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Naji al-Ali

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Ritratto di graffiti a Ramallah, 2012

Naji al-Ali (in arabo ناجي سليم العلي?; Al-Shajara, 1936Londra, 29 agosto 1987) è stato un artista palestinese.

Graffito di Handala a Bilin.

Nato in un villaggio vicino a Nazaret, in Galilea. Nel 1948 (anno della proclamazione dello stato di Israele e del conseguente esodo di parte della popolazione araba), all'età di dodici anni, si rifiugia con la sua famiglia ad ‘Ain al-Helwa, uno dei campi profughi nel sud del Libano.

Produce i suoi primi disegni quando, incarcerato per motivi politici, si trovava nelle prigioni libanesi. Nel 1961 al-Ali conosce Ghassan Kanafani, uno dei più noti intellettuali palestinesi (assassinato dal Mossad a Beirut nel 1972), che gli offre l'opportunità di pubblicare i suoi lavori nella rivista الحرية (al-Ḥurriyah "la libertà").

Con questo mezzo, Al-Ali inizia ad usare i suoi disegni come strumento di lotta politica nell'ambito della questione palestinese contro Israele. Il suo personaggio più noto è Handala, un bambino palestinese raffigurato sempre di spalle perché non d'accordo con l’occupazione israeliana mostrerà il suo volto solo quando la Palestina sarà liberata. In Italia le sue opere sono state tradotte e pubblicate in una raccolta chiamata "Filastin" (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2020)..

Graffito ritraente Naji al Ali, nell'anniversario della sua morte Ramallah, 2012.

Non è ancora noto chi ha aperto il fuoco contro Naji al-Ali fuori della sede di Londra del quotidiano kuwaitiano Al Qabas il 22 luglio 1987 colpendolo alla tempia destra. Naji al-Ali è rimasto privo di sensi fino alla sua morte il 29 agosto 1987. Anche se la sua volontà era di essere sepolto presso Ain al-Hilweh accanto al padre, il trasferimento della salma si è rivelata impossibile da organizzare e fu sepolto nel cimitero islamico di Brookwood fuori Londra. La polizia britannica arrestò Ismail Sowan, un ricercatore palestinese di 28 anni, originario di Gerusalemme e studente della Hull University. La polizia inoltre trovò un deposito di armi nel suo appartamento che pare fossero destinate a realizzare attacchi terroristici in Europa. Inizialmente, la polizia affermò che Sawan era stato membro dell'OLP, fatto però, che l'organizzazione ha negato.[1][2]

Sawan più tardi confessò di aver lavorato sia per l'OLP che per l'agenzia di intelligence israeliana Mossad[3]. Un secondo sospetto arrestato da Scotland Yard affermò inoltre di essere un doppio agente[4]. È stato poi rivelato che il Mossad aveva due doppi agenti che lavoravano nella sede londinese e che erano a conoscenza del piano per assassinare Naji al-Ali[4]. Nonostance ciò, il Mossad si rifiutò di trasmettere le informazioni relative al caso al governo inglese suscitando l'ira dell'allora primo ministro Margaret Thatcher che si vendicò espellendo tre diplomatici israeliani[4]. La sede londinese del Mossad a Palace Green, Kensington, fu inoltre chiusa.

  1. ^ David Pallister,, 'Arab on arms find charge, in The Guardian,, 18 agosto 1987..
  2. ^ "Palestinian Journalist Dies of Wounds in London"., in The New York Times., 30 agosto 1987..
  3. ^ Clines, Francis, (18 June 1988) "Britain Orders Israeli Diplomat to Leave.", in The New York Times., 31 agosto 2010..
  4. ^ a b c MI5 was feuding with Mossad while known terrorists struck in London, su independent.co.uk. URL consultato l'11 gennaio 2015.

Voci correlate

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  • Handala, il personaggio più noto di Naji al-Ali

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