Broccolo cinese
Broccolo cinese | |
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Origini | |
Altri nomi | kai lan, cavolo cinese |
Luogo d'origine | Cina |
Dettagli | |
Categoria | ortofrutticolo |
Settore | Prodotti vegetali |
Il broccolo cinese[1], noto anche come kai lan o cavolo cinese, è una cultivar di Brassica oleracea di origini asiatiche, appartenente al "gruppo alboglabra".[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una verdura da foglia la cui parte commestibile è rappresentata principalmente dalle foglie spesse, lisce e di un colore verde-bluastro con spessi gambi e una infiorescenza simile a quella dei broccoli ma decisamente più piccola.[3] Il nome del gruppo di cultivar, alboglabra, deriva dalla combinazione dei termini latini albus ("bianco") e glabrus ("glabro"). Il gusto non è molto diverso da quello dei broccoli, anche se è leggermente più amaro e intenso.
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Il kai lan può venire seminato nella tarda estate per ottenere il raccolto all'inizio della stagione invernale. Come nel caso di altre verdure da foglia il Gai Lan dovrebbe essere raccolto e consumato prima della comparsa dei fiori gialli, evitando così che gli steli diventino legnosi.
Dal broccolo cinese per ibridazione con il broccolo la ditta Mann Packing Inc. ha ricavato i broccolini.[4]
Utilizzi
[modifica | modifica wikitesto]Il broccolo cinese è largamente utilizzato nella cucina cinese. In particolare possono essere cucinati saltati con zenzero e aglio, bolliti, cucinati al vapore e serviti con salsa di ostriche. Sono anche un ingrediente che compare spesso nella cucina vietnamita e in quelle birmana e tailandese.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Roberto Russo, e Natale Fioretto, Che cavolo vuoi?: Ricette del cavolo, Graphe.it, 2015. URL consultato il 6 marzo 2019.
- ^ (EN) Brassica oleracea L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 28 febbraio 2021.
- ^ (EN) Antonio L. Acedo Jr., Katinka Weinberger, Economic Analysis of Postharvest Technologies for Vegetables, AVRDC-WorldVegetableCenter, 2009, p. 98. URL consultato il 6 marzo 2019.
- ^ (EN) Broccolini, su Washington State University, Washington State University. URL consultato il 6 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2023).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su broccolo cinese
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