Papers / Journals by Chiara Pradel
OASE 110. The Project of the Soil, 2022
AR Journal, The Artifice of Redress. Editor: Paul O Robinson. Guest Editor: Tadeja Zupančič, 2021
Ardeth #7, Fall 2020, Europe. Curator: Jörg H. Gleiter , 2020
Area 152, 2017
C'era una volta, più di quarant'anni fa, un tramonto che inonda i giardini di una villa piantata ... more C'era una volta, più di quarant'anni fa, un tramonto che inonda i giardini di una villa piantata di pini domestici, di cipressi d'Italia che si riflettono sulle acque azzurre di un grande lago di montagna. Il paesaggista che racconta oggi la propria esperienza degli spazi aperti ricorda le visite di gioventù in Italia e le impressioni così scintillanti da orientare tuttora la sua vita proprio come una stella. Questo rilievo alpino, nell'orizzonte del suo ricorso, fa parte di un immenso gruppo montuoso ai confini di tre continenti che si estendono da est a ovest, seguendo un allineamento incerto, a partire dalle prime cime dell'Estremo Oriente, dall'altra parte del mondo. L'alba del giorno seguente già si fa strada nello stesso istante, alla fine dei suoi lineamenti minerali vicino all'Himalaya. Picchi gialli e aguzzi sorgono uno dopo l'altro di notte, afferrando la luce man mano che si frappongono davanti ai raggi solari tangenti. Le cime che si illuminano a caso secondo le loro ripartizioni durante la rotazione del globo nel corso della giornata, riunisce il suolo più vasto del pianeta, dal mar della Cina ad est fino al litorale atlantico alla fine delle terre ad ovest. Da una parte all'altra, ai piedi di questo tetto del mondo, pianure e semipiani sviluppano distese rigorose, e spesso verdeggianti nei bassi versanti a nord, in contrasto con le calde contrade cangianti ai piedi dei versanti sud (aree lussureggianti, desertiche, grandi laghi, rive della miriade di turchesi mari interni, cesellati da delicate baie, lagune, isole).
Books / Chapters by Chiara Pradel
Selvario. Guida alle parole della selva. , 2023
La parola “accumulazione”, dal latino accumulatio -onis, significa letteralmente raccolta, accata... more La parola “accumulazione”, dal latino accumulatio -onis, significa letteralmente raccolta, accatastamento, affastellamento di materiale. In particolare, in geologia, il termine fa riferimento al processo incessante di formazione di cumuli di detriti ad opera di agenti terrestri esterni. Il contributo propone possibili suggestioni che nascono dall'accostare pratiche di accumulazione allo spazio della selva (Accumulazione e Foresta), allo spazio urbano (Accumulazione e Città) e alla dimensione planetaria (Accumulazione Planetaria).
Design Processes for Transition, 2022
Isolario Venezia Sylva. A cura di Sara Marini, Vincenzo Moschetti. Mimesis, Milano, 2022
“Isolario Venezia Sylva” è un progetto dell’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia svol... more “Isolario Venezia Sylva” è un progetto dell’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia svolto nell’ambito del programma Prin “Sylva – Ripensare la «selva». Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità”. Agli autori invitati è stato chiesto di sviluppare una riflessione progettuale per un’isola minore della Laguna di Venezia che è stata loro assegnata. L’esercizio, fondato sulla conoscenza della realtà e sulla prefigurazione dello spazio, è strutturato su quarantotto frammenti di terra e su quarantotto gruppi di progettazione di quindici diverse scuole di architettura italiane o studi professionali, è incardinato sui tre termini/temi “isola, architettura, selva”.
Sylva. Città, nature, avamposti. A cura di Sara Marini, Vincenzo Moschetti. Mimesis, Milano, 2021
Progetto dell’Unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia nell’ambito del PRIN «SYLVA. Ripen... more Progetto dell’Unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia nell’ambito del PRIN «SYLVA. Ripensare la “selva”. Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità». Call 2017, SH2. Unità di ricerca: Università degli Studi di Roma Tre (coordinamento), Università Iuav di Venezia, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Padova.
Il volume raccoglie ricerche e riflessioni in parte presentate e anticipate nel seminario omonimo, organizzato dall’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia, che si è tenuto il 13 novembre 2020.
Comparison. Conference for Artistic and Architectural Research. Book of Proceedings. Edited by Fabrizia Berlingieri, Francesca Zanotto with the contribution of Beatrice Balducci, Jacopo Leveratto, Claudia Mainardi, Enrico Miglietta, Chiara Pradel, Pier Paolo Tamburelli. LetteraVentidue, Siracusa, 2021
Any reproduction of this book, even partially, is prohibited. It is the hope of the author and th... more Any reproduction of this book, even partially, is prohibited. It is the hope of the author and the publisher that, by having kept the cost of this book at its minimum, the readers shall be encouraged to purchase a copy of the book rather than spend an almost analogous sum in running photocopies. Further, the collection's pocket-size format is an invitation to carry a book with you wherever your day may take you. A stack of photocopies is rather inconvenient in this regard. Should any errors or omissions have been made regarding copyrights of the illustrations, we will be glad to correct them in the forthcoming reprint.
CA2RE+ Book 1: Strategies of Design Driven Research. Edited by Claus Peder Pedersen (Main editor), Tadeja ZupanÊiÊ, Markus Schwai, Jo Van Den Berghe, Thierry Lagrange, 2021
https://ca2re.eu/wp-content/uploads/2021/09/202108144_CA2RE_STRATEGIES_SCREEN.pdf
MIAW 2020 / M4 I La nuova Dorsale. Edited by Matteo Poli, Micaela Ortega. LetteraVentidue, Siracusa, 2020
Scales of Interiors: Parks, Gardens, Objects, 2019
This publication presents itself as a debate upon some of the scales that can be touched by the d... more This publication presents itself as a debate upon some of the scales that can be touched by the design mechanisms and its interiority. From park through gardens and arriving to object might seem, at the first sight, like a big leap between these three different notions that we propose to call scales, as they are going to be treated by their ability to measure and orientate Moreover, this is what the discourse of this publication aims to highlight: that design can reach and enrich on multiple levels. These levels will arrive to some touchpoints in a few cases only to continue afterwards to go in other directions, proving how the research in design and architecture can become a never-ending resource for future inquiries.
Scales of Interiors: Parks, Gardens, Objects. Edited by Madalina Ghibusi, Maryam Khatibi, Chiara Pradel. Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2019
The post-industrial park is conceived here as an exposition space that, thanks to a design concep... more The post-industrial park is conceived here as an exposition space that, thanks to a design concept and a project, includes a large public garden or a part of land used for recreation, where nature and wild life are, somehow, represented and exposed, together with ruinous industrial buildings or, at the minimum, fragments of productive structures and factories. These areas began to arise following the de-industrialization process in western post- industrial cities at the end of the twentieth century, when, inside broad, extended and polluted spaces, or within territories deprived of their earlier identity, it was decided to leave a sign of what had been during the industrial past. At the same time, nearby open spaces began being treated as parks, in spite of their high level of soil contamination, thanks to a remediation process and both an aesthetic and natural renovation, searching for the regeneration of the environment and the return to a reclaimed beauty of landscape.
CERN Esplanade des Particules, Santarcagelo di Romagna, Maggioli, 2019
È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, anche ad uso interno e... more È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, anche ad uso interno e didattico, non autorizzata.
Book Reviews by Chiara Pradel
Op.Cit. 174, 2022
Selezione della critica d'arte contemporanea rivista quadrimestrale di selezione della critica d'... more Selezione della critica d'arte contemporanea rivista quadrimestrale di selezione della critica d'arte contemporanea
Op. Cit. 168, 2020
Gilles Clément nel 1997 pubblica un saggio, Traité succint de l’art involontaire, tradotto in it... more Gilles Clément nel 1997 pubblica un saggio, Traité succint de l’art involontaire, tradotto in italiano nel 2019 per Quodlibet, che costituisce innanzitutto un piccolo manifesto poetico, una sorta di raccolta intima di esperienze. La sua ricerca rifugge l’arte degli artisti e sorvola su quella parte di architettura che spetta agli architetti, per interrogare piuttosto con curiosità opere poco considerate, perchè non premeditate, con uno sguardo inedito e orientato verso un paesaggio instabile, colto nella sua condizione mutevole di processo.
Il vento che anima le foglie degli alberi, il suono del fiume o il trasmutare di essenze tra un giardino e l’altro in una sorta di vagabondaggio naturale o, se vogliamo, di autodeterminazione informale sono tematiche chiaramente rintracciabili e ampiamente sviluppate da Clé- ment in diversi suo scritti, ma che in questo saggio conservano l’immediatezza di un’intuizione e di un sentire ancora non teorizzati: si ha qui piuttosto l’impressione di accompagnare l’autore in un viaggio alla ricerca dell’origine di un’idea.
Colophon 51, Marzo , 2019
Expositions by Chiara Pradel
BK Expo: MAPS. New Cartographies, new Narratives, 2023
Maps have transcended their traditional role as mere visual representations or instruments of col... more Maps have transcended their traditional role as mere visual representations or instruments of colonialism, becoming active agents in shaping our understanding of the built environment. Maps, rather than being fixed and stable, actively shape cultures and possess the ability to influence how we perceive ourselves and others. The exhibition MAPS. New cartographies, new narratives (curated by BK Public Programs at TU Delft) aims to reveal the transformative power of cartography.
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Papers / Journals by Chiara Pradel
Books / Chapters by Chiara Pradel
Il volume raccoglie ricerche e riflessioni in parte presentate e anticipate nel seminario omonimo, organizzato dall’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia, che si è tenuto il 13 novembre 2020.
Book Reviews by Chiara Pradel
Il vento che anima le foglie degli alberi, il suono del fiume o il trasmutare di essenze tra un giardino e l’altro in una sorta di vagabondaggio naturale o, se vogliamo, di autodeterminazione informale sono tematiche chiaramente rintracciabili e ampiamente sviluppate da Clé- ment in diversi suo scritti, ma che in questo saggio conservano l’immediatezza di un’intuizione e di un sentire ancora non teorizzati: si ha qui piuttosto l’impressione di accompagnare l’autore in un viaggio alla ricerca dell’origine di un’idea.
Expositions by Chiara Pradel
Il volume raccoglie ricerche e riflessioni in parte presentate e anticipate nel seminario omonimo, organizzato dall’unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia, che si è tenuto il 13 novembre 2020.
Il vento che anima le foglie degli alberi, il suono del fiume o il trasmutare di essenze tra un giardino e l’altro in una sorta di vagabondaggio naturale o, se vogliamo, di autodeterminazione informale sono tematiche chiaramente rintracciabili e ampiamente sviluppate da Clé- ment in diversi suo scritti, ma che in questo saggio conservano l’immediatezza di un’intuizione e di un sentire ancora non teorizzati: si ha qui piuttosto l’impressione di accompagnare l’autore in un viaggio alla ricerca dell’origine di un’idea.
Fifty years after the publication of the Club of Rome report, the 10th edition of the Architecture Biennale Rotterdam brings historical research (from 1972 onward), inspiring practical examples (in 2022) and future scenarios (towards 2072) together.
This overview paints a picture that is both worrisome and hopeful. The exhibition features the work of architects, urban designers, artists, academics and landscape designers that documents and maps the causes and consequences of climate change. Their observations create a contemporary landscape that reflects the effects of climate change and calls for a response to this constructed hyperreality.
The exhibition is curated by Derk Loorbach, Véronique Patteeuw, Léa-Catherine Szacka and Peter Veenstra and is presented in the Ferro, an imposing former Natural Gas Container in Rotterdam’s western harbor area.
The Oostserre will showcase the current contributions exploring range of topics from contemporary formats of colonialism to mapping conflict, urban inequalities, futures, and the impact of the Anthropocene, which relentlessly alters the planet’s geographies. These contemporary perspectives redefine the significance of maps in shaping narratives and understanding our world.
Event curated by BK Public Programs at TU Delft. Discussion lead by Robert Gorny.
Collective imagination has traditionally associated architecture with political and economic power. As a result, when quoting Edward Said: «Modern Western culture is, in large part, the work of exiles, émigrés, refugees», the last people we typically consider are exiled architects. But is the heritage left by exiled architects truly insignificant?
Can we find expressions of their spiritual quest, new life experiences, nostalgic feelings, and aesthetic shocks in their works? When does Modernism cease to be a uni- versal language and instead becomes an existential language of the exile – and can they both coexist? The international conference Architects in Exile. Stories of New Spatial Experciences aims to address these questions.
Il Convegno ricostruisce le premesse, le problematiche e le potenzialità del progetto AlpTransit attraverso un’analisi cri- tica delle sue molteplici sfaccettature, da una parte per le questioni ingegneristiche, geologiche, architettoniche e pa- esaggistiche che affronta, dall’altra per le ricadute sociali ed economiche nelle città e nei territori con cui si relaziona. Obiettivo della giornata è approfondire, con uno sguardo interscalare e interdisciplinare, alcune problematiche pro- gettuali e procedurali affrontate in uno degli interventi infra- strutturali più importanti d’Europa, individuarne le specificità attraverso un confronto con altre esperienze del panorama internazionale, e infine comprenderne gli sviluppi nel medio e lungo termine attraverso un dialogo tra realtà che si sono già misurate o dovranno presto confrontarsi con queste tra- sformazioni.
Curatori:
Valeria Gozzi (SUPSI)
Matteo Moscatelli (Politecnico di Milano)
The process of re-shaping the land with earth historically has had great consolidated implications for metropolitan, urban, rur-urban and agricultural life: sacred, social, ecological, artistic, political and economic. Currently, within the global economic and environmental context, the reuse of earth and recycling of inert waste represents necessary political, social and design issues, as well as a fundamental aim of the 7th Environment Action Program and the UN’s Sustainable Development Goals.
How can we participate in this challenge, through Landscape Architecture? This study critically interlaces theoretical patterns, crossing the borders between the vision on waste and ecology of Gregory Bateson, Braungart and McDonough, proceeding through Ecological Urbanism and the holistic understanding of the site by the topological approach developed by ETH Zürich and Atelier Girot. Realized study cases are examined as evidence or results of those methodologies and as examples of creative design. In particular, this paper highlights how large amounts of inert waste have been used for a renaturalization practice of a river delta or, through a topological intervention, for the design of an artificial mountain in a delicate environment, concluding with a cultur-scaping which rehabilitates an existing landfill, leaving behind the evidence of its earlier existence and transforming it, thanks to the cultural approach of design, into a park.