertura mentale, ma prive anche nellʼattuazione di concreto rigore organizzativo e amministrativo. Sacconi, nello stagno di "mucillagine" in cui si è decomposto questo decennio di frammenti, getta finalmente un sasso, pesante e ben lanciato. Rendere pieno onore al merito è, riteniamo, preliminare a ogni altra considerazione su questo testo. Coraggio e chiarezza, che non potranno non rinvenirsi nel testo di Sacconi, sono stati merce rara nel nostro dibattito tecnico e politico. E il testo si fa apprezzare anche per uno stile finalmente emancipato dalla sindrome dellʼazzeccagarbugli, cronica in tanti "esperti" e riformatori o ricercatori della circolare e della carta bollata.
Se per abitudine diffusa s'augura scaramanticamente la riuscita di un'impresa per antifrasi ("in ... more Se per abitudine diffusa s'augura scaramanticamente la riuscita di un'impresa per antifrasi ("in bocca al lupo!"), non meraviglierà che l'eloquio degli italici, popolo più scaramantico che razionale, estenda l'esprimersi per contrari agli ambiti più svariati. Tra essi la formazione professionale e, più in generale, il sistema formativo. Per questo, in Italia, si dice società della conoscenza, economia della conoscenza o apprendimento lungo tutto l'arco della vita, ma si intende l'esatto contrario (almeno a paragone degli altri paesi OCSE).
La figura di Lorenzo Milani è da cinquant'anni al centro del dibattito religioso, politico e peda... more La figura di Lorenzo Milani è da cinquant'anni al centro del dibattito religioso, politico e pedagogico italiano. Dopo decenni di dure e pesanti controversie sulla sua figura e sulla sua eredità, da ormai tre lustri del priore di Barbiana non si ragiona più in termini polemici. Egli è entrato a far parte del patrimonio condiviso del cattolicesimo (mentre era stato testimone di rottura, emarginato dalla curia e autore di un libro che il Sant'Uffizio ritirò dal commercio) ed è autore citato e ammirato da tanti uomini e donne d'impegno politico e sociale, sia di sinistra (come già era avvenuto dapprincipio, non senza voci dissonanti) sia di centro sia di destra. A quarant'anni dalla morte, don Milani sembra assurto al rango di classico dell'Italia contemporanea. Ciò è tanto più vero in termini letterari: il valore della sua scrittura fu da subito riconosciuto e probabilmente, col sopirsi delle polemiche, a esso si deve il sopraggiunto consenso sulla sua figura. Ma anche la sua eredità politicamente più cospicua e controversa, quella riguardante la scuola e l'educazione, è ormai regolarmente riconosciuta e rivendicata da ministri e sottosegretari degli ultimi cinque governi -di diversissimo colore politico -e da esponenti di aree politico-culturali lontane e contrapposte -come quelle del cattolicesimo moderato di matrice ciellina e del neo-comunismo movimentista, il cui leader indiscusso ha richiamato l'opera educativa di Milani dall'alto della carica istituzionale che si è ritrovato a coprire dal maggio scorso.
È comune, per chiunque scriva della vita e delle esperienze di un uomo o di una donna, incontrare... more È comune, per chiunque scriva della vita e delle esperienze di un uomo o di una donna, incontrare gravi difficoltà nel tentativo di definire e descrivere sinteticamente la sua personalità e i valori che ne ispirarono, o ne ispirano, azioni e riflessioni. A questa difficoltà dello studioso o del biografo corrisponde l'altra, più delicata e importante, che è rappresentata dagli ostacoli che incontra la coscienza, ogni coscienza, nel tentativo di unificare atteggiamenti e decisioni attorno ad un nucleo vitale di valori, attorno ad uno o più fili che organizzino e disciplinino le inclinazioni ed i comportamenti. Rarissimi i casi in cui i tentativi che ognuno di noi compie in questa direzione sortiscano esiti positivi -tanto che si è perfino sviluppata una filosofia della frammentazione, del nihilismo, della negazione di ogni unità, statica o dinamica, potenziale o attuale, della coscienza. A volte, però, il miracolo riesce. È il caso di don Lorenzo Milani.
Termine fisso di ogni tentativo di ricostruzione e di reinterpretazione della figura e dell'opera... more Termine fisso di ogni tentativo di ricostruzione e di reinterpretazione della figura e dell'opera di Lorenzo Milani, uomo e prete, è che egli ha esercitato, con una consapevolezza esistenziale e pedagogica assai rara nell'Italia del Dopoguerra, una funzione di intellettuale e dirigente -facendo nostre la terminologia e la categorizzazione di Antonio Gramsci. Ogni ricerca e indagine su don Milani può quindi essere intesa come un contributo in direzione di una teoria della funzione intellettuale, e rivestire perciò un notevole interesse filosofico e pedagogico.
Books by Rocco Marcello Postiglione
Europa 2012. Stanchi e invecchiati, gli europei fronteggiano la peggiore crisi dopo il ‘29 e le g... more Europa 2012. Stanchi e invecchiati, gli europei fronteggiano la peggiore crisi dopo il ‘29 e le guerre mondiali. Miasmi sociali liberati dalla fine del fordismo resuscitano i peggiori fantasmi dei sensi di colpa europei: esclusivismo, discriminazione, xenofobia, razzismo violento. Nel frattempo, un terzo degli europei si avvia a essere sostituito da immigrati, nel giro di 40 anni. La tecnica didattica ha già chiari i modi per affrontare i problemi posti alle nostre scuole dalla presenza di immigrati. Ma come si spiega la difficoltà a tradurre quelle tecniche in politiche e dispositivi giuridici adeguati? Perché nessun sistema pare praticare quei principi adeguatamente? E poi, come prendere quelle decisioni che implicano scelte etiche? Perché non si investe, attraverso gli immigrati, sul nostro futuro? La riflessione spinge a inseguire, dovunque siano, le tracce di un’educazione che sappia coniugare il futuro, come tempo verbale e come immaginazione politica. Sfuggendo alle sabbie mobili politicamente corrette dell’intercultura, ma guadagnando una dimensione antica e sempre nuova: l’educazione morale coniugata con il futuro.
L’idea di una scienza pedagogica ha attraversato tutto il dibattito novecentesco, generando propo... more L’idea di una scienza pedagogica ha attraversato tutto il dibattito novecentesco, generando proposte e illusioni. Il disincanto si accompagna a un vasto fronte – in Italia invero anch’esso residuale – di approcci imperniati sul trattamento quantitativo dei dati. Il presente contributo esplora una dimensione ancor più residuale della ricerca nelle scienze umane, immaginando l’epistemologia di una scienza pedagogica basata sul metodo strutturale. Impiegando la teorizzazione dei maestri dello strutturalismo e l’approccio filosofico del secondo Wittgenstein, si evidenziano le possibilità teoriche ed euristiche di una scienza dell’educazione descrittiva ed esplicativa basata sul trattamento di vasti corpora empirici. Il rapporto con i poteri, di cui si intesse concretamente ogni situazione educativa e che si incarna in istituzioni, radica la discorsività delle scienze umane, determinando colli di bottiglia ed errori. Individuando la struttura elementare del significato e della situazione educativa, l’approccio strutturale può isolare uno spazio in cui determinare una sua propria teorizzazione, solidale con quella della semiologia generale, e dialogare alla pari con le scienze che scandagliano le basi biologiche e fisiologiche dell’umano.
Nel presente saggio si tenta un inquadramento teorico generale della formazione professionale, al... more Nel presente saggio si tenta un inquadramento teorico generale della formazione professionale, alla luce di quindici anni di militanza e per dissodare un terreno reso arido da mancanza di decisioni (in Italia) o dalla debolezza delle politiche educative (Europa). La riflessione categoriale sull’educativo, intesa a chiarire l’atteggiarsi della formazione professionale come categoria paidetica, ispira il tentativo di precisare alcuni usi terminologici di merito – possibile phàrmacon contro la vigente babele nomenclatoria. La formazione professionale, letta in chiave sistemica, riveste un ruolo centrale nei conflitti che segnano la contemporaneità e, assieme al mercato del lavoro, è interfaccia tra sistema produttivo e sistema formativo. Da qui la rielaborazione del principio dell’eguaglianza delle opportunità come eguaglianza di risultato, e il ripensamento dei segmenti tecnico-professionali dell’offerta formativa e le specifiche ricadute didattiche. Lo scavo non conduce naturalmente a risultati definitivi. Apre però a dubbi e inserisce nel dibattito pedagogico un tema troppo a lungo trascurato.
La figura e l’opera di don Lorenzo Milani colta attraverso il filtro della filosofia del linguagg... more La figura e l’opera di don Lorenzo Milani colta attraverso il filtro della filosofia del linguaggio, dell’analisi stilistica e della teoria dell’egemonia e dei gruppi dirigenti.
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The book with all the contributions is: Stefanie Hillen, Carmela Aprea (Editor), Instrumentalism in Education – Where is Bildung left?, Münster, Waxmann, 2015
The problems Hitler solved with his abominable politics are fundamentally the same we are facing nowadays.