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domenica 13 ottobre 2024

Autunno (Brownie alle noci)

 Penso che l'autunno sia una stagione riflessiva: tutto gradualmente rallenta, gli alberi lentamente cambiano aspetto e colori, persino l'aria sembra indurre a ritmi più blandi. Non c'è più quella frenesia estiva che spesso ci induce ad essere sempre super impegnati, sempre sul pezzo. Adesso è tempo di rallentare, pensare, guardarsi attorno, ma con calma. Le giornate di pioggia invitano a trascorrere il tempo a casa, sul divano, con un buon libro, una tisana e un plaid per stare al caldo, e se il tempo è ancora buono, anche se l'aria è frizzantina, mi piace andare per boschi, in silenzio o quasi, a cercare castagne, a vedere le foglie secche che cadono, ad annusare la terra umida. 
Una volta a casa però accendere il forno è praticamente obbligatorio, per completare il quadro stagionale!
Un dolcino. Tanto tanto goloso e coccoloso. Per essere onesti è una discreta porcata che gronda burro e cioccolato. Il classicone americano che però non avevo mai preparato. Visto che il piccolo maschio alfa ha scoperto un amore folle e viscerale per le noci, ne ho aggiunte un bel pò all'impasto... giusto per aumentare un pò il carico calorico!
Che dire? Buona colazione, merenda e peccato di gola a tutti!




BROWNIE alle NOCI 

Ingredienti:
2 uova 
120 di cioccolato fondente 
120 g di burro 
60 g di farina 00
150 g di zucchero di canna 
1 cucchiaino di caffè solubile 
100 g di noci sgusciate 
Cacao zuccherato (facoltativo)

Far sciogliere a bagnomaria il cioccolato assieme al burro mescolando continuamente. Appena si è formato un amalgama fuso e omogeneo togliere dal fuoco e  aggiungere lo zucchero, sempre mescolando. Sbattere le uova per un minuto e versarle nel composto di cioccolato e burro. Dopo aver mescolato aggiungere anche la farina e il caffè solubile setacciati insieme e, alla fine, le noci. 
Rivestire una piccola teglia quadrata o rettangolare (circa 20 cm di lato) con carta da forno e versare il composto ottenuto. 
Infornare in forno preriscaldato a 160°C e cuocere per 45-50 minuti (il centro della torta deve essersi addensato).
Sfornare e lasciare raffreddare completamente. Cospargere con il cacao zuccherato e tagliare a quadrotti prima di servire. 
Buon appetito!

N.b.: se non avete a disposizione lo zucchero di canna andrà bene anche lo zucchero bianco sebbene il gusto finale sarà meno aromatico.



sabato 16 settembre 2023

La scuola! (Ciambellone rustico allo yoghurt e cioccolato)

Qualcuno ha detto "prima elementare"??? Ma sul serio? Ma quando è successo?
Ebbene si, dopo un'estate a dir poco travagliata, anche il mio piccolo maschio alfa ha raggiunto questo primo traguardo: l'inizio della scuola. Quella vera. Chissà cosa ci riserverà questa nuova avventura. Certo è che l'affrontiamo di petto, con tutti i crismi del caso. E via allora con astucci, appuntalapis con contenitore, pennarelli, pastelli a cera, quaderni "ma ci vogliono le righe di prima-ma quali sono-boh-prendi quelli a quadretti-ma ce li hanno i margini?-si ma solo quelli da mezzo cm". Il delirio dei genitori alle prime armi. Io e il grande maschio alfa abbiamo trascorso le sere della scorsa settimana a etichettare qualunque cosa che dovrà toccare il neo scolaro nel suo primo anno scolastico. 
Poi è arrivato il momento di organizzare la merenda da portare a scuola. Pronto il portamerenda di Star wars, il piccolo maschio alfa esordisce con "per merenda voglio portare la ciambella fatta dalla mamma!"
Ho gonfiato il petto d'orgoglio come un tacchino mentre mi sentivo investita di luce divina. E mi sono messa a lavoro. 
Il risultato? Lo trovate qui sotto! Una ciambella soffice soffice, senza burro, poco dolce ma con del goloso cioccolato. Forse non elegante ma è stata molto apprezzata e il piccolo ha fatto un figurone a scuola!




CIAMBELLONE RUSTICO allo YOGHURT e CIOCCOLATO

Ingredienti:
3 uova
150 g di zucchero
250 g farina integrale + q.b. per lo stampo
125 g di yoghurt bianco non zuccherato
1 bustina di lievito per dolci
120 g olio di semi (per me di girasole) + q.b. per lo stampo
100 ml di latte
100g cioccolato (fondente o al latte secondo disponibilità o gusto)
vanillina
zucchero a velo

Con le fruste elettriche montare le uova intere con lo zucchero fino a che non sono diventare chiare e gonfie. Sempre continuando a mescolare con le fruste a bassa velocità, aggiungere lo yoghurt e l'olio a filo. Quando questi si sono ben amalgamati aggiungere poco alla volta anche la farina miscelata con il lievito e la vanillina, alternando con poco latte fino al termine degli ingredienti.
Spezzettare il cioccolato (in alternativa si può usare la stessa quantità di gocce di cioccolato) e infarinarlo, poi versare nell'impasto e amalgamare molto velocemente.
Versare l'impasto ottenuto in uno stampo a ciambella precedentemente unto internamente con olio e infarinato bene su tutte le pareti.
Infornare a 165°C per circa 45 minuti (verificare sempre la cottura facendo la prova con lo stecchino, che dovrà essere asciutto), sfornare, rovesciare sul piatto da portata e lasciare raffreddare completamente prima di cospargere di zucchero a velo.
Servire per colazione o a merenda!
Buon appetito!


N.b.: per un gusto più neutro si può sostituire la farina integrale con la stessa quantità di farina 00.





mercoledì 31 maggio 2023

Cambiamenti (Salame di cioccolato)

È con molta timidezza che mi riaffaccio sul mio blog: sono cosciente che non mi faccio viva da mesi ma, ehi, sono ancora qui!
Inizialmente ero molto stanca e oberata dalle mille cose da fare, poi, semplicemente, mi sono concessa del tempo per riorganizzare la mia vita. 
Non è successo niente di grave, sia chiaro! Finalmente, dopo anni di stress, pressioni, incazzature folli e varie altre spiacevoli vicissitudini ho cambiato lavoro!
E sono rinata. È  incredibile come non mi fossi resa conto di quanto mi sentivo schiacciata e annientata da un ambiente di lavoro che definirei "tossico".
Sono già 3 mesi che ho cambiato e non mi sembra vero potermi alzare la mattina senza quel senso di indolenza, quel magone alla bocca dello stomaco.  Forse tra un pò le cose peggioreranno ma per il momento me la godo. E festeggio. Con chiunque: familiari, amici, ex-colleghi, nuovi colleghi. Son 3 mesi che è tutto un "magna magna" e "bevi bevi", con buona pace del mio girovita!
Mi mancava da festeggiare qui, sul blog e non sarebbe un festeggiamento senza dolce!
Ecco quindi la mia ricetta per il salame di cioccolato al Bailys, supercollaudata, golosissima e oggetto di continue modifiche apportate nel corso degli anni fino a quella che, secondo me, è la versione perfetta (ecco spiegato perché ancora non l'avevo postata).
Provate: è davvero facile!
E buon lavoro a me!

martedì 2 maggio 2017

Dolce attesa (Biscotti al caffè e cioccolato bianco)

Lentamente, molto lentamente scorrono queste mie ultime giornate di snervante attesa. Un senso di ineluttabilità mi pervade mentre me ne sto seduta in terrazza, al sole. Già in ritardo di una settimana, la stanchezza inizia a farsi sentire e mi sento come prima di un esame: tranquilla eppure ansiosa, fino a che non mi siederò davanti al professore e inizierà l'interrogazione, che richiederà tutta la mia forza e concentrazione. Ormai ogni momento è buono anche se il pargolo non dà cenno di voler uscire. Evidentemente il mio utero è più confortevole di un resort a cinque stelle!
Nel frattempo un libro, una tazza di thè, qualche biscotto per ingannare l'attesa.
Spero che questo sia il mio ultimo post, prima del lieto evento, poi credo che sarò costretta a prendermi un periodo di pausa per riorganizzare la mia vita. Non posso che lasciare con qualcosa di dolce, dei biscotti che definirei "da inzuppo". Sono veloci da preparare, con un cuore appena morbido e un gusto che è una sferzata di energia: caffè e cioccolato bianco, un binomio che amo particolarmente.



BISCOTTI al CAFFE' e CIOCCOLATO BIANCO

Ingredienti (circa 40 biscotti):
2 uova
220 g zucchero semolato
100 g maizena
60 ml caffè espresso
3 cucchiaini di caffè solubile
125 g burro
420 g farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci
100 g gocce di cioccolato bianco
zucchero a velo

Sciogliere il caffè solubile nel caffè espresso quando è ancora caldo e lasciarlo raffreddare. Sciogliere  il burro a bagnomaria (o nel microonde) e lasciare intiepidire.
In una ciotola mescolare le uova, lo zucchero, la maizena, il lievito, il caffè e il burro. Aggiungere la farina un po' per volta e continuare a mescolare. Quando il composto inizia ad assodarsi aggiungere anche le gocce di cioccolato, poi la restante farina. Quando tutto è ben amalgamato formare con l'impasto delle palline grandi come delle noci e adagiarle su una leccarda da forno foderata di carta da forno. Infornare in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare. Spolverizzare con zucchero a velo e servire con un bel bicchierone di latte!
Buon appetito!

domenica 24 aprile 2016

Gita fuori porta (Plumcake al caffè e cioccolato)

Tutti pronti per il 25 aprile?
Noi siamo sulla linea di partenza armati di carbonella, costine di maiale, torta da asporto e tanta voglia di stare all'aria aperta.
Peccato che stia diluviando....
Posso solo immaginare in quali melmose condizioni possano essere i prati su cui sognavamo un ricco barbecue tra amici.
Ma non ci perderemo d'animo e faremo comunque la nostra gita fuori porta: attraverseremo la strada con l'ombrello e accenderemo un bel barbecue nel capannone vuoto di fronte a casa! In fondo l'importante è stare in buona compagnia!
Nel frattempo mi godo una domenica mattina piovosa ma rilassante in compagnia di uno dei miei amati cake da colazione: stavolta il binomio è caffè e cioccolato. Niente di meglio per iniziare la giornata con energia.
Altra nota positiva? Non contiene burro ma è comunque morbidissimo!



PLUMCAKE al CAFFE' e CIOCCOLATO

Ingredienti:
3 uova
240 g farina 00
180 g zucchero semolato
90 g olio di semi (per me di girasole)
2 cucchiai abbondanti di caffè solubile
125 g yoghurt bianco
1 bustina di lievito
100 g cioccolato fondente

Passare al setaccio il caffè solubile in modo che si polverizzi. Spezzettare il cioccolato e cospargerlo con un cucchiaio di farina. Con le fruste elettriche montare le uova con lo zucchero fino a che non sono chiare e gonfie. Sempre mescolando aggiungere lo yoghurt, l'olio a filo e il caffè solubile polverizzato. Aggiungere a poco a poco anche la farina e il lievito setacciati. Infine aggiungere il cioccolato infarinato e amalgamare molto delicatamente. Versare l'impasto in uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno e infornare a 180°C per 50 minuti circa. Controllare la cottura facendo la prova stecchino prima di sfornare.
Lasciare raffreddare a temperatura ambiente prima di servire.
Buon appetito!

N.B.1. Per un gusto ancora più intenso usare dello yoghurt al caffè.
N.B.2. Se si usa del cioccolato al latte invece del fondente diminuire di 15-20 g il quantitativo di zucchero per evitare un gusto eccessivamente dolce (secondo il mio personale gusto).


Con questa ricetta partecipo al contest di Sabrinaincucina "Festeggia con me"


lunedì 2 novembre 2015

Dolci scherzetti (Muffin zucca e cioccolato)

Cosa ha lasciato la notte di Halloween al maschio alfa? Dolcetto o scherzetto? E se fossero entrambi?
Sembrano innocui muffin al cioccolato questi qua sotto? Non lo sono. C'è l'ingrediente segreto. La zucca, che da brava strega, ammaliante e infida, ho spacciato al maschio alfa come carota, dato che sostiene di non amarla, la zucca.
E così da due giorni facciamo colazione con questi semplici, rustici muffin con zucca e cioccolato, con l'ignaro maschio alfa che li trangugia con somma soddisfazione. Sono buoni, molto cioccolatosi e la nota della zucca si percepisce appena. Soffici, nonostante non contengano burro, cosa che li rende pure leggeri e digeribili.
Diciamo la verità: ce ne fossero di streghe come me!



MUFFIN ZUCCA e CIOCCOLATO

Ingredienti (per 6 muffin):
80 g farina 00
80 g farina integrale
1 uovo
75 g zucchero di canna
100 g zucca sbucciata
60 ml olio di semi di girasole
40 ml latte
1/2 cucchiaino bicarbonato
un pizzico di sale
100 g cioccolato fondente

In una ciotola mescolare le farine, il bicarbonato e il sale. Tritare la zucca nel mixer.
Con l'aiuto di una frusta elettrica montare leggermente l'uovo con lo zucchero (meglio se di canna: dona un aroma particolare al muffin) e l'olio di semi. Aggiungere il latte e la zucca tritata continuando a mescolare.
Aggiungere le farine con il bicarbonato e il sale e amalgamare velocemente. Non impastare troppo a lungo altrimenti il dolce perde in sofficità. Spezzettare il cioccolato  a scaglie, infarinarle leggermente (in modo che restino in sospensione nell'impasto) e incorporarle velocemente all'impasto. Riempire i pirottini da muffin per circa 2/3 e infornare a 190°C per 30 minuti. Fare comunque la prova stecchino prima di sfornare.
Lasciare raffreddare e gustare con una buona tazza di thè caldo.
Buon appetito!

venerdì 19 giugno 2015

34 anni....e sentirli tutti +30! (Tarte al caramello salato e cioccolato)

Prima c'è stato il virus.
Subito dopo l'allergia e, per la prima volta in vita mia, ho ceduto alle lusinghe degli antistaminici pur di continuare a respirare.
A seguire una bella tracheite con annesso raffreddore congestionante.
Dopo una settimana di antibiotici e cortisone arriva lui, l'herpes, a deturparmi la faccia che, anche se di suo non è un granchè, di solito non suscita reazioni inorridite tipo di fronte al Gobbo di Notre Dame.
Per concludere in bellezza una pruriginosa eruzione cutanea di origine ignota che mi ha fatto grattare come un cane pulcioso....
Non è trascorso nemmeno un mese dal compimento del mio 34esimo anno che mi sento da buttare via. Se continuo così ai 35 ci arriverò con la peste bubbonica addosso!!!

Il lato positivo del mio invecchiare: la fantasmagorica torta di compleanno che mi sono preparata!
Vedere il video tutorial e decidere di farla è stato un tutt'uno.
Tempi di attesa un po' lunghi ma ne vale la pena e, naturalmente, si tratta di una porcata di prima categoria. Impossibile che non piaccia con quello strato  di morbida cioccolata a coprire un dolcissimo ma non stucchevole ripieno di caramello salato, racchiuso in un croccante scrigno di frolla al cacao.
Libidinosa è dir poco. Ne bastano pochi bocconi per sentirsi in pace col mondo, nonostante acciacchi e malanni vari!



TARTE al CARAMELLO SALATO e CIOCCOLATO

Per la frolla al cacao:
180 g farina 00
30 g cacao amaro
50 g zucchero
125 g burro freddo
1 uovo
1 cucchiaino di sale
1 bustina di vanillina (facoltativa)
2 cucchiai di latte freddo

Per il caramello salato:
300 g zucchero
100 g acqua
200 ml panna fresca
70 g burro
1 cucchiaino di sale

Per la copertura al cioccolato:
120 g cioccolato fondente
120 g panna fresca

Per la frolla: impastare velocemente tutti gli ingredienti (il burro deve essere freddo e tagliato a tocchetti) fino ad ottenere un impasto omogeneo. Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e lasciare riposare in frigo almeno 30 minuti.
Dopo aver riposato, stendere la frolla tra uno strato di carta da forno e uno di pellicola (in modo che non si attacchi al mattarello) allo spessore di circa 1/2 cm.


Adagiare la frolla stesa con la carta da forno dentro una tortiera rotonda da 26 cm e coprirla con un altro pezzo di carta da forno. Poggiare del riso o dei fagioli secchi o comunque un peso sulla frolla (in modo che non gonfi in cottura) e infornare in forno caldo a 180°C per 15 minuti. Sfornare, togliere il peso (riso, legumi secchi....quello che avete usato) e la carta da forno superiore e infornare di nuovo per altri 15 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare nello stampo.
Una volta che la frolla è fredda preparare il caramello: in un pentolino scaldare lentamente zucchero e acqua fino a che non si forma il caramello di un bel colore ambrato. Occorrono una decina di minuti a fiamma bassa. A questo punto togliere il pentolino dal fuoco e aggiungere immediatamente la panna mescolando con una frusta: si formerà del vapore incandescente, quindi attenzione a non scottarsi! Aggiungere anche il cucchiaino di sale e continuare a mescolare, tenendo sul fuoco un paio di minuti a fiamma bassissima. Fuori dal fuoco aggiungere il burro e farlo sciogliere, sempre mescolando con la frusta, con il calore del caramello. Una volta che il composto è omogeneo versare tutto nel guscio di frolla facendo in modo che la superficie sia livellata.


Far raffreddare in frigo per 4-5 ore.
Una volta che il caramello è ben freddo preparare lo strato di cioccolata: portare a ebollizione la panna fresca e sciogliervi il cioccolato fondente spezzettato mescolando. Una volta che la crema è omogenea versare sullo strato di caramello salato, livellare e tenere in frigo a rapprendere per 2-3 ore prima di servire.
Buon appetito!

N.B. La torta si conserva benissimo in frigo per 3-4 giorni, forse di più ma era finita!




domenica 24 maggio 2015

Condizioni avverse (Crostata ricotta e nutella)

I 30°C dello scorso weekend mi hanno fatto finalmente concludere il cambio stagionale dell'armadio: cappotti, maglioni e calzettoni sono stati opportunamente lavati e ordinatamente riposti nelle scatole in attesa del prossimo autunno-inverno, mentre il loro posto è stato occupato da costumi, magliette e vestitini svolazzanti.
Sono persino andata dall'estetista, che pensava volessi mimettizzarmi tra dei morbidi koala, vista la mia lunga latitanza dal suo studio.
Ciliegina sulla torta, un bel virus gastrico che mi ha provocato nausea e mal di stomaco per i primi 3 giorni della settimana, impedendomi di mangiare qualcosa di più di qualche cucchiaiata di riso bianco e verdure bollite e facendomi perdere un ultimo chiletto.
Insomma, per una volta sono pronta per la prova costume e.....
Piove.
Anzi, non solo piove: fa pure freddo!
Guardo con invidia i miei compaesani che sfoderano ancora caldi piumini mentre io mi aggiro con un leggerissimo trench, le mani gelate e la goccia al naso, neanche fosse ottobre.
Al diavolo......Io accendo il forno.

Complice un enorme barattolo di nutella regalatomi da un'amica e delle condizioni meteorologiche decisamente inclementi per una gita al mare, ho deciso di  raddrizzare questo weekend con un dolce che mette d'accordo grandi e piccini, per la gioia del maschio alfa!



CROSTATA RICOTTA e NUTELLA

Ingredienti:
200 g farina 00
100 g zucchero semolato
1 uovo
125 g burro
1/2 bustina di lievito per dolci

250 g ricotta
1 uovo
nutella
zucchero a velo
brandy

Versare in una terrina capiente la farina, lo zucchero semolato e il lievito e amalgamare con un cucchiaio. Aggiungere l'uovo e il burro freddo tagliato a tocchetti. Impastare velocemente la pasta frolla con 2 forchette (o a mano, se non sono troppo calde), giusto per amalgamare gli ingredienti, e avvolgerla nella pellicola. Riporre in frigo a riposare per mezz'ora.
Stendere la pasta frolla con il mattarello fra 2 veli di pellicola trasparente. Eliminare la pellicola e foderare uno stampo da crostata imburrato con la frolla. Recuperare le eccedenze di pasta e usarle per fare le strisce decorative da sistemare sopra il ripieno.
Preparare la farcitura della crostata battendo insieme la ricotta, un cucchiaio di zucchero a velo, un uovo e un paio di cucchiai di brandy. Versare il composto di ricotta nel guscio di frolla, poi aggiungere 3-4 cucchiai di nutella e mescolare con i rebbi di una forchetta per ottenere la variegatura. Sistemare le decorazioni di pasta frolla in superficie e infornare a 180°C per circa 25 minuti (la frolla deve essere dorata ai bordi). Sfornare e lasciare rafreddare prima di servire.
Buon appetito!


domenica 8 febbraio 2015

La firma (Plumcake cocco e cioccolato)

Sono ormai trascorsi più di sei anni da quando raggiungevo il culmine della mia carriera accademica laureandomi in chimica. Nel momento della proclamazione, mentre la gloria del sapere pervade l'ingenuo laureato, si è portati a pensare che il peggio sia ormai alle spalle: lo stress, gli esami, le umiliazioni....tutto finito. Quale errore! La laurea non è stata che l'inizio dello stress, delle umiliazioni e dello sfruttamento. Lavori mal pagati, precari contratti a progetto, borse di studio e prestazioni occasionali: l'inferno di chiunque si affacci al mondo del lavoro in questo lunghissimo periodo di crisi.
Nonostante tutto però, sembra che il mio purgatorio lavorativo sia finito: finalmente, esattamente due giorni fa, ho firmato un contratto a tempo indeterminato. Ancora non sono riuscita a metabolizzare la cosa e sono ancora incredula. Praticamente è come aver scoperto che gli unicorni esistono davvero!
Mentre cerco di razionalizzare e mi rendo conto che non devo più preoccuparmi di scadenze di contratto e di curriculum vitae non posso fare a meno di festeggiare con un delizioso dolce al cioccolato e cocco; una variante di una mia vecchia ricetta che mi ha lasciato esterrefatta per bontà e morbidezza.



PLUMCAKE COCCO e CIOCCOLATO

Ingredienti:
230 g farina 00
25 g farina di cocco (+ altra eventuale per decorazione)
150 g ricotta
100 g cioccolato fondente
200 g zucchero
50 g burro
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
gocce di cioccolato
latte
sale

In una terrina capiente sbattere a lungo le uova con lo zucchero, fino ad ottenere un composto spumoso e gonfio. Sciogliere il burro a bagnomaria, dopo che è intiepidito aggiungerlo a filo al composto di uova e mescolare bene.
Unire alle uova la ricotta e un pizzico di sale. Mescolare la farina, il cocco e il lievito e aggiungere all’impasto di uova e ricotta. Se il tutto dovesse risultare troppo denso, aggiungere qualche cucchiaio di latte fino a raggiungere la giusta consistenza. In un pentolino sciogliere a fuoco molto basso il cioccolato fondente insieme a una tazzina di latte, poi lasciare raffreddare.
Unire il cioccolato fuso all’impasto e amalgamare bene il tutto. Aggiungere infine una manciata di gocce di cioccolato per rendere il tutto ancora più goloso e amalgamare delicatamente dal basso verso l'alto (per fare in modo che le gocce non si depositino tutte sul fondo del plumcake basta infarinarle leggermente).
Rivestire con carta da forno uno stampo da plumcake e riempirlo con il composto preparato. Spolverizzare la superficie con altra farina di cocco e infornare a 150°C per 1 ora. Sfornare e fare raffreddare il plumcake prima di servire.
Buon appetito!


sabato 22 marzo 2014

La torta co' bischeri

Si narra che dalle mie parti, in terra toscana e più precisamente nella zona di San Giuliano Terme e Vecchiano, anni e anni orsono sia stata inventata una torta speciale. Una crostata, in realtà, ma talmente buona e particolare che è diventata un marchio registrato! Lo scopo era accogliere i pellegrini che si recavano a Pontasserchio per la festa dell'Ascensione (o SS. Crocifisso del Miracolo) nei giorni intorno al 28 aprile. Si tratta quindi di un dolce tipico del periodo primaverile e la farcitura è quanto di più goloso si possa pensare: riso, cioccolato, cacao, uvetta, liquore, pinoli e canditi....una delizia! La particolarità della torta sta però nei cosiddetti "bischeri". Se in Toscana il significato di tale parola è ovvio potrebbe non esserlo in altre regioni. Appellare qualcuno con "bischero" significa, in sostanza, reputarlo un ingenuo tontolone. Il termine proviene da una famiglia medievale fiorentina, i Bischeri, appunto, i quali si rifiutarono ripetutamente di vendere il terreno al comune su cui doveva sorgere il Duomo di Santa Maria del Fiore, allo scopo di far aumentare il prezzo. Alla fine il comune espropriò il terreno concedendo all'avida famiglia solo un piccolo indennizzo. Ecco perchè chi è bischero non è tanto furbo! E che c'entra con la pasticceria? In questo caso i bischeri sono dei piccoli coni che vengono modellati con l'eccedenza di pasta frolla che straripa dalla teglia. C'è chi dice che richiamino la forma fallica (e quindi il bischero sarebbe il marito cornuto!) e chi ritiene che i bischeri siano chiamati così perchè ricordano le chiavi con cui si accordano gli strumenti musicali. Ai posteri l'ardua sentenza anche se io propendo per la prima ipotesi, visto che in Toscana siamo tutti dei simpatici sporcaccioni! Addirittura, ogni anno, in provincia di Pisa, si svolge una gara in cui le signore competono per decretare chi è più brava a fare i bischeri!
Sapendo che mio babbo è un gran buontempone, oltre che un gran golosone, ho pensato bene di preparargliela per la festa del papà, in concomitanza con il suo compleanno. Guardando la mia torta coi bischeri so per certo che non avrei possibilità di partecipare alla gara sopra citata (la mia manualità continua ad essere ridicola) ma posso garantire sul sapore. Probabilmente i puristi storceranno il naso di fronte alle leggere modifiche che ho apportato ma ormai è andata così: niente canditi perchè non mi piacciono a meno che non siano di eccelsa qualità (e non ne ho trovati), grappa locale invece del liquore Strega. Il marchio registrato dice che per ottenere la torta originale si devono usare prodotti locali come i pinoli raccolti a San Rossore...i miei non so da dove venivano. Un'ultima precisazione: non confondere la torta cooi bischeri con la torta coi becchi, tipica della Lucchesia, farcita con verdure anche se pur sempre dolce!



TORTA COI BISCHERI 

Ingredienti per la frolla:
2 uova
450 g farina 00
60 g burro freddo
175 g zucchero semolato
1 bustina di vanillina
1 bicchierino di grappa (o altro liquore come rum o Strega)
1 cucchiaino di lievito

per il ripieno:
100 g riso da risotto non parboiled (per me arborio)
2 uova
80 g cioccolato fondente
150 g zucchero
50 g cacao amaro
pinoli
uvetta
1/2 bicchierino di grappa
cannella in polvere
noce moscata in polvere

Preparare la frolla: montare le uova con lo zucchero per una decina di minuti con le fruste elettriche. Aggiungere il burro freddo a dadini piccoli, la grappa e amalgamare. Aggiungere lentamente la farina mescolata al lievito e lavorare velocemente (io ho usato l'impastatrice per non far scaldare l'impasto). Avvolgere la pasta frolla in pellicola e far riposare in frigo almeno un'ora. Mettere un paio di manciate di uvetta in ammollo nella grappa per almeno 10 minuti. Bollire il riso per il tempo indicato sulla confezione in abbondante acqua aromatizzata con 1/2 cucchiaino di cannella e 1/2 cucchiaino di noce moscata in polvere. Scolare il riso e rimetterlo subito nella pentola insieme al cioccolato spezzettato. Mescolare fino a che il cioccolato non si è sciolto. Aggiungere anche lo zucchero e il cacao continuando a mescolare, poi far freddare per una ventina di minuti. Montare le uova e aggiungerle delicatamente al riso. A questo punto aggiungere anche un paio di manciate abbondanti di pinoli e l'uvetta con la sua grappa. Omogeneizzare il composto e usarlo per farcire la frolla. Tenere da parte poca pasta frolla per la decorazione e stendere il resto con un mattarello su carta da forno fino a uno spessore di circa 3 mm: la superficie deve essere molto più ampia di quella della teglia (che con queste dosi non deve superare i 26 cm di diametro). Adagiare la frolla con la carta nella teglia (la mia è una tortiera rotonda da 23 cm di diametro) e farla aderire bene ai bordi. Farcire la frolla con l'impasto di riso preparato. Stendere la frolla tenuta da parte e ricavarne delle strisce da adagiare sul ripieno per fare la tipica crostata. Con la frolla che deborda dalla teglia modellare i bischeri incidendola diagonalmente e ripiegando la pasta su se stessa: la teoria è una cosa, la pratica un'altra, lo so! Infornare a 180°C per 75-80 minuti coprendo con carta stagnola in modo che i bischeri non brucino. Sfornare e lasciare raffredare completamente. Il giorno successivo è ancora più buona!
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di "La cultura del frumento" sulle crostate regionali.




Con questa ricetta partecipo acnhe al contest sulle ricetteregionali di Kiara

domenica 8 dicembre 2013

All'improvviso...un gatto (Torta nera all'acqua)

Non è che non mi piacciano i gatti, anzi, li trovo adorabili senonchè averne uno in casa aumenta esponenzialmente il caos (già imperante, per quanto mi riguarda) e la quantità di lavoro domestico. Senza contare il fatto che le analisi hanno rivelato che sono leggermente allergica al pelo felino. Per tale motivo mi sono sempre opposta ai capricci del maschio alfa di adottare un altro animaletto domestico (ho già lui: mi basta e avanza). Purtroppo non avevo calcolato le iniziative personali. Una sera, circa 10 giorni fa, tornando a casa dopo essere stata in palestra, ho trovato il maschio alfa con gatto ignoto addosso che dormivano placidamente sul divano...
Il gatto (anzi, la gatta) è una trovatella, è piccola, niente più che un batuffolino di pelo, fuori era freddo e io non avevo voglia di discutere: ci siamo accordati che se ne occuperà totalmente il maschio alfa. Così, fregandosene bellamente della mia allergia e della mia opinione in merito, da allora abbiamo adottato la suddetta micetta.
Mi mancava solo un gatto da accarezzare per avviarmi definitivamente verso un destino da supercattivo in perfetto stile James Bond!
E' completamente nera, si chiama Kiki (a chi piace Miyazaki il nome suonerà familiare ;-)) e ho il vago sospetto che sia un vampiro, dato che non riesco a farle una foto in cui non sia una informe massa nera in movimento.
Una strega come me in compagnia della sua gatta-vampira nera....insieme domineremo il mondo!!!
A proposito di supercattivi: quella che sto per postare non è la ricetta per una mina anti-uomo, anche se è ciò che sembra dalla foto (no, io le foto continuo a non saperle fare!). Si tratta invece di una supertorta soffice e farcita con una ganache piccante al cioccolato fondente che metterà d'accordo buoni e cattivi. E poi è tutta nera e, proprio come Kiki, è un vero peperino e in foto viene da schifo!


La base della torta è una dark chocolate cake la cui ricetta originale ho ripreso da qui.
Ho seguito la ricetta alla lettera per essere sicura di non sbagliare niente.

TORTA NERA

Ingredienti (per la torta):
4 uova
250 ml olio di semi di girasole (o altro olio di semi)
350 g zucchero
250 g farina 00
8 g lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
85 g cacao amaro
250 ml acqua bollente

per la ganache:
300 g cioccolato fondente al 70%
300 ml panna fresca
30 g burro
peperoncino piccante in polvere
zenzero in polvere

Nella planetaria impastare l'olio, le uova e lo zucchero per un paio di minuti usando la frusta a foglia. Miscelare la farina con il lievito e il bicarbonato e aggiungere tutto lentamente nella ciotola dell'impastatrice. Stemperare il cacao setacciato nell'acqua bollente e versarlo nella ciotola continuando a mescolare a media velocità. L'impasto risulterà molto liquido ma va bene così.
Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera a bordi alti da 24 cm di diametro, poi versarvi l'impasto. Cuocere in forno caldo a 180°C per circa un'ora (controllare sempre facendo la prova stecchino) poi sfornare e lasciare intiepidire prima di togliere la torta dalla teglia. Lasciare raffreddare completamente prima di farcire.
Preparare la ganache portando ad ebollizione la panna in un pentolino. Spengere il fuoco e aggiungere il cioccolato spezzettato e il burro mescolando con una frusta fino a che non si ottiene una crema liscia e omogenea. Aggiungere un cucchiaino di zenzero in polvere e un cucchiaino di peperoncino in polvere (la quantità di peperoncino dipende comunque da gusti personali: si può anche diminuire!) e mescolare bene. Coprire con pellicola a contatto e lasciare raffreddare per almeno un paio d'ore.
Tagliare la torta in modo da ottenere 3 dischi grosso modo uguali. Farcire ogni disco con uno strato abbondane di ganache, poi sovrapporre. L'eventuale ganache avanzata può essere usataper spalmare anche l'esterno della torta. Decorare con chicchi di cioccolato (oppure no, visti i miei risultati!) e servire.
Si conserva bene in frigo per almeno un paio di giorni.
Buon appetito!




domenica 14 aprile 2013

La porcata definitiva



Vorrei che l'immagine fosse più eloquente. Vorrei che rendesse davvero l'idea della porcata assoluta che è questa torta. C'è ben poco da dire, solo da mettersi all'opera: questa peccaminosa delizia deve essere assolutamente provata. E' vero, è una porcata che di più non si può e solo gli americani potevano pensare e realizzare una simile follia dolciaria. Eppure una volta nella vita dovrebbe essere obbligatorio assaggiarla per carpire la vera essenza del cioccolato.
Da almeno un anno guardavo questa ricetta, la studiavo, ci ripensavo e mi dicevo che, no, non potevo, è troppo. Non è difficile, temevo solo per le coronarie di coloro che avrebbero avuto la fortuna (o l'ardire) di assaggiarla. Alla fine delle mie paturnie mi sono decisa. Mi serviva un'occasione speciale in cui fossero presenti più di 2 persone (mangiarla in due credo potrebbe essere mortale) e ho colto l'occasione per il compleanno di mio babbo, che con gli anni sta diventando sempre più goloso. La quantità di burro e cioccolato è vergognosa tanto che ho preferito avvisare gli ultrasessantenni di munirsi di tutte le pillole necessarie: anticolesterolo, antitrigliceridi, antiglicemici.... Non voglio mica essere accusata di tentato omicidio!
Inutile dire che è piaciuta e molto: c'è stato persino chi ha fatto il bis nonostante dopo una fetta si sentano già le arterie incrostate. Il guscio croccante di biscotti che racchiude due strati cioccolatosi, uno più morbido dell'altro: è vero, sembra proprio fango ma alla prima cucchiaiata si è pronti a dire che anche se non è bella da vedere, l'aspetto non è tutto. Incredibilmente pericolosa e incredibilmente buona.


MISSISSIPPI MUD CAKE

Base (per una tortiera a cerniera da 22/24 cm):
250 g biscotti al cacao (pandistelle)
2 cucchiai di cacao amaro
70 g burro

Per il ripieno:
180 g cioccolato fondente
180 g burro
4 uova
1 tazzina di caffè
90 g zucchero di canna
90 g zucchero semolato
200 ml panna fresca

Per il budino al cioccolato:
30 g cacao amaro
15 g amido di mais
80 g zucchero
290 g latte
2 tuorli
25 g burro
50 g cioccolato fondente
vanillina
un pizzico di sale

Guarnizioni:
200 ml panna fresca
3 cucchiai di zucchero a velo
gocce di cioccolato fondente

Preparare la base: tritare finemente i biscotti con il mixer e mescolarli poi con il burro fuso e il cacao fino a ottenere un composto sabbioso. Rivestire uno stampo a cerniera da 22 cm con carta da forno (sia il fondo che la parete circolare). Versare il composto di biscotti nello stampo e livellarlo bene schiacciandolo con un cucchiaio. Rivestire anche le pareti dello stampo con il composto per creare una sorta di guscio di biscotti. Far riposare in frigo una mezz'ora.
Preparare il ripieno: Fondere il burro e il cioccolato a bagnomaria mescolando continuamente, poi lasciare intiepidire. Nel frattempo montare con le fruste le uova con i due zuccheri fino a che non sono gonfie e spumose. Aggiungere la panna fresca (non montata), il caffè e il cioccolato fuso e amalgamare. Versare l'impasto ottenuto nella base di biscotti e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 45/50 minuti. Sfornare, lasciare raffreddare e riporre tutto in frigo per alcune ore.
Preparare il budino: Mescolare il cacao, l'amido, lo zucchero, la vanillina e il sale in una casseruola. Incorporare i tuorli con una frusta e infine aggiungere il latte, sempre mescolando per amalgamare. Scaldare il composto fino all'ebollizione e lasciare sobbollire per 30 secondi, poi togliere dal fuoco e aggiungere il burro a tocchetti e il cioccolato spezzettato. Mescolare fino a che non si è sciolto e amalgamato tutto. Coprire con pellicola a contatto e lasciare raffreddare alcune ore (si può preparare il budino anche il giorno primo).
Una volta che il budino è freddo spalmarlo sopra la torta cotta in forno (si sarà formata una sorta di conca all'interno del guscio di biscotti). Montare la restante panna con le fruste elettriche aggiungendo a poco a poci lo zucchero a velo e usarla per guarnire la torta. Infine decorare con gocce di cioccolato a pioggia e conservare in frigo fino al momento di servire.
Buon appetito!

P.s. Il budino al cioccolato (me ne era avanzato un poco) è buonissimo anche da solo, magari servito in delle coppette finger-food.


domenica 16 dicembre 2012

Hemingway, gatti e un tramonto

Lasciata Miami alle nostre spalle siamo partiti alla volta delle isole Keys, destinazione Key West. Lungo la strada non potevamo esimere dal fermarci a fare colazione con dei deliziosi bagel, i miei arcinemici. E sul fatto che siano i miei arcinemici non ci sono dubbi: non solo non mi riescono ma ne ho mangiati talmente tanti che il mio girovita è aumentato in maniera vergognosa. So che è colpa loro! Eppure arriverà il giorno in cui imparerò a prepararli come si deve!
Proseguendo nel viaggio le paludi e gli acquitrini del sud della Florida hanno gradualmente lasciato spazio all'oceano e, praticamente senza accorgercene, ci siamo ritrovati nel bel mezzo di un fittissimo arcipelago di isolette tutte collegate tra loro da una specie di autostrada, in massima parte costituita da ponti, la Overseas Highway: uno spettacolo unico. Talvolta le isole erano talmente piccole e strette che si poteva vedere l'oceano da entrambi i lati della strada! Viaggiando sui ponti (il più lungo dei quali misura più di 7 miglia: è l'autostrada sul mare più lunga del mondo), circondati da un'oceano di mille sfumature, dal blu notte al verde chiaro. A volte si aveva più l'impressione di stare in barca che non di guidare un'auto. Lontano, all'orizzonte, l'azzurro del cielo sembrava fondersi con l'oceano, non fosse stato per le increspature sulla superficie.

              
Giunti a a Key West siamo rimasti sorpresi dall'atmosfera retrò dell'isola: tutte quelle deliziose casette di legno mi facevano venir voglia di mollare tutto e trasferirmi lì per gustarmi il tramonto seduta sotto un portico di legno, con un panama bianco in testa e un bel bicchiere di rum!


Per prima cosa abbiamo deciso di recarci a Mallory Square per il "Sunset celebration". La piazza si affaccia sull'oceano e ogni sera, a partire da 2 ore prima del tramonto, vi si esibiscono acrobati e artisti di strada di ogni genere. E questo è solo l'inizio delle notti festaiole di Key West!


Narra la leggenda che una sera Tennessee Williams (uno dei tanti scrittori vissuti sull'isola) festeggiasse ubriaco la conclusione di un suo libro proprio in questa piazza e che, rapito dalla bellezza del tramonto, abbia iniziato ad applaudirlo. Da qui nasce l'usanza del sunset celebration!
Un altro famosissimo scrittore che si era stabilito su questa splendida isola è Ernest Hemingway! Dato che il maschio alfa è un suo fan non potevamo non visitare la sua casa-museo, una meravigliosa villa in legno, immersa nella vegetazione tropicale, con tanto di piscina e...gatti! Tanti gatti, tantissimi! A quanto pare Hemingway amava moltissimo queste bestiole tanto che aveva costituito una colonia nella sua casa, in cui continuano a vivere i discendenti. Come si capisce che sono proprio i discendenti dei gatti di Hemingway? Semplice: sono gatti polidattili, ovvero hanno un dito in più! Troppo carini!



Capisco benissimo perchè Hemingway decise di vivere lì e capisco anche perchè quando si è trasferito in Idaho ha poi deciso di suicidarsi!
Sono stati due giorni fantastici: abbiamo fatto il bagno di notte (rigorosamente in piscina: nelle prossime puntate spiegherò il perchè!), ci siamo svegliati all'alba per passeggiare lungo la costa, abbiamo mangiato pesce, aragosta, alligatore fritto (sa di pollo!) e la specialità locale: la Key lime pie, di cui ho prontamente cercato la ricetta.
Mi è dispiaciuto lasciare l'isola: era un vero paradiso! Per consolarci, sulla via del ritorno verso la terraferma, ci siamo fermati a pranzare in una specie di vecchia baracca di legno, una sorta di rivendita di esche dove attraccano i pescatori di aragoste e dove abbiamo potuto gustato uno stupefacente Reuben all'aragosta. Certo che solo gli americani infilerebbero l'aragosta in un panino! Era comunque delizioso, soprattutto gustato con buoni amici, riparati da uno splendido sole, sotto un portico affacciato sull'oceano....

Per ricordare queste mie amatissime isolette comunque non ho replicato il panino all'aragosta! Ho invece preparato una torta "griffata", stra-famosa, sontuosa e golosa: la Reine de Saba! L'ho preparata per il compleanno di mia mamma ed è stata molto apprezzata da tutti i  golosoni di casa. Preparata con ingredienti molto tropicali come il cioccolato, il rum e il caffè mi ha fatto pensare che a Hemingway sarebbe piaciuta!



TORTA REINE DE SABA

Ingredienti:
160 g farina 00
160 g burro
160 g cioccolato fondente
160 g zucchero  + 2 cucchiai
100 g farina di mandorle
4 uova
4 cucchiai di caffè
3 cucchiai di rum
1 cucchiaino di essenza di mandorle

Per la glassa:
120 g cioccolato fondente
120 g panna fresca
3 cucchiai di caffè
1 cucchiaio di rum

Per decorare:
mandorle a lamelle (50 g)
cacao amaro (2 cucchiai)
polvere di caffè (1 cucchiaio raso)

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria, poi aggiungere il caffè e il rum e lasciare intiepidire. Con le fruste elettriche montare il burro morbido a temperatura ambiente con lo zucchero fino a che il composto non è soffice e spumoso, poi aggiungere il cioccolato fuso continuando a montare.
Dividere i tuorli dagli albumi e montare a neve questi ultimi. Quando sono quasi perfettamente montati aggiungere i 2 cucchiai di zucchero per stabilizzare la massa. Sbattere leggermente i tuorli e incorporarli al composto di burro e cioccolato, poi aggiungere la farina di mandorle e l'essenza di mandorle.
Aggiungere all'impasto 1/4 degli albumi montati mescolando dall'alto verso il basso, poi procedere alternando aggiunte di farina e albumi, mescolando sempre delicatamente.
Imburrare e infarinare uno stampo rotondo a cerniera da 22 cm e versarvi l'impasto ottenuto. Livellare con una spatola e cuocere a 180°C per 30 minuti. La torta è cotta quando inserendo uno stuzzicadenti esso risulterà asciutto ai bordi e leggermente oleoso al centro.
Per la glassa: portare a ebollizione la panna in un pentolino, poi togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato mescolando velocemente fino a che non si è sciolto completamente. A questo punto aggiungere il caffè e il rum e amalgamare. Lasciare raffreddare la glassa in modo che si rapprenda.
Dopo aver sformato la torta e averla lasciata raffreddare ricoprirla completamente con la glassa. Decorare i bordi con le mandorle a lamelle e spolverizzare la superficie con cacao e polvere di caffè precedentemente mescolati.
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Sapori in valigia



venerdì 9 novembre 2012

Countdown

-6.
Tra esattamente sei giorni, a quest'ora, mi troverò in volo e, per la prima volta, starò sorvolando l'oceano.
Sono ormai più di 4 mesi che studiamo, organizziamo, tramiamo nell'ombra e finalmente siamo pronti.
Per me è ancora difficile capacitarmi di questo incredibile viaggio fuori stagione. Per lungo tempo ho continuato a usare il condizionale "dovremmo partire", "prenderemmo 2 auto", "andremmo", "faremmo"... perchè mi sembra tutt'ora impossibile. Ho taciuto fino a ora per scaramanzia (perchè io alla sfiga non ci credo, però non si sa mai!). Eppure ormai è cosa certa: documenti, biglietti, prenotazioni... è tutto fatto. Per una volta si è presentata un'occasione straordinaria e abbiamo saputo coglierla. Anzi, a dir la verità l'abbiamo colta in molti perchè siamo in 8. 8 amici...praticamente come andare in gita, solo che ormai siamo tutti ultra-trentenni e decisamente più citrulli di quando eravamo teenager (almeno per quanto mi riguarda). Secondo me ci aspettano scene da barzelletta!
A proposito: non ho ancora detto dove vado! In FLORIDA!!!
Per 11 giorni voglio dimenticarmi di tutto e scorrazzare attraverso il Sunshine State: Miami, Florida Keys Islands, Everglades, Cape Canaveral, Orlando (con ovvia tappa al parco Universal di Harry Potter!) e chissà cos'altro mi aspetta. E' un sogno che si avvera! Ancora adesso se in tv vedo o sento parlare di Miami il mio pensiero istintivo è "Cavolo che viaggione, come sarebbe bello andarci!"...beh, stavolta ci vado davvero!

Saluto l'Italia e il freddo con una ricetta deliziosa, sorprendente (non pensavo assolutamente mi sarebbe venuta così bene) che più autunnale non si può. Sembra una classica torta al cioccolato ma attenzione: è totalmente gluten-free grazie alla farina di castagne che conferisce un sapore pieno e inconfondibile. La consistenza è sofficissima, umida e scioglievole: difficile da descrivere ma va giù che è una meraviglia! Si conserva ottimamente per svariati giorni e secondo me dà il massimo se accompagnata da panna montata. Può costituire anche un'ottima base da farcire, magari con crema di marroni o ganache al cioccolato. Magari provo al mio rientro!
Se non riuscirò a postare nient'altro saluto tutti quanti e....buon viaggio a me!





TORTA di CASTAGNE e CIOCCOLATO

Ingredienti:
300 g farina di castagne
150 g zucchero
85 g burro
3 uova
250 ml latte intero
150 g cioccolato fondente
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito
1/2 bicchierino di rum

Separare i tuorli dagli albumi e montare molto bene i primi con lo zucchero e la vanillina fino a farli diventare chiari e spumosi (io uso le mie fidate fruste elettriche).
Sciogliere il burro, lasciarlo intiepidire e aggiungerlo lentamente all'impasto di uova continuando a mescolare con le fruste. sempre lentamente e continuando a mescolare, aggiungere anche il latte.
Mescolare la farina di castagne con il lievito e aggiungerla gradualmente all'impasto.
Sciogliere il cioccolato molto dolcemente (possibilmente a bagnomaria) e dopo averlo lasciato intiepidire, aggiungerlo all'impasto insieme al rum e amalgamare bene.
Montare a neve ben ferma gli albumi e incorporarli delicatamente all'impasto con movimenti dal basso verso l'alto.
Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera a bordi alti da 21 cm di diametro e infornare a 180°C per 40  minuti (fare comunque la prova stecchino perchè la torta è molto umida). Sfornare e lasciare raffreddare prima di aprire lo stampo. Servire accompagnata da panna montata.
Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al contest di Zucchero & farina e le auguro buon compleanno.


sabato 20 ottobre 2012

Non tutti sanno che...

Ho sempre avuto difficoltà ad argomentare. La cosa potrà sembrare strana, dato il mio infinito sproloquiare su questo blog, ma è così: a scuola i miei temi raramente superavano le 2 colonne e venivano solitamente scritti furiosamente nell'ultima mezz'ora del tempo concesso. Non è che mi manchino le idee, è solo che mi risulta difficile tradurle in parole coerenti fra loro. Date le premesse ci si potrebbe chiedere come mi è venuto in mente di lanciarmi in questa avventura da blogger e la risposta è sempre lui: il maschio alfa.
Perchè è lui il vero letterato della coppia: lettore accanito di tomi immensi, aspirante scrittore, mio personale editor, nonchè blogger (pure lui!) di cinema, libri e musica prevalentemente. Voglio fargli un po' di pubblicità, quindi ecco il link: http://mygreendarling.blogspot.it/ e voglio anche dire che nel prossimo numero della rivista "Il mucchio selvaggio" è pubblicato un suo racconto che ha vinto il concorso indetto dalla rivista stessa. Ne siamo strafelici!
Nel corso degli anni ha cercato di trasferirmi la sua passione per la scrittura così, alla fine, mi ha convinto a condividere le ricette che preparo (e di cui spesso mi veniva richiesta la ricetta) e a dare un tocco personale al blog scrivendo qualcosa, che è anche un ottimo modo per mantenere in esercizio la grammatica e l'italiano in generale.
La ricetta di oggi quindi è dedicata a colui che mi ha spinta ad iniziare a scrivere in modo che non diventi "un'analfabeta di ritorno", come diceva sempre il nostro professore di italiano. In effetti i biscotti di oggi somigliano molto al mio compagno: esteriormente hanno un aspetto duro, scontroso e sembrano dei sassi screpolati ma è solo timidezza perchè l'interno è incredibilmente morbido, scioglievole, dolce ma con il carattere forte del cioccolato fondente e poi la nota fresca e sorprendente data dalla menta, che stupisce senza coprire il resto. Magari potranno non essere perfetti ma a me piacciono esattamente così!



MINT-CHOCOLATE CRINKLES

Ingredienti (per circa 20 biscotti):
100 g cioccolato fondente
60 g zucchero
1 uovo
40 g burro
125 g farina
15 g cacao amaro
3 cucchiai sciroppo di menta
1 bustina di vanillina
1 punta di cucchiaio di lievito per dolci
sale

zucchero
zucchero a velo


Setacciare la farina con il lievito, il cacao e un pizzico di sale. Spezzettare il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria: quando è fuso togliere dalla fiamma, aggiungere il burro a pezzetti e mescolare con una spatola fino a che non si è ottenuto un composto lucido e omogeneo. Lasciare intiepidire.
A parte montare l'uovo con lo zucchero fino a che non è gonfio e spumoso, unire la vanillina, lo sciroppo di menta e il composto di cioccolato e burro. A questo punto aggiungere anche le polveri, gradualmente e mescolare fino a che non sono state completamente assorbite. Risultra un impasto piuttosto morbido. Coprire la ciotola con pellicola e far riposare in frigo almeno un'ora (in questo modo l'impasto si rassoda). Dopo il riposo l'impasto risulta decisamente più consistente ed è lavorabile. Prelevare il composto ottenuto con le mani, formare palline di circa 2/2.5  cm di diametro e schiacciarle leggermente ai "poli". Passare le palline prima nello zucchero semolato e poi nello zucchero a velo. Adagiare le palline ottenute (con queste dosi ho ottenuto circa 20 biscotti) su una teglia rivestita di carta da forno e far riposare ancora in frigo per circa 15 minuti. Cuocere in forno preriscaldato a 170°C per 9 minuti (sfornare appena si formano le crettature in superficie): in questo modo il cuore resta morbido e scioglievole. Appena sfornati sembrano crudi tanto sono morbidi ma basta lasciarli raffreddare per ottenere la consistenza perfetta.
Buon appetito!

venerdì 21 settembre 2012

2 anni e non sentirli

Tre giorni fa questo mio piccolo blog ha compiuto ben due anni! Ma come è volato il tempo??? Sono andata a rileggere il post dello scorso anno e mi sono resa conto che non sono riuscita a tener fede a nessuno dei miei buoni propositi: non ho ancora provato il pane (ad eccezione della mitica focaccia), la pasta fatta in casa e la pavlova. E nemmeno è migliorata la qualità delle mie fotografie! Vergogna! A mia discolpa posso dire che ho comunque fatto altre cose: sono riuscita nella realizzazione di pandispagna, cupcakes e bignè. La strada per sentirmi davvero competente però è ancora molto lunga! Nella speranza di continuare a imparare cerco di trarre ispirazione da altri.
Quest'anno, per festeggiare, niente torta, che qui siamo in fase di remise en forme, ma dei biscottoni, o cookies, profumati, saporiti e dalla morbida consistenza. Da provare con un bel bicchierone di latte freddo! Sono facili e veloci da preparare e ottimi per riciclare l'ennesima banana morente del cesto della frutta! Anzi, a dire il vero più la banana è matura (al limite dell'avvizzito) e più è intenso e meraviglioso il profumo che dona ai biscotti. La ricetta l'ho presa qui: ho solo aggiunto le noci tritate che trovo stiano magnificamente con la banana.



BISCOTTONI BANANA, NOCI e CIOCCOLATO

Ingredienti (per 12 biscottoni):
300 g farina 00
1 uovo
100 g zucchero
80 g burro morbido
1 banana molto matura
1 cucchiaio yoghurt bianco o alla vaniglia
100 g cioccolato fondente (o gocce di cioccolato)
una manciata di gherigli di noci

Impastare il burro morbido con la farina fino a formare delle briciole. Formare una fontana e disporre al centro lo zucchero, l'uovo, lo yoghurt e la banana ridotta ad una pappetta dopo averla schiacciata bene. Impastare velocemente per amalgamare gli ingredienti e quando l'impasto è omogeneo formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e farlo riposare una mezz'oretta in frigo. A questo punto lavorare nuovamente l'impasto aggiungendo il cioccolato spezzettato e le noci tritate grossolanamente. Far nuovamente riposare l'impasto coperto altri 15 minuti in frigo. Stendere l'impasto su un piano infarinato fino a uno spessore di circa 1/2 cm. Usare un bicchiere dall'apertura abbastanza ampia ma bordo sottile come stampo per ritagliare i biscottoni. Disporre i biscottoni su una teglia rivestita di carta da forno e infornare in forno preriscaldato a 180°C per una quindicina di minuti. Lasciare raffreddare prima di servire.
Buon appetito!


martedì 21 agosto 2012

Lucida follia

E' caldo.
Molto caldo.
Caldissimo.
Mentre scrivo in abbigliamento molto succinto (praticamente ai limiti della decenza) ho il ventilatore puntato addosso e le finestre di casa sono sprangate per non far entrare la calura. Inutile.
Quasi quasi ho nostalgia dell'aria condizionata a lavoro. Non è vero: preferisco il caldo al lavoro.
Lucifero è arrivato ma io non ho intenzione di dargliela vinta. Sia mai. E così mi è presa voglia di biscotti e contro ogni logica ho acceso il forno.
Pensandoci bene non è una cosa così stupida accendere il forno quando in cucina si sfiorano naturalmente i 40°C: il caldo è già infernale e il riscaldamento del forno stesso non richiede più di 5 minuti, oltre al fatto che il mantenimento della temperatura richiede sicuramente meno energia che in inverno. Insomma è un'ottima strategia per un po' di risparmio energetico!
Sono pazza? Può darsi ma cosa non si farebbe per assecondare la voglia di biscotti! Certo che con queste argomentazioni avrei potuto fare l'avvocato!
Alla fine me ne sono fregata del caldo, dell'afa, dei carboidrati che fanno ingrassare e mi sono preparata questi gustosi cookies che avevo adocchiato da un pezzo da Valentina di Frutta&Zafferano per il gioco Dai! Ci scambiamo una ricetta? di Cinzia. Le uniche variazioni che ho apportato sono state l'utilizzo di mirtilli rossi al posto di quelli normali e l'aggiunta di vanillina, della quale sono dipendente!


Cookies con cioccolato bianco e mirtilli rossi


COOKIES con CIOCCOLATO BIANCO e MIRTILLI ROSSI

Ingredienti:
250 g farina 00
120 g burro
zucchero
1 uovo
1 tuorlo
1/2 cucchiaino di lievito
1 bustina di vanillina
65 g cioccolato bianco
50 g mirtilli rossi disidratati
sale (un pizzico)

Mescolare la farina, il lievito, lo zucchero, il sale e la vanillina. Aggiungere alle polveri il burro morbido tagliato a dadini e incorporare bene aiutandosi con una spatola. Aggiungere anche l'uovo e il tuorlo, impastare e infine addizionare anche i mirtilli rossi e il cioccolato bianco tagliato a dadini. Impastare ancora e compattare l'impasto fino a formare una palla. Coprire l'impasto con la pellicola e far riposare in frigo almeno un'ora. Trascorso questo tempo riammorbidire l'impasto con le mani sul piano ben infarinato e formare dei filoncini da 4-5 cm di diametro. Tagliare dai filoncini delle fette spesse circa 1/2 cm da depositare su una teglia da forno foderata di carta da forno. Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 15 minuti, poi sfornare e far raffreddare prima prima di gustare.
Buon appetito!


Con questa ricetta partecipo per la prima volta al gioco di Cinzia


domenica 29 luglio 2012

Clima continentale

No, questa volta non mi sarei fatta cogliere impreparata. La fredda vacanza estiva trascorsa a Praga, anni fa, mi ha insegnato che questo clima continentale centro-europeo non è così caldo come credevo: dalle foto dell'epoca si vede benissimo che indosso sempre la stessa camicetta a righe, l'unico capo di abbigliamento a maniche lunghe che mi ero portata, convinta che sarebbe stato un caldo tremendo. Perciò stavolta, partendo alla volta di Budapest, niente canotte, vestitini e sandali, ma maglie a manica lunga, jeans e scarpe chiuse. Giusto un paio di bermuda per partire, qualche maglietta, una gonna di jeans e 2 ballerine nel caso in cui fosse spuntato qualche raggio di sole, nonostante le previsioni di piogge torrenziali, temporali e temperature massime previste di 24°C. Ma si sa che a volte anche i meteorologi sbagliano...
Più di una volta mi è capitato di vedere il termometro toccare i 36°C: caldo, caldo e sole a picco per 6 giorni di fila. Quanto ho invidiato le turiste (e le autoctone) in sandali e prendisole: io ho rischiato la sublimazione e ho rimediato una simpatica abbronzatura a maglietta! Pioggia? Poca, e tale da sollevare un'afa notevole: più di una sera ci siamo trovati a cercare refrigerio sul lungodanubio. Per fortuna era uno spettacolo niente male...


Eppure sono convinta che se mi fossi portata l'abbigliamento prettamente estivo sarebbe stato brutto tempo: questo significa andare oltre il concetto di nuvola di Fantozzi! Non a caso ha iniziato a piovere l'unico giorno in cui non ci eravamo portati dietro l'ombrello!
Dal punto di vista gastronomico in Ungheria ci vanno giù pesanti: zuppe dense, cremose e piccanti come il goulash, salsicce speziate, fritti vari e dolci a base di noci (abbiamo provato la crepe alla Gundel: crepe ripiena di noci e affogata nel cioccolato!). Questo straordinario paese merita sicuramente una visita in inverno, con temperature più idonee a questi piatti, che ci siamo comunque sbafati con gran gusto pur sudando sette camicie.
In onore della cucina ungherese ecco quindi un dolcino con le noci, anche se decisamente più adeguato al periodo estivo!



VIENNETTA NOCI e CAFFE'

Ingredienti (per circa 8 persone):
500 ml panna fresca
100 g cioccolato fondente
150 g zucchero a velo
2 albumi (da uova freschissime)
liquore nocino
8 biscotti secchi (tipo marie)
caffè (1 tazzina)
qualche gheriglio di noce

Sciogliere a bagnomaria 80 g di cioccolato fondente e spalmarlo quando è ancora caldo su 4 strisce di carta da forno di larghezza e lunghezza simili a quella dello stampo da plumcake da usare per il dessert. Mettere le strisce a raffreddare in frigo per una ventina di minuti: in questo modo si ottengono delle sfoglie sottili di cioccolato. Montare la panna con le fruste elettriche aggiungendo gradualmente lo zucchero a velo fino a che non è gonfia ma ancora morbida (non deve essere troppo soda). Montare anche gli albumi a neve ben ferma e incorporarli delicatamente alla panna con movimenti dal basso verso l'alto.
Foderare uno stampo da plumcake con carta da forno bagnata e strizzata. In una ciotolina mescolare il caffè e il nocino in uguali quantità. Inzuppare 4 biscotti nel caffè al nocino e disporli centralmente sul fondo dello stampo. Coprire i biscotti con 3 cucchiaiate di composto di panna e livellare. Posare la prima sfoglia di cioccolato, staccandola delicatamente dalla carta da forno, e coprire con altra panna. Ripetere l'operazione con la seconda sfoglia di cioccolato. Inzuppare i restanti biscotti e disporli sull'ultimo strato di panna deposto. Coprire di nuovo con panna e sfoglie di cioccolato fino ad esaurimento degli ingredienti. Terminare con uno strato di panna. A questo punto sciogliere i restanti 20 g di cioccolato insieme a qualche cucchiaio di caffè e nocino. Guarnire la superficie del dolce con la cioccolata fusa e i gherigli di noce. Far raffreddare in freezer almeno un paio di ore prima di servire.
Buon appetito!





Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Mamma Papera



mercoledì 30 maggio 2012

Il dono

La scorsa domenica è stata la giornata conclusiva del festival culturale sull'antropologia e la sociologia "Dialoghi sull'uomo", che si tiene a Pistoia da ormai 3 anni. Non me ne ero mai interessata non essendo esattamente il mio campo di applicazione, ma quest'anno, complice il molto culturale maschio alfa, abbiamo deciso di assistere al monologo di Alessandro Bergonzoni, che è un comico ma che con i suoi giochi di parole è capace di tirar fuori concetti importanti, in grado di far riflettere il pubblico. Il tema di quest'anno era "il dono" nell'accezione più ampia del termine: il dono inteso come regalo che facciamo agli altri e che riceviamo non solo dagli altri ma anche dalla natura. Il dono come conoscenza ma anche come dolore, l'uso o il non-uso che ne facciamo. Tanti argomenti, tante sfaccetature, tanti pensieri tutti legati al tema del dono. Devo ammettere che è stato interessante e molto stimolante: ogni tanto faccio bene a dar retta al maschio alfa!
Tanto per restare in tema di dono ecco un dolcino che ho preparato per gli operai della ditta in cui lavoro: hanno scoperto che ho un blog di cucina e volevano una prova tangibile delle mie capacità! Come potevo non accontentarli?! Li ho usati come cavie per gli americanissimi blondies con cocco e fragole. Per la ricetta ho preso ispirazione da Sonia, poi ho dimezzato le dosi dato che la mia teglia rettangolare è veramente piccola e ho cambiato un pò di cose qui e là. Il risultato? Dei dolcetti deliziosi, facili e veloci da fare. Il cioccolato bianco mi piace da impazzire e ho abbondato un pochino nelle dosi: ho quasi avuto paura che diventassero un pò stucchevoli e invece il cocco e il sapore asprigno delle fragole stemperano bene il dolce del cioccolato bianco. Inoltre quel tocco rosso nell'impasto è proprio carino! Nonostante l'aspetto e il sapore sia quello di un dolce da "donnicciole" è stato estremamente gradito e spazzolato alla velocità della luce anche dagli "omaccioni" con cui lavoro!

Blondies cocco e fragole



BLONDIES COCCO e FRAGOLE

Ingredienti:
100 g cioccolato bianco
150 g fragole fresche
50 g burro
65 g farina
60 g zucchero semolato
1 cucchiaino di lievito
50 g farina di cocco 
1 uovo

Sciogliere insieme il burro e il cioccolato bianco spezzettato a bagnomaria o comunque a fuoco molto basso. Una volta che tutto è sciolto e omogeneo, versare in una ciotola e aggiungere lo zucchero. Amalgamare bene, poi aggiungere insieme la farina, il cocco e il lievito. Mescolare, poi aggiungere l'uovo precedentemente sbattuto e le fragole spezzettate. Omogeneizzare l'impasto. Foderare una teglia piccola con carta da forno (la mia è rettangolare 21x16 cm ), versare l'impasto e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 35-40 minuti. Sfornare, lasciare raffreddare nella teglia e poi tagliare a quadrotti. Servire eventualmente spolverizzati di zucchero a velo.
Buon appetito!

Con queta ricetta partecipo al contest di Una pasticciona in cucina


e al contest di Lucia