domenica 22 dicembre 2024
martedì 10 dicembre 2024
venerdì 6 dicembre 2024
La cospirazione del bene
lunedì 25 novembre 2024
venerdì 22 novembre 2024
martedì 19 novembre 2024
venerdì 15 novembre 2024
venerdì 1 novembre 2024
La furia
domenica 15 settembre 2024
domenica 1 settembre 2024
mercoledì 28 agosto 2024
martedì 13 agosto 2024
mercoledì 7 agosto 2024
Diario di un genocidio
60 giorni sotto le bombe a Gaza.
Un libro fondamentale per capire cosa sta vivendo la popolazione di Gaza. Un libro che non può lasciare indifferenti, che racconta con dolore e commozione quello che a tutti gli effetti è un genocidio. Atef Abu Saif racconta la sua personale esperienza, sotto forma di diario, dei primi 60 giorni di bombardamenti a Gaza in cui sono morte migliaia e migliaia di persone, tra cui suoi amici, parenti stretti e conoscenti vari oltre ai tanti menomati gravemente. Sono settantacinque anni che i palestinesi vengono sterminati e allontanati dalle loro case senza che l'occidente e le organizzazioni preposte ne fermino il massacro. In questi mesi il genocidio ha soltanto preso velocità. E noi ci dimentichiamo che le vittime altro non sono che uomini e donne con una storia!
domenica 7 luglio 2024
venerdì 28 giugno 2024
mercoledì 5 giugno 2024
sabato 18 maggio 2024
Un giorno nella vita di Abed Salama
Anatomia di una tragedia a Gerusalemme.
Appena finito il libro ho avuto la sorpresa che Nathan Thrall è un autore americano, ma in questo libro si respira proprio aria palestinese e sembra che lo stesso scrittore ci sia nato. Sarà anche il fatto che la storia raccontata è vera ma è innegabile che si entri profondamente in alcune problematiche vitali ma nascoste della popolazione originaria. Al centro della storia un grave incidente di uno scuolabus, un incidente che si poteva evitare. L'ennesima drammatica situazione che dimostra ai genitori che non possono essere in grado di difendere i propri figli in un luogo dove l'apartheid è la regola. Un libro tanto agghiacciante quanto indispensabile per comprendere a quale vita ingiusta debbano essere obbligati i cittadini palestinesi.