Books by Lorenzo Petrachi
Studia Humaniora (LVII), 2022
Chiunque ritiene di sapere cos'è un'amicizia, da cosa riconoscerla e come nominare i suoi gesti, ... more Chiunque ritiene di sapere cos'è un'amicizia, da cosa riconoscerla e come nominare i suoi gesti, quali rapporti debba intrattenere con l'amore, la famiglia o le asimmetrie; oltre quali soglie non può spingersi, pretendere e ambire-quantomeno non in maniera ragionevole. Ma ci si potrebbe chiedere: attraverso quali avvenimenti imprevisti, per quali giochi del vero e del falso, a opera di quali torsioni del pensiero e del sentimento, soprattutto contro chi abbiamo potuto acquisire quest'evidenza? Com'è accaduto che all'amicizia spettasse una forma specifica d'esperienza con le sue norme e i suoi vissuti?
Pubblicato per la prima volta nel 1978, questo libro raccoglie una serie di conversazioni tra un ... more Pubblicato per la prima volta nel 1978, questo libro raccoglie una serie di conversazioni tra un ventenne sconosciuto, militante di sinistra attivo nei movimenti omosessuali, e un interlocutore molto più grande di lui, che all’epoca aveva preferito mantenere l’anonimato per evitare che la sua fama eclissasse le parole del ragazzo.
La presente edizione, arricchita da uno scritto dello stesso autore redatto quarant’anni dopo quei dialoghi, getta una nuova luce su un testo che inizialmente non riscosse successo. Quell’interlocutore appassionato, che senza posa incalzava Thierry Voeltzel su temi quali la sessualità, la politica, il lavoro, l’amore, la droga, il piacere e la famiglia, era Michel Foucault. Da qui la duplice importanza del libro: da un lato, la vertiginosa distanza che ci separa dall’esperienza pur così prossima di Thierry; dall’altro, l’occasione per inattese e inedite incursioni nel pensiero di uno dei più grandi teorici del Novecento.
Thierry Voeltzel è nato nel 1955. Amico intimo di Michel Foucault, ha partecipato attivamente ai movimenti omosessuali e maoisti successivi al ’68. Vingt ans et après (1978) è il suo unico libro.
Papers by Lorenzo Petrachi
materiali foucaultiani, 2020
Per quanto poco nota, la storicizzazione dell'amicizia costituisce uno dei
poli fondamentali dell... more Per quanto poco nota, la storicizzazione dell'amicizia costituisce uno dei
poli fondamentali della ricerca di Michel Foucault lungo la sua intera
traiettoria politica e intellettuale. L'obiettivo di questo contributo è
duplice: da un lato, si cercherà di mostrare come l'interesse foucaultiano
per la storia dell'amicizia non sia completamente estraneo al progetto di
una genealogia del potere pastorale; d'altra parte, si metterà in luce come
lo strumentario foucaultiano possa risultare utile alla storia delle
emozioni, campo di studio recente che emerge in buona parte in
contrapposizione a un supposto “culturalismo” della filosofia francese
novecentesca. Integrando i due approcci potremmo, forse, “capirci
qualcosa” dell'amicizia
Giornale critico di storia delle idee, Dec 1, 2019
Through the notion of “form-of-life” Giorgio Agamben developed both a political philosophy and a ... more Through the notion of “form-of-life” Giorgio Agamben developed both a political philosophy and a modal ontology which have their fulcrum in the concepts of “immanence” and “pure potentiality”. In this context, “inoperosity” plays a central role in reconnecting quodlibetal ontology and biopolitics through the idea of a practice of immanence, namely “to inoperate” (inoprare). Considering the influence of Michel Foucault on the latter instalments of the Homo Sacer cycle, this article will discuss Agamben’s interpretation of the foucauldian works of the 80’s on ethics and subjectivity. In doing so, it will specifically take into account some minor essays and two unpublished lectures in which Agamben focuses on “care of the self” as a type of “immanence to the relationship”. What emerges from this analysis is that Agamben’s notion of form-of-life and Foucault’s notion of aesthethics of existence rely on completely different understandings of life, power and practices. Moreover, the concept of ‘potenza’/’puissance’ exposes the two different traditions of Agamben and Foucault – the nietzschean one and the aristotelian one – both interwined with immanence, but ultimately irreducible and conflicting.
Giornale critico di storia delle idee, 2019
Through the notion of “form-of-life” Giorgio Agamben developed both a political philosophy and a ... more Through the notion of “form-of-life” Giorgio Agamben developed both a political philosophy and a modal ontology which have their fulcrum in the concepts of “immanence” and “pure potentiality”. In this context, “inoperosity” plays a central role in reconnecting quodlibetal ontology and biopolitics through the idea of a practice of immanence, namely “to inoperate” (inoprare). Considering the influence of Michel Foucault on the latter instalments of the Homo Sacer cycle, this article will discuss Agamben’s interpretation of the foucauldian works of the 80’s on ethics and subjectivity. In doing so, it will specifically take into account some minor essays and two unpublished lectures in which Agamben focuses on “care of the self” as a type of “immanence to the relationship”. What emerges from this analysis is that Agamben’s notion of form-of-life and Foucault’s notion of aesthethics of existence rely on completely different understandings of life, power and practices. Moreover, the concept of ‘potenza’/’puissance’ exposes the two different traditions of Agamben and Foucault – the nietzschean one and the aristotelian one – both interwined with immanence, but ultimately irreducible and conflicting.
L'obiettivo del saggio è fornire un'analisi esaustiva dell'interpretazione agambeniana dell'ultim... more L'obiettivo del saggio è fornire un'analisi esaustiva dell'interpretazione agambeniana dell'ultimo Foucault, individuando i principali punti problematici nel rapporto fra gli autori presi in considerazione e tenendo conto di tutti i luoghi in cui il filosofo romano si approccia ai testi foucaultiani dell'ultimo periodo (due lezioni tenute nel 2009 presso la European Graduate School dal titolo, rispettivamente, The Problem of Subjectivity e The Process of the Subject in Michel Foucault; il saggio del 2014 Opus alchymicum incluso nella raccolta Il fuoco e il racconto; il capitolo L'uso e la cura e l'Intermezzo I di Homo Sacer IV,2: L'uso dei corpi).
Il presente studio intende assolvere un compito ben preciso: indagare, per il tramite di una rice... more Il presente studio intende assolvere un compito ben preciso: indagare, per il tramite di una ricerca
storico-filosofica, la realtà e lo statuto di una filosofia dell'événement nel pensiero di Michel
Foucault. Tale ricerca verrà svolta tenendo conto, da un lato, delle discontinuità talvolta radicali
che segnano il dispiegarsi della questione; dall'altro, del contesto politico e culturale entro il quale si
situano. Diciamo da subito, in proposito, che l'esito di una simile analisi non potrà coincidere con
una ricostruzione esaustiva dell'oggetto in esame e che, tuttavia, gli obiettivi che ci si propone sono
altrove.
In primo luogo, si tratterà di mostrare che in Foucault si dà una filosofia dell'evento con una
sua specificità (§1) e almeno due importanti trasformazioni (§3); in secondo luogo, che questa è in
costante dialogo con le tradizioni filosofiche francese e tedesca contemporanee (§2). Gli inevitabili
corollari di tali tesi consistono nella possibilità di una periodizzazione contestuale di una filosofia
dell'evento siffatta e nell'opportunità di interrogare alcuni nodi problematici relativi al rapporto di
Foucault con alcuni autori attraverso la prospettiva così aperta. In particolare, si farà riferimento al
pensiero dell'evento di Martin Heidegger (§2.1) e alla logica del senso di Gilles Deleuze (§2.2).
Nondimeno, lo scenario in questione richiederà la mediazione funzionale di differenti approcci
all'evenemenziale. È il caso delle conferenze di Emmanuel Lévinas dedicate a Le Temps et l'Autre,
le quali forniranno uno strumento privilegiato nell'esplorazione del terreno francese sul quale sorge
una riflessione sull'evento che, in dialogo ininterrotto con l'heideggerismo, conserva alcune sue
caratteristiche peculiari e un certo grado di autonomia (§2.3).
Uno dei presupposti di quanto segue risiede nella convinzione che assumere la visione
foucaultiana di un lavoro critico del pensiero su sé stesso voglia dire accettare, tanto nella disamina
storica quanto in quella concettuale, il potenziale dischiudersi di orizzonti futuribili. Ciò valga ancor
più nel trattare dell'evento.
L'obiettivo di questo saggio è indagare la nozione di osservabilità nella filosofia di van Fraass... more L'obiettivo di questo saggio è indagare la nozione di osservabilità nella filosofia di van Fraassen, prestando particolare attenzione alle problematiche introdotte in questa prospettiva dall'ipotesi cyborg. Un'epistemologia attenta non può procedere prescindendo da uno sguardo riflessivo in grado di interrogare costantemente le condizioni concrete dell'attività scientifica nella corporeità. Pur condividendo tale preoccupazione, l'empirismo costruttivo mostra esitazioni non trascurabili in presenza di tecnologie di perceptual enhancement. Nell'elaborato compiremo una disamina delle critiche suscitate dall'impostazione fraasseniana e concluderemo la trattazione riconoscendo nella lettura effettuata da Adam Toon dell'extended mind thesis una possibile via d'uscita dalle difficoltà evidenziate.
Elaborato per il corso di Filosofia della Scienza (LM) tenuto dalla professoressa Raffaella Campaner presso l'Università di Bologna.
Articolo pubblicato su Deckard in seguito a una corrispondenza con l'autore e alla conseguente ri... more Articolo pubblicato su Deckard in seguito a una corrispondenza con l'autore e alla conseguente ricerca sul campo per il corso di Storia della Scienza e delle Tecniche tenuto dal professor Marco Ciardi presso l'Università di Bologna. Viene analizzato il concetto di psitrone nella saga di Eymerich a partire dalle fonti dirette studiate da Valerio Evangelisti.
L'obiettivo di questo breve saggio è fornire un'introduzione al pensiero di Georges Canguilhem
pr... more L'obiettivo di questo breve saggio è fornire un'introduzione al pensiero di Georges Canguilhem
prendendo in esame il contenuto e il contesto della sua opera fondamentale. La chiave di lettura
scelta permette di porre in risalto la finalità pratica del pensiero dell'autore e l'attualità
conferitagli dalle tematiche del corpo, dell'ambiente e del rapporto medico-paziente. Durante
l'analisi, sarà sottolineata l'importanza di un retroterra di matrice nietzschieana nella genesi delle
tesi cardine del pensiero canguilhemiano. Un ulteriore intento è quello di trasmettere, attraverso
gli studi dell'autore, una visione del sapere come strumento avente origine e fine nel concreto.
Teaching Documents by Lorenzo Petrachi
Presentazione utilizzata in classe durante la lezione tenutasi in data 14/11/2019 nel contesto de... more Presentazione utilizzata in classe durante la lezione tenutasi in data 14/11/2019 nel contesto del Seminario di Etica Economica del Prof. Raimondello Orsini (UniBo). Il video della lezione è disponibile su Youtube.
Book Reviews by Lorenzo Petrachi
Filosofia Italiana XIV (2019), 2, 2019
Talks by Lorenzo Petrachi
Il seguente testo raccoglie gli interventi pensati ed esposti in occasione dell'incontro inaugura... more Il seguente testo raccoglie gli interventi pensati ed esposti in occasione dell'incontro inaugurale del gruppo di ricerca studentesco Dalla Ridda, tenutosi il 22 febbraio 2019 presso l'Università di Bologna. Pertanto, nell'approcciarsi ai singoli contributi, il lettore dovrà tener conto del contesto di oralità che ha determinato la loro genesi. L'intento che ha guidato l'iniziativa è stato quello di circoscrivere un orizzonte di problemi e prospettive in maniera indiretta, tramite affondi specifici in grado di produrre un tale orizzonte come collaterale effetto di insieme. Si è cercato, dunque, di garantire continuità tematica fra gli interventi senza con ciò voler dirigere le posizioni di chi scrive verso una coerenza restrittiva e posticcia.
Thesis Chapters by Lorenzo Petrachi
L'obiettivo di queste pagine è quello di delineare, attraversando le ricerche di Michel Foucault ... more L'obiettivo di queste pagine è quello di delineare, attraversando le ricerche di Michel Foucault e
Pierre Hadot, prospettive e problematiche della sollecitudine etica e filosofica che tutt'ora assilla il
pensiero contemporaneo nella forma di un appello indifferibile all'urgenza di un'estetica
dell'esistenza e di un'arte del vivere. Dapprima tematizzeremo il percorso compiuto in questa
direzione da Foucault, collocandolo nell'ambito dello studio della politica identitaria e del potere
governamentale dal quale trae specificità e significato. Successivamente, esamineremo la
modulazione del tema nel pensiero di Hadot, interessandoci all'inusitata questione dell'originalità e
al problema dell'uso della filosofia. Le intersezioni e le divergenze tra le due ricerche non verranno
analizzate esclusivamente in un'ottica storico-filosofica, piuttosto nella convinzione, comune ai due
pensatori, che il discorso vero della filosofia debba essere araldo di modi di vita e di trasfigurazione.
Attraversare il pensiero di Foucault e Hadot, dunque, vorrà dire non tanto enfatizzare il confronto
fra i due, quanto sperimentare le loro riflessioni singolari nella prospettiva di un oltrepassamento
che è tanto più fedele quanto più è esperito. La filosofia nietzschiana, segnatamente nella
concettualizzazione del grande stile, costituirà un riferimento costante e imprescindibile di una
trattazione siffatta.
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Books by Lorenzo Petrachi
La presente edizione, arricchita da uno scritto dello stesso autore redatto quarant’anni dopo quei dialoghi, getta una nuova luce su un testo che inizialmente non riscosse successo. Quell’interlocutore appassionato, che senza posa incalzava Thierry Voeltzel su temi quali la sessualità, la politica, il lavoro, l’amore, la droga, il piacere e la famiglia, era Michel Foucault. Da qui la duplice importanza del libro: da un lato, la vertiginosa distanza che ci separa dall’esperienza pur così prossima di Thierry; dall’altro, l’occasione per inattese e inedite incursioni nel pensiero di uno dei più grandi teorici del Novecento.
Thierry Voeltzel è nato nel 1955. Amico intimo di Michel Foucault, ha partecipato attivamente ai movimenti omosessuali e maoisti successivi al ’68. Vingt ans et après (1978) è il suo unico libro.
Papers by Lorenzo Petrachi
poli fondamentali della ricerca di Michel Foucault lungo la sua intera
traiettoria politica e intellettuale. L'obiettivo di questo contributo è
duplice: da un lato, si cercherà di mostrare come l'interesse foucaultiano
per la storia dell'amicizia non sia completamente estraneo al progetto di
una genealogia del potere pastorale; d'altra parte, si metterà in luce come
lo strumentario foucaultiano possa risultare utile alla storia delle
emozioni, campo di studio recente che emerge in buona parte in
contrapposizione a un supposto “culturalismo” della filosofia francese
novecentesca. Integrando i due approcci potremmo, forse, “capirci
qualcosa” dell'amicizia
storico-filosofica, la realtà e lo statuto di una filosofia dell'événement nel pensiero di Michel
Foucault. Tale ricerca verrà svolta tenendo conto, da un lato, delle discontinuità talvolta radicali
che segnano il dispiegarsi della questione; dall'altro, del contesto politico e culturale entro il quale si
situano. Diciamo da subito, in proposito, che l'esito di una simile analisi non potrà coincidere con
una ricostruzione esaustiva dell'oggetto in esame e che, tuttavia, gli obiettivi che ci si propone sono
altrove.
In primo luogo, si tratterà di mostrare che in Foucault si dà una filosofia dell'evento con una
sua specificità (§1) e almeno due importanti trasformazioni (§3); in secondo luogo, che questa è in
costante dialogo con le tradizioni filosofiche francese e tedesca contemporanee (§2). Gli inevitabili
corollari di tali tesi consistono nella possibilità di una periodizzazione contestuale di una filosofia
dell'evento siffatta e nell'opportunità di interrogare alcuni nodi problematici relativi al rapporto di
Foucault con alcuni autori attraverso la prospettiva così aperta. In particolare, si farà riferimento al
pensiero dell'evento di Martin Heidegger (§2.1) e alla logica del senso di Gilles Deleuze (§2.2).
Nondimeno, lo scenario in questione richiederà la mediazione funzionale di differenti approcci
all'evenemenziale. È il caso delle conferenze di Emmanuel Lévinas dedicate a Le Temps et l'Autre,
le quali forniranno uno strumento privilegiato nell'esplorazione del terreno francese sul quale sorge
una riflessione sull'evento che, in dialogo ininterrotto con l'heideggerismo, conserva alcune sue
caratteristiche peculiari e un certo grado di autonomia (§2.3).
Uno dei presupposti di quanto segue risiede nella convinzione che assumere la visione
foucaultiana di un lavoro critico del pensiero su sé stesso voglia dire accettare, tanto nella disamina
storica quanto in quella concettuale, il potenziale dischiudersi di orizzonti futuribili. Ciò valga ancor
più nel trattare dell'evento.
Elaborato per il corso di Filosofia della Scienza (LM) tenuto dalla professoressa Raffaella Campaner presso l'Università di Bologna.
prendendo in esame il contenuto e il contesto della sua opera fondamentale. La chiave di lettura
scelta permette di porre in risalto la finalità pratica del pensiero dell'autore e l'attualità
conferitagli dalle tematiche del corpo, dell'ambiente e del rapporto medico-paziente. Durante
l'analisi, sarà sottolineata l'importanza di un retroterra di matrice nietzschieana nella genesi delle
tesi cardine del pensiero canguilhemiano. Un ulteriore intento è quello di trasmettere, attraverso
gli studi dell'autore, una visione del sapere come strumento avente origine e fine nel concreto.
Teaching Documents by Lorenzo Petrachi
Book Reviews by Lorenzo Petrachi
Talks by Lorenzo Petrachi
Thesis Chapters by Lorenzo Petrachi
Pierre Hadot, prospettive e problematiche della sollecitudine etica e filosofica che tutt'ora assilla il
pensiero contemporaneo nella forma di un appello indifferibile all'urgenza di un'estetica
dell'esistenza e di un'arte del vivere. Dapprima tematizzeremo il percorso compiuto in questa
direzione da Foucault, collocandolo nell'ambito dello studio della politica identitaria e del potere
governamentale dal quale trae specificità e significato. Successivamente, esamineremo la
modulazione del tema nel pensiero di Hadot, interessandoci all'inusitata questione dell'originalità e
al problema dell'uso della filosofia. Le intersezioni e le divergenze tra le due ricerche non verranno
analizzate esclusivamente in un'ottica storico-filosofica, piuttosto nella convinzione, comune ai due
pensatori, che il discorso vero della filosofia debba essere araldo di modi di vita e di trasfigurazione.
Attraversare il pensiero di Foucault e Hadot, dunque, vorrà dire non tanto enfatizzare il confronto
fra i due, quanto sperimentare le loro riflessioni singolari nella prospettiva di un oltrepassamento
che è tanto più fedele quanto più è esperito. La filosofia nietzschiana, segnatamente nella
concettualizzazione del grande stile, costituirà un riferimento costante e imprescindibile di una
trattazione siffatta.
La presente edizione, arricchita da uno scritto dello stesso autore redatto quarant’anni dopo quei dialoghi, getta una nuova luce su un testo che inizialmente non riscosse successo. Quell’interlocutore appassionato, che senza posa incalzava Thierry Voeltzel su temi quali la sessualità, la politica, il lavoro, l’amore, la droga, il piacere e la famiglia, era Michel Foucault. Da qui la duplice importanza del libro: da un lato, la vertiginosa distanza che ci separa dall’esperienza pur così prossima di Thierry; dall’altro, l’occasione per inattese e inedite incursioni nel pensiero di uno dei più grandi teorici del Novecento.
Thierry Voeltzel è nato nel 1955. Amico intimo di Michel Foucault, ha partecipato attivamente ai movimenti omosessuali e maoisti successivi al ’68. Vingt ans et après (1978) è il suo unico libro.
poli fondamentali della ricerca di Michel Foucault lungo la sua intera
traiettoria politica e intellettuale. L'obiettivo di questo contributo è
duplice: da un lato, si cercherà di mostrare come l'interesse foucaultiano
per la storia dell'amicizia non sia completamente estraneo al progetto di
una genealogia del potere pastorale; d'altra parte, si metterà in luce come
lo strumentario foucaultiano possa risultare utile alla storia delle
emozioni, campo di studio recente che emerge in buona parte in
contrapposizione a un supposto “culturalismo” della filosofia francese
novecentesca. Integrando i due approcci potremmo, forse, “capirci
qualcosa” dell'amicizia
storico-filosofica, la realtà e lo statuto di una filosofia dell'événement nel pensiero di Michel
Foucault. Tale ricerca verrà svolta tenendo conto, da un lato, delle discontinuità talvolta radicali
che segnano il dispiegarsi della questione; dall'altro, del contesto politico e culturale entro il quale si
situano. Diciamo da subito, in proposito, che l'esito di una simile analisi non potrà coincidere con
una ricostruzione esaustiva dell'oggetto in esame e che, tuttavia, gli obiettivi che ci si propone sono
altrove.
In primo luogo, si tratterà di mostrare che in Foucault si dà una filosofia dell'evento con una
sua specificità (§1) e almeno due importanti trasformazioni (§3); in secondo luogo, che questa è in
costante dialogo con le tradizioni filosofiche francese e tedesca contemporanee (§2). Gli inevitabili
corollari di tali tesi consistono nella possibilità di una periodizzazione contestuale di una filosofia
dell'evento siffatta e nell'opportunità di interrogare alcuni nodi problematici relativi al rapporto di
Foucault con alcuni autori attraverso la prospettiva così aperta. In particolare, si farà riferimento al
pensiero dell'evento di Martin Heidegger (§2.1) e alla logica del senso di Gilles Deleuze (§2.2).
Nondimeno, lo scenario in questione richiederà la mediazione funzionale di differenti approcci
all'evenemenziale. È il caso delle conferenze di Emmanuel Lévinas dedicate a Le Temps et l'Autre,
le quali forniranno uno strumento privilegiato nell'esplorazione del terreno francese sul quale sorge
una riflessione sull'evento che, in dialogo ininterrotto con l'heideggerismo, conserva alcune sue
caratteristiche peculiari e un certo grado di autonomia (§2.3).
Uno dei presupposti di quanto segue risiede nella convinzione che assumere la visione
foucaultiana di un lavoro critico del pensiero su sé stesso voglia dire accettare, tanto nella disamina
storica quanto in quella concettuale, il potenziale dischiudersi di orizzonti futuribili. Ciò valga ancor
più nel trattare dell'evento.
Elaborato per il corso di Filosofia della Scienza (LM) tenuto dalla professoressa Raffaella Campaner presso l'Università di Bologna.
prendendo in esame il contenuto e il contesto della sua opera fondamentale. La chiave di lettura
scelta permette di porre in risalto la finalità pratica del pensiero dell'autore e l'attualità
conferitagli dalle tematiche del corpo, dell'ambiente e del rapporto medico-paziente. Durante
l'analisi, sarà sottolineata l'importanza di un retroterra di matrice nietzschieana nella genesi delle
tesi cardine del pensiero canguilhemiano. Un ulteriore intento è quello di trasmettere, attraverso
gli studi dell'autore, una visione del sapere come strumento avente origine e fine nel concreto.
Pierre Hadot, prospettive e problematiche della sollecitudine etica e filosofica che tutt'ora assilla il
pensiero contemporaneo nella forma di un appello indifferibile all'urgenza di un'estetica
dell'esistenza e di un'arte del vivere. Dapprima tematizzeremo il percorso compiuto in questa
direzione da Foucault, collocandolo nell'ambito dello studio della politica identitaria e del potere
governamentale dal quale trae specificità e significato. Successivamente, esamineremo la
modulazione del tema nel pensiero di Hadot, interessandoci all'inusitata questione dell'originalità e
al problema dell'uso della filosofia. Le intersezioni e le divergenze tra le due ricerche non verranno
analizzate esclusivamente in un'ottica storico-filosofica, piuttosto nella convinzione, comune ai due
pensatori, che il discorso vero della filosofia debba essere araldo di modi di vita e di trasfigurazione.
Attraversare il pensiero di Foucault e Hadot, dunque, vorrà dire non tanto enfatizzare il confronto
fra i due, quanto sperimentare le loro riflessioni singolari nella prospettiva di un oltrepassamento
che è tanto più fedele quanto più è esperito. La filosofia nietzschiana, segnatamente nella
concettualizzazione del grande stile, costituirà un riferimento costante e imprescindibile di una
trattazione siffatta.