Mattia che lava la macchina della mamma |
Sarà che a me i primi tempi mi son piaciuti così tanto che non capisco quelle che si sentono annaspare già in quella fase lì. No perché se ti manca la tua vita quando tuo figlio ha due mesi (che, sì vabbé, mangia un numero di volte random durante la giornata ma altro non fa), quando parlerà, pretenderà, sindacherà e risucchierà tutta ma proprio tutta la tua energia che cacchio farai?
Che poi forse un figlio di quasi quattro anni non ti risucchia granché. Cioé, non lo so. Ma due sì. Non che prima fosse una passeggiata ma ultimamente, come dire...sticavoli. Qui si cresce e l'impegno sembra decisamente maggiore. Io affogo lo sconforto acquistando libri sul tema* (che se c'è una cosa che non riesco a leggere sono proprio i saggi, eppure li compro lo stesso) e riducendo il tempo di connessione alla rete (che se c'è una cosa che mi fa sentire brava è stare meno su internet, per la serie dipendenza no ma quasi). Quindi se mi tracciate online: o sono al lavoro (in pausa ;-o) o sono le 20e30 di un sabato diciamo impegnativo e siccome loro sono crollati io, quasi commossa, mi concedo il lusso di scrivere sul blog.
*Questi gli ultimi libri sul tema: "La rabbia delle mamme" di Alba Marcoli (il titolo mi sembrava azzeccato) e "Il segreto dei bambini felici" di Steve Biddulph (comprato per Christian e per la sua crisi di crescita). Della Marcoli poi ho quasi l'intera bibliografia: altri acquisti compulsivi del giugno scorso in previsione dell'inserimento alla materna in quanto autrice suggerita dalle maestre.
I manuali "delle Tate" ce li ho tutti, comprati in tempi non sospetti e pure quelli mai letti. Ho perfino una "Bibbia del Genitore" che non so se rendo. E come farsi mancare "I no che aiutano a crescere" e "Le mamme non sbagliano mai"? Che solo a leggere il titolo ti senti meglio.
Prime pagine a parte, di tutti questi libri non ne ho letto neanche uno ma conto entro una decina d'anni di diventare un'esperta.