Spaziotempo Di Minkowski

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Spaziotempo di Minkowski

2.1 Trasformazioni di Lorentz

Lo spaziotempo di Minkowski (M4 o semplicemente M) un oggetto matematico utile a modellizzare


lo spaziotempo della relativit ristretta. Prende il nome dal suo creatore, il matematico tedesco Hermann
Minkowski.

Nello spazio-tempo galileiano, la distanza fra due oggetti nello spazio e fra due eventi nel tempo una quantit assoluta, che non dipende dal sistema di riferimento
inerziale in cui posto l'osservatore. Nella relativit ristretta, ambedue queste quantit diventano invece relative. I cambiamenti di coordinate fra sistemi di riferimento
sono infatti pi complicati, descritti dalle trasformazioni
1 Cenni storici
di Lorentz. Vi comunque una distanza che non dipende dal riferimento (cio che non viene modicata da
Fino all'epoca pre-einsteiniana lo spazio tridimensiona- una trasformazione di Lorentz): questa distanza fra due
le era tenuto ben distinto dal tempo ed entrambi era- eventi (x, y, z, t) e (x , y , z , t ) detta separazione
no considerati assoluti. I lavori di Jules-Henri Poinca- spazio-temporale ed la quantit
r, Lorentz e, soprattutto, la relativit speciale (1905) di
Albert Einstein mostrarono invece un legame indissolubile fra spazio e tempo, ed entrambi i concetti persero il
d2 = c2 (t t )2 + (x x )2 + (y y )2 + (z z )2
loro carattere assoluto.
dove c la velocit della luce. Questo numero reale d2 ,
che pu essere positivo, negativo o nullo, la separazione spazio-temporale fra i due eventi, o intervallo, e non
dipende dal riferimento su cui posto l'osservatore. A
dierenza dello spazio-tempo galileiano, ciascuna delle due componenti spaziale e temporale date da
(x x )2 + (y y )2 + (z z )2 e (t t )2 non
per invariante. La separazione spazio-temporale una
quantit invariante per tutte le trasformazioni del gruppo
di
Poincar (comprendente le trasformazioni di Lorentz
Lo spazio-tempo di Minkowski fornisce un semplice moe
le
usuali traslazioni dello spazio).
dello locale per la relativit ristretta. Non tuttavia utilizzabile per descrivere l'universo nel suo complesso: la
relativit generale (1915), incorporando la forza di gravit, descrive infatti l'intero spazio-tempo come uno spa- 2.2 Vettori di tipo spazio, di tipo tempo e
cono di luce
zio curvo (cio una variet), di cui lo spazio-tempo di
Minkowski soltanto la versione locale o piatta, cui
2
si pu ricorrere per approssimare lo spazio-tempo curvo Poich d pu assumere valori negativi, la separazione
spazio-temporale non un'usuale distanza.
nell'intorno di un evento.
L'intervallo d2 (P, Q) fra due eventi P = (x, y, z, t) e
Q = (x , y , z , t ) pu essere positivo, nullo o negativo:

il vettore P Q quindi detto:


Prima di Einstein, l'universo poteva essere rappresentato da uno spazio euclideo tridimensionale R3 , ovvero a 3
dimensioni, e la variabile temporale considerata indipendentemente da tale spazio. L'avvento della relativit speciale indusse per alla necessit di creare una struttura
matematica diversa e quadridimensionale, comprensiva
delle relazioni fra spazio e tempo: questa struttura matematica, denotata con M4 o R1,3 , fu introdotta nel 1907
da Hermann Minkowski.

Approccio sico

di tipo spazio se d2 (P, Q) > 0 ,


Come in ogni modello di spazio-tempo, ogni punto dello
di tipo luce (anche detto isotropo o nullo[2] ) se
spazio ha quattro coordinate (x, y, z, t) , tre delle quali
d2 (P, Q) = 0 ,
rappresentano un punto dello spazio, e la quarta un preciso momento temporale: intuitivamente, ciascun pun di tipo tempo se d2 (P, Q) < 0 .
to rappresenta quindi un evento, un fatto accaduto in un
preciso luogo in un preciso istante. Il movimento di un
oggetto puntiforme quindi descritto da una curva, con I vettori di tipo luce uscenti da P formano il cosiddetto
coordinata temporale crescente, detto linea di universo[1] . cono di luce centrato in P.
1

APPROCCIO FISICO

Tempo

C
Spazio

Il cono di luce in una versione tridimensionale dello spaziotempo


di Minkowski

2.2.1

Modelli con 2 o 3 dimensioni

Dato che la rappresentazione in quattro dimensioni risulta essere gracamente dicile, nelle descrizioni si usa
abbandonare per semplicit una o due coordinate spaziali, rappresentando ad esempio il sistema bidimensionale
(x, t) o tridimensionale (x, y, t) . Nella descrizione tridimensionale, il cono di luce eettivamente un (doppio) cono, uscente da P . Fissando l'origine in P , il cono
di luce nel sistema tridimensionale formato da tutti i
2 2
2
2
punti (x,
y, t) tali che c t + x + y = 0 , ovvero

t=

2.3

x2 +y 2
.
c

Struttura causale

I vettori di tipo tempo uscenti da P possono essere ulteriormente scomposti in due classi: i vettori temporali
futuri, la cui componente temporale t positiva, e quelli passati, con t negativo. Analogamente, il cono di luce contiene i vettori nulli futuri, aventi (t>0), ed i nulli
passati (t<0).

La linea di universo percorsa da un corpo nello spaziotempo di


Minkowski. Il corpo non pu in nessun istante viaggiare pi veloce della luce: la tangente alla curva in ogni punto quindi sempre
un vettore tempo.

pu viaggiare pi veloce della luce, in ogni punto il suo


vettore tangente di tipo tempo futuro, o al limite nullo
futuro, se l'oggetto viaggia alla velocit della luce.
Per questa restrizione, se due eventi P e Q hanno distan
za positiva, cio P Q di tipo spazio, questi non possono essere correlati da nessuna linea di universo: in altre
parole, l'evento in P non pu in nessun modo condizionare l'evento in Q , che quindi irraggiungibile per P .
L'insieme dei punti al di fuori del cono di luce a volte
detto altrove assoluto, oppure presente relativo.

Il movimento di un oggetto puntiforme descritto come 2.4 Coordinate sicamente omogenee


una curva, con coordinata temporale sempre crescente.
Una siatta curva detta linea di universo[1] . Poich La coordinata temporale generalmente moltiplicata per
secondo la teoria della relativit ristretta tale oggetto non c per ottenere quattro coordinate sicamente omogenee

3.1

Esempio

3
cio (+,-,-,-), tant' che non esiste una vera convenzione
sulla segnatura: le propriet fondamentali dello spazio sono comunque le stesse in entrambi i casi e questo prodotto
scalare chiamato pseudo-euclideo.

tempo futuro

spaz

no
iperpeiasente
pr
spa

osservatore

io

3.1 Esempio
Un esempio di spazio-tempo di Minkowski lo spazio R4
dotato del prodotto scalare

zio

(x0 , x1 , x2 , x3 ), (y0 , y1 , y2 , y3 ) = x0 y0 +x1 y1 +x2 y2 +x3 y3 .


tempo passato

Detto spazio si denota a volte con il simbolo R3,1 ; talvolta


viene anche utilizzato il simbolo M4 o pi semplicemente
M.

Versione tridimensionale dello spaziotempo di Minkowski.

(tutte spaziali). Inoltre, nei modelli iniziali dello spazio


di Minkowski la coordinata temporale era anche moltiplicata per l'unit immaginaria i e messa al primo posto, cos da ottenere quattro coordinate (x0 , x1 , x2 , x3 )
con x0 = ict , ove le altre tre coordinate sono usuali
coordinate spaziali reali.

3.2 Basi ortonormali


L'esempio citato fondamentale: difatti, per il teorema di
Sylvester, ogni spazio-tempo di Minkowski V isomorfo
a R3,1 . Un isomorsmo costruito a partire da una
qualsiasi base ortogonale (e0 , e1 , e2 , e3 ) tale che:

La moltiplicazione per i un articio[3] per ottenere,


tramite applicazione della normale distanza euclidea fra
(e0 , e0 ) = 1, (e1 , e1 ) = +1, (e2 , e2 ) = +1, (e3 , e3 ) = +1.
vettori (x0 , x1 , x2 , x3 ) e (y0 , y1 , y2 , y3 ) , la separazione
spazio-temporale[4] :
Una base ortogonale di questo tipo viene spesso chiamata base ortonormale, e pu essere costruita tramite
l'algoritmo di Lagrange.
d2 = (x0 y0 )2 + (x1 y1 )2 + (x2 y2 )2 + (x3 y3 )2
In notazione tensoriale, una base ortonormale una base
2
2
2
2
2
2 (e0 , e1 , e2 , e3 ) che soddisfa l'identit:
d = c (t t ) +(x y ) +(x y ) +(x y )
0

Scegliendo, invece, di porre la coordinata x0 = ct , senza


l'unit immaginaria, l'intervallo prende la seguente forma: e , e =

d2 = (x0 y0 )2 +(x1 y1 )2 +(x2 y2 )2 +(x3 y3 )2

dove e variano fra i valori (0, 1, 2, 3) e la matrice


data da:

1 0 0 0
0 1 0 0

=
0 0 1 0
Con il passare del tempo, si preferito abbandonare
0 0 0 1
la coordinata immaginaria e denire lo spazio-tempo di
Minkowski matematicamente come un usuale spazio eu- Relativamente ad una base ortonormale, le componenti
clideo a coordinate reali, su cui per denita una distan- di un vettore v sono scritte tramite le loro coordinate
za dierente da quella euclidea. Tale distanza ricavata (v 0 , v 1 , v 2 , v 3 ) . Usando la notazione di Einstein, si
da un prodotto scalare dierente da quello ordinario.
scrive brevemente:

Struttura matematica

Pi precisamente, oggi si denisce uno spazio-tempo di


Minkowski come uno spazio ane di dimensione 4, dotato di un prodotto scalare con segnatura (3, 1) , ossia
(-,+,+,+). Tale prodotto scalare pertanto non degenere,
ma non denito positivo [5] . Molti matematici e sici deniscono lo spazio-tempo di Minkowski come lo spazio
dotato del prodotto scalare opposto, di segnatura (1, 3) ,

v = v e .
La componente v0 chiamata componente temporale
di v , mentre le altre sono le componenti spaziali. Queste componenti dipendono dalla base scelta e non sono

intrinsecamente legate a v : questo un concetto fondamentale nello spazio-tempo di Minkowski, legato al fatto che spazio e tempo non sono assoluti. Per evidenziare
questa dierenza con l'ordinario spazio euclideo, i vettori
di uno spazio-tempo di Minkowski sono spesso chiamati
quadrivettori.

NOTE

signicativa. In caso di gravitazione signicativa, lo spaziotempo diventa curvo e si deve abbandonare la relativit
speciale per la pi completa relativit generale.

Nonostante ci anche in questo caso lo spazio di Minkowski d ancora una buona descrizione di una regione
innitesima che circonda tutti i punti (tranne le singolaIl prodotto scalare fra due vettori v e w scritti in rit gravitazionali). In senso pi astratto si pu dire che
in presenza di gravit lo spazio-tempo viene descritto da
coordinate quindi:
una variet curva a 4 dimensioni per la quale lo spazio
tangente ad ogni punto uno spazio di Minkowski a 4
v, w = v w = v 0 w0 + v 1 w1 + v 2 w2 + v 3 w3 . dimensioni. Quindi, la struttura dello spazio di Minkowski ancora essenziale nella descrizione della relativit
generale.

3.3

Norma quadrata

Quando la gravit estremamente debole lo spazioIl prodotto scalare non denito positivo: esistono vettori tempo diviene piatto cos da apparire totalmente, non solo
localmente, come spazio di Minkowski. Per questo mov per cui:
tivo lo spazio di Minkowski viene spesso denito come
uno spazio-tempo piatto.
v, v < 0.
Non quindi possibile denire una norma tramite
l'uguaglianza:
|v|2 = v, v
come viene fatto normalmente per i prodotti scalari deniti positivi, poich il secondo membro negativo per
alcuni vettori e quindi non ha una radice reale positiva. La
norma quadrata |v|2 comunque denita. In notazione
di Einstein, la norma quadrata di un vettore v si esprime
come:
v2 = v v = (v 0 )2 +(v 1 )2 +(v 2 )2 +
(v 3 )2 . [6]

3.4

Denizione alternativa

Pi sopra lo spazio di Minkowski stato denito come


uno spazio vettoriale con determinate propriet. Vi una
denizione alternativa, collegata agli spazi ani, che vede lo spazio di Minkowski come uno spazio omogeneo
del gruppo di Poincar con il gruppo di Lorentz come
stabilizzatore. Si veda il programma di Erlangen[7] .

Trasformazioni di Lorentz

Vedi: Trasformazione di Lorentz, Simmetria di Poincar,


Gruppo di Poincar.

Spaziotempo localmente piatto

In senso stretto l'uso dello spazio di Minkowski per descrivere i sistemi sici su distanze innite si applica solo nel limite newtoniano dei sistemi senza gravitazione

6 Note
[1] Paul Davies, tempo di cambiare in I misteri del tempo, Milano, Mondadori, 1996, p. 74. ISBN 978-88-0442736-0
[2] In inglese si usa correntemente il termine null vectors per
indicare i vettori di tipo luce, mentre per indicare il vettore
che ha tutte le componenti nulle si usa in questo contesto
il termine zero vector. In italiano vettore nullo pu avere entrambi i signicati, ma nel contesto della relativit
ristretta e degli spazi vettoriali pseudoeuclidei per vettore
nullo si intende un vettore di norma nulla, non il vettore
di componenti nulle.
[3] Nella teoria di Hartle-Hawking si ipotizza che il tempo in
prossimit del big bang sia stato eettivamente immaginario e si ipotizza che questa condizione possa sussistere
tuttora. Paul Davies, Il tempo immaginario in I misteri
del tempo, Milano, Mondadori, 1996, p. 205-211. ISBN
978-88-04-42736-0
[4] La distanza euclidea a dire il vero la radice quadrata di
questo numero: in questo contesto, il risultato pu essere
negativo e quindi la radice non viene svolta.
[5] Alcuni autori incorporano l'ipotesi denito positivo nella denizione di prodotto scalare, e quindi usano il termine
forma bilineare simmetrica al posto del termine prodotto
scalare usato qui.
[6] Con questa segnatura, cio (-,+,+,+), i vettori a norma
quadra negativa sono quelli di tipo tempo, con l'altra
segnatura (+,-,-,-) quelli di tipo spazio.
[7] Programma di Erlangen.

Bibliograa
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laws of physics make manifest that Space has 3
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J. W. Schutz, Independent axioms for Minkowski
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H.G. Wells, The Time Machine, New York, Pocket
Books, 2004. (pp. 56)

8 FONTI PER TESTO E IMMAGINI; AUTORI; LICENZE

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8.1

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8.2

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8.3

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