It MS1 (1SM)
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It MS1 (1SM)
Vol.1
Ellen G. White
Copyright © 2014
Ellen G. White Estate, Inc.
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Ellen G. White (1827-1915) viene considerata l’autrice Ameri-
cana più tradotta, le sue opere sono state pubblicate in più di 160
lingue. Ha scritto più di 100,000 pagine su diversi temi spirituali
e pratici. Guidata dallo Spirito Santo, lei ha esaltato Gesù ed ha
indicato le scritture come base della fede personale.
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ziamo dell’interessamento e delle vostre opinioni e vi auguriamo la
benedizione di Dio durante la lettura.
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Indice
Informazioni su questo libro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i
UNA PAROLA AL LETTORE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . xiv
PARTE PRIMA: — LA LUCE SUL NOSTRO SENTIERO . . . 17
INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
CAPITOLO 1—L’ISPIRAZIONE DEGLI SCRITTORI
PROFETICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
L’ispirazione della Parola di Dio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Obiezioni fatte alla Bibbia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
Unità nella diversità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Il Signore usa un linguaggio “imperfetto” . . . . . . . . . . . . . 25
Nessuno deve pronunciare giudizi contro la parola di Dio 26
CAPITOLO 2—ELLEN WHITE E I SUOI SCRITTI . . . . . . 27
Lettera al Dr. Paulsen . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
L’, integrità delle testimonianze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
Il pericolo è nelle interpretazioni ingannevoli . . . . . . . . . . 32
La messaggera del Signore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
Il mio Salvatore mi ha dichiarato di essere sua messaggera 35
Un lavoro con molte caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
Nessuna rivendicazione vanagloriosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
Il lavoro del profeta e degli altri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
Ricevendo e impartendo la luce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
Nessuna pretesa d’infallibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
Le cose sacre e le cose comuni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
CAPITOLO 4—ATTEGGIAMENTO VERSO LE
TESTIMONIANZE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Le dichiarazioni precedenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Istruzioni per gli ultimi giorni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Vari atteggiamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
Il pericolo della critica ai Messaggi ispirati . . . . . . . . . . . . 45
I messaggi ispirati erroneamente applicati . . . . . . . . . . . . . 46
Dubitando delle Testimonianze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
Il potere affascinante dell’errore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
Alla ricerca delle Testimonianze per una scusa . . . . . . . . . 50
L’ultimo inganno di Satana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
iv
Indice v
COLLEGIO E.G.WHITE
[7]
18
CAPITOLO 1—L’ISPIRAZIONE DEGLI
SCRITTORI PROFETICI
19
20 MESSAGGI SCELTI Vol.1
* Questa nota fa riferimento ad una serie di articoli in cui si sostenne che furono
fatte “differenze di gradi riguardo alle ispirazioni. Vedi Review and Herald, 15 gennaio
— 1884.I COMPILATORI
CAPITOLO 2—ELLEN WHITE E I SUOI
SCRITTI
27
28 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Tutto ciò che scrivo nei mie articoli e nei miei libri è la verità.
Sono stata istruita in accordo con la Parola e nei precetti della legge
di Dio. Sono stata istruita nella scelta delle lezioni di Cristo. Non
è forse vero che i miei scritti concordano con gl’insegnamenti di
Cristo?
resisterai fino alla fine, mangerai del frutto dell’albero della Vita e
berrai l’acqua dal fiume della vita”.
Il Signore mi ha dato grande luce sulla riforma sanitaria. In
collaborazione con mio marito ho potuto lavorare nel campo sanita-
rio. Prendendomi cura dei malati nella nostra casa ho potuto dare
esempio alla chiesa. Ho curato le donne e i bambini con metodi
e trattamenti vari. Come messaggera del Signore ho parlato molto
sulla temperanza cristiana. Mi sono impegnata in questo lavoro con
tutto il mio cuore. Mi sono impegnata in questo lavoro nel vero
senso della parola. Sono stata incaricata di esortare tutti coloro che
professano la Verità, e la necessità di praticarla. Questo comporta
la santificazione, e la santificazione significa: cultura e sviluppo di
ogni talento per il servizio al Signore.
Mi è stato insegnato di non trascurare coloro che erano vittime
d’ingiustizia. In particolar modo sono stata incaricata di protestare
contro un procedere dispotico o arbitrario verso i ministri dell’Evan-
gelo da parte di chi ha autorità ufficiali nel seno di essa. Anche se
è sgradevole dover fare dei rimproveri agli oppressori è necessario
invocare la giustizia. Devo presentare la necessità di preservare la
giustizia e l’equità nelle nostre missioni. Se vedo coloro che occupa-
no posizioni di fiducia trascurare i pastori anziani, insisto a prendersi
cura di loro, perché essi hanno eseguito fedelmente un duro lavoro e
quindi non devono essere dimenticati. I ministri, in età avanzata sono
delle persone deboli e fragili. Le nostre istituzioni non dimentichino
mai i bisogni di coloro che hanno portato gravi oneri nell’opera.
Giovanni, dopo essere cresciuto nella fede e aver lavorato tutta
la vita per il Signore, fu esiliato sull’isola di Patmos e su quell’isola
solitaria ha ricevuto più comunicazioni dal cielo di quelle ricevute
in tutta la sua vita. Dopo essermi sposata ho ricevuto l’incarico di
occuparmi con particolare interesse dei bambini senza genitori e
trovare per loro una casa. In questo modo avrei dato un esempio per
gli altri, affinché anche loro potessero fare altrettanto. Nonostante
vari impegni come viaggiare e scrivere, adottai alcuni bambini di
[22] diversa età e mi presi cura di loro.
Diedi loro l’educazione adeguata perché un giorno potessero
avere delle posizioni di responsabilità. Altre volte adottai dei ra-
gazzi di 10 - 16 anni per offrir loro le cure materne, allontanarli
dalle cattive tentazioni e infine offrir loro l’istruzione per servire
CAPITOLO 2—ELLEN WHITE E I SUOI SCRITTI 37
“Dì agli altri ciò che io ti ho rivelato. Nei tuoi messaggi scrivi che
questi messaggi provengono da me, affinché il mio popolo possa
[23] conoscerli”.
Ho scritto molti libri che furono messi in circolazione. In questi
libri non ho mai scritto nulla che viene da me, ma l’aiuto mi venne
da parte dello Spirito del Signore. Tutti i miei libri sono colmi
d’istruzioni da parte di Dio per il suo popolo. Essi contengono la
luce del cielo e sopporteranno la prova dell’investigazione. All’età
di 78 anni svolgo ancora il mio duro lavoro. Tutti noi siamo nelle
mani del Signore, ed io ho grande fiducia in Lui, e so che il Signore
non abbandonerà mai chi avrà riposto la stessa fiducia in Lui. Io mi
sono affidata alla Sua protezione.
“Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro
Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al
suo servizio me”. . . .
1 Timoteo 1:12
The Review and Herald, 26 Luglio, 1906
nel mio parlare delle cose comuni come questa, non ho mai spinto
nessuno a credere che esse provengano dalle visioni. Quando lo
Spirito Santo rivela qualcosa concernente le istituzioni dell’opera
del Signore, o sull’opera di Dio nei cuori e sulla mente degli uomini,
come ha rivelato a me nel passato, il messaggio dato deve essere
considerato come luce data da Dio per coloro che lo necessitano. È
un grave errore mescolare il sacro col profano. In tale comportamen-
to possiamo vedere l’intervento del nemico, che tenta di distruggere
le anime. Ogni anima creata da Dio, ha ricevuto la capacità di ser-
virlo, mentre Satana fa di tutto, affinché quest’opera sia distrutta.
Satana sta ingannando costantemente le anime che sono al servizio
del Signore. Insiste nell’oscurare le percezioni spirituali affinché
gli uomini non distinguano tra ciò che è sacro e profano. Ho potuto
conoscere questa distinzione mediante una vita di servizio per il mio
Signore e Maestro. Il messaggio seguente mi fu dato :
“Dedicatevi all’, opera più importante che sia mai stata affidata ai
mortali. Vi darò un’, aspirazione elevata, potenza ed una percezione
profonda dell’, opera di Cristo. Non appartenete a voi stessi, poiché
siete stati acquistati ad un prezzo elevato, quello della vita e della
morte del figliuolo di Dio.” “Dio vi chiede di avere il cuore di un
bambino. Possa lo Spirito Santo santificare il vostro servizio.”
“. . . .voi non appartenete a voi stessi. . . .Poiché siete stati
comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro cor-
po”.
1 Corinzi 6: 19 b—20
Io ho dato a Dio tutta me stessa. Io gli obbedirò in ogni cosa. Par-
lerò e scriverò i miei messaggi alle congregazioni, diligentemente.
Non sono io che controllo le mie parole e le mie azioni in tali mo-
menti. Però ci sono dei momenti in cui devo prendere delle decisioni
su cose comuni, altri miei pensieri comuni occupano la mia mente, le
lettere semplici devono essere scritte affinché gli operatori possano
essere informati. Tali informazioni, non provengono dalle speciali
ispirazioni dello Spirito di Dio. A volte si fanno domande che non
hanno alcuna relazione con le cose spirituali, ma alle quali devo
dare le risposte. Conversiamo sulle case e sui terreni, su transazioni
commerciali, sulla locazione delle nostre istituzioni, su vantaggi e [26]
svantaggi. Nelle lettere che ricevo, a volte mi chiedono consiglio
riguardo a strani eventi. Allora cerco di dare dei consigli secondo
42 MESSAGGI SCELTI Vol.1
la luce ricevuta. Più volte molti si sono opposti ai mie consigli che
avevo dato, perché loro non volevano ricevere la luce. E queste espe-
rienze mi hanno condotto a cercare il Signore ardentemente.
[27] (Manoscritto 107, 1909).
CAPITOLO 4—ATTEGGIAMENTO VERSO LE
TESTIMONIANZE
Le dichiarazioni precedenti
Vidi le condizioni di alcuni, mentre rinascevano nella verità
presente, ma ignoravano le visioni , le quali erano il modo in cui
Dio si serviva per insegnare loro le verità bibliche. Vidi che coloro
che attaccavano le visioni non attaccavano il vile uomo — il debole
strumento mediante il quale Dio parlava — ma lo Spirito Santo.
Ho visto che era poca cosa parlare contro lo strumento del Signore,
invece era pericoloso disprezzare le Sue parole. Vidi che erano
nell’errore e Dio desiderava mostrargli i loro errori per mezzo delle
visioni, ma essi disdegnavano gli insegnamenti di Dio per mezzo
delle visioni. Ignorando i suoi insegnamenti scelsero di camminare
sulla via del peccato, credendo che fossero nel giusto, finché non si
accorsero che era troppo tardi per il ritorno. Poi, nel momento delle
difficoltà ho sentito un grido agonizzante: “Perché il Signore non ci
ha mostrato i nostri sbagli, affinché potessimo ritornare sulla giusta
via?” Allora un angelo indicandoli disse: “Mio Padre v’insegnava
ogni cosa, ma voi non avete accettato”. Lui vi parlava attraverso le
visioni, ma voi avete ignorato la sua voce, e così vi ha lasciato sulla
strada scelta da voi stessi.
Broadside, To Those Who Are Receiving The Seal of the Living
God- 31 Gennaio 1849
Vari atteggiamenti
Presto ogni sforzo possibile sarà diminuito e la verità sarà per-
vertita riguardo alle Testimonianze dello Spirito. Cominciando dal-
l’anno 1846 il popolo di Dio ha ricevuto chiari messaggi da parte
del Signore. Molti che una volta erano uniti a noi nella fede, cer-
cheranno nuove, straordinarie e sensazionali dottrine da presentare
alla gente. Allo scopo di ingannare le anime, essi divulgheranno
le proprie dottrine con tutti gli errori possibili e le presenteranno
come fossero provenienti dalla Signora White. Coloro che hanno
considerato la luce del Signore come fosse una cosa da nulla, non
beneficeranno delle sue istruzioni. Ci sono quelli che fraintendono
i messaggi di Dio a causa della loro cecità spirituale. Qualcuno la-
scerà la propria fede solo allo scopo di negare la Verità, indicandola
agli altri come una falsità. Nonostante che la Verità provenga dal
Signore, essa è ridicolizzata e messa in controluce. Altri a causa
della loro debolezza saranno sviati. Ma, altri saranno grandemen-
te sostenuti dai messaggi di Dio. Essi desiderano essere corretti,
quindi saranno aiutati a fuggire il male. Durante la loro istruzione
sarà presente lo Spirito del Signore e allora i loro dubbi saranno
dispersi. Le testimonianze stesse saranno la chiave per spiegare i
messaggi ricevuti, come la Scrittura spiega i propri messaggi. Molti
leggeranno i messaggi desiderosi di sapere, e abbandoneranno il
male allo scopo di raggiungere la salvezza. . . . ..La luce dello Spirito
sarà data a chi vuole comprendere le verità Bibliche, affinché i suoi
messaggi che ci furono dati sin dal 1846 possano essere presentati
con chiarezza al popolo di Dio. Questi messaggi verranno ricevuti
CAPITOLO 4—LE TESTIMONIANZE 45
Nelle varie lettere che ho ricevuto, ho visto che gli uomini come
il sig. B. che dichiarano di essere mandati da Dio, si rivolgono a
coloro che si sono separati dal nostro popolo. Queste anime sono
pronte a cogliere tutto ciò che pretende di essere d’origine divina.
Nelle molte lettere che mi arrivano mi supplicano di rispondergli.
Sono convinta che molti vogliono applicare le testimonianze come
si suppone dovrebbero essere applicate, ma essi selezionano delle
frasi prese di qua o di là e le trascrivono in concordanza con le
proprie idee. A causa di tale comportamento, le povere anime sono
perplesse, mentre avrebbero potuto leggere la Parola interpretandola
nel modo giusto senza confondersi.
Molti pretendono che i loro propositi provengano dai messaggi
della sorella White, messaggi che nel frattempo hanno travisato. Tut-
to questo rende l’opera della sorella molto difficile. Le informazioni
su ciò che la sorella White ha detto “volano” da una persona all’altra
il che fa sì, che essi si diffondano molto rapidamente. Ogni volta
che si ripete l’informazione si ingrandisce. Se la sorella White ha
qualcosa da dire lasciate che lo dica. Nessuno è stato chiamato ad
essere il suo portavoce. Permettete dunque che la sorella diffonda i
messaggi, perché ciò che lei fa, lo fa con la Grazia ricevuta da Colui
che l’ha chiamata.
Manuscript 21, 1901
—Ho pensato che questi rimproveri non fossero per me. Quello
che ho potuto comprendere l’ho accettato, mentre quelli che credevo
non fossero per me, non li ho accettati, perché pensavo che chi li
aveva scritti si era sbagliato.
In alcuni casi precisamente le mancanze di carattere che Dio
avrebbe voluto correggere, ma che essi si sono rifiutati di fare, è
costata la vita a questi uomini. Essi avrebbero potuto vivere nella
luce. Dio desiderava che loro vivessero nella Sua luce e per que-
sta ragione gli inviò le istruzioni, affinché potessero conservare le
capacità fisiche e mentali per servirlo. Se loro avessero accettato i
consigli di Dio, sarebbero diventati suoi operai per l’avanzamento
e il progresso della Verità, e sarebbero stati rispettati dal popolo
di Dio. Ma purtroppo essi si erano addormentati nella loro tomba,
perché non hanno compreso che Dio li conosceva meglio di loro
stessi. I pensieri di Dio non erano i loro pensieri, e le Sue vie non
erano le loro vie. Questi uomini di carattere unilaterale hanno in-
fluito nell’opera dovunque hanno lavorato. Le chiese sotto la loro
guida sono state notevolmente indebolite. Dio rimprovera gli uo-
mini, perché li ama. Lui vuole che essi siano forti nella Sua forza,
che abbiano menti ben equilibrate e carattere simmetrico, in questo
modo saranno dei modelli per il Suo gregge. Solo allora potranno
diventare l’esempio e la giuda per il gregge verso il cielo, e quindi
edificheranno il tempio santo di Dio.
[33] Manoscritto nr. 1; 1883
52
CAPITOLO 4 53
Un incidente
Tempo fa, durante i giorni in cui ricevevo i primi messaggi,
Padre Butler ed il pastore Elder Hart rimasero confusi riguardo
alle testimonianze da me riferite.. I due fratelli furono aggravati
dall’angoscia. Per diverso tempo essi non volevano rivelare il motivo
di questo loro stato. Tuttavia, in seguito alle forti pressioni, Elder
Hard parlò del piccolo opuscolo dove erano pubblicate le visioni di
Ellen White. Secondo lui, in quell’opuscolo non erano incluse alcune
visioni. Questi due fratelli, ammisero davanti a un gran uditorio di
aver perso la fiducia nello svolgimento dell’opera. A questo punto
56 MESSAGGI SCELTI Vol.1
L’opera e i collaboratori
Sanitarium, California 23 ottobre, 1907
Caro Fratello [F. M.] Wilcox:
Ho ricevuto la sua recente lettera. Per quanto riguarda la sorella
che crede che sia stata scelta per occupare il posto che ha occupato
la sorella Ellen White voglio dirle questo:
—Di certo la sorella è onesta, ma si sta sbagliando.
Circa un anno dopo la morte di mio marito ero molto debole, e
[38] si temeva che mi rimaneva poco da vivere.
Nel congresso di Healdsburg, sono stata accompagnata in una
tenda dove vi era un grande raduno del nostro popolo. Ho chiesto
di essere sollevata dal lettino su cui ero sdraiata e accompagnata
sul podio per poter parlare alla congregazione. Mentre cercavo di
iniziare il discorso, sentii scendere su di me la potenza del Signore.
Provai un’enorme emozione. I presenti notarono la mia debolezza,
il mio viso e le mani sembravano esangui. Ma quando cominciai
CAPITOLO 4 57
Flock”,(Una parola al piccolo gregge) pubblicato da James White nel 1847, il quale
contiene le tre comunicazioni di Ellen White.
61
62 MESSAGGI SCELTI Vol.1
della sig.ra White) stampato nel 1851. Questo libro contiene molto
materiale supplementare.
Nella storia editoriale della Chiesa Avventista i nostri sposta-
menti furono continui. Ho lavorato tra il Maine e Texas, tra Michigan
e California, ho attraversato le pianure almeno sette volte. Ho perso
le tracce delle mie prime opere pubblicate.
Quando si è deciso di pubblicare i primi scritti ad Oakland lo
scorso autunno, siamo stati obbligati a chiedere in Michigan una
copia in prestito del libro in questione. Facendo così credevamo di
aver ottenuto un’esatta copia della prima pubblicazione. A questo
punto lo abbiamo ristampato con poche modifiche dall’originale,
come fu menzionato nei Primi Scritti.
A questo punto desidero domandare alle persone che sono in
possesso di qualsiasi copia o di tutte le copie delle mie prime visioni
pubblicate prima dell’anno 1851 se potessero inviarmele senza in-
dugio e prometto di restituirvele immediatamente dopo la ristampa
[43] della nuova edizione.
Lungi da me il desiderio di trattenere tutto ciò che io abbia mai
pubblicato. La mia soddisfazione più grande sarà di poter dare al
pubblico ogni riga dei miei scritti che siano mai state stampate.
La prima omissione
La prima citazione menzionata da C, proviene da un opuscolo
di 24 pagine pubblicato nel 1847, dal titolo Una parola al piccolo
gregge. Ecco alcune frasi omesse in Esperienze e Visioni:
“Era impossibile per loro (coloro che abbandonarono la fede nel
movimento del 1844) risalire il sentiero verso la città celeste, come
anche per il mondo empio che Dio aveva rigettato. Uno dopo l’altro
inciampavano lungo questo sentiero”.
Ora io vi menzionerò il contesto per comprendere meglio
l’espressione originale:
“Mentre pregavo davanti all’altare di famiglia, lo Spirito del
Signore scese su di me, e allora ebbi l’impressione di salire sempre
più in alto, molto più al di sopra dell’oscuro mondo. Mi voltai per
vedere il popolo avventista, ma non riuscii a vederlo, quando una
voce mi disse: Guarda di nuovo un po’ più in alto. Alzai quindi gli
occhi e vidi un sentiero stretto e angusto tracciato sopra il mondo. Il
popolo avventista percorreva questo sentiero verso la città celeste.
Tutto il sentiero era illuminato da una luce splendente. E l’angelo
mi disse che questo era “il grido di mezzanotte”. Davanti a loro vi
era Gesù che li guidava verso la città, essi dovevano tenere gli occhi
fissi su di Lui per non cadere. . . .Ben presto però, alcuni di loro si
stancarono, cominciarono a lamentarsi a causa della grande distanza,
64 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Il sigillo di Dio
Un’, altra “soppressione” recita così:
“Sorelle e fratelli, sia benedetto il Signore; questo è un incontro
speciale per chi ha il sigillo del Dio vivente”. Non c’è nulla di
male in ciò che noi desideriamo ottenere. L’analisi delle nostre
pubblicazioni dimostrerà la nostra fede, cioè che i giusti viventi
riceveranno il sigillo di Dio prima della conclusione del tempo di
grazia; anche se questi speciali onori saranno poi goduti nel regno
di Dio.
così in ritardo. Non era nel disegno di Dio che il popolo d’Israele
vagasse per quarant’anni nel deserto. Lui ha promesso di guidarli
direttamente verso la terra di Canaan per stabilire la loro felicità. Ma
coloro che per primi fu fatta questa promessa, non entrarono a causa
della loro incredulità.
“Infatti vediamo che non vi poterono entrare a causa della
loro incredulità”.
Ebrei 3:19
E poiché i loro cuori erano pieni di mormorazione, di ribellione
e d’odio, il Signore non poté compiere la sua alleanza con loro.
I 40 anni d’incredulità, di mormorazione e di ribellione, chiusero
al popolo d’Israele la terra promessa di Canaan. Gli stessi peccati
ritarderanno l’ingresso dell’Israele moderno nella Canaan celeste. In
nessun caso le promesse del Signore sono mancanti. È l’incredulità,
la mondanità, la mancanza di consacrazione, nonché le contese tra
il professo popolo di Dio, ci hanno trattenuto in questo mondo di
peccato e tristezza per molti secoli.
fosse per le anime che potrebbero essere indotte nello stesso errore
dai nemici della verità, perché essi esultano e dichiarano che sono
un’ingannatrice. Presento queste dichiarazione nella speranza di aiu-
tare i sinceri. Non mi aspetto di raggiungere coloro che, avendo visto
la luce della verità, si rifiutano di ascoltare, o quelli che hanno dei
pregiudizi radicati e le loro anime sono trincerate nell’incredulità.
Gesù, la Maestà del cielo, che era uguale a Dio, visse sulla terra per
33 anni, eppure pochi riconobbero in lui un carattere divino. Ed io,
che sono una debole, indegna e fragile creatura umana, posso pre-
tendere di avere un maggiore successo di quanto lo ebbe il Salvatore
del mondo?
La prima volta quando mi fu comandato di diffondere la parola
del Signore, sapevo che sarei stata ostacolata con opposizioni o con
persecuzioni e ciò non mi stupiva. Se dovessi contare sugli applausi
umani, da molto tempo sarei scoraggiata. Invece ho cercato Gesù e
ho scoperto che Colui che era senza peccato fu assalito da lingue
diffamatorie. Coloro che si credevano misericordiosi, lo spiavano
facendo ogni sforzo per soffocare il suo modo d’agire. Nonostante
la sua potenza, Gesù non castigò i suoi avversari, anche se la loro
vita peccaminosa l’avrebbe meritata. Gesù avrebbe potuto lanciare
contro di loro i fulmini della vendetta, ma non lo fece. Gli lanciò
solo dei severissimi rimproveri contro la loro ipocrisia e corruzione,
e quando il suo messaggio era respinto e la sua vita era in pericolo,
serenamente andava in un altro luogo a portare le parole di vita.
Nella mia debolezza ho cercato di seguire il Suo esempio.
dure.
Lettera n .2 - 1874
WHITE TRUSTEES
[58]
80
CAPITOLO 6—L’AMOREVOLE CURA DI
GESÙ*
L’adorazione
Coloro che hanno la tendenza ad adulare sé stessi favorendo l’or-
goglio e la vanità, e solo in apparenza danno il tempo e l’attenzione
all’opera del Maestro, ciò li condurrà verso una perdita spaventosa.
Molti che portano vestiti sontuosi esteriori, non sanno nulla della
bellezza interiore che al cospetto di Dio ha un grande valore. Il loro
abbigliamento fine copre i cuori peccaminosi e malati, pieni di vanità
e orgoglio. Essi non sanno che cosa significa cercare le cose celesti,
dove Cristo siede alla destra del Padre. (Colossesi 3:1)
Io, ogni giorno desidero essere ripiena della presenza dello Spiri-
to di Cristo. Il tesoro della Sua grazia è di maggior valore per me, più
dell’oro o dell’argento. Non ho mai sentito un desiderio di giustizia
* Uno stralcio della lettera scritta il 18 febbraio 1904, pubblicato nel Notebook
Leaflets, Esperienze Cristiane n. 1.
81
82 MESSAGGI SCELTI Vol.1
manto della giustizia di Cristo e che sulle loro vesti c’era il sangue
delle loro vittime. Dopo che Gesù prese i suoi eletti, gli altri furo-
no lasciati, perché non erano pronti. Nella loro vita egoista misero
al primo posto l’IO, e alla venuta di Cristo essi ebbero paura di
incontrarlo. Mi svegliai con l’immagine dei loro volti agonizzanti
nella mia mente. Non riesco a cancellare quell’impressione e vorrei
descrivere la scena così come è stata presentata a me. Oh, quanto
triste è stata la delusione di coloro che non avevano voluto imparare
per esperienza il significato delle parole:“. . . poiché voi moriste e
la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio”.
Colossesi 3:3
Vi sono molti che si professano cristiani ma che non hanno
conosciuto Cristo con le proprie esperienze. Oh, come mi fa male il
cuore a causa delle anime ingannate e impreparate. Quando mi trovo
davanti alla congregazione e vedo le persone piene di sufficienza, [60]
persone che si considerano rette, persone che sanno di non aver fatto
nulla per servire Cristo, per incontrarlo in pace, io sono talmente
aggravata da questo fatto che non posso dormire. A questo punto mi
chiedo che cosa posso dire a queste anime per svegliarle affinché
comprendano la loro vera condizione? Sono talmente assorbiti da
loro stessi. Desidero rivelare loro Cristo in modo chiaro, affinché
possano accettarlo e smettano di concentrare le loro attenzioni su di
sé. . . ..
Tra coloro che saranno amaramente delusi nel giorno del giudizio
finale, vi saranno quelli che sono stati religiosi solo in apparenza, e
hanno vissuto esteriormente la loro vita come cristiani.
“Conservare l’IO. . . ” è una cosa che fanno tutti. L’orgoglio mina
la loro moralità e la loro influenza. Le capacità che possiedono sono
poste ad un livello superiore rispetto agli altri e credono che la loro
conoscenza della Verità è tale da sentirsi degni di ottenere elogi da
Cristo.
“Signore” — essi invocano — “noi abbiamo mangiato e bevu-
to in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze!” (Luca
13:26) oppure. . . .non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in
nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere po-
tenti?”.
Matteo 7:22
Ma Cristo risponderà:
84 MESSAGGI SCELTI Vol.1
*****
*****
86
CAPITOLO7—CRISTO HA IL CONTROLLO 87
Alzati, risplendi
Dio ci esorta a rompere le corde del nostro stretto servizio inter-
no. Il messaggio dell’Evangelo deve essere portato nelle città e fuori
delle città. Dobbiamo esortare tutti a stringersi attorno alla bandiera
della croce. Quando il nostro lavoro sarà fatto come deve essere,
quando lavoriamo con zelo divino per aggiungere i convertiti alla
verità, il mondo vedrà la potenza che accompagna il messaggio della
verità. L’unità dei credenti testimonia la forza della verità che mette
in perfetta armonia uomini di diverse posizioni, unificando i loro
interessi.
Le preghiere e le offerte dei fedeli si combinano con la serietà,
con gli sforzi altruistici, e di conseguenza diventano uno spettacolo
per il mondo, per gli angeli e per gli uomini. Gli uomini dunque
sono convertiti. La mano da loro afferrata quale compenso sublime
è quella di Dio. I credenti sono uniti da un unico interesse — il
desiderio di fare della verità il punto di riferimento nel quale il
Signore dovrebbe essere glorificato. Cristo li unisce in un sacro
vincolo d’unione e d’amore, vincoli che hanno un potere irresistibile.
E proprio per questa unione Cristo pregò poco prima del suo
sacrificio, a un passo dalla croce.
88 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Chi ama Dio sopra tutte le cose e il suo prossimo come sé stesso,
opererà con costanza per dare la testimonianza al mondo, agli angeli
e agli uomini. Compiendo la volontà del Signore, rivelerà nella
sua vita la forza trasformatrice della grazia di Cristo. In tutte le
circostanze della vita, avrà l’esempio di Cristo come sua guida. Ogni
vero operaio del Signore è disposto a fare di tutto per il bene degli
altri. Cristo ci dice:
“Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo
mondo, la conserverà in vita eterna”.
Giovanni 12:25
Con uno sforzo serio e riflessivo nel portare aiuto là dove esso
necessita, il vero cristiano dimostra il suo amore per Dio e per il suo
prossimo. Il servitore di Cristo può perdere la vita nel servizio, ma
quando Cristo ritornerà, raccoglierà i suoi gioielli per portarli con
Sé.
Cari fratelli e sorelle, non spendete troppo tempo e denaro per
voi stessi a causa dell’apparenza. Coloro che fanno questo, sono ob-
bligati a tralasciare molte altre cose, per le quali avrebbero consolato
altri, irradiando un calore riconfortante alle loro anime stanche. Noi
tutti dobbiamo imparare a migliorare la nostra fede. Spesso abbiamo
la grande opportunità di portare la luce e la speranza nella vita degli
altri.
Come possiamo migliorare queste opportunità se i nostri pensieri
sono concentrati su noi stessi? Chi è egocentrico perde innumerevoli
opportunità per portare le benedizioni agli altri e a sé stesso. “In che
modo posso aiutare gli altri”. Facendo del nostro meglio, dopodiché
condivideremo i risultati con Dio. Io desidero vivere la vita futura
con la consapevolezza che ho fatto tutto quello che ho potuto qui in
questa vita. Iddio ha provveduto che ognuno, sia ricco sia povero,
possa godere nel coltivare la purezza di pensiero, l’altruismo e il
* Pubblicato nel Notebook Leaflets, Christian Experience, Nr. 3
89
90 MESSAGGI SCELTI Vol.1
92
CAPITOLO 9—ESAMINATE VOI STESSI 93
Un servizio sublime
Quando gli uomini e le donne avranno formato il loro carattere
per piacere a Dio, quando la loro abnegazione e sacrificio saranno
pienamente realizzati, quando essi saranno pronti per la prova finale,
e per essere uniti alla famiglia di Dio, quale altro servizio sarà più
stimato di Chi ha deposto la propria vita per salvare la razza caduta?
Quale azione sarà più accettata nel cuore dell’Infinito Amore? Quale
tipo di opera porterà al Padre e al Figlio la più grande soddisfa-
zione e gioia? La risposta è solo una: la salvezza delle anime che
periscono.
Cristo è morto per portare agli uomini il potere salvifico del
Vangelo. Coloro che collaborano con lui nel diffondere la sua grande
misericordia, devono lavorare con tutte le forze che Dio gli ha dato
per salvare sia quelli vicini sia quelli lontani. Essi condivideranno la
gioia del Redentore, quando i redenti si troveranno intorno al trono
di Grazia. Il Signore ha affidato i mezzi e le capacità ai suoi servi,
94 MESSAGGI SCELTI Vol.1
La nostra responsabilità
Il messaggio di Laodicea è applicabile alla chiesa odierna. Voi
credete in questo messaggio? Il vostro cuore lo accetta? Oh, forse
state ripetendo: . . . siamo ricchi e non abbiamo bisogno di nien-
te. . . ..? Forse le dichiarazioni sulla verità eterna che sono state date
a tutte le nazioni del mondo sono inutili? Dio ha scelto un popolo
e lo ha reso depositario di una verità dai risultati eterni. A loro è
stata data la luce che dovrebbe illuminare il mondo. Dio forse ha
fatto un errore? Siamo realmente Suoi strumenti? Siamo noi, uomini
e donne che hanno ricevuto l’incarico di portare il messaggio del
capitolo 14 di Apocalisse, che devono proclamare il messaggio di
CAPITOLO 9—ESAMINATE VOI STESSI 95
Avvertenze
La nostra fede deve essere genuina. Finora abbiamo appena com-
preso le realtà contenute nella Verità. Tutti devono agire secondo la
Fede che possiedono. Nonostante che, i Segni dei Tempi si stanno
compiendo sull’intero pianeta, il ritorno di Cristo sta ritardando.
L’avvertimento che la gente deve ricevere deve essere chiaro, di-
stinto e sicuro. Dinnanzi al pericolo delle nostre anime, dobbiamo
informarci sulle condizioni prescritte e per le quali dobbiamo effet-
tuare la nostra salvezza, ricordando che è il Signore che opera in noi
il volere e l’operare per la sua buona volontà. Questo non dovrebbe
permetterci di essere trascinati dalla corrente, dalle tradizioni e dalla
presunzione.
* Manoscritto 51, 1901
96 MESSAGGI SCELTI Vol.1
97
98 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Un paradiso da conquistare
Ogni anima è in lotta per conquistare il paradiso ed evitare l’in-
ferno. L’esercito degli angeli è pronto a venire in aiuto alle anime
provate e tentate. Egli, il Figlio del Dio vivente, sopportò la prova
e l’afflizione al nostro posto. La croce del Calvario è davanti ad
ognuno di noi. Quando tutti saranno giudicati ed essi (i perduti)
saranno consegnati per soffrire perché hanno disprezzato la legge
del Signore e perché hanno disubbidito, non avranno scusa alcuna.
La loro morte sarà eterna. Tutto è dipeso dalle loro scelte, infatti essi
potevano scegliere tra il Principe - Cristo o il principe Satana. Ogni
CAPITOLO 10— GLI ANGELI 99
101
102 MESSAGGI SCELTI Vol.1
pressi e che si spezzi ogni tipo di giogo? Non è forse questo: che
tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu conduca a casa tua
gli infelici privi di riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra
e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne?
[76] Isaia 58: 5-7
La ricompensa
“Allora la tua luce spunterà come l’, aurora, la tua guari-
gione germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà, la
gloria del SIGNORE sarà la tua retroguardia”
Isaia 58:8
Dobbiamo mettere in pratica i precetti della legge, perché so-
lo così la giustizia del Signore ci raggiungerà e come ricompensa
vedremo la gloria di Dio. La luce della giustizia di Cristo sarà la
nostra avanguardia e la gloria del Signore sarà la nostra retroguardia.
Ringraziamo dunque il nostro Dio per questa sicurezza. Rimaniamo
costantemente in tale posizione, affinché il Signore possa favorirci.
È nostro grande privilegio rimanere in stretto contatto con il Si-
gnore ed essere suoi collaboratori. Nel grande piano di Dio per la
redenzione di una razza caduta, Egli mise Sé stesso nella necessità
di usare l’uomo quale Suo collaboratore al fine di raggiungere tuta
l’umanità. Lui vuole la cooperazione di chi desidera essere attivo,
predisposto alle opportunità, predisposto a discernere ciò che deve
essere fatto per il suo prossimo. Cristo ha sacrificato la Sua vita per
i peccatori. Egli desidera riscattare la razza umana da una vita di
trasgressione a una vita d’obbedienza e di giustizia. A tutti quelli
che accettano Cristo come loro personale Redentore, sarà data la più
ricca ricompensa che può conferire il cielo, ossia la vita eterna. È
necessario che noi comprendiamo pienamente il prezzo pagato da
Cristo per la nostra redenzione.
Paolo dichiara:
“Poiché siete stati comprati a caro prezzo. . . .”, e questo prez-
zo pagato da Gesù è nientemeno che la vita dell’Unigenito Figlio di
Dio.
1 Corinzi 6:20
Quanto sono vere le parole di Paolo!!! Non dobbiamo mai dimen-
ticare questo sacrificio. Possiamo rifiutare il Suo invito, possiamo
CAPITOLO 11—QUANTO VALIAMO? 103
Esperienza personale
All’età di diciassette anni, quando i miei amici pensavano che io
fossi rimasta invalida per tutta la vita a causa di un grave incidente
avuto nella mia giovinezza, ebbi una visita da parte di un visitatore
celeste il quale mi disse:
” Ho un messaggio per te”.
“Perché” — ho pensato. ” Deve esserci un errore”.
Ma la voce continuò:
“Io ho un messaggio per te: Scrivi tutto quello che ti sto per
dire”.
104 MESSAGGI SCELTI Vol.1
sto mondo non posseggo un posto dove sia libero dai debiti. Perché?
Semplicemente perché vedo tanta opera missionaria da fare. In que-
ste circostanze potrei forse ammassare dei tesori? Assolutamente
no! Il mio guadagno proviene dai diritti d’autore della vendita dei
miei libri, ma in pratica, tutto questo denaro va speso nel lavoro
missionario.
Il direttore di una delle nostre case editrici di un paese lontano,
avendo sentito da altri che necessitavamo di mezzi finanziari, mi
mandò 500 $. Nella lettera che accompagnava il denaro mi disse,
che in compensazione delle migliaia di dollari provenienti dai diritti
d’autore che io avevo devoluto a favore del suo campo missionario,
per la traduzione e per la distribuzione dei nuovi libri, nonché per
la nuove pubblicazioni missionarie, esso considerava l’invio dei
500$ come un piccolo segno d’apprezzamento. Questa cifra, doveva
servire come aiuto supplementare per i nostri bisogni.
Fin’ora ho sempre dato il mio supporto finanziario per sostenere
la causa del Signore nei vari paesi stranieri. Nondimeno intendo
restituire questi 500 $ il più presto possibile per liberarmi dal debito.
Per la gloria del Signore, vi voglio dire che circa 14 anni fa
Lui mi ha permesso di finire il libro che parla delle Parabole di
Gesù, e mi mise in cuore il pensiero di pubblicare questo libro per
l’avanzamento della nostra opera educativa denominazionale. A
quel tempo alcune delle nostre scuole e collegi erano indebitati,
ma attraverso gli sforzi dei nostri fratelli nella vendita di questo
libro, il ricavato fu destinato alla liquidazione del debito suddetto.
Circa 200 mila $ coprirono la parte del debito, ma l’opera prosegue
ancora. Il successo di questo piano è stato per me una fonte di
grande soddisfazione. Ora sto completando un altro libro il quale
sarà utilizzato allo stesso modo per altre spese.
Questo tipo di guadagno per me non è molto incoraggiante. Io
preferisco pensare che la circolazione dei miei scritti sta portando
molte anime alla conoscenza della Verità. Questo pensiero mi ralle-
gra il cuore. Io non ho tempo da sprecare in lamentazioni. Procedo
con la mia opera e scrivo, scrivo, scrivo. . . ..Al mattino presto, men-
tre tutti dormono ancora, generalmente sono sveglia e comincio a
scrivere. Non esiste il minimo problema che potrebbe rallentare il
[80] mio lavoro.
Poco dopo il mio arrivo in Australia, sono stata colpita da una
CAPITOLO 11—QUANTO VALIAMO? 107
Gli angeli sono stupiti nel vedere che gli uomini considerano
con leggerezza e indifferenza le Verità vitali. Questo significa essere
soggetti al peccato e agli attacchi di Satana, la stessa cosa subì in
prima persona il Figlio di Dio.
Magari! Coltivassimo l’abitudine della meditazione, dell’abnega-
zione e dell’auto-sacrificio della vita di Cristo affinché comprendia-
mo profondamente il maligno carattere del peccato e lo detestiamo
in ogni sua viltà. Lasciate che la vostra mente si risvegli alla gra-
titudine perché mediante Cristo, il Padre è fedele nel compiere la
promessa di perdonare tutti i peccati. Quando noi guardiamo alla
Croce del Calvario, la Sua misericordia e il Suo amore saranno per
noi una sicurezza eterna. Secondo le capacità individuali, siamo
forse in grado di capire e apprezzare la Verità, e amare Gesù nella
stessa misura in cui Iddio ci ama e ci perdona?
Quale gloriosa Verità!
Il Signore desidera perdonare chiunque va a Lui pentito.
Predicate questo a tutti. Esaltate Gesù, affinché la gente possa
contemplarlo. . . .
I giudei nelle offerte dei sacrifici vedevano il simbolo di Cristo,
il cui sangue fu sparso per la salvezza del mondo. Tutte queste
offerte erano un simbolo di Cristo e sono state fatte per rivelare
la grande Verità, poiché solo il sangue di Gesù purifica da tutti i
peccati. Senza spargimento di sangue non c’è remissione di peccati.
Alcuni si chiedono perché Dio ha voluto tanti sacrifici e ha stabilito
l’offerta di tante vittime sanguinanti nel sistema giudaico. Ogni
vittima che moriva era un simbolo di Cristo, il cui insegnamento era
impresso nella mente e nel cuore della solenne e santa cerimonia,
ed era spiegata chiaramente dai sacerdoti. Questi sacrifici sono stati
esplicitamente designati da Dio stesso allo scopo di insegnare quanto
importante è la Verità, perché solo attraverso il sangue di Cristo vi
è il perdono dei peccati. Questa grande e salvifica Verità è spesso
* Pubblicato nel Notebook Leaflets, Methods, N. 11
109
110 MESSAGGI SCELTI Vol.1
ripetuta agli orecchi dei credenti e degli increduli, e tuttavia gli angeli
si meravigliano che gli uomini ascoltino con grande indifferenza
questa importante Verità. Nelle chiese si sta evidenziando tropo
poco il Piano di Redenzione. Sono pochi quelli che considerano
il sacrificio e il piano di redenzione di Gesù come Verità e realtà
vivente. Solo attraverso la fede nel sangue purificatore di Cristo vi
è il perdono dei peccati che si attaccano agli esseri umani come
[83] l’immonda lebbra.
Questi profondi pensieri dovrebbero essere risvegliati in ogni
mente. Gesù, per se stesso non aveva alcun bisogno di soffrire. La
Sua fu una sofferenza la cui profondità era proporzionata alla dignità
della sua persona e al suo inattaccabile ed eccelso carattere.
Lettera 43, 1892
Profondo pentimento
“Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia
voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli
con me. Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono,
come anch’, io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul
suo trono”
Apocalisse 3:20,21
Alcuni potrebbero dire:
“Perché questo messaggio suona incessantemente nelle nostre
orecchie”? Perché non siete completamente pentiti. Non vivete in
comunione con Cristo. Quando liberate la vostra anima da un solo
idolo, Satana lo sostituisce subito con un altro. Cristo dimorerà in
voi solo quando vi consacrerete totalmente a Lui, quando farete di
lui il vostro Consigliere, e quando avrete un ininterrotta comunione
con Lui. A questo punto il vostro cuore si libererà dai pensieri
peccaminosi e dipenderete da Dio.
Il desiderio di pentirsi deve essere costante. Qualora vi riformate
in modo deciso e mettete in pratica le Verità che avete appreso,
qualora la vostra fede sia attiva e in costante crescita, il vostro pen-
timento sarà come la rugiada del mattino. La vostra anima avrà un
sollievo costante. Un pentimento originato da un esercizio spasmo-
dico dei sentimenti è un pentimento dal quale dobbiamo pentirci, e
quindi ingannevole. Un violento esercizio dei sentimenti non pro-
CAPITOLO 12—GLI ANGELI SONO STUPITI 111
116
CAPITOLO 14—IN OGNI LUOGO 117
120
CAPITOLO 15—IL RISVEGLIO DELLA CHIESA 121
I talenti passivi
Il Signore permette il sopraggiungere di determinate circostanze
che richiedono l’, esercizio di talenti passivi, i quali aumentano
in purezza e in efficacia, via via che siamo disposti a rendere a
Dio ciò che gli appartiene in termini di decime e di offerte. Voi
sapete benissimo cosa significa passare attraverso le prove. Esse
ci danno l’opportunità di crescere nella fede, di cercare il Signore
attraverso le preghiere, di credere in Lui, e di abbandonarsi a Lui
completamente. Le nostre virtù e la nostra fede sono messi alla
prova attraverso la sofferenza. È proprio nel giorno della sventura
che comprendiamo quanto prezioso è Gesù. Ci è data l’opportunità
di dire insieme a Giobbe: “Ecco, mi uccida pure! Oh, continuerò
a sperare”.(Giobbe 13:15)
Oh, è talmente importante poter pensare che abbiamo l’oppor-
tunità di confessare la nostra fede di fronte al pericolo, di fronte al
dolore, di fronte alla malattia o di fronte alla morte. Dipende solo
da noi accettare la volontà del Signore. La nostra vita futura e il
nostro carattere dipenderanno dalla disposizione del nostro spirito.
Individualmente, ogni anima deve tendere verso la vittoria, ma nel
frattempo deve rendersi conto che non può avere ogni cosa che desi-
dera. Dobbiamo imparare attentamente ogni lezione che Cristo ci ha
lasciato mediante la sua vita e il suo insegnamento. Qualsiasi cosa
122 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Umiltà e fede
Nell’opera per questo tempo, non è il denaro o il talento, né la
sapienza o l’eloquenza sono tanto necessarie come la fede dotata
d’umiltà. Nessuna opposizione può prevalere contro la Verità pre-
sentata con fede e umiltà da operai di Dio, che volontariamente
sopportano la fatica, il sacrificio e il rimprovero a causa del Maestro.
Se vogliamo vedere i risultati dei nostri sforzi, dobbiamo diventare
collaboratori del Signore. Dobbiamo piangere come Cristo piange
per chi non piange per sé stesso, dobbiamo supplicare come Egli
supplica per chi non supplica per sé stesso.
Manoscritto 24, 1903
Un lavoro veloce
Quando la potenza divina si combina con lo sforzo umano, l’o-
pera si diffonderà come il fuoco divampa nella stoppia. L’uomo non
potrà discernere l’origine degli strumenti che il Signore impiegherà:
[93] gli angeli suppliranno all’opera che gli uomini potranno compiere,
solo se riceveranno la benedizione e se non trascureranno di rispon-
dere alle richieste di Dio.
[94] The Review and Herald, 15 Dicembre 1885
PARTE TERZA: — RINASCITA E
RIFORMA
[95] INTRODUZIONE
WHITE TRUSTEES
[96]
124
CAPITOLO 16—ESORTAZIONE A
CONSEGUIRE UNA RINASCITA*
125
126 MESSAGGI SCELTI Vol.1
* Nel 1893, nelle istituzioni di Battle Creek si ebbe una marcata e forte rinascita, con
grande evidenza dell’opera dello Spirito di Dio. Purtroppo, molte benedizioni di quel
tempo sono andate perse durante gli eventi che sono susseguiti. Questa esperienza ci
portò dei consigli che valgono anche per i nostri giorni.
I COMPILATORI
133
134 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Giovanni 8:12
E poi ancora:
“Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame
e chi crede in me non avrà mai più sete”.
Giovanni 6:35 [108]
Raggiungere questa condizione significa incontrare la Fonte di
luce e amore, e capire dove e come poter rinascere, e come impiegare
le promesse di Dio affinché siano continuamente applicate nella
nostra vita
“Ma io ve l’, ho detto: “Voi mi avete visto, eppure non cre-
dete”!
Giovanni 6:36
Queste parole si sono compiute letteralmente nel caso di molti,
perché pur avendo ricevuto la Verità, la misericordia e la compas-
sione, sono rimasti increduli. Nonostante abbiano visto gli effetti
dell’opera dello Spirito di Dio, non sono in grado di resistere e ca-
dono nella rete del tentatore. Quindi, come succede sempre, dopo
un periodo di rinascita sprofondano nelle tenebre. Se avrebbero
usato correttamente l’istruzione della preziosa luce, non sarebbero
sopraffatti dal nemico. I cristiani devono riflettere la luce sugli altri,
devono collaborare e agire secondo le rivelazioni dello Spirito Santo.
In caso contrario essi subiranno una grande perdita.
La benedizione fu apprezzata?
Affinché la nostra crescita spirituale possa aumentare, è neces-
sario camminare nella luce. In vista del prossimo ritorno di Cristo,
dobbiamo essere vigilanti e lavorare per preparare le nostre anime.
Le nostre lampade devono essere costantemente accese. Dobbia-
mo sollecitare gli altri alla necessità di prepararsi alla venuta dello
sposo. La fede e l’opera devono andare di pari passo, altrimenti il
nostro carattere non sarà equilibrato e quindi imperfetto. Dobbia-
mo pregare e meditare di continuo, affinché la luce che ci è stata
impartita, la possano ricevere anche gli altri. Se nel mondo esiste
[111] qualcosa in cui possiamo manifestare entusiasmo, è la ricerca della
salvezza delle anime per le quali Cristo è morto, ma nello stesso
tempo non dobbiamo permettere di trascurare noi stessi. Il Signore
ci esorta: “Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello
spirito, servite il Signore”.
Romani 12:11
Riconoscere la gloria di Dio, significa avere la sincerità di pro-
positi, manifestare a tutti l’opera che è stata fatta nel vostro cuore,
e infine che la vostra volontà è stata sottomessa a quella di Dio. Il
mondo vi sta osservando perché vuole vedere quale sarà il risultato
dell’opera della rinascita nel college, nel sanatorio, nella tipografia
e in mezzo ai membri della chiesa in Battle Creek. Quale testimo-
nianza avete dato nella vostra vita giornaliera e nel vostro carattere?
CAPITOLO 17—LA PROTEZIONE DELLA NUOVA ESPERIENZA 143
e contrito nel cuore? Esse sono state forse apprezzate? Coloro che
sono stati chiamati dalle tenebre alla Luce, hanno forse manifestato
le lodi a Dio? Vi sono alcuni che mettono in discussione l’opera [113]
del Signore invece di apprezzarla, perché sono costantemente alla
ricerca di una qualsiasi forma di fanatismo.
147
148 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Lui trasalì, poi si alzò, parlò e disse che avrebbe cominciato subito
da questo giorno. Questa decisione diede una grande gioia a tutti i
[116] presenti. Il fratello D., è un uomo di grande valore.
Il marito della sorella E. si alzò e testimoniò il desiderio di
diventare cristiano. Lui era un avvocato molto influente. Sua figlia,
seduta accanto al padre, sembrava molto ansiosa. Poi il fratello D.,
unì le sue suppliche alle nostre. La sorella D. ancora, supplicò i suoi
figli. Abbiamo pregato e siamo stati esauditi, perché tutti si sono
fatti avanti, compresi i padri e i loro figli. Quel giorno fu un giorno
di grande gioia. La sorella E., ci disse che per lei quel giorno era il
più felice di tutta la sua vita.
Diario del 19 febbraio 1868
Dal libro: Schizzi storici dalle Missioni della Chiesa Avventista del
7° Giorno, pag. 173
La determinazione
Durante una riunione a Basilea (Svizzera), all’assemblea fu pre-
sentata una proposta e un serio impegno da prendere: la decisione
* Conferenza svizzera di Basilea tenutasi nel 1885
150 MESSAGGI SCELTI Vol.1
cuore. Nella sala gremita di gente, quasi tutti si sono alzati in risposta
all’appello. Una certa quantità di persone provenienti da un’altra
comunità si alzarono anche loro. Durante la preghiera presentai tutta
l’assemblea al Signore e immediatamente sentimmo manifestarsi lo
Spirito Santo. La vittoria fu totale!
Manoscritto 30a 1896 [120]
ogni chiesa. Purtroppo a causa della folla e del poco spazio, diversi
non furono in grado di avvicinarsi, ma le loro anime erano felici, i
loro volti animati e i loro occhi pieni di lacrime testimoniavano con
determinazione: “Io sarò al fianco del Signore. Da questo momento
cercherò ardentemente di raggiungere una norma di vita superiore”.
The Review and Herald, 12 febbraio 1901
158
INTRODUZIONE 159
WHITE TRUSTEES
[124]
CAPITOLO 19—COSA PREDICARE E COSA
NON PREDICARE*
L’apparizione di Cristo
Lo scopo del ministero è annunciare il ritorno di Cristo. Il più
grande desiderio di Gesù è che la Sua Parola possa essere rivelata a
tutti indistintamente.
Manoscritto 109, 1897
Gli operai della causa della Verità dovrebbero presentare la
giustizia di Cristo, non solo come una nuova luce, ma come una luce
preziosa che per un certo tempo è stata persa di vista dagli uomini.
Dobbiamo accettare Cristo come nostro personale Salvatore, è Lui
che ci attribuisce la giustizia di Dio. Distinguiamo e mettiamo in
evidenza la Verità che Giovanni ha descritto nella sua prima epistola:
“In questo è l’,amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma
che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il
sacrificio propiziatorio per i nostri peccati”.
1 Giovanni 4:10
Nell’amore di Dio si è manifestata la più grande ispirazione
contenente le preziose Verità. I tesori della grazia di Cristo sono
dischiusi davanti alla chiesa e al mondo. Quel grande e meraviglioso
amore dovrebbe condurci a Cristo, che morì per noi peccatori. Quale
perdita è per un’anima che comprende le richieste della legge, ma che
non riesce a capire la sovrabbondante grazia di Cristo! Certamente
la legge di Dio rivela il suo amore quando è predicata come verità
in Gesù, quindi il dono di Cristo per questo mondo colpevole deve
essere espresso in ogni conversazione.
Non c’è da meravigliarsi quando i cuori non si sono congiunti
alla Verità, poiché questa è stata presentata in modo freddo e senza
vita. Se i ministri o gli operai di Dio tralasciano la presentazione
* Qui non è stato completato l’elenco degli argomenti accennati. Vedasi Evangelism
pag. 184-199, 217-278
I COMPILATORI
160
CAPITOLO 19—COSA PREDICARE E COSA NON PREDICARE 161
Lo Spirito Santo
Cristo, il più grande dei Maestri, ebbe una varietà infinita di
soggetti da scegliere, ma il soggetto di cui si occupò di più fu la
diffusione dello Spirito Santo. Quali grandi e stupendi soggetti Egli
ha predicato per la chiesa grazie a questo dono. E oggi, su quale tema
ci dobbiamo soffermare? Quale promessa non è stata soddisfatta?
In pochissime occasioni si parla dello Spirito Santo, ma poi questo
tema viene subito abbandonato.
Manoscritto 20, 1891
162 MESSAGGI SCELTI Vol.1
I sermoni dimostrativi
Molti sermoni dimostrativi rare volte commuovono e soggiogano
l’anima. . . .Ogni messaggero di verità dovrebbe esporre la pienezza
di Cristo. Quando il dono gratuito della giustizia di Cristo non è
presentato, la predicazione è insipida e mancante di spiritualità; le
pecore e gli agnelli non sono nutriti. Paolo ci dice: “. . . la mia paro- [127]
la e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi
di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di poten-
za. . . ”
1 Corinzi 2:4
Vi è midollo e grasso nell’evangelo. Gesù è il centro vitale d’ogni
cosa. Parlate di Cristo in ogni sermone. Parlate di questa preziosa
misericordia e della gloria di Gesù Cristo, perché Cristo è la nostra
speranza di gloria.
Lettera 15, 1892.
170
CAPITOLO 20—IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO VERSO LE CONTROVERSIE
DOTTRINALI 171
dell’obbedienza e della salvezza, dei comandamenti di Dio e la
testimonianza di Gesù Cristo.
In alcuni dei nostri libri più importanti che sono stati stampati
alcuni anni fa, e che hanno portato molti alla conoscenza della
Verità, forse vi sono temi di minor importanza che richiedono un
attento studio e correzione. Tali questioni sono considerate di minore
importanza da chi controlla le nostre pubblicazioni. Non lasciate [133]
che questi fratelli, né i nostri colportori e nemmeno i nostri ministri
ingrandiscano questi temi in modo tale da sminuire l’influenza di
questi buoni libri, salvatori d’anime.
Se ci occuperemo di screditare la nostra letteratura, metteremo
le armi in mano a quelli che si sono allontanati dalla fede e confon-
deremo le menti di chi avrà recentemente abbracciato il messaggio.
Meno cambiamenti saranno introdotti nelle nostre pubblicazioni,
meglio sarà per noi. Spesso, durante la notte, mi sembra di ripetere
ai miei fratelli che occupano posizioni di responsabilità le parole
della prima epistola di Giovanni. (Si cita il Capitolo 1°)
Matteo 28:18-20
Nessun compromesso
Devo dare un messaggio decisivo ai nostri fratelli. Non scendete
a compromessi col male. Affrontate con coraggio i pericolosi in-
flussi che si presentano nella vostra vita. Non temete i risultati del
resistere ai poteri del nemico. In questi ultimi tempi molti inganni
sono stati insegnati come fossero verità. Alcuni dei nostri fratelli
espongono certi punti di vista che la chiesa non può approvare. Si
stanno presentando idee fantasiose, e interpretazioni particolari e
forzate delle Scritture.
Sul momento, alcuni di questi insegnamenti possono sembrare
una cosa da nulla, ma col tempo ingigantiranno e diventeranno delle
vere trappole per gl’inesperti. Abbiamo un’opera specifica da fare.
Non dobbiamo permettere che il nemico ci allontani dalla Verità e ci
indirizzi verso idee fantasiose. Fintanto che saremo individualmente
concentrati nel discernere il compito dello Spirito Santo, eviteremo
il rischio di cadere nei tranelli di Satana. Fratelli vi esorto a vegliare,
come fedeli pastori e guardiani sugli inesperti che sono esposti agli
inganni delle influenze seduttrici. Mantenete una continua e attenta
vigilanza per evitare le rocce e le sabbie mobili, che minacciano di
distruggere la fede nei messaggi che Dio ci ha dato in questo tempo.
Vigilate sulle anime come se ne doveste rendere conto. . . ..
Abbiamo bisogno d’investigare le Scritture ogni giorno per co-
noscere le vie del Signore e per evitare gli inganni e le imposture
religiose. Il mondo è pieno di false e seducenti teorie spiritualistiche
che tendono a distruggere la chiara percezione spirituale e a condurci
lontano dalla verità e dalla santità. Specialmente, in questo tempo
abbiamo bisogno di ascoltare attentamente l’ammonizione:
“Nessuno vi seduca con vani ragionamenti; infatti è per que-
ste cose che l’,ira di Dio viene sugli uomini ribelli”. . .
Efesini 5:6
175
176 MESSAGGI SCELTI Vol.1
I 144.000
Mentre il Signore ci ha dato sublimi, elevate e nobilitanti Verità
che dovrebbero essere sempre conservate come un tesoro inesti-
mabile, Cristo ci avverte che in chiesa ci sarà chi presenterà delle
“favole” e delle supposizioni. La curiosità degli uomini li conduce a
raccogliere questa o quell’altra teoria, quando essi sono curiosi di
sapere qualcosa che non è necessario sapere, Dio non è più la loro
guida. Non è nel Suo piano che il popolo presenti qualcosa che si
può solo “supporre”, e che non è insegnato nella Parola. Non è nella
Sua volontà che il popolo entri in polemiche su questioni che non
l’aiuterà nella sua crescita spirituale, come per esempio: chi farà
parte dei 144 mila? Coloro che sono stati scelti da Dio, avranno la
risposta in breve tempo.
Fratelli e sorelle, apprezzate e studiate la Verità che Dio ha dato
a voi e ai vostri figli. Non perdete il vostro tempo nel cercare di
conoscere ciò che non vi dà alcun aiuto nella vostra vita spirituale.
“Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna”?
Luca 10:25
CAPITOLO 21—INSEGNAMENTI FANTASIOSI E SPECULATIVI 181
182
CAPITOLO 22—IL PERICOLO DEGLI ESTREMISMI 183
Giovanni 6:55
“È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le
parole che vi ho dette sono spirito e vita”.
Giovanni 6:63
191
192 MESSAGGI SCELTI Vol.1
del suo popolo affinché possa resistere nel gran giorno che verrà. La
nostra mente non deve essere assorbita dalle speculazioni riguardo
al tempo che Dio non ha rivelato. Gesù parlando ai discepoli disse:
“vegliate”, ma non poteva definire per quanto tempo avrebbero do-
vuto vegliare. I suoi seguaci devono essere nella posizione di chi è
attento agli ordini del loro Capitano. Essi devono vegliare, aspettare,
pregare e lavorare fino al ritorno di Gesù. Nel frattempo, nessuno
è in grado di prevedere né il giorno né l’ora della Sua apparizione.
Voi non siete in grado di dire che Egli verrà tra uno, due o cinque
anni, non siete voi che potete rimandare o anticipare la Sua venuta.
Vegliate e pregate
Io non dispongo di nessuna informazione riguardo al tempo spe-
cifico dell’,effusione dello Spirito Santo o quando l’angelo potente
scenderà dal cielo e si unirà al terzo angelo, per la conclusione del-
l’opera in questo mondo. Il mio messaggio è solo questo: la nostra
unica salvezza consiste nell’essere pronti per il refrigerio celeste,
senza dimenticarci delle nostre lampade accese. Cristo ci disse:
“Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vo-
stro Signore verrà”.
Matteo 24:42
198 MESSAGGI SCELTI Vol.1
199
200 MESSAGGI SCELTI Vol.1
rimasti in silenzio? Il Signore dice: “Io non sarò più con voi, a meno
che, voi non vi desterete per rivendicare il vostro Redentore”.
Diffidate
Washington, D. C. 7 agosto 1904
Mio Caro Fratello:
Mi è stato dato un messaggio per lei e per gli altri medici che
fanno parte della Società Missionaria dei medici. Separatevi dall’in-
fluenza esercitata dal libro “Il tempio Vivente” (Living Temple) *
perché contiene delle dichiarazioni ingannevoli. In questo libro ci
sono varie opinioni del tutto vere, ma purtroppo si mescolano con
l’errore. Si utilizzano dei passaggi biblici fuori del loro contesto
per sostenere teorie erronee. Di conseguenza, gli errori ivi contenuti
mi hanno dato un grande dolore, e quello che ho sperimentato a
causa di questo libro, mi è quasi costata la vita. Mi risulta, che “Il
tempio viventeӏ stato revisionato, ma il Signore mi ha mostrato che
l’autore non ha cambiato nulla, e che non vi può essere unità tra lui
* Nel
libro di 568 pagine emesso nel 1903 da J.H. Kellog furono promulgate filosofie
panteistiche.
I COMPILATORI
CAPITOLO 24—L’ALFA E L’OMEGA Insegnate la Parola 205
* Durante l’,estate del 1904, in un punto critico della crisi provocata dalla diffu-
sione delle teorie panteistiche del dr. J.H.Kellog, e in un momento quando egli stava
sostenendo procedimenti illegittimi in materia di gestione del nostro lavoro sanitario,
Ellen White presentò numerosi avvertimenti che sono stati assemblati in “Pubblicati per
conto dell’autrice” in un opuscolo di 60 pagine, Testimonianze speciali, Serie B, nr. 2,
intitolato “Testimonianze per la chiesa, contenenti lettere per i medici e i pastori, che
danno messaggi d’avvertimento, consigli e ammonizioni riguardo alla nostra situazione
attuale”. In due di queste comunicazioni essa si riferisce all’ “Alfa e l’Omega”. Seguono
due dichiarazioni complete prese dall’opuscolo. Ulteriori consigli, che fanno riferimento
al panteismo, possono essere trovati in Testimonianze, volume 8, pp. 255-318 e nel Il
Ministero di guarigione pp. 427 — 438. Riguardo alle esperienze a sfondo panteistico,
vedasi A.G.Danniels: “Il dono di profezia”, pp. 330-342, e L.H.Christian: “I frutti dei
doni spirituali”; pp. 277 -296.
I COMPILATORI
CAPITOLO 25—LE FONDAMENTA DELLA
NOSTRA FEDE *
Il pericolo è imminente
Nel periodo della pubblicazione del libro “Il tempio vivente”,
una notte ebbi una visione concernente un pericolo che si stava
avvicinando, e mi fu raccomandato di scrivere tutto ciò che Dio mi
rivelò in merito ai principi fondamentali della nostra fede. Mi fu
spedita una copia del libro in questione, ed essa è rimasta nella mia
libreria senza mai essere letta. Secondo la luce che mi è stata data
dal Signore, sapevo che alcune opinioni esposte in questo libro non
avevano l’approvazione del Signore. Esse erano una vera trappola
che il nemico aveva preparato per gli ultimi tempi. Pensai che l’er-
rore sarebbe stato certamente smascherato, e che non sarebbe stato
necessario fare commenti da parte mia.
Nella polemica sorta tra i nostri fratelli riguardo agli insegna-
menti di questo libro, coloro che erano a favore alla circolazione del
libro, dichiararono: “Il libro contiene gli stessi insegnamenti di Ellen
G.White”. Questa affermazione mi spezzò il cuore, perché sapevo
che ciò non poteva essere vero. Poi mio figlio mi disse: “Madre,
dovresti leggere almeno una parte del libro, così potrai constatare
se ciò che è scritto è in armonia con la luce che Dio ti ha dato”.
Lui si sedette accanto a me, e insieme leggemmo la prefazione e la
maggior parte del primo capitolo, e altri brani di altri capitoli. Man
mano che leggevamo, riconobbi le stesse opinioni contro le quali
CAPITOLO 25—LE FONDAMENTA DELLA NOSTRA FEDE 209
Un iceberg! “Affrontatelo! ”
Poco dopo aver mandato le testimonianze concernenti gli sforzi
del nemico che intendeva indebolire le fondamenta della nostra
fede attraverso la diffusione di teorie seducenti, ho letto una notizia
riguardante un grave incidente. Una nave si era scontrata con un
iceberg. Per diverse notti ho dormito poco. Mi sembrava di essere
schiacciata come un carro sotto i covoni. Durante la notte mi fu
presentata la seguente scena: Una nave stava navigando in mezzo
ad una fitta nebbia. Improvvisamente si sentì un grido: “Iceberg a
prua”! Davanti alla nave emergeva un gigantesco iceberg. Allora una
voce autoritaria gridò: “Affrontalo”! Non c’era un minuto da perdere.
Bisognava prendere una decisione. Il capitano spinse a tutto vapore,
e l’uomo al timone della nave si diresse diritto sull’iceberg. Con un
tremendo impatto la nave colpì il ghiaccio, e l’iceberg si ruppe in
tanti pezzi, molti dei quali caddero sul ponte come rombo di tuono.
Dalla forza della collisione i viaggiatori sono stati violentemente
scossi, ma tutti erano in salvo. La nave è rimasta danneggiata, ma
non al punto di non poter essere riparata. Essa rimbalzava, tremando
da poppa a prua come una creatura vivente, poi lentamente riprese
la rotta.
Ebbene, io conoscevo il significato di questa visione. Ho ricevuto
i miei ordini. Avevo sentito le parole, come se mi parlasse il nostro
Capitano. “Affrontalo!” Sapevo qual era il mio dovere, e che non
c’era tempo da perdere. Era venuta l’ora di agire. Dovevo obbedire
senza indugio al comando. “Affrontalo”. Quella notte sono rimasta
in piedi fino all’una a scrivere quest’esperienza. Nei giorni che
seguirono, lavorai senza sosta da mattino a sera preparando per i
nostri fratelli le istruzioni che mi furono date riguardo agli errori che
si stavano introducendo nella nostra chiesa. Ho sperato molto che
avvenisse una riforma completa e che si mantenessero i principi per
i quali ci siamo battuti sin dai primi giorni, e che furono presentati
con la potenza dello Spirito Santo. [166]
212 MESSAGGI SCELTI Vol.1
WHITE TRUSTEES
[170]
216
CAPITOLO 26—CRISTO E LA LEGGE
La legge è perfetta*
La legge di Dio così com’è presentata nelle Scritture è vasta
nei suoi precetti. Ogni principio è sacro, giusto e buono. La legge
impone agli uomini gli obblighi verso l’unico Dio. Raggiunge i
nostri pensieri e i nostri sentimenti, e produce la convinzione dei
peccati in chi è cosciente di aver trasgredito i comandamenti. Se
la Legge fosse estesa solo al comportamento esteriore, gli uomini
non sarebbero colpevoli dei loro pensieri, dei loro desideri e dei loro
progetti. La legge richiede che l’anima sia pura che la mente sia
santa, che i pensieri e i sentimenti possono essere in conformità con
la norma d’amore e di giustizia.
Nei suoi insegnamenti, Cristo ha mostrato come raggiungere i
principi della legge presentata al Sinai. Egli stesso applicò questa
legge i cui principi rimasero per sempre come grande norma di giu-
stizia — la norma secondo la quale tutti saranno giudicati nel giorno
del giudizio, quando il giudice si siederà e i libri saranno aperti.
Cristo venne per compiere ogni giustizia, e come Capo dell’umanità,
ha dimostrato agli uomini di possedere i requisiti richiesti da Dio.
Attraverso la sua grazia proporzionata agli agenti umani, nessuno
deve perdere l’eternità. Coloro che s’impegnano e si sforzano pos-
sono raggiungere la perfezione del carattere. Questo si converte
nel fondamento stesso del nuovo patto dell’Evangelo. La legge di
Jehovah è come un albero, il Vangelo è composto da fragranti fiori e
dai frutti che porta.
Quando lo Spirito di Dio rivela all’uomo il significato della
legge, nel suo cuore avviene un radicale cambiamento. La fedele
descrizione del suo stato, fatto dal profeta Natan, permise a David di
riconoscere i suoi peccati e lo aiutarono a pentirsi e ad abbandonarli.
Lui accettò il consiglio e si umiliò davanti a Dio.
* Questo articolo apparve ne The Review and Herald, 5 Aprile, 1898
217
218 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Davide scrive:
“La legge del SIGNORE è perfetta”. . . Salmo 19:7
“Da lungo tempo conosco le tue testimonianze che hai stabi-
lite in eterno”.
Salmo 119:152
Paolo invece testimonia:
“Così la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e
buono”.
Romani 7.12
Dio, quale Capo Supremo dell’universo, ha ordinato delle leggi,
non solo per governare gli esseri viventi, ma anche tutte le atti-
vità della natura. Ogni cosa, sia essa grande o piccola, animata o
inanimata, è sottoposta alle leggi fisiche che non possono essere
ignorate. Non ci sono eccezioni a questa regola, poiché ogni cosa
è stata fatta per mano di Dio e non può essere da Lui dimenticata.
Mentre tutto quello che vi è nella natura è governato dalle leggi
naturali, solo l’uomo, quale essere intelligente, capace di compren-
dere i suoi precetti, è responsabile davanti alla legge morale. Solo
all’uomo coronamento dell’opera della creazione, Dio ha dato una
conoscenza che comprende le richieste sacre della legge divina, e
un cuore capace di amarla come santa, giusta e buona. Soltanto a lui
si richiede una rapida e perfetta obbedienza. Nondimeno, il Signore
non lo costringere a obbedire. Egli lasciò all’uomo la libera scelta.
Pochi comprendono il tema della responsabilità personale del-
l’uomo, eppure si tratta di un tema di grande importanza. Tutti
possono obbedire e vivere, oppure possono trasgredire la legge di
Dio, sfidare la sua autorità e ricevere il castigo che ne consegue. Alla
fine, per ogni anima la questione che continuamente si ripresenta è:
devo obbedire alla voce del cielo, alle dieci parole pronunciate al
* L’articolo è apparso in “I Segni dei tempi, 15 Aprile 1886
222
CAPITOLO 27—IL CARATTERE DELLA LEGGE DI DIO 223
paci a spiegare. Però, nella legge di Dio non vi è alcun mistero. Tutti
possono comprendere la grande Verità in essa contenuta. L’intelletto
più debole può captare queste regole; il più ignorante può regolare
la sua vita e formare il suo carattere in accordo con la norma divina.
Se i figli degli uomini, con le loro migliori capacità, obbediranno
alla legge, potrebbero guadagnare forza mentale e la capacità di
comprendere ancor più gli scopi e i piani del Signore. E questo
progresso sarà continuo non soltanto durante la vita presente, ma
anche durante i secoli avvenire; poiché, per quanto lontano possiamo
avanzare nella conoscenza della potenza di Dio, rimane sempre al
di là dell’infinito. La legge divina ci domanda di amare Dio sopra
ogni cosa e il nostro prossimo come noi stessi. Senza l’esercizio di
quest’amore, la più alta professione di fede è mera ipocrisia.
[176] Gesù ha detto:
“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta
la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e
il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: “Ama
il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti
dipendono tutta la legge e i profeti”.
Matteo 22:37-40
La legge esige obbedienza perfetta.
“Chiunque, infatti, osserva tutta la legge, ma la trasgredisce
in un punto solo, si rende colpevole su tutti i punti”.
Giacomo 2:10
Non uno di questi precetti può essere trasgredito senza mancare
di lealtà a Dio. La minima trasgressione di questo precetto è un
peccato, e ogni peccato espone il peccatore all’ira di Dio. L’obbe-
dienza, per l’antico Israele era l’unica condizione per l’adempimento
delle promesse di Dio; e l’obbedienza alla Sua legge portava grandi
benedizioni sia individuali sia collettive.
L’obbedienza alla legge è fondamentale, non solo riguardo alla
nostra salvezza, ma anche per la nostra felicità e per la felicità di
coloro con cui ci relazioniamo. La Parola ispirata dice:
“Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non
c’,è nulla che possa farli cadere”.
Salmo 119: 165
Tuttavia, l’uomo finito, per quanto sia debole, presenterà alla
gente questa legge santa, giusta e buona; questa legge di libertà che
CAPITOLO 27—IL CARATTERE DELLA LEGGE DI DIO 225
227
228 MESSAGGI SCELTI Vol.1
vestendo la sua divinità con l’umanità, scese sulla terra per incontrare
il principe del male e per vincerlo, al fine di diventare l’avvocato e
mediatore dell’uomo davanti al Padre. Il Salvatore avrebbe vissuto
la sua vita sulla terra come ogni uomo, accettandone le avversità e le
tentazioni. Come bimbo di Betlemme, egli sarebbe diventato uguale
agli altri esseri umani, e mediante una vita integra e senza macchia
sin dalla mangiatoia fino alla croce, Egli avrebbe dimostrato, che
l’uomo per una vita di pentimento e di fede in Cristo, poteva essere
restaurato al favore di Dio. Avrebbe portato all’uomo la grazia re-
dentrice e il perdono dei peccati. Se gli uomini fossero ritornati alla
loro lealtà, senza trasgredire la legge, avrebbero ricevuto il perdono.
Nella debolezza umana, Cristo doveva affrontare le tentazioni
presentate da un essere dotato delle facoltà più elevate che Dio aveva
conferito alla famiglia angelica. Ma l’umanità di Cristo era unita alla
divinità, e questo gli diede la forza per sopportare tutte le tentazioni
di Satana. Tuttavia Egli mantenne la sua anima immacolata senza
peccare. Lo stesso potere per vincere, lo vorrebbe dare a ogni figlio e
figlia d’Adamo che accetta per fede i giusti attributi del suo carattere. [181]
“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo
unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma
abbia vita eterna”.
Giovanni 3:16
Gesù ha dimostrato agli uomini che è possibile essere fedeli a
Dio. Ha dimostrato che attraverso il pentimento e l’esercizio della
fede nella giustizia di Cristo, il peccatore può riconciliarsi con Dio
ed essere partecipe della natura divina, vincendo la corruzione che
vi è nel mondo, dovuta alla concupiscenza. Oggi Satana presenta le
stesse tentazioni che presentò a Cristo, offrendoci i regni del mondo
in cambio della nostra sottomissione. Satana non ha alcun potere su
chi contempla Cristo come l’Autore e Compitore della sua fede. Se
noi accettiamo le virtù di Colui che fu tentato prima di noi, Satana
non potrà fare nulla contro di noi. Chi si pente del suo peccato e
accetta il dono della vita del Figlio di Dio, non può essere vinto.
Afferrandosi per fede alla natura divina, diventa un figlio di Dio.
Prega, e credi. Quando l’uomo è tentato e accetta per fede il potere
di Cristo, egli supera la tentazione attraverso la Sua grazia. Ogni
peccatore ha bisogno di comprendere questo. Deve pentirsi dei suoi
peccati, deve credere nel potere di Cristo e accettare questo potere
230 MESSAGGI SCELTI Vol.1
232
CAPITOLO 29—CRISTO È LA NOSTRA SPERANZA 233
Affrontando la tentazione
Quando Gesù fu condotto nel deserto per essere tentato, fu ac-
compagnato dallo Spirito di Dio. Lui non provocò la tentazione.
Egli si recò nel deserto per restare da solo e contemplare la Sua mis-
sione e opera. Digiunando e pregando si fortificava poiché doveva
percorrere quel sanguinoso sentiero. Come avrebbe potuto iniziare
la Sua missione nel liberare i prigionieri trattenuti nel tormento dal
distruttore? Durante il suo lungo digiuno, gli fu mostrato il piano
della Sua opera come liberatore dell’uomo.
Quando Gesù andò nel deserto fu avvolto dalla gloria del Padre.
Durante la comunione con Dio, fu elevato al di sopra della debolezza
umana. Poi, quando la gloria del Padre si ritirò da Lui, Egli fu esposto
alle tentazioni in ogni momento. La sua natura umana voleva evitare
il conflitto che lo aspettava. Digiunò e pregò per 40 giorni. Debole
ed estenuato dalla fame, esaurito ed emaciato dall’agonia mentale,
il suo viso era talmente . . . “disfatto . . . da non sembrare più un
uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio
d’,uomo”.
Isaia 52:14
234 MESSAGGI SCELTI Vol.1
trasgressione che poi era ricaduta su tutti gli uomini. Da quel mo-
mento l’incredulità si era insinuata nei cuori umani. I figli di Adamo
rappresentano l’esempio più antico delle due differenti vie persegui-
te dagli uomini riguardo alle richieste di Dio. Abele vedeva Cristo
raffigurato nelle offerte di sacrificio. Caino era incredulo riguardo
alla necessità dei sacrifici. Si rifiutò di riconoscere in Cristo l’A-
gnello sacrificale. Per lui, il sangue delle bestie non aveva alcun
valore. Il Vangelo fu predicato sia a Caino come a suo fratello, ma
per lui fu un sapore di morte a morte, perché non voleva riconoscere
nel sangue dell’agnello sacrificato, Gesù Cristo, l’unica possibilità
predisposta per la salvezza dell’uomo. [188]
Il nostro Salvatore, nella Sua vita come nella sua morte, adempì
tutte le profezie che lo riguardavano, e fu l’essenza di tutti i simboli
e delle ombre rappresentate. Egli osservò ed esaltò la legge morale,
rispondendo alle sue richieste in qualità di rappresentante dell’uomo.
Quegli Israeliti che si erano convertiti al Signore e accettarono Cristo
come realtà prefigurata dai sacrifici simbolici, seppero distinguere
la fine di ciò che doveva essere abolito. L’oscurità che copriva il
sistema giudaico come un velo, fu per loro come il velo che copriva
la gloria del volto di Mosé. La gloria sul volto di Mosé, era il riflesso
di quella luce che condusse Cristo in questo mondo per il bene degli
uomini.
Mentre Mosé era appartato sul monte Sinai con Dio, il piano
di redenzione, che fu dato quando Adamo cadde, gli fu rivelato
in modo impressionante. Allora, seppe che lo stesso “Angelo” che
guidava gli Israeliti nel loro viaggio, doveva essere rivelato nella
carne. L’amato figlio di Dio, che era Uno con il Padre, avrebbe reso
Uno con Dio, quelli che credevano e confidavano in Lui. Mosé vide
il vero significato dell’offerta sacrificale. Cristo insegnò a Mosé il
piano Evangelico, e mediante Cristo, la gloria dell’Evangelo illuminò
il suo volto in modo tale, che il popolo non poté guardarlo. Mosè
stesso non era cosciente della gloria che risplendeva sul suo viso e
non capiva perché i figli d’Israele fuggivano da lui quando egli si
avvicinava. Nonostante lui li chiamasse, loro non osavano guardare
quel glorioso volto. Finalmente, quando Mosé capì che il popolo
non poteva guardare il suo volto, egli si coprì con un velo.
La gloria riflessa sul viso di Mosè fu grandemente penosa per i
figli d’Israele a causa della loro trasgressione alla santa legge di Dio.
238 MESSAGGI SCELTI Vol.1
La legge morale
“Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cri-
sto, affinché noi fossimo giustificati per fede”.
Galati 3:24
In questo versetto, lo Spirito Santo parla attraverso l’apostolo ri-
guardo alla legge morale. La legge ci rivela il peccato, e ci fa sentire
il bisogno di Cristo e di rivolgerci a lui in cerca di perdono e pace
mediante il pentimento davanti a Dio e la fede nel nostro Salvato-
re. La mancanza di volontà nel rinunciare a opinioni preconcette e
accettare questa verità fu la base principale dell’opposizione mani-
festata a Minneapolis contro il messaggio del Signore esposto dai
fratelli E. J. Waggoner e A. T. Jones. Suscitando questa opposizione,
Satana riuscì ad impedire la discesa del potere dello Spirito Santo
che Dio desiderava impartire ai nostri fratelli in gran misura.
Il nemico ha impedito di ottenere questo dono col quale essi
avrebbero potuto portare la Verità al mondo, come gli apostoli la
proclamarono alla Pentecoste. E questa luce che avrebbe dovuto
illuminare tutta la terra con la sua gloria fu respinta, ed è stata
allontanata dal mondo per il procedere errato dei nostri fratelli.
*****
CAPITOLO 31—LA LEGGE NELLA LETTERA AI GALATI 241
242
CAPITOLO32—LA GIUSTIZIA DI CRISTO 243
Esaminate le Scritture*
È della massima importanza che ogni essere umano dotato d’in-
telletto capisca il suo rapporto con Dio. Nelle nostre scuole non si
studia abbastanza la questione della redenzione. Molti degli studenti
non hanno una giusta concezione di ciò che significa il piano di
salvezza. La Parola di Dio ci è stata data per il nostro bene. Colui
che è stato colpito dalle nostre infermità c’invita:
“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi
darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me,
perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo
alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è
leggero”.
Matteo 11:28-30
Studenti, voi sarete al sicuro solo se sarete sottomessi e obbedien-
ti a Cristo. Il vostro giogo sarà lieve solo se lo condividerete con Lui.
Se innalzate il vostro peso alla croce, esso diventerà leggero, e questa
croce sarà per voi una promessa di vita eterna. Questo è un grande
privilegio per ciascuno di noi, ossia seguire Cristo esclamando ad
ogni passo:
“. . . la tua bontà mi ha reso grande”.
2 Samuele 22:36
Ma se noi vogliamo raggiungere il cielo, dobbiamo accettare la
Parola come nostro libro di studio. Attraverso la Scrittura dobbiamo
imparare le lezioni giorno per giorno.
L’apostolo Paolo ci dice:
“Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cri-
sto Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò
l’,essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente,
ma spogliò sé stesso, prendendo forma di servo, divenendo si-
* Questo articolo è stato pubblicato nel The youth’s instructor, 13 Ottobre 1898.
248
CAPITOLO 33—INCARNAZIONE E NATURA DI CRISTO 249
252
CAPITOLO 34—LA PAROLA FATTA CARNE 253
Preesistenza di Cristo
La Parola di Dio non parla soltanto dell’umanità di Cristo, ma
anche riguardo alla Sua preesistenza. La Parola esisteva come un
essere divino, come l’eterno Figlio di Dio, in unione e unità con il
Padre. Sin dall’eternità Egli, era il Mediatore del patto, Colui nel
quale tutte le nazioni della terra, sia Giudei sia Gentili, dovevano
essere benedetti a condizione che lo accettavano.
“Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Pa-
rola era Dio”.
Giovanni 1:1
Prima della creazione degli uomini e degli angeli, la Parola era
con Dio, e la Parola era Dio.
Il mondo fu fatto per mezzo di Lui, e senza di lei neppure una
delle cose fatte è stata fatta. (Giovanni 1:3) Se Cristo ha fatto
tutte le cose, Egli esisteva prima di tutte le cose. Le parole dette a
questo riguardo sono talmente decisive che nessuno deve dubitare.
Essenzialmente, Cristo è Dio nel senso più eccelso. Egli era con il
Padre fin dall’eternità, Dio sopra di tutto, benedetto per sempre.
Il Signor Gesù Cristo, divino Figlio di Dio, esisteva da sempre,
una persona distinta, e tuttavia Uno con il Padre. Era l’eccelsa gloria
del cielo. Egli era il Comandante di tutte le intelligenze celesti, e
l’omaggio di adorazione che gli angeli gli tributavano era ricevuto
da Lui con ogni diritto. Questo non significa rubare a Dio.
“Il SIGNORE mi ebbe con sé al principio dei suoi at-
ti. . . dichiara Gesù, prima di fare alcuna delle sue opere più an-
tiche. Fui stabilita fin dall’,eternità, dal principio, prima che
la terra fosse. Fui generata quando non c’,erano ancora abissi,
254 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Un Mistero
Non potremo mai comprendere il mistero della manifestazione di
Cristo nella carne senza l’intervento dello Spirito Santo. La lezione
più umiliante che l’uomo deve imparare è che la sapienza umana
è nulla, e che è follia cercare di scoprire Dio con i propri sforzi.
L’uomo può esercitare i suoi poteri intellettuali al massimo, può
avere ciò che il mondo chiama, un’istruzione superiore, ma agli occhi
di Dio può essere sempre ignorante. I filosofi antichi si vantavano
della loro saggezza, ma quanto peso aveva sulle bilance di Dio?
Salomone era molto istruito, ma la sua sapienza era stolta, perché
egli non sapeva come mantenersi moralmente indipendente, libero
dal peccato, nella forza di un carattere modellato secondo la simi- [204]
litudine divina. Salomone ci ha dato il risultato delle sue ricerche,
dei suoi accurati sforzi, delle sue perseveranti indagini. Egli dichiara
che la sua sapienza è completa vanità.
Con la sapienza del mondo non si può conoscere Iddio. La sua
stima del carattere divino, la sua conoscenza imperfetta nei confronti
degli attributi di Dio, non arricchiva la sua concezione mentale. La
sua mente non fu nobilitata alla conformità divina ma, immersa nella
più grossolana idolatria.
“Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, e hanno
mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quel-
le dell’,uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili”.
Romani 1:22,23
Questo è il valore dei requisiti e della conoscenza umana, e non
provengono da Cristo.
Cristo dichiara:
“Io sono la Via, la Verità e la Vita; nessuno viene al Padre se
non per mezzo di me”.
Giovanni 14:6
Cristo è investito del potere di generare la vita a tutte le creature.
Egli aggiunse:
“Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo
del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’,egli a motivo di me”.
256 MESSAGGI SCELTI Vol.1
258
CAPITOLO 35—L’TENTATO IN OGNI COSA COME LO SIAMO NOI 259
“Le volpi hanno delle tane — disse Gesù — e gli uccelli del
cielo hanno dei nidi, ma il Figlio dell’,uomo non ha dove posare
il capo”.
Matteo 8:20
Cristo si sottomise agli insulti, agli scherni e al disprezzo. Egli
udì i Suoi messaggi pieni d’amore, di bontà e di misericordia, pro-
nunciate erroneamente e male applicati. E poiché Egli dichiarava la
sua divinità, è stato chiamato il principe dei demoni. La Sua nascita [208]
fu sopranaturale, ma per la sua nazione, per quelli che erano ciechi
nelle cose spirituali, fu considerato come una vergogna. Nella nostra
vita non c’è goccia tanto amara che Egli non abbia assaporato, ma
per questo Egli potè portare molti figli a Dio.
Il fatto che Gesù venne su questa terra come un uomo di dolore,
sperimentando l’afflizione, il fatto che lasciò la sua dimora cele-
ste per poter salvare dalla rovina eterna l’uomo caduto, dovrebbe
polverizzare tutto il nostro orgoglio, svergognare la nostra vanità e
dovrebbe rivelarci il peccato della nostra autosufficienza. Contem-
platelo mentre si appropria delle necessità, delle prove, dei dolori
e delle sofferenze degli uomini peccatori. Non possiamo imparare
la lezione su ciò che Dio ha dovuto sopportare in conseguenza del
peccato.
Cristo venne su questa terra come uomo e come rappresentante
dell’uomo, per mostrare che, nel conflitto con Satana, l’uomo tale
come Dio lo ha creato, unito al Padre e al Figlio poteva obbedire a
tutte le esigenze divine. Parlando attraverso i Suoi servi Egli disse:
“. . . i suoi comandamenti non sono gravosi”.
1 Giovanni 5:3
Fu il peccato quello che separò l’uomo dal suo Dio, ed è sempre
il peccato che mantiene questa separazione.
La profezia nell’Eden
L’inimicizia di cui parla la profezia dell’Eden, non era limitata
soltanto a Satana e al Principe della vita. Essa era universale. Satana
e i suoi angeli sentivano l’inimicizia per tutta l’umanità.
Io porrò inimicizia — disse Dio — fra te e la donna, e fra la
tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà
260 MESSAGGI SCELTI Vol.1
L’angelo più potente dei cieli non aveva alcun potere per pagare
il riscatto di un’anima perduta. I Cherubini e i Serafini, hanno solo
la gloria che il Creatore gli ha donato come sue creature, mentre
la riconciliazione dell’uomo con Dio poteva essere realizzata solo
attraverso un Mediatore, che fosse uguale a Dio, che possedesse gli
attributi che lo nobilitassero e lo dichiarassero degno di mediare
col Dio infinito in favore dell’uomo, e ancora di rappresentare Dio
davanti al mondo caduto. Il sostituto e garante dell’uomo doveva
avere la natura dell’uomo, e avere un legame con la famiglia umana
che doveva rappresentare, e come ambasciatore di Dio, doveva par-
tecipare alla natura divina, e avere un’unione con l’Infinito al fine di
manifestare Dio davanti al mondo ed essere un Mediatore tra Dio e
L’uomo.
Queste qualifiche sono state trovate solo in Cristo. Rivestendo la
natura umana, venne sulla terra per essere chiamato il Figlio dell’uo-
mo e il Figlio di Dio. Egli era il garante per l’uomo, e l’ambasciatore
di Dio — il garante per l’uomo, nel soddisfare attraverso la Sua giu-
stizia (di Cristo) le richieste della legge di Dio al posto dell’uomo,
e il rappresentante di Dio per manifestare il Suo carattere (di Dio)
davanti all’umanità perduta.
Il Redentore del mondo possedeva il potere di attirare gli uomini
a Sé, di acquietare le loro paure, di dissipare le loro tristezze, di
infondere in loro la speranza e il coraggio, di permettergli di credere
nella volontà di Dio e di riceverlo mediante i meriti del Sostituto
divino. Come oggetto dell’amore di Dio, dovremmo essere grati
di avere un Mediatore, un Avvocato, un Intercessore nelle coorti
celesti, che supplica in nostro favore davanti al Padre.
Abbiamo tutto ciò che si potrebbe chiedere per ispirarci fede
e fiducia in Dio. Nei tribunali terreni, quando un re vuole dare la
* Questo articolo è stato pubblicato nel The Review and Herald, 22 Dicembre 1891
263
264 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Uno in Cristo
Come figli di Dio siamo uno in Cristo. Qual è la posizione di
Cristo riguardo alle caste, le distinzioni sociali, la divisione degli
uomini a causa del colore, della razza, della posizione, della ric-
chezza, della nascita e delle conquiste? Il segreto dell’unità si trova
nell’uguaglianza dei credenti in Cristo. Il motivo delle divisioni e
delle differenze si trova nella separazione da Cristo. Cristo è il centro
verso il quale tutti dovrebbero essere attratti. Più ci avviciniamo a
questo centro, più ci sentiremo uniti in simpatia, in amore e nella
crescita del carattere ad immagine di Gesù. In Dio non c’è alcuna
preferenza di persone.
Gesù conosceva l’inutilità della vanagloria terrena, e non ha
dato alcuna importanza alla sua ostentazione. Nella Sua dignità,
nell’elevazione del suo carattere, nella Sua nobiltà di principio, Egli
era al di sopra delle vane gerarchie del mondo. Malgrado il profeta
lo descrive come “. . . disprezzato e abbandonato dagli uomini,
uomo di dolore, familiare con la sofferenza. . . ” (Isaia 53:3), Egli
avrebbe potuto essere stimato come il più eccelso tra i nobili della
terra. I migliori circoli della società umana lo avrebbero corteggiato.
Gesù avrebbe potuto accettare i loro favori, ma Egli non desiderava
gli applausi degli uomini e preferì agire indipendentemente da ogni
influenza umana.
La ricchezza, la posizione, le gerarchie mondane con tutte le
loro distinzioni di grandezza umana, non significavano niente per
Chi aveva lasciato l’onore e la gloria del cielo, che non possedeva lo
splendore terreno, che non si compiaceva del lusso e che non esibiva
266 MESSAGGI SCELTI Vol.1
269
270 MESSAGGI SCELTI Vol.1
obbedirà alla voce del Signore, se non farà il suo lavoro “nell’opera”
di Cristo, se non seguirà il Suo esempio, il suo nome sarà registrato
come “servo infedele e pigro”. A meno che, la luce che ci è stata
data sia comunicata agli altri, a meno che, facciate risplendere la
vostra luce, altrimenti essa si convertirà in tenebre, e le vostre anime
saranno lasciate in un terribile pericolo.
Dio parla a tutti quelli che conoscono la verità:
“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché
vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che
è nei cieli”.
Matteo 5:16
Comunicate agli altri la conoscenza della Verità, perché questo è
il piano del Signore per illuminare il mondo. Se non restate al vostro
posto designato, se non fate brillare la vostra luce, resterete avvolti
nelle tenebre. Dio esorta tutti i figli e le figlie della famiglia celeste
perché siano pienamente idonei, affinché in qualsiasi circostanze si
trovino, siano pronti ad agire. Il cuore intenerito e pieno di simpatia
per l’amore di Gesù troverà le preziose perle designate per lo scrigno
[219] del Signor Gesù.
CAPITOLO 38—LA TENTAZIONE DI CRISTO
Cristo non era in una posizione tanto favorevole nel resistere alle
tentazioni di Satana nel deserto desolato, come lo fu Adamo quando
fu tentato nell’Eden. Il Figlio di Dio umiliò sé stesso e rivestì la
natura umana dopo quattromila anni che la razza umana fu espulsa
dall’Eden e aveva perso il suo stato di purezza e rettitudine.
Per secoli, il peccato ha lasciato il suo terribile marchio sull’u-
manità, di conseguenza il decadimento fisico, mentale e morale è
prevalso nella famiglia umana. Quando Adamo fu assalito dal tenta-
tore, egli era senza macchia di peccato. Davanti a Dio egli era retto
e puro. Tutti gli organi e le facoltà del suo essere erano perfetta-
mente sviluppati e armoniosamente equilibrati. Nel deserto della
tentazione, Cristo prese il posto di Adamo per sopportare la prova a
cui lui non aveva resistito. Dopo che Adamo rifiutò la luce, quattro-
mila anni più tardi, Cristo vinse sul peccato in nome del peccatore.
Separata dalla presenza di Dio, la famiglia umana di generazione
in generazione, perse sempre più l’originaria purezza, saggezza e
conoscenza che Adamo possedeva nell’Eden. Cristo, venendo in
questo mondo, prese su di sé i peccati e le infermità degli uomini per
venirgli in aiuto. In nome della razza umana, con la stessa debolezza
caduta su di Lui, Egli si ritrovò a sopportare le tentazioni di Satana,
le stesse a cui sono sottoposti tutti gli esseri umani.
Adamo è stato circondato da tutto ciò che il cuore umano poteva
desiderare. Ogni suo desiderio fu appagato. Nel glorioso Eden e
intorno a lui, non esisteva né peccato né vi erano segni di degrado.
Gli angeli di Dio conversavano con la santa coppia liberamente e
amabilmente. I felici uccelli canori cinguettavano i loro innocenti e
gioiosi canti di lode al loro Creatore. Le pacifiche bestie, nella loro
felice innocenza e obbedienti alla loro parola, giocavano intorno ad
Adamo ed Eva. Adamo era la perfezione della virilità, la creatura più
nobile uscita dalle mai di Dio. Egli, anche se inferiore agli angeli,
fu creato all’immagine di Dio. [220]
273
274 MESSAGGI SCELTI Vol.1
tentò gli abitanti del mondo antico, inducendoli alla lussuria e alla
corruzione. Attraverso la compiacenza degli appetiti, egli vinse gli
Israeliti. Egli si vantò, che lo stesso Figlio di Dio, che era con Mosé e
Giosuè, non era in grado di resistere al suo potere, visto che durante
il passaggio dal deserto verso Canaan, tutti coloro che erano usciti
dall’Egitto erano morti. [221]
Satana, tentò pure il mansueto Mosé al fine di impossessarsi
della gloria che appartiene solo a Dio. Davide e Salomone, che
erano particolarmente favoriti agli occhi di Dio, furono indotti alla
tentazione attraverso gli appetiti della passione. In più, Satana si
vantava di poter riuscire a contrastare il piano di Dio, riguardo alla
salvezza dell’uomo attraverso Gesù Cristo.
Nel deserto della tentazione, Cristo, rimase per quaranta giorni
senza cibo. Mosé, in alcune occasioni speciali era rimasto senza
cibo, ma nonostante ciò non sentì la fame. Egli non fu tentato e
molestato da un vile nemico come lo è stato il Figlio di Dio. Mosè
fu elevato al di sopra dell’umano e fu sostenuto dalla gloria di Dio
che lo circondava.
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278 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Satana aveva lottato contro il governo di Dio e non aveva mai perso
la sua abilità o potere nel tentare e nell’ingannare.
295
296 MESSAGGI SCELTI Vol.1
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302 MESSAGGI SCELTI Vol.1
In questo modo Dio dimora con l’uomo, e l’uomo può dimorare con
Dio.
Paolo ci scrive:
“Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo,
ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo
nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé
stesso per me”.
Galati 2:20
Se l’uomo per mezzo della vera fede diventa uno in Cristo, egli
può ricevere la vita eterna. Dio ama coloro che sono stati redenti
mediante Cristo così come ama suo Figlio. Che meravigliosa realtà!
Il Signore, può amare il peccatore nella stessa misura come ama Suo
Figlio?
Si! Lo ha affermato Gesù, perché Lui si propone di fare esat-
tamente quello che dice. Lui onorerà tutti i nostri progetti se ci
afferriamo alle sue promesse mediante una fede vivente e poniamo
la nostra fiducia in Lui. Guardiamo dunque a Gesù e vivremo. Tutti
quelli che obbediranno a Dio, sono compresi nella preghiera che
Cristo offrì a suo Padre. [246]
“Io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere
ancora, affinché l’,amore del quale tu mi hai amato sia in loro,
e io in loro”.
Giovanni 17:26
Quale stupenda verità, ma nello stesso momento troppo difficile
da comprendere per l’umanità.
Cristo ha detto:
“Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame
e chi crede in me non avrà mai più sete”.
Giovanni 6:35
E ancora:
“Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque con-
templa il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusci-
terò nell’,ultimo giorno”.
Giovanni 6:40
“In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna”.
Giovanni 6:47
“Perciò Gesù disse loro: “In verità, in verità vi dico che se
non mangiate la carne del Figlio dell’,uomo e non bevete il suo
306 MESSAGGI SCELTI Vol.1
sangue, non avete vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il
mio sangue ha vita eterna; e io lo risusciterò nell’,ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io
in lui. Come il Padre vivente mi ha mandato e io vivo a motivo
del Padre, così chi mi mangia vivrà anch’,egli a motivo di me.
Questo è il pane che è disceso dal cielo; non come quello che i
padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivrà
in eterno”.
Giovanni 6:53-58
“È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le
parole che vi ho dette sono spirito e vita”.
[247] Giovanni 6:63
CAPITOLO 44—CRISTO CREATORE E
DONATORE DELLA VITA
Il Salvatore risorto*
“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se
muore, vivrà”.
Giovanni 11:25
Colui che disse “perché io depongo la mia vita per riprender-
la poi” (Giovanni 10:17) uscì dalla tomba alla vita, perché in Lui
era la vita. La sua umanità morì, ma la divinità non morì. Nella sua
divinità, Cristo possedeva il potere di rompere i legami della morte.
Egli dichiara che ha la vita in sé stesso per risuscitare chi vuole.
Tutte gli esseri creati vivono per grazia della Sua volontà e
del Suo potere. Essi ricevono la vita del Figlio di Dio. Tuttavia,
indipendentemente dai gradi e dai talenti, indipendentemente dalle
capacità, essi sono alimentati dalla Sorgente di ogni vita. Cristo è
la Sorgente, la Fonte della vita. Solo Lui che è immortale e dimora
nella Luce può affermare:
“Io ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla”.
Giovanni 10:18
Le parole di Cristo:
“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se
muore, vivrà”.(Giovanni 11:25) furono udite chiaramente dalle
guardie romane, e dall’intero esercito di Satana. Tutti noi siamo
in grado di comprendere queste parole di Gesù. Cristo venne su
questa terra per offrire la Sua vita per noi. Quale buon Pastore, Egli
ha dato la Sua vita per le sue pecore. Attraverso la Sua giustizia,
Dio sostiene la Sua legge e attraverso di essa infligge la punizione.
Questo è l’unico modo in cui la legge può essere mantenuta, e
proclamarla santa, buona e giusta. Questo è l’unico modo per far
apparire la gravità del peccato, e poter mantenere l’onore e la maestà
dell’autorità divina.
* Questo articolo è stato pubblicato nel The youth’s instructor, 4 Agosto 1898
307
308 MESSAGGI SCELTI Vol.1
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312 MESSAGGI SCELTI Vol.1
L’ascensione di Cristo
La missione di Cristo sulla terra era finita. Era arrivato il
momento di ritornare nella Sua dimora celeste.
“Poi li condusse (discepoli) fuori fin presso Betania; e, alzate
in alto le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da
CAPITOLO 45—I PRIMI FRUTTI 313
Salmo 24:7-10
Gli angeli nuovamente chiesero: “Chi è questo Re di gloria? —
e la scorta rispose: È il SIGNORE degli eserciti”. Allora i portali
della città di Dio vengono aperti e la folla angelica entra.
Lì vi è il trono di Dio, con attorno l’arco della promessa. Vi
sono i cherubini e i serafini. Miriadi di angeli accerchiano Cristo
ma, Egli si allontana da loro per entrare alla presenza del Padre.
Egli presenta il simbolo del Suo trionfo: le primizie, i resuscitati con
Lui, i rappresentanti dei morti prigionieri che usciranno dalle loro
tombe quando suonerà la tromba. Egli si avvicina al Padre, e tutto il
cielo gioisce per ogni peccatore pentito. È facile immaginare quella
meravigliosa scena, dove lo stesso Padre gioisce per il ritorno del
Figlio.
314 MESSAGGI SCELTI Vol.1
eredita la santità per nascita; né con alcun sistema che possa ideare
può essere fedele al Signore con le proprie forze.
Gesù ha detto:
“Senza di me non potete far nulla”.(Giovanni 15:5)
La giustizia umana è come un “panno sporco”. Con Dio tutto è
possibile. Nella forza del Redentore, l’uomo errante e debole diventa
più che vincitore sul male che lo perseguita. [256]
CAPITOLO 47—LA VERITÀ È SOLO IN CRISTO
Il divino modello *
I comandamenti di Dio sono chiari e facili da praticare. Essi, con
poche parole spiegano all’uomo i proprio dovere.
“Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con
tutta l’,anima tua, con tutta la mente tua, e con tutta la forza
tua. Ama il tuo prossimo come te stesso. Non c’,è nessun altro
comandamento maggiore di questi”.
Marco 12:30,31
Con queste parole, in lungo e in largo, in profondità e in altezza,
è compresa la legge di Dio. L’apostolo Paolo dichiara:
“. . . l’,amore quindi è l’,adempimento della legge”.
Romani 13:10
L’unica definizione che troviamo nella Bibbia riguardo il peccato
è in Giovanni 3:4 ;
“Il peccato è la violazione della legge”.
La Parola di Dio ci dice:
“. . . tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”.
Romani 3:23
“Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’,è
nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno”.
Romani 3:12
Molti si sentono ingannati nei loro cuori. Essi non si rendono
conto che il cuore naturale è ingannevole e disperatamente malvagio.
Essi si prendono in giro con la propria giustizia, e sono orgoglio-
si d’aver raggiunto un certo modello del carattere; ma poiché non
raggiungono il carattere divino, essi falliscono in modo disastroso,
e di conseguenza non possono adempiere i requisiti di Dio. Non
possiamo giudicarci da noi stessi, noi possiamo confrontarci fra [265]
* Questo articolo apparve nel The Sign of the Times, 5 Dicembre 1892
327
328 MESSAGGI SCELTI Vol.1
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CAPITOLO 50—VENITE, CERCATE E TROVERETE 339
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348 MESSAGGI SCELTI Vol.1
L’abnegazione di Dio
Durante l’ostilità verso Cristo, mentre Egli era sulla croce ferito
nel corpo e col cuore straziato dal dolore, Satana si è completamente
sradicato dagli affetti dell’universo. In quel momento si vide che
Dio aveva annullato sé stesso in Suo Figlio, donandosi per i pec-
cati del mondo perché amava l’umanità. Il Creatore fu rivelato nel
Figlio del Dio infinito. A questo punto si pone la domanda: “Può
esserci abnegazione in Dio?” Cristo era Dio, accondiscese ad incar-
narsi assumendo l’umanità, ubbidendo fino alla morte e poter patire
l’infinito sacrificio.
Cristo sopportò qualsiasi sacrificio che un essere umano può sof-
frire, cioè, Satana esercitò ogni sforzo possibile per sedurlo e tentarlo.
Ma più le tentazioni erano grandi, più perfetto fu il sacrificio.
CAPITOLO 52—CRISTO NOSTRO SOMMO SACERDOTE 349
Pentimento e perdono
Alla croce del Calvario, l’amore di Cristo non ha precedenti. Se
noi per fede cogliamo il senso di questo sacrificio, vediamo il nostro
stato peccaminoso. Questo si chiama pentimento. Se andiamo a
Cristo con umiltà, riceveremo il perdono, perché Egli è rappresentato
presso l’altare, offrendosi come sacrificio per i peccati del mondo.
Egli è un Ministro del vero tabernacolo costruito dal Signore e non
da mano d’uomo. Le ombre simboliche del tabernacolo ebraico non
possiedono più alcuna virtù. L’espiazione quotidiana e annuale tipica
di allora, oggi non ha più alcun senso. Però, il sacrificio attraverso un
mediatore è essenziale a causa della costante presenza del peccato.
Gesù intercede per noi in presenza di Dio offrendo il Suo sangue
[286] sparso, come fosse un agnello sacrificale.
Cristo, nostro Mediatore, e lo Spirito di Dio intercedono conti-
nuamente in presenza del Padre a nostro favore, ma lo Spirito non
intercede per noi come lo fa Cristo il quale presenta il proprio san-
gue sparso dalla fondazione del mondo; lo Spirito opera nei nostri
cuori convincendoci al pentimento, alle preghiere, alla lode e al
ringraziamento.
La gratitudine che fluisce dalle nostre labbra è il risultato dell’a-
zione dello Spirito Santo sulle corde della nostra anima, risvegliando
così la musica del cuore. I servizi religiosi, le preghiere, la lode, la
confessione dei peccati, ascendono dai veri credenti come incenso
davanti al santuario celeste, ma nel passare per i canali corrotti del-
l’umanità, si contaminano in modo tale che, se non sono purificati
dal sangue, non potranno mai essere valorizzati davanti a Dio. Essi
CAPITOLO 52—CRISTO NOSTRO SOMMO SACERDOTE 351
352
CAPITOLO 53—CRISTO PORTATORE DEL PECCATO 353
tenero Padre, Colui che non abbandonerà chi ripone la sua fiducia in
Lui. Molti di noi camminano per visione e non per fede. Credono
nelle cose che si possono vedere, ma non apprezzano le promesse che
Dio ha dato loro, nella Sua Parola. Tuttavia non possiamo disonorare
Dio, mostrando sfiducia in quello che Lui dice, e mettendo in dubbio
se il Signore ci parla di verità o ci sta ingannando.
Nonostante i nostri peccati, Dio non ci abbandona mai. Peccando,
noi rattristiamo il Suo Spirito, ma se ci pentiamo e andiamo a Lui
con cuore contrito, Egli non ci lascerà da soli.
Ci sono molti ostacoli da rimuovere. Sono stati alimentati sen-
timenti sbagliati, orgoglio, autosufficienza, impazienza e mormo-
razioni. Tutto questo ci separa da Dio. Ogni peccato deve essere
confessato, ma per fare questo, i nostri cuori devono ricevere la
grazia. Coloro che si sentono deboli e scoraggiati, con Dio possono
diventare forti e possono fare un lavoro nobile per il Signore. Ma
devono procedere con lealtà, essi non devono essere influenzati da
alcun motivo egoistico.
361
362 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Il messaggio a Laodicea
Il testimone fedele e verace, così parla della chiesa fredda, senza
vita e senza Cristo:
“Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente.
Oh fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e
non sei né freddo, né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca”.
Apocalisse 3:15,16
Leggiamo ancora le seguenti parole:
“Poiché tu dici: Io sono ricco, e mi sono arricchito, e non ho
bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti, e misera-
bile e povero e cieco e nudo”.
Apocalisse 3:17
Questo verso rappresenta il popolo che si vanta con orgoglio,
perché possiede la conoscenza e i benefici spirituali. Tuttavia essi
non hanno risposto alle benedizioni immeritate ricevute da Dio. Pie-
ni di ribellione e d’ingratitudine hanno dimenticato Dio, Colui che
li aveva così benevolmente perdonati, come un padre fa col figlio [297]
ingrato e traviato. Hanno resistito alla Sua grazia, hanno abusato
dei suoi privilegi, disprezzato le opportunità, e si sono acconten-
tati nell’appagamento delle loro soddisfazioni, nella deplorevole
ingratitudine, nel sordo formalismo e infine nell’ipocrisia.
Con orgoglio farisaico, si vantano al punto che di loro è stato
detto:
“Io sono ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di
nulla. . . .”
Apocalisse 3:17
Non è forse vero che Gesù ha inviato dei messaggeri, uno dopo
l’altro con messaggi di rimprovero, d’ammonizione, di supplica
per queste persone piene d’orgoglio? I suoi consigli non sono stati
disprezzati e rifiutati?
Non è forse vero che i messaggeri di Cristo, sono stati trattati
con disprezzo, e le loro parole sono state considerate delle favole?
Cristo vede ciò che l’uomo non vede. Egli vede i peccati che se
non saranno cancellati dal pentimento esauriranno la pazienza di
un Dio tollerante. Cristo non può accettare i nomi di coloro che si
considerano “autosufficienti”. Egli non può insistere a favore di un
364 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Un messaggio di Dio (2 )
Il presente messaggio — la giustificazione per fede - è un mas-
saggio di Dio. Porta le credenziali divine perché il suo frutto è per la
santità. Temo che alcuni che necessitano grandemente della preziosa
Verità che fu presentata loro tempo prima, non hanno ricevuto il
beneficio desiderato. Non hanno aperto la porta del loro cuore per
dare il benvenuto a Gesù, l’ospite celeste, e di conseguenza hanno
subito gravi perdite. Infatti, esiste una stretta via in cui dobbiamo
camminare, e in questo percorso ci viene presentata la croce ad ogni
passo. Dobbiamo imparare a vivere per fede; allora le ore più buie
saranno illuminate dai benedetti raggi del Sole di Giustizia.
Non avremo sicurezza se trascuriamo lo studio delle Scritture
ogni giorno per ricevere la luce e la conoscenza. Le benedizioni
terrene non si possono ottenere senza fatica, possiamo forse aspet-
tarci che le benedizioni celesti verranno senza alcuno sforzo da parte
nostra? Le miniere della Verità devono essere scavate. Il Salmista
dice:
“La rivelazione delle tue parole illumina; rende intelligenti
i semplici”.
Salmo 119:130
La Parola di Dio non deve essere separata dalla nostra vita, essa
deve essere ricevuta nella nostra mente, deve essere la benvenuta
nel nostro cuore e deve essere albergata, amata e obbedita. Abbiamo
bisogno di più conoscenza; e di essere illuminati per quanto riguarda
il piano di salvezza. Non c’è uno su cento che capisca da sé stesso
1 (Articolo che tratta la relazione sulla ricezione del messaggio della giustificazione
per fede, come fu presentato dopo il congresso della Conferenza Generale tenutosi a
Minneapolis nel 1888.)
2 Tratto dal resoconto della riunione del campo di Rome, New York
365
366 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Insegnamenti estremisti
Vi sono grandi Verità a lungo nascoste sotto le scorie dell’errore,
che devono essere rivelate al popolo. La dottrina della giustifica-
zione per fede è stata persa di vista da molti che hanno professato
di credere al messaggio del terzo angelo. La santità del popolo * è
* LaS.ra White usa l’espressione “the Holiness people”. Si riferisce alle numerose
denominazioni degli Stati Uniti che mettono molta enfasi nella dottrina del perfezionismo.
Probabilmente la maggioranza di esse hanno origine dal metodismo e si separarono da
lui perché credevano che il metodismo aveva abbandonato i chiari insegnamenti di John
Wesley riguardo alla perfezione cristiana. Ricalcano la santificazione che toglie dal cuore
il peccato originale, la “seconda opera della grazia” e la santificazione istantanea. Vi
sono due gruppi tra loro i moderati e i radicali. Il prologo storico di questo passaggio
della S.ra White costituisce il problema del 1888. Il messaggio vero della giustificazione
CAPITOLO 55—LA VERITÀ CHE PORTA LE CREDENZIALI DIVINELA
VERITÀ CHE PORTA LE CREDENZIALI DIVINE ( 367
giunta all’estremismo su questo punto. Hanno insegnato con grande
zelo che “SOLTANTO CREDENDO IN CRISTO, sarete salvati, ed
è sufficiente a soddisfare la legge di Dio”. Questo non è l’insegna-
mento della Parola di Dio. Non vi è alcun fondamento per una tale
fede. Questa non è la gemma preziosa della Verità che Dio ha dato
al suo popolo in questo tempo. Questa dottrina inganna le anime
oneste. La luce della Parola di Dio rivela che la Legge deve essere
proclamata. Cristo deve essere innalzato, perché Egli è un Salvatore
che perdona le trasgressioni, l’iniquità e il peccato, ma questo non
vuol dire che Egli giustificherà le anime impenitenti.
The Review and Herald, 13 Agosto, 1889
zione per fede, esposto alla Conferenza Generale nel 1889 a Battle Creek (Michigan)
dal 18 ottobre al 5 novembre. Il riferimento allo spirito manifestato in Minneapolis ha
a che vedere con la situazione che sorse in origine al modo in cui si affrontò lo studio
della Bibbia, in occasione del Congresso della Conferenza Generale del 1889, tenutasi
a Minneapolis, in forma di discussione e dibattito, accompagnato da parte di alcuni di
critiche e derisione.
I COMPILATORI
368 MESSAGGI SCELTI Vol.1
con Cristo; quindi egli diventa partecipe della natura divina, e così
l’umanità e la divinità si uniscono.
Colui che tenta di raggiungere il cielo con le sole opere osservan-
do la legge, egli tenta l’impossibile. L’uomo non può essere salvato
senza l’obbedienza, ma le sue opere non possono essere fatte da sé
stesso. Cristo deve operare nell’uomo il volere e il fare secondo la
volontà di Dio. Se l’uomo sarebbe in grado di salvarsi con le proprie
opere, potrebbe avere qualcosa in sé stesso per il quale gioire. Lo
sforzo che l’uomo può fare con la sua forza per ottenere la salvezza,
è rappresentato dall’offerta di Caino. Tutto quello che l’uomo può
fare senza Cristo è contaminato dall’egoismo e dal peccato, mentre
quello che si effettua mediante la fede è accettato da Dio. Se noi
cerchiamo di guadagnare il paradiso attraversi i meriti di Cristo,
la nostra anima farà progressi. Guardando a Gesù, l’autore e fau-
tore della nostra fede, possiamo andare avanti di forza in forza e
di vittoria in vittoria; perché per mezzo di Cristo la grazia di Dio
ha operato la nostra completa salvezza. Senza fede è impossibile
piacere a Dio. La fede viva permette al suo possessore di afferrare
i meriti di Cristo, di trarre un grande conforto e soddisfazione dal
piano di Redenzione.
[303] The Review and Herald, 1 Luglio, 1890
[304]
CAPITOLO 56—Cristo la Via della Vita*
371
372 MESSAGGI SCELTI Vol.1
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376 MESSAGGI SCELTI Vol.1
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380 MESSAGGI SCELTI Vol.1
la corrente del male, e di non collaborare con gli agenti celesti per
evitare la trasgressione nella vostra famiglia e nella vostra chiesa,
affinché possiate impadronirvi della giustizia eterna, voi non avete
fede. La fede opera per amore e purifica l’anima. Attraverso la fede
lo Spirito opera nei vostri cuori e vi santifica; ma questo non può
accadere se voi non collaborate con Cristo. Voi sarete idonei per il
cielo solo attraverso l’intervento dello Spirito Santo nei vostri cuori,
[313] quindi dobbiamo avere la giustizia di Cristo come nostro salvacon-
dotto se desideriamo avere accesso al Padre. Per ottenere la giustizia
di Cristo, ed essere partecipi alla divina natura, abbiamo bisogno
di essere trasformati giorno per giorno mediante l’influenza dello
Spirito. Elevare i nostri cuori fino alla santificazione, e nobilitare
tutto il nostro essere è compito dello Spirito di Dio.
Andate a Gesù
Lasciate che la vostra anima vada a Gesù:
“Ecco l’,Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo”!
Giovanni 1:29
Nessuno è costretto ad andare a Cristo, ma l’invito suona come
una struggente preghiera: “Guardate e vivrete”. Andando a Cristo,
vedremo che il Suo amore è senza confronti, che ha preso il posto
del peccatore e gli ha imputato la Sua giustizia immacolata. Quando
il peccatore vede il suo Salvatore che muore sulla croce al suo
posto sotto la maledizione del peccato, nel contemplare il suo amore
misericordioso, dentro al suo cuore si risveglia l’amore. Il peccatore
amerà Cristo, perché Cristo lo ha amato per primo, e l’amore è il
compimento della legge. L’anima pentita si rende conto che Dio “è
fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni colpa”.
Lo Spirito di Dio opera nell’anima del credente, consentendogli di
progredire nell’obbedienza, crescendo nella forza e nella grazia in
Gesù Cristo.
Dio condanna tutti quelli che non considerano Gesù Cristo loro
personale Salvatore, ma perdona ogni anima che va da Lui con fede,
e la rende capace di compiere le opere di Dio attraverso la fede di
essere uno con Cristo. Di tali persone Gesù dice:
“Io sono in loro, e tu sei in me; perché essi siano compiuti in
una stessa cosa, e perché il mondo conosca che tu mi hai man-
CAPITOLO 58—La perfetta obbedienza attraverso Cristo 381
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384 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Importanti punti
Se lei dice che non ci sono le condizioni appropriate e presenta
alcune espressioni in forma generale, c’è il pericolo che le menti
rimangano perplesse, e alcuni non potrebbero vedere la coerenza
nelle sue espressioni. Essi non possono vedere l’armonia nelle sue
espressioni con le dichiarazioni della Parola di Dio. La prego quindi
di riflettere su questo punto. Le sue affermazioni forti riguardo alle
opere non fortificheranno la nostra posizione, anzi, queste espressio-
ni la indeboliscono. Molti potrebbero considerarla un estremista, e
potrebbero perdere le ricche lezioni tanto indispensabili per loro.
Fratello mio, è difficile per molti comprendere questo punto,
perciò è meglio non confondere le menti delle persone con delle
idee che non sono compatibili con la Parola di Dio. La prego di
considerare questo, che riguardo agli insegnamenti di Cristo, molti
dei discepoli purtroppo erano ignoranti, ma quando lo Spirito Santo,
che Gesù promise, venne su di loro, fece del vacillante Pietro il cam-
pione della fede. Oh quale radicale trasformazione si produsse nel
suo carattere! Ma, con presentazioni o espressioni troppo elaborate,
l’anima che è debole nella fede può inciampare anche in un sasso-
lino. Sia sempre coerente, sereno, profondo e fermo. Non bisogna
andare agli estremi in nessuna cosa, ma mantenga i suoi piedi sulla
roccia solida. Oh, che preziosissimo Salvatore noi abbiamo!
“Chi ha i miei comandamenti, e li osserva, esso è quel che
mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio; ed io l’amerò,
CAPITOLO 59—La relazione tra fede e opera 385
e mi manifesterò a lui”.
Giovanni 14:21
Questa è la vera prova: compiere le parole di Cristo e questa è
l’evidenza dell’amore che lo strumento umano ha per Gesù. Colui
che fa la volontà di Gesù, dà al mondo la prova pratica del frutto che
manifesta attraverso l’ubbidienza, la purezza e la santità di carattere. [317]
Fratello mio, cammini accanto a Dio, e si ricordi, che molti occhi
sono fissi su di lei nell’attesa che inciampi e cada. Ma se lei terrà
gli occhi fissi su Gesù, tutto andrà bene. Nella scuola di Cristo non
c’è posto per i graduati. Dobbiamo procedere in accordo col piano
di addizione, allora il Signore procederà in accordo col piano di
moltiplicazione. Con la grazia di Cristo, e mediante una costante
diligenza vivremo in accordo al piano di addizione rendendo sicura
la nostra vocazione ed elezione. . . .
“Perché, fratelli, vie più studiatevi di render sicura la vo-
stra vocazione ed elezione; perché, facendo queste cose, non in-
ciamperete giammai, poiché così vi sarà largamente provveduta
l’,entrata nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù
Cristo”.
2 Pietro 1:10,11
Lettera 44, 1893.
sua collaborazione. Tantomeno si dica che dopo che avete fatto tutto
quello che vi è stato possibile fare, Gesù vi aiuterà. Gesù ha detto:
“Perché senza di me non potete far nulla”.
Giovanni 15:5
Dal principio fino alla fine, l’uomo deve essere collaboratore
del Signore. Poiché se lo Spirito Santo non opera nel cuore umano,
inciamperemo e cadremo ad ogni passo. Gli sforzi dell’uomo solo,
sono niente e inutili, ma la collaborazione con Cristo significa vitto-
ria. Da noi stessi non abbiamo alcun potere per pentirci dei nostri
peccati, a meno che accettiamo l’aiuto divino non potremo fare il
primo passo verso il Salvatore. Egli ci dice:
“Io sono l’,Alfa e l’,Omega, il principio e la fine”. . . . nella
salvezza per ogni anima.
Apocalisse 21:6
Benché Cristo sia tutto, in ogni uomo deve essere suscitata una
diligenza instancabile. Per vincere il subdolo nemico, dobbiamo
lottare, soffrire, pregare e vigilare. Poiché il potere e la grazia coi [319]
quali possiamo fare questo proviene da Dio, dobbiamo confidare in
Colui che è capace di salvare tutti quelli che si avvicinano a Dio per
mezzo di Lui. Non lasciate mai nella mente l’impressione che ci sia
poco o nulla da fare da parte dell’uomo, ma piuttosto insegnate ad
ognuno come cooperare con Dio, perché solo così la vittoria sarà
totale.
Che nessuno di voi dica che le vostre opere non hanno nulla
a che fare con la vostra posizione davanti a Dio. Nel giudizio la
sentenza sarà pronunciata in base a ciò che è stato fatto o a ciò che è
stato incompiuto.
“Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: Ve-
nite, benedetti del Padre mio; eredate il regno che vi è stato pre-
parato fino dalla fondazione del mondo. Perché io ebbi fame, e
voi mi deste a mangiare; io ebbi sete, e voi mi deste a bere; io fui
forestiere, e voi mi accoglieste. Io fui ignudo, e voi mi rivestiste;
io fui infermo, e voi mi visitaste; io fui in prigione, e voi veniste a
me. Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: Signore, quando
ti abbiamo noi veduto aver fame, e ti abbiamo dato a mangia-
re? Ovvero, aver sete, e ti abbiamo dato a bere? E quando ti
abbiamo veduto forestiere, e ti abbiamo accolto? O ignudo, e ti
abbiamo rivestito? E quando ti abbiamo veduto infermo, o in
388 MESSAGGI SCELTI Vol.1
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CAPITOLO 60—Cristo il centro del messaggio 391
e credere nella Sua misericordia. Gli operai della causa della Verità
dovrebbero presentare la giustizia di Cristo non come una nuova
luce, ma come una preziosa luce, che per molto tempo è stata persa
di vista dalla gente. Se accettiamo Cristo come nostro personale
Salvatore, Lui ci imputa la Sua giustizia in Dio.
Ripetiamo e facciamo risaltare la Verità che ha descritto
Giovanni:
“In questo è l’,amore: non che noi abbiamo amato Iddio, ma
che Egli ha amato noi, e ha mandato il suo Figliuolo per essere
la propiziazione per i nostri peccati”.
1 Giovanni 4:10
Nell’amore di Dio si è manifestata la meravigliosa sorgente della
preziosa Verità, e i tesori della grazia di Cristo sono stati dischiusi
davanti alla chiesa e al mondo. (Giovanni 3:16) Quale amore è
questo! Che meraviglioso e insondabile amore, capace di indurre
Cristo a morire per noi mentre ancora eravamo peccatori! Quale
grande perdita è per l’anima che comprende le potenti richieste della
legge e che, tuttavia, manca nel comprendere la Grazia di Cristo
che sovrabbonda! È vero che la legge di Dio rivela l’,amore di Dio
quando è predicata come verità in Gesù; perché il dono di Cristo
per questo mondo colpevole deve essere ampiamente trattato in ogni
sermone. Se la Verità è presentata in modo freddo e senza vita, non
dobbiamo meravigliarci se i nostri cuori non sono stati soggiogati.
Non c’è da stupirsi se la fede ha vacillato davanti alle promesse
di Dio, perché sia i ministri che gli operai hanno tralasciato di
presentare Gesù in relazione alla legge di Dio. Con quanta frequenza
si dovrebbe rassicurare gli ascoltatori che:
“Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma
l’,ha dato per tutti noi, come non ci donerà egli anche tutte le
cose con lui”?
Romani 8:32
Satana è determinato a convincere gli uomini a non credere
all’amore di Dio, che lo indussero a dare il suo Unigenito Figlio per
salvare la razza perduta. Solo la bontà di Dio conduce gli uomini al
pentimento. Oh, come possiamo fare per presentare al mondo questo
profondo e prezioso amore di Dio? In nessun altro modo se non
esclamando:
“Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci
392 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Contempliamo la croce
Contempliamo la croce del Calvario. È una garanzia permanente
dell’illimitato amore, e dell’incommensurabile misericordia del Pa-
dre celeste. Quanto sarebbe meraviglioso se tutti potessero pentirsi e
facessero le prime opere. Se le chiese faranno così, ameranno Iddio
e il loro prossimo come sé stessi.
Efraim non invidierà Giuda e Giuda non irriterà Efraim, in que-
sto modo le divisioni saranno guarite, e gli aspri conflitti non saranno
più uditi alle frontiere d’Israele. Attraverso la grazia ricevuta gra-
tuitamente da Dio, tutti risponderanno alla preghiera di Cristo: che
tutti i suoi discepoli diventino Uno in Cristo come Egli e Uno con il
Padre. Pace, amore, misericordia e benevolenza saranno i principi
permanenti nell’anima. L’amore di Cristo sarà il tema delle nostre
conversazioni in ogni lingua, e il Testimone Verace non dirà più:
“Ma ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo
amore”.
Apocalisse 2:4
Il popolo di Dio dimorerà in Cristo, l’amore di Gesù sarà rivelato
e lo stesso Spirito animerà tutti i cuori, rigenerando e rinnovando
tutti all’immagine di Cristo, modellando in egual misura tutti i cuori.
Saremo tutti innestati in Cristo come tralci viventi alla vera vite, tutti
si uniranno a Cristo: il Creatore della vita. Egli dimorerà in ogni
cuore, guiderà, santificherà e presenterà al mondo l’unità dei suoi
seguaci, e così, le testimonianze delle credenziali celesti saranno
pronunciate alla chiesa del rimanente. L’unità della chiesa di Cristo
dimostrerà che Dio ha mandato il suo Unigenito Figlio nel mondo.
CAPITOLO 60—Cristo il centro del messaggio 393
spirituale si era estinta tra di loro. Quando loro si sono allontanati dai
comandamenti di Dio, hanno cercato di rimpiazzare ciò che avevano
perso, moltiplicando le proprie esigenze e formulando richieste più
rigorose di quelle che Dio stesso aveva domandato. Più rigide erano
le loro pretese, meno si manifestava in loro lo Spirito di Dio. Gesù
disse al popolo:
“Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosé. Fate
dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate se-
condo le loro opere; perché dicono e non fanno. Infatti, legano
dei fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della gente; ma loro
non li vogliono muovere neppure con un dito. Tutte le loro ope-
re le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano
le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; amano i pri-
mi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, i saluti nelle
piazze ed essere chiamati dalla gente: “Rabbi!”
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la deci-
ma della menta, dell’,aneto e del comino, e trascurate le cose
più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede.
Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le al-
tre”.
Matteo 23:2-7; 23
La chiesa del rimanente è chiamata a passare attraverso un’espe-
rienza simile a quella degli Ebrei; e il Testimone Verace che cammi-
na in mezzo ai sette candelabri d’oro, ha un solenne messaggio da
[325] mostrare al popolo di Dio. Questo messaggio dichiara:
“Ma ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo
amore. Ricordati dunque donde sei caduto, e ravvediti, e fa’ le
opere di prima; se no, verrò a te, e rimoverò il tuo candelabro
dal suo posto, se tu non ti ravvedi”.
Apocalisse 2:4,5
L’amore di Dio sta scomparendo nella chiesa, di conseguenza,
l’amore dell’IO è sorto con rinnovato vigore. Con la perdita del-
l’amore per Dio, è diminuito pure l’amore per i fratelli. La chiesa
d’oggi può essere paragonata in vari punti alla chiesa d’Efeso, tutta-
via essa non possiede la misericordia. Ecco cosa dice Gesù di tale
chiesa:
“Io conosco le tue opere e la tua fatica e la tua costanza e che
non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che
CAPITOLO 60—Cristo il centro del messaggio 395
396
CAPITOLO 61—Giustificati per fede 397
La Giustizia imputata
Cristo è il Signore risorto; anche se è morto, è risorto e vive
sempre per intercedere per noi. Dobbiamo credere con tutto il cuore
per giustizia e con la parola testimoniare la salvezza. Coloro che
sono giustificati per fede confesseranno Cristo.
“In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede
a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudi-
zio, ma è passato dalla morte alla vita”.
Giovanni 5:24 [330]
L’opera più grande che è stata fatta per il peccatore è la sua
giustificazione, perché Cristo lo ha dichiarato giusto. Il Signore
imputa al credente la giustizia di Cristo e lo dichiara giusto davanti
all’universo. Il colpevole trasferisce i suoi peccati su Cristo, suo
sostituto e sua garanzia.
Su Cristo è gettata l’iniquità d’ogni anima che crede.
“Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diven-
tare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio
in lui”.
2 Corinzi 5:21
Cristo ha pagato per la colpa di tutto il mondo, e coloro che
verranno a Dio nella fede, riceveranno la giustizia di Cristo, perché
“egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della
croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e
mediante le sue lividure siete stati guariti”.
1 Pietro 2:24
Il nostro peccato è stato espiato, messo da parte, gettato negli
abissi del mare. Attraverso il pentimento e la fede, siamo stati libe-
rati dal peccato e guardiamo al Signore, la nostra giustizia. Gesù, il
giusto, ha sofferto per gli ingiusti. Anche se come peccatori siamo
sotto la condanna della legge, eppure Cristo con la sua obbedien-
za alla legge, rivendica i meriti della propria giustizia per l’anima
pentita. Al fine di ottenere la giustizia di Cristo, è necessario che il
peccatore si renda conto, che attraverso il pentimento la sua mente, il
400 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Egli pone fine al potere dominante del peccato nel cuore, per
cui la vita e il carattere del credente testimonieranno la vera natura
della grazia di Cristo. A coloro che glielo chiedono, Gesù dona lo
Spirito Santo, perché è necessario che ogni credente possa essere
liberato dalla contaminazione, come anche dalla maledizione della
condanna della legge. Attraverso l’opera dello Spirito Santo, e della
santificazione alla Verità, il credente diventa candidato per il cielo,
quindi Cristo agisce dentro di lui e la Sua giustizia è sopra di lui.
Senza lo Spirito e la giustizia di Cristo, nessun’anima avrà diritto al
cielo. Non potremo godere del cielo, a meno che saremo qualificati
dalla sua santa atmosfera per l’influenza dello Spirito Santo e della
giustizia di Cristo.
Per essere candidati per il cielo, dobbiamo soddisfare i requisiti
della legge. Il Signore ci dice:
“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta
l’,anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il
tuo prossimo come te stesso”.
Luca 10:27
Possiamo adempiere a questo comandamento solo se attraverso
la fede ci afferreremo alla giustizia di Cristo. Contemplando Gesù
riceviamo nel cuore un principio vivente che si espande, lo Spirito
Santo compie l’opera e il credente progredisce di grazia in grazia, di
forza in forza, di carattere in carattere.
È modellato all’immagine di Cristo, finché nella crescita spiri-
tuale egli raggiunge la misura della statura piena di Gesù Cristo.
Così Cristo pone fine alla maledizione del peccato, e l’anima è libe-
rata dalla sua azione e effetto. Solo Cristo è capace di fare questo,
poiché. . . “egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni co-
sa, per essere un misericordioso e fedele Sommo Sacerdote nelle
cose che riguardano Dio, per compiere l’,espiazione dei peccati
del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione,
può venire in aiuto di quelli che sono tentati”.
Ebrei 2:17,18
La riconciliazione significa che ogni barriera fra l’anima e Dio è
rimossa, e che il peccatore comprende cosa significa il perdono di
Dio. In considerazione del sacrificio di Cristo per gli uomini caduti,
Dio può perdonare coloro che accettano i meriti di Cristo. Gesù fu
il canale attraverso il quale la misericordia, l’amore e la giustizia
CAPITOLO 61—Giustificati per fede 403
407
408 MESSAGGI SCELTI Vol.1
409
410 MESSAGGI SCELTI Vol.1
Un tema inesauribile
La redenzione è un tema inesauribile, degno della nostra più
intima contemplazione. Essa sorpassa la comprensione del più pro-
fondo pensiero e va oltre la portata dell’immaginazione più vivida.
Chi, facendo una ricerca ha saputo scoprire Dio?
CAPITOLO 63—LUCE SUPPLEMENTARE 411
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CAPITOLO 64—Come affrontare un punto di dottrina controverso 415
No. Dio lo separò da loro, affinché non fosse influenzato dal loro
spirito e dai loro insegnamenti.
Era la voce che gridava nel deserto:
“La voce di uno grida: “Preparate nel deserto la via del SI-
GNORE, appianate nei luoghi aridi una strada per il nostro
Dio! Ogni valle sia colmata, ogni monte e ogni colle siano abbas-
sati; i luoghi scoscesi siano livellati, i luoghi accidentati diventi-
no pianeggianti. Allora la gloria del SIGNORE sarà rivelata, e
tutti, allo stesso tempo, la vedranno”.
Isaia 40: 3-5
Questo è il vero messaggio che dovrebbe essere dato al nostro
popolo, siamo vicini alla fine del tempo, e il messaggio è: Preparate
la via del Re, togliete le pietre, alzate gli stendardi per il popolo. Il
popolo deve destarsi. Non è il tempo di predicare pace e sicurezza.
Siamo esortati a . . . “grida a piena gola, non ti trattenere, alza la
tua voce come una tromba; dichiara al mio popolo le sue tra-
sgressioni, alla casa di Giacobbe i suoi peccati”.
Isaia 58:1
La luce della gloria di Dio brillò sopra il nostro Rappresentante,
e questo fatto ci dice che la gloria di Dio può risplendere anche
sopra di noi. Col Suo braccio umano, Cristo circondò tutta la razza
umana, e con il Suo braccio divino, Egli afferrò il trono dell’Infinito,
unendo l’uomo con Dio, e la terra al cielo. La luce della gloria
di Dio deve essere sopra di noi. Abbiamo bisogno dell’unzione
celeste. Per quanto l’uomo possa essere intelligente o istruito, non è
qualificato per insegnare a meno che si afferra fermamente al Dio
d’Israele. Colui che è unito al cielo, compirà le opere di Cristo. Con
la fede in Dio, egli avrà il potere di destare l’umanità. Andrà in cerca
delle pecore perdute della casa d’Israele. Se il potere divino non si
combina con lo sforzo umano, io non darei un apice per tutto ciò che
potrebbe fare il più grande degli uomini. Nella nostra opera manca
lo Spirito Santo. Nulla mi spaventa di più che vedere lo spirito di
disaccordo che si manifesta in mezzo ai nostri fratelli. Siamo su
un terreno pericoloso quando non possiamo unirci come cristiani
[346] e con gentilezza esaminare i punti controversi. Sento il desiderio
di fuggire da quelli che non possono investigare sinceramente le
dottrine bibliche per non ricevere le loro impressioni.
Coloro che non possono esaminare con imparzialità le evidenze
CAPITOLO 64—Come affrontare un punto di dottrina controverso 419
di una posizione diversa dalla loro, non sono idonei per insegnare
in alcun ministero della causa di Dio. Ciò di cui abbiamo bisogno è
il battesimo dello Spirito Santo. Senza questo non siamo dotati per
andare nel mondo come lo fecero i discepoli dopo la crocifissione
di Gesù. Gesù conoscendo la loro miseria, disse loro di rimanere
a Gerusalemme fino a quando non avrebbero ricevuto la potenza
dall’alto. Ogni insegnante deve essere anche uno studente, affinché i
suoi occhi vedano le evidenze della verità di Dio che avanza. I raggi
del Sole di Giustizia devono risplendere in ogni cuore che desidera
impartire la luce agli altri.
Nessuno è in grado di spiegare le Scritture senza l’aiuto dello
Spirito Santo. Ma quando studiate la Parola di Dio con umiltà, con
il cuore sottomesso, gli angeli di Dio saranno al vostro fianco per
impressionarvi con le testimonianze della Verità. Quando lo Spirito
di Dio riposa su di voi, non vi sarà alcun sentimento d’invidia o
di gelosia verso gli altri. Non ci sarà uno spirito accusatore e di
critica, come Satana ispirò questi sentimenti nei cuori dei dirigenti
giudei contro Cristo. Così come Cristo disse a Nicodemo, così vi
dico: . . . “se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di
Dio”. (Giovanni 3:3) Dovete avere l’impronta divina prima di poter
discernere le sacre richieste della verità. Fintantoché un insegnante
non diventa alunno alla scuola di Cristo, non è idoneo a insegnare le
Scritture agli altri.
nostri cuori; Egli vuole rivelarci la luce che proviene dal trono di
Dio. Dobbiamo lottare con ogni difficoltà, ma se si presentano delle
controversie, andremo forse verso gli uomini per scoprire le loro
opinioni per poi formare le nostre conclusioni? No! Volgiamoci a
Dio e diciamo a Lui tutto quello che vogliamo. Prendiamo in mano
le Scritture e cerchiamo i tesori nascosti in essa.