Papers by domenico rizzo
"Dallo ius corrigendi allo hate speech. Uomini e violenza di genere"
a cura di Domenico Rizzo e ... more "Dallo ius corrigendi allo hate speech. Uomini e violenza di genere"
a cura di Domenico Rizzo e Laura Schettini
La rivista «Genesis» invita a presentare contributi per un numero monografico dedicato all'analisi storica dei nessi tra maschilità e violenze di genere in età moderna e contemporanea. La violenza di genere è un oggetto recente di ricerca e di riflessione da parte delle scienze sociali e giuridiche. Il tema, generalmente ignorato fino alla seconda metà degli anni settanta del Novecento, ha guadagnato negli ultimi tre decenni una posizione di rilievo nel dibattito pubblico e politico e, di pari passo, nella comunità scientifica, chiamata ad interrogarsi sulle origini e gli ambiti di produzione della violenza di genere, sulle sue caratteristiche, sugli elementi di continuità e le variabili storiche. Importanti studi disciplinari o di storia locale/nazionale hanno portato ad acquisizioni rilevanti: è stato ricostruito l'intreccio secolare tra la concezione, anche giuridica, della violenza sessuale e quella dell'onore familiare e della reputazione e rispettabilità femminile; sono stati studiati istituti giuridici, come lo ius corrigendi, che hanno costruito nella lunga durata una cornice di legittimità della violenza maritale e familiare; ed è emerso, grazie ad importanti ricerche d'archivio dedicate all'età moderna, la relazione non deterministica tra quanto prescritto dal diritto e le pratiche giudiziarie e sociali. In generale, soprattutto dalla ricerca storica, è emerso come la violenza di genere non sia affatto una forma universale e invariabile, per certi aspetti atavistica, di dominio maschile che ricorrerebbe in tutte le società e le epoche. Piuttosto i modi in cui si è manifestata, è stata percepita, la tolleranza sociale o le politiche di contrasto nei suoi riguardi variano a seconda dei contesti e sono profondamente influenzati da presupposti di ordine culturale, da questioni di classe, razza, genere, salute. La ricerca storiografica degli ultimi decenni ha ben evidenziato, a questo proposito, come oltre ad essere cambiato molte volte nel tempo ciò che è considerato violenza di genere, anche la figura della vittima è una costruzione soggetta a continue revisioni e negoziazioni, la cui concettualizzazione è stata fortemente legata al concetto di innocenza, vulnerabilità, rispettabilità, alla reputazione, in definitiva, all'identità sociale dei soggetti. Quasi del tutto inesplorato storiograficamente, invece, risulta ancora l'altro polo del binomio vittima/perpetratore della violenza. Benché autori delle violenze di genere, fuori e dentro le relazioni intime, siano in misura schiacciante uomini, mancano studi e riflessioni che abbiano analizzato questo elemento criticamente, sottraendolo all'invisibilità o a letture di tipo essenzialistico.
Revue D Histoire Moderne Et Contemporaine, 2006
"Genesis", 2010
interpretare un gesto: maschi esibizionisti tra otto e novecento 1. Molti uomini finiscono in tri... more interpretare un gesto: maschi esibizionisti tra otto e novecento 1. Molti uomini finiscono in tribunale, tra Otto e Novecento, per aver mostrato in pubblico i propri genitali. i fascicoli processuali che li riguardano sono scarni, perché i giudizi vengono celebrati per direttissima, secondo il rito abbreviato seguito per i reati minori. le tracce sono numerose: diverse decine di casi all'anno soltanto a Roma, la città che ho preso in esame. 1 e il gesto compiuto è sempre lo stesso: esibire le parti intime con l'intenzione di esibirle. vediamone alcuni esempi.
A. Bellavitis, N. Edelman (eds.), Genre, femmes, histoire en Europe, 2011
dot atuot auarp4onb úih D'I:886I 'ourlnhJ 1y 'au8o1og 'auozttralut,llap af)nil.l 11 '8ur,,rrg Nvr... more dot atuot auarp4onb úih D'I:886I 'ourlnhJ 1y 'au8o1og 'auozttralut,llap af)nil.l 11 '8ur,,rrg Nvr\rcroC _;b) < anbrSglells uorllprelur ) eun aruluof axes al ]uel9p -rsuor ue 'uptuJJog 8ur.r,-rE g aluar,aJgr ue tnouns nr esrlrtn.l e('(€66I 'a8paltnog 'sarpuo-I-ìroÀ MeN'railutu flqi sarpog la 066I 'a8prllnod 'selpuo'I-ìroÀ -'lraN 'alqnou tapuag'r{trpnf ìrsrrng p) npua8 np JrteruroJrad arql:e:er np sodord e rJllng qrlpn{ red Jgsrlrln lueruurplou tse ( atueurroJ:ad, ap arro8aler e1'7 '986t 'E .u 'I6 'lo^ 'MaL4,aù la)tnistH utflrrawv ur '( srsflpuv lplrtolsrH ;o fro8ale3 1n;asn e :-repua5 >'ueof t.t.ocg:ln1st4 npua8 el ap sJnelepuoJ salxat sep un<l suep 'uors ueof sqrde nad Uesserpu rnl anb sanbrlr:r saI 'lJ 'M 'd ,Vl-StS.d ,(ZSO t ) presentazione' Ir Murino, Borogne, 1g6g; L'interazione strategica, Ir Murino, Bologne, 1971) ; mais aussi TunN-nn yictor Antrop,oigio dello performance(19g6), Bologne, Il Mulino, 1993. 3. Qf, Bounornu pierre, La Domination masculine,paris, Seuil, 199g. 4. G,ruonuBr Jean,Il matrimonio in OccirJente,Ttrrin,societa editrice interna_ zionale, 1996; LoNre,\rìor Daniela, Matrimoni di antrco regime,Bologne, Il Mu_ lino,2001.
A.-M. Sohn (ed.), Une histoire sans les hommes est-elle possibible?, 2013
assoJt s aP saprìlp sal îaouoqrperl .4t1s: arru;1,o8e:rq3, or ú _ o Z g r s au op un o, g 1on Unj... more assoJt s aP saprìlp sal îaouoqrperl .4t1s: arru;1,o8e:rq3, or ú _ o Z g r s au op un o, g 1on Unjversitajres de Paris Ouest-Nf,n[erre, 2orr
"Revue d'histoire moderne et contemporaine", Jan 1, 2006
De nombreuses études sur le second après-guerre ont mis en évidence le lien étroit existant entre... more De nombreuses études sur le second après-guerre ont mis en évidence le lien étroit existant entre la rigìdité des idéologies et des relations internationales associée à la Guerre Froide, et la prédominance, dans les politiques et les pratiques gouvemementales des États occidentaux, d'une base de valeurs conservatrices centrées sur la famille nucléaire et le conformisme des comportements sexuels. La dissension idèologique et les déviations par rapport à des ròles stricts en matière de genre se rencontrent sur divers points dans ce contexte; qu'il suffise pour cela de penser è la superposition de la chasse aux communistes et aux homosexuels en Europe et aux États-Unis. 1 La «répression» comme signe distincf des années 1950 a longtemps prévalu dans les histoires de l'homosexualit écrites après la «libération des années 1970. Ainsi, dans l'évaluation de l'hisioire précédente, on a pris com'ne système de mesure l'affirmation publique de soi, pour l'opposer non seulement au camouflage età la clandestinité, mais aussi au désir de prouver la conformitè et le caractère entièrement assimilable des homosexuels aux valeurs socialement partagées, à travers un mode de vie irréprochable. La culture des revues a des mouvements homophiles qui fondaient leur requéte de réformes juridiques sur la démonstration de leur propre respectabilité -apparaissait ainsi aux yeux des chercheurs libérés comme le fruit conservateur d'une répression intériorisée.
Gay Life and Culture: A World History, ed. R. Aldrich
"Journal of Modern Italian Studies", Jan 1, 2005
This essay examines court cases involving insult to a public official, which came before the loca... more This essay examines court cases involving insult to a public official, which came before the local courts in Rome in the second half of the nineteenth century. It underlines the gendered character of this particular offence, which was committed almost exclusively by men. The analysis correlates two aspects of these cases: the first is the context of the offenses, characterized by the application of a detailed set of local police regulations, and experienced as a limitation of masculine personal liberty. The second aspect relates to the institutional organization of the police forces and the masculine identity of the officers themselves. The combination of these two elements during interactions between population and the police forces meant that the subjects' gender became more significant than other variables (such as social class), to the extent that these interactions took on the inflections of a performative 'face-off'. In this way the variable of gender brings into question the traditional reading of public order in the Liberal era as the product of a policy of containment of the popular classes.
Talks and CFP by domenico rizzo
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Papers by domenico rizzo
a cura di Domenico Rizzo e Laura Schettini
La rivista «Genesis» invita a presentare contributi per un numero monografico dedicato all'analisi storica dei nessi tra maschilità e violenze di genere in età moderna e contemporanea. La violenza di genere è un oggetto recente di ricerca e di riflessione da parte delle scienze sociali e giuridiche. Il tema, generalmente ignorato fino alla seconda metà degli anni settanta del Novecento, ha guadagnato negli ultimi tre decenni una posizione di rilievo nel dibattito pubblico e politico e, di pari passo, nella comunità scientifica, chiamata ad interrogarsi sulle origini e gli ambiti di produzione della violenza di genere, sulle sue caratteristiche, sugli elementi di continuità e le variabili storiche. Importanti studi disciplinari o di storia locale/nazionale hanno portato ad acquisizioni rilevanti: è stato ricostruito l'intreccio secolare tra la concezione, anche giuridica, della violenza sessuale e quella dell'onore familiare e della reputazione e rispettabilità femminile; sono stati studiati istituti giuridici, come lo ius corrigendi, che hanno costruito nella lunga durata una cornice di legittimità della violenza maritale e familiare; ed è emerso, grazie ad importanti ricerche d'archivio dedicate all'età moderna, la relazione non deterministica tra quanto prescritto dal diritto e le pratiche giudiziarie e sociali. In generale, soprattutto dalla ricerca storica, è emerso come la violenza di genere non sia affatto una forma universale e invariabile, per certi aspetti atavistica, di dominio maschile che ricorrerebbe in tutte le società e le epoche. Piuttosto i modi in cui si è manifestata, è stata percepita, la tolleranza sociale o le politiche di contrasto nei suoi riguardi variano a seconda dei contesti e sono profondamente influenzati da presupposti di ordine culturale, da questioni di classe, razza, genere, salute. La ricerca storiografica degli ultimi decenni ha ben evidenziato, a questo proposito, come oltre ad essere cambiato molte volte nel tempo ciò che è considerato violenza di genere, anche la figura della vittima è una costruzione soggetta a continue revisioni e negoziazioni, la cui concettualizzazione è stata fortemente legata al concetto di innocenza, vulnerabilità, rispettabilità, alla reputazione, in definitiva, all'identità sociale dei soggetti. Quasi del tutto inesplorato storiograficamente, invece, risulta ancora l'altro polo del binomio vittima/perpetratore della violenza. Benché autori delle violenze di genere, fuori e dentro le relazioni intime, siano in misura schiacciante uomini, mancano studi e riflessioni che abbiano analizzato questo elemento criticamente, sottraendolo all'invisibilità o a letture di tipo essenzialistico.
Talks and CFP by domenico rizzo
a cura di Domenico Rizzo e Laura Schettini
La rivista «Genesis» invita a presentare contributi per un numero monografico dedicato all'analisi storica dei nessi tra maschilità e violenze di genere in età moderna e contemporanea. La violenza di genere è un oggetto recente di ricerca e di riflessione da parte delle scienze sociali e giuridiche. Il tema, generalmente ignorato fino alla seconda metà degli anni settanta del Novecento, ha guadagnato negli ultimi tre decenni una posizione di rilievo nel dibattito pubblico e politico e, di pari passo, nella comunità scientifica, chiamata ad interrogarsi sulle origini e gli ambiti di produzione della violenza di genere, sulle sue caratteristiche, sugli elementi di continuità e le variabili storiche. Importanti studi disciplinari o di storia locale/nazionale hanno portato ad acquisizioni rilevanti: è stato ricostruito l'intreccio secolare tra la concezione, anche giuridica, della violenza sessuale e quella dell'onore familiare e della reputazione e rispettabilità femminile; sono stati studiati istituti giuridici, come lo ius corrigendi, che hanno costruito nella lunga durata una cornice di legittimità della violenza maritale e familiare; ed è emerso, grazie ad importanti ricerche d'archivio dedicate all'età moderna, la relazione non deterministica tra quanto prescritto dal diritto e le pratiche giudiziarie e sociali. In generale, soprattutto dalla ricerca storica, è emerso come la violenza di genere non sia affatto una forma universale e invariabile, per certi aspetti atavistica, di dominio maschile che ricorrerebbe in tutte le società e le epoche. Piuttosto i modi in cui si è manifestata, è stata percepita, la tolleranza sociale o le politiche di contrasto nei suoi riguardi variano a seconda dei contesti e sono profondamente influenzati da presupposti di ordine culturale, da questioni di classe, razza, genere, salute. La ricerca storiografica degli ultimi decenni ha ben evidenziato, a questo proposito, come oltre ad essere cambiato molte volte nel tempo ciò che è considerato violenza di genere, anche la figura della vittima è una costruzione soggetta a continue revisioni e negoziazioni, la cui concettualizzazione è stata fortemente legata al concetto di innocenza, vulnerabilità, rispettabilità, alla reputazione, in definitiva, all'identità sociale dei soggetti. Quasi del tutto inesplorato storiograficamente, invece, risulta ancora l'altro polo del binomio vittima/perpetratore della violenza. Benché autori delle violenze di genere, fuori e dentro le relazioni intime, siano in misura schiacciante uomini, mancano studi e riflessioni che abbiano analizzato questo elemento criticamente, sottraendolo all'invisibilità o a letture di tipo essenzialistico.