Autostima MA
Autostima MA
Autostima MA
...........................................................................
.............................................................................
1|P a g g i n a
COSA E’ L’AUTOSTIMA
Emotiva
Vita Relazioni
familiare interpersonali
Autostima
Globale
Sccesso Vissuto
scolastico Corporeo
Competenza
di Controllo
FIGURA 1.
4|P a g g i n a
L’Autostima dipende :
- dalle aspettative che uno si crea
- dalla raggiungibilità o meno dei modelli di riferimen
- dalla qualità delle relazioni sperimentate
- dai feedback ricevuti in ambito sociale, lavorativo, affettivo.
Non rimane costante nel tempo e può essere incrementata e sostenuta
noi), è nella cura che abbiamo di noi e nella capacità di volerci bene.
Valutiamo la nostra Autostima a mezzo di esercizi e somministrando test.
Molte persone sperimentano un senso vago di malessere e insoddisfazione senza
individuare cosa è che non funziona.
Molte persone sperimentano un senso vago di malessere e insoddisfazione senza
individuare cosa è che non funziona. Utile è porsi delle domande per avere
maggiore chiarezza.
5|P a g g i n a
Esploro me stesso
Me stesso
Quali isono i miei pregi e difetti?
Quanto sento di volere?
Come mi giudico?
Sono soddisfatto della mia vita?
Riesco a fare quello che voglio?
Il mio lavoro
Mi piace il mio lavoro?
Quali sono gli aspetti soddisfacenti del mio lavoro e qali sono queli insoddisfacenti?
Ho dei progetti per il mio fturo professionale? quali sono?
Quanto spazio occupa il lavoro nella mia vita?
Mi sento apprezzato nel mio ambiente di lavoro?
Le mie relazioni affettive
Mi sento capace di dare e ricevere amore?
In che modo, in quali circostanze con chi?
Quali sono gli aspetti della mia vita sentimentale di cui sono soddisfatto?
Mi isento apprezato dalla mia famiglia? perche?
L'immagine che ho di me stesso dipende dal consenso del partner?
Le mie relazioni interpersonali
Riesco a costruire validi rapporti di amicizia?
6|P a g g i n a
COSCIENZA CREATIVA
CONCETTO CREATIVO
DI SE, SI PIACE –
ALTA AUTOSTIMA
COSCIENZA DA VITTIMA
CONCETTO NEGATIVO DI SE,
NON SI PIACE.
BASSA AUTOSTIMA
7|P a g g i n a
Consapevolezza di sé
Responsabilità (delle proprie s elte e azioni)
Valutazione positiva di sé
Capacità di accettarsi (rispetta si ed essere solidali con se stessi)
Andiamole a scoprire.
Consapevolezza di Sé:
Significa vivere con i propri movimenti interni, le sensazioni, i sentimenti che
emergono, dirigere l’attenzione sui propri bisogni nel momento presente. Essa è
il fondamento della fiducia in sé stessi, è quel fattore determinante per tutte le
nostri azioni costituita dall’insieme delle attività intellettive, emotive e sensoriali.
Ampliarla significa avere intrapreso il primo passo per acquisire la fiducia e il
rispetto per sé stessi.
Abbiamo 5 tipi di consapevolezza :
1) delle proprie sensazioni -consapevolezza corporea (movimento, il rumore,ecc)
2) dei propri sentimenti - consapevolezza emotiva nel Qui e Ora (mani fredde,
cuore che batte forte, ecc.)
3) dei propri pensieri - consapevolezza cognitiva nel Qui e Ora (nel mentre di
fare sono arrabbiato. Penso che……)
4) del proprio linguaggio
5) dei propri comportamenti
8|P a g g i n a
Insomma per avere una buona Autostima bisogna fare un bel lavoro su sé stessi
cominciando dalla responsabilità personale.
Che significa essere consapevoli dei propri sentimenti e delle proprie azioni,
riconoscere e accettare le responsabilità dei nostri pensieri, sentimenti e
comportamenti.
Abbiamo due categorie i “super-responsabili” quelli che rinunciano spesso alla
cura del proprio Sé e gli “irresponsabili” che sono quelle persone confuse verso il
riconoscimento dei propri bisogni e sorde verso quelli degli altri.
Spesso dietro agli irresponsabili ci sono figure genitoriali Super-responsabili.
Figura 4
BASSA ATOSTIMA
MI SENTO VITTIMA
DELLE CIRCOSTANZE
INDECISIONE
“Il segreto è capire cosa si ha intenzione di fare, decidere cosa è meglio e portarlo
avanti”
(Giusti, 1994)
Nelle Responsabilità’ di Sé:
rientrano alcuni aspetti che contraddistinguono la nostra crescita che va ad
incidere in modo positivo o negativo nella nostra autostima, come il cambiamento
(mettersi in discussione), la strategia di comportamento come l’evitamento e
l’avvicinamento (a seconda di come le utilizziamo incidono in modo funzionale e
disfunzionale), accettare il rischio (intrapsichico e interpersonale.
CONSAPEVOLEZZA + RISCHIO = CRESCITA), gestire il successo (persone con
bassa autostima preferiscono strategie di evitamento, quelle con autostima alta
desiderano il successo e attuano strategie), gestire gli errori (bassa autostima -
difficoltà di ammettere a sé stessi di aver sbagliato perché gli errori è la conferma
della propria inadeguatezza davanti ai rimproveri genitoriali.
Gli errori sono una funzione della crescita e consapevolezza, sono un
insegnamento per trarne beneficio), senso di colpa (soppesare quanto parte di
responsabilità abbiamo avuto in ciò che è accaduto è importante. Bassa
autostima facilmente ci si prende la colpa.
Giudizio nelle proprie colpe. Alta autostima ci si concede di riparare, continuare
ad amare sé stessi, si mette in discussione il comportamento e no la persona, si
attiva anche il perdono)
11 | P a g g i n a
qui il ruolo dei nostri genitori è stato importante dalla nostra infanzia alla maturità.
La voce critica è quella del genitore interiorizzato che disapprova, ammonisce,
proibisce.
Il peso della critica è collegato ai sentimenti di inadeguatezza e i fattori che lo
determinano possono essere identificati :
- il grado in cui gusti, i bisogni personali, le sicurezze o il buon giudizio venivano
etichettati dai genitori come imperativi morali (es. “Non vai bene…”)
- il grado in cui i genitori hanno fallito nella differenziazione tra comportamento e
identità (quando si dà del “cattivo” al bambino senza distinguere quello che ha
fatto e quello che è)
- la frequenza di punizioni fatta di critiche ripetitive
- il contradditorio degli eventi punitivi : importante deve essere la coerenza delle
regole dettate
- eventi Punitivi legati alla rabbia e al rifiuto genitoriale. Rabbia e rifiuto
trasmettono il messaggio “sei cattivo e per questo ti rifiuto” inducendo nel bambino
la convinzione di essere sbagliato e colpevole
Perché si presta ascolto a questa critica interna?
Perché ci aiuta a soddisfare dei bisogni fondamentali per noi, tipo :
a) il bisogno di agire in maniera giusta a mezzo di norme e valori interni che
regolano il proprio comportamento controllando anche gli impulsi pericolosi,
pongono limiti e strutturano la nostra vita.
13 | P a g g i n a
15 | P a g g i n a
...COMMETTO UN ERRORE?
...SUBISCO UN'OFFESA?
16 | P a g g i n a
Figura 6
Cosa penseranno le altre persone? Le opinioni degli altri non sono uguali alle mie.
17 | P a g g i n a
b) Le distorsioni cognitive
Sono armi della critica patologica, pensieri che portano a interpretare la
realtà in modo distorto. Queste distorsioni ci portano al pre-giudizio su
persone ed eventi.
Quali sono le distorsioni cognitive
- La Generalizzazione. Es. di un singolo evento si fa la regola. Questa si
riconosce dai termini usati come : tutti, nessuno, sempre, mai, ecc
distorta o erronea viene considerata disadattiva. Dunque il primo
e più frequenti?
- L’Uso di Etichette Stereotipate comportamenti ed esperienze.
- Selezionare e filtrare la realtà ignorando tutto il resto. Si dà rilievo ad
elementi negativi sminuendo quelli positivi. Es. di una bella se ricorda solo
l’accaduto negativo con mortificazione
- Pensiero Polarizzato. Si basa sulla dicotomia, bianco o nero, tutto o
niente. Si enfatizza sempre la parte negativa.
- Auto rimproveri. Ci si rimprovera, giustificandosi poi con gli altri, per eventi
che si possono controllare marginalmente. Anche se non è colpa nostra
tendiamo a darcela e giustificarci poi.
- Personalizzazione. L’individuo si sente al centro dell’universo, tutto gira
intorno a lui.
- Lettura del pensiero. Quando si attribuiscono le proprie autovalutazioni
come pensieri, intenzioni e sentimenti.
- Credenze errate. L’eccessivo controllo e l’assenza di controllo. Ci si sente
responsabili di tutto e per tutti oppur vittime impotenti senza controllare
nulla.
18 | P a g g i n a
Figura 7
Distorsione Contestazioni
Non piaccio ad alcune persone, ma
Non piaccio a nessuno.
piaccio ad altre.
Non ho ancora incontrato tutte lee
Tutte le amicizie sono deludenti.
persone al mondo.
Ho agito in maniera inadeguata questa
Sono incapace. volta, ma cio non mi irende una persona
totalmente incapace.
Non ho ancra provato tutto per poter
Non so fare bene niente. trattare conclusioni globali sulle mie
capacita.
19 | P a g g i n a
Figura 8
Distorsione Contestazioni
Sono apatico Questa e solo un'etichetta. Mi rifiuto di chiamarmi
con questi appelativi.
Gli uomini sono tutti infedeli e Le etichette sono opinioni errate basate su
mascalzoni. un'esperienza limitata.
Non bisogna fidarsi. Con le etichette mi impedisco di conoscere la
varieta della realta.
Figura 9
Distorsione Contestazioni
20 | P a g g i n a
Figura 10
Distorsione Contestazioni
Figura 11
Distorsione Contestazioni
21 | P a g g i n a
Figura 12
Distorsione Contestazioni
Gli altri ce l'hanno sempre con me. Siamo tutti diversi.
Posso descrivere me stesso, senza fare
riferimento agli altri e paragonarmi.
Questo evento non hah niente a che fare
con me.
Sono troppo preoccupati del loro
comportamento per guardare il mio.
Figura 13
Distorsione Contestazioni
Claudia mi guarda in silenzio. Sono certa che e Non posso indovinare i suoi ssentimenti.
arrabiata con me. In questo modo mi precludo l'intimita.
Il mio capo e freddo e distaccato perche sono in Non posso sapere quello che pensano gli
ritardo ed e arrabiato con me. altri.L'nico modo per conoscere l'opinione
degli altri e domandarla.Verifica prima di
trarre conclsioni!
Si sta veramente annoiando con me. Che altro potrebbe significare? Perche
fare sempre supposizioni negative?
22 | P a g g i n a
Figura 14
Distrosione (controlli eccessivo) Contestazioni.
Devo controllare tutto. Alcuni eventi non posso prevederli, ne
controllarli.
Devo fare in modo che tutto vada Nessuno si aspetta che io risolva tutto.
esattamente come deve andare.
Devo fare in modo che nessuno faccia Non sono responsabile per le azioni degli
arrabbiare o dispiacere mio marito. altri.
23 | P a g g i n a
Figura 15
24 | P a g g i n a
25 | P a g g i n a
26 | P a g g i n a
28 | P a g g i n a
- Una delle cose che la mia parte adolescente desidera e non ha mai avuto e...
- Sto diventando consapevole di...
- Quando mi guardo da questa prospettiva...
29 | P a g g i n a
più, corrono più rischi e prendono più iniziative, rischiano ma sono consapevoli e
hanno stima di Sé.
I “piccoli risparmiatori”( hanno minori risorse temono di perderle) investono con
prudenza e scelgono modalità rassicuranti. Infine ci sono quelli che non hanno
potuto sperimentare affetto e attenzioni in abbondanza e così sono cauti e
prudenti nei confronti della vita. Meno rischi ma anche meno occasioni.
Quindi il ruolo genitoriale è un ruolo fondamentale perché viene guardato dal
bambino come il proprio mondo intero, fonte di nutrimento e di sicurezza.
In base al sostegno che il genitore dà al bambino incondizionato) “
condizionato”(sostegno che viene dato parte del genitore e all’educazione data)
il bambino svilupperà la propria autostima
30 | P a g g i n a
Vederli come sono e volerli come vogliono essere, sostenendoli aumenta la loro
autostima così è utile riconoscere le loro qualità e rinforzare quelle occasioni in
cui le hanno dimostrate, trovare occasioni per lodare il loro comportamento,
apprezzarli con sincerità, dare loro opportunità di mostrare le proprie qualità.
31 | P a g g i n a
32 | P a g g i n a
Ho fiducia in me stesso
33 | P a g g i n a
35 | P a g g i n a
36 | P a g g i n a