Papers by Teodoro De Giorgio
Il volume, a cura di Arianna Carannante e Fabio Linguanti, nasce dall’idea di riflettere sul ruol... more Il volume, a cura di Arianna Carannante e Fabio Linguanti, nasce dall’idea di riflettere sul ruolo del chiostro, spazio nodale della vita monastica: luogo di ascesi, rifugio, meditazione e ritiro. La progettazione degli spazi claustrali occupa un ruolo centrale nella produzione architettonica medievale. In parallelo all’istituzionalizzazione e diffusione degli Ordini religiosi, nel periodo compreso tra l’XI e il XIII secolo, si assiste all’elaborazione di differenti soluzioni progettuali. L’architettura dei chiostri abbaziali, canonicali, conventuali risponde alle esigenze delle comunità che li abitano e le variazioni architettoniche sono l’esito dell’incontro tra “modelli d’importazione” e pratiche costruttive autoctone. Dalla necessità di esplorare con maggiore attenzione lo spazio mediterraneo nel medioevo, nonché di porre a confronto gli sviluppi delle ricerche nei diversi paesi, ha preso forma l’idea di questo volume multidisciplinare, comprendente circa trenta contributi.
Il volume, in edizione open access, è scaricabile gratuitamente in versione digitale al seguente indirizzo: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/i-chiostri-nellarea-mediterranea/
The essay analyses the multisensory meanings of the golden rose, among the most prestigious symbo... more The essay analyses the multisensory meanings of the golden rose, among the most prestigious symbols of papal benevolence in the late Middle Ages. The golden rose – the oldest evidence of which dates back to the pontificate of Leo IX (1049-1054) – was at the centre of a special liturgy on the fourth Sunday of Lent. The pope car- ried the rose, anointed with balsam and in whose bud animal musk was fixed, in an equestrian procession from the Basilica of Santa Croce in Jerusalem to the Lateran Palace, where he offered it to the prefect of Rome. During the liturgical function, the golden rose was able to induce precise responses on the part of the pope and of the faithful who, through the activation of sight, smell, hearing, taste and touch, opened themselves to the mystical contemplation of God.
The basilica of Santi Cosma e Damiano, the first Christian building on the Roman Forum, was erect... more The basilica of Santi Cosma e Damiano, the first Christian building on the Roman Forum, was erected by the will of Pope Felix IV (526-530) using two sites received as a gift from Queen Amalasunta, daughter of the Ostrogothic king Theodoric: the Temple of Peace, whose library was transformed into a nave, and the so-called temple of the Divus Romulus, which became the vestibule. Together with the cult of the two holy medical brothers that of another famous oriental saint was introduced: the martyr soldier Theodore of Amasea, to whom a circular church on the ruins of the Horrea Agrippiana was dedicated in the same years. The pontiff ’s main intent was to establish a fruitful dialogue with the court of Constantinople, functional to consolidate diplomatic relations between the Byzantine Empire, the papacy and the kingdom of Italy. The decision to use the physiognomic parameters elaborated in the East is significant for the representation of the figures of Cosmas, Damian and Theodore in the apse. In contrast to the contemporary Roman building practice, the erection of the basilica was not accompanied by a solemn translation and deposition of the remains of the titular saints. The occupation of the Roman Forum seems to have been more attractive than the possession of the relics, which were only translated in 592 thanks to the intermediation of Pope Gregory the Great (590-604).
Il volume, a cura di Marco Coppolaro, Giulia Murace e Gianluca Petrone, è frutto delle giornate i... more Il volume, a cura di Marco Coppolaro, Giulia Murace e Gianluca Petrone, è frutto delle giornate internazionali di studio tenute presso la Pontificia Università Gregoriana il 15 e il 16 ottobre 2021 con il coordinamento scientifico di Ilaria Fiumi Sermattei e di don Roberto Regoli.
Le giornate di studio hanno inteso fornire l’occasione per un ampio confronto sul ruolo delle arti e degli artisti nella rete della diplomazia pontificia, indagato nei suoi molteplici aspetti e in relazione ai diversi contesti socio-politico-culturali. Attraverso interventi disseminati su un esteso arco cronologico e su un’altrettanto vasta mappatura geografica, si è delineato un significativo panorama di casi di studio. La lettura complessiva di quest’ultimo ha portato a riflettere sui meccanismi e le tipologie del rapporto arte-diplomazia in ambito pontificio, considerando le trasformazioni e le continuità di questo fenomeno nel tempo.
The essay aims to shed new light on the iconography of the fourteenth-century fresco with the Mad... more The essay aims to shed new light on the iconography of the fourteenth-century fresco with the Madonna operosa in the basilica of Santa Chiara in Naples. The anonymous artist has given a personal interpretation of the medieval subject of the Madonna sewing next to the Child Jesus. The posture of the Child, seated with crossed legs, in the act of grasping his own foot, shows an up to now unnoticed clear debt from the Capitoline Spinario. The thorn is here turned in attribute of Christ Child, as a prefiguration of his Passion. This compositional choice could be well linked with the gift of the sacred thorn of Christ’s crown which in 1367 Queen Joanna I of Anjou received from her cousin Charles V of Valois.
To read the article:
https://www.sismel.it/pubblicazioni/1844-iconographica-xx-(2021)
The essay analyzes a very rare (to date, a unicum) wax sculpture from the second half of the 18th... more The essay analyzes a very rare (to date, a unicum) wax sculpture from the second half of the 18th Century representing a Pietà of the type “in visceribus Christi”. The composition, of high quality and attributable to the Sicilian context, shows Mary in a sad attitude, sitting at the foot of the cross, with the dead body of her son lying on her lap; four plump putti, also with a distraught expression, grasp the instruments of the Passion. The opening on the sternum of Christ reveals his bowels of mercy. The fulcrum of the composition is the mystical womb of the Saviour in its interrelation with the carnal womb of the Virgin. The iconological meaning is complex: to configure Christ as the ‘door’ that leads to salvation.
Lacerti ad affresco di epoca tardo medievale sono emersi in occasione dell'ultimo restauro che ha... more Lacerti ad affresco di epoca tardo medievale sono emersi in occasione dell'ultimo restauro che ha interessato la chiesa di San Paolo Eremita a Brindisi tra 2017 e 2018. Il saggio propone l'identificazione nel vescovo di Myra del personaggio stante emerso sul riquadro a intonaco di destra.
È opinione comune che l’architettura federiciana, in quanto emanazione di un’autorità imperiale i... more È opinione comune che l’architettura federiciana, in quanto emanazione di un’autorità imperiale in aperto conflitto con la Chiesa, sia un fenomeno esclusivamente laico. In effetti di Federico II è nota la frenetica attività di costruttore di castelli, a fronte di un certo disinteresse per gli edifici di culto: un apparente paradosso per un imperatore medievale, ma affatto funzionale allo stereotipo di precursore della modernità che la storiografia ha costruito sul personaggio. Eppure attorno alla sacralità del potere imperiale e alla rappresentazione del sovrano come Anticristo/Messia si è sviluppato un tema portante degli studi federiciani, dal quale, tuttavia, le costruzioni sacre sono state avulse. Muovendo da un riesame della committenza architettonica e dall’analisi a tutto tondo del rapporto tra Federico II e gli edifici religiosi, questo libro si propone di reintegrare l’architettura sacra nell’orizzonte della ricerca sull’imperatore svevo e di superare ogni visione stereotipata della cultura artistica federiciana.
Il libro raccoglie una selezione delle ricerche presentate al convegno internazionale di studi "Imperialis Ecclesia. Federico II di Svevia e l’architettura sacra tra Italia e Germania" (Roma, Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte, 2016).
Volume a cura di Francesco Gangemi e Tanja Michalsky.
https://www.silvanaeditoriale.it/libro/9788836650941
In Regensburg wird wie in einem Prisma die bunte Vielfalt liturgischer Traditionen der Vormoderne... more In Regensburg wird wie in einem Prisma die bunte Vielfalt liturgischer Traditionen der Vormoderne sichtbar. Interdisziplinäre Beiträge erschließen den Gottesdienst der verschiedenen Institutionen, seine Musik und Kunst, Handschriften und Räume sowie historische Kontexte und überregionale Bezüge.
Regensburg war in der Vormoderne durch unterschiedliche kirchliche Institutionen geprägt: Neben dem Bistum, das manche seiner Eigentraditionen bis lange nach dem Konzil von Trient hochhielt, bestimmten zahlreiche Stifte und Klöster beiderlei Geschlechts das liturgische Leben, das in der Neuzeit zusätzliche Komplexität gewann, als sich die Stadt mehrheitlich der lutherischen Reformation anschloss, was zur Übernahme neuer Bräuche, aber auch zu bemerkenswerten Kompromissen führte. Als Tradentinnen und Produzentinnen von Handschriften, als Bauherrinnen liturgischer Räume und Auftraggeberinnen von Kunstwerken, nicht zuletzt in ihrem Zusammenspiel im städtischen Raum und in den größeren Einflusssphären von Kirche und Reich sind Regensburger Institutionen ein Prisma, durch das die bunte Vielfalt vormoderner Liturgie, ihrer historischen Kontexte und kulturellen Ausdrucksformen sichtbar wird.
Tagungsband zur vormodernen Liturgie in Regensburg zur unterschiedlichen Liturgie verschiedener Institutionen.
Herausgeber: Harald Buchinger, Sabine Reichert.
https://www.schnell-und-steiner.de/artikel_10425.ahtml
https://www.uni-regensburg.de/philosophie-kunst-geschichte-gesellschaft/mittelaltergeschichte/philosophie-kunst-geschichte-gesellschaft/forum-mittelalter/studium/publikationen-1/index.html
世界に溢れる愛と温かさの象徴
洗礼されたハート形へと至るまでに織りなされた血と肉の物語
古代世界にあった精神的トポスとしてのハートは、西欧中世において血と傷への信心を受けとめる聖心のハート形へと... more 世界に溢れる愛と温かさの象徴
洗礼されたハート形へと至るまでに織りなされた血と肉の物語
古代世界にあった精神的トポスとしてのハートは、西欧中世において血と傷への信心を受けとめる聖心のハート形へと結晶化する。同時にそれは、世俗文学が描く愛憎や、身体への科学的まなざしを巻き込みながら、万人がその意味を感受できる表象へと洗練されていく。本書は、集団的統合、科学批判の象徴、感情伝達のツールとして、理性を超えてわれわれに迫ってくるハート形の秘密に迫る。
https://www.hanmoto.com/bd/isbn/9784771034945
Il saggio porta all’attenzione degli studiosi una inedita scultura in marmo bianco, databile alla... more Il saggio porta all’attenzione degli studiosi una inedita scultura in marmo bianco, databile alla prima metà del Trecento e raffigurante la Madonna col Bambino. L’opera, conservata nel Museo Diocesano di Torino, ha la peculiarità di essere del tutto identica a un esemplare di mano del celebre scultore senese Tino di Camaino, riferibile ai primi anni trenta del Trecento e custodito nei depositi della quattrocentesca chiesa di Santa Maria della Misericordia a Massa Lubrense. La scoperta di una fonte inedita del XVII secolo e la storia conservativa dell’opera permettono di escludere l’evenienza di un falso ottocentesco e di collocare l’opera nell’ambito della bottega napoletana di Tino di Camaino. La Madonna col Bambino ritrovata aiuta a fare nuova luce sulle dinamiche interne alla bottega dell’artista (è il primo caso oggi noto di replica fedele di una sua opera a tutto tondo) e fornisce preziose notizie per il prosieguo degli studi sulla scultura napoletana del Trecento.
For the ancient façade of Santa Maria del Fiore, Arnolfo di Cambio (1240/1245-1302/1310) sculpted... more For the ancient façade of Santa Maria del Fiore, Arnolfo di Cambio (1240/1245-1302/1310) sculpted a statue of Boniface VIII (1294-1303) seated with great austerity on a faldstool with his right hand in blessing and wearing a tiara, priestly vestments and a pallium. One detail still captures the attention of the observer: the left foot protruding from the architectural frame. In precisely that protruding foot there is the ultimate meaning of this sculpture and its cult status as being outside the norm which made it the prototype for the representation of papal sacral power.
"Imago Papae. Le pape en image du Moyen Âge à l’époque contemporaine", sous la direction de Claudia D'Alberto.
Il contributo tratta degli insediamenti e delle imprese artistiche degli Amalfitani tra XII e XII... more Il contributo tratta degli insediamenti e delle imprese artistiche degli Amalfitani tra XII e XIII secolo nella città Brindisi, celebre per il suo porto.
L’altura che domina il «Seno di Levante» del porto brindisino, a partire dalla seconda metà del XII secolo, ha ospitato stabilmente la comunità dei navigatori e dei mercanti del ducato di Amalfi, esule in Puglia dopo la compiuta sottomissione normanna del 1131.
The ecclesiastical tradition tells us that in 316 the emperor Constantine humbled himself to kiss... more The ecclesiastical tradition tells us that in 316 the emperor Constantine humbled himself to kiss the foot of Pope Sylvester (314-35), while in 535 the emperor Justinian did likewise with Agapito (535-6) and in 795 Charlemagne with Hadrian (772-95). In the history of the medieval and modern papacy the ritual of the kiss «of the sacred slipper» expresses the homage and obedience of the clergy, sovereigns, high dignitaries and the faithful to the Vicar of Christ on earth. The contribution aims to offer an in-depth analysis on the scriptural origin, the meaning and the developments of the ritual, without neglecting the examination of the iconographic representations that contributed to its affirmation. During the pontificate of Boniface VIII (1294-303) a new genre of papal statuary was born which had great fortune until the first half of the twentieth century; the pope’s foot, protruding from the basement not for reasons of compositional dynamism, is meant to present it symbolically to the adoration, and therefore to the kiss, of the faithful, who are bound to recognize the plenitudo potestatis of the pope. Where the pope was not physically present, his effigy represented him and it presented him in the act of receiving the most symbolic of the rituals of obedience.
Il contributo è tratto dal volume degli atti del convegno su Lorenzo Lotto svoltosi a Loreto dal ... more Il contributo è tratto dal volume degli atti del convegno su Lorenzo Lotto svoltosi a Loreto dal 1 al 3 febbraio 2019. Curato da due specialisti del pittore veneziano, Francesca Coltrinari e Enrico Maria Dal Pozzolo, il volume propone trentasei focalizzazioni su temi storici, filologici e critici relativi all'artista. Caratterizzati da differenti approcci metodologici, i diversi contributi compongono un testo con molti aggiornamenti, novità e ipotesi, che si auspica diventi – al pari di altri atti di convegni editi negli ultimi decenni del secolo scorso – un punto di riferimento per gli studi su Lorenzo Lotto, un artista che, anche in virtù dell’eccezionale mole documentaria giunta fino ad oggi, continua a stupire, fornendo spunti di indagine sempre nuovi.
https://zeledizioni.it/prodotto/lorenzo-lotto/
In the second half of the seventeenth century, a particular type of wax crucifix emerged, which w... more In the second half of the seventeenth century, a particular type of wax crucifix emerged, which was characterized by an opening on the sternum showing part of the Saviour’s thoracic and abdominal cavity, with the anatomical representation of the inner organs. Through the examination of surviving examples (mostly unpublished) and recourse to scriptural, patristic, and other literary sources, this paper analyzes the origin and the meaning – theological, symbolic and iconological – of this invention, demonstrating its connection to the devotion of the Sacred Heart of Christ, propagated especially by the Jesuits, and its intent to represent the divine mercy of Christ. As a matter of fact, the rather summary representation of the internal organs shows that the aim of these objects was not scientific precision, but a symbolic representation. For this reason, instead of the expression «Christus anatomicus» that has been used in earlier literature, this paper proposes to adopt the term «in visceribus Christi» for this iconography: this expression refers to a privileged spiritual relationship with the Saviour in the hope of moving his entrails to receive his mercy. Both the style of the existing examples and their geographical distribution suggests that Southern Italy, especially Sicily, was the main area of production.
Il contributo, insieme con quello a firma di Valentino Pace, si occupa della realtà urbana e arti... more Il contributo, insieme con quello a firma di Valentino Pace, si occupa della realtà urbana e artistica di Brindisi nei primi tempi della dominazione normanna. A Brindisi, come altrove in altri territori di conquista normanna, si venne configurando nei decenni contigui al nuovo secolo, un nuovo contesto urbano, nella consueta convergenza di interessi fra clero e nobiltà laica, dove diverse eredità, dal sostrato secolare, dai territori di provenienza dei nuovi dominatori e da quelli che i traffici marini vi facevano affluire dalle coste mediterranee, cristiane ed islamiche (e avevano fatto affluire nei decenni e secoli precedenti), diedero vita a quel “nuovo mondo” che la conquista aveva aperto.
Il saggio analizza in dettaglio, con immagini inedite e di alta qualità (frutto di apposita campa... more Il saggio analizza in dettaglio, con immagini inedite e di alta qualità (frutto di apposita campagna fotografica), le trecentesche Storie della Passione di Cristo della cappella «degli Illustrissimi», posta all'estremità del braccio settentrionale del transetto del duomo di Napoli. L'opera, realizzata a monocromo, si compone di quattro scene maggiori, leggibili da sinistra a destra, Cristo schernito e spogliato delle vesti, Flagellazione, Andata al Calvario e Deposizione, e di una scena minore, un'Annunciazione con probabile offerente. A dispetto dell'alta qualità esecutiva e del raffinato livello d'invenzione, l'opera è scarsamente conosciuta, e spesso ignorata, da parte della critica moderna. Scopo del contributo è di presentare in dettaglio le Storie della Passione per fornire una corretta e approfondita lettura iconografica dei singoli episodi e per individuare le fonti visive alla base della rappresentazione. / This paper analyses in detail, with unpublished high-quality images (produced specifically for this project), the fourteenth-century Stories of the Passion of Christ in the chapel ‘degli Illustrissimi’, located at the end of the northern arm of the transept in Naples Cathedral. The work, produced in monochrome, is made up of four major scenes, to be read from left to right: Christ mocked and stripped of his clothing; The Flagellation; The Journey to Calvary; The Deposition; and a minor scene, an Annunciation with probable donor. Despite the high quality of the execution and the refined level of invention, the work is scarcely known, and often ignored by modern criticism. The purpose of this contribution is to present the Stories of the Passion in detail, to provide a correct and thorough iconographic reading of the individual episodes and to identify the visual sources that underlie the representation. https://www.cambridge.org/core/journals/papers-of-the-british-school-at-rome/article/le-storie-della-passione-di-cristo-della-cappella-degli-illustrissimi-nel-duomo-di-napoli-riflessioni-sul-triangolo-napoli-siena-e-avignone/1706E53DB4348E37D237B288AEE6113D
Intervento tenuto nell'ambito del convegno di studi "Intorno al ritratto. Origini, sviluppi e tra... more Intervento tenuto nell'ambito del convegno di studi "Intorno al ritratto. Origini, sviluppi e trasformazioni", svoltosi a Torino nel dicembre 2016 e promosso e organizzato dai dottorandi e dottori di ricerca in Scienze Archeologiche, Storiche e Storico-Artistiche del Dipartimento di Studi Storici dell'Ateneo torinese. L'idea di incentrare l'iniziativa sul tema del ritratto è scaturita da un ciclo di incontri seminariali in cui si è riflettuto sull'approccio metodologico seguito da Enrico Castelnuovo nel saggio "Il significato del ritratto pittorico nella società" (1973). Sulla base di questo studio e a partire dalle relazioni esposte, si sono voluti riunire i contributi di giovani studiosi e di studiosi di consolidata esperienza. All'articolazione del convegno corrispondono le quattro sezioni che scandiscono la sequenza degli oltre quaranta testi: Antichità, Medioevo, età moderna e contemporanea. Dalle rappresentazioni arcaiche del Vicino Oriente antico si passa alle forme dell'arte classica, per attraversare il Medioevo e pervenire alle espressioni del ritratto moderno e contemporaneo, con le loro più riconoscibili implicazioni. Calato nel contesto storico, sociale, politico e religioso, il ritratto è indagato sotto differenti profili e in una prospettiva multidisciplinare, che non manca di considerare le fonti scritte nelle loro valenze storica e letteraria. Scrive Enrico Castelnuovo: «Ho sempre pensato che la storia dell'arte, pur mantenendo tutte le sue specificità, dovesse dialogare con la storia tout court, sociale, politica, religiosa, e l'esperienza del ritratto nella variazione delle sue modalità, ma anche nella persistenza nel tempo di alcune delle sue funzioni essenziali può offrire una eccellente testimonianza».
Intervento tenuto nell'ambito del convegno internazionale di studi "Il mito del nemico. I volti m... more Intervento tenuto nell'ambito del convegno internazionale di studi "Il mito del nemico. I volti mutevoli dell'Altro e la costruzione delle identità europee", promosso e organizzato dall'Alma Mater Studiorum Università di Bologna, svoltosi nei giorni 8-9 giugno 2017 presso il Dipartimento delle arti dell'Ateneo bolognese.
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Papers by Teodoro De Giorgio
Il volume, in edizione open access, è scaricabile gratuitamente in versione digitale al seguente indirizzo: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/i-chiostri-nellarea-mediterranea/
Le giornate di studio hanno inteso fornire l’occasione per un ampio confronto sul ruolo delle arti e degli artisti nella rete della diplomazia pontificia, indagato nei suoi molteplici aspetti e in relazione ai diversi contesti socio-politico-culturali. Attraverso interventi disseminati su un esteso arco cronologico e su un’altrettanto vasta mappatura geografica, si è delineato un significativo panorama di casi di studio. La lettura complessiva di quest’ultimo ha portato a riflettere sui meccanismi e le tipologie del rapporto arte-diplomazia in ambito pontificio, considerando le trasformazioni e le continuità di questo fenomeno nel tempo.
To read the article:
https://www.sismel.it/pubblicazioni/1844-iconographica-xx-(2021)
Il libro raccoglie una selezione delle ricerche presentate al convegno internazionale di studi "Imperialis Ecclesia. Federico II di Svevia e l’architettura sacra tra Italia e Germania" (Roma, Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte, 2016).
Volume a cura di Francesco Gangemi e Tanja Michalsky.
https://www.silvanaeditoriale.it/libro/9788836650941
Regensburg war in der Vormoderne durch unterschiedliche kirchliche Institutionen geprägt: Neben dem Bistum, das manche seiner Eigentraditionen bis lange nach dem Konzil von Trient hochhielt, bestimmten zahlreiche Stifte und Klöster beiderlei Geschlechts das liturgische Leben, das in der Neuzeit zusätzliche Komplexität gewann, als sich die Stadt mehrheitlich der lutherischen Reformation anschloss, was zur Übernahme neuer Bräuche, aber auch zu bemerkenswerten Kompromissen führte. Als Tradentinnen und Produzentinnen von Handschriften, als Bauherrinnen liturgischer Räume und Auftraggeberinnen von Kunstwerken, nicht zuletzt in ihrem Zusammenspiel im städtischen Raum und in den größeren Einflusssphären von Kirche und Reich sind Regensburger Institutionen ein Prisma, durch das die bunte Vielfalt vormoderner Liturgie, ihrer historischen Kontexte und kulturellen Ausdrucksformen sichtbar wird.
Tagungsband zur vormodernen Liturgie in Regensburg zur unterschiedlichen Liturgie verschiedener Institutionen.
Herausgeber: Harald Buchinger, Sabine Reichert.
https://www.schnell-und-steiner.de/artikel_10425.ahtml
https://www.uni-regensburg.de/philosophie-kunst-geschichte-gesellschaft/mittelaltergeschichte/philosophie-kunst-geschichte-gesellschaft/forum-mittelalter/studium/publikationen-1/index.html
洗礼されたハート形へと至るまでに織りなされた血と肉の物語
古代世界にあった精神的トポスとしてのハートは、西欧中世において血と傷への信心を受けとめる聖心のハート形へと結晶化する。同時にそれは、世俗文学が描く愛憎や、身体への科学的まなざしを巻き込みながら、万人がその意味を感受できる表象へと洗練されていく。本書は、集団的統合、科学批判の象徴、感情伝達のツールとして、理性を超えてわれわれに迫ってくるハート形の秘密に迫る。
https://www.hanmoto.com/bd/isbn/9784771034945
"Imago Papae. Le pape en image du Moyen Âge à l’époque contemporaine", sous la direction de Claudia D'Alberto.
L’altura che domina il «Seno di Levante» del porto brindisino, a partire dalla seconda metà del XII secolo, ha ospitato stabilmente la comunità dei navigatori e dei mercanti del ducato di Amalfi, esule in Puglia dopo la compiuta sottomissione normanna del 1131.
https://zeledizioni.it/prodotto/lorenzo-lotto/
Il volume, in edizione open access, è scaricabile gratuitamente in versione digitale al seguente indirizzo: https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/i-chiostri-nellarea-mediterranea/
Le giornate di studio hanno inteso fornire l’occasione per un ampio confronto sul ruolo delle arti e degli artisti nella rete della diplomazia pontificia, indagato nei suoi molteplici aspetti e in relazione ai diversi contesti socio-politico-culturali. Attraverso interventi disseminati su un esteso arco cronologico e su un’altrettanto vasta mappatura geografica, si è delineato un significativo panorama di casi di studio. La lettura complessiva di quest’ultimo ha portato a riflettere sui meccanismi e le tipologie del rapporto arte-diplomazia in ambito pontificio, considerando le trasformazioni e le continuità di questo fenomeno nel tempo.
To read the article:
https://www.sismel.it/pubblicazioni/1844-iconographica-xx-(2021)
Il libro raccoglie una selezione delle ricerche presentate al convegno internazionale di studi "Imperialis Ecclesia. Federico II di Svevia e l’architettura sacra tra Italia e Germania" (Roma, Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte, 2016).
Volume a cura di Francesco Gangemi e Tanja Michalsky.
https://www.silvanaeditoriale.it/libro/9788836650941
Regensburg war in der Vormoderne durch unterschiedliche kirchliche Institutionen geprägt: Neben dem Bistum, das manche seiner Eigentraditionen bis lange nach dem Konzil von Trient hochhielt, bestimmten zahlreiche Stifte und Klöster beiderlei Geschlechts das liturgische Leben, das in der Neuzeit zusätzliche Komplexität gewann, als sich die Stadt mehrheitlich der lutherischen Reformation anschloss, was zur Übernahme neuer Bräuche, aber auch zu bemerkenswerten Kompromissen führte. Als Tradentinnen und Produzentinnen von Handschriften, als Bauherrinnen liturgischer Räume und Auftraggeberinnen von Kunstwerken, nicht zuletzt in ihrem Zusammenspiel im städtischen Raum und in den größeren Einflusssphären von Kirche und Reich sind Regensburger Institutionen ein Prisma, durch das die bunte Vielfalt vormoderner Liturgie, ihrer historischen Kontexte und kulturellen Ausdrucksformen sichtbar wird.
Tagungsband zur vormodernen Liturgie in Regensburg zur unterschiedlichen Liturgie verschiedener Institutionen.
Herausgeber: Harald Buchinger, Sabine Reichert.
https://www.schnell-und-steiner.de/artikel_10425.ahtml
https://www.uni-regensburg.de/philosophie-kunst-geschichte-gesellschaft/mittelaltergeschichte/philosophie-kunst-geschichte-gesellschaft/forum-mittelalter/studium/publikationen-1/index.html
洗礼されたハート形へと至るまでに織りなされた血と肉の物語
古代世界にあった精神的トポスとしてのハートは、西欧中世において血と傷への信心を受けとめる聖心のハート形へと結晶化する。同時にそれは、世俗文学が描く愛憎や、身体への科学的まなざしを巻き込みながら、万人がその意味を感受できる表象へと洗練されていく。本書は、集団的統合、科学批判の象徴、感情伝達のツールとして、理性を超えてわれわれに迫ってくるハート形の秘密に迫る。
https://www.hanmoto.com/bd/isbn/9784771034945
"Imago Papae. Le pape en image du Moyen Âge à l’époque contemporaine", sous la direction de Claudia D'Alberto.
L’altura che domina il «Seno di Levante» del porto brindisino, a partire dalla seconda metà del XII secolo, ha ospitato stabilmente la comunità dei navigatori e dei mercanti del ducato di Amalfi, esule in Puglia dopo la compiuta sottomissione normanna del 1131.
https://zeledizioni.it/prodotto/lorenzo-lotto/
Dal Museo di Capodimonte al Parco archeologico di Selinunte, dal Museo Egizio di Torino a Villa Borghese, dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze al Colosseo, dall’Arena di Verona all’Archivio centrale dello Stato, dalla Basilica Palladiana di Vicenza al Castello Alfonsino di Brindisi, nessun monumento è al sicuro. I beni culturali sono stati asserviti alla logica del facile profitto, legata ad attività effimere incompatibili con il carattere storico-artistico dei luoghi e incuranti dei problemi conservativi.
Ma cosa dice la Legge in proposito? È consentito trasformare un monumento in discoteca, in palestra o in palco per concerti? Teodoro De Giorgio risponde a queste e altre domande passando in rassegna, con dovizia di particolari e di documenti inediti, tutti i principali casi che hanno visto musei, istituzioni, siti archeologici e monumenti pubblici italiani adibiti a «Beni culturali da sballo».
http://www.campisanoeditore.it/
http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=80629
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2009/29-dicembre-2009/eredita-900-una-collezione-privatacon-arte-domenica-rosa-mazzolini-1602220566696.shtml
http://www.sillabe.it/it/cataloghi-di-mostre/258-leredita-del-novecento-i-capolavori-della-collezione-mazzolini.html
La conferenza di apertura è di Ingo Herklotz, al quale seguono gli interventi di Josef Sciberras, Filip Malesevic, Marcello Grifò, Jesús Salas Álvarez, Fabrizio Alessandro Terrizzi, Vittoria Artico, Teodoro De Giorgio, Bianca Hermanin, Domenico Benoci, Giuseppe Falzone e Francesca Paola Massara.
https://www.piac.it/convegno-su-onofrio-panvinio/?preview=true&fbclid=IwAR2bXu5c42cU5WiMnNHrX9sJzPP_J1qjc2UftQsFegPCKo1vJcxsqbb_ieM
https://www.goerres-gesellschaft-rom.de/it/notizie-novita/notizie-romane/3615-studientag-zu-onofrio-panvinio-am-piac-2
Il convegno, a cura di Luisa Derosa, Giulia Perrino, Victor Rivera Magos e Maria Cristina Rossi, intende esaminare alcuni aspetti di questa vicenda, valorizzando studi e ricerche in corso con un approccio multidisciplinare. Si intende proporre un ventaglio di riflessioni ad ampio raggio sul ricco
patrimonio storico, archivistico, monumentale e paesaggistico del territorio tra i secoli XI-XV, indagando aspetti particolari come gli agglomerati urbani, le reti commerciali, le relazioni artistiche, i legami con le aree di confine, in modo da valorizzare ulteriormente un contesto unico e ancora di grande interesse.
The keynote lecture will be given by Professor C. Stephen Jaeger. Talks from both well-established and young scholars will engage with questions related to themes such as the material and topographical contexts of the arts and rituals of pilgrimage, pilgrim routes and/or sites, the structures and functions of pilgrimage in literature and art, the ideas and experiences of pilgrims, and the afterlives of pilgrimages. The conference presentations will run under NetMAR’s four research clusters: Places, Structures, Experiences, and Influences.
This conference is the second major academic event examining the arts and rituals of pilgrimage (building and expanding on the invite-only NetMAR Research Workshop held in May 2022.
https://netmar.cy/events/international_conference/
https://netmar.cy/
As the past decade has seen a considerable amount of research centered on the legacy of women as patrons of the arts, artists, writers, philosophers, the 2022 AIWAC explores the topic more thoroughly in the context of naturalism, seen as a subject of investigation in multiple disciplines.
https://www.aiwac.eu/session/the-lux-vivens-and-hildegards-new-senses-tools-for-knowledge-of-god-and-nature/
We are delighted that this congress will take place in Zurich, a city distinguished by its many and diverse art institutions.
https://www.vkks.ch/de/aktivitaeten/kongresse
Nel vasto campo pluridisciplinare costituito dalla ricerca su Dante e sull’epoca in cui visse, la letteratura, la filosofia, la teologia, la storia e la storia dell’arte, alle quali si è recentemente unito un rinnovato interesse per il diritto e la giurisprudenza, hanno offerto un prezioso apporto, da un lato, a una migliore conoscenza della sua formazione e della sua ricca e varia cultura, dall’altro a una maggiore comprensione della sua opera omnia, alla sua contestualizzazione, all’identificazione delle sue fonti e alla messa in luce del suo straordinario spessore «intertestuale» et «interdiscorsivo».
Finanziamento principalmente da parte del Comitato Nazionale per celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri. Cofinanziato dall’Université Savoie Mont Blanc (laboratoire LLSETI), dall’Université de Lyon (ENS, Lyon 3, laboratoire IrPhil et LabEx COMOD) e dall’Istituto Italiano di Cultura di Lione.
Colloque international organisé par Cécile LE LAY (Université Jean Moulin - Lyon 3)
et Massimo LUCARELLI (Université Savoie Mont Blanc).
Comitato scientifico
Presidente : Paolo Grossi (Presidente emerito della Corte costituzionale della Repubblica italiana; Professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno, Università di Firenze)
Isabelle Abramé-Battesti (Letteratura italiana, Université de Poitiers, CERLIM) Guido Castelnuovo (Storia medievale, Université des Pays du Vaucluse, CIHAM) Michele Corradi (Filologia classica, Università di Pisa) Sergio Cristaldi (Letteratura italiana, Università di Catania) Manuele Gragnolati (Letteratura italiana, Université Paris-Sorbonne, ELCI) Cécile Le Lay (Letteratura italiana, Université Lyon 3, IRPhil) Massimo Lucarelli (Letteratura italiana, Université Savoie Mont Blanc, LLSETI) Bruno Pinchard (Filosofia, Université Lyon 3, IRPhil; Président de la Société Dantesque de France) Pasquale Porro (Filosofia medievale, Università di Torino) Diego Quaglioni (Storia del diritto medievale e moderno, Università di Trento) Raffaele Ruggiero (Letteratura italiana, Université d’Aix-Marseille, CAER).
- https://www.unigre.it/it/eventi-e-comunicazione/eventi/calendario-eventi/le-arti-e-gli-artisti-nella-rete-della-diplomazia-pontificia/
- https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2021-10/cosa-si-regala-a-un-papa-e-cosa-regala-un-papa.html
More information on the KU Leuven website:
https://kuleuvencongres.be/eahmh2021
We will cover the ways in which anatomical knowledge has been acquired, portrayed and taught, examining the evolution oftechniques used in the teaching of anatomy through the ages and its relevance not only to surgery and medicine, but also to artand society in general.
This promises to be an outstanding interactive event with participants having the opportunity to ask questions throughout.
Abstract book - Extract from the speech by Teodoro De Giorgio.
Web site: https://uk.aesculap-academy.com/eventdetails/3953427/4025767
Organisers: Ecaterina Lung (University of Bucharest), Alexandra Liţu (University of Bucharest), Alexandra Ţârlea (University of Bucharest).
https://istorie.unibuc.ro/cercetare/conferinte/communicating-objects-material-literary-and-iconographic-instances-of-objects-in-a-human-universe-in-antiquity-and-the-middle-ages/
The discovery, salvage, transport, reception and deposition of these imported relics were elaborately staged and (re-)commemorated in a variety of media. Imported relics could become an identity-forming part of the city, while at the same time, imports of relics changed the sacred topography of Rome. This little-studied aspect of the Roman cult of saints and relics is to be explored within the framework of an interdisciplinary workshop. The focus of interest will be: the hagiographic profile of the imported saints, the changes in the sacred topography of the city, the codification of new forms of the cult of relics as a result of their import, the use of artistic media and, last but not least, the motivations of the actors involved.
Scientific Organization: Adrian Bremenkamp, Tanja Michalsky, Norbert Zimmermann.
https://www.biblhertz.it/3020174/imported-relics-in-rome-from-damasus-i-to-paschal-i.html
I. "Patrimonio immobiliare e culturale: cosa fare?" L'Italia vanta un patrimonio immobiliare storico-culturale unico al mondo. Sempre più spesso, tuttavia, si assiste all'incuria o ad utilizzazioni inappropriate: una ricchezza dal potenziale largamente inespresso che necessita di strategie efficaci di riqualificazione urbana. I Relatori sono stati invitati a proporre, attraverso la presentazione delle proprie ricerche scientifiche e di autorevoli saggi, esempi virtuosi di strumenti e azioni che si possono mettere in pratica con l'obiettivo di avviare processi di tutela e promozione del patrimonio culturale per “dare valore al bello”.
II. "Riqualificazione del territorio e degli immobili storici". Per restituire al patrimonio architettonico valore sociale, culturale, urbanistico ed economico, occorrono esempi virtuosi che suscitino progetti di recupero, pubblici e privati. Partendo dalla diretta esperienza dei Relatori e da alcuni progetti già attivati, verranno analizzate le azioni che possono essere promosse per affrontare la riqualificazione in maniera organica e raggiungere il duplice obiettivo di salvaguardare fondamentali espressioni della storia, dell'arte e della identità locale, e contestualmente avviare nuove opportunità economiche per le città e il territorio.
III. "Dall’interesse culturale alle applicazioni pratiche". La valorizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare, pubblico e privato, non possono prescindere dall’attenzione ad una corretta valutazione, basata sull’applicazione di principi e criteri estimativi univoci e sostenuta da una idonea base informativa. Lo stesso processo di semplificazione amministrativa in itinere nelle pubbliche amministrazioni rimanda all’importanza della elevazione degli standard nello scambio dei dati tra mondo delle professioni e istituzioni, affermando il ruolo sussidiario dei professionisti nel trattamento adeguato dei dati e delle informazioni. E’ fondamentale, allora, che le attività di stima siano condotte con criteri oggettivi e certi, condivisibili e replicabili, risultando condizione imprescindibile per il valutatore la conoscenza e applicazione di adeguate procedure di valutazione.
Secondo Giovanni Maria Moricino (1558-1628), la chiesa si terminò di costruire il 1322; la dedicazione si spiega sia con la fortuna in Francia del culto di questo santo, ove ebbe un importante riferimento a Cluny, che con la traslazione delle sue reliquie da Costantinopoli in Venezia, nella chiesa di San Giuliano, il 1240. La struttura architettonica, su cui si soffermerà GIUSEPPE MARELLA (Società di Storia Patria per la Puglia), ad aula unica e coro rientrante rettangolare, riprende il diffuso modello adottato da vari ordini mendicanti e prediletto particolarmente proprio dai frati minori. Il tipo era già stato sperimentato in Francia dove aveva manifestato notevoli vantaggi sia economici che in materia di tempo e praticità; si adattava benissimo al messaggio francescano per l'assenza di barriere visive o uditive all'ascolto della parola di Dio. Sulle pareti si conservano resti delle decorazioni pittoriche, che saranno illustrate da TEODORO DE GIORGIO (Società di Storia Patria per la Puglia) che un tempo la ingentilivano con teorie di santi e scene di pietà cristiana. Attiguo è l'antico convento francescano, soppresso nel 1809, in cui aveva studiato Giulio Cesare Russo, il futuro san Lorenzo da Brindisi, oggi adibito a pubblici uffici. Nella cura della chiesa ai conventuali sarebbe subentrata la confraternita dell'Immacolata Concezione che ne ottenne formale comodato d'uso dall'arcivescovo Pietro Consiglio (1826-39) il 1828 ma che da tempo vi aveva sede. La chiesa di San Paolo Eremita è il primo, vero, monumento gotico della città di Brindisi e si inserisce, nella storia cittadina, in un periodo di passaggio tra le vecchie manifestazioni di architettura medievale e le nuove istanze culturali provenienti da Napoli e dall'Italia centrale. Come attesta l'atto di donazione del suolo, qui era l'arx messapico-romana ancora utilizzata dai Normanni; la sopraelevazione del piano di calpestìo della chiesa, rispetto alla strada, è il frutto del riutilizzo di tale antica rocca cui pertiene il bugnato di carparo che riveste la zoccolatura inferiore dell'edificio. Dell'originale decorazione del soffitto, oggi restano solo pochissime tracce, in particolare sui puntoni dove si ritrovano fasce zigzaganti e a spina di pesce, dal gusto islamico tipiche, per lo stesso periodo, dell'edilizia sacra e civile siciliana. Moltissimi e di grande interesse i riferimenti araldici, oggetto dell’intervento di GIUSEPPE MADDALENA CAPIFERRO (Società di Storia Patria per la Puglia).
Entra questa chiesa nel novero dei santuari mariani per la devozione, tema che sarà affrontato da ANTONIO MARIO CAPUTO (Società di Storia Patria per la Puglia) verso la Vergine Immacolata cui si attribuì lo scampo dal terremoto del 20 febbraio 1743. Si tratta di una macenula, una statua vestita in corso d'anno con quattro abiti diversi con cambio evidenziato in occasione della Pasqua di resurrezione. Di particolare interesse è quello caratterizzato da un ricco ricamo, presumibilmente settecentesco, originario ornamento di una veste nuziale della famiglia Sierra.
第69回 美学会全国大会 /
国際シンポジウム /
ハート形のイメージ世界:見えるものと見えないもの
The imagery of hearts: visible and invisible
International Symposium at the 69th Japanese Society for Aesthetics Annual Conference
Images of hearts are mundane and omnipresent in today’s world, but they’re also thought to possess marvelous and mysterious power that can change the meanings of the contexts in which they appear. Such a notion might be supported by and based on the idea that the physical and visible heart is the place of invisible: spiritual feelings, the mind, and the soul—an idea that can be seen in various cultural spheres both old and modern, from the West to the East. Heart images are derived from the shape of the physical heart, but through their tremendously simplified shape they function as sources of spiritual motivation. Nowadays it’s known that the mind and the soul are based in the brain and the physical system, and that strong emotions like love, anger, etc. act on the brain and cause it to accelerate the heartbeat. Nevertheless, heart imagery seems to have increased in power and in the breadth of its appeal.
At this symposium our aim is to illuminate the meaning of heart imagery and to consider such imagery from a wide range of perspectives: aesthetic, philosophical, psychological, historical, art historical, anthropological and religious.
http://www2.kansai-u.ac.jp/taikai69/
http://www2.kansai-u.ac.jp/taikai69/pdf/taikaiposter.pdf
Teodoro DE GIORGIO (1979) è attualmente docente a contratto di Heritage Marketing presso l’Università del Salento. Impatto della produzione scientifica: il candidato è valutato positivamente con riferimento al titolo 1 dell’Allegato A al D.M. 120/2016, atteso che gli indicatori relativi all’impatto della produzione scientifica raggiungono tre valori soglia sui tre previsti dal D.M. 589/2018. Pubblicazioni scientifiche ex art. 7 DM 120/2016: il candidato ha presentato complessivamente n.10 pubblicazioni scientifiche. La Commissione, valutate le pubblicazioni secondo i criteri di cui all’art. 4 del D.M. 120/2016, esprime il seguente giudizio: le pubblicazioni sono complessivamente coerenti con le tematiche del SC e con quelle interdisciplinari ad esso pertinenti e valutate di ottima qualità. La qualificazione scientifica del candidato è in linea con quanto richiesto dall’Art. 3, comma 2, lettera b) del DM 120/2016. Alla luce delle valutazioni di cui sopra, e dopo approfondito esame del profilo scientifico del candidato, la commissione, all'unanimità, ritiene che lo stesso sia pienamente meritevole dell’abilitazione alle funzioni di professore di seconda fascia.
https://www.huffingtonpost.it/blog/2023/06/06/news/la_divina_aritmetica_del_cardinale_gianfranco_ravasi-12313139/
https://www.huffingtonpost.it/blog/2023/05/18/news/troppo_silenzio_e_indifferenza_sul_clamoroso_furto_al_museo_diocesano_di_brindisi-12149795/
https://www.brindisireport.it/cronaca/lettera-ladri-furto-chiesa-san-paolo-museo-brindisi.html
https://www.huffingtonpost.it/entry/la-fontana-dei-quattro-fiumi-e-il-leone-sfigurato-di-bernini_it_5feda8a2c5b6e7974fd21de8
L'articolo si può leggere al seguente indirizzo:
http://www.huffingtonpost.it/teodoro-de-giorgio/sos-emergenza-cultura_b_9826728.html
L'articolo si può leggere al seguente indirizzo:
http://www.huffingtonpost.it/teodoro-de-giorgio/perche-va-rimossa-linstallazione-artistica-nellarea-archeologica-di-siponto_b_9457342.html
In una società in cui le immagini vengono abilmente costruite, Ercole Pignatelli resta un artista spudoratamente sincero, che non ha paura di esternare e di rappresentare i propri sentimenti, dando vita a un universo meraviglioso, fatto di meteore e di corpi celesti.
Il percorso espositivo offre la possibilità di ripercorrere, attraverso gli occhi del collezionista (che nutriva un profondo amore per i luoghi e gli artisti del sud Italia, soprattutto del Salento), le tappe più significative della storia dell'arte italiana del secolo scorso: dal Novecento Italiano alla Metafisica, dal Chiarismo a Corrente, dall'Astrattismo al Realismo Esistenziale, dallo Spazialismo all'Informale.
Accanto ai grandi maestri del primo Novecento, quali Giorgio de Chirico, Massimo Campigli, Mario Sironi, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Carlo Carrà, Virgilio Guidi, presenti con opere particolarmente significative, trovano posto artisti del calibro di Lucio Fontana, Giuseppe Capogrossi, Piero Manzoni, Bruno Cassinari, Renato Birolli, Ennio Morlotti, Arturo Tosi, Ercole Pignatelli, Enrico Baj, Mino Maccari, Hans Arp, Emilio Scanavino, i fratelli Arnaldo e Giò Pomodoro e altri ancora.
La mostra, promossa dal Comune di Brindisi e dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio, si propone di dare voce ai protagonisti di questa straordinaria raccolta muovendo dalla convinzione che nessun commento critico possa aiutare a comprendere gli eventi artistici meglio dei ricordi e delle testimonianze dei diretti interessati. Per questa ragione nel percorso espositivo sono presenti brani di lettere e di interviste - realizzate per l'occasione - agli artisti e ai collezionisti, che aiutano a capire la genesi della raccolta. La presenza di suggestivi filmati consente al visitatore di approfondire la conoscenza degli artisti, invitandolo in esclusiva a scoprire con i propri occhi come nasce un'opera d'arte. Le preziose risorse multimediali e le speciali didascalie, inoltre, permettono alle diverse tipologie di pubblico di avere ogni volta un approccio intenso e coinvolgente.
Esposizione posta sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana e sotto il patrocinio dei ministeri dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, dei Beni culturali, degli Affari regionali e delle autonomie locali, della Gioventù, dell'Università di Bari e del Salento e dell'Ufficio scolastico regonale per la Puglia.
http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=30246&IDCategoria=46
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2009/29-dicembre-2009/eredita-900-una-collezione-privatacon-arte-domenica-rosa-mazzolini-1602220566696.shtml