Luoghi Geometrici Definizione e Strategie Risolutive

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Adriana Lanza

LUOGHI GEOMETRICI
Si definisce LUOGO GEOMETRICO l’insieme di tutti e soli i punti P ( del piano o dello spazio) che
godono di una certa proprietà 𝑅.

Affermare che una figura 𝐹 è luogo geometrico dei punti che godono della proprietà R equivale
a scrivere:

P è un punto di 𝑭 ↔ 𝑷 gode della proprietà R

Il concetto di luogo geometrico è pertanto fondamentale in Geometria in quanto permette una


connessione logica tra due proprietà

➢ 𝑃 𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑒𝑛𝑒 𝑎𝑑 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑖𝑔𝑢𝑟𝑎 𝐹


➢ 𝑃 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑡𝑎 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑅 .

La prima è una proprietà geometrica, la seconda può anche essere espressa in linguaggio
analitico, in particolare algebrico.

Ricordiamo, in proposito , la definizione delle Coniche come luoghi geometrici piani:

Circonferenza di centro 𝐶 e raggio 𝑟 : luogo geometrico dei punti del piano aventi tutti
distanza da 𝐶 uguale a 𝑟 → 𝑃𝐶 =r

Parabola : luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da un punto fisso 𝐹 detto fuoco
e da una retta fissa 𝑑, detta direttrice → 𝑃𝐹 = 𝑃𝐻, dove H è il piede della perpendicolare
condotta da 𝑃 a 𝑑.

Ellisse di asse maggiore 2𝑎: luogo geometrico dei punti del piano per i quali la somma delle
distanze da due punti fissi , 𝐹1 ed 𝐹2 ,detti fuochi , ha un valore costante , uguale a 2𝑎→

𝑃𝐹1 + 𝑃𝐹2 = 2𝑎.

Iperbole di asse trasverso 2𝑎 :luogo geometrico dei punti del piano per i quali il modulo della
differenza delle distanze da due punti fissi, 𝐹1 e 𝐹2 ,detti fuochi ,ha un valore costante , uguale
a 2𝑎→
|𝑃𝐹1 − 𝑃𝐹2 | = 2𝑎

Il metodo delle coordinate permette di tradurre ciascuna delle precedenti relazioni in


un’equazione algebrica nelle due variabili 𝑥 e 𝑦 che caratterizza la curva , anzi si identifica con
essa .

Equazioni canoniche ( in un opportuno sistema di riferimento)

𝑥 2 + 𝑦 2 = 𝑟 2 circonferenza

𝑦 = 𝑎 𝑥 2 + 𝑏𝑥 + 𝑐 parabola
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𝑥2 𝑦2
+ 𝑏2 = 1 ellisse
𝑎2

𝑥2 𝑦2
− 𝑏2 = 1 iperbole
𝑎2

In generale a un luogo geometrico piano è associata un’equazione nelle due variabili 𝑥 e 𝑦 che
prende il nome di equazione cartesiana del luogo geometrico

𝐹(𝑥, 𝑦) = 0 𝑒𝑞𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎

𝑦 = 𝑓(𝑥) 𝑒𝑞𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑙𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎

Se entrambe le coordinate dei punti del luogo sono espresse in funzione un parametro t

𝑥= 𝑢(𝑡)
{ con t variabile in un dato dominio
𝑦= 𝑣(𝑡)

tali equazioni prendono il nome di 𝑒𝑞𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑡𝑟𝑖𝑐ℎ𝑒 del luogo geometrico.

Per ottenere dalle equazioni parametriche l'equazione cartesiana del luogo, si deve “eliminare il
parametro”, cioè dedurre dalle due equazioni una relazione di tipo diretto tra 𝑥 e 𝑦.

Qualora le coordinate del punto fossero espresse in funzione di due parametri da eliminare ,sarà
necessario conoscere una relazione tra di essi e utilizzare un sistema di 3 equazioni nelle 4 incognite
( 𝑥, 𝑦, 𝑡1 , 𝑡2 )

𝑥= 𝑢(𝑡1 , 𝑡2 )
{ 𝑦= 𝑣(𝑡1 , 𝑡2 )
𝑓(𝑡1 , 𝑡2 ) = 0

In generale possono essere eliminati 𝑛 parametri mediante un sistema di 𝑛 + 1 equazioni nelle

𝑛 + 2 incognite (𝑥, 𝑦, 𝑡1 , 𝑡2 … … . 𝑡𝑛 )

Esempi di strategie risolutive

1) Un noto teorema di Geometria elementare afferma che:<<L’asse di un segmento AB è il


luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da A e da B>>
Ovvero
• Se P è un punto dell’asse, allora 𝑃𝐴 = 𝑃𝐵
• Viceversa : Se 𝑃𝐴 = 𝑃𝐵 allora P appartiene all’asse
In questo caso
F : asse del segmento AB (retta perpendicolare ad 𝐴𝐵 nel suo punto medio 𝑀)
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R : P è equidistante da A e da B : 𝑃𝐴 = 𝑃𝐵

a) 𝐹 → 𝑅 grazie all’uguaglianza dei due triangoli


rettangoli 𝑃𝑀𝐴 e 𝑃𝑀𝐵.
b) Se nel piano è fissato un riferimento cartesiano
𝑂𝑥𝑦 e se le coordinate di 𝐴 e 𝐵 sono note, per
esempio 𝐴(1,3) 𝐵(5,1), il coefficiente
1−3 1
angolare della retta AB è uguale a 5−1= - 2, il
punto medio di 𝐴𝐵 è 𝑀(3,2)
Per dimostrare che 𝑅 → 𝐹 osserviamo che la proprietà 𝑅 si traduce in una relazione tra le
coordinate (𝑥; 𝑦) del generico punto P

√(𝑥 − 1)2 + (𝑦 − 3)2 = √(𝑥 − 5)2 + (𝑦 − 1)2

Svolgendo i calcoli si ottiene l’equazione 2𝑥 − 𝑦 − 4 = 0 → 𝑦 = 2𝑥 − 4

che è proprio l’equazione una retta di coefficiente angolare uguale a


2 ( 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑝𝑒𝑛𝑑𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑑 𝐴𝐵) e passate per 𝑀.

2) Dato un angolo retto avente per lati le semirette 𝑶𝑿 e 𝑶𝒀, determinare all’interno

dell’ angolo, il luogo dei punti tali che la somma delle distanze dai due lati sia uguale a 𝒌 unità.

Consideriamo un punto 𝐴 sul lato 𝑂𝑌 e un punto 𝐵 sul lato 𝑂𝑋 tali che i segmenti 𝑂𝐴 e
𝑂𝐵 abbiano entrambi lunghezza 𝑘 e dimostriamo che il luogo richiesto è il segmento AB ,
privato degli estremi .

a) La dimostrazione analitica è immediata

Scelto un riferimento cartesiano 𝑂𝑥𝑦 in modo


che l’angolo retto assegnato ne costituisca il
primo quadrante, sia 𝐴 il punto di coordinate
(0, 𝑘) e 𝐵 il punto di coordinate (𝑘, 0).

Un punto 𝑃, del primo quadrante ,di coordinate


(𝑥. 𝑦) appartiene al luogo se e solo se

𝑥 + 𝑦 = 𝑘.

Poiché la relazione trovata coincide con


l’equazione della retta 𝐴𝐵, il segmento
𝐴𝐵 (𝑝𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑒𝑠𝑡𝑟𝑒𝑚𝑖 )è il luogo dei punti interni all’angolo retto tali che la somma
delle distanze dai due lati sia uguale a 𝑘 unità.

b) Dimostrazione sintetica

Scegliamo un punto P interno al segmento AB e costruiamo il rettangolo 𝑂𝑄𝑃𝑅.(Fig.2)


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E’ facile osservare che 𝑃𝑄 + 𝑃𝑅 = 𝑘

Infatti

𝑃𝑅 = 𝑄𝑂 perché lati opposti di un rettangolo

̅̅̅̅ = 𝐴𝑄
𝑃𝑄 ̅̅̅̅ in quanto il triangolo AQP è rettangolo isoscele, essendo simile al triangolo AOB

Pertanto

̅̅̅̅ + 𝑄𝑂 = 𝐴𝑂
𝑃𝑄 + 𝑃𝑅 = 𝐴𝑄 ̅̅̅̅ = 𝑘

Viceversa :

c) Sia P un punto interno all’angolo retto, tale che 𝑃𝑄 + 𝑃𝑅 = 𝑘, essendo Q ed R le


proiezioni di P su 𝑂𝑌 e 𝑂𝑋 , rispettivamente.

Essendo ̅̅̅̅
𝑂𝐴 = ̅̅̅̅̅
𝑂𝑄 + ̅̅̅̅
𝐴𝑄 = 𝑘 e ̅̅̅̅
𝑃𝑅 = ̅̅̅̅̅
𝑂𝑄 , segue che ̅̅̅̅
𝐴𝑄 = 𝑘 − ̅̅̅̅
𝑃𝑅 = ̅̅̅̅
𝑃𝑄

Dalla similitudine dei triangoli 𝐴𝑄𝑃 e 𝐴𝑂𝐵 ,segue che il vertice 𝑃 appartiene necessariamente al
segmento 𝐴𝐵 .

3)In un riferimento cartesiano è data la circonferenza 𝜸 di equazione

𝒙𝟐 + 𝒚𝟐 = 𝟐𝟓 .
Trovare l’equazione del luogo dei punti 𝑷(𝒙, 𝒚) del piano aventi per ascisse quelle dei punti
𝟑
di 𝜸 e sapendo che le loro ordinate sono uguali a 𝟓 dell’ordinata del punto corrispondente
su 𝜸.

Per risolvere questo problema faremo ricorso alle equazioni parametriche del luogo
a) Utilizzando due parametri:
Sia 𝑄 (𝛼, 𝛽) un punto della circonferenza 𝛾.
Ad esso associamo un punto 𝑃(𝑥, 𝑦)del luogo richiesto essendo

𝑥= 𝛼
3
{ 𝑦= 𝛽
5
𝛼 2 + 𝛽2 = 25

Sostituendo nella terza equazione le espressioni di 𝛼 e 𝛽 in funzione di 𝑥 e 𝑦, rispettivamente, si


ottiene

25 2
𝑥2 + 𝑦 = 25 → 𝟗𝒙𝟐 + 𝟐𝟓𝒚𝟐 = 𝟐𝟐𝟓
9
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b) Utilizzando un solo parametro

E’ noto che le coordinate di un generico punto di una circonferenza col centro nell’origine e
raggio 𝑅 possono essere espresse nella forma.

𝑥= 𝑅 cos 𝜃
𝑄(𝑥, 𝑦) {
𝑦= 𝑅 sin 𝜃

dove 𝜃 è l’angolo che il raggio 𝑂𝑄 forma con il semiasse delle 𝑥 positive

Pertanto, le equazioni parametriche descritte dal punto 𝑃 saranno

𝑥= 5 cos 𝜃
{ 𝜃 ∈ [0,2𝜋]
𝑦= 3 sin 𝜃

L’equazione cartesiana si ottiene facilmente scrivendo le equazioni nella forma


𝑥
= 𝑐𝑜𝑠 𝜃
5
{𝑦
= 𝑠𝑒𝑛𝜃
3

Quadrando e sommando si perviene


𝑥2 𝑦2
all’equazione + = 𝑐𝑜𝑠 2 𝜃 + 𝑠𝑖𝑛2 𝜃 = 1
25 9

che, con semplici passaggi , si riduce a quella


precedentemente trovata.

L’equazione rappresenta un’ellisse di semiassi

𝑎 = 5 𝑒 𝑏 = 3, ovvero la trasformata della


circonferenza assegnata mediante una
3
trasformazione lineare che lascia inalterate le ascisse e contrae del fattore 5 le ordinate (Fig.3)

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