Cosa Metto Nello Zaino ?

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 2

"Cosa do da mangiare per la ricreazione a scuola?

" E' una domanda che mi viene rivolta spesso, soprattutto adesso con la
riapertura delle scuole.

La risposta è sempre "dipende", nel senso che è importante conoscere la struttura dell'alimentazione nel resto della
giornata.

Di sicuro posso dirvi cosa non va mai bene (e che invece spesso mangiano i bambini a scuola): la pizza, la focaccia (a
volte ripiena), il panino con il salame, il pancarrè con la nutella, le merendine, il succo di frutta... Sono merende
sovradimensionate in calorie e sbilanciate in nutrienti che non vanno bene neanche per i più magrolini (a cui daremmo
qualsiasi cosa pur di vederli mangiare).

Il "danno" che si crea non è solo nell'immediato ma altera pesantemente i meccanismi di autoregolazione dei bambini.
Avete mai sentito parlare del "bliss point"?

L’industria alimentare sa bene cosa è: la combinazione perfetta di zuccheri, grassi e sale che crea dipendenza.

Si, avete capito bene: dipendenza.

Il bliss point è il "punto di beatitudine" scoperto dal ricercatore americano Howard Moskowitz ed è il rapporto ideale tra
zuccheri, grassi e sale che a lungo andare induce a ricercare cibi con le stesse caratteristiche e a mangiarne sempre di più.

Esempi sono le patatine fritte (anche e soprattutto quelle nel sacchetto), la pizza, la focaccia, il pane morbido con creme
spalmabili o salumi particolarmente saporiti e anche il dolce fatto in casa: anche se fatto con ingredienti genuini il sapore
particolarmente intenso (per la presenza di grassi e zuccheri) SUL LUNGO TERMINE agisce esattamente come gli altri alimenti
citati poco fa, molto meno genuini.

E dopo questa botta care mamme e care nonne state tranquille: so che volete il meglio per i vostri piccoli e anche se vi
siete riconosciute in questi errori non fatevene una colpa, fare le giuste scelte alimentari è oggettivamente molto molto
difficile.

E dunque, cosa diamo a sti bambini a scuola?

Intanto porzioni piccole: sono a scuola e bisogna che restino attenti e vigili, non gli vogliamo certo rendere loro la vita
difficile rendendoli sonnolenti e distratti perché troppo occupati a digerire piuttosto che seguire la lezione, giusto?

Il classico frutto va benissimo o uno yogurt (basta organizzarsi con i contenitori appositi che lo mantengono fresco), se
invece il vostro bimbo può mangiare qualcosa in più potete associarli insieme.

Un’altra buona combinazione può essere uno stick di parmigiano e una mela oppure parmigiano e 2 fette biscottate o
meglio ancora 2 fette Wasa, oppure un frutto e una decina di mandorle, o ancora un piccolo panino con un po’ di
prosciutto sgrassato o marmellata o ricotta o frittata. Meglio il pane integrale ma spesso i bambini rifiutano cibi dai colori
“strani” quindi ok il pane comune ma mi raccomando che non sia focaccia o piadina o pancarrè & c.

OGNI TANTO, per non ricadere nel circolo vizioso della combinazione detta sopra, un panino piccolo e una giusta quantità
di crema spalmabile di qualità come ad esempio la crema Novi.

Se avete voglia di sperimentare potete fare in casa barrette di cereali + frutta secca + frutta disidratata e/o piccole
quantità di cioccolato: sul web trovate diverse ricettine valide ma nel dubbio potete sottoporle a me.

Ricordatevi sempre che è una merenda, per quanto rappresenti un pasto importante non può essere né troppo calorica né
troppo abbondante.

“Ma gli altri si mangiano la pizza!”…Eh… lo so, ma ricordatevi che i VERI modelli da imitare siete voi genitori, quindi poche
chiacchiere molti fatti: date il buon esempio prima di tutto.

Inevitabilmente, soprattutto se c’è una tendenza scorretta da invertire, vi ritroverete a dover gestire qualche capriccio.

Con molta calma, senza mai alzare la voce e con grandissima dolcezza dite ai vostri bambini che ci sono delle regole nella
vostra famiglia che è importante seguire perché volete mantenervi in salute e non avere problemi in futuro. Non è che la
focaccia o la pizza non si possono mangiare mai ma neanche sempre o tutte le volte che ne sentono il desiderio.

Assegnate un giorno della settimana alla focaccia, alla pizza o alla crostata della nonna, concordatelo con i vostri figli (per
esempio il mercoledì) e, una volta stabilito, NON CEDETE PER NESSUN MOTIVO e soprattutto non usate questi cibi come
premio (il cibo NON E’ un premio).
Arriverà un giorno che vostro figlio punterà i piedi per mangiare di nuovo la pizza…NON DOVETE CEDERE MA CON PAZIENZA
E MOLTA DOLCEZZA ricordategli che avevate stabilito INSIEME la “regola del mercoledì”.

Per ammorbidire il conflitto e non sembrare eccessivamente impositivi mettetelo a scelta “allora oggi è venerdì e non si può
mangiare di nuovo la pizza perché avevamo stabilito insieme che potevi portarla a scuola il mercoledì, però puoi scegliere
tra:…”.

Vostro figlio potrebbe replicare (anzi, di sicuro lo farà) dicendo “eh ma Luigi si porta la pizza tutte le mattine, perché lui lo
può fare ed io no???”. Sempre (mi raccomando che sia sempre) con calma e dolcezza ditegli “forse Luigi non ne ha
ancora parlato con i genitori e non hanno ancora deciso come regolarsi, lasciamo loro tutto il tempo di cui hanno bisogno
e noi, che ci siamo portati avanti con il lavoro, andiamo avanti come stabilito”.

Anche voi però non fate l’errore di pensare “eh ma gli altri si portano la pizza e la focaccia a scuola.. come si fa a dirgli
sempre di no?”.

Appunto: non si deve dire sempre di no ma si deve dire sempre SI alla salute. Non sono queste le cose che fanno sentire
discriminato vostro figlio, piuttosto chiedetevi quanto può soffrire quando gli altri bambini lo prendono in giro perché un po’
cicciottello…i bambini sono meravigliosi ma sanno essere crudeli a volte, lo sappiamo…

Ve la butto là con un sorriso: non è che è piuttosto una VOSTRA esigenza che vostro figlio non pensi che gli altri genitori sono
più buoni e accondiscendenti di voi?

E mi fermo qui, come promesso.

Queste indicazioni valgono naturalmente anche per la merenda del pomeriggio. Tenete a mente che anche questa è una
merenda e quindi per forza un pasto piccolo.

Sforzatevi di tenere a bada le nonne pronte a rimpinzare i nipoti perché “piccinino è stanco” e aiutate i bambini a non
cercare nel cibo il bisogno di relax dopo la scuola, se lo ritroveranno in positivo da adulti dopo una faticosa giornata
lavorativa.

Portateli a fare sport, al parco, a scegliersi un libro da leggere la sera, fate qualcosa insieme e dedicate alla merenda il
giusto tempo.

Il cibo è e deve essere anche piacere, non solo nutrimento, ma si comincia da piccoli a non renderlo consolazione,
compensazione, rifugio, anestetico… magari lo diventerà comunque, del resto ognuno di noi prende la propria strada, ma
intanto come genitori potete concretamente ridurre nei vostri bambini il rischio di alterare la loro futura percezione del cibo.

Potrebbero piacerti anche