Books by Irene Bertelloni
«Eva ultima» è un’opera teatrale inedita di Massimo Bontempelli, romanziere e drammaturgo di rili... more «Eva ultima» è un’opera teatrale inedita di Massimo Bontempelli, romanziere e drammaturgo di rilievo nel panorama culturale del nostro Novecento. Del testo, composto tra il 1919 e il 1920, si propone qui l’edizione critica condotta sulla base dell’unico testimone esistente: un manoscritto autografo conservato presso la Research Library del Getty Research Institute di Los Angeles. Il testo teatrale Eva ultima appare documento importante non solo nel quadro composito delle nuove esperienze teatrali del primo ventennio del secolo scorso ma anche perché consente di capire meglio il processo che ha portato l’autore alla creazione dell’omonimo romanzo (pubblicato nel 1923) offrendo così una nuova declinazione della sua poetica del «realismo magico». Un’opera di rilievo
dunque sia per il valore intrinseco che per lo stretto rapporto con il più noto romanzo successivo, di cui contribuisce a chiarire la genesi.
Conference Presentations by Irene Bertelloni
Atti del XXIV Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Catania, 23-25 settembre 2021, 2023
L’intervento "Un’impossibile mediazione: il caso «900. Cahiers d’Italie et d’Europe»" vuole rifle... more L’intervento "Un’impossibile mediazione: il caso «900. Cahiers d’Italie et d’Europe»" vuole riflettere sull’esperienza di «900», rivista ideata da Massimo Bontempelli e da lui diretta tra il 1926 e il 1929. Ponendo attenzione alle complesse vicende di tale periodico e alle due fasi che esso dovette attraversare, si analizzeranno pagine teoriche e scritti narrativi per indagare quale tipo di rapporto questa rivista ebbe con il Regime. Si ragionerà inoltre su come ciascuno dei principali autori coinvolti in tale progetto (Massimo Bontempelli, Nino Frank, Corrado Alvaro, Curzio Malaparte) contribuì alla complessa relazione tra «900» e il Fascismo. Particolare attenzione sarà riservata a quanto teorizzato e prodotto da Massimo Bontempelli, fondatore del ‘novecentismo’: le riflessioni da lui elaborate (reperibili non solo all’interno di ogni numero dei «Cahiers» ma anche in opere quali "L’avventura novecentista" o "Il Bianco e il Nero") offrono infatti informazioni preziose per comprendere la storia di «900» e le ragioni per cui tale rivista è considerabile un caso di impossibile mediazione. Nato anche grazie all’appoggio di Mussolini ma poi fortemente osteggiato soprattutto dai fascisti più intransigenti, il periodico bontempelliano operò, fin quando possibile, sul filo del compromesso; fu poi costretto a mutare radicalmente la propria identità letteraria ed infine ad interrompere le pubblicazioni. La rivista «900» si presenta pertanto come un prodotto editoriale affascinante e complesso, le cui vicende meritano di essere ulteriormente indagate.
L’intervento "Un’impossibile mediazione: il caso «900. Cahiers d’Italie et d’Europe»" vuole rifle... more L’intervento "Un’impossibile mediazione: il caso «900. Cahiers d’Italie et d’Europe»" vuole riflettere sull’esperienza di «900», rivista ideata da Massimo Bontempelli e da lui diretta tra il 1926 e il 1929. Ponendo attenzione alle complesse vicende di tale periodico e alle due fasi che esso dovette attraversare, si analizzeranno pagine teoriche e scritti narrativi per indagare quale tipo di rapporto questa rivista ebbe con il Regime. Si ragionerà inoltre su come ciascuno dei principali autori coinvolti in tale progetto (Massimo Bontempelli, Nino Frank, Corrado Alvaro, Curzio Malaparte) contribuì alla complessa relazione tra «900» e il Fascismo. Particolare attenzione sarà riservata a quanto teorizzato e prodotto da Massimo Bontempelli, fondatore del ‘novecentismo’: le riflessioni da lui elaborate (reperibili non solo all’interno di ogni numero dei «Cahiers» ma anche in opere quali L’avventura novecentista o Il Bianco e il Nero) offrono infatti informazioni preziose per comprendere la storia di «900» e le ragioni per cui tale rivista è considerabile un caso di impossibile mediazione. Nato anche grazie all’appoggio di Mussolini ma poi fortemente osteggiato soprattutto dai fascisti più intransigenti, il periodico bontempelliano operò, fin quando possibile, sul filo del compromesso; fu poi costretto a mutare radicalmente la propria identità letteraria ed infine ad interrompere le pubblicazioni. La rivista «900» si presenta pertanto come un prodotto editoriale affascinante e complesso, le cui vicende meritano di essere ulteriormente indagate.
P AN E L 1 -P r a t i c h e e d e s p e r i e n z e d e l m e t a t e a t r o d u r a n t e e o l... more P AN E L 1 -P r a t i c h e e d e s p e r i e n z e d e l m e t a t e a t r o d u r a n t e e o l t r e i l C o v i d -1 9
Nel corso del ‘900 l’ingresso di nuovi studi sul sistema nervoso ha sollecitato, in ambito letter... more Nel corso del ‘900 l’ingresso di nuovi studi sul sistema nervoso ha sollecitato, in ambito letterario, interventi che mettono in evidenza le connessioni esistenti tra memoria e identità dei personaggi. Per denunciare il disagio o la perdita del sé alcuni autori si sono serviti di forme varie di letteraturizzazione di temi scientifici; ad esempio, nella produzione magico - realistica di Massimo Bontempelli, sono individuabili diversi testi in cui la memoria svolge un ruolo chiave nella perdita, costruzione o riconfigurazione dell’identità del personaggio protagonista. Il contributo intende dunque indagare il ruolo del ricordo in alcune opere, all’interno delle quali (com’è tipico dello scrittore comasco) sono le donne ad essere in primo piano: è il caso della celebre pièce Nostra Dea (1925), opera dell’alternanza della memoria che determina costanti perdite e reinvenzioni del sé, e di un altro testo teatrale come Minnie la candida (1927), basato sullo smarrimento derivante dal dubbio che anche la memoria possa essere fittizia. Spostandosi in ambito narrativo, inoltre, l’intervento vuole mettere in luce il ruolo della memoria nella narrazione e nella testimonianza delle vicende che coinvolgono i personaggi: elementi d’interesse possono essere offerti da diversi testi bontempelliani tra cui le due favole metafisiche La scacchiera davanti allo specchio (1922), unico testo a protagonista maschile, e Eva ultima (1923).
Il contributo intende ragionare sul particolare uso che l’autore comasco fece del genere autobiog... more Il contributo intende ragionare sul particolare uso che l’autore comasco fece del genere autobiografico, riconnettendo tale peculiare scrittura del sé alla poetica del realismo magico e alle pratiche e riflessioni bontempelliane in materia di traduzione. Si vuole riflettere, inoltre, su come l’espressione dell’identità tramite l’autobiografismo abbia assunto caratteristiche diverse in conseguenza dell’evoluzione teorica, personale ed artistica dello stesso Bontempelli.
I processi letterari e linguistici conoscono nel loro svolgersi soluzioni di continuità, passibil... more I processi letterari e linguistici conoscono nel loro svolgersi soluzioni di continuità, passibili di essere analizzate come interruzioni o cesure. Il Convegno ha il fine di sollecitare riflessioni e discussioni sul ruolo di questi due fenomeni in ambito sia linguistico che letterario.
Book Reviews by Irene Bertelloni
Papers by Irene Bertelloni
Oblio, 2022
Il contributo intende offrire un primo commento a «Sul problema del libero volere. Ragionamenti q... more Il contributo intende offrire un primo commento a «Sul problema del libero volere. Ragionamenti quattro», la tesi sul ‘libero arbitrio’ con la quale Massimo Bontempelli conseguì la laurea in Filosofia nel 1901. La dissertazione contiene infatti temi e questioni che torneranno nei testi da lui scritti negli anni successivi: è il caso, ad esempio, dei concetti di ‘libertà’ e ‘volontà’ o del problema della ‘morale’ su cui Bontempelli continuò a riflettere in opere come L’avventura novecentista o Il Bianco e il Nero, raccolta di pensieri pubblicata postuma.
All’interno di Sul problema del libero volere emerge già, inoltre, la centralità di Platone: filosofo che l’autore novecentista considera figura di trapasso tra la ‘prima’ e la ‘seconda’ di quelle che egli chiama le “tre epoche dell’umanità” e al cui sistema di pensiero fa spesso riferimento nelle sue pagine teoriche.
Ad essere analizzata sarà anche l’impostazione della tesi, che risulta non del tutto sistematica e avente un carattere aporetico: questi tratti paiono degni di interesse, perché sembrano testimoniare anzitempo la dinamicità di pensiero che sarà tipica del Bontempelli successivo.
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The article aims to offer an initial commentary on «Sul problema del libero volere. Ragionamenti quattro», the thesis written by Massimo Bontempelli on ‘free will’ with which he graduated in philosophy in 1901. The dissertation contains themes and issues that would later return in texts produced by Bontempelli: for example the concepts of ‘freedom’ and ‘will’ or the problem of ‘morality’ on which the writer continued to reflect in works such as L’avventura novecentista or the posthumous collection of thoughts Il Bianco e il Nero.
Moreover, within Sul problema del libero volere already emerges the centrality of Plato: a philosopher whom Bontempelli presents as a transitional figure between the ‘first’ and the ‘second’ of the three phases crossed by mankind. The thoughts of this Greek philosopher are also frequently cited in the theoretical pages of Massimo Bontempelli.
The approach of the dissertation will also be analyzed, because it appears not entirely systematic and has an aporetic character: these traits are interesting because they seem to testify the dynamism of thought that would be typical of the later Bontempelli.
I. Bertelloni, "Interdipendenza tra identità e memoria. Esempi da Massimo Bontempelli", in "Letteratura e Scienze, Atti del XXIII Congresso dell’ADI (Pisa, 12-14 Settembre 2019)", a cura di Alberto Casadei, Francesca Fedi, Annalisa Nacinovich, Andrea Torre, Adi editore, 2021 Interdipendenza tra identità e memoria. Esempi da Massimo Bontempelli Nel corso del '900 l'ingres... more Interdipendenza tra identità e memoria. Esempi da Massimo Bontempelli Nel corso del '900 l'ingresso di nuovi studi sul sistema nervoso ha sollecitato, in ambito letterario, interventi che mettono in evidenza le connessioni esistenti tra memoria e identità dei personaggi. Per denunciare il disagio o la perdita del sé alcuni autori si sono serviti di forme varie di letteraturizzazione di temi scientifici; ad esempio, nella produzione magico-realistica di Massimo Bontempelli, sono individuabili diversi testi in cui la memoria svolge un ruolo chiave nella perdita, costruzione o riconfigurazione dell'identità del personaggio protagonista. Il contributo intende dunque indagare il ruolo del ricordo in alcune opere, all'interno delle quali (com'è tipico dello scrittore comasco) sono le donne ad essere in primo piano: è il caso della celebre pièce Nostra Dea (1925), opera dell'alternanza della memoria che determina costanti perdite e reinvenzioni del sé, e di un altro testo teatrale come Minnie la candida (1927), basato sullo smarrimento derivante dal dubbio che anche la memoria possa essere fittizia. Spostandosi in ambito narrativo, inoltre, l'intervento vuole mettere in luce il ruolo della memoria nella narrazione e nella testimonianza delle vicende che coinvolgono i personaggi: elementi d'interesse possono essere offerti da diversi testi bontempelliani tra cui le due favole metafisiche La scacchiera davanti allo specchio (1922), unico testo a protagonista maschile, e Eva ultima (1923).
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dunque sia per il valore intrinseco che per lo stretto rapporto con il più noto romanzo successivo, di cui contribuisce a chiarire la genesi.
Conference Presentations by Irene Bertelloni
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Papers by Irene Bertelloni
All’interno di Sul problema del libero volere emerge già, inoltre, la centralità di Platone: filosofo che l’autore novecentista considera figura di trapasso tra la ‘prima’ e la ‘seconda’ di quelle che egli chiama le “tre epoche dell’umanità” e al cui sistema di pensiero fa spesso riferimento nelle sue pagine teoriche.
Ad essere analizzata sarà anche l’impostazione della tesi, che risulta non del tutto sistematica e avente un carattere aporetico: questi tratti paiono degni di interesse, perché sembrano testimoniare anzitempo la dinamicità di pensiero che sarà tipica del Bontempelli successivo.
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The article aims to offer an initial commentary on «Sul problema del libero volere. Ragionamenti quattro», the thesis written by Massimo Bontempelli on ‘free will’ with which he graduated in philosophy in 1901. The dissertation contains themes and issues that would later return in texts produced by Bontempelli: for example the concepts of ‘freedom’ and ‘will’ or the problem of ‘morality’ on which the writer continued to reflect in works such as L’avventura novecentista or the posthumous collection of thoughts Il Bianco e il Nero.
Moreover, within Sul problema del libero volere already emerges the centrality of Plato: a philosopher whom Bontempelli presents as a transitional figure between the ‘first’ and the ‘second’ of the three phases crossed by mankind. The thoughts of this Greek philosopher are also frequently cited in the theoretical pages of Massimo Bontempelli.
The approach of the dissertation will also be analyzed, because it appears not entirely systematic and has an aporetic character: these traits are interesting because they seem to testify the dynamism of thought that would be typical of the later Bontempelli.
dunque sia per il valore intrinseco che per lo stretto rapporto con il più noto romanzo successivo, di cui contribuisce a chiarire la genesi.
All’interno di Sul problema del libero volere emerge già, inoltre, la centralità di Platone: filosofo che l’autore novecentista considera figura di trapasso tra la ‘prima’ e la ‘seconda’ di quelle che egli chiama le “tre epoche dell’umanità” e al cui sistema di pensiero fa spesso riferimento nelle sue pagine teoriche.
Ad essere analizzata sarà anche l’impostazione della tesi, che risulta non del tutto sistematica e avente un carattere aporetico: questi tratti paiono degni di interesse, perché sembrano testimoniare anzitempo la dinamicità di pensiero che sarà tipica del Bontempelli successivo.
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The article aims to offer an initial commentary on «Sul problema del libero volere. Ragionamenti quattro», the thesis written by Massimo Bontempelli on ‘free will’ with which he graduated in philosophy in 1901. The dissertation contains themes and issues that would later return in texts produced by Bontempelli: for example the concepts of ‘freedom’ and ‘will’ or the problem of ‘morality’ on which the writer continued to reflect in works such as L’avventura novecentista or the posthumous collection of thoughts Il Bianco e il Nero.
Moreover, within Sul problema del libero volere already emerges the centrality of Plato: a philosopher whom Bontempelli presents as a transitional figure between the ‘first’ and the ‘second’ of the three phases crossed by mankind. The thoughts of this Greek philosopher are also frequently cited in the theoretical pages of Massimo Bontempelli.
The approach of the dissertation will also be analyzed, because it appears not entirely systematic and has an aporetic character: these traits are interesting because they seem to testify the dynamism of thought that would be typical of the later Bontempelli.