Una questione privata

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Una questione privata

Beppe Fenoglio (1922 – 1963)

Pubblicato nel 1963, a due mesi dalla morte dell’autore.


Si tratta di un romanzo breve che consegna ai lettori un’immagine di quella che fu, per
Fenoglio, la Resistenza partigiana, caratterizzata da ipocrisie e contraddizioni ma anche da
un’umanità nobile e autentica.

Riassunto

La vicenda è ambientata nel novembre del 1944, negli ultimi mesi della Seconda guerra
mondiale e al culmine della guerra civile tra partigiani e nazifascisti.
Nel corso di una ricognizione nella cittadina piemontese di Alba, Milton si ritrova
casualmente di fronte alla villa di Fulvia, una ragazza torinese bella e capricciosa, sfollata lì da
Torino, dove abitava prima della guerra.
Milton, che è un giovane studente universitario aveva cominciato a frequentare la villa
di Fulvia per il tramite dell’amico Giorgio Clerici. Si era innamorato di Fulvia e aveva cominciato a
corteggiarla scrivendole lettere d’amore e offrendole proprie traduzioni di amati scrittori
anglosassoni. Non si era mai dichiarato esplicitamente. Nella villa Milton incontra l’anziana
governante. È lei che gli permette di rivedere i luoghi degli incontri con Fulvia, ravvivando in lui il
dolore per la sua lontananza. La donna, inavvertitamente, gli rivela che, nell’estate del 1943,
quando Milton era già partito, Fulvia e Giorgio si sono frequentati a lungo, lontani da sguardi
indiscreti.
Questa scoperta fa precipitare Milton in uno stato di gelosia ed angoscia profonda.
Immagina cosa sia successo, ma ha bisogno di scoprire tutta la verità. Si mette quindi alla ricerca di
Giorgio, partigiano come lui.
Inizia così un viaggio solitario tra le colline intorno ad Alba, Mango e Santo Stefano Belbo. Il
un viaggio è reso impervio dalla nebbia, dalla pioggia e dal fango. Giunto al comando della brigata
dell’amico, Milton scopre che Giorgio è stato fatto prigioniero dai fascisti.
Per Milton, preoccupato più di non riuscire a sapere la verità su Fulvia che della sorte
dell’amico-rivale, l’unica speranza è di trovare un prigioniero fascista da scambiare con Giorgio,
prima che questi venga fucilato.
Però né badogliani, né comunisti dispongono di uomini per lo scambio.
Pur indebolito dalla stanchezza e dalla febbre, Milton decide allora di procurarsi uno da solo
un uomo da scambiare con l’amico. Quando una vecchia contadina gli segnala un sergente fascista
che tutti i pomeriggi va a far visita a una ragazza che abita poco fuori da Canelli.
Milton organizza l’agguato, disarma l’ufficiale e lo rassicura sulle proprie intenzioni. Questi
però, spaventato, prova a scappare e Milton gli spara uccidendolo. Così tramonta l’ultima speranza
di salvare Giorgio e scoprire la verità su Fulvia.
Ossessionato dal ricordo di Fulvia, Milton decide di tornare alla villa della ragazza. Sorpreso
da un rastrellamento, il protagonista si dà così ad una fuga disperata, che termina all’ingresso del
bosco, quando Milton crolla a terra.

Una Resistenza “privata”

Fenoglio racconta la guerra partigiana evitando l’enfasi retorica della memorialistica


ricorrente, privilegiando invece una prospettiva critica ed antieroica, che mostra difficoltà e
inadeguatezze dei partigiani, senza per questo sminuirne la grandezza etica o svalutarne il coraggio
e l’impegno.
Milton è del resto una costruzione a metà strada tra l’autobiografia e la letteratura: il
protagonista, appassionato anglista, prende il suo nome di battaglia dal poeta inglese John
Milton (1608-1674), autore del Paradise Lost(1667), poema della caduta dell’uomo dopo il peccato
capitale di Adamo ed Eva. Milton è un personaggio sconfitto: nell’amore, nell’amicizia e anche nella
battaglia, se il crollo finale è davvero da interpretare come segno della morte.
Egli però è mosso da un’acuta coscienza di ciò che è giusto e ingiusto: riconosce quali scelte
sono necessarie, anche se vanno contro la sua indole. Farsi partigiano, ad esempio, è l’unica scelta
giusta e possibile in un simile momento storico, per quanto la vita dei soldati in montagna non si
confaccia alle sue inclinazioni da intellettuale:
Anche Giorgio è insofferente alla vita spartana ed è incapace per snobismo di qualsiasi
solidarietà con i partigiani di estrazione sociale più bassa. Fenoglio mostra la contrapposizione,
umana e di classe, tra studenti borghesi e lavoratori proletari, uniti nell’azione di resistenza, ma
distanti nel modo di intendere la vita.
Emergono anche le tensioni a livello politico: tra gli “azzurri” badogliani e i “rossi” comunisti
non corre buon sangue, anche perché solo i primi ricevono aiuti dall’esercito inglese.
Incapaci di superare le divergenze sul modo di condurre la guerra e di immaginare il futuro,
le due forze non riescono a unire le forze contro il comune nemico. Milton è uno dei pochi a
interloquire con entrambi, ma questa capacità diplomatica è la conferma della sua estraneità alle
logiche politiche che muovono gli schieramenti.
A guidare la sua azione è piuttosto un codice di comportamento fondato su un’etica
“umanistica”, fatta di riserbo, rispetto e cortesia dei modi e forte senso autocritico. Il tema
sentimentale si trasforma ben presto in una angoscia di sapere che fa di Milton un eroe romantico e
tormentato; tutte le imprese rischiate o compiute, per sé e per gli altri, hanno come unico movente
e scopo una “verità privata”, che affonda nell’intimo della personalità del partigiano Milton.
Lo stile del romanzo breve si basa su una scrittura secca e “mossa”, ricca di immagini inedite
e di squarci metaforici, come si vede assai bene nella descrizione dello spazio naturale delle
campagne, pervase dalla nebbia e battute dalla pioggia; qui lo stile di Fenoglio deforma la realtà,
facendola diventare un simbolo esplicito degli ostacoli che si frappongono tra il protagonista e la
verità definitiva.
Con la sua Questione privata, Fenoglio dà quindi della Resistenza una rappresentazione
emblematica, critica e dolente, dove da una vicenda sentimentale “privata” traspare il senso di un
impegno dal valore universale.

Bibliografia:

R. Bigazzi, Fenoglio, Roma, Salerno editore, 2011.


N. Palmieri, La scrittura e il corpo, Firenze, Le Lettere, 2012.
E. Saccone, Fenoglio: i testi, l’opera, Torino, Einaudi, 1988.
https://library.weschool.com/lezione/una-questione-privata-beppe-fenoglio-riassunto-
trama-resistenza-neorealismo-11214.html

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