lunedì 31 luglio 2023

PENSAVO... (n.26) (La vacanza)

Quasi ce ne fosse bisogno, molto ce lo ricorda. Siamo agli sgoccioli di luglio e con l'arrivo di agosto, vuoi o non vuoi, sarà tempo pieno di vacanza. E sempre mi chiedono... Ma tu, almeno qualche giorno te lo concedi? No. Secco e deciso che blocca ogni "perché?". Ho ripetuto le motivazioni tante di quelle volte che risulto stucchevole pure a me stessa. Forse qualche gita, un "mordi e fuggi" in compagnia, o quando tutto manca un picnic sul prato, anche questo può bastare. Feci la chemioterapia in estate, e forse questo condizionò gli anni che seguirono. Ricordo lunghe mattinate in parte trascorse guardando fuori dalla finestra, un ago nel braccio e la mente altrove. Mi concentrai allora sul da fare perché ciò che stavo vivendo non fosse tragedia, ma breve atto unico senza repliche. E alla fine ci riuscii. Cominciai a crivere, creai il blog, mi rifugiai in uno spazio azzurro tutto mio, dove erano mare e monti, e comunque sempre cielo sereno. Viaggiai con la fantasia e i pensieri, di quel viaggio furono i souvenir. La vacanza fu uno stato mentale. Come in effetti dovrebbe essere sempre e per tutti. Confesso però di aver sofferto un po' la solitudine, avrei voluto ci fosse qualcuno a tenermi compagnia in quelle mattinate, qualcuno che parlasse d'altro, mi facesse ridere, azzardasse programmi anche per me. Sarebbe stato un aiuto in più. Il tempo passò lo stesso, ed io ce la feci comunque. Arrivò ottobre e tutto finì. Da allora in poi, sarà stata l'abitudine, la mia estate la trascorro lì, in ospedale. Per scelta, non mi dispiace e non posso farne a meno.

PENSAVO... (n.25) (Che bella sorpresa...)

È cosa certa. Non mi aspetto mai niente. Resto in disparte perché non amo stare al centro. Sono serena. Anche nei momenti a fasi alterne. Però... Oggi un amico si è ricordato di me, e mi ha chiamato. Solo per salutarti... ha detto... sapere che fai. E ne sono stata contenta. Non me l'aspettavo, davvero non pensavo. Sono solita io chiamare, chiedere, confortare... E intanto... Non so se è lo stesso anche per Altri... ma per me essere pensiero nei pensieri altrui è grande, enorme conforto. Significa che sei persona cara, ricordata con affetto... Che se ne sente la mancanza, quasi un vuoto da colmare. Pensare ed essere pensati sono le estremità di un unico filo che lega ed esclude fuori le solitudini. È vita che continua. La "premurosa cura" è una terapia vera e propria. Garanzia di una vita che non finisce. Mai.

domenica 30 luglio 2023

PENSAVO... (n.24) (Momento a fasi alterni)

Per dirla sinceramente è un momento un po' così, a fasi alterne. Un giorno piena di energia, voglia di fare, fiduciosa in quel che sarà, un altro tutto il contrario, come fossi uno yogurt a prossima scadenza. Praticamente inacidito. Già, mi sento acida, una natura assolutamente non mia. Sarà per gli anni compiuti da poco e relativa nuova consapevolezza. Sarà per agenti esterni che danno tutto per scontato, quando io invece sono "a prezzo fisso" come il vintage ormai fuori mercato. Mi chiedo spesso... se non ora, quando? Per questo agli altri non dico più "si" a prescindere, ci penso bene, e alla fine accontento me stessa. Devo proteggermi per andare più spedita. Tutto per la Speranza. Va alimentata. Così al mattino mi sveglio, mi guardo allo specchio, e nonostante tutto mi trovo come prima forse anche meglio. Mi ripeto... è come non fosse mai successo niente. Ci sono dati che la mente non riconosce, se non lo consento... perciò, nonostante tutto mi posso ancora guardare. E poi... faccio ancora tante cose che non avrei mai pensato o che, appartenenti ad un tempo, ora ho ripreso ad apprezzare, finalmente "mie" e "per sempre". Per tutto questo, nonostante tutto... grazie di tutto a Chi ancora mi concede gli anni.

sabato 29 luglio 2023

PENSAVO... (n.23) (Esserci... ognuno sceglie come)

Esserci. Ognuno se vuole esserci sceglie come. Stringendo una mano, con una parola, un sorriso... o insieme tutte queste cose con la massima efficacia. - Ma voi... siete la signora Maria? - Si. Mi conosci? - Ci siamo conosciuti due anni fa e più, sempre qui. E sorrideva, facendo così intendere che l'incontro aveva lasciato un buon ricordo. Per quanto si continui per quello in cui si crede senza alcuna pretesa o aspettativa, ogni tanto un riscontro positivo, un apprezzamento sono di gran conforto. E sempre il paziente di prima alla fine mi ha congedato... - Grazie di tutto. Grazie di esserci. Se ci lasciamo dietro orme significative, l'impegno non sarà stato mai vano. E intanto... emozioni. Un senso di pienezza... come il completamento di una parte mancante da sempre. La stupenda sensazione di "contare"... essere utile, e dire e fare lascia un piccolo segno che non farà dimenticare. Più volte pensando a questo mi sono chiesta se non fosse "vanagloria" ... il vuoto desiderio di sentirsi indispensabile ed importante. È chiaro che parte tutto da una sorta di egoismo, ma poi la cosa dovrebbe evolversi, essere solo per l' "altro", dimenticando la parte vanitosa di sé.

venerdì 28 luglio 2023

PENSAVO... (n.22) (Nome palindromo femminile singolare)

Singolare... già, nel senso di particolare e unico. Si legge da sinistra a destra, e viceversa. Non si può sbagliare. Anna...nome biblico, derivante dall'ebraico "hannah", "colui che ha ricevuto la grazia di Dio", è tra i più diffusi in Italia e nel mondo. È di particolare importanza nell'onomastica cristiana, in quanto è il nome della madre della Madonna. Oggi è stato quindi l'onomastico di ogni Anna, nome assai comune quanto Maria. Ne ho conosciuto davvero tante, sia Anna che Maria, e ancor più di infinite... e non esagero... Anna Maria. Le "mie Annamaria", sempre presenti per me perché di ognuna ho voluto conservare un riferimento. Ne cito solo due, un ricordo importante, intriso d'Amore mai dimenticato, intenso di nostalgia. Anna Maria e Tommy, il Suo micio bianco, tanto a lungo cercato, così amato, compagno Suo inseparabile e conforto grande. Di Lei conservo le lunghe chiacchierate cominciate col pianto e finite sempre in una risata. E ancora... Anna Maria e l'orchidea, Suo dono per me. Il nobile fiore rimase in un bicchiere sul tavolo del soggiorno, non so per quanto. L'orchidea può, anche oltre ogni aspettativa, e quando poi finisce il suo tempo, avrà sempre il modo di resistere adattandosi al cambiamento. Sbiadita ma conservando l'antica bellezza, magari troverà riparo tra le pagine di un libro, a memoria senza tempo.

giovedì 27 luglio 2023

PENSAVO... (n.21) (La mancanza è la più forte delle presenze)

Non è privilegio unico di figli piccoli sentirsi orfani di mamma. Ne sentii forte la mancanza quando mi ammalai. Continua ancora oggi, soprattutto in certi momenti... Mamma... Ti penso oggi senza più malinconia. Ti sento sempre a me vicina. Lo eri ieri, quando mi sono rivista in Te, con l'entusiasmo di Chi vuole continuare a vivere oltre il tempo, solo nel ricordo. Il tempo trascorso ha lenito la tristezza, ne ha fatto gemme di malinconia. Ora è ricordo dipinto a tinte tenui, serenità nascosta tra le righe di quel testamento. Tutti unici eredi di ricchezza mai estinta se ben spesa. Se la Mamma fosse stata ancora in vita... lei si, avrebbe continuato a capirmi. Perché lo aveva sempre fatto, e d'altra parte, straordinariamente riusciva ad entrare nell'animo d'ognuno e sapeva porgersi solo nella maniera appropriata.
Con Noi figli... pur trattando tutti in modo uguale, si rapportava diversamente secondo il carattere e le situazioni... e non sbagliava mai. Lei avrebbe continuato a capirmi perché come me aveva vissuto una situazione estrema e tante volte si era sentita come mi sento io, quando il vissuto pesa e la forza viene meno. E vai dentro le situazioni e le storie come nessuno potrebbe pur con tutta la buona volontà e l'affetto più sincero.

mercoledì 26 luglio 2023

PENSAVO... (n.20) (Senza titolo)

Si nasce accomodanti ma l'esperienza e i dispiaceri creano gli spigoli. È dura molto dura, ci sbatti contro di continuo, e ti fai male tanto male, al punto tale che ti si cambiano i connotati. Alla fine un senso vago d'amarezza porta a capire che niente è più lo stesso. Che novità, mi si potrà dire, certo sono consapevole di non aver scoperto l'acqua calda, tanto che sento di ridefinire la vita, con particolare attenzione alla qualità di vita, la mia. Essere stata sempre consenziente, aver replicato durante ogni discussione con le lacrime e non con le parole per non ferire, hanno fatto intendere che potesse essere sempre così. Ora è ufficiale. Non è così. Sono cambiate le situazioni, sono cambiata io, pure se riconosco dovrò lavorarci molto intorno a quegli spigoli. Per sopravvivere. La vita è dura... ma io di più. Le opportunità non vanno mai perse... quelle che lasci andare tu... le prende qualcun altro. Un sorriso è un modo economico per migliorare l'aspetto. Non posso scegliere come mi sento... ma posso sempre farci qualcosa. Bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta. Devo godermi le cose. Devo accettare le sconfitte, le delusioni. E poi... non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto mi ferirà. Per questo bisogna che io la perdoni. Perché serbare rancore e amarezza fa rifugiare la serenità da un'altra parte. Ed io la desidero sempre e per sempre con me.

martedì 25 luglio 2023

PENSAVO... (n.19) (Estate... questione di punti di vista)

L'estate è una stagione controversa. C'è Chi l'ama alla follia e l'attende tutto l'anno, e Chi al contrario ne farebbe volentieri a meno quei tre mesi all'anno. A me sarebbe indifferente se non fosse per l'ansia dovuta ai programmi altrui suscettibili di continui cambiamenti. Alla mia età una bella prova da sforzo, devo lavorare sodo per limitare i tuffi al cuore, sciogliere i nodi in gola. L'andirivieni destabilizza un pochino, non fai in tempo ad abituarti ad uno stato che c'è il cambiamento. Mi conforta il pensiero che sia un utile esercizio per ritemprare mente e spirito... almeno spero. Così pratico meditazione e training autogeno, tecniche di rilassamento fisico e mentale, perfette per gestire l'ansia, e addirittura trasformarla in qualcosa di nuovo, estremamente innovativa ansia ottimistica. Questa permette di mettersi in gioco senza difficoltà e quindi superarsi. Non è facile per niente, però si può, perché la vita è fatta di sfide continue e farsi vittima ogni volta è assolutamente deleterio. Protagonisti. Siamo nati per esserlo dall'inizio alla fine.

domenica 23 luglio 2023

PENSAVO... (n.18) (Un'estate più o meno)

Non posso fare a meno di pensarci, perché certe cose non si scordano. Un'estate, tredici anni fa e a seguire, più o meno. Guardavo i sandali e le unghie pitturate della dottoressa, pensavo... è già estate. Perché quando la mente è presa in una sorta di vortice tutto ciò che a Te è estraneo, scivola addosso. E non esistono ore e minuti, né mesi e neppure stagioni. Poi però ti guardi intorno e cerchi un appiglio. Per risalire. Il caldo di questi giorni come vero è che non mi disturba più di tanto, altresì innesca almeno per me molti momenti di riflessione. Primo fra tutti quello incentrato sul senso di isolamento che inevitabilmente comporta la stagione estiva per Chi non va in vacanza, perché non può, perché ha altro da vivere in quel preciso momento della Sua vita... Meriggiare pallido e assorto Meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto, ascoltare tra i pruni e gli sterpi schiocchi di merli, frusci di serpi. Nelle crepe del suolo o su la veccia spiar le file di rosse formiche ch’ora si rompono ed ora si intrecciano a sommo di minuscole biche. Osservare tra frondi il palpitare lontano di scaglie di mare mentre si levano tremuli scricchi di cicale dai calvi picchi. E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia. - Eugenio Montale - In un caldo pomeriggio estivo allora cerca compagnia dalle immagini e dai rumori dalla natura, mentre la mente vaga e sogna a tratti che il giorno dopo sia migliore.

PENSAVO... (n.17) (Al di là di ogni stagione ed età)

Molte chiacchiere inutili, tanto lamentarsi per nulla. Verrebbe voglia di estraniarmi dalla parte infinitesimale del mondo che mi vede come "ufficio reclami". E se non riesco è sempre per quella forza travolgente dell'Amore che mi condiziona. Eppure per sopravvivere devo prendere le distanze da tutto. Mettere i tappi alle orecchie e... continuare. Ho imparato, dopo tutto quello che ho vissuto, ma soprattutto confrontandomi con la realtà che vivo, a guardare le situazioni con delle lenti speciali. A fuoco solo l'immagine centrale e quello che è intorno semplice cornice che intravedo, potrà piacermi o meno, ma ce ne fosse un'altra non farebbe differenza. Fa caldo? È normale a luglio, e se non fosse caldo abbastanza sicuramente lamentele a non finire... ma che razza d'estate è? E il sole scotta troppo, e la pioggia è bagnata, e il clima non è più lo stesso... insomma concentriamoci su ciò che si può con quello che è, e le stagioni come le età trascorreranno senza tanto disturbo. Per conto mio sono tranquilla, quasi "serafica" e niente mi tocca più di tanto. Organizzo il mio lavoro, il caldo mi affatica ma è fatica che non stanca perché è la Mente a risollevare prospettando il pensiero, l'idea che ristora e fa piacere. Quanto tutto è strano... scrivo ed è come allenarmi da ferma. È per la sequela dei soliti contrasti. Irritarsi e istantaneamente ritrovare la calma, sudare per il caldo e la fatica e non patire né l'uno né l'altra, anzi... scoprire l'armonia in un'idea che è, è sempre stata ma solo balza fuori da un momento contraddittorio con altri consueti.

sabato 22 luglio 2023

PENSAVO... (n. 16) (Il giorno dopo la "festa)

A 70 e un giorno ho ricevuto ancora auguri e soprattutto abbracci. Finalmente. Quanto mi sono mancati. Oggi, in reparto primo giorno dopo il compleanno, gli abbracci delle persone che hanno imparato a conoscermi e mi vogliono bene, hanno restituito l'energia persa per il gran caldo di questi giorni. Dicevo... degli abbracci così forti e stretti che non potevano non essere sentiti, hanno compiuto una sorta di piccolo miracolo, raggiunto l'obiettivo di far stare bene, così come sostengono psicologi e coach. Dal canto mio li ho ricambiati tutti con altrettanta sincerità, in un mutuo scambio che è supporto e dimostrazione d'affetto. E come sempre non ho avuto reticenza di alcun tipo, perché graziosamente spudorata. Ché poi... quando abbraccio, accarezzo e dimostro affetto, sento di essere completamente me stessa. A tutto vantaggio della mia autostima. Mutuo aiuto anche in questo. L'abbraccio potrebbe definirsi un "fondamentale" nell'apprendimento del relazionarsi, perché annulla le distanze, completa e migliora il metabolismo. Si è del tutto se stessi e l'Altro lo avverte. Sono senza forzate limitazioni perché grata. Non conservo più quel pudore dei sentimenti puri, che impediva al mio Cuore di esprimersi liberamente, e faceva abortire le manifestazioni più belle. Il sorriso per gentilezza, l'abbraccio d'affetto, la carezza di comprensione. Mi rendo conto di aver perso i 3/4 della mia vita, e per quest'ultimo che resta? Ce la metto ancora tutta per recuperare. Spudorata ma con grazia, sono facile agli abbracci e ai baci rumorosi che si sentono, agli slanci di gioia che mostrano i sentimenti. E tutto alla fine sortisce l'effetto pari a quello di una terapia per il benessere.

venerdì 21 luglio 2023

PENSAVO... (n.15) (Dedicato a... me)

Pensavo... e stasera ci sta un pensiero dedicato a me, ai miei anni che ormai sono ufficialmente "70". Che bella età... mi hanno detto, frase probabilmente di circostanza, come dire... non ci pensare, dovevano pure arrivare questi anni, senza sapere che invece ci penso, è vero, ma come ad un doppio traguardo. Sono felice, e soprattutto grata. È un altro anno della mia vita trascorso, va in archivio ma non per essere dimenticato. Come gli altri mi ha donato tanto, e ciò che ho dato, ricevuto oggi, giorno del mio compleanno, me l'ha testimoniato e rammentato. Ora manca pochissimo e questa giornata terminerà. E da domani si ricomincia. O continuerò a contare? I giorni... le ore, i minuti... tutta la vita che ho davanti. Eh, già... perché oggi è stato il mio compleanno ma altri spero ci saranno, pure se non c'è da farsi illusioni, l'esistenza non è mono-tono, non è solo bianca o nera, è varia e soprattutto non sono automatiche e casuali le tonalità di mezzo. Un'occhiata all'orologio... il tempo scorre in fretta... e sono già trenta minuti più o meno che non è più l'OGGI a farla da padrone. Allora vado veloce anch'io, e con la mia piccola famiglia, cane e gatti compresi, corro al DOMANI, e intanto mi godo la notte, quiete e pace. Buonanotte... 🌜🌟🌛

giovedì 20 luglio 2023

PENSAVO... (n.14) (Per me essere volontaria è...)

Un luogo del Cuore. Posso essere solo lì e non altrove. Mi sento accolta e non mi pesa, accolgo e l'animo si fa leggero. Che poesia a quest'ora di notte, sarà perché sono appena entrati i 70 e non lo credo. Sarà perché noto altro e vado oltre. Chissà... Eppure non sono grandi cose quelle che mi fanno sentire ricca di tanto. Qualcuno che chiede di me, il sentire chiamarmi per nome che nessuno scorda, il darsi appuntamento a 7... 14... 21 giorni, e aspettare quel giorno che tanto prima o poi arriva. E ancora... Ho incontrato una paziente che ha deposto definitivamente la cuffia ipotermica - anticaduta capelli preferendo un bel foulard che ha annodato a mo' di brasiliana... "I capelli ci sono, sono caduti e un po' sono rimasti, ma ugualmente non sosto davanti allo specchio, e... allora? Meglio bandane e foulard". E poi rideva... rideva cosi tanto che mi sono sentita gioiosa anch'io. Dentro e fortemente. Ecco... il mio essere volontaria è questo. Gioire delle gioie che vedo, vivere i dubbi, le ansie e le speranze di Chi cerca risposte nei miei occhi e trova invece il sostegno che non si aspettava.

mercoledì 19 luglio 2023

PENSAVO...(n. 13) (Biscotti e zucchero caramellato)

Si parlava di nonne, poi manco a farlo apposta un profumo di biscotti mi ha riportato un ricordo di quelli belli. Nonna Maria, la mamma di mia madre. Di mia nonna ricordo distintamente il profumo di biscotti quando avevo la febbre e mi teneva tra le braccia, e i rombi e i quadrotti di zucchero caramellato. Io ero la Sua nipote preferita, forse perché la prima, e non ne faceva mistero contro la volontà di mia madre. Il ricordo di Lei oggi mi ha commosso, poi stasera tra le mie cose ho trovato un testo che parla di nonne... coincidenza ? Chissà... la Vita tramite varie connessioni ama parlarci così... Lettera di una nonna a sua nipote "Io ti guardo mia cara, mia dolcissima figlia, mia nipote. Sei bella, sei la mia speranza. Le tue radici affondano in me e il mio futuro affonda in te. Ti consegno i miei ricordi, mia cara, perché vivano in te e non si spengano mai. Nei racconti che io ti trasmetto c’è la storia della tua famiglia, c’è un filo conduttore che dalle generazioni di un tempo lontano passa attraverso la mia anima, attraverso quella della tua mamma e arriva fino a te. Nell’infinito ripetersi delle generazioni, in un momento qualunque tra passato e futuro, c’è una piccola isola del tempo dove hanno abitato i tuoi padri e i loro padri e dove tu vivi e vivranno i tuoi figli e i figli dei tuoi figli. Un’isola di cui tu serberai ricordo attraverso me e il ricordo è una fiamma che avvolge e rigenera il tempo perché con essa il passato rinasce a nuova vita. Io ti guardo, mia piccola e ti sorrido, perché di me ti rimangano un ricordo e un’immagine di letizia ed allegria. Perché tu possa portare in te una piccola parte gioiosa di me. Io ti guardo, mia piccola, mia figlia di mia figlia e sono felice". Se rovisto nell'angolo più antico dei miei ricordi, percepisco quindi prima i profumi e poi le scene. E mi rivedo bambina con Lei, col Suo "coprispalle" grigio e lo "scialletto" bianco e rosa per me, odore di "pastarelle" appena sfornate e le mie guance rosse con tracce di farina. Memorie che valgono un tesoro, che sono medicina quando cerchi di trattenere i granelli del tempo, tanto da provare dolore.

martedì 18 luglio 2023

PENSAVO... (n.12) (Le "sentite pagine")

Ormai son tredici anni che scrivo ogni giorno. Scrivo a tarda sera quando resto in compagnia di me stessa, scrivo ciò che mi succede, la ricca esperienza, le contrarietà che deludono, la forza che raccolgo ogni volta per continuare. Scrivo la realtà e sono sincera. Stasera a distanza di tempo ho riletto con spirito critico le "sentite pagine", pare che io molto in fretta andassi di palo in frasca non tanto per l'argomento, ché questo è logico, quanto per stato d'animo. E con la scrittura è alto il rischio di sembrare "cantafavole" che coglie e raccoglie e di sé veramente poco e niente dice. Per quello che mi riguarda così non è, comunque... Inconsciamente è voler riportare una sorta di equilibrio. Un gran lavoro. Darmi coraggio e contemporaneamente, annullare i latenti "sensi di colpa". Come è facile passare dalla gioia alla malinconia, dal sorriso alla commozione... E se nel parlarsi ci sono pure gli occhi a comunicare, con la scrittura restano le parole soltanto "testimoni" della realtà. Nella condivisione sincera, anche di particolari molto intimi, come pure di gioia esagerata, c'è il tentativo di elaborare il lutto di sé, farsene una ragione insomma. E posso dire che nel mio caso ha quasi sempre funzionato. Perché poi il senso dell'esistenza è nella vita che va avanti, nel bene e nel male un continuo divenire che ridimensiona il significato dell'apparenza.

domenica 16 luglio 2023

PENSAVO... (n.11) (Note senza cancellature)

Stasera ero poco convinta. Molti spunti di riflessione ma non bilanciavano la grande stanchezza. Che cosa scrivere? Non voglio farlo per abitudine, e allora... Mi soffermo a pensare, tra qualche giorno compirò gli anni... tanta strada fatta e ancora ne voglio fare. Passa il tempo e ne sono grata, ma la strada si accorcia, naturale venga in mente qualche bilancio. Cerco il diario che mi accompagnò per quel primo tratto di strada. Una cartolina fa da segnalibro in un punto preciso, tre pensieri quasi in successione... Niente avviene per caso. La mia luna di miele con il sintomo. Voglio recuperare il tempo perduto. Potrebbero insieme essere la sintesi di una storia, la mia come quella di molte altre. Recuperare il tempo perduto... già, la cosa è andata da sé, la mia volontà ha avuto poco peso all'inizio, oggi al contrario è grande, e forte è pure la determinazione. E tutto si svolge con ordine perché io possa esserne sempre più consapevole. Mi convinco del perché ci sono ancora, solo per il privilegio di non esserci esclusivamente per me stessa. La realtà comune è solo una minima parte della mia vita. Il resto è tutto racchiuso nel mio impegno a vivere davvero.

sabato 15 luglio 2023

PENSAVO... (n.10) (Le mie "stranezze")

Con i capelli brizzolati, dono dell'età. Con le mie rughe, non molte ma reali, accetto la verità che sto invecchiando e ne gioisco addirittura. Sono una "giovane attempata" che si piace e si vuole bene, intenta ad essere serena. Sono strana, come le stranezze... almeno così sono considerate... che mi appartengono. Prendiamone una a caso, diciamo... "stagionale", le mie vacanze. E tu, qualche giorno non te lo prendi? Mi si continua a chiedere un giorno si e l'altro pure, ed io rispondo vagamente e poi archivio, nel senso che dimentico il periodo, le ferie e quelli che in vacanza ci vanno. Francamente io non sento l'esigenza. Va be', significa che il mio cuore è sempre in vacanza. Come è possibile? È possibile quando si vuole bene a se stessi a tal punto da amare gli Altri incondizionatamente. Volete saperne un'altra? I miei pensieri "infiocchettati". Ormai mi identificano per questo. I bigliettini dalla grafia bambina, rigorosamente scritti a mano, che passano da un paziente all'altro, colorandone le giornate. E infine i ricordi... In tredici anni quanto per me è cambiato, lo sono anch'io, migliorata davvero, l'approccio all'Altro è diverso, più pacato e sereno. Merito mio? No, solo dono dell'esperienza viva. E delle mie vacanze per scelta, in corsia. .

venerdì 14 luglio 2023

PENSAVO... (n.9) (Quanto nulla sia per caso)

Pensavo ed ho continuato a pensarci. "Qualcuno" c'è, e non può non esserci se alcuni tasselli si combinano in modo così perfetto. Un incontro e da qui, nomi, date, situazioni che confrontati tutti tra loro portano a pensieri, progetti che si proiettano nel futuro. Deve essere questo il senso della frase che a volte pare si dica tanto per dire. La vita continua. Poiché non si muore del tutto se il ricordo viene coltivato e poi porta frutto. Una conversazione carica di emozione, la scoperta di una serie di coincidenze, o come avrebbe detto una Nostra Amica, di "dioincidenze", così da avere con la Fede quella famosa marcia in più che fa comprendere quanto nulla avvenga per caso. Da un grande dolore, da una perdita che non è esagerato definire contro natura può nascere qualcosa di bello? Questione di punti di punti di vista, è vero, ma è legittimo pure voler cercare una seconda chiave di lettura. Personalmente ne sono convinta, e sarà come veder spuntare un fiore nel deserto. Occorre impegno, buona volontà, la capacità di andare oltre. Continuare a ricordare col sorriso Chi chiese di non essere dimenticato.

PENSAVO... (n.8) (Attenzioni ed ascolto)

Se qualcuno parla del Suo malessere, di ciò che prova, senza che gli sia stato chiesto, è probabile significhi qualcosa. Forse è una richiesta di attenzioni, di sicuro ha bisogno di ascolto. Vi porto le parole di un paziente... "Sai che cosa ho imparato da questa esperienza? Ho imparato che poter fare qualcosa per qualcuno e non farlo, è pari a far del male. Mi ha aiutato Chi non avrei mai pensato, ed io ho riacquistato fiducia". “L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte" - Liliana Segre - E questo è un bel messaggio che resta impresso immediatamente. Per quel che mi riguarda l'ho imparato da tempo quando mi sono resa conto di non voler mai essere oggetto d'indifferenza e per questo ho cominciato io a non esserlo, indifferente, anche a costo di fraintendimenti e incomprensioni. E sono sempre meno indifferente, vuoi per l'età che mi fa più attenta nell'ascolto, vuoi perché porto con me le parole di sfogo e le lacrime. Lamentarsi non serve, giusto è agire secondo le possibilità nell'ambito del proprio spazio per migliorare ciò che palesemente giusto non è. A lungo termine i risultati si vedranno non fosse altro che per spirito di emulazione. Non si può, non si deve restare indifferenti alla sofferenza altrui, specchiandoci in essa potremmo veder riflessa la Nostra immagine migliore.

giovedì 13 luglio 2023

PENSAVO... (n.7) (Ci sono storie)

Ci sono storie speciali di persone normali che si raccontano per caso. Ci sono storie che hanno del miracolo, e tutte evidenziano come presupposto un "Cuore disponibile" e uno stato d'animo speciale. Così sarà una fattispecie di realtà normale all'apparenza, capitata e mai voluta, comunque sperata. Si resta come in attesa e poi... succede. Ne sento raccontare di storie, osservo e porgo ascolto, e pure se mi sforzo di restare lucida, vengo coinvolta quasi totalmente. Forse perché io so quanto importante possa essere appigliarsi a qualcosa di incredibile per Altri. È la replica a quegli sguardi sfiduciati, non rassegnati, diciamo pure ormai indifferenti. Ci sono storie che a sentirle cambiano il corso alla giornata e lasciano il segno nella vita. Oggi ho ascoltato alcune storie, tutte forti, ma una lo era di più. Mi sono chiesta allora, perché proprio adesso, in una giornata più o meno uguale a tante altre? Forse ne avevo bisogno, più di altri giorni. Ascolto senza problemi, taccio e lascio parlare gli occhi che lo fanno col Cuore che non sbaglia mai. Tutti Noi siamo storie, tenere e avvincenti, lineari e ancor più spesso complicate, ma uniche, originali. Storie che vivono di Presente, partendo da molto lontano, alcune addirittura da un Passato dimenticato. Tutte sbirciano un Futuro, sperando di realizzare un altro vissuto. .

mercoledì 12 luglio 2023

PENSAVO... (n.6) (Amiche oltre)

Stasera sono stata da Donata. La ricordate, vero? Oggi è stato il Suo 81° compleanno. Chi ha letto il mio libro l'ha conosciuta attraverso le mie parole. Lei è stata ed è per me un importante punto di riferimento. Lo scorso anno mi invitò alla festa dell'80°... "Non puoi mancare, abbiamo vissuto insieme le stesse cose. Sei mia sorella..." ...ed io da brava sorella non mancai, e addirittura le dedicai qualche parola, lì su due piedi ma con tutto il Cuore. Un vissuto di sofferenza ha questo merito, crea immediatamente legami che sembrano da sempre e subito danno la certezza che saranno per sempre. "Storie" a loro volta da raccontare. Una bella amicizia tra due sopravvissute su cui nessuno all'epoca sentiva poter scommettere due lire, e invece in seguito con l'abitudine di vedersi periodicamente, confermata dagli anni. Sempre condivisione, tra ironia e acciacchi, lacrime e ironia... e ironia e basta. Donata è maestra in questo, l'ho conosciuta così... "incavolata e ironica", e non avrei mai potuto scordarla. Come indimenticabile resta la parentesi di vita che ci fece incontrare.

martedì 11 luglio 2023

PENSAVO... (n.5) (Tanto fragile e sensibile)

Ditemi, sarebbe credibile la persona che si dice sempre al top, senza problemi e con tutte le risposte al momento giusto? A me verrebbe qualche dubbio. Perché...? La Fragilità è propria della condizione umana. Non si deve temere di apparire deboli, perchè la forza nasce proprio dall'umiltà di non nascondere di essere a volte tali. Nella precarietà c'è un'unica certezza... sentirsi fragili. E poiché è condizione umana generale, non ci si considera diversi. Pure se Chi è di fronte mostra di prevaricare, perché questo è solo un sistema di difesa. Semplicemente perché non si accetta la fragilità. Occorre essere consapevoli che la fragilità non è scusante o stato in cui crogiolarsi vanamente, ma quella marcia in più che mette in luce una sensibilità oltre i confini. E diventa opportunità. Debole non è Chi mostra di tornare indietro, ma colui che si arrocca per presunzione e pregiudizio. Fragili entrambi, ma solo il primo forte della propria consapevolezza. "Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perchè ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un’altra è pensare che il tuo sia l’unico cammino" - Paulo Coelho - Sentiamo quasi sempre il peso della fragilità, che andrebbe considerata "virtù lieve", al pari della sensibilità. Succede perchè perdiamo di vista l'orizzonte. Si perde l'equilibrio e si fatica a ritrovarlo. Disorientati ci aggrappiamo o ci appoggiamo dove è possibile, e in questa pausa col fiato corto scopriamo che tutto quel che è stato prima fu tempo d'attesa. Gestazione di se stessi, finalmente pronti a rinascere.

lunedì 10 luglio 2023

PENSAVO... (n.4) (Insofferente dentro)

Non è che faccia così caldo ma sono giorni che mi percepisco insofferente assai. Ed anche con l'operato in contraddizione col pensiero. Che dire...? Poiché la cosa non mi piace, procedo con la consueta autoanalisi. Se e quanto possa dipendere da altri o sia un problema esclusivamente mio. Sono una cancerina, non lo scordiamo, affettuosa, materna ma pure lunatica, e... basta così, ho detto tutto. Dopo l'attenta analisi, affermo con certezza... sono "insofferente dentro". Motivo...? Chissà se devo questa insofferenza dentro al mio vissuto di malattia o invece è naturale evoluzione della persona avanti negli anni. Un tempo non ero mai insofferente, e mi facevo mille paranoie accusando colpi su colpi, e giustificavo gli altri piangendomi addosso, abbattuta, sconfitta per l'ennesima volta, delusa da me stessa. Sorridevo poco, pochissimo, e chissà a quanta gente sarò sembrata scostante ed antipatica. Eppure ero la persona più accomodante del mondo. Adesso pure lo sono, ma non sempre e comuque, perché "insofferente dentro" di fronte all'insofferenza altrui, al rimprovero ingiusto, ad un atteggiamento immotivato o ad una reazione esagerata. Per non parlare poi dell'ipocrisia, perché spesso mi si legge in faccia tutto il disagio. Che strane sensazioni, sono mie e a tratti le sento estranee. Va be', comunque la buonanotte voglio lasciarla a questo giorno che scivola via mentre col pensiero vado oltre, nella vastità dei sentimenti dove è "Tutto" e il suo "Contrario". E così magari trovo la quiete che ora manca.

domenica 9 luglio 2023

PENSAVO... (n.3) (Come la notte e il giorno)

Ogni anno, come augurio una dedica al Nostro matrimonio, che continua tra profonda conoscenza e vivaci divergenze. Perché Noi siamo così. Lui non ha mai dimenticato giorno e mese, magari l'anno quasi sempre. Forse per fermare il tempo, perché... dice... non si è mai pentito. Io lo vivo momento per momento come fosse il primo, fissando immagini ché diventino ricordi pur nella consueta quotidianità. Siamo artisti dell'astratto. Sulla stessa tela ma ognuno per proprio conto, con tocchi di colori diversi. Il Nostro anniversario... 44 anni. E stamani mi è salito su un po' il magone, perché con la rapidità di un soffio avrei voluto poter essere già alle nozze d'oro, o sicura almeno di vederle "insieme. E non ho considerato, quindi ho scordato che tutto poteva finire tredici anni fa. Ma si sa, l'essere umano spesso non si accontenta, e diventa ingrato. Comunque per tornare a Noi, siamo arrivati a 44 anni, essendo come il giorno e la notte, estremamente diversi ma pure complementari... come la notte e il giorno, appunto. Condividiamo poco o niente, ma ci ritroviamo sempre a metà strada. Abbiamo la Nostra alba, insomma. Il punto di continuità che ci fa vivere non potendo fare a meno l'uno dell'altra. Infine grazie a Tutti per gli auguri. Per un matrimonio di età importante ne servono davvero tanti. A domani... ché si ricomincia a contare.

venerdì 7 luglio 2023

PENSAVO... (n.2) (Sia viva sempre la creatività)

Ripensando all'incontro con un paziente che si diletta creando con il rame bouquet di fiori, e poi alle buonissime ricette proposte da Rosa, viene naturale considerare quanto sia terapeutica la creatività... "C'è una fonte della resilienza: è nella tua mente, nei tuoi talenti, nella creatività che porti nella vita. Quando impari ad attingere a questa sorgente, avrai davvero sconfitto ciò che ti vorrebbe perdente". (cit.) Parole altrui come conferma? Non proprio, piuttosto riscontro. La Creatività. Quanto bene fa? A giudicare da certi esiti, risulta grandiosa terapia di supporto. La creatività. Mi cimento anch'io. Scrivo per diletto e per infondere speranza, per condividere la vita, la mia che poi non è così diversa da quella altrui, coi momenti difficili, tra gioie, preoccupazioni, un dolore importante, una caduta e una rinascita. Colmo di poesia gli spazi liberi. Ogni volta metto un punto e vado a capo o volto pagina per ricominciare. Sono sufficienti pochi minuti per cogliere ed apprezzare l'entusiasmo creativo di qualcuno mai incontrato prima. Sarà per l'immediata sintonia che rende se non uguali, simili esseri umani assai speciali. Lui, lei... tu ed io, parti di un tutt'uno specialissimo.

giovedì 6 luglio 2023

PENSAVO... (N.1) (La lanterna)

E quando è così, a mo' di sosta, significa che faccio mente locale. Una sorta di meditazione per ritrovarmi. Respiro profondo, e so già dovrò adattarmi. Ho dimenticato qualcuno o qualcosa? Un ricordo all'improvviso, un rimpianto o una riflessione? Un po' di tutto, in verità. Ma con la condivisione si ripara e si recupera. Tre giorni fa la Nostra Irene Dellisanti ha compiuto gli anni, ed io non l'ho comunicato al gruppo, impegni familiari e acciacchi personali occupavano fortemente i miei pensieri. Imperdonabile... E poi come ricordo, il ciondolo a forma di lanterna che lega insieme tre cerchietti braccialetto da cui non mi separo mai, mi ha seguito ovunque, persino nelle varie visite e ricoveri ospedalieri. Attira l'attenzione di tutti. Ieri una paziente che era particolarmente giù di morale, notandolo, ha sorriso e con il dito lo ha fatto dondolare... " La lanterna... la luce nel buio dei nostri giorni..." Ecco, gesti e parole così, illuminano i miei pensieri.

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.100) (Sii tu il problema dei problemi)

"È un percorso così. Non si può fare da soli". Non si può fare da soli perché occorre compagnia, sostegno, e poi c'è bisogno di qualcuno che tenga da parte per Te la normalità. Per fortuna oggi questo è possibile, un tumore non è più una sentenza senza appello, si può anzi si deve affrontare il percorso di cura con grinta, con la determinazione di diventare il problema del proprio problema. In reparto oggi mi son sentita accolta, anzi che dico, addirittura abbracciata. Quando si dice accoglienza, dovremmo Noi accogliere, e a volte siamo accolti in un modo da emozionarci visibilmente. Una grande responsabilità. Dovrò solo abbandonarmi ad essere me stessa però, senza tante parole e più sguardi che abbracciano, quelli diretti che arrivano come carezze. Così, giornata impegnativa anche oggi, ma soprattutto intensa di emozioni. Ho incontrato pazienti che hanno condiviso la propria esperienza della caduta dei capelli. Un grande dolore... un trauma, comunque subito elaborato mirando lontano, alla rinascita. Io ascoltavo, ricordavo accogliendo. Ogni volta si evidenzia quanto sia importante per Chi si sente sospeso, la Nostra presenza, l'ascolto prestato, una mano sulla spalla. Condivido un messaggio di qualche tempo fa. È di una paziente in remissione di malattia, conosciuta sette anni prima. "Correre verso un traguardo... correre però su un binario... e sapere... che dietro di te... c'è qualcuno che ti aiuta a sostituire le scarpette da ginnastica... vuol dire già avere la vittoria in 👍" E se questo non bastasse... una paziente prima di andare via oggi mi ha tirato a sé... Maria, dammi un bacio... E quando si ricevono abbracci così, non puoi non continuare a...

mercoledì 5 luglio 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.99) (L'Amore nasce, cresce, si trasforma...)

Arriva all'improvviso come pioggia che rigenera, cresce e pare pianta sempreverde, si trasforma nel tempo dopo aver dato i suoi frutti. l'Amore vero è quello che non resta fermo in un tempo... per dire, all'innamoramento... ma va avanti, si adegua alla bisogna. Alle difficoltà che la vita comporta, agli acciacchi e affanni, alle malattie... al Tempo che avanza e non torna indietro. È scoprire una nuova passione, aggiungendo qualcosa di nuovo e diverso, magari una "sillaba" in più che la precede, e la passione diventerà "com-passione"... soffrire insieme. O anche una semplice preposizione, e sarà così di nuovo "con passione", non travolgente, a moderati sensi e con infinita tenerezza e sintonia. Io sono per Te, e Tu per me... e non servono parole. Eppure chiede e presta ascolto. Ascoltare è un privilegio, s'impara tanto. Ho imparato ad esempio che un grande Amore non ha mai fine, ma soprattutto arriva sempre per un fine. Scegliersi ogni giorno, scoprendosi diversi, coltivare il sentimento e gioirne. L'Amore è...

lunedì 3 luglio 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.98) (Note sul pentagramma)

Ed è Musica. Musica intorno, musica ancor prima di affacciarsi alla vita, quando arriva come dolce melodia la voce della mamma e il lento e sommesso tono del fluttuare nel liquido amniotico. Se nella vita non ci fosse la Musica, la Vita stessa sarebbe un errore. "La musica ha un grande potere: ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza". - Nick Hornby - Prima di smorzare la luce, ma anche a luci spente, scegliamo il momento giusto, e tacitato il telefono, tv oscurata, indossiamo le cuffiette e accendiamo la musica. Cuore e Mente si incontreranno nell'espressione di un pensiero. C'è da fidarsi, perché è così... la Musica mette d'accordo tutti. Ad occhi chiusi, ascoltando il ritmo del respiro. Lungo una "traiettoria" circolare, emozioni come anelli di una catena. Serenità, tenerezza, condivisione... nostalgia, rimpianto, fragilità. Continuità di parole ed emozioni... Vita che continua.

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.97) (È stato solo un temporale)

All'alba e mentre il sonno era ancora profondo, dall'esterno la grancassa dei tuoni e la voce degli scrosci. La sera precedente nulla faceva presagire un temporale, ma tutto può cambiare, e quella che sembra frase fatta o titolo di un film, diventa prova provata di ciò che si vive per una vita intera e si stenta a credere. Nel bene e nel male. La questione è che non piove più normale, niente è più normale. Se è caldo, da mattina a sera la temperatura è la stessa, se minaccia pioggia, all'improvviso è temporale tropicale. Nuvole nere e basse, afa insistente, silenzio e poi gran rumore. E tuoni e scrosci d'acqua, portata in vortice ovunque. Tutto in meno di un'ora, e mentre la pioggia tutto è situazione estrema, o si vive tale, come fosse prossima la fine del mondo. Alla fine non è stato nulla di che, solo un temporale di passaggio, forte e intenso perché le tensioni sono tante e contrastanti. Il battito cardiaco accelera di fronte a temporali che non sono più gli stessi, si creano vortici ingestibili di pensiero, e pure se il fenomeno si ripresenta, è sempre come fosse la prima volta. Personalmente cerco di mantenere l'equilibrio, negli ultimi tempi faccio fatica però, nonostante le nuvole cupe, all'orizzonte voglio intravedere una rosea schiarita. .

domenica 2 luglio 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.96) (Consapevole e fortunata)

La polivalenza che mi ritrovo e di cui mai pensavo sarei stata capace, mi fa sentire forte di me stessa, nella consapevolezza che tutto potrebbe finire ma comunque sicura al momento di poter continuare. Come andare incontro alla notte, fiduciosa del solo chiarore delle stelle... Sento di dover fare in fretta, come si dice... tempus fugit, e a questo punto anch'io. Un'altra pagina di calendario si archivia, ed è già luglio nell'estate piena. Luglio, col bene che ti voglio... già, perché di luglio sono nata, poi diplomata e persino sposata. Decisamente il mio mese, e alla fine con le stelle giuste, quelle definite... buone, tra cui la mia. Sono nata infatti con la "camicia", una guaina di grasso che si dice porti fortuna, crederci o meno? "Questa bambina sarà fortunata", fu detto di me quel giorno lontano, ed ebbi tutto, anche ciò che non volevo. Poi sono riuscita a trarvi pure quello che mai avrei pensato poter ottenere, e se questa non è fortuna, fatta la somma, sottratto il dolore, moltiplicate le gioie... ditemi Voi, cos'è!?

sabato 1 luglio 2023

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.95) (Unico programma, non fare programmi)

È l'unico fattibile, proponibile... rispettabile. Nel senso che è degno di rispetto e di certo se ne osserverà l'impegno. Perché se si fa un programma bisogna mettere in conto l'imprevisto, a volte pure più di uno, per cui mai disperarsi, ci sarà sempre un'altra occasione, una nuova opportunità. Credo che se si vuole vivere a lungo convenga esercitarsi parecchio in tal senso. Nutrirsi di pane e cambiamenti, anche piccoli pure ricorrenti, e non stupirsi mai, neanche di quelli imprevisti, inaspettati... dolorosi e deludenti. Insomma si sarà capito, vivo il tempo con flessibilità. Ne prendo le distanze, la Vita me l'ha insegnato. So aspettare, modificare, tornare sui miei passi. Le belle cose richiedono tante ore e molti giorni per realizzarsi. Senza contare gli ostacoli e i contrattempi. Ma quando si crede in qualcosa, nulla spaventa e niente stanca, e si va avanti con fiducia e spirito di adattamento. E poi... coi miei limiti, difetti tanti, mi piaccio perché sono unica nel mio genere e consapevole che ho tanto da imparare e per questo ancora parecchio da vivere. Per cui se salta un programma, una serata o quant'altro, non sarà mai un dramma. Altro mi aspetta.

NON FINIRE MAI DI ESSERCI (n.94) (Sperando sempre nel nuovo giorno)

Penso... non sono una quercia secolare, non posso resistere a tempo indeterminato. Allora per non dar conto al tempo mi rifugio nel mio spazio azzurro, da me colorato dopo che i brutti pensieri l'hanno reso bigio. Lascio fuori ansia del giorno e crucci per presunti torti, ché infatti Chi lo dice che tali siano stati? Comunque passino davanti ma senza nemmeno sfiorarmi. E così è... Ma a volte torna il brontolio dei tuoni da lontano, e qualche nube si affaccia. Il tempo si ferma bruscamente. E faccio più fatica per mantenermi quello spazio d'azzurro conquistato. Non voglio rinunciarci. Chiudo gli occhi, sgombro la mente, e a poco a poco torna il sereno. Lo trovo qui, a quest'ora e nel silenzio, quando non è affatto scontato. Nuvole sempre, è inevitabile, ma non sono tutte uguali. Grigie e cupe spesso, e al mutare della luce, rosee e beneauguranti. Diamo valore a quest'ultime, non potrà farci che bene.