Il libro è corredato di un CD interattivo. Si rivolge alle insegnanti, agli educatori e alle fami... more Il libro è corredato di un CD interattivo. Si rivolge alle insegnanti, agli educatori e alle famiglie, è una guida nel costruire spazi della scuola e negli altri luoghi educativi che permettono apprendimenti e sagge convivenze, facendo esistere tutti i mondi di cui ciascuno è portatore. Offre proposte teoriche e pratiche per accoglierle le differenze, dandone visibilità e valore, prima che esse portino ad insanabili fratture.
Il libro tratteggia un percorso di riflessione tra teorie e pratiche, presenta un’esperienza concreta e offre esempi per insegnare ed imparare, tra lingue diverse, dentro e fuori la scuola, in modo da riscoprire la ricchezza delle lingue.
L’intenzione di queste pagine è anche di accompagnare i genitori a comprendere meglio il posto delle lingue nelle migrazioni, per rigiocare il proprio ruolo educativo in questo nuovo contesto socio culturale italiano.
Considerato come una dimensione della vita l’invisibile è spesso inteso come la parte spirituale ... more Considerato come una dimensione della vita l’invisibile è spesso inteso come la parte spirituale di una cultura. Quando però è riferito alla cultura dell’altro risulta non codificabile. Nel campo della cura per far fronte a questo limite si sono costruiti dei modelli di intervento che utilizzano una semantica connotata dal prefisso ‘etno’ posto davanti a sociologia, pedagogia, psicologia, psichiatria. Fissati sul ‘decentramento’ del professionista questi modelli celano il rischio di una nascosta pretesa: quella di ‘vedere al posto dell’altro’. In una cultura in cui il primato della vista indica i percorsi di accompagnamento, il mutismo degli altri sensi segna i limiti della relazione. L’alterità dell’Altro attraversa in modo invisibile tutti i nostri sensi, come valorizzarli affinché orientino i processi di cura? Come costruire contesti di cura in cui le differenze si svelano, dialogano ed esistono una accanto all’altra? Nelle giornate del convegno verranno esplorate le dimensioni sensoriali che sono coinvolte nella cura: la sonorità della voce, il legame tra spirituale, prigionia e liberazione, la poetica della lingua nelle narrazioni, la circolarità della cura nei contesti co-auto-formativi, i luoghi di visioni sogni e incubi. Il convegno nasce dalla collaborazione tra Centro Etnoclinico FO.R.ME della Cooperativa Ruah e dal Laboratorio Saperi Situati dell’Università di Verona.
Il libro è corredato di un CD interattivo. Si rivolge alle insegnanti, agli educatori e alle fami... more Il libro è corredato di un CD interattivo. Si rivolge alle insegnanti, agli educatori e alle famiglie, è una guida nel costruire spazi della scuola e negli altri luoghi educativi che permettono apprendimenti e sagge convivenze, facendo esistere tutti i mondi di cui ciascuno è portatore. Offre proposte teoriche e pratiche per accoglierle le differenze, dandone visibilità e valore, prima che esse portino ad insanabili fratture.
Il libro tratteggia un percorso di riflessione tra teorie e pratiche, presenta un’esperienza concreta e offre esempi per insegnare ed imparare, tra lingue diverse, dentro e fuori la scuola, in modo da riscoprire la ricchezza delle lingue.
L’intenzione di queste pagine è anche di accompagnare i genitori a comprendere meglio il posto delle lingue nelle migrazioni, per rigiocare il proprio ruolo educativo in questo nuovo contesto socio culturale italiano.
Considerato come una dimensione della vita l’invisibile è spesso inteso come la parte spirituale ... more Considerato come una dimensione della vita l’invisibile è spesso inteso come la parte spirituale di una cultura. Quando però è riferito alla cultura dell’altro risulta non codificabile. Nel campo della cura per far fronte a questo limite si sono costruiti dei modelli di intervento che utilizzano una semantica connotata dal prefisso ‘etno’ posto davanti a sociologia, pedagogia, psicologia, psichiatria. Fissati sul ‘decentramento’ del professionista questi modelli celano il rischio di una nascosta pretesa: quella di ‘vedere al posto dell’altro’. In una cultura in cui il primato della vista indica i percorsi di accompagnamento, il mutismo degli altri sensi segna i limiti della relazione. L’alterità dell’Altro attraversa in modo invisibile tutti i nostri sensi, come valorizzarli affinché orientino i processi di cura? Come costruire contesti di cura in cui le differenze si svelano, dialogano ed esistono una accanto all’altra? Nelle giornate del convegno verranno esplorate le dimensioni sensoriali che sono coinvolte nella cura: la sonorità della voce, il legame tra spirituale, prigionia e liberazione, la poetica della lingua nelle narrazioni, la circolarità della cura nei contesti co-auto-formativi, i luoghi di visioni sogni e incubi. Il convegno nasce dalla collaborazione tra Centro Etnoclinico FO.R.ME della Cooperativa Ruah e dal Laboratorio Saperi Situati dell’Università di Verona.
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Il libro tratteggia un percorso di riflessione tra teorie e pratiche, presenta un’esperienza concreta e offre esempi per insegnare ed imparare, tra lingue diverse, dentro e fuori la scuola, in modo da riscoprire la ricchezza delle lingue.
L’intenzione di queste pagine è anche di accompagnare i genitori a comprendere meglio il posto delle lingue nelle migrazioni, per rigiocare il proprio ruolo educativo in questo nuovo contesto socio culturale italiano.
Drafts by Rita Finco
In una cultura in cui il primato della vista indica i percorsi di accompagnamento, il mutismo degli altri sensi segna i limiti della
relazione. L’alterità dell’Altro attraversa in modo invisibile tutti i nostri sensi, come valorizzarli affinché orientino i processi di
cura? Come costruire contesti di cura in cui le differenze si svelano, dialogano ed esistono una accanto all’altra?
Nelle giornate del convegno verranno esplorate le dimensioni sensoriali che sono coinvolte nella cura: la sonorità della voce, il legame tra spirituale, prigionia e liberazione, la poetica della lingua nelle narrazioni, la circolarità della cura nei contesti co-auto-formativi, i luoghi di visioni sogni e incubi.
Il convegno nasce dalla collaborazione tra Centro Etnoclinico FO.R.ME della Cooperativa Ruah e dal Laboratorio Saperi Situati dell’Università di Verona.
Papers by Rita Finco
Il libro tratteggia un percorso di riflessione tra teorie e pratiche, presenta un’esperienza concreta e offre esempi per insegnare ed imparare, tra lingue diverse, dentro e fuori la scuola, in modo da riscoprire la ricchezza delle lingue.
L’intenzione di queste pagine è anche di accompagnare i genitori a comprendere meglio il posto delle lingue nelle migrazioni, per rigiocare il proprio ruolo educativo in questo nuovo contesto socio culturale italiano.
In una cultura in cui il primato della vista indica i percorsi di accompagnamento, il mutismo degli altri sensi segna i limiti della
relazione. L’alterità dell’Altro attraversa in modo invisibile tutti i nostri sensi, come valorizzarli affinché orientino i processi di
cura? Come costruire contesti di cura in cui le differenze si svelano, dialogano ed esistono una accanto all’altra?
Nelle giornate del convegno verranno esplorate le dimensioni sensoriali che sono coinvolte nella cura: la sonorità della voce, il legame tra spirituale, prigionia e liberazione, la poetica della lingua nelle narrazioni, la circolarità della cura nei contesti co-auto-formativi, i luoghi di visioni sogni e incubi.
Il convegno nasce dalla collaborazione tra Centro Etnoclinico FO.R.ME della Cooperativa Ruah e dal Laboratorio Saperi Situati dell’Università di Verona.