Coordinate: 31°26′18.24″N 35°01′36.52″E

Attentato di Otniel del 2002

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Attentato di Otniel del 2002
attentato
La yeshivah
TipoSparatoria
Data27 dicembre 2002
19:45 –
LuogoOtniel, Cisgiordania
StatoIsraele (bandiera) Israele
Coordinate31°26′18.24″N 35°01′36.52″E
Responsabiliil Movimento per il Jihad Islamico in Palestina rivendicò l'attentato[1]
Conseguenze
Morti6 (compresi due attentatori)[1]
Feriti9

L'attentato di Otniel fu un attentato avvenuto il 27 dicembre 2002 nella yeshivah di Otniel, un insediamento israeliano vicino a Hebron in Cisgiordania in cui due terroristi palestinesi uccisero quattro studenti. Il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina rivendicò l'attentato[1].

Contesto storico

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Lo stesso argomento in dettaglio: Seconda intifada.

Il 28 settembre 2000, in seguito alla provocatoria visita dell'allora capo del Likud Ariel Sharon al Monte del Tempio scoppiò la Seconda intifada, una serie di attentati che aumentarono rapidamente di intensità e proseguirono fino al 2005, assumendo i caratteri di una vera e propria guerra.

Venerdì sera, 27 dicembre 2002, oltre 100 tra studenti e docenti si trovavano nella sala da pranzo della yeshivah, mentre nella cucina adiacente quattro studenti stavano preparano la cena per lo Shabbat[1]. Intorno alle 19:45, Ahmed Faqih e Mohammed Shaheen[2], due militanti palestinesi della Jihad islamica, travestiti da soldati israeliani con giubbotti da battaglia, fucili M16 e bombe a mano, riuscirono a infiltrarsi nell'insediamento[1]. I terroristi iniziarono a sparare all'interno della yeshivah e uno dei due fece irruzione nell'edificio attraverso la porta sul retro della cucina. Una volta all'interno aprì il fuoco contro gli studenti presenti in cucina. Uno di questi, Noam Apter, riuscì a chiudere a chiave la porta scorrevole che conduceva in sala da pranzo, prima di essere ucciso[1]. Il terrorista ruppe la finestra della porta scorrevole e iniziò a sparare nella sala da pranzo, ferendo quattro studenti. La maggior parte di essi trovarono riparo sotto i tavoli. Le forze di sicurezza dell'insediamento accorsero tempestivamente sul posto e ingaggiarono uno scontro a fuoco con i terroristi. Durante la sparatoria uno dei due terroristi perse la vita, mentre il secondo riuscì a fuggire e fu ucciso poco dopo, in un villaggio vicino[3].

Rivendicazioni

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Il Movimento per il Jihad Islamico in Palestina rivendicò l'attentato. Il leader dell'organizzazione, Abdallah Ramadan Shalah, dichiarò ad Al Jazeera che l'attentato era una rappresaglia per l'assassinio di un leader della milizia il giorno prima a Qabatya, vicino a Hebron[6][7].

Dopo l'attacco, l'IDF pose il coprifuoco a Hebron e ad altri villaggi vicini. La notte del 30 dicembre 2002 forze dell'IDF demolirono le case dei due terroristi, situate nel villaggio di Dura[2].

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Gavriel Hoter, su mfa.gov.il, 27 dicembre 2002.
  2. ^ a b (EN) Brian Bernbaum, Hell, Yes, They Do Have To Go, in CBS, 31 dicembre 2002. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  3. ^ (EN) Uri Dan, SCHOLAR MASSACRE : GUNMEN SLAY 4 W. BANK YESHIVA STUDENTS, 28 dicembre 2002. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  4. ^ (EN) Zvi Zieman, su mfa.gov.il, 27 dicembre 2002.
  5. ^ (EN) Pvt. Yehuda Bamberger, su mfa.gov.il, 27 dicembre 2002.
  6. ^ (EN) Two of the four victims of Otniel attack were soldiers, in Haaretz, 27 dicembre 2002. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  7. ^ (EN) Gunmen kill Jewish settlers, in BBC, 27 dicembre 2002. URL consultato il 13 ottobre 2021.

Voci correlate

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