Papers by Nancy Mangialardi
Demolire, riciclare, reinventare. La lunga vita e l'eredità del laterizio romano nella storia dell'architettura. Atti del III convegno "Laterizio", 6-8 marzo 2019. A cura di E. Bukowiecki, A. Pizzo, R. Volpe, 2021
This paper focuses on the production of bricks in northern Apulia between the Late Antiquity and ... more This paper focuses on the production of bricks in northern Apulia between the Late Antiquity and the Middle Ages. The dynamics of development and diffusion of brick (starting from the Roman age), contraction and crisis, the links with the ownership and management of production are analyzed. Finally, data from excavations of the last twenty years show the methods of use, both in the roofs and in the walls.
Giuseppe Castelli per l'entusiasmo, la partecipazione, la tenacia, la serietà e la generosità con... more Giuseppe Castelli per l'entusiasmo, la partecipazione, la tenacia, la serietà e la generosità con cui ha operato e lavorato alla riuscita delle attività del progetto Daunia Land Art. I gesti, le tracce e le azioni di un'opera nata da un processo collaborativo Francisco Cabanzo Transhumancia Progetto realizzato da sistemi ambientali e culturali Nell'ambito del finanziamento POC Puglia
Il volume, curato da Saverio Russo e Roberta Giuliani, raccoglie la produzione scientifica dei d... more Il volume, curato da Saverio Russo e Roberta Giuliani, raccoglie la produzione scientifica dei docenti di archeologia, storia e storia dell'arte del Dipartimento di studi umanistici nei primi venti anni di vita dell'Università di Foggia. Con l'indice si propone qui la presentazione.
La chiesetta medievale di Cancarro e il suo sepolcreto sono stati rinvenuti nel
2011 a seguito d... more La chiesetta medievale di Cancarro e il suo sepolcreto sono stati rinvenuti nel
2011 a seguito di una campagna di archeologia preventiva nell’area di installazione
di un parco fotovoltaico, localizzato a pochi chilometri a Sud-Ovest del centro urbano
di Troia (FG). Fino al 2013 il sito è stato oggetto di scavi archeologici e di
interventi di restauro e valorizzazione delle strutture. La chiesetta è costituita da
un vano unico di cui si conservano solo le fondazioni; fu costruita dopo l’XI secolo
e utilizzata fino al XIII secolo (tra l’età bizantina e quella svevo-angioina), come
dimostrano le datazioni dei materiali ceramici e numismatici e le analisi al radiocarbonio
effettuate sulle ossa delle sepolture nella vicina area funeraria. In base ai
dati finora a disposizione non è possibile affermare con certezza se la chiesa di Cancarro
fosse un edificio di culto isolato o collegato ad un abitato rurale, ma la sua
collocazione fra le popolose campagne della diocesi di Troia, lungo l’importante
arteria medievale che riutilizzava in parte il percorso dell’antica via Traiana, rende
tale sito -in particolare la sua area cimiteriale- un luogo di particolare interesse storico
e archeologico.
D. Leone, N. M. Mangialardi, M. G. Sibilano, D. Balzano, La Storia emersa e sommersa: un database per l’archeologia dei paesaggi subacquei, in .ArcheoFoss, Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica (Napoli, 6-7 maggio 2011), Napoli 2012, pp. 185 – 198. The Project Liburna Archeologia Subacquea in Albania, created in 2006 by a synergy between Italia... more The Project Liburna Archeologia Subacquea in Albania, created in 2006 by a synergy between Italian and Albanian institutions, has developed over the 2007-2010 period through the scientific coordination between the Department of Human Sciences of University of Foggia and the National Institute of Albanian Archaeology Research Centre. The project has set as its main goal the preparation of an archaeological map of the Albanian coast based on the research data from surveys and excavations. It will provide a Geographic Information System able to manage different investigation areas, through a complex activity of data " systema-tization " , directing the analysis of the spatial location of the underwater evidences through the review of the published and unpublished literature. In this first phase the investigations were concentrated in four main areas spread from N to S along the western coast: Durres Bay, the area of Butrint, the Valona Bay and the Porto Palermo Bay. The realization of an analytical and queried archaeological map, that could provide a storage and allow the search and the rapid contextualization of the scientific data in the territory under investigation, has facilitated the creation and strengthening of analytical tools and data storage in use. The first part of the IT project ended with the implementation of a relational database based on PostgreSQL and a web-based application developed on PHP platform.The need of a unified approach in the research activities carried out by the archaeological team of the University of Foggia was reflected in a strategy aimed not at implementing a duplication of the resources and tools available. It is therefore currently a restructuring of the repository IREMAS for a regional scale data management. Based on proven methodology used in the landscape archaeology the underwater topographic units (UTS) is the minimum element of the grid for the information standardization, the data collection and their projection in the space. The UTS sheet was divided into generic and descriptive-interpretative sections. It has been related to the tables realized for the storage of the graphic and photographic documentation, underwater finds and literature and historical sources.
In a project aimed to the historic reconstruction of the medieval landscape of Capitanata, partic... more In a project aimed to the historic reconstruction of the medieval landscape of Capitanata, particularly of fortified sites, the swabian – angevin fortification of Lucera was the subject of targeted archaeological investigation in order to identify the material parameters present in the walls. This investigation allowed to outline the production dynamics, in relation to the resources of 'landscape', the design choices, and the social and cultural implications of the building work organization. The dimensional analysis carried out on the brick buildings in the center of Lucera has contributed to identify the role that the Angevin fortification may have played in the development of reactivated clay cycle. It also helped to focus on typical relationship between dimensional features and production, circulation and use of bricks, starting from to late middle age to early modern age.
Negli ultimi decenni l’ampliamento del campo di osservazione a tutti quei sistemi di informazione... more Negli ultimi decenni l’ampliamento del campo di osservazione a tutti quei sistemi di informazione che possono allargare la domanda storica ha comportato la dilatazione del concetto di ‘fonte archeologica’. Un ‘organismo edilizio’ racchiude in sé una varietà di indicatori specifici, indagabili attraverso distinti linguaggi e metodologie, che costituiscono spesso una delle più immediate espressioni dell’economia, delle trasformazioni sociali e della mobilità, umana e materiale, a livello territoriale. Nell’ambito di un progetto finalizzato alla ricostruzione storica del paesaggio ‘globale’ medievale della Capitanata e rivolto in particolare all’analisi dei siti fortificati, in quanto luoghi privilegiati da cui osservare i processi di trasformazione insediativa e da cui indagare le basi economiche della vita sociale, il complesso fortificato svevo-angioino di Lucera (FG) è stato oggetto di mirate indagini archeologiche finalizzate ad individuare gli indicatori materiali presenti nelle murature
L'ormai acquisita consapevolezza archeologica circa la natura plurisemantica di ogni singolo cont... more L'ormai acquisita consapevolezza archeologica circa la natura plurisemantica di ogni singolo contesto indagato è all'origine di un continuo rinnovamento procedurale, a cui oggi assistiamo, al fine di raggiungere risposte adeguate alle enormi sfide interpretative che la Storia offre.
patrImonI CulturalI e paesaggI DI puglIa e D'ItalIa tra ConservazIone e InnovazIone atti delle gi... more patrImonI CulturalI e paesaggI DI puglIa e D'ItalIa tra ConservazIone e InnovazIone atti delle giornate di studio (Foggia, 30 settembre e 22 novembre 2013) a cura di giuliano volpe Bari 2014
Le indagini intraprese sulle architetture medievali di Capitanata negli anni recenti, pur rientra... more Le indagini intraprese sulle architetture medievali di Capitanata negli anni recenti, pur rientrando in un progetto coerente di studio dei processi di insediamento, organizzazione e articolazione degli spazi costruiti nella Puglia settentrionale fra alto Medioevo ed Età moderna, sono condotte a scale diverse e mediante l'applicazione di differenti strumenti diagnostici e analitici: nell'insediamento abbandonato di Montecorvino la presenza di un cantiere di scavo, attivo da dieci anni (Favia et al. in questa sede), ha consentito di portare avanti contestualmente lo scavo estensivo e lo studio delle stratigrafie murarie e di impostare un articolato programma di analisi archeometriche sui materiali lapidei, laterizi e sulle malte; a Pietramontecorvino, centro medievale a continuità di vita, l'esame archeologico delle stratigrafie verticali del castrum e, in forma campionata, del borgo è stato supportato anche da analisi dendrocronologiche e radiometriche sui legni e Giuliani, Menanno, Monaco 2014); esplorazioni ricognitive preliminari, accompagnate da studi archeologici mirati su contesti campione, hanno riguardato infine altri centri abitati di origine medievale (Volturara, Civitate, Vico del Gargano: Giuliani et al. c.s.; Giuliani, Corvino c.s.; Giuliani, Menanno, Monaco 2014).
Pasquale Favia, R.Giuliani,N.M.Mangialardi,F.Stoico, Indagine archeologica sul sito di Montecorvino nel Subappennino daunio: primi scavi della cattedrale e dell’area castrense, in a c. G.Volpe, P.Favia, V Con.Naz.Archeol.Med. (Foggia-Manfredonia, 30sett-3ott 2009), Borgo S.Lorenzo 2009, pp. 373-381. sito web www.edigiglio.it Stampato a Firenze nel settembre 2009 CONGRESSO Enti promotori Società ... more sito web www.edigiglio.it Stampato a Firenze nel settembre 2009 CONGRESSO Enti promotori Società degli Archeologi Medievisti Italiani in collaborazione con Università degli Studi di Foggia Manifestazioni in occasione del Decennale Dipartimento di Scienze Umane con il contributo di
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Papers by Nancy Mangialardi
2011 a seguito di una campagna di archeologia preventiva nell’area di installazione
di un parco fotovoltaico, localizzato a pochi chilometri a Sud-Ovest del centro urbano
di Troia (FG). Fino al 2013 il sito è stato oggetto di scavi archeologici e di
interventi di restauro e valorizzazione delle strutture. La chiesetta è costituita da
un vano unico di cui si conservano solo le fondazioni; fu costruita dopo l’XI secolo
e utilizzata fino al XIII secolo (tra l’età bizantina e quella svevo-angioina), come
dimostrano le datazioni dei materiali ceramici e numismatici e le analisi al radiocarbonio
effettuate sulle ossa delle sepolture nella vicina area funeraria. In base ai
dati finora a disposizione non è possibile affermare con certezza se la chiesa di Cancarro
fosse un edificio di culto isolato o collegato ad un abitato rurale, ma la sua
collocazione fra le popolose campagne della diocesi di Troia, lungo l’importante
arteria medievale che riutilizzava in parte il percorso dell’antica via Traiana, rende
tale sito -in particolare la sua area cimiteriale- un luogo di particolare interesse storico
e archeologico.
2011 a seguito di una campagna di archeologia preventiva nell’area di installazione
di un parco fotovoltaico, localizzato a pochi chilometri a Sud-Ovest del centro urbano
di Troia (FG). Fino al 2013 il sito è stato oggetto di scavi archeologici e di
interventi di restauro e valorizzazione delle strutture. La chiesetta è costituita da
un vano unico di cui si conservano solo le fondazioni; fu costruita dopo l’XI secolo
e utilizzata fino al XIII secolo (tra l’età bizantina e quella svevo-angioina), come
dimostrano le datazioni dei materiali ceramici e numismatici e le analisi al radiocarbonio
effettuate sulle ossa delle sepolture nella vicina area funeraria. In base ai
dati finora a disposizione non è possibile affermare con certezza se la chiesa di Cancarro
fosse un edificio di culto isolato o collegato ad un abitato rurale, ma la sua
collocazione fra le popolose campagne della diocesi di Troia, lungo l’importante
arteria medievale che riutilizzava in parte il percorso dell’antica via Traiana, rende
tale sito -in particolare la sua area cimiteriale- un luogo di particolare interesse storico
e archeologico.