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Mi e' ufficialmente ripreso il pallino della cucina: dopo una lunga pausa son di nuovo preda di manie compulsive riguardanti ricerche di ingredienti svariati, libri ed esperimenti. Sono arrivata anche a far biscotti un giorno si' e l'altro no e, dal momento che quasi non li mangio, mi trovo poi a regalarli ai vicini di casa che credo non si capacitino affatto del perche' questa italiana pazza inforni biscotti per poi regalarli: allora ecco che si illuminano e sorridono e ringraziano. E non capiscono. La cosa piu' preoccupante e' che quando voglio cucinare qualcosa mi metto a pensarci gia' la sera, e magari proprio un attimo prima di coricarci mi trovo a chiedere a mio marito, la persona meno indicata sulla faccia della terra, cosa ne pensi di un piatto o di un abbinamento. Poi succede che la domenica mattina mi alzi come un'invasata e mi metta a pulire le cozze per fare la zuppa, oppure mi arrampichi con la mia reflex sulle sedie per fotografare qualcosa... e lui si alza, guarda e sorride sconsolato. Quando inizio cosi' e' finita, lo sa anche lui: si tratta di fisse cicliche, durano qualche mese dopo di che si attenuano per poi riprendere di nuovo. Ma nel frattempo mi diverto, anzi, ci divertiamo in due.
Di nuovo zuppa: quel libro monotematico continua ad ispirarmi. Tuttavia perche' sia saporita e non solo una passata di carote bisogna aver cura di cucinare le cozze con tutti gusti perche' e' proprio il sughetto di cottura che insieme a olio evo, prezzemolo, pepe e pane abbustolito danno a questa zuppetta il suo perche'.
Zuppa con carote e cozze (2 persone)
350 gr carote bio 16 cozze 100 ml vino bianco secco 450 ml circa di brodo vegetale 2 spicchi di aglio prezzemolo fresco olio e.v.o 1/2 cucchiaino zucchero prezzemolo q.b. pepe nero
- Affettate le carote tenendone una o due da parte.
- Mettere a scaldare in un tegame un cucchiaio di olio e rosolarvi l'aglio e le carote affettate, unire lo zucchero, rimestare e continuare a rosolare per pochi minuti.
- Aumentare la fiamma ed aggiungere il brodo vegetale (possibilmente homemade), aggiustare di sale e portare a bollore. Ridurre la fiamma, coprire e cuocere rimestando occasionalmente per circa 25 minuti.
- Nel frattempo tagliate a dadini le restanti carote e rosolatele con poco olio in un pentolino, aggiungere un pizzico di zucchero, poco brodo, e cuocere anche loro per circa 10 minuti,.
- Pulire le cozze lavandole sotto l'acqua corrente (scartate tutte quelle aperte o semiaperte!). Raschiare la superficie esterna della conchiglia con una paglietta per rimuovere eventuali incrostazioni, staccare il bisso strattonandolo con la lama di un coltello.
- In un larga padella mettete a scaldare un cucchiaio di olio con aglio affettato, una manciata di prezzemolo, e una macinata di pepe. Mettete le cozze, sfumate con il vino, coprite e cuocete a fiamma alta, rimestando occasionalmente per 5 minuti e finche' tutte le cozze si saranno aperte.
- Rimuovete le conchiglie e tenete da parte le cozze, filtrate inoltre il liquido di cottura con una garza.
- Non appena le carote si saranno intiepidite rimuovete l'aglio ed emulsionatele aggiungendo il liquido di cottura delle cozze, rimettete a scaldare aggiungendo le cozze e le carote cotte separatamente (che ci sono ma non si vedono perche' immerse, ad ogni modo questi dadini di carota rimangono piu' sodi e conferiscono piu' la consistenza di zuppa).
- Servire con una macinata abbondante di pepe fresco, prezzemolo tagliato grossolanamente, olio e.v.o e pane abbrustolito su una graticola unta di olio (ok, detto cosi' suona male, ma se la ungete prima il pane risultera' ovviamente piu' gustoso :).
Sono una consumatrice accanita di zuppe, vellutate e simili. Si', sono una zuppomane. Questo significa che cucino e consumo zuppe e passati quasi, dico quasi, tutti i giorni. E a costo di mettere a rischio una reputazione non ancora solida, gia' che ci sono mi concedo un'ulteriore ammissione: la mia cucina settimanale si ispira ad una pseudo dieta macrobiotica a base di cereali integrali, miglio e zuppe di miso con alghe. Non mangio ne' pasta, ne' dolci o altri manicaretti. Il mio pane e' un impasto senza grassi e senza lievito. Bevo tea verde al posto del caffe', e a detta di molti la mia colazione e' qualcosa di improponibile. Come vedete ognuno ha le sue manie, ed io ho quella di alternare due regimi alimentari di cui uno vagamente autoflagellativo ; ) Ecco, l'ho detto!!! Mi volete ancora bene anche se non spignatto e produco manicaretti ogni giorno? Garantisco pero' che nel w.e. ritorno foodie in senso classico. Cucino, esperimento, ceno fuori. E gioco con questo blog.
Si' avete ragione, sono un po' strana, e se c'e' qualcuno tra voi con manie simili lo dica... servira' a farmi sentire meno sola ; )
Questa vellutata arriva da un librino comprato qui a S.F., ho trovato interessante l'accostamento degli ingredienti ed eccola qua'. Alla fine pur sempre di zuppa si tratta... ma che almeno sia un po' stylish!
Crema di pere, porri e zafferano (2 persone)
2 grandi pere mature
2 porri
1 piccola patata (circa 100 gr)
10 gr burro
600 ml brodo vegetale*
zafferano
- Per prima cosa sbriciolate qualche pistillo di zafferano in una piccola parte di brodo caldo, circa una tazzina. Riguardo allo zafferano io ho utilizzato un pizzico di pistilli come indicava la ricetta, mentre non ho mai utilizzato zafferano in bustina e non ne conosco le dosi. Riguardo invece al brodo vegetale io uso il mio dado homemade, e se non ne avete mai fatto una provvedete, non c'e' paragone.
- Sciogliere il burro a fuoco basso e mettete ad appassire i porri affettati e la patata a pezzetti, rimestate e cuocete dolcemente per circa 5 minuti (aggiungendo all'occorrenza qualche cucchiaio di acqua).
- Aggiungere le pere tagliate a pezzeti ed unire il brodo vegetale, compreso quello in cui ha riposato lo zafferano.
- Portare a bollore, ridurre la fiamma, coprire e lasciar cuocere per circa 20 minuti finche' le pere non saranno tenere.
- Rimuovere dal fuoco, aspettare che si intiepidisca un po' e poi passare al blender.
- Riversare la crema nella pentola e aggiustare di sale e pepe, eventualmente scaldandola ancora un po'..
- Servite con un filo di olio e.v.o. oppure con un cucchiaio di yogurt greco come ho fatto io.
Una zuppetta niente male se vi piace il gusto un po' pungente dello zenzero.
Quando l'ho preparata per la prima volta mio marito, il mio assaggiatore ufficiale (al momento non ho ancora prole, ma se l'avessi farebbe parte della mia giuria domestica di assaggiatori!) dicevo, mio marito assaggiandola ha esclamato: “E' buona pero'... deve piacerti molto lo zenzero!”. Al di la' delle osservazioni ovvie come questa, peraltro ampiamente giustificate dopo una giornata di lavoro, diciamo che una bella grattuggiata di zenzero (se vi piace, ovvio) da' un tocco un po' diverso a questa zuppa, e le carote, specie se biologiche, oltre ad essere un concentrato di vitamine e antiossidanti contengono anche lo stesso principio della comune aspirina, il cosidetto acido acetilsalicilico (non l'ho sognato ma e' un dato pubblicato da un rispettabile studio scientifico). Insomma: facile, salutare, perfetta da consumare tiepida o fredda qualora il caldo cominci a farvi a pezzi. : ) Io invece, dal momento che qui il caldo e' stato solo un'apparizione fugace dei giorni scorsi, continuo e continuero' a mangiare zuppe calde ancora per un pezzo.
Zuppa di carote e zenzero (4 persone)
2 cipolle
1 patata di medie dimensioni
750 gr carote
4 gambi di sedano
30 gr circa di zenzero fresco
4 cucchiai di panna acida
erba cipollina
pepe nero
- Tagliate le cipolle, la patata e il sedano e fate rosolare il tutto in una pentola per 3 minuti con poco olio.
- Aggiungete le carote, coprite con circa un litro di acqua e fate cuocere con coperchio per circa 30 minuti.
- A meta' cottura aggiungete lo zenzero grattuggiato finemente.
- Una volta cotta aggiustatela di sale e pepe e passatela in un mixer o in un frullatore, dopo di che, con l'aiuto di un setaccio e di un cucchiaio di legno, setacciatela in modo da eliminare eventuali filamenti di sedano (perfetto sarebbe un passaverdure che io al momento non ho).
- Non appena risultera' liscia rimettetela a scaldare e servitela con un cucchiaio di panna acida ed erba cipollina tagliata a pezzetti.
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