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RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE

RESPONSABILITÀ CIVILE PROFESSIONALE


«QUALUNQUE FATTO DOLOSO O COLPOSO, CHE CAGIONA AD ALTRI UN DANNO INGIUSTO, OBBLIGA COLUI CHE HA COMMESSO IL FATTO A
RISARCIRE IL DANNO.» ART. 2043 C.C.
«OBBLIGO DI RISPONDERE DELLE CONSEGUENZE DERIVANTI DALLA PROPRIA ILLECITA CONDOTTA (COMMISSIVA OD OMISSIVA) POSTA IN
ESSERE IN VIOLAZIONE DI UNA NORMA.»

Art. 5 D.P.R. 137/2012 – Obbligo di Assicurazione


1.Il professionista è tenuto a stipulare, anche per il tramite di convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei
professionisti, idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall’esercizio dell’attività professionale, comprese le attività di custodia di documenti e
valori ricevuti dal cliente stesso. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell’assunzione dell’incarico, gli estremi della polizza
professionale, il relativo massimale e ogni variazione successiva.
RESPONSABILITÀ CIVILE La prestazione assicurativa è collegata alla responsabilità
civile e non all’inadempimento contrattuale.

CONTRATTUALE EXTRA-CONTRATTUALE
 La violazione di un accordo stretto tra le parti, ovvero  Sorge in conseguenza del compimento di un fatto illecito, doloso o
l’inadempimento contrattuale colposo, che cagioni ad altri un ingiusto danno

Manleva assicurativa: con il contratto o patto di manleva una parte


(compagnia assicurativa) assume su di sé gli effetti patrimoniali
scaturenti dalla responsabilità di un altro soggetto (medico) nei
confronti di un terzo (paziente).
RESPONSABILITÀ CIVILE L’art. 2043 c.c. fissa il principio generale che chi è responsabile di
un danno “ingiusto” è tenuto al risarcimento, indipendentemente
dal rapporto giuridico che collega responsabile e danneggiato.
CONTRATTUALE
 Che sia o meno indicato esplicitamente nelle polizze, non vi è garanzia per il mero inadempimento,
che normalmente si sostanzia nella restituzione del compenso.
RESPONSABILITÀ CIVILE L’art. 2043 c.c. fissa il principio generale che chi è responsabile di
un danno “ingiusto” è tenuto al risarcimento, indipendentemente
dal rapporto giuridico che collega responsabile e danneggiato.

EXTRA-CONTRATTUALE

Art. 1917 - Assicurazione della responsabilità civile


 Nell'assicurazione della responsabilità civile l'assicuratore è obbligato a tenere indenne l'assicurato di quanto questi, in
conseguenza del fatto accaduto durante il tempo dell'assicurazione, deve pagare a un terzo, in dipendenza della responsabilità dedotta
nel contratto (2952). Sono esclusi i danni derivanti da fatti dolosi (2767).
 L'assicuratore ha facoltà, previa comunicazione all'assicurato, di pagare direttamente al terzo danneggiato l'indennità dovuta, ed è
obbligato al pagamento diretto se l'assicurato lo richiede.
RESPONSABILITÀ CIVILE L’art. 2043 c.c. fissa il principio generale che chi è responsabile di
un danno “ingiusto” è tenuto al risarcimento, indipendentemente
dal rapporto giuridico che collega responsabile e danneggiato.

EXTRA-CONTRATTUALE

Art. 1917 - Assicurazione della responsabilità civile


 Le spese sostenute per resistere all'azione del danneggiato contro l'assicurato sono a carico dell'assicuratore nei limiti del quarto
della somma assicurata. Tuttavia, nel caso che sia dovuta al danneggiato una somma superiore al capitale assicurato, le spese giudiziali
si ripartiscono tra assicuratore e assicurato in proporzione del rispettivo interesse.
 L'assicurato, convenuto dal danneggiato, può chiamare in causa l'assicuratore (1932; Cod. Proc. Civ. 196)
RESPONSABILITÀ CIVILE La funzione attribuita all’assicuratore è di malleva risarcitoria, il
che talvolta si traduce più in tutela della vittima (giustissima) che
dell’assicurato, altrettanto doverosa.

Le polizze di responsabilità
non devono rappresentare la fotografia dell’art. 1917,
ma adeguarsi ai rischi reali dell’assicurato.

Questo richiede l’analisi delle singole attività


e l’individuazione delle loro specifiche esigenze assicurative.
RESPONSABILITÀ CIVILE Comprendere e distinguere le necessità della professione, cliniche
e d’impresa, da quelle assicurative

I. L’attività è in parte clinica, in parte “imprenditoriale” (rischi di struttura, organizzativi, etc.).


II. L’attività dell’odontoiatra non sempre è univoca.
III. Le franchigie sono talvolta eccessive.
IV. La richiesta di risarcimento può essere molto posteriore all’evento.
V. Il danneggiato non è una controparte.
VI. Il danno da responsabilità è anche un danno al prestigio del professionista.
VII. Il professionista ha un interesse particolare al successo processuale.
VIII.Non sono quasi mai contemplate procedure rapide per la composizione di eventuali conflitti tra assicurato e assicuratore.
IX. Lo storno per sinistro è quasi sempre incondizionato.
X. Anche per il premio il singolo odontoiatra è in balia del mercato assicurativo.
RESPONSABILITÀ CIVILE I. L’attività è in parte clinica, in parte “imprenditoriale”
II. L’attività dell’odontoiatra non sempre è univoca
Rischio specifico e principale: clinico.

Rischi accessori: devono dunque essere coperti i danni non solo procurati (anche con dolo) dai collaboratori, ma anche
quelli dagli stessi subiti.

È necessario anche un buon livello di protezione per i danni riferibili alla conduzione dello studio.

L’odontoiatra può affiancare all’attività clinica vera e propria altre attività compatibili con la sua formazione
professionale, quali consulenze, perizie, docenze. Anche per queste deve essere prevista una adeguata copertura.

Un’esclusione sempre più diffusa riguarda la responsabilità solidale.

Il nostro diritto (art. 2055 c.c.) stabilisce che nel caso in cui più soggetti siano responsabili di un danno, il danneggiato non è tenuto a
richiedere il risarcimento in base alla quota della responsabilità di ciascuno, ma può pretendere che tutti siano obbligati per l’intero .
In sintesi, e limitandoci alle conseguenze pratiche, se la polizza esclude la solidarietà passiva l’eventuale insolvenza del
corresponsabile (o dei corresponsabili) amplierà il debito dell’assicurato e tale aumento non verrà preso in carico dall’assicuratore.
RESPONSABILITÀ CIVILE
III. Le franchigie sono talvolta eccessive.

La franchigia è uno strumento della tecnica assicurativa.

Per franchigia (o scoperto di sicurtà) si intende, in campo assicurativo, quella parte di danno che resta a carico dell'assicurato. È
predeterminata dalla compagnia assicurativa, e può ammontare ad un importo fisso o in percentuale sulla somma assicurata.

Risponde a più finalità, ma nel nostro caso tende soprattutto a maggiormente responsabilizzare l’assicurato e quindi a ridurre la
sinistrosità.
RESPONSABILITÀ CIVILE IV. La richiesta di risarcimento può essere molto
posteriore all’evento.

In Italia, nella responsabilità sanitaria, il sistema “claims-made” (o “a richiesta”) è divenuto la regola, anche per il sostegno datogli dall’internazionalismo riassicurativo e, dopo
alcune incertezze giurisprudenziali, una sentenza della Cassazione risalente al 2005 ne ha riconosciuto la liceità.

Nella realtà, il regime “richiesta” classico è stato ridotto rispetto la filosofia originaria, sia temporalmente che nei presupposti di retroattività (definita abitualmente “pregressa”).
Infatti il passato non viene quasi mai preso in carico integralmente, ma in genere per pochi anni.

L’efficacia temporale di una polizza basata sul criterio “claims-made” può essere considerata accettabile quando vi sia una pregressa di almeno dieci anni e siano esclusi solo i
fatti che avevano già generato richieste risarcitorie o iniziative di analoga valenza. Inoltre nel caso di cessazione del contratto per cause estranee alla volontà dell’assicurato gli
deve essere data la possibilità di venire garantito per almeno dodici mesi, dietro corresponsione di un premio equo, per le richieste risarcitorie relative a fatti risalenti al periodo
assicurato.

Infine, in caso di cessazione dell’attività professionale, compreso il caso di morte, deve essere prevista la possibilità di una postuma di almeno 10 anni ancorché dietro
corresponsione di un premio equo.
RESPONSABILITÀ CIVILE
V. Il danneggiato non è una controparte.

Per l’odontoiatra il danneggiato è un suo paziente, con il quale esiste un rapporto spesso anche amichevole, frequentemente esteso ad altri
componenti del nucleo familiare.

Il professionista è interessato a che il sinistro venga gestito con sollecitudine ed equità e vorrebbe poter esporre e, se del caso, imporre il suo
punto di vista qualora non sia d’accordo sulle posizioni della Compagnia.

Ai fini comparativi sintetizziamo questa necessità di intervento dell’assicurato in cogestione del sinistro
RESPONSABILITÀ CIVILE
VI. Il danno da responsabilità è anche un danno al
prestigio del professionista.

Trauma che mette in discussione, soggettivamente e oggettivamente, il prestigio dell’autore del danno.
All’equità e alla celerità verso il danneggiato deve pertanto aggiungersi una particolare attenzione volta ad evitare o ad abbreviare il clamore e la
pubblicità che può suscitare il contenzioso.

La tutela del prestigio del professionista può anche imporre che l’assicuratore rinunci ad una conveniente soluzione transattiva (ad esempio
perché l’importo del danno è inferiore ai costi di causa) perché il professionista preferisce ricercare in giudizio una pronuncia che escluda
qualsiasi censura professionale.

Ai fini comparativi potremmo definire l’obiettivo di questo parametro tutela del prestigio.
RESPONSABILITÀ CIVILE VII. Il professionista ha un interesse particolare al successo
processuale.

La tutela legale deve essere valutata sia sotto l’aspetto qualitativo (periti e legali), sia dal punto di vista dell’”ampiezza”.

Al concetto di resistenza all’azione del danneggiato, quale premessa per l’obbligo di tutela legale, va sostituito quello di attinenza con il
sinistro poiché altrimenti possono rimanere fuori dall’obbligo dell’assicuratore procedure anche rilevanti, quali i procedimenti penali senza
costituzione di parte civile.

Poi, se è vero quanto si è detto circa l’importanza del successo processuale, questo deve poter venir perseguito su decisione dell’odontoiatra
oltre la liquidazione del danno, per tutti i gradi di giudizio necessari e a spese della Compagnia. Si tenga infine presente che quando la difesa
legale prevista dalla polizza di R.C. è minimale e viene completata da una polizza separata, generalmente ha una massimale piuttosto modesto,
mentre se l’ampiezza viene prevista dalla polizza R.C. il massimale è assolutamente congruo poiché per la tutela legale è disponibile un quarto
del massimale che si aggiunge a quello generale.

Ai fini comparativi potremmo definire sinteticamente l’obiettivo di questo parametro: garanzia di tutela tecnico-legale completa.
RESPONSABILITÀ CIVILE VIII. Non sono quasi mai contemplate procedure rapide per la
composizione di eventuali conflitti tra assicurato e assicuratore.

La polizza deve prevedere che in caso di dubbi riguardanti la portata delle garanzie deve prevalere l’interpretazione più favorevole
all’assicurato.

Qualora il conflitto permanga, all’assicurato deve essere data la facoltà di richiedere una pronuncia arbitrale, anche quando il conflitto
riguardi i contrasti sulla gestione del sinistro, naturalmente se all’assicurato è consentito di intervenire in tale gestione.

Ai fini del confronto con altre polizze si potranno sintetizzare i principi dianzi esposti sotto il titolo di tutela arbitrale.
RESPONSABILITÀ CIVILE
IX. Lo storno per sinistro è quasi sempre incondizionato

Il nostro codice civile prevede la possibilità di recesso contrattuale per eccessiva onerosità, ma ne esclude l’applicabilità al contratto di
assicurazione.

Le Compagnie hanno però creato uno strumento equivalente, che è appunto lo storno per sinistrosità. Nell’anno 1996, il nostro legislatore è
intervenuto sulla citata clausola di storno definendola nulla qualora non riconosca “anche al consumatore la facoltà di recedere dal contratto”.

La stragrande maggioranza delle Compagnie ha optato per la facoltà bilaterale, mantenendo, in pratica, lo status quo, per cui lo storno per
sinistro era e resta perfettamente legittimo. Per obiettività, se l’espediente non è simpatico, spesso risponde a delle motivazioni serie e non
tutte le sue applicazioni sono criticabili.

In una convenzione un andamento complessivamente negativo sarebbe disastroso se la Compagnia avesse mano libera; in questo caso vi è una
seconda possibilità di annullamento contrattuale il cui riferimento comparativo, per distinguerlo dal precedente riguardante il singolo, sarà
annullamento polizza libero, condizionato o escluso.

Nella valutazione della polizza si tiene conto del parametro storno copertura libero o condizionato.
RESPONSABILITÀ CIVILE
X. Anche per il premio il singolo odontoiatra è in balia del mercato
assicurativo.

Necessarie osservazioni devono essere effettuate circa:


 l’adeguatezza del massimale,
 il riferimento dello stesso su base annuale o per sinistro,
 la tutela legale,
 il premio annuale,
 le possibili franchigie,
 la copertura postuma e pregressa
 e ogni eventuale ulteriore appendice di polizza.
Abbiamo esaminato alcune polizze in convenzione fra associazioni di categoria, sia a livello nazionale che territoriale, e alcune polizze presenti
sul mercato; di queste abbiamo valutato quelle delle quali abbiamo potuto avere documentazione completa, compresi i premi annuali.

La polizza OD Service/Navale Assicurazione è offerta in convenzione sia da ANDI Piemonte, sia da AIO Nazionale; di questa polizza esprimiamo
quindi un’unica valutazione.

 ANDI Nazionale/Cattolica Assicurazioni


 ANDI Veneto - SIGMA/VITTORIA Assicurazioni
 OD Service/Navale Assicurazioni
 SIOLA-ASSITA (Assicuratrice Milanese) – Associazione Dentisti Milanese
 ZURICH Insurance Company Italia
 FONDIARIA - SAI
ANDI NAZIONALE / CATTOLICA ASSICURAZIONI
• Oggetto dell’assicurazione: generale •Riguarda ogni fatto connesso all’esercizio dell’attività professionale
• Oggetto dell’assicurazione: r.c. verso dipendenti •Sono compresi i danni derivanti da comportamenti anche dolosi posti in essere da persone delle quali l’Assicurato debba rispondere

• Franchigie •Chirurgia implantologica 10%, minimo 500,00€, massimo 2.500,00


• Efficacia temporale •Ottimale; con il pagamento di un’annualità si ha la copertura postuma illimitata in caso di cessazione dell’attività. Analogamente in
caso di annullamento del contratto o della singola copertura per iniziativa della Compagnia con il pagamento di un’annualità di premio vi è
la possibilità di una postuma di quattro anni per la presentazione delle denunce successive alla cessazione della garanzia

• Cogestione del sinistro •Prevista, anche con arbitrato irrituale


• Difesa del prestigio professionale •Prevista; l’Assicurato può opporsi anche alla decisione della Compagnia di transare e decidere per un risarcimento

• Tutela legale •Completa; con periti e legali pagati dalla Compagnia in ogni grado di giudizio penale e anche in sede stragiudiziale

• Tutela arbitrale •Completa; con legali e periti pagati dalla Compagnia anche in campo stragiudiziale
• Annullamento a seguito di sinistro •Condizionata per la singola copertura e condizionata anche per la polizza
• Premio / Massimale •Massimale € 1.500.000,00, senza implantologia 624,00 €, con implantologia 780,00 €
ANDI VENETO SIGMA / VITTORIA ASSICURAZIONI
• Oggetto dell’assicurazione: generale •Riguarda ogni fatto connesso all’esercizio dell’attività professionale

• Oggetto dell’assicurazione: r.c. verso dipendenti •Sono compresi i danni derivanti da comportamenti anche dolosi posti in essere da persone delle quali l’Assicurato debba rispondere.

• Franchigie •Chirurgia implantologica 10%, minimo 250,00€, massimo 2.500,00

• Efficacia temporale •Pregressa corretta e illimitata, niente postuma in caso di cessazione del contratto. Prevista per fine attività, ma insufficiente: 3 anni.

• Cogestione del sinistro •Non prevista


• Difesa del prestigio professionale •Non prevista
• Tutela legale •Minimale con possibilità di integrazione (€85,00)

• Tutela arbitrale •Assente


• Annullamento a seguito di sinistro •Incondizionata nei confronti del singolo assicurato
•Condizionata per quanto riguarda la polizza

• Premio / Massimale •Massimale € 1.500.000,00, senza implantologia 570,00 €, con implantologia 750,00 €,
OD SERVICE / NAVALE ASSICURAZIONI
• Oggetto dell’assicurazione: generale •Riguarda ogni fatto connesso all’esercizio dell’attività professionale, escludendo i fatti indiretti

• Oggetto dell’assicurazione: r.c. verso dipendenti •Sono compresi i danni derivanti da comportamenti anche dolosi posti in essere da persone delle quali l’Assicurato debba rispondere.
E’ prevista la malattia professionale con massimale fino a 103.291,00€

• Franchigie •Chirurgia implantologica 10%, minimo 500,00€, massimo 2.500,00


• Efficacia temporale •Pregressa: illimitata con dichiarazione del contraente di non “conoscenza di circostanze o situazioni che possano determinare richieste
di risarcimento indennizzabili”. Postuma: solo per cessazione di attività o morte temporalmente di cinque anni o illimitata a seconda dei singoli
contratti.

• Cogestione del sinistro •Non prevista


• Difesa del prestigio professionale •Non prevista
• Tutela legale •Minimale; previste due opzioni aggiuntive da pagare extra

• Tutela arbitrale •Assente


• Annullamento a seguito di sinistro •Libero nei confronti del singolo assicurato; non è consentito l’annullamento della convenzione, disdettabile alla scadenza prevista

• Premio / Massimale •Massimale € 1.500.000,00, senza implantologia 543,00 €, con implantologia 723,00 €
SIOLA-ASSITA (ASSICURATRICE MILANESE) ASSOCIAZIONE DENTISTI MILANESE

• Oggetto dell’assicurazione: generale •Riguarda ogni fatto connesso all’esercizio dell’attività professionale
• Oggetto dell’assicurazione: r.c. verso dipendenti •Sono compresi i danni derivanti da comportamenti anche dolosi posti in essere da persone delle quali l’Assicurato debba
rispondere. È espressamente riportato anche il danno biologico al dipendente, con un massimale di 516.000,00€. Sia per quanto
riguarda la responsabilità verso i terzi che verso i dipendenti va detto che l’esatta interpretazione delle garanzie è spesso problematica
e che vi sono inoltre limiti discutibili.

• Franchigie •Chirurgia implantologica 10%, minimo 500,00€, massimo 2.500,00


• Efficacia temporale •Postuma illimitata sia per cessazione dell’attività sia della copertura con maggiorazione del premio del 25%. Postuma per sola
cessazione dell’attività con pagamento di un’annualità di premio. La pregressa se viene applicata la disciplina testuale è difficilmente
fruibile.

• Cogestione del sinistro •Non prevista


• Difesa del prestigio professionale •Non prevista
• Tutela legale •Normativa non chiara, ma sembra incompleta
• Tutela arbitrale •Non prevista
• Annullamento a seguito di sinistro •Appare non condizionata
• Premio / Massimale •Massimale € 1.500.000,00, senza implantologia 600,00 €, con implantologia 750,00 €
ZURICH INSURANCE COMPANY ITALIA
• Oggetto dell’assicurazione: generale •Limitato, in particolare manca ogni riferimento alle malattie.

• Oggetto dell’assicurazione: r.c. verso dipendenti •Sono compresi i danni derivanti da comportamenti anche dolosi posti in essere da persone delle quali l’Assicurato debba
rispondere

• Franchigie •Chirurgia implantologica 10%, minimo 500,00€, massimo 13.000,00

• Efficacia temporale •Discreta; con il pagamento di un’annualità si ha la copertura postuma per un periodo di 10 anni

• Cogestione del sinistro •Non prevista


• Difesa del prestigio professionale •Non prevista
• Tutela legale •Fino a quando la Compagnia ha interesse a resistere, sia in sede giudiziale che stragiudiziale. In pratica vi è la limitata tutela
dell’art. 1917 c.c.

• Tutela arbitrale •Assente


• Annullamento a seguito di sinistro •Assicuratore completamente libero di recedere

• Premio / Massimale •Premio variabile, indicativamente nella fascia media di mercato. I massimali sono quelli usuali di mercato, in genere fino a
1.500.000,00 €.
FONDIARIA – SAI
• Oggetto dell’assicurazione: generale •Copertura assicurativa con molte limitazioni, sia per quanto riguarda eventuali malattie, sia per altri aspetti, come ad esempio
il consenso informato ed il trattamento dei dati sensibili

• Oggetto dell’assicurazione: r.c. verso dipendenti •Sono considerati a parte i danni relativi alla proprietà /conduzione dei locali di studio

• Franchigie •Chirurgia implantologica minimo 10%, con 500,00€, massimo 25.000,00€

• Efficacia temporale •Prorogabile di 5 anni previo pagamento di due annualità


• Cogestione del sinistro •Non prevista
• Difesa del prestigio professionale •Non prevista
• Tutela legale •Fino a quando la Compagnia ha interesse a resistere, sia in sede giudiziale che stragiudiziale, entro il limite di importo pari ad
un quarto del massimale stabilito in polizza; la gestione del sinistro è affidata ad una struttura terza

• Tutela arbitrale •Come per la difesa legale


• Annullamento a seguito di sinistro •Assicuratore completamente libero di recedere
• Premio / Massimale •Massimale € 1.500.000,00 per sinistro, 2.000,00 € senza implantologia e 4.000,00 € con implantologia
GLI ASPETTI QUALIFICANTI CHE POSSIAMO COGLIERE DAL RAFFRONTO DEI DATI SOPRAESPOSTI POSSONO ESSERE SUDDIVISI SECONDO DUE LINEE
DIVERSE:
UNA PRETTAMENTE TECNICA, ED UNA POLITICA.

Quella politica: la stipula di una Convenzione da parte di una Associazione con forte potere contrattuale, con capacità tecniche e organizzative, permette una gestione
collaborativa della polizza che è la vera garanzia per l’Assicurato.

DA UN PUNTO DI VISTA TECNICO LE DIFFERENZE EMERGONO IN ASPETTI CHE POSSONO SEMBRARE NON PARTICOLARMENTE
QUALIFICANTI AL PROFANO, MA FINISCONO PER CAMBIARE RADICALMENTE IL LIVELLO DI PROTEZIONE IN CASO DI SINISTRO, IN
OGNUNO DEI 10 PARAMETRI UTILIZZATI PER LE VALUTAZIONI

Il rapporto fra massimale assicurato e premio può non essere il punto determinante per la scelta del contratto: frequentemente anche solo
uno degli aspetti che abbiamo trattato possono valere molto di più di eventuali poche decine di euro di differenza.

E’ raccomandabile, ai colleghi odontoiatri, se non hanno esperienza dell’argomento, di non pretendere di poter valutare da soli un contratto di assicurazione R.C..
E’ preferibile affidarsi alla propria Associazione, se questa é adeguatamente organizzata per fornire la tutela assicurativa della professione, o ad esperti.

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