Le crociate furono una serie di spedizioni militari promosse dalla Chiesa cattolica tra XI e XIII secolo per riconquistare i Luoghi Santi di Gerusalemme e la Palestina ai musulmani. La prima crociata, voluta da Papa Urbano II nel 1095, portò alla conquista di Gerusalemme nel 1099 e all'istituzione del Regno di Gerusalemme. Le successive crociate furono intraprese per difendere i territori conquistati dagli attacchi musulmani.
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Le crociate furono una serie di spedizioni militari promosse dalla Chiesa cattolica tra XI e XIII secolo per riconquistare i Luoghi Santi di Gerusalemme e la Palestina ai musulmani. La prima crociata, voluta da Papa Urbano II nel 1095, portò alla conquista di Gerusalemme nel 1099 e all'istituzione del Regno di Gerusalemme. Le successive crociate furono intraprese per difendere i territori conquistati dagli attacchi musulmani.
Le crociate furono una serie di spedizioni militari promosse dalla Chiesa cattolica tra XI e XIII secolo per riconquistare i Luoghi Santi di Gerusalemme e la Palestina ai musulmani. La prima crociata, voluta da Papa Urbano II nel 1095, portò alla conquista di Gerusalemme nel 1099 e all'istituzione del Regno di Gerusalemme. Le successive crociate furono intraprese per difendere i territori conquistati dagli attacchi musulmani.
Le crociate furono una serie di spedizioni militari promosse dalla Chiesa cattolica tra XI e XIII secolo per riconquistare i Luoghi Santi di Gerusalemme e la Palestina ai musulmani. La prima crociata, voluta da Papa Urbano II nel 1095, portò alla conquista di Gerusalemme nel 1099 e all'istituzione del Regno di Gerusalemme. Le successive crociate furono intraprese per difendere i territori conquistati dagli attacchi musulmani.
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Le crociate
Mentalità collettiva europea (XI-XVI sec.)
L’Europa cristiana, aggressiva e in ripresa, usciva da secoli di passività e prendeva l’iniziativa contro l’Islam, che appariva spento e sulla difensiva militare, in una grave crisi, che ne minava la compattezza. I musulmani erano divisi tra numerose correnti, talvolta si verificavano scontri violenti per l’egemonia sul mondo arabo, dovuti a contrapposizioni teologiche per diverse interpretazioni del Corano e differenze sociali tra i diversi popoli islamici. Si dà per scontato che la competizione violenta sia una delle caratteristiche più importanti per gli Europei (anno Mille competizione necessaria fra Musulmani e Cristiani fino alla battaglia di Lepanto 1571 e tramontano lentamente nel ‘600). Le crociate sono considerate una guerra giusta e santa, una mentalità d’animo collettiva, testimoniata da donazioni e volontariato messe in atto dai fedeli cristiani dell’epoca. A Gerusalemme si trovavano inoltre i luoghi santi che avevano visto nascere e morire Gesù: il Santo Sepolcro e molte reliquie. Combattere gli infedeli e riconquistare la Palestina è il dovere primario di ogni cristiano, che espia anche i propri peccati combattendo per la Terra Santa, sia morendo sia uccidendo i nemici. I soldati che muoiono in battaglia sono al pari dei martiri cristiani, perciò morire in difesa della fede è un vanto per loro. Oltre ai vantaggi religiosi, se ne aggiungono altri di carattere economico, come il bottino guadagnato in caso di vittoria. Questo periodo fu caratterizzato da una forte religiosità: i fedeli facevano continuamente lasciti e donazioni testamentarie alla Chiesa. I pellegrinaggi rivestivano un ruolo fondamentale, molto diffuso, anche se mai obbligatorio nel Cristianesimo (anche se oggi sono secondari): andando in pellegrinaggio i fedeli dimostravano di saper rinunciare, affrontare un viaggio lungo e pericoloso, senza compenso sicuro, e così ottenevano un merito, il perdono dei peccati (il pellegrinaggio più importante era a Gerusalemme; Santiago di Compostela, detto “matamoros”, l’uccisore dei saraceni). Nell’Islam era obbligatorio il pellegrinaggio alla Mecca (indicato come un superamento del Cristianesimo). Tuttavia, la Palestina era dominata dai musulmani e ciò comportava rischi, ad esempio, la morte, per i fedeli che avrebbero intrapreso il viaggio. Nell’anno Mille, il mondo musulmano, inoltre, non ha più un’autorità centrale e dunque per i pellegrini è molto difficile viaggiare e andare a Gerusalemme, dato che i sovrani europei non hanno un’autorità centrale, nel mondo arabo, con cui prendere accordi e mediare. Gerusalemme era vista come una parte d’Europa, con una grande importanza ideologica per tre religioni: nell’Ebraismo è la Terra promessa dove sorgono il Muro del pianto e il Tempio, per i cristiani in quel luogo è nato Cristo e si trova anche il S. Sepolcro; per i musulmani è il Paese della montagna di Abramo, da dove Maometto salì al cielo. Migliaia di uomini cominciarono a guardare alla Palestina come meta suprema della loro esistenza, anche se dal punto di vista economico era una regione abbastanza povera e poco sviluppata, quindi è errato pensare che le conquiste siano spinte da motivi solo economici. Al contempo nella società europea si diffondeva l’aristocrazia guerriera, i cavalieri, protagonisti delle Chanson de Geste (Chanson de Roland e Carlo Magno), desiderosi di arricchimento e di avventura, accompagnati da entusiasmo religioso, che veniva incanalata verso l’ideale di conquistare Gerusalemme in nome di Cristo; ma anche i mercanti e i ceti più umili ne avrebbero beneficiato. L’enorme disponibilità di soldati era anche garantita dalla crescita demografica avviatasi sin dall’anno Mille in Europa che richiedeva anche la conquista di nuovi territori. Le crociate furono quindi causate in parte da motivi economici e furono un prodotto dell’espansione europea, già avviata (Reconquista cristiana spagnola fino al 1492 con la conquista dell’ultima roccaforte islamica, Granada; conquista della Sicilia ad opera dei Normanni). Le crociate sono una sorta di colonialismo medievale (nonostante l’estensione ridotta delle conquiste, con scarso sviluppo economico) con il papato che aspirava a dirigere politicamente la cristianità con principi, conti, aristocratici che vengono coinvolti in complesse operazioni, fino al punto in cui non saranno più interessati e smetteranno di appoggiarle. Le crociate dimostrano che per due secoli il potere papale è molto forte (1096 1291). Dal Trecento in poi i papi non saranno più in grado di mobilitare così tante forze per spedizioni pericolose e complesse.
La prima crociata (1096-1099)
La prima crociata è considerabile la madre di tutte le altre e si tratta di un’impresa voluta da papa Urbano II, a cui non partecipano re e imperatori che vogliono imporsi sull’autorità papale, l’autorità papale è ancora alla prova: la lotta delle investiture è in pieno svolgimento (scontro Enrico IV e Gregorio VII, con favore al papa 1122 Concordato di Worms). Infatti, imperatori e re non partecipano perché il papato voleva delegittimare questi poteri. Partecipano, invece, conti e principi, come il conte di Tolosa, Goffredo di Buglione e il conte delle Fiandre, che non hanno motivo di non seguire il papa, sono armati e vanno davanti, con al seguito molta gente comune. Gli infedeli si sono impadroniti della Terra santa e impediscono i pellegrinaggi, celebrano i loro riti, ma i cristiani ci vanno lo stesso armati. Durante la prima spedizione, gli eserciti crociati avanzano a piedi e conquistano numerosi territori per farsi strada che origineranno il Regno di Gerusalemme; in quelle future i soldati si sposteranno via mare, attraverso porti e galere (le repubbliche marinare contribuiranno alle imprese con imbarcazioni, porti e collegamenti commerciali). Il punto di svolta per l’inizio della Prima crociata si ebbe con l’appello di papa Urbano II, nel corso del concilio di Clermont-Ferrand (1095), in cui i cristiani venivano invitati a concentrarsi sugli infedeli: gli islamici che occupavano la Terra santa. Nelle prossime crociate (ve ne saranno altre 7, fino alla conclusione definitiva nel 1291 con la caduta di San Giovanni d’Acri) parteciperanno anche gli imperatori ed i re, di Francia e Inghilterra, come Federico Barbarossa, imperatore germanico, che morirà nella 3 a crociata e Riccardo Cuor di Leone, re d’Inghilterra. Le crociate successive alla prima avranno lo scopo di difendere i territori conquistati poiché i musulmani entrano nello stesso clima di aggressività e vogliono riprendere il controllo di Gerusalemme. Infine, il clero latino viene introdotto anche in Oriente.
Crociata = viaggio oltremare, passaggio generale; gli Europei del Medioevo
non utilizzano mai questo termine pellegrinaggio armato per indebolire il nemico. L’ultima crociata bandita dal re di Francia Luigi IX, il Santo, va in Tunisia poiché si tratta di una guerra globale. In ogni caso è necessario combattere, come missione, gli infedeli, non solo per conquistare Gerusalemme.