Invasione tedesca del Belgio (1914)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Invasione tedesca del Belgio (1914)
parte del fronte occidentale della prima guerra mondiale
Le colonne tedesche entrano a Bruxelles il 20 agosto 1914
Data4-21 agosto 1914
LuogoBelgio
EsitoVittoria tedesca e occupazione parziale del Belgio
Schieramenti
Germania (bandiera) Germania
supportato da:
Austria-Ungheria
Belgio (bandiera) Belgio
Comandanti
Effettivi
700.000 uomini[1]117.000 uomini[2]
Perdite
2.000 perdite30.000 perdite
almeno 6.000 civili belgi morti
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

L'invasione tedesca del Belgio del 1914 si svolse durante la fase iniziale della prima guerra mondiale sul fronte occidentale a seguito della decisione dell'Impero tedesco di dichiarare guerra a Francia e Russia e mettere in azione il cosiddetto piano Schlieffen, la strategia operativa preparata dall'alto comando tedesco in caso di conflitto su due fronti, progettata per ottenere rapidamente la vittoria all'ovest.[3]

La strategia tedesca prevedeva un'ampia manovra per aggirare da nord le fortificazioni francesi in Lorena e Alsazia, e quindi una rapida marcia delle armate più potenti attraverso il neutrale Belgio, dal quale si sperava la collaborazione o quantomeno l'acquiescenza. In realtà invece il Belgio respinse l'ultimatum tedesco del 2 agosto e decise coraggiosamente di battersi e contrastare l'invasione contando sull'aiuto anglo-francese. L'esercito tedesco entrò in Belgio il 4 agosto e dovette combattere duramente per avanzare in profondità e soprattutto per superare la resistenza delle posizioni fortificate di Liegi e Namur.[3] Grazie alla sua schiacciante superiorità numerica e materiale l'esercito tedesco vinse la coraggiosa resistenza dell'esercito belga ed entrò a Bruxelles il 20 agosto. Mentre i resti dell'esercito belga si ritiravano nella fortezza di Anversa, le armate tedesche continuarono l'avanzata verso sud-ovest e il 21 agosto iniziò la battaglia delle Frontiere contro l'esercito francese in avvicinamento da sud.

L'invasione del Belgio fu caratterizzata dalla grande durezza del comportamento delle truppe tedesche che, esasperate dall'inatteso ostacolo e sollecitate a velocizzare al massimo l'avanzata per rispettare i tempi del piano Schlieffen, ricorsero anche a metodi brutali di rappresaglia e repressione per intimidire il nemico e la popolazione e paralizzarne la resistenza.[3] Nel corso del 1914, 5 500 civili belgi furono uccisi dalle truppe tedesche. L'operazione è anche tristemente nota come Stupro del Belgio. [4]

  1. ^ B.Tuchman, I cannoni d'agosto, p. 278.
  2. ^ B.Tuchman, I cannoni d'agosto, p. 204. Il dato si riferisce alle sole forze campali e non comprende le guarnigioni dei forti.
  3. ^ a b c L'invasione della Francia, su storiaxxisecolo.it. URL consultato il 20 luglio 2014.
  4. ^ John Horne e Alan Kramer, German "Atrocities" and Franco-German Opinion, 1914: The Evidence of German Soldiers' Diaries, in The Journal of Modern History, vol. 66, n. 1, 1º gennaio 1994, pp. 1–33. URL consultato il 21 settembre 2016.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Grande Guerra: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Grande Guerra