Conference Presentations by Flavia Marinos
La produzione culturale e progettuale delle donne in Italia fatica a essere riconosciuta, special... more La produzione culturale e progettuale delle donne in Italia fatica a essere riconosciuta, specialmente nelle discipline tecniche e scientifiche. La ricerca Tecniche Sapienti vuole coprire un vuoto di conoscenza rispetto alle figure di donne che hanno operato nel campo delle discipline scientifiche e che hanno partecipato alla vita dell'Ateneo. Conoscere, nominare, ricordare le prime che hanno studiato e praticato tali discipline, far emergere le loro collaborazioni, ristabilire le corrette attribuzioni nei lavori, costituiscono altrettanti passi fondamentali per ricomporre l'identità di genere, rinnovare la consapevolezza di uno specifico professionale, contribuire ad una nuova visione nella storia delle discipline.
I seminari concludono una prima fase della ricerca e puntano a mettere in luce alcune figure femminili che si sono laureate o che hanno insegnato nell’università Sapienza di Roma, scoprendo delle “pioniere”, approfondendo le figure di alcune “madri”, diffondendo i profili di alcune “intraprendenti” per arrivare a quelle che si sono “affermate”.
L’arco temporale preso come riferimento spazia dal 1910, anno di iscrizione della prima studentessa in Ingegneria, fino al 1968 che prelude alla riforma di liberalizzazione dell’accesso agli studi universitari.
Date 2021
26 febbraio: Proporre nuovi sguardi
26 marzo: Scrivere e progettare l’abitare
30 aprile: Attrezzare la città
28 maggio: Progettare il territorio e l’ambiente
25 giugno: Insegnare, progettare, comunicare, allestire
Papers by Flavia Marinos
Il Tevere e Roma. Alla riscoperta del rapporto storico tra le vie d’acqua e le città UNESCO, 2022
Il Centro Storico di Roma è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1980; successi... more Il Centro Storico di Roma è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1980; successivamente, nel 19901, un accordo tra Santa Sede e Stato italiano amplia l’area includendo, all’interno delle Mura Aureliane, anche i beni extraterritoriali di proprietà pontificia, vale a dire la Città del Vaticano e la basilica di S. Paolo fuori le Mura. Un’area transnazionale, quindi, altamente diversificata e stratificata, che comprende numerose aree archeologiche indissolubilmente connesse con il tessuto urbano attuale dove le vestigia antiche e il verde sono indissolubilmente legati. Roma, d’altra parte, è riconosciuta quale città più verde d’Europa, con un’estensione e varietà del verde che rappresenta il 67% del territorio comunale; il verde pubblico all’interno del tessuto urbano è composto da parchi urbani, ville storiche, giardini pubblici e aree verdi di arredo per un totale di 3.932 ettari. In quest’ottica, negli ultimi anni, sono stati realizzati alcuni significativi interventi che hanno avuto come obiettivo primario non solo la conservazione e la valorizzazione dei siti e del patrimonio materiale e immateriale ma anche aggiornamenti per una nuova valorizzazione dell’area monumentale, per una nuova tutela del patrimonio storico.
The paper investigates a theme that, in the first half of the twentieth century, was the subject ... more The paper investigates a theme that, in the first half of the twentieth century, was the subject of an important debate: the relationship between the urban green system and the monuments. An interest, probably, derived from the nineteenth-century English tradition; in fact, major figures of the Italian cultural scene, involved in the study of vegetation and gardens (Giacomo Boni, Maria Pasolini Ponti), established close relations with Anglo-Saxon exponents (W. Morris, Ph. Webb, W. D. Caröe). Rome, since the Italian unification, faced the question regarding the relationship between ruins and plants. This approach plays an important role related the urbanization of the city such as the cases regarding the arrangement of Roman Forum and Palatine hill, and the related debate on the Flora of the ruins. The research analyzes personalities including Giacomo Boni, and his collaboration with John Ruskin
La città palinsesto. Tracce, sguardi e narrazioni sulla complessità dei contesti urbani storici, 2020
Il contributo intende focalizzare l’attenzione sulle pendici nord est del Palatino; nello specifi... more Il contributo intende focalizzare l’attenzione sulle pendici nord est del Palatino; nello specifico si approfondiscono le fasi di formazione di una delle Domus tardo antiche del colle romano, partendo dall’analisi del contesto ambientale e storico in cui il complesso si è sviluppato nel corso dei secoli. Vengono indagati, infatti, i processi formativi dell’edificio in relazione allo sviluppo del tessuto urbano della complessa e stratificata Area Archeologica Centrale di Roma. Altresì, la ricerca presenta una proposta progettuale ponendo particolare attenzione alle relazioni esistenti tra la conservazione del patrimonio e le istanze contemporanee di inserimento nel contesto della città attuale, approfondendo il tema della fruibilità nei siti archeologici complessi. Un approccio progettuale, quindi, inteso non solo come accessibilità all’edificio ma anche come suo inserimento nel sistema dei tracciati storici, in una prospettiva di riconnessione interna ed esterna, di riscoperta, tutela e valorizzazione delle permanenze per comunicarne i valori storico-culturali e quelli sensoriali più strettamente legati alla loro fisicità.
L’accessibilità nel patrimonio architettonico/Accesibility in architectural heritage. Approcci ed esperienze tra tecnologia e restauro/Approaches and experiences between technology and restoration, 2021
“It is only since the end of the 1980s that the discipline of restoration has begun to tackle the... more “It is only since the end of the 1980s that the discipline of restoration has begun to tackle the theme of accessibility”, in buildings and historical/archaeological contexts (Intro¬duzione, in Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma 2008, p. 1). In enhancing our heritage certain requirements are necessary with a view to wider usability: a broad vision of the problems to be addressed and training geared towards complexity and not only to specialized aspects. Therefore, compatible, and “innovative” strategies must be found to improve the accessibility of historical buildings and sites. In fact, in restoration, an uncritical application of laws, rules and standards is not enough; it is necessary to know how to harmonize conservation requirements with the aim of making assets available to everyone. This paper addresses the various problems related to accessibility regarding urban, archaeological and monumental areas, through the analy¬sis of significant interventions conducted in recent years and through certain didactic experiences developed in the Restoration Laboratory in the Faculties of Architecture and Engineering, Sapienza University of Rome.
L’accessibilità nel patrimonio architettonico
“È solo dalla fine degli anni Ottanta che la disciplina del restauro ha iniziato ad affrontare il tema dell'accessibilità”, negli edifici e nei contesti storico/archeologici (Introduzione, in Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma 2008, p. 1). Nella valorizzazione del nostro patrimonio sono necessarie alcune esigenze in un’ottica di più ampia fruibilità: una visione completa delle problematiche da affrontare e una formazione orientata alla complessità e non solo ad aspetti specialistici. Pertanto, è necessario trovare strategie compatibili e ‘innovative’ per migliorare l’accessibilità di edifici e siti storici. Nel restauro, infatti, non è sufficiente un’applicazione acritica di leggi, regole e standard; è necessario saper armonizzare i requisiti di conservazione con l’obiettivo di rendere i beni a disposizione di tutti. Questa ricerca affronta le diverse problematiche legate all’accessibilità delle aree urbane, archeologiche e monumentali, attraverso l'analisi di significativi interventi condotti negli ultimi anni e attraverso alcune esperienze didattiche sviluppate nel Laboratorio di Restauro delle Facoltà di Architettura e Ingegneria, Sapienza Università di Roma.
Memories on John Ruskin. Unto this Last, 2019
The paper investigates a theme that, in the first half of the twentieth century, was the subject ... more The paper investigates a theme that, in the first half of the twentieth century, was the subject of an important debate: the relationship between the urban green system and the monuments. An interest, probably, derived from the nineteenth-century English tradition; in fact, major figures of the Italian cultural scene, involved in the study of vegetation and gardens (Giacomo Boni, Maria Pasolini Ponti), established close relations with Anglo-Saxon exponents (W. Morris, Ph. Webb, W. D. Caröe). Rome, since the Italian unification, faced the question regarding the relationship between ruins and plants. This approach plays an important role related the urbanization of the city such as the cases regarding the arrangement of Roman Forum and Palatine hill, and the related debate on the Flora of the ruins. The research analyzes personalities including Giacomo Boni, and his collaboration with John Ruskin.
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Conference Presentations by Flavia Marinos
I seminari concludono una prima fase della ricerca e puntano a mettere in luce alcune figure femminili che si sono laureate o che hanno insegnato nell’università Sapienza di Roma, scoprendo delle “pioniere”, approfondendo le figure di alcune “madri”, diffondendo i profili di alcune “intraprendenti” per arrivare a quelle che si sono “affermate”.
L’arco temporale preso come riferimento spazia dal 1910, anno di iscrizione della prima studentessa in Ingegneria, fino al 1968 che prelude alla riforma di liberalizzazione dell’accesso agli studi universitari.
Date 2021
26 febbraio: Proporre nuovi sguardi
26 marzo: Scrivere e progettare l’abitare
30 aprile: Attrezzare la città
28 maggio: Progettare il territorio e l’ambiente
25 giugno: Insegnare, progettare, comunicare, allestire
Papers by Flavia Marinos
L’accessibilità nel patrimonio architettonico
“È solo dalla fine degli anni Ottanta che la disciplina del restauro ha iniziato ad affrontare il tema dell'accessibilità”, negli edifici e nei contesti storico/archeologici (Introduzione, in Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma 2008, p. 1). Nella valorizzazione del nostro patrimonio sono necessarie alcune esigenze in un’ottica di più ampia fruibilità: una visione completa delle problematiche da affrontare e una formazione orientata alla complessità e non solo ad aspetti specialistici. Pertanto, è necessario trovare strategie compatibili e ‘innovative’ per migliorare l’accessibilità di edifici e siti storici. Nel restauro, infatti, non è sufficiente un’applicazione acritica di leggi, regole e standard; è necessario saper armonizzare i requisiti di conservazione con l’obiettivo di rendere i beni a disposizione di tutti. Questa ricerca affronta le diverse problematiche legate all’accessibilità delle aree urbane, archeologiche e monumentali, attraverso l'analisi di significativi interventi condotti negli ultimi anni e attraverso alcune esperienze didattiche sviluppate nel Laboratorio di Restauro delle Facoltà di Architettura e Ingegneria, Sapienza Università di Roma.
I seminari concludono una prima fase della ricerca e puntano a mettere in luce alcune figure femminili che si sono laureate o che hanno insegnato nell’università Sapienza di Roma, scoprendo delle “pioniere”, approfondendo le figure di alcune “madri”, diffondendo i profili di alcune “intraprendenti” per arrivare a quelle che si sono “affermate”.
L’arco temporale preso come riferimento spazia dal 1910, anno di iscrizione della prima studentessa in Ingegneria, fino al 1968 che prelude alla riforma di liberalizzazione dell’accesso agli studi universitari.
Date 2021
26 febbraio: Proporre nuovi sguardi
26 marzo: Scrivere e progettare l’abitare
30 aprile: Attrezzare la città
28 maggio: Progettare il territorio e l’ambiente
25 giugno: Insegnare, progettare, comunicare, allestire
L’accessibilità nel patrimonio architettonico
“È solo dalla fine degli anni Ottanta che la disciplina del restauro ha iniziato ad affrontare il tema dell'accessibilità”, negli edifici e nei contesti storico/archeologici (Introduzione, in Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma 2008, p. 1). Nella valorizzazione del nostro patrimonio sono necessarie alcune esigenze in un’ottica di più ampia fruibilità: una visione completa delle problematiche da affrontare e una formazione orientata alla complessità e non solo ad aspetti specialistici. Pertanto, è necessario trovare strategie compatibili e ‘innovative’ per migliorare l’accessibilità di edifici e siti storici. Nel restauro, infatti, non è sufficiente un’applicazione acritica di leggi, regole e standard; è necessario saper armonizzare i requisiti di conservazione con l’obiettivo di rendere i beni a disposizione di tutti. Questa ricerca affronta le diverse problematiche legate all’accessibilità delle aree urbane, archeologiche e monumentali, attraverso l'analisi di significativi interventi condotti negli ultimi anni e attraverso alcune esperienze didattiche sviluppate nel Laboratorio di Restauro delle Facoltà di Architettura e Ingegneria, Sapienza Università di Roma.