3 La Dottrina Dei Battesimi
3 La Dottrina Dei Battesimi
3 La Dottrina Dei Battesimi
Nel Nuovo Testamento troviamo menzionati tre tipi di battesimo che bisogna distinguere per non fare
confusione:
1) il battesimo in acqua (Matteo 28:19; Marco 16:15-16);
2) il battesimo nel corpo di Cristo (1 Corinzi 12:13; Romani 6:3-4);
3) il battesimo nello Spirito Santo (Atti 1:5; 2:33).
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La dottrina dei battesimi Relatore: Nicola Pascuzzi Chiesa di Potenza
Il battesimo nel corpo di Cristo riguarda la dottrina dei battesimi. La scrittura distingue tra battesimo in
acqua, battesimo nel corpo di Cristo e battesimo nello Spirito Santo. Distinguere adeguatamente la
differenza di questi battesimi è fondamentale per vivere una esperienza cristiana completa e coerente
all’insegnamento biblico.
Chiesa visibile è quella che tutti vediamo, composta dagli aderenti alle varie denominazioni e chiese, ma
nella Chiesa visibile vi è una Chiesa invisibile, che è composta da coloro che realmente hanno relazione con
il Signore Gesù Cristo. Non tutti coloro che si dichiarano cristiani sono cristiani, ma solamente coloro che
hanno realizzato l’opera di Cristo, essendo stati battezzati nel corpo, e vivono con lui una stretta relazione
di comunione.
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Il battesimo in acqua
Il battesimo in acqua con la cena del Signore sono ordinamenti lasciati dal Signore Gesù per la Sua Chiesa,
poiché sono stati ordinati con delle chiare disposizioni dal Signore (Matteo 28:19; 1 Corinzi 11:24-25).
Riguardo al battesimo in acqua troviamo innanzitutto un comando: “Andate dunque e fate miei discepoli
tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19). Gesù lascia
questo comando ai suoi discepoli prima di ascendere alla destra del Padre. Essendo un comando richiede
ubbidienza, pertanto non risulta essere un aspetto marginale della fede, ma fondamentale perché Dio si
aspetta l’ubbidienza da parte di coloro che dichiarano di credere in Lui (1 Samuele 15:22).
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e amministrato da un servitore del Signore, ministro della Parola di Dio, che ha precedentemente creduto
in Gesù e ha ubbidito anch’egli, a sua volta, al comando del battesimo ed è stato poi posto da Dio al servizio
della Chiesa (Matteo 28:19).
2. Il neofita
Con l’espressione neofita vogliamo indicare coloro che fanno espressa richiesta di ricevere l’ordinamento
del battesimo.
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ordinamento lasciato dal Signore (Marco 16:16; Atti 8:36-38). Per il battesimo non è richiesta una maturità
spirituale ma l’evidenza dell’inizio di una nuova vita (Giovanni 3:3; 2 Corinzi 5:17).
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Il battesimo nello Spirito Santo è una esperienza susseguente alla nuova nascita con la quale il credente
viene rivestito di potenza spirituale per servire il Signore (Atti 1:8).
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Santo è un’immersione nella presenza dello Spirito Santo per realizzare forza, potenza e abilità spirituali ed
essere resi validi testimoni di Cristo al mondo intero. Ma allo stesso modo il battesimo nello Spirito Santo è
un’ulteriore riempimento dello Spirito di Dio che già dimora nel cuore del credente (Atti 2:4). Poiché al
momento della salvezza il credente riceve lo Spirito Santo, che prende il controllo di quella vita la quale si
sottomette alla sua azione ed opera, ma con il battesimo il credente è riempito fino al traboccare, e
contemporaneamente è avvolto ed immerso nella presenza dello Spirito Santo, come fiumi di acqua viva
che sgorgano dal proprio cuore (Giovanni 7:38 cfr. Atti 34:31), realizzando che la propria vita è
maggiormente arresa all’azione dello Spirito di Dio, il quale prende maggiore controllo su quella vita per
sospingerla secondo i Suoi propositi e la Sua volontà ed ecco il motivo del segno esteriore delle altre lingue
(Luca 6:45).
In generale quando una persona o un oggetto vengono immersi in un elemento sono abbandonati alla forza
di quell’elemento, similmente il credente immerso nello Spirito Santo realizza una maggiore resa e
sottomissione all’azione e all’opera dello Spirito Santo che riveste della Sua potenza. Così anche per un
recipiente che viene riempito di un liquido, può essere pieno realizzandone diversi livelli ma non ripieno;
ma se quel liquido dall’alto continua ad essere versato copiosamente sul recipiente quest’ultimo sarà
riempito e quindi ripieno fino al traboccare ed essere letteralmente immerso in quell’elemento, similmente
il credente realizza il riempimento dello Spirito di Dio che inonda completamente la sua vita perché la
presenza dello Spirito Santo sia tangibilmente manifesta da quel cuore traboccante.
Come esperienza non incide sulla salvezza, perché si è salvati per grazia (Efesini 2:8), ma incide
sensibilmente sulla qualità del servizio e della testimonianza di ogni credente (Atti 1:4-5, 8). Non è
indispensabile per la salvezza personale, ma è indispensabile per vivere un’esperienza di fede piena e
completa (Efesini 5:15-21).
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2.4 Il candidato
Il battesimo nello Spirito Santo è una promessa che va esperimentata, ma bisogna rispecchiare delle
attitudini e della caratteristiche precise che permettono di essere idonei per ricevere un dono così prezioso.
Pertanto il candidato deve:
• essere nato di nuovo (Atti 2:38);
• ricercare con fede (Luca 24:49);
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2.5 Lo scopo
Gesù prima da ascendere alla destra del Padre comandò ai discepoli di non allontanarsi da Gerusalemme
prima di aver ricevuto l’attuazione della promessa del Padre: il battesimo nello Spirito Santo (Atti 1:4).
Quest’ordine del Signore mette in evidenza l’importanza di questa promessa per la vita spirituale di ogni
credente. Poi il Signore conclude quest’ordine esprimendone il significato e lo scopo: ovvero ricevere
“potenza” per essere testimoni (Atti 1:8). Una potenza (gr. dunamis), o anche abilità, che provengono
dall’Alto, dalla presenza traboccante dello Spirito Santo nella vita del credente. Una potenza che rende
validi testimoni del Signore.
La Chiesa vive per servire il Signore e testimoniare al mondo della Sua salvezza. Gesù ha lasciato alla chiesa
il mandato di andare per il mondo è predicare l’Evangelo (Marco 16:15), insieme a questo mandato Egli
lascia l’ordine di aspettare il ricevimento del battesimo nello Spirito Santo (Luca 24:49; Atti 1:4-8), perché la
pienezza dello Spirito Santo avrebbe dato loro la forza spirituale necessaria per servire il Signore
pienamente.
Per ordine osserviamo lo scopo della promessa del battesimo nello Spirito Santo:
1) Atti 1:8 evidenzia “mi sarete testimoni” come risultato della potenza ricevuta nel battesimo in
Spirito Santo, ciò parla in modo esplicito di potenza nella testimonianza:
• caratterizzata da una maggiore franchezza nel parlare del Signore (Atti 4:8, 31);
• ma ancora dall’assistenza della potenza dello Spirito Santo nell’annuncio del Vangelo
compiuto con segni e prodigi miracolosi (Atti 2:43; 3:1-8; 5:12; 6:8);
• ed una guida speciale nell’evangelizzazione (Atti 8:29, 39-40).
2) Ma la testimonianza dell’Evangelo non è un arida dissertazione dottrinale ma è la testimonianza di
una vita di fede ed implicitamente prevede anche una vita santificata e consacrata; perciò il
battesimo nello Spirito Santo, che dona potenza per essere testimoni di Cristo, dona forza maggiore
nella propria santificazione e consacrazione al Signore (Efesini 5:18; 2 Timoteo 1:6-8).
3) Il battesimo nello Spirito Santo è necessario al servizio cristiano e al ministerio (Atti 6:1-6), le abilità
umane che Dio ha donato arrivano fino a un certo punto dove soltanto le abilità dello Spirito
possono proseguire, per tanto è opportuno ricercare questa promessa prima di dedicarsi a qualsiasi
servizio comunitario.
4) Necessario anche per discernere spiritualmente la menzogna e i falsi cristiani infiltratisi nella Chiesa
(Atti 5:1-11).
5) Il battesimo nello Spirito Santo è inoltre necessario per prendere parte attiva all’edificazione
comunitaria (1 Corinzi 12:7; Efesini 5:18-21).
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• la pienezza dello Spirito Santo (Efesini 5:18-20), aver ricevuto il battesimo nello Spirito Santo e
realizzare una pienezza continua dello Spirito Santo (Atti 19:6);
• la fede (Giacomo 1:6-7), senza fede non è possibile realizzare alcuna delle promesse del Signore;
• la ricerca (1 Corinzi 14:1), come altri doni e promesse anche i carismi vanno ricercati, desiderati e
richiesti al Signore, con pazienza e perseveranza;
• il desiderio ardente di essere strumento di edificazione (1 Corinzi 14:26), la ricerca non deve essere
mai spinta da motivi egoistici ma dal desiderio di essere usati dallo Spirito Santo per edificare i
propri fratelli.
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3.4.3 Fede
In gr. p…stij (pistis) “fede”, questa fede si distingue dalla fede personale che è riposta in Dio e che salva
(Efesini 2:8), si distingue anche dalla fede come espressione del carattere del cristiano frutto dello Spirito
Santo cioè la fedeltà (Galati 5:22). Il carisma della fede è una fede straordinaria, riguardante un momento e
una situazione specifica che permette di porre totalmente la propria fiducia in Dio per vederlo operare (Atti
3:1-8) può essere esercitato insieme ad un altro carisma come il carisma di guarigione.
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3.5.3 Profezia
In gr. profhte…a (profêteia) “profezia”, si distingue dal ministero di profeta, in quanto la profezia come
aspetto del ministerio è data soltanto ad alcuni nell’espletamento del loro ministerio, invece il carisma di
profezia è il risultato dell’esercizio del dono e non di un ministerio profetico. La profezia biblicamente non è
soltanto l’anticipazione di avvenimenti futuri ma l’annuncio della volontà di Dio e della sua parola, quindi il
genere di messaggio può variare tra esortazione, riprensione, incoraggiamento, rivelazione, può svelare le
condizioni del cuore, difatti è un messaggio da parte di Dio (1 Corinzi 14:3). Non è un messaggio preparato
in precedenza ma è l’espressione di un messaggio ricevuto istantaneamente dallo Spirito di Dio (Atti 13:1-
3).
Questo dono è esercitato per parlare agli uomini e alla chiesa (1 Corinzi 14:3-4). Anche per i profeti è cosa
ordinata di parlare al massimo in due o tre e la Chiesa che ascolta il messaggio deve giudicare se esso viene
da Dio (1 Corinzi 14:29); il profeta non cadrà in estasi e non darà in escandescenza, non sarà “fuori di sé”
perché lo Spirito comunica il messaggio allo spirito dell’uomo che poi lo esprime (1 Corinzi 14:32-33).
4. Conclusione
Il battesimo nello Spirito Santo è un’esperienza preparata dal Signore per la Sua Chiesa, perché ogni
credente possa realizzare maggiormente l’azione del Divino Consolatore, il cui scopo è portare la gloria di
Cristo nella Chiesa e attraverso di essa (Giovanni 16:14). Ogni credente è chiamato a ricevere questo dono e
a vivere una vita ripiena della presenza dello Spirito Santo per poter vedere maggiormente la gloria di Cristo
nella propria vita. Questo studio vuole avere l’unica pretesa di spingere e incoraggiare quanti più credenti a
ricercare maggiormente la pienezza dello Spirito Santo per una maggiore consacrazione personale,
manifestata in una maggiore santificazione personale e in un ardente desiderio di testimoniare di Cristo al
mondo, ed ancora per prendere parte attiva all’edificazione del corpo di Cristo attraverso l’esercizio dei
quei carismi dello Spirito Santo che Egli distribuisce secondo il Suo volere per il bene comune.
Nicola Pascuzzi
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