L'Iliade
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L’ILIADE
La struttura dell’Iliade
L’Iliade è un poema in 24 canti, costituito complessivamente da 15.696
versi. L’Iliade non narra tutta la guerra di Ilio, ma solo le vicende
avvenute nel corso di cinquantun giorni nel decimo e ultimo anno
dell’assedio acheo.
La vicenda dell’Iliade
L’i r a d i A c h i l l e e i l s u o r i t i r o d a l l a g u e r r a ( c a n t o I )
La guerra fra Achei e Troiani dura già da nove anni e la città di
Troia, assediata, continua a resistere. Crise, sacerdote di Apollo, si
reca al campo acheo per riscattare la figlia fatta schiava da Agamen-
none, ma da questi viene trattato malamente e respinto. Ciò provoca
la vendetta di Apollo che fa scoppiare una terribile pestilenza fra
gli Achei. Achille rimprovera Agamennone e propone l’immediata
restituzione della fanciulla al padre Crise. Agamennone è disposto
a cedere, ma pretende in cambio Briseide, la schiava preferita di
Achille. Ciò provoca una violenta lite fra i due eroi ed è causa della
famosa «ira di Achille».
Achille rinuncia alla sua schiava ma, offeso, dichiara che non parteci-
perà più alla guerra. Profondamente addolorato si reca in riva al mare
dove la madre Teti viene a consolarlo.
L’ira di Achille, scatenata dalla lite con Agamennone, in una tela settecentesca di Charles Antoine Coypel,
conservata presso il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.
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L’ILIADE
S c o n t r i f r a A c h e i e Tr o i a n i ( c a n t i I I -X V )
I canti centrali del poema narrano le battaglie e i duelli fra Achei e
Troiani ai quali partecipano anche gli dei. Paride e Menelao si sfida-
no: il vincitore otterrà per sé Elena e si porrà fine alla guerra. Paride
nel duello ha la peggio, ma quando sta per essere ucciso da Menelao,
la dea Afrodite lo avvolge in una nube e lo salva. Il greco Diomede
compie imprese straordinarie: ferisce Enea, colpisce persino gli dei
accorsi in aiuto dei Troiani, ma rinuncia a battersi con Glauco quando
scopre che le loro famiglie sono legate da vincoli di ospitalità.
Intanto Ettore, dopo l’incontro con la moglie Andromaca, sfida a
duello il forte guerriero acheo Aiace Telamonio. Ben presto i Troiani
riescono ad avere il sopravvento. Per superare la grave situazione, il
saggio Nestore consiglia di inviare un’ambasceria ad Achille perché
ritorni a combattere, ma l’eroe resta fermo nella sua decisione.
Nel frattempo riprende la battaglia; gli Achei lottano disperatamente,
ma alla fine, dopo aspri combattimenti, vengono respinti dai Troiani
fino alle loro navi: l’esercito acheo sta per essere distrutto e le navi
incendiate.
La mo rte d i Patroc lo e i l g i u rame nto d i ve nd etta d i
A c h i l l e ( c a n t i X V I -X I X )
Patroclo, il più caro amico di Achille, viste le difficoltà dei compagni,
prega l’eroe di poter indossare le sue splendide armi: alla loro vista i
Troiani terrorizzati senz’altro si ritireranno. Achille acconsente. Il suc-
cesso dello stratagemma è immediato: i Troiani, ingannati, fuggono
e Patroclo semina paura e strage fra i nemici che lo credono Achille.
Ettore, però, non fugge, gli si fa incontro e lo uccide.
Achille, appresa la notizia della morte dell’amico, è assalito da
un disperato dolore e giura di vendicarlo uccidendo Ettore. Si ri-
concilia con Agamennone, che gli restituisce Briseide, indossa la
nuova armatura preparatagli dal dio Efesto e si lancia nel campo
di battaglia.
I l r i t o r n o d i A c h i l l e ( c a n t i X X-X X I V )
Subito la battaglia si trasforma in una sconfitta per i Troiani: Achille
fa strage dei nemici e si avvicina sempre più alle mura di Troia.
Quando Priamo si accorge che per i Troiani non c’è più scampo,
dà ordine di aprire le porte della città affinché i fuggiaschi possano
salvarsi. Solo Ettore rimane fuori dalle mura e decide di affrontare
Achille.
Il duello fra i due eroi si conclude con la morte di Ettore. Achille
lega il cadavere al suo cocchio e lo trascina nella polvere attorno alle
mura di Troia; ritorna poi alle navi e ordina grandi onori funebri
per Patroclo. Dopo dodici giorni, impietosito da Priamo, il padre di
Ettore, Achille permette di restituire ai Troiani il cadavere dell’eroe.
Con i solenni funerali di Ettore si chiude il poema.
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L’Epica classica
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L’ILIADE
Gli dei
Gli dei partecipano intensamente alle
vicende del poema e, pur essendo
immortali e dotati di poteri so-
prannaturali, presentano carat-
teristiche umane, ossia qualità,
vizi, sentimenti e passioni tipici
degli uomini. Al di sopra de-
gli dei c’è però un’entità mi-
steriosa, il Fato, che stabilisce
il destino degli uomini e al cui
volere nessuno può opporsi,
nemmeno gli dei. Nel corso
della guerra di Troia alcuni
dei parteggiano per gli Achei,
altri per i Troiani, unica ecce-
zione Zeus. Re e padre di tutti gli
dei dell’Olimpo, Zeus rappresenta
la giustizia e quindi non parteggia né
per gli Achei né per i Troiani.
Particolare con gli dei dell’Olimpo in un affresco
di Luigi Sabatelli dipinto sul soffitto della Sala dell’Iliade
di Palazzo Pitti a Firenze.
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