Le Crociate

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LE CROCIATE:

FEDE E COMMERCI
Il mito della Crociata
Il risveglio dell’Europa e il prodigioso sviluppo delle città e dei
Comuni sono intrecciati al più grande fenomeno militare e religioso
del Basso Medioevo: le Crociate (spedizioni di cavalieri cristiani)
avevano lo scopo di liberare la Terrasanta dalla dominazione
islamica.
Le Crociate furono otto e si svolsero dal 1095 al 1270 impegnando sei
generazioni di uomini. Furono volute del Papato , furono guidate da
re e imperatori.
La parola “Crociata” divenne così popolare da essere utilizzata dai
papi e dai fedeli in qualsiasi guerra definita “giusta”.

TERRASANTA:Nome medievale del territorio con Gerusalemme


Due giganti in crisi: Bizantini e
Arabi
Nell’ Alto Medioevo l’Europa cattolica era come stretta: a
est l’Impero bizantino , cristiano ma ortodosso ; mentre a
ovest l’intera Penisola iberica, salvo una piccola striscia
settentrionale , occupata dal popolo islamico.
Verso la fine dell’ XI secolo , però , la situazione stava
cambiando.
Un elemento di debolezza per l’Impero bizantino fu la
divisione religiosa da Roma. Nel corso dei secoli le due
Chiese si erano scontrate su molti punti:l’interpretazione
della Trinità, il rito , ma sopratutto la figura del papa: a
Roma, infatti si sosteneva la superiorità del vescovo.
Nel 1054 i dissidi della Chiesa bizantina con la Chiesa
La Reconquista cristiana della
Spagna
Nell’ VIII secolo , gli arabi avevano conquistato la Spagna , non riusciti a
conquistare alcune regioni del Nord, dove si erano costituiti due piccoli
regni:
● Regno delle Asturie
● Regno di Leòn
● I loro re, infiammati dal dovere di liberare il Paese , nel XI secolo ,
sfruttarono la disgregazione del Califfato di Cordova scatenando un
contrattacco nei confronti degli arabi , con una serie di successi .
● Cominciò così l’avanzata degli Spagnoli cristiani verso il sud che liberò
progressivamente strisce di territorio. Questa azione di guerra e di fede
fu detta “Reconquista” (riconquista).
● La vittoria definitiva avvenne solo alla fine del XV secolo.
Guerre e violenze nell’Occidente
cattolico
Nell’incoraggiare la riscossa militare contro i musulmani , la Chiesa
aveva l’intenzione di porre fine alla situazione che si era creata
nel resto dell’Europa.
Finite le seconde invasioni , infatti , i feudatari erano rimasti privi di
nemici esterni , in assenza di forti monarchie in grado di
controllarli , scatenavano “guerre private” seminando ovunque
morte e rovina.
I motivi vari erano: l’uno voleva ingrandirsi a danno del vicino ,
l’altro durante uno spostamento , si trovava privo di scorte
alimentari così attaccava il castello per tranne il bottino , ma su
tutto prevaleva la fàida che continua a dilaniare intere casate .
A tutto ciò si aggiungevano le onde di cavalieri senza reddito e senza
padrone attaccavano anche le terra della Chiesa , saccheggiando
i raccolti , massacrando i contadini , incendiando case e
Il movimento della “Tregua di
Dio”
Vescovi e papi cercarono in diversi modi di arginare questa violenza.
Essendo vietato ai monaci l’uso delle armi, gli abati ricorsero a cavalieri
reclutati allo scopo, affidando la loro difesa dei luoghi sacri , ma
soprattutto diedero vita a un grande movimento chiamato “Tregua di
Dio” .
Con esso i cavalieri furono imposti giuramenti scritti in cui
s’impegnavano a non attaccare , rapinare o minacciare chi non poteva
difendersi come monaci, contadini , donne ecc… e a non combattere in
determinati giorni : dal venerdì alla domenica per rispetto alla morte e
alla resurrezione di Cristo.
Intanto venivano indetti i concili nelle principali città francesi e tedesche
per mettere pace fra i feudatari.
Alcuni cavalieri ubbidirono e si dedicarono alla difesa dei più deboli e dei
perseguitati .
Verità e dicerie sui pellegrinaggi
a Gerusalemme
Un islàm da combattere c’era anche sulla sponda sud-orientale del
Mediterraneo e l’obiettivo era il più sacro : scacciare gli infedeli dalla
Terrasanta .
Il Santo Sepolero era la meta più ambita dei pellegrinaggi cristiani.
Sebbene difficile da raggiungere , aveva attirato illustri come
Costantino .
Nel VII secolo, però, Gerusalemme che era stata prima romana e poi
bizantina passò nelle mani degli Arabi
I pellegrinaggi continuarono indisturbati , anzi graditi , a causa dei
pedaggi da pagare per entrare, ma la situazione cambiò.
Quando nel XI secolo i Turchi Selgiùchidi conquistarono la Palestina e
Gerusalemme, i cristiani del luogo furono perseguitati e le visite in
Terrasanta diventarono pericolose.
Urbano II al Concilio di
Clermont
Nel 1095 , papa Urbano II ruppe gli indugi. Trovandosi a Clermont , per
uno dei concili di prelati e signori feudali . Egli lanciò un messaggio
che all’incirca diceva questo : visto che i guerrieri non sapevano far
altro che combattere, era bene che andassero a farlo in Oriente , dove
avrebbero potuto ricavare bottini, aiutare i fratelli a salvarsi l’anima ,
smettendo di ammazzarsi l’uno l’altro per pochi soldi e liberando
l’Occidente dalla loro scomoda presenza.
Dei discorsi del papa nessuno ci da le parole esatte . Ma emerge come
Urbano II avesse già in chiaro il concetto poi passato alla storia con il
nome “crociata” : accanto all’incitamento a conseguire la gloria e la
salvezza spirituale , infatti , il papa indicava i vantaggi materiali,
ricordava l’indulgenza plenaria , cioè la remissione dei peccati
concessa ai partecipanti.
L’entusiasmo dei crociati
Le fonti narrano che l’entusiasmo dei nobili presenti fu incontenibile.
Dalla Francia la notizia passò in un baleno, all’Inghilterra , alla Germania
, all’ Italia e , nel giro di un anno, cinque diverse schiere erano pronte a
mettersi in marcia.
Nel 1096 un’ ampia corrente di uomini si mosse verso est guidata dai più
prestigiosi, tra questi emergeva il francese Goffredo di Buglione .Questa
corrente di uomini era composta dai feudatari , che volevano conquistare
meriti verso il papa.
La “Crociata dei poveri” e i
massacri dei ebrei
Pochi mesi prima dei cavalieri, si era messa in moto anche la cosiddetta
“Crociata dei poveri”: una torma di contadini al seguito di
predicatori fanatici decisi a raggiungere Gerusalemme perché dopo la
sua conquista si diceva che sarebbe giunta la fine del mondo. Perché
questa profezia si realizzasse , era necessario che i pagani e gli ebrei si
convertissero a tutti i costi al cristianesimo.
Nella primavera del 1096 , si diedero alle razzie e allo sterminio di intere
comunità ebraiche che si rifiutavano di farsi battezzare. Questa fu una
delle prime esplosioni di antigiudaismo .
Alcuni documenti però fanno pensare che gli istigatori delle stragi
fossero mercanti delle città , che approfittarono di questa occasione
insperata per eliminare dei pericolosi concorrenti.
Antigiudaismo :l’odio , il disprezzo e
qualsiasi forma di opposizione nei confronti degli ebrei
La conquista di Gerusalemme
Intanto si erano messi in moto anche i cavalieri: nell’aprile-maggio 1097
diecimila crociati si radunarono a Costantinopoli a da lì
attraversarono il Bòsforo ( il tratto di mare che divide l’Europa
dall’Asia). Per due anni restarono in Asia Minore , ad assaltare le città
cadute in mano ai Turchi per trarne bottino.
Giunti al deserto siriano in piena estate , con il caldo estremo , la scarsità
di cibo e di acqua , la perdita di almeno cinquemila cavalieri. Dopo
tutte queste sofferenze i crociati giunsero finalmente ai confini della
Palestina.
Più si avvicinavano a Gerusalemme , più i superstiti entravano in una
condizione simile al delirio. Le fatiche , l’odore di sangue umano che
ormai impregnava le loro vesti creavano allucinazioni: uno vedeva
Cristo, l’altro giurava di essere stato miracolato ecc…
Alla fine , raggiunta la Città Santa , i cavalieri iniziarono l’assedio per
La fondazione dei Regni latini e la
riconquista musulmana di Gerusalemme
Trovatisi padroni non solo di Gerusalemme , ma di tutta la striscia di
costa siro- palestinese , molti crociati decisero di restare in
Terrasanta. In questo periodo di crisi del mondo islamico non si era
ancora risolta e perciò per qualche tempo i guerrieri cristiani
conquistarono territori e fondarono i Regni latini.
Dopo essersi riorganizzato , l’islàm cominciò a riconquistare i Regni
latini a uno a uno. In soccorso dei cristiani fu bandita allora una
Seconda crociata .
Gerusalemme cadde nel 1187 e non fu mai più ripresa. La Terza
crociata, guidata dall’imperatore Federico Barbarossa , dal re
d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone e dal re di Francia Filippo
Augusto si concluse con una catastrofe; Barbarossa morì in un fiume
e Riccardo fu fatto prigioniero;
Gerusalemme restò nelle mani di un sultano turco , Salah ad-Din
La Quarta crociata e il
saccheggio di Costantinopoli
La quarta spedizione crociata riveste un’importanza storica del tutto
particolare, perché non raggiunse mai i Luoghi Santi, ma in compenso
segnò l’inizio dell’ incontrastato dominio dei Veneziani sul
Mediterraneo orientale , al contrario , il principio della fine per
l’Impero romano d’Oriente.
Nel 1201 , i crociati risposero a una nuova chiamata del pontefice
,decisero di evitare il terribile viaggio via terra e di affittare delle navi
per intraprenderla più comoda via marittima.
La potenza marinara più adatta apparve Venezia che , dopo abili
trattative , accettò l’incarico dietro pagamento di una somma
esorbitante : 85 000 monete imperiali d’argento.
Il contratto prevedeva anche il rifornimento di viveri e foraggio per il
viaggio e l’impegno di Venezia ad armare 50 navi da guerra che
avrebbero accompagnato i crociati in cambio della metà del bottino
Poi ebbe inizio il grande saccheggio nel 1204 nel quale ,come
tramandano i cronisti , i cavalieri crociati diedero prova di una
raggelante ed efferata barbarie.
Mentre i Veneziani si concentravano sui vantaggi commerciali , i crociati
arraffavano tutto quello che luccicava e si fermavano solo per
ammazzare e violentare.
La città era piena di soldataglia (massa di soldati) avvinazzata che
trucidava chiunque trovasse sul suo cammino e faceva irruzione nelle
case torturando chi vi si era rifugiato perché svelasse i nascondigli dei
beni di valore. L’incubo durò 14 giorni.
Finita la strage , si venne alla spartizione del bottino, che alcuni storici
calcolano in circa 900 000 monete imperiali d’argento.
Le conseguenze della Quarta
crociata
Tornando in patria , i Veneziani occuparono decine di isole greche che
Bisazio non era più in grado di difendere e ne fecero altrettante colonie
commerciali, difese militarmente dotate di porti, cantieri navali ,
magazzini.
L’impero bizantino , al contrario, cominciò la sua lenta ma inesorabile
caduta. Gli imperatori non riuscirono più a risollevare il loro prestigio,
entrarono in conflitto sia con il clero ortodosso sia con la popolazione
e si dimostrarono incapaci anche di difendere i territori.
L’agonia durò fino alla metà del XV secolo, quando l’impero romano
d’Oriente , scomparve.
Dopo la Quarta crociata ne furono organizzate altre quattro. In tutto le
Crociate furono otto (l’ottava fallì disastrosamente nel 1270)
impiegarono una quantità altissima di uomini e mezzi.
● La Terrasanta ormai era perduta per sempre. L’ultimo avamposto
Un bilancio delle Crociate
Le Crociate rappresentarono un fallimento sotto il profilo militare ma ,
secondo alcuni storici , si conclusero con un bilancio positivo sotto tre
aspetti:
● Sul piano culturale , nuovi documenti dimostrano che esse in realtà non
furono un “urto” devastante, ma un buon incontro di civiltà. Tutto ciò
fece nascere la passione per i viaggi di conoscenza e di studio , che
diedero grande impulso alle scoperte matematiche e scientifiche.
● Sul piano commerciale , le Crociate segnarono il decollo economico
delle Repubbliche marinare italiane , in particolare Venezia e Genova.
● Sul piano religioso le Crociate rappresentarono una svolta: fecero
ricomparire quello spirito missionario che il cristianesimo aveva avuto
alle sue origini stimolando viaggi di conversione non solo nei Paesi
arabi , ma ovunque si trovassero ancora residui pagani.
L’incontro di san Francesco con
il sultano
Tra le conseguenze delle Crociate sul piano religioso ve ne fu anche una
negativa, il fatto che nell’esaltazione della propria religione i cristiani
divennero ancora più intolleranti nei confronti di tutti coloro che non
ne facevano parte. Esplosero così le persecuzioni contro gli eretici e si
intensificarono quelle contro gli ebrei .
Non tutti però reagirono cosi alle crociate, Una luminosa eccezione è
rappresentata da san Francesco che , mosso anche lui dall’entusiasmo
missionario , si unì ai cavalieri della Quinta crociata .
Giunto nella città di Damietta , in Egitto , ebbe un colloquio pacifico con
il sultano locale e da quel contatto uscirono entrambi pieni di rispetto
reciproco.
Caione Francesca
Cappiello Michele
Fiorenti Rosaria
Cappelari Ivan
Matrella Donato
Dagostino Salavatore.

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